Deregulation, ultimo attacco fatale

Deregulation, ultimo attacco fatale
(a natura e biodiversità)
di Maria Cristina Garofalo
(pubblicato su ilfattoquotidiano.it il 29 dicembre 2022)

Perfettamente in linea con il “pensiero selettivo” di matrice fascista, il governo italiano insieme agli animali selvatici abbatte l’ultimo tabù della protezione ambientale e senza alcuna decenza, con l’arroganza tipica della destra, approva in Commissione Bilancio della Camera la deregulation della caccia, con una ola da stadio che si alza dal mondo dei killer e dei commercianti di armi.

D’altronde i cliché vanno rispettati anche a scapito della “rinfrescata” compassionevole e ruffiana alla facciata, che come tutti i trucchi di scarsa qualità cola di lì a poco.

Viene violato un principio, un patto con la Natura che oggi più che mai dovrebbe essere un caposaldo e una sponda certa per la difesa degli ultimi brani di habitat naturali in cui la biodiversità garantisce la vita e la sopravvivenza stessa del Pianeta. Un atto scellerato, degno di chi lo ha proposto, che azzera il già violentato referendum sull’abolizione della caccia che subì la stessa sorte di quello dell’acqua! Quando si dice “vittorie di Pirro”… in Italia la democrazia è un’opinione dei governi sempre più e apertamente tenuti sotto controllo dai vari potentati economici e multinazionali.

Inconcepibile che in un’epoca di stravolgimenti climatici in larghissima misura prodotti e accelerati dalla pressione antropica, si compia un ulteriore, consapevole e autoritario atto contro l’ambiente, contro la vita che per questi “signori” ha ragion d’essere solo se catalogata come “umana”.D’altronde quando la Natura viene etichettata e rappresentata sempre come “cattiva” e “maligna” in occasione di cataclismi, disastri, smottamenti esclusivamente imputabili a responsabilità amministrative e politiche di gestione dei territori, questa è la coerente conseguenza: distruggere irreparabilmente, sterminare (termine storicamente caro e prossimo alle destre) chiunque e in qualunque forma sia “diverso”.

Sì, c’è ideologia, molta ideologia dietro queste scelte irragionevoli e questa rappresentazione distorta del mondo naturale ancora e strumentalmente contrapposto a quello antropico; ancora interpretato come terra di conquista e sfruttamento. Non diverso dall’ecocidio della foresta amazzonica e degli ultimi nativi in Amazzonia da parte di Bolsonaro. E dire che avevamo sperato con Lula in un nuovo inizio, un cambio di rotta in tutto il mondo!

Lo stesso governo che sostiene e foraggia con le armi guerre a noi prossime, solo con un fucile in mano ritiene di fare “giustizia” e di “rimettere le cose a posto”, “proteggere la salute”, perché nell’ignoranza culturale, storica, ambientale, costituzionale che contraddistingue i suoi rappresentanti non può sapere che la Natura si regola egregiamente da sé, sempre che non intervenga l’uomo ad alterarne l’equilibrio come – per restare in tema – inserendo specie non autoctone nei territori (vedi cinghiali) e facilitandone la riproduzione a dismisura in allevamenti abusivi tollerati dalle istituzioni locali, solo per far giocare e divertire i cacciatori che così bene rappresentano il maschio forte e volitivo.

Deregulation, ultimo attacco fatale ultima modifica: 2023-01-04T05:02:00+01:00 da GognaBlog

Scopri di più da GognaBlog

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

22 pensieri su “Deregulation, ultimo attacco fatale”

  1. Troppo baccano. NO !! TROPPO POCO.  Ci siamo cacciati in una situazione drammaticamente complessa nella quale il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna è il minore e,  sì,  facilmente risolvibile  con un censimento :  basterebbe censire chi è “contrario” al pagamento delle tasse …..avremmo così anche le risorse per studiare, documentarci …..e rimediare a tutti (o quasi) i danni da noi causati e, ironia della sorte, anche contro di noi……senza  (o quasi) sparare un colpo.

  2. I giornalisti scrivono anche articoli d’opinione o corsivi (Bertoncelli al #4).
    Del tema (deregulation della caccia) si sono occupate tutte le testate: si tratta dei commi 447 e 448 della legge di bilancio (n. 197 del 29/12/2022) già pubblicata in Gazzetta Ufficiale:
    https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/12/29/22G00211/sg
    Quindi cosa sia la “deregulation” di cui si parla nell’articolo non è certo un mistero.
    Telleschi al #7: so già che sarò tacciato di essere “politically correct” (qualunque cosa voglia dire), ma credo che l’aggettivo “femminili” da te appiccicato a “farneticazioni” sia decisamente fuori luogo (anche se è incontestabile che l’autrice dell’articolo sia una donna).

