Bastava ascoltare Gaber

C’è un rosario di evidenze che unisce le perle della crisi del 2008 a quella della gestione della presunta (1) pandemia? C’è in atto un’azione per conformare società idonee a essere gestite dai fuochisti del vapore del mondo? L’eventualità di un epilogo cruento con reazioni di tipo rivoluzionario, ha un’alternativa di tipo diverso?

Bastava ascoltare Gaber
di Lorenzo Merlo, 31 gennaio 2021

Per una volta mi sarebbe piaciuto essere un economista. Avrei compiutamente citato bond e subprime, banche, persone, percentuali e istituti. Non lo sono. Ed è meglio. Mi evito che qualcuno si attacchi ai particolari. Ma non come fanno gli sfortunati inetti all’astrazione, con i quali è difficile andare oltre le forme, oltre le apparenti differenze. Piuttosto come fanno quelli lucidi nel leggere chi gli parla. Nel comprendere la logica di base dell’interlocutore. Sono quelli che hanno le doti per deviare il discorso quando non torna comodo seguirlo. Piazzano un diversivo degno di Sun Tzu e il gioco, con buona probabilità, è fatto. Un buon diversivo è tale quando rapisce e sposta l’attenzione per il tempo necessario a compiere la missione dei nostri interessi.

Vecchia rappresentazione del controllo sociale

La crisi del mercato immobiliare americano scoppiata nel 2008, 12 anni fa, si è propagata in tutto il mondo capitalista occidentale. Nel giro di pochi anni, la Grecia è fallita, altri stati hanno traballato, tutti i mercati europei sono stati terremotati. Quelli asiatici ne hanno risentito riducendo la crescita del Pil, il Giappone in particolare. Solo Cina e India sono rimaste escluse dalla crisi. In questo collasso finanziario qualcuno ha osservato il culmine del capitalismo stesso, il termine della sua egemonia sulle menti.

È stato scavato un baratro tra la vita a misura d’uomo e quella virtuale. Per nasconderlo, lo si è riempito di avidità camuffata in tutti i modi possibili, con tutti i diversivi necessari, fossero guerre, leggi popolari sull’assistenza sanitaria. E molti seguitavano a credere che opportuni correttivi dei regolamenti avrebbero mantenuto il capitalismo in testa alla classifica dei migliori mondi possibili.

Vecchia rappresentazione del mondo accessibile

Ma il fondo del baratro non ha retto il peso di tanta avidità. Il vuoto che ne restava era il segno, sia di un sistema che aveva saputo fare promesse e che aveva saputo venderle, che di una consapevolezza diffusa e crescente su come realmente veniva e viene concepito il cittadino medio da parte di chi possedeva e possiede i mezzi per guidarne i comportamenti. Su un crescente senso di ingiustizia, vessazione, alienazione. Ma anche – ed è il punto – che i mezzi e le strategie che lo avevano fino a quel momento sorretto non sarebbero più bastate. Era necessaria un’idea guida di nuova generazione, che non mandasse il banco definitivamente all’aria. Le rivolte di carattere rivoluzionario, temute da molti osservatori, dovevano essere scongiurate. Conflitti locali avrebbero sovvertito l’ordine e sostituito i vassalli e i valvassori dei sovrani della terra. Serviva dunque qualcosa che permettesse loro di mantenere lo scettro al cospetto di un’opinione pubblica non più ingenua, quantomeno, come prima. Una nuova strategia per seguitare a godere del servizio dei subalterni del mondo.

Nuova felice uniformità

[A dire il vero, sui subalterni ci sarebbe molto da discutere. E forse, più se ne discute – a meno di essere intellettualmente disonesti – più si devono riconoscere le responsabilità loro e dei loro esponenti politici. A meno che non si voglia mandare al macero Michel Foucault, Pier Paolo Pasolini, Noam Chomsky, Edgar Morin e compagnia. Ma sarebbe bastato Giorgio Gaber].

Se fino al 2008 distribuire briciole era bastante a tenerci a bada, dopo quella data e la corrispondente diffusione della consapevolezza di come siamo considerati (carne da mercato), è emersa la necessità di mettere in campo diversivi di maggior spessore.

