Cani da protezione delle greggi e cani pastore
(come comportarsi con i cani da protezione delle greggi)
di Yves Brechbuehler
(da Le Alpi n. 5 del 2015)
Somigliano un po’ alle pecore, ma sanno mettere in fuga anche lupi e orsi: all’escursionista un incontro con un cane delle greggi può decisamente incutere paura. Gli incidenti gravi sono tuttavia molto rari.
Può spaventare: per l’escursionista, l’incontro con un cane da protezione delle greggi non è sempre piacevole. Foto: Andreas Busslinger.
Per gli allevatori di pecore svizzeri il 2009 ha lasciato un brutto ricordo: ben 340 capi caddero allora vittime dei lupi. Il fatto che da allora le cifre siano tornate a ridursi è senz’altro anche merito dei cani delle greggi, nel frattempo giunti alle 200 unità. A testimoniarlo sono i confronti tra zone protette e non protette.
A difendere le pecore sui pascoli alpini durante i mesi estivi sono i cani della razza maremmana-abruzzese. Tuttavia la protezione reca con sé anche nuovi pericoli. Uno sgradevole incontro lo può raccontare Fabienne Corpataux, di Marly, nel Canton Friburgo, una delle quattro persone che lo scorso anno sono state ferite da un cane delle greggi.
Improvvisamente ecco i cani
A inizio luglio era in gita sullo Schafarnisch, nelle Prealpi friburghesi, quando lungo un sentiero escursionistico si accingeva ad attraversare un gregge di pecore. Fabienne Corpataux non aveva realizzato che gli animali erano sorvegliati da cani delle greggi. «Avevo sì visto i cartelli indicatori», racconta, «ma non me ne ero fatta consapevole». Mentre si trovava in mezzo al gregge, ecco improvvisamente apparire due cani, uno dei quali si lanciò verso di lei e la morse alla coscia. Poi i cani la lasciarono, perché erano stati richiamati.
«Per fortuna c’era qualcuno nei dintorni. Non so cosa sarebbe potuto accadere altrimenti». Le ferite non si rivelarono gravi e lei fondamentalmente prova comprensione per il ricorso ai cani da protezione. Ciò nonostante, è rimasta «molto sorpresa del fatto che questo possa accadere su un sentiero escursionistico».
Confidenti: questi cani sono abituati a vivere con le pecore sino dalla più tenera età. Foto: m.a.d.
Cani da protezione delle greggi e cani pastori
I cani da protezione proteggono le greggi in base al loro comportamento territoriale, lavorano in modo autonomo e solitamente non stanno sotto il diretto controllo dell’uomo. Per questo occorre distinguere chiaramente i cani delle greggi dai cani pastori. Questi ultimi, infatti, non svolgono compiti di protezione, ma servono piuttosto alla guida e al contenimento del gregge. Quali cani da protezione si usano soprattutto le razze maremmana-abruzzese o pirenaica; i cani da pastore sono per contro border collie, bergamaschi e di numerose altre razze.
Nell’ambito della protezione delle greggi mediante cani, negli ultimi anni in Svizzera si è lavorato per creare una base legale a livello federale, senza la quale il ricorso ai cani non sarebbe neppure possibile: in molti cantoni e comuni è infatti vietato lasciar liberi i cani senza sorveglianza in spazi aperti al pubblico.
Gli animali possono reagire con forza
Presso il centro di competenze Agridea, la problematica è ben nota. Agridea è incaricata dalla Confederazione del coordinamento della formazione dei cani e del loro impiego. Qui giungono le notifiche degli incidenti. «Il rischio zero non esiste», dice Felix Hahn, responsabile dell’ufficio. Anche solo perché è impossibile sapere cosa sia successo prima del proprio incontro con il cane.
Le cose potrebbero rivelarsi problematiche ad esempio se in precedenza il cane fosse stato minacciato con bastoni da altri escursionisti, oppure nel caso di conflitti con altri cani. In casi simili, potrebbe darsi che l’animale reagisca con particolare vigore. E Felix Hahn offre una spiegazione dell’aggressione a Fabienne Corpataux: «Nel caso in oggetto, i cani sarebbero rimasti semplicemente molto sorpresi dalla presenza della donna».
Incidenti molto rari
Per contrastare questo genere di incidenti si lascia che, durante la loro formazione, i cani abbiano modo di socializzare ampiamente, spiega Felix Hahn. Gli animali imparano così a conoscere molte situazioni al fine di reagire nel modo il più possibile rilassato alla presenza di escursionisti e ciclisti.
