Elena Beccegato @ellyintothewild
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🧗🏻♀️climber addicted
🏔mountain lover
🍳🧆🍪fit food tester
ellyintothewild
ultima modifica: 2025-01-14T05:05:00+01:00
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Dai che figata viva la montagna vorrei diventare così e appendermi il sacchetto della magnesite sul tanga, oppure sul dado del piercing passante dall’ombelico così sto con la peluria per aria… Figata…anzi #figata# così prendo di più
Amche a me piacciono molto questi post con foto di patonze più nude che vestite. Ma si sa che io sono un bastardo contro-politicallyc correct, mentre la schiera degli illuminati dovrebbe per coerenza buttarsi a pesce sull’articolo di oggi, quello di alpinismo puro, e lascia perdere questi calendari da meccanici. Invece stanno a farlo a fette se la femmina, che si spoglia di sua volontà, possa o non possa farlo e perché e per come… Quanto ai sessantenni, c’è un proverbio piemontese molto calzante: a l’e’ nel ‘l crin che dventa vei, ma l’e’ ‘l vei che dventa crin. Cioè: non è il maiale che diventa vecchio, ma è il vecchio che diventa maiale. Verità cui non sfugge nessuno. I nostri vecchi la sapevano lunga.
Crovella al 72:
però ce ne 8 su “La notte della ragione”, non è poco.
Comunque che palle con sti superalpinisti, e adesso sono tanti, che fanno vie incredibili in posti fino a poco tempo fa sconosciuti. Che fanno A4+, l’M7, l’M8, che fanno il 9a e il 9a+ (e già li faccio fatica a capire la differenza), e tutto questo arrampicando e bivaccando per giorni e settimane a -20°, -30°, tutte cose che per noi sessantenni sono sconosciute e inarrivabili. CHE PALLE!!! Almeno, noi sessantenni, i culi e le tette ancora sappiamo cosa sono e dove sono. Benvenga climbingp(o)rn!
Un mio vecchi amico abbondantemente morto , anni fa mi diceva: “Quando avevo i denti non avevo da mangiare, adesso che ho da mangiare non ho più i denti”.
A me sembra che ora noi sessantenni non abbiamo più i denti ma ci è rimasta ancora molta fame , ma non abbiamo granchè da mangiare, per cui rimaniamo fuori dalla pasticceria a guardare la vetrina piena di fettone di sacher, millefoglie, strudel, frutti di bosco con la saliva alla bocca…come facevamo a militare!
Poi andiamo a casa e mangiamo una fetta di torta, piccola, del Mulino Bianco!
Ps, da: “Diario degli errori” di Ennio Flaiano
pag. 30 ( L’aspirazione della donne è di fare le puttane.)
Caro Antonio,
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Forse hai ragione tu , ma io ho l’impressione che la “moneta” pagata alla modellina per i calendari abbia solo cambiato pagatore : adesso chi paga sono social e sponsors , ma la “ricetta” per vendere le immagini e’ sempre quella del gommista e della ragazza di Saratoga , solo che per politically correctness , deve essere ammantata di ideali nobili.
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Una volta le dive si smutandavano si , ma solo se il nudo era “artistico”…
72#non è per niente incredibile!
Per quanto impresa ,un k7 non dà le stesse cariche pruriginose…
73#mi sovvengono anche quelli di gommisti,idraulici,caldaisti,tipografi e linotipisti ,lì la differenza era data dalla moneta pagata loro per le foto.
Qui è libertà, è libera scelta di esporre il proprio fisico come è dove vuole.
Si sa la donna Ama il corpo maschile ,l uomo Adora quello femminile ,ecco spiegate le iconiche foto da bottega e il loro intramontabile successo.
Santini da parete per s…ogni mentali inconfessati e inconfessabili,tollerati e non troppo in vista.
Se invece è una ragazza “qualunque” a regalare in rete senza impegni altrui se stessa allora partono sentenze e commenti più forti delle foto stesse.
Una volta con le foto di tette e culi ci facevano i calendari dei meccanici, ma almeno le signorine ritratte con i capezzoli puntati verso il soffitto non recriminavano uno spessore ideologico della foto.
Certo che è incredibile: in un blog di “montagna” ci sono 71 commenti, al momento, sulle donne patanüe e nessun commento sull’odierno articolo di montagna impegnata e impegnativa….
Nella mia piola (osteria) preferita, su in valle, appeso al muto c’è un cartello scolpito nel legno: “tira più un pelo di bigioia che una coppia di buoi.” (bigioia: piemontesismo per “patata”). I nostri vecchi la sapevano lunga…
Expo: su sto video di Leotta chettedevodì?
Ognun* si rende ridicolo come meglio crede… ma da qui a sostenere che Leotta (o la povera ellyintothewild) “non puo’ accampare scuse quando la trattano da pezzo di carne” (parole tue), ce ne corre.
Cmq quello che avevo da dire l’ho detto, ed è evidentemente inutile insistere.
Buona continuazione
Ok, d’accordo, sei proprio gnucco e non ci arrivi…
Expo: a me sembra ci sia un grosso equivoco. Se una donna posta una sua foto, con una percentuale a sua discrezione di pelle in bella vista, per attirare delle persone sulla sua pagina (o anche solo per vanità/esibizionismo o vattelapesca) allora le viene negato il diritto di esprimersi sulla cultura maschilista? Cosa c’entra?C’entra c’entra , per quanto tu non lo capisca c’entra eccome…
Se una di queste mi dice :”Cazzoguardi maschio fallocrate” , la mando a cagare.
https://www.dagospia.com/cronache/puppe-pera-influencer-tettone-fanno-botto-sui-social-276931
Expo, sei gnucco?
Cosa c’entra la Leotta, che su tette e culo prorompenti (e sono le sue uniche qualità) ha costruito tutta la carriera, con Ellyonthewild?
Luciano al #57 ti ha già scritto che su centinaia di sue foto su istagram le uniche 2 sono quelle presentate qui
https://www.facebook.com/watch/?v=1205243783151967
Se invece “mostrare il seno” (o il culo) significa essere automaticamente sottoposti ad un (pre)giudizio sulla persona….:-).Sisi , automaticamente….In qualche sequenza , spostando un po’ il culo un po’ le tette ,vedi persino dei bei pezzi di montagna….Poi leggi e commenti e capisci che idea si sono fatti gli altri del “patriarcato e esibizionismo”https://www.facebook.com/watch/?v=1205243783151967
Raffin:
Se parliamo della censura di Instagram (di cui la povera ellyintothewild si lamenta alla famosa foto 11) certo che si tratta di un non problema! (vedi anche mio commento #44)
In tal caso si tratta della politica di una multinazionale globale, politica ovviamente opinabile, ma legittima e insindacabile, che ha più a che fare con gli schei che con la cultura maschilista (in realtà c’entra anche la cultura maschilista, ma lasciamo perdere).
Se invece “mostrare il seno” (o il culo) significa essere automaticamente sottoposti ad un (pre)giudizio sulla persona (come sembra di capire leggendo diversi commenti), allora la questione non è certo un “non problema”.
Raffin 4 president !
@Matteo al 38. Non sto dicendo che dato che ci posti dove si sta peggio allora qua non ci sia da migliorare. E’ solo che tra tutti i problemi che abbiamo seri, relativi a situazioni reali di abusi sulle donne, la questione del mostrare o meno il seno mi sembra un non problema. Anzi mi sembra una grossa cazzata che purtroppo viene sbandierata dalle stesse donne (alcune….le altre si battono su altri fronti) e onestamente mi fa ridere e incazzare allo stesso tempo.
ma perché l’intellettualissimo e preparatissimo Gogna non fa un bel sito “fighe che scalano”? Per far morire i caiani più vetusti e arraffati…
Salvo poi ricordargli che vorrebbe distinguersi dai prezzolati pennivendoli di altre testate 8mi era parso di capire)
Ricordo altresì, per dovere di cronaca che le fighe “quelle vere” non si incontrano né in falesia né al rockspot
ps per gli admin ho guardato forse due foto e tre commenti, si sfiora il nulla e l’abbandono della nave è già in atto
Scrive Expo (con grande finezza di cui gli va dato atto):
CVD
Quindi se una donna mostra più pelle del consentito (quanta? consentito da chi?), allora è lecito trattarla come un “pezzo di carne”?
Mostrare più pelle del consentito (quanta? consentito da chi?) equivale ad un invito?
Ma fammi il piacere…
Sempre Expo:
Certo che no, ma se VUOLE farlo nessuno le può dire niente (spero sia pleonastico sottolineare che in ogni caso il suo valore di cantante -e soprattutto di persona- non viene spostato di un atomo, né in un senso né nell’altro).
L’imprenditore (per mancanza di mestee) ci spiega cos’e’una influencer. Deve essere che l’aorta ha gonfiato, quando gli ho dato del vecio, al che non ha letto che io auguro ricchi e meritati profitti alla ragazza in questione per i suoi post, laddove ne avesse.
Ad ogni modo il buon Regattin ha messo una pietra tombale alle cazzate.
Govi , prova a mettere così il gomito un attimo….
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https://youtu.be/RIiS3gn4x9Y?si=_U-lchK4FKeWdF5b
Ma tu gli ultimi 30 anni sei stato chiuso nell’igloo della Grignetta ?
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Non so se hai capito, ma te lo spiego :un’influencer VIVE sui followers , e i followers che aspettano la sua prossima foto in tanga sono denaro liquido.
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Qui puoi vedere un meccanismo simile e altre foto casuali , con un abbigliamento e un setup assolutamente lontano dalla ricerca di like e desideroso solo di illustrare quant’è bella la natura…
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https://www.mountlive.com/diletta-leotta-supersexy-la-grignetta-diventa-glamour/
Sul profilo IG di questa ragazza ci sono centinaia di immagini, alcune molto belle, la maggior parte sono di ambiente Naturale, nella stragrande maggioranza lei appare vestita “normalmente”. Le uniche foto (ripeto: su centinaia) che per i benpensanti del blog risultano “scomode” , quelle che hanno scaturito il dibattito, sono 2 tra quelle (provocatoriamente ?) selezionate dal Capo. Un po’ pochino per i commenti che si sono sprecati fino ad ora.
Non ci arrivi proprio. I tuoi esempi sarebbero calzanti se cercasse, con foto che risaltano le sue caratteristiche fisiche, di ottenere ‘scorciatoie’ per posizioni che richiedono skills che non ha.
non lo fa. Propone il suo personaggio, scalata inclusa, perche’ genuinamente le piace. Fine, il resto sono illazioni di un vecio che “la sa lunga” ma semplicemente non capisce che il mondo cambia.
se poi riesce pure a captare seguito come influencer, buon per lei.
competitivo di che? sponsor? Non ti vuole vendere nulla, solo condividere le sue foto…
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Sicuro sicuro che gli influencer non vendano nulla ?
😮
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Con quel “nulla” una lady Ferragnez ci ha fatto qualche sgheo..
“quella la da via” e’ una percezione solo tua…
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L’uso della figa come vantaggio competitivo sul lavoro è invece una realtà consolidata e a volte triste ; ma velina , pornosiva , soubrette o influencer , chi sgomita per mostrare qualche pelo che esce dai perizomi , non puo’ accampare scuse quando la trattano da “pezzo di carne” ; la presentazione l’ha curata lei…
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Prova a vedere se Samantha Cristoforetti ( esempio value ) , ha un profilo aocial simile.
Invece sei tu che manchi il punto: quando dici “può essere usato come un vantaggio competitivo”
competitivo di che? sponsor? Non ti vuole vendere nulla, solo condividere le sue foto…
Po che c’entra Elodie – quella va a Sanremo, la si dovra’ pure giudicare come cantante.
Mi spiace ma l’istinto innato a pensare che “quella la da via” e’ dura da curare
@ Govi .Può tenersi anche più di Adam , ma manchi il punto : ogni singola immagine che questa donna condivide tagga ( vai a vedere ) almeno una decina di pagine dove la ragazza “disinteressata” vuole fare apparire i suoi ciapet , possibilmente in un mondo ( quello arrampicatorio ) dove questo “vendersi” può essere usato come un vantaggio competitivo per risaltare come panterona..Sulla mia pagina social taggo solo i miei amici , e mostrarmi che faccio bouldering con un perizoma infraculo o con l’uccello eretto di fuori , mi porterebbe solo il disprezzo ( e i pomodori ) dei miei amici in quanto avulso dal contesto arrampicatorio , intellettualmente strumentale ai likes , ed inconcludente..La frase di Dago su Elodie te lo chiarisce ancora meglio..
Espo’, cvd. Non mi pare per nulla che Elli voglia millantare chissa’ quale valore. Se lo volesse fare, riporterebbe nomi e gradi, cosa che non fa. Vuole solo _postare le sue foto_. Tutto il resto e’ sull’onda “so’ tutte zoccole”
Che poi si tenga in realta’ piu’ di te e Bagnasco, e’ probabile, ma non sarebbe comunque un vanto…
Fonte: Dagospia.https://www.dagospia.com/media-tv/elodie-rifila-l-ennesima-supercazzola-vanity-fair-per-legittimare-i-suoi-397233
@ Placido .Si , proprio così ..
Il problema non è di morale ma di co-erenza : se una donna chiama un fotografo e si mette a pecora con il culo che esce dal perizoma con l’intento evidente di attrarre sguardi maschili , ha perso il diritto di lamentarsi dei lubrici e allupati sguardi maschili , perchè ha fatto tutto quanto era in suo potere per stimolare quegli sguardi e concentrarli su un feticcio sessuale , anzichè su quanto la può caratterizzare come persona..Di patriarcato ( e di quanto se ne vuole associare di negativo ) se ne può parlare senza essere callentapollas. Per esempio una cantante normale non è costretta a mostrare il culo a livelli proctologici per essere riconosciuta come cantante di valore..
Fonte Dagospia .https://www.dagospia.com/media-tv/elodie-rifila-l-ennesima-supercazzola-vanity-fair-per-legittimare-i-suoi-397233.Il compianto David Crosby, disse che se sul palco ti devi vestire cine Gene Simmons dei Kiss, è perché come musicista non vali proprio un cazzo.
Ma certo Placido, hai perfettamente ragione. Nel caso in questione l’ipotesi meno (stupidamente) giudicatoria e’ che lo faccia per vanita’. Per me ci sta, non c’e’ nulla di terribile e fatico a comprendere lo stupore scandalizzato di molti – ma dove vivono? Palate di contenuti nei social , sono di questo tipo (intendo di vanità’, non solo per il proprio corpo). E allora? Riguardo alla presunta inconsistenza tra questo tipo di vanità e l’opinare sul patriarcato, e’ il risultato del solito teorema: “fa quelle foto per stuzzicare i sessantenni del Gogna Blog – quindi non puo’ parlare di patriarcato”. Se invece si facesse l’ipotesi, piu’ realistica, che faccia quelle foto anzitutto perché piacciono a lei, e perché in generale hanno un buon ritorno di pubblico (possibilmente meno abituato a dividere il mondo femminile in mamma/sorella/figlia, le altre so’ zoccole), si vede che allora forse ha ragione lei…
Expo: a me sembra ci sia un grosso equivoco.
Se una donna posta una sua foto, con una percentuale a sua discrezione di pelle in bella vista, per attirare delle persone sulla sua pagina (o anche solo per vanità/esibizionismo o vattelapesca) allora le viene negato il diritto di esprimersi sulla cultura maschilista?
Cosa c’entra?
A quando il programma 4 palestre?con giudizio finale di A. …Borghese.
“Voti i miei che possono ri baltare completamente la classifica e la situazione (patriarcale?!), i miei voti ;
Location (falesie)varie: 8
Servizio(fotografico):7
Portate (carne) :9
Conto :10 (è gratis!)
@ 44
Il fatto che tu non la veda non vuole dire che non ci sia…
Io invece non ci vedo alcuna contraddizione.
Certamente, nel caso specifico della ormai famigerata foto 11, si tratta di una tempesta nel ditale di Instagram (che, essendo una piattaforma globale, in un certo senso ha dovuto adottare la politica di censura dei capezzoli femminili, oltre che -lo specifico solo per Bertoncelli- di qualsiasi organo sessuale).
Se voi antipatriarchi delirate a raffica sul patriarcato occidentale (con disintegrazione delle altrui gonadi), noi da oggi incominceremo a sproloquiare a nostro piacimento sulle poppe matriarcali.
Libero sproloquio in libero Stato!
Secondo me cercare followers / mosconi con le chiappe di fuori e insieme lamentarsi di patriarcati e tradizioni è un filino contraddittorio..Quanto a non potersi lamentare di corruzzione-abbusi di polizzia -sanità cattiva , sarebbe sempre bello sapere con quale microscopio si stanno osservando i fenomeni criticati , e se si sono fatti dei confronti senza “cherry picking”con quanto accade al di fuori del proprio orticiello….
Con la nostra testa sotto i vostri piedi , e potete pure muovervi..Però attento Savonarola , che se vai avanti così , ti bruciano !
——— A PROPOSITO DELLA FOTO 11 ———
Cultura! Noi occidentali vediamo ancora il pene (quello maschile, non quello di Genoveffa la trans) come un organo sessuale da nascondere invece che come una semplice parte del corpo. Non è che un uomo libero di esprimersi come meglio crede faccia una certa paura? La censura del pisello è solo l’ennesima conferma della società matriarcale.
P.S. Matteo, non è che tu – antimatriarcale estremo – vai ad arrampicare con gli zebedei e tutte le altre frattaglie al vento?
Aveva detto (almeno due volte) che si sarebbe eclissato.
@ 38
Taci tu, patriarca!
E pentiti dei tuoi peccati. 😀 😀 😀
“E’ vero che anche qua ci sono delle situazioni critiche, ma di certo l’ultimo problema”
Alé, avanti un altro!
Eccerto Carlo, siccome c’è chi sta ben peggio allora vuol dire che da noi il problema non esiste…
perché lamentarci della corruzione, degli abusi di polizia o del disservizio del sistema sanitario, vai un po’ in Romania, in USA o in India!
Secondo me la cosa che dovrebbe far riflettere di questo post è quello che questa donna scrive nella foto 11. Parla di società patriarcale e del fatto che non può far vedere le tette (scusate … seno). Adesso ce ne sarebbe da discutere ma visto che si lamenta della società occidentale (retrogradi!!), che vada a vivere nei paesi musulmani integralisti (non credo ci sia mai stati altrimenti lotterebbe per cose serie e non sciocchezze da spiaggia) o se vuole essere libera di girare con le zinne al vento, in qualche tribù africana. E’ vero che anche qua ci sono delle situazioni critiche, ma di certo l’ultimo problema (non problema) riguarda il topless. Poverina.
“se ve bene fa il quinto grado da seconda.”
Bagnasco in un paio di foto non è da seconda e non pare proprio quinto (anche se rimane sempre possibile la foto tarocca)
“se sul palco ti devi vestire cine Gene Simmons dei Kiss, è perché come musicista non vali proprio un cazzo.”
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La metafora però è carina !
Bagnasco al #33:
Complimenti.