  3. È ora di finirla con questo antropocentrismo. Gli uomini custodi della terra?? ….ma chi crediamo di essere??…altro non siamo che l’ultimo gradino di una specie evolutasi negli ultimi due milioni di anni. E dovremmo scegliere, decidere per chi è qui da centinaia di milioni???? Noi, virus di Gea, dovremo governare il caos???? …..ma per piacere.  Da si e no che ci saremo tra 1000 anni !!!!!

  4. E’ vero che all’inizio dell’articolo non si capisce di cosa parli e a cosa faccia riferimento l’autrice, ma nell’insieme sono d’accordo con lei.
     
    Buffo leggere il commento di chi vuole proteggere agricoltura e biodiversità abbattendo i cinghiali.
     
    Credo, semplicemente, che gli umani dovrebbero rammentarsi d’essere essi stessi animali e di far parte di un grande sistema naturale, di non avere il diritto di sterminare tutto ciò che non è gradito, propri simili compresi, e che sarebbe salutare per tutti se tornassero a ricoprire il ruolo che spetta loro in virtù dei propri talenti e virtù, quello di Custodi e Giardinieri della Terra (come scrivo nell’ultimo articolo della guida del Sentiero Italia in Sicilia).

  5. Il problema è che purtroppo non sarà davvero l’ultimo attacco alla natura di questa politica irragionevole. È da giorni che si parla di un tunnel di 13 km attraverso il Monte Baldo per “alleggerire” il traffico sulla Gardesana. È proprio idiozia pura.

  6. Forse l’intervento più importante è quello che riporta il testo dell’articolo introdotto, con un’evidente forzatura (eufemismo) nella “legge di bilancio”. Intervento ignorato dagli altri post, soprattutto da chi tende a giustificare in qualche modo questo insano emendamento. Tutti gli studi sul campo ci dicono che la caccia come strumento di contenimento, quando non è acclarata come dannosa, risulta quanto meno, inutile. Come inutile, temo, sia invitarvi a leggere questi studi: troppo lunghi per i leoni da tastiera, visto che, come già scritto, neppure conoscete il testo dell’emendamento in questione. P.s. io da decenni giro per boschi e ambienti, solo nel 2022 ho scattato più di 20.000 foto naturalistiche, ho attraversato incolti e coltivi….quindi, che non mi si raccontino palle. Grazie.

  7. Troppo baccano: la soluzione é semplice: la selvaggina è patrimonio dello stato, per cui é lo stato che deve risarcire.
    Lo stato è diviso fra contrari e favorevoli alla caccia. Basta censire i contrari alla caccia e tassarli per il risarcimento dei danni prodotti dalla fauna. 

  8. Garofalo, si vede che l’agricoltura non é la sua primaria fonte di sostentamento e forse l’ambiente lo vive in città davanti un pc.

  9. Vedo in giro cinghiali a due zampe ma con un apparato ungulare molto sofisticato muovono anche su gomma  ;abbattono, sbancano,spianando,trivellano, e sopratutto usano polvere di cemento tanto cemento alcuni esemplari fanno nella loro vita danni che neanche tutti i facoceri del pianeta messi assieme 
    ..eppure  

  10. Mauro, guarda questo.
    https://www.youtube.com/watch?v=keBFSRqr3Y8
    E’ un video di divulgazione fatto molto bene (in realtà tutto il canale vale la pena)
    Poi se vuoi istruirti sulla questione guarda tutti i link che richiama
     
    Pare proprio che non sia vero che ci siano popolazioni alloctone importate e  che i cinghiali siano aumentati a causa dei lanci dei cacciatori

  11. @9: Quali studi dicono che l’aumento dei cinghiali è dovuto all’abbandono dei territori? Ormai è assodato che i cinghiali sono aumentati a dismisura per l’introduzione di specie estranee a scopi venatori, quindi la pressione venatoria è tutt’altro che diminuita. Purtroppo i cacciatori hanno introdotto specie che figliano tre volte tanto le specie indigene, sono di taglia maggiore e più aggressivi. Nonostante si deroghi in ogni modo sulla caccia al cinghiale, i cacciatori sono gli autori di questo disastro. I cinghiali non diminuiscono perché i cacciatori hanno le chiappe pesanti, non si allontano a più di dieci metri dall’auto, pasturano gli animali a bordo strada, s’impallinano a vicenda sparando ad ogni cosa che si muove, ci costano per andarli a recuperare a causa dei vari incidenti per inadeguatezza, cacciano soltanto gli esemplari più deboli e favoriscono la dispersione di quelli più resistenti e maggiormente riproduttivi che ovviamente vengono poi a massacrare i terreni coltivati. Come possiamo dare ancora credito a questa banda di pericolosi incapaci? 

  12. “In questo caso l’opera dei cacciatori può essere benefica”
    di sicuro lo è: tutti gli studi dimostrano che l’aumento dei cinghiali è dovuto all’abbandono dei territori e alla diminuzione della pressione venatoria.
    Ma questo non significa che l’eliminazione di ogni regola per l’abbattimento sia una buona soluzione. Anzi.
     