Ma nonostante la caduta rovinosa, le élite e il loro occulto vertice, alla faccia di tante nefaste previsioni, non stanno per essere sopraffatte. Hanno tutto sotto relativo controllo. E non per buona sorte, per intelligenza strategica e mezzi economici. In più, con la potenza di fuoco della comunicazione (nonché di censura) di cui dispongono, hanno relativamente poco o nulla da temere. Al massimo sparirà qualcuno di loro (qualche Theodore Kaczynski c’è stato e ci sarà ancora), ma non il corpo grasso e ben protetto della cricca. Non si può nemmeno dire che abbiano saputo reagire. Sembra infatti preferibile pensare che fossero da tempo in attesa di mettere in atto un piano all’altezza dei tempi. Chiamali stupidi!

Banco di carne da mercato

Indipendentemente da quanto si sarebbe potuto fare prima (“Se me lo dicevi prima”: Enzo Jannacci l’ha spiegato meglio di chiunque), oggi la consapevolezza di essere ingannati è considerata perfino nella comunicazione delle banche. Non più tecnici competenti e professionali, con grande esperienza e specializzazione, ma amici che si prendono cura di te. Non come prima, pare di leggere tra le righe dei testi, nelle scelte di foto, grafica e colori. Una versione bancaria del mulino bianco, che ha avuto così tanto successo.

Il forte timore e/o la consapevolezza di essere presi in giro, legalmente derubati, si estende da anni a macchia d’olio. Chi tirava il carro (e lo tira ancora) è sul chi vive. La sfiducia nei confronti delle istituzioni e della politica è da tempo ai massimi storici e la salita non accenna a rallentare. Se la domanda è: Ma dove hai preso questo dato? Per strada, è la risposta. E se per strada circola di tutto, esci dall’ufficio con gli arazzi e gli stucchi e scendi giù, dove potrai misurare la distanza dell’uomo comune dalla politica e dalle istituzioni.  

Nuova felice uniformità

A dire il vero è stato fatto. La loro intelligence lavora alacremente per capire quanto manchi alla scintilla che sarà meglio evitare dia fuoco alla miccia del tritolo sociale. Sono per strada eccome, a maggior ragione in questa fase che nessuno è disposto a definire in altro modo che difficile.

Ma mentre per tutti la fase è impegnativa, nel senso che si continuano ad aggiungere buchi alla cintura, per qualcuno lo è (o lo è stata) per escogitare quella accennata nuova idea, il diversivo utile allo scopo del controllo sociale e del mantenimento del potere.

Vecchi e forse futuri modelli di riferimento. Ai quali dedicare tutto di noi stessi.

È forse in questo quadro che va interpretata la presunta (2) pandemia da SARS-CoV-2 (sempre non sia essa stessa un diversivo scelto) la quale ha dato loro il terreno per avviare una campagna mediatica, che oltre ad essere terrorizzante, contiene le indicazioni utili per vivere nel nuovo mondo. Tra cui flessibilità, proprietà privata impossibile perché troppo costosa, precarietà, accondiscendenza felice del reddito politico, responsabilità di come vanno le cose, riduzione degli spostamenti, eventuale passaporto sanitario, guerre tra poveri. Mescola tutto con il controllo sanitario, i vaccini a tappeto “per il bene di tutti” e il 5G – presentato come un passo avanti del progresso – e viene fuori la miscela utile per intendere le modalità di una riduzione demografica, diciamo, incruenta. E chi resterà loderà le élite, perché loro e solo loro si saranno occupate dell’ambiente. Loro e solo loro avranno migliorato il mondo. Accadrà non diversamente da come lo fanno ora, assumendo Greta, estraendo dal cappello economie circolari, verdi, ed economie sostenibili. Se le persone credono ora a queste miserie, loro hanno la certezza che crederanno alle prossime. Già conosciamo gli effetti della comunicazione ridondante: il cibo spazzatura è ammaliante e irresistibile; i produttori di latte vaccino ora tacciono, ma al tempo tacciono, tempo perché non hanno denaro per una campagna che sarebbe simile a quella di Hollywood, che in tutti i film faceva casualmente comparire su tutte le tavole, in mano a tutti i bambini. Altrettanto aveva fatto con le Marlboro e la Budweiser. E così via per la generazione di bisogni, per ogni scelta che non faremmo se non già presente in noi attraverso la ridondante comunicazione di commercianti e venditori.

Quartieri neri e poveracci

Strutturalmente, nulla di differente, ma proprio nulla (salvo per quelli inetti all’astrazione) rispetto a quanto messo in campo a suo tempo negli Stati Uniti con la politica a tassi bassissimi dei mutui immobiliari. La sirena per la casa di proprietà incantò molti in attesa di compiere un passo verso il sogno americano. Più persone firmavano un mutuo e più persone erano controllabili: mai si sarebbero comportate in modo da comprometterne l’estinzione; mai avrebbero reagito a politiche impopolari, al crescente liberismo ammazza cristiani.

“Horizon widen through Shell Research”

I debiti dei Paesi non saranno mai saldati, la disoccupazione non potrà calare, anzi, la flessibilità sostituirà la garanzia del posto fisso. Servono persone docili, che siano disponibili al reddito politico, che si spostino poco, che possano lasciarsi controllare contente di scaricare giga in un secondo. La riduzione della disponibilità economica incrementerà la disponibilità a non generare, a non mettere su famiglia. Incrementerà il mercato del condiviso, dello share, le proprietà private saranno tassate in modo crescente, favorendone le vendite agli stessi che ci dicono che così non avremo più spese di manutenzione, e così via; gli affitti diventeranno crescentemente strozzanti (da strozzini). Nel contempo, non potremo rinunciare al digitale, non potremo sottrarci all’obsolescenza sempre più cinica. Il cibo decente avrà prezzi più selettivi di quanto non sia già. L’assuefazione alla comunicazione indurrà crescente dipendenza e alienazione connessa. Si cercherà (più patologicamente di quanto già non sia) il nuovo messaggio, la nuova mail, la nuova notizia pur di avvertire il pulsare del succedaneo della vita, il solo disponibile alla maggioranza. Il bene del pianeta sarà a cura di multinazionali, nessuna amministrazione avrà il denaro per prendersene cura anche nel proprio piccolo. Attraverso quella vetrina, le nuove generazioni celebreranno il bosco risparmiato e contemporaneamente applaudiranno i benefattori dell’ambiente.

Effetti collaterali, ma innocui per il progresso

Il nuovo standard si sta attestando nelle persone. È uno sfregio a tutto ciò che abbiamo creduto: così come l’edonismo e l’opulenza avevano fatto a meno degli uomini che con una stretta di mano non avevano altro da aggiungere, ora la dimensione umana si ritrova con uno spazio ulteriormente ridotto nelle interazioni. Sarà materia da specialisti. Psicologi a loro volta in lotta per gestire l’alienazione, dovranno gestire quella dei loro pazienti. Insegnanti con sempre meno peso educativo diverranno tecnici che spiegano qualche on e off.

L’eros, l’infinito spirito della vita, è così rinchiuso in nuove categorie. Chi nascerà domani le scambierà come verità e su quelle fonderà la propria biografia e i propri valori. L’ultima generazione che ha toccato il mondo a misura d’uomo è in estinzione. Il diversivo ha funzionato per il tempo necessario allo scopo.

E il bello è che la fascia media sarà l’esercito di quella che le sta sopra. Saranno i collusi delle élite a difenderle, a fare il lavoro sporco. Neri e poveracci si prenderanno tutta la colpa e tutto l’odio. Farne a meno non sarà cruento, sarà normale.

L’opulenza popolare non servirà più da controllo. Nuovi mezzi l’hanno sostituita.

Note
(1) Secondo la definizione dell’Oms, una pandemia è la diffusione in tutto il mondo di una nuova malattia e generalmente indica il coinvolgimento di almeno due continenti, con una sostenuta trasmissione da uomo a uomo. La gravità di una malattia non è il parametro decisivo perché venga dichiarata una pandemia, che riguarda invece l’efficacia con la quale una malattia si diffonde.

(2) Perché “presunta”. Il tasso di mortalità mondiale – rapporto tra decessi e popolazione mondiale (7,8mld) del CoViD-19 che sentiamo ribadire, varierebbe tra lo 0,3 e l’1%.
I decessi per CoViD-19 nel mondo risultano ad oggi (24 febbraio 2021), dopo un anno di pandemia, 2.500.000. Il tasso di mortalità per CoViD-19 risulta essere perciò dello 0,032%.
Fino ad oggi la giornata più mortale è stata lo scorso 22 gennaio 2021, che ha segnato 16.495 decessi nel mondo. Volendo essere catastrofali e volessimo quindi considerare questo dato al posto di quello medio, dopo la moltiplicazione per 365 giorni si avrebbe una mortalità per CoViD-19/anno dello 0,077% (la questione su come siano stati calcolati tutti i dati è importante ma qui è tralasciata).
Secondo la tabella qui riportata (che si riferisce al 2016) ci sono cause di decesso mondiale ben più significative, a parità di allarme e/o terrore provocato per il CoViD-19. Secondo la tabella, i maggiori responsabili dei decessi mondiali sono le cardiopatie e gli ictus ischemici, con un tasso di mortalità dello 0,19%. Seguono altre cause, fino ad arrivare ai 1,4 milioni di decessi per lesioni da incidente automobilistico che danno un tasso di mortalità dello 0,018%, assai simile a quelli relativi alla tubercolosi e all’AIDS. Dunque per la pandemia da CoViD-19, con il suo 0,032% di tasso di mortalità mondiale, l’aggettivo presunta appare insorgere da solo, a patto di non guardare solo i tg.

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Bastava ascoltare Gaber ultima modifica: 2021-04-25T04:49:00+02:00 da GognaBlog

37 pensieri su “Bastava ascoltare Gaber”

  1. Si può pensare tutto e il suo contrario. Ma non nelle virtù degli uomini. Per ulteriori info vedi la storia.

  2. La “presunta” pandemia sta “presuntamente” ammazzando un po’ di gente, dal Brasile all’India, e anche all’Italia. Par di capire che i mandanti di questa “presunta” pandemia siano i capitalisti che lo fanno per comprare aziende a basso costo. La fonte è molto qualificata, niente meno che la Palombelli, urca!
    Avanti così, verso la verità che “non vogliono farci sapere”. Essi. Ma chi sono questi che essi non vogliono, sarebbe interessante scoprirlo…Essi sono forse i cattivi, gli altri, contro noi i buoni. Rassicurante, ma frustrante.
    Non sono un cultore di S. Agostino, ma resta vero il suo Noli foras ire.

  3. Pochi istanti fa Barbara Palombelli, accennava ad un gruppo capitalista che sta comprando aziende a man bassa in tutto il mondo.
    La presunta pandemi serve a qualcosa e a qualcuno.

  4. Giuseppe prima di chiudere giustamente per la detox ti consiglio di guardare la Vacinada con Checco Zalone ed Helen Mirren, se non l’hai già fatto. Un po’ di leggerezza non guasta mai.

  5. L’argomento mi interessa, benchè sia piuttosto lontano dalla mia formazione (scientifica, come hai correttamente intuito, ma non in quel campo).
    Grazie per il link, leggerò sicuramente l’album Pasini 🙂
    E per non incorrere in rampogne Cominettiane, chiudo qui.
    Buon finesettimana (per me, salvo rarissime eccezioni corrispondenti più o meno a diluvi universali, niente social e internet sabato & domenica: detox)

  6. Giuseppe Balsamo. Su come si formano i sistemi di credenze esiste in ambito di psicologia sociale una sterminata letteratura. È sicuramente uno dei temi più intriganti, anche per i suoi risvolti pratici, ad esempio nell’ambito di progetti di cambiamento o di politiche che richiedono una modifica dei paradigmi mentali che ispirano scelte e comportamenti quotidiani. Ne abbiamo già discusso in altre occasioni. La vicenda Covid e il tema vaccini hanno rilanciato l’interesse sul problema, anche fuori dagli ambiti specialistici. Percepisco che sei una persona curiosa, mentalmente aperta e con una formazione scientifica. Se ti interessa questo argomento “caldo” mi permetto di segnalarti questo pezzo recente che si trova sul sito della APA (American Psychological Association), un punto di riferimento per chi appartiene al settore, ma dove si può trovare anche tanto materiale serio e al tempo stesso di rapida lettura, compresi video e podcast. A Cominetti non piace molto chi usa il blog per scambiarsi le figurine, ma io non sono d’accordo e poi non credo che si faccia nulla di male. È più dannoso scambiarsi insulti. Se non interessa l’album Panini si salta. Ma in realtà Marcello è più tollerante di quanto sembra.Abrams, Z. (2020, November 18). What do we know about conspiracy theories?http://www.apa.org/news/apa/2020/conspiracy-theories

  7. Pasini, grazie per le tue belle parole, che ho molto apprezzato.
    Non cerco lo scontro, e nemmeno cerco di cambiare l’altrui pensiero, quanto piuttosto di comprenderlo attraverso lo stimolo del confronto.
    Tantomeno con Merlo, che trovo assai simpatico e col quale, su altri temi, mi sento di essere in sintonia (eccetto su pandemia e COVID-19, ovviamente 🙂 ).
    Mi interessa soprattutto capire come si formano le convinzioni personali di ciascuno e in base a quali fattori decidiamo di interiorizzare le informazioni che riceviamo.
    Detto questo, per me ognuno è libero di attingere dove meglio crede (pensa che io stesso leggo spesso gli articoli su comedonchisciotte, senza escludere a priori di trovarci qualcosa di interessante), sapendo però che i bias di conferma sono sempre in agguato.
     
    “i morti urlano”, è vero.
    Ma com’è doveroso ascoltare le loro urla, è altrettanto doveroso andare alla radice di ciò che le ha causate, superando qualunque fattore confondente di qualsiasi provenienza, mainstream o alternativo che sia.

  8. Balsamo. Caro Giuseppe il tuo zelo illuministico è encomiabile. Tuttavia, come ben sai, la base di alcune convinzioni profonde non è la letteratura scientifica ufficiale in merito ai problemi scientifici.E non le cambi con gli studi sottoposti a peer review. Per capire come funzioniamo noi umani in proposito “si pesca meglio nel torbido” come diceva saggiamente Tony Curtis in operazione Pettycot, recentemente ripreso da Matteo che ringrazio vivamente per la citazione. Comunque ammiro molto la tua pazienza. Io quando leggo di India e Brasile e del mercato nero dell’ossigeno per respirare o degli anestetici per non essere intubati da svegli legati al letto, un po’ vacillo nella tolleranza. Forse sono rimasto uno stalinista e un persecutore inconscio, come mi fu rimproverato una volta qui. Purtroppo nessuno è perfetto. Ciao. 

  9. Non ho studi – che non leggo – da riferire . Riferivo quanto da sempre leggo in merito ai vaccini.
    Ma sarebbe come leggere gli studi sulle leucemie di chi vive nel campo elettromagnetico degli elettrodotti. L’industria nega, i morti urlano.

  10. Forse.
    A quali studi ti riferisci ? Puoi essere più specifico ? (Se vuoi, ovviamente…)

  11. Forse tutto è da riferire agli studi relativi al fatto che, nei primi giorni, forse 10, 20, tutte le vaccinazioni espongono maggiormente i soggetti all’infezione  e contemporaneamente li rendano più infettivi

  12. La cosa buffa dell’articolo di Murray è che prima sostiene che “il vaccino contro l’influenza stagionale aveva aumentato il rischio di ammalarsi di influenza suina H1N1 pandemica”, citando uno studio di Skowronski, e poi che “la vaccinazione antinfluenzale aumenta l’infezione da Coronavirus non specificata”, citando uno studio di Wolff.
    Peccato che lo studio di Wolff contraddica quello di Skowronski (OR(H1N1)=0.42, 0.35-0.51 95% CI).
    Un esempio di cherry picking da manuale.
     
    Si potrebbe smontare quel che resta dell’articolo pezzo per pezzo.
    Ma, mentre non sono sicuro che sarebbe cosa utile, sono certo invece che risulterebbe parecchio noioso.
    Chissà se i redattori di comedonchisciotte sarebbero interessati alla confutazione della loro ideologia o i loro lettori ad abbassare il proprio tasso di assuefazione

  13. Ci sono infiniti modi, ma i migliori sono quelli che ci creiamo da noi stessi (altrimenti c’è comedonchisciotte 🙂 )
    Leggere gli articoli di questo blog, scegliere di commentare o anche no. Doppio esempio! 🙂
     
    P.S. Merlo chiedo venia per la battuta su comedonchisciotte, ma non ho saputo resistere.

  14. Beh, se l’intenzione di renato era quella di riportare l’attenzione su questo articolo, direi che c’è riuscito 🙂
    Che poi, scrivere come incipit del proprio commento “Che senso ha commentare” mi sembra una fulgida espressione di logica pari almeno a quella che il commento vuol contestare.
     
    Riguardo al resto, qualunque scelta basata sul pregiudizio non è mai libera.

  15. Per me sarebbe più efficace un Esorciccio, capolavoro assoluto di Franchi e Ingrassia.

  16. Quindi indipendentemenete da nuove considerazioni pro o contro i vaccini e altro la scelta deve considerarsi compiuta. Ci vuole un esorcista da possessione ideologica.

  17. È in corso un’operazione importante di vaccinazione della popolazione italiana. Non è un obbligo. Se uno non vuole partecipare, non partecipi. È un suo diritto. Trovo ridondante continuare a battere la grancassa sugli stessi tasti. I giochi sono fatti, le parole sono state dette. Basta. Adesso è il momento delle decisioni individuali. Se però uno sente il bisogno di continuare a giustificare le sue e trova chi gentilmente lo ospita, va bene, buon per lui. Io ho suggerito a Renato il silenzio, perché penso che sia più opportuno a questo punto. Ma è solo un suggerimento personale.

  18. Il richiamo alle responsabilità morali di ciascuno di noi, anche quando comunichiamo e mettiamo in circolazione le informazioni, soprattutto in certi momenti, non è una minaccia. Non vedo come possa esserlo. È una banale ovvietà sull’esercizio della nostra libertà. Non ci sono di mezzo giudici e avvocati, ma solo la nostra coscienza. Interpretarlo come una minaccia mi pare una proiezione. Non è nel mio stile, come direbbe il Salvatore Draghi, si parva licet…….

  19. Un altro che puoi minacciare.
    “In questa intervista esclusiva con Alex Newman, Senior Editor della rivista The New American, il microbiologo tedesco-thailandese-americano di fama mondiale, Dr. Sucharit Bhakdi, avverte che l’isteria COVID è basata su bugie e che i “vaccini” COVID sono destinati a causare una catastrofe globale e una decimazione della popolazione mondiale. All’inizio, spiega come il test PCR sia stato travisato in modo ascientifico per incutere paura alla popolazione. Poi, spiega quali effetti avranno i vaccini mRNA sull’organismo umano con termini e analogie alla portata di tutti. Tra le altre cose, si aspetta un massiccio aumento di trombosi letali e di risposte esagerate da parte del sistema immunitario. Infine, Bhakdi, che aveva messo in guardia sull’imminente “sventura” durante un’intervista su Fox News diventata immediatamente virale, chiede di perseguire penalmente i responsabili e di fermare immediatamente questo esperimento globale”.
    https://comedonchisciotte.org/i-vaccini-covid-potrebbero-decimare-la-popolazione-mondiale-avverte-il-dr-bhakdi/

  20. Caro Renato. Le parole ad un certo punto sono inutili, non producono più nulla e si infrangono come onde contro gli scogli. Quel che doveva essere detto è stato detto, più volte. È il momento di tacere. Fa più rumore. “The sound of silence”. E poi, ciascuno è arbitro del suo destino e si assume, in un momento come questo, la responsabilità delle sue scelte, anche di comunicazione, verso se stesso e verso gli altri e ne gestisce le conseguenze. Good Night and Good Luck (quest’ultima, in particolare, a tutti noi, nessuno escluso).

  21. Ci sono già.
    I vaccini erano sicuri e non lo sono.
    Rendeveno immuni e non è vero.
    Erano risolutivi invece sono temporali.
    Disinfettavano e invece infettano.
    I morti sono conteggiati secondo necessità, sono i primi a essere presunti.
    Qualunque pandemia che si può curare a casa, spessissimo senza o con pochi sintomi nella stragrande maggioranza dei casi è presunta.
    Se il conteggio indicato non ti basta, alzati dal divano che forse trovi il senso.

  22. Che senso ha commentare chi insiste a scrivere ” presunta pandemia”, citando definizioni dell’OMS che sembrano proprio confermare la “pandemia” ? A quando un “presunti vaccini”, “presunti morti”, ecc ecc. 
     Sogni d’oro, sig. L.M.

  23. La sirena ultima in ordine di tempo e’il”superbonus 100%”, il cui testo di  legge fa imbestialire commercialisti e legali,  ingegneri architetti tecnici, fa litigare  chi non ha un euro per pagare  i lavori ma e’sedotto dalla cessione di un credito d’imposta che non avrebbe,   con  mille dettagli nascosti… torme di burocrati, assicuratori, banche , prestanome,asseveratori ,  governanti  che suonano il piffero magico..fate presto che poi la pacchia non viene prorogata . Dopo il mito della casa di proprieta’ , finalmente pagata con mutuo estinto in decenni  che a fronte di scarsa qualita’ intrinseca ha generato miliardi   di finanza , ecco  il nuovo mito della casa autosufficiente energicamente che per magia lievita di valore  … andato avanti non ostante la pandemia.Saranno eventi oggetto di studi storici…come  i fallimenti di alcune banche.

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