Cane pastore
Dietro front in caso di dubbio
Felix Hahn fa appello al senso di responsabilità dell’escursionista: «Per chi si attiene alle regole di comportamento più elementari e osserva i cartelli, i cani non rappresentano alcuna minaccia. È importante disturbare il meno possibile cani e greggi». Chi si sentisse insicuro o provasse paura, farebbe meglio ad aggirare la zona interessata. In caso di dubbio, Hahn consiglia il dietro front.
Ma che fare, se tornare indietro non è possibile, magari perché manca poco all’imbrunire o si preannuncia un temporale? «Lungo le vie escursionistiche ufficiali si cerca di garantire un passaggio il meno problematico possibile delle greggi», spiega Felix Hahn. Il che prevede diverse misure. Sarebbe tra l’altro possibile proteggere i sentieri con recinti o rafforzare la presenza umana, ad esempio con aiuti pastore o volontari. «In singoli casi, in considerazione degli escursionisti si rinuncia addirittura all’impiego dei cani delle greggi», chiosa l’esperto.
Come comportarsi con i cani da protezione
Le principali regole di comportamento:
– rimanere calmi, evitare provocazioni e movimenti bruschi;
– aggirare le greggi senza disturbarle;
– non portare con sé cani propri, e semmai tenerli al guinzaglio. Un cane estraneo non deve in nessun caso correre verso o addirittura dentro il gregge;
– non accarezzare né dar da mangiare ai cani delle greggi più confidenti;
– ignorare i cani delle greggi che ci seguono: l’animale tornerà spontaneamente al proprio gregge.
(Fonte: agridea.ch)
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Io da qualunque cane non mi faccio annusare !! piu’ di una volta ho dovuto difendermi da cani pericolosi in montagna e piu’ di una volta per legittima difesa li ho sotterrati!!! i padroni di cani pericolosi maremmani e non debbono controllare le loro bestiacce!!
I cani rispondono a istinti primordiali che non ci è dato di conoscere totalmente in quanto essere umani. I nostri istinti sono stati nel tempo inquinati dalla civilizzazione e dalle comodità e quindi non interagiscono più con quelli degli animali.
Il cane azzanna chi pensa possa nuocergli, secondo il suo istinto e difficilmente sbaglia. Quindi il cane morde chi si comporta, anche inconsciamente, in maniera potenzialmente pericolosa per il cane.
Chi ha paura dei cani o chi da costoro viene morso, dovrebbe analizzarsi per trovare cosa infastidisce il cane stesso, come se questo fosse un prezioso metodo per trovare in se dei difetti. Altrimenti se ne stia a casa con i suoi problemi senza mai risolverli. Del resto lo fanno in molti.
@ 15. Esatto! Alcuni sono come dei figli. Lei ha figli? No, perchè?
I cani mordono chi se lo merita.
A me e capitato in trentino due anni fa….premetto che sono un appassionato e possessore di cani,che sono creature meravigliose…..ma quel giorno ho avuto paura piu per il mio cane e la mia compagna che per me….erano circa le 19 e io la mia compagna e il nostro cane pastore australiano stavamo scendendo il sentiero che dal lago di tovel riporta giu sulla strada principale…..eravamo soli e mentre stavamo scendendo nel mezzo del bosco,ci siamo imbattuti in un grosso cane razza pastore del Caucaso,inizialmente l enorme cane inizio ad abbaiare verso di noi per poi venirci incontro abbaiando e ringhiando probabilmente attirato dal nostro cane,che sentendosi minacciato non si tiro indietro ad abbaiare e ringhiando a sua volta peggiorando la situazione,il bestione inizio ad essere sempre piu agressivo,cercavo di riparare la mia compagna e tenere forte il nostro pastore australiano che avrebbe voluto attaccare ma avrebbe fatto una brutta fine considerando l enorme stazza dell altro….eravamo immobili,io grosso cane continuava a ringhiare e abbaiarci contro….alla fine si allontanò un po alla volta sempre ringhiando e abbaiando,fino che si immerse nel fitto bosco…noi in fretta e furia ci siamo allontanati io raccolsi un grosso bastone per terra nel caso fosse tornato,continuava ad abbaiare ed a emanare dei latrati e in certi momenti si trasformavano in ululati brevi e intensi……l unica cosa che posso dire e che aveva un collare….quindi suppongo appartenesse a qualcuno,o fu abbandonato,o si perse nel bosco,o scappo dal padrone e si perse.sono tante le ipotesi,che fosse un guardiano delle greggi lo escluderei ma non del tutto…..se da una parte e vero che in quella zona non ci sono greggi o abitazioni e anche vero che l aspetto del cane con pelo arruffato mi dava molto da pastore,forse era lasciato libero di vagare per i boschi circostanti.fatto sta che e un pericolo per gli escursionisti e molto probabilmente anche per la famosa ibridazione con i lupi.sicuramente i lupi ibridi nascono con questi cani liberi di vagare nei boschi…..sicuramente a noi ci ha salvato il sangue freddo.
capitato anche a me lo scorso anno val susa zona rocciamelone su sentiero segnalato a grande distanza dal gregge mi arrivano contro abbaiando 4 maremmani 2 adulti 2 cuccioli sono riuscito a tornare sui miei passi allungando il giro sono arrivato al rifugio nei sibilini 3 anni fa avevo visto parecchi cani di quella razza ma mai così minacciosi . il pastore deve difendere le sue greggi ma chi vuole camminare per monti deve poterlo fare in tranquillita
Avete un esempio di un segnale indicante la presenza di cani da gregge liberi e quindi non al guinzaglio e senza il controllo da parte del pastore?
Sono stato morso
Il 17/09/2016 ero con mia moglie e abbiamo deciso di fare la cima del Bosco, gita molto frequentata a piedi e con gli sci con partenza dalla frazione di Thures (Cesana To) ; nei prati poco sopra le case siamo stati avvicinati da due cani , mia moglie mi ha detto di stare fermo e aspettare così i cani hanno abbaiato annusato e quindi soddisfatti si sono allontanati.
Poco dopo dove inizia il sentiero c’era un cartello che avvertiva della presenza di cani di protezione dei greggi, che non ci ha preoccupato molto, anche se le altre volte non c’era; il sentiero inizia a salire con un traverso ed entra nel bosco io ero dietro mia moglie e davanti non ho visto niente , ma ho intravisto un cane che è passato accanto e poi ho sentito un morso posteriore alla gamba sinistra.
E’ salta fuori una ragazza che custodiva il gregge, e ha detto che probabilmente erano i bastoni, che uso sempre che avevano allarmato il cane, che ha avuto un comportamento anomalo non ha abbaiato ha solo morso.
Inizialmente la ferita sembrava leggera, ma i pantaloni si sono macchiati di sangue, mia moglie che è medico con una fasciatura elastica ha bloccato l’emorragia, però ha detto che bisognava andare all’ospedale dove hanno trovato tre ferite e usato i totale 5 punti di cucitura.
Per concludere in questo gregge abbiamo visto più cani che pecore , a meno che non fossero più a monte dove ci sono prati, alcuni cani erano piccoli; in una zona con bosco il controllo mi sembra difficile e occorrerebbero almeno due persone, il cane che mi ha morso è pericoloso e non va usato.
Il morso di un cane può provocare un’ infezione da Capnocytophaga canimorsus (una forma di setticemia).
Mi è successo sui Sibillini. Quasi circondato da 6 maremmani. Se non fosse arrivato il pastore, che mi ha fatto passare, non so cosa sarebbe successo. Ero su sentiero.
Sono totalmente d’accordo con ITINERALP: non esite che un cane aggressivo sia lasciato libero. Anche perche’ numerose volte mi e’ capitato di passare piu’ o meno vicino a greggi o mandrie con conseguente avvicinamento dei cani. Ma solo raramente mi e’ capitato di sentirmi minacciato: per lo piu’ i cani o ignorano l’uomo o arrivano abbaiando ma, una volta constatata l’assenza di pericolo, se ne tornavano indietro. Alcune volte pero’ mi e’ capitato di sentirmi davvero minacciato, nonostante le mucche fossero e grande distanza (>200m). Una volta abbiamo dovuto raccogliere dei sassi e una volta ho dato una racchettata in faccia al mio aggressore… poi per fortuna, il pendio mi ha fatto scivolare via (ero con gli sci) perche’ non so bene come sarebbe finita visto che il cane non si e’ minimamente intimorito. In entrambe le occasioni per fortuna ero con un altro adulto. Cosa succederebbe se una volta capitasse mentre giro con una delle mie figlie piccole?
