Tutte le donne sanno che, se iniziano a scalare, presto si trovano a sfidare molte questioni tecniche. Ma chi di loro immagina che, quando sono su una cengia di roccia, ma anche in macchina o in tenda, sono attese da un mucchio di problemi non strettamente di arrampicata? Qui di seguito Steph Davis, grazie ai tanti anni di esperienza, elenca un po’ di consigli utili.
Da donna a donna
(consigli per chi arrampica)
di Steph Davis
(pubblicato su Climbing n. 347, http://www.climbing.com/)
Steph Davis
La pipì
E’ il singolo problema più grosso. Beh, magari il secondo problema più grosso: però è quello che interviene più di frequente in una giornata. Molta gente non realizza che le cinghie elastiche posteriori che sostengono i cosciali di un’imbragatura si possono allungare. Dimenticate quell’anello metallico sottilissimo che le collega alla fascia superiore dell’imbragatura. E’ quello che vi fa pensare erroneamente che sia necessario ogni volta togliersela per poi rimettersela, in certe situazioni un vero e proprio inferno.
Quando avete lo stimolo a fare la pipì, basta che vi accucciate, tirate giù i pantaloni e le cinghie elastiche lo permetteranno.
Questo funziona sia che siate a terra, o su una cengia o anche su una sosta appesa. Sì, lo so, è ridicolmente ovvio, ma a me ci sono voluti dieci anni per scoprirlo. Dunque, benvenute!
Il ciclo
Vi comincia sempre ogni volta che state partendo? Eh, a me capita spesso… Mi ci è voluto un po’ prima di provare il Keeper Cup di gomma (mi piace più la gomma naturale che il silicone, ma c’è la scelta, il Moon Cup è di lattice). Ah, se lo avessi fatto un bel po’ di anni prima! E’ davvero fantastico per le giornate di lunghe scalate o camminate. Ancor meglio se lo usate anche di notte, per preservare da qualunque perdita sia il sacco piuma che le mutandine. Dovete solo ricordarvi di avere a disposizione un po’ d’acqua per poterlo risciacquare ogni volta che è pieno prima di riutilizzarlo.
IUD
Passo un casino di tempo ad allenarmi, e davvero non voglio compromettere il mio equilibrio ormonale con l’uso della pillola. Uno IUD (Intra uterine device), anche noto come “spirale”, dura dieci anni e lo si inserisce una volta sola (sì, fa male). Ci sono anche altre opzioni, ad esempio il Mirena, che però agisce anche lui sugli ormoni (Il Mirena è un sistema intrauterino che rilascia l’ormone progesterone assicurando cinque anni di contraccezione ma con assorbimento di ormone in piccola quantità, NdR). La spirale è di rame, dunque niente ormoni: per me è la soluzione giusta. Un’altra cosa che avrei voluto sperimentare molti anni prima.
UTIs
Purtroppo ero spesso perseguitata da varie infezioni alle vie urinarie (Urinary tract infections, UTIs) e certo non mi aiutava lo scalare in montagna o sulle big wall. A volte non potevo cambiare mutandine per giorni (nessuno ha mai detto che l’alpinismo sia sexy o anche solo glamorous). Prendevo antibiotici, ma questo mi portava al circolo vizioso di esserne ancora più affetta. Infatti gli antibiotici distruggono quel microbioma che sta alla base della salute.
Ho imparato poi che il D-mannosio è un semplice zucchero (assai presente nei mirtilli) che si lega ai batteri presenti nella vescica o nella via urinaria e li scarica all’esterno. Ero un po’ scettica la prima volta che ho provato il D-mannosio, ma ha funzionato subito. Se soffrite di UTIs, (la cistite è la più comune), portate con voi qualche capsula di D-mannosio (di solito ne servono una o due al giorno non appena avvertite i sintomi, e nel giro di un’ora la questione è risolta) assieme a qualche antidolorifico (di quelli acquistabili senza ricetta). Se avvertite i sintomi davvero forti, assieme al paio di capsule di D-mannosio assumete anche una pillola di antidolorifico, poi bevete molta acqua. Di solito, nel tempo in cui cessa l’effetto dell’antidolorifico, scompaiono anche i sintomi della cistite.
Ferro
Ho un sacco di amiche che hanno passato, demoralizzate, lunghi periodi di affaticamento e di scarsa energia e ne hanno dato responsabilità allo scalare. Molte donne (specie quelle assai toniche e atletiche che hanno molta cura della propria dieta) vanno in carenza di ferro. E non è così facile assumere ferro. Ingoiare di tanto in tanto (io lo faccio due-tre volte a settimana) pillole con ferro e vitamina C aiuterà perché i livelli del vostro ferro siano giusti e contribuirà a notevoli aumenti di energia. Verdure verde scuro, fagioli e riso integrale sono ricchi di ferro.
Sintetico puzzolente
A volte sembra non poter proprio eliminare quell’odore terribile di ammuffito che permane nelle maglie e camicie sintetiche. Se però le immergete in un secchio con acqua e aceto bianco e poi le tirate fuori per lavarle assieme al resto degli altri vestiti, ecco che alla fine avranno l’odore dei capi nuovi.
Steph Davis
Una nota di importanza non secondaria sullo IUD (dispositivo intrauterino) o “spirale”, potenziato con rame invece che con progesterone.
Gli ioni rame, a differenza del progesterone che di fatto non permette la fecondazione, impediscono l’annidamento della blastocisti in endometrio. In altre parole lo IUD in rame ostacola l’annidamento dell’embrione in utero: non è un metodo quindi contraccettivo, ma abortivo, una differenza non di poco conto.
Inoltre i dispositivi intrauterini non sono da utilizzare alla leggera, anche perché ad esempio possono causare una infiammazione permanente determinando sterilità, per non parlare di complicanze più gravi del loro utilizzo, a volte solo risolvibili con l’isterectomia…
Starei attento quindi a consigliare pubblicamente il loro utilizzo, e in ogni caso bisogna informare sulla differenza sostanziale che esiste tra quelli in rame (azione tossica sull’impianto della blastocisti) o quelli in progesterone (atrofia endometriale che impedisce la fecondazione)
Noti sono i vantaggi (dopanti?) di alcuni diuretici in quota come il Diamox che pare usino anche le donne….Non so se queste invece facciano abuso, come i colleghi maschi, di altre molecole come il Tadafil o il Sindenafil, dalle caratteristiche pilloline blu o aranciate,coadiuvanti nella cura del Mal di Montagna ?? Penso che comunque un paio di pilloline di scorta tutte dovrebbero avercele ai campi base….da sciogliere nel Te dei prodi compagni d’avventura! 🙂
Vorrei ancora aggiungere che stando un periodo in quota, il sangue diventa vischioso e non vengono le mestruazioni. Credo che anche i maschi possano averlo sperimentato, se ci si graffia o taglia il sangue non scorre, ma esce un grumo gelatinoso.
E ora voglio proprio vedere i nostri rudi maschietti alpinisti impegnati in un difficile commento sui consigli “da donna a donna” in parete.
Io sono il primo. E mi è andata bene.
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