    Se non altro perché danno fiato agli imbecilli come Alberto e Willy, che incapaci di ragionamento la buttano in caciara: “mi pareva che doveva venire fuori il fascismo” e “la vita delle bestie più sacra di quella dell’uomo” sono esempi perfetti di assoluta mancanza di senso 

  13. L’articolo della solita estremista animalara che reputa la vita delle bestie piu sacra di quella degli umani. Grazie a questo la facciamo finita con le orde di cinghiali che stanno davvero distruggendo l’agricoltura e la biodversita’

    6) ma non diciamo bischerate.
    L’agricoltura italiana è stata  distrutta dalle scelte di questo paese. E la biodiversità dalla colture intensive piene di chimica velenosa.
    Altro che cinghiali!!

  14. A parte le farneticazioni femminili del “Fatto quotidiano” la caccia è un fenomeno anacronistico da liquidare. Nuova è invece la presenza di animali selvatici in città e dintorni, alcuni innocui altri fastidiosi o pericolosi. Per esempio i cieli di Roma sono pieni di cornacchie gabbiani e pappagalli con cui forse gli uomini possono convivere, ma le colline di Firenze sono devastate dai caprioli e dai cinghiali. In questo caso l’opera dei cacciatori può essere benefica per salvare i boschi e i prati dalle incursioni dei cinghiali e soprattutto dei caprioli, che sono più dannosi delle cavallette.

  15. L’articolo della solita estremista animalara che reputa la vita delle bestie piu sacra di quella degli umani. Grazie a questo la facciamo finita con le orde di cinghiali che stanno davvero distruggendo l’agricoltura e la biodversita’

  16. In realtà nemmeno i soloni de noartri che l’hanno scritto sanno quello che significa quello che hanno scritto e a quali conseguenze potrebbe portare .
    L’emendamento infatti è “strumento programmatico, di coordinamento e di attuazione dell’attività di gestione e contenimento numerico della presenza della fauna selvatica sul territorio nazionale mediante abbattimento e cattura della fauna selvatica”
    E queste attività “sono attuate anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto” 
    In altre parole rende possibile l’abbattimento o la cattura  di qualunque animale (dalla cincia allo stambecco) in qualunque posto (dalla città ai parchi nazionali) e senza limiti di tempo, svincolandolo quindi da ogni normativa sulla caccia (licenze comprese).
    Per cui non ha nemmeno tutti i torti la Garofalo a parlare di “deregulation” senza altre specificazioni e non ha certo fatto opera di propaganda!
     
    Ovviamente avrebbe ben potuto -e dovuto- sottolineare che gli incompetenti che hanno proposto e promulgato l’emendamento (che peraltro ben poco c’entra con una legge di bilancio!) non hanno assolutamente pensato a cosa questo potrebbe significare…per esempio che un qualche altro imbecille dotato di porto d’armi, potrebbe provare a sparare con una pistola o un fucile da tiro a un cinghiale a Roma.
     
    Probabilmente rimarrà lettera morta, ma sarebbe utile venisse rimarcata la completa incapacità di questo governo di sorella Meloni!

  17. Un giornalista, per definizione, dovrebbe informare. Ovvero presentare i fatti. Poi, eventualmente, commentarli.
     
    Nella fattispecie l’informazione fornita da Maria Cristina Garofalo consiste in una sola parola: “deregulation”. 
    Nei dettagli, che cos’è? Non si sa. E non lo si sa perché la Garofalo lo ha taciuto, preferendo invece esprimersi con un coacervo di pistolotti e di slogan.
     
    NOTA BENE
    Io sono contro la caccia e contro i cacciatori. Da sempre.
    Ma sono anche contro la propaganda becera. Come questo articolo, che considera il lettore un idiota.
     
    La Garofalo butti nel cesso il suo articolo e ne scriva un altro, informando sui fatti, sul perché e il percome.
     

  18. Furbetti voi di destra: chiunque manifesti un pensiero diverso dal vostro viene tacciato di fascismo e pensiero unico… siete al governo e fate le vittime di una maggioranza autoritaria… a me colpisce di più il fatto che a fronte di risultati referendari sgraditi alla classe politica come i 2 citati nell’articolo, i nostri governanti abbiano fatto e continuino a fare finta di niente. Prima o poi ci toccherà il terzo referendum sul nucleare petchè si sa: il primo l’avete perso per via di Chernobil, il secondo per via di Fukushima… adesso sperate negli effetti della guerra fra Russia e Ucraina e non riuscite a pensare che forse la maggioranza del popolo italiano non si fida sufficienza di chi dovrebbe garantire la sicurezza della scelta nucleare.

  19. Mi pareva che doveva venire fuori il fascismo. proprio un’idea fissa della sinistra, e non si rendonoconto che i veri fascisti sonoloro con il voler cercare di imporre il loro pensiero unico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.