Quindi:
Se un lupo mangia la pecora il pastore è risarcito.
Se il cane del pastore morde l’escursionista, l’escursionista è risarcito dal pastore.
Dal nostro codice civile:
Art. 2052.
Danno cagionato da animali.
Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.
—–
Dal nostro codice penale:
Art. 672.
Omessa custodia e mal governo di animali.
Chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da lire euro 25 a euro 258.
Alla stessa pena soggiace:
1) chi, in luoghi aperti, abbandona a se stessi animali da tiro, da soma o da corsa, o li lascia comunque senza custodia, anche se non siano disciolti, o li attacca o conduce in modo da esporre a pericolo l’incolumità pubblica, ovvero li affida a persona inesperta;
2) chi aizza o spaventa animali, in modo da mettere in pericolo l’incolumità delle persone.
Non ho idea di come si si comportino i bovari dell’Appenzel con lupi e orsi, ma ho la sensazione che se gli svizzeri ci mettono i maremmani (cani peraltro bastardissimi) una qualche differenza ci sia!
E mi pare ovvio che la convenienza di proteggere un gregge con i cani proprio di evitare la presenza di un uomo a tempo pieno, che è ovviamente molto più costoso.
Mi era stato raccontato da amici del centro Italia, che il metodo buono con i maremmani è fare platealmente il gesto di raccogliere sassi perché pare che sia il normale metodo di rapporto dei pastori con quelle bestie.
Ovviamente come extrema ratio, nel senso che più stai lontano e meglio è .
E di sicuro evitare accuratamente di passare attraverso il branco, che tende ad allarmare le pecore e a disperderlo e quindi a tutti gli effetti è percepito come un atteggiamento aggressivo dai cani, perché è esattamente quello che fanno i predatori (x Itineralp)
in ogni dove esiste il problema, vedi:
http://www.redacon.it/?s=maremmani
X quanto riguarda il pastore Maremmano, si sà, che è una razza con forte carattere molto aggressiva e territoriale. Lasciare questo tipo di cane con le greggi senza una presenza umana è un grave errore da patre del Pastore, padrone del cane. X me perseguibile dalla legge in caso di incidente. Trovo strano che in Svizzera possano succedere questi fatti e vi dico il perchè. Io ho due bovari dell’Appenzel ” Bovari Zvizzeri ” mamma e figlia. Quando ho fatto razzare la mamma sono andato a prendere uno stallone in Svizzera, però, prima di poterla far accoppiare, mi hanno chiesto di dare una documentazione all’Associazione Svizzera dei C.I.A.B.S.; pedigree ed la valutazione di un esprto sul carattere del mio cane. Questo perchè vogliono che, questi cani da pastore, siano socevoli con l’uomo e non aggressivi con persone estranee, pur essendo molto coraggiosi nei confronti di lupi ed orsi.
Durante un’escursione in Francia, su uno sterrato, ci siamo trovati nostro malgrado nel mezzo di un gregge in movimento. Il maremmano morsicò un’amica, non gravemente ma abbastanza da dover ricorrere al pronto soccorso del paese.
Da proprietario di cani ritengo che un cane incapace di distinguere un soggetto aggressore da uno innocuo sia semplicemente un cane stupido. Se poi tale cane è mordace non può restare libero senza controllo del padrone, neppure su un territorio a bassa frequentazione come quello montano.
I cani da protezione devono venire addestrati a non aggredire l’essere umano: questa è una condizione su cui non si può transigere, ed i cani non in grado di recepire tale addestramento semplicemente non devono essere utilizzati.
Ho avuto la stessa esperienza in Piemonte parco Orsiera Rocciavre’ scendendo dal monte Cristalliera ma con l’aggravante che ero solo, nessuna altra presenza umana, neppure il pastore. E a una certa distanza dal gregge 80-100 m. I cani maremmani, due, mi sono corsi incontro e uno nel tentativo di moderni mi ha solo “pizzicato”, per fortuna. Io non ho assolutamente paura dei cani ma devo ammettere che la situazione mi aveva preoccupato. Tenendo il bastoncino orizzontale con due mani e senza mai volgere le spalle ai cani ho atteso che ritornassero al gregge. Non vi erano cartelli che segnalassero la presenza di cani da gregge e l’assenza di controllo da parte del pastore mi lascia molto perplesso. E’ stata una situazione oggettivamente pericolosa.