E’ della settimana scorsa la notizia che la Regione Veneto ha deciso la virata, cancellando con un colpo di spugna tutti i progetti di ritorno del lupo. In gabbia oppure altrove: questa sarà la sua sorte.
“Sarà un intervento significativo anche in termini economici – asserisce l’assessore regionale all’agricoltura e alla caccia e pesca, Giuseppe Pan – quello che la Regione sta mettendo in atto a difesa degli allevatori per dare una risposta concreta a un problema che sta creando forte tensione a livello locale, tentando di utilizzare al massimo i ristretti limiti concessi dalla normativa comunitaria. Per quanto riguarda il pagamento dei danni, pur a fronte di passaggi tecnici-burocratici obbligatori che noi subiamo, garantiamo l’impegno per ridurre i tempi”.
Nel comunicato ufficiale di Palazzo Balbi è scritto: “La giunta regionale, su proposta dell’assessore Pan, ha approvato in data odierna il progetto per un piano di gestione del lupo in Veneto, che contempla la proposta di interventi in deroga al regime di protezione imposto dalla Direttiva Habitat, al fine di ridurre, attraverso l’intervento sui lupi presenti nelle aree a maggiore vocazione zootecnica e turistica, il forte conflitto sociale in atto”.
L’assessore Pan aveva proposto in giunta “un intervento forte, di natura straordinaria, allo scopo di ridurre la presenza di lupi nel territorio regionale, esplosa nell’ultimo anno“.
Pan ha fatto riferimento ai vari episodi dei quali il lupo è stato protagonista, il più importante di certo quello di Passo Valles, quando il lupo ha lasciato una valle a 2300 metri piena di carcasse. In quell’occasione, del settembre 2016, i Forestali avevano contato trenta pecore morte e registrato la mancanza di altre dieci.
Settembre 2016: i Forestali contano le vittime nel gregge del Passo Valles
Di agnelli in realtà era composta la maggioranza delle vittime, un gregge di proprietà di due pastori, Fabio Zwerger e Alice Masiero: quaranta pecore perse nel giro di poche ore. Impossibile trovare una razionalità in quanto successo, vista la quantità di carne rimasta sui pascoli: molte bestie sono state semplicemente uccise da un morso alla gola e poi lasciate lì, intatte, sull’erba. Una scena impressionante.
Doveva essere l’ultimo giorno prima della transumanza: «Abbiamo deciso di lasciar passare la domenica per non disturbare il traffico dei turisti lungo le strade» aveva raccontato Alice.
In totale, per il Veneto, si parla di 14-16 esemplari stabili, distribuiti in due branchi (quello più vecchio della Lessinia e quello di più recente insediamento di Asiago) e due coppie (sul massiccio del Grappa e in Valbelluna), al netto delle nuove cucciolate del 2017.
La coppia di pastori: Fabio Zwerger e Alice Masiero
La Regione intende intervenire “in deroga” sui due branchi stabili (branco della Lessinia e branco di Asiago), mediante:
a) cattura ai fini di successiva captivazione permanente in struttura idonea (recinto) da individuare/costruire ex novo sulla base delle indicazioni dell’ISPRA, previa sterilizzazione degli esemplari catturati;
b) cattura ai fini di successiva traslocazione in altro sito idoneo non interessato da rilevante attività di allevamento zootecnico sulla base di indicazioni dell’ISPRA.
Usando le risorse messe in campo dal progetto Wolfalps fino alla sua scadenza naturale di maggio del 2018 si vuole gestire “l’implementazione delle misure gestionali ordinarie, come la prevenzione dei danni attraverso recinzioni elettrificate e altri presidi di protezione del bestiame domestico e il monitoraggio“. Quindi, potenziamento del monitoraggio permanente (tramite radiocollari e fototrappole) per un più efficace controllo degli spostamenti ed abitudini e per prevenire la predazione.
In altri termini, alcuni lupi finiranno in gabbia, dopo essere stati sterilizzati. Altri saranno trasferiti lontano dalla presenza umana e radiocollarati, per verificare che non scendano a valle.
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Non sono daccordo sulla sterilizzazione i pa
storia si devono minore di cani di qualità i lupi hanno il diritto di vivere l’uomo ha modificato troppo la natura con costruzioni abusive che dovrebbero essere abbattute come si fa con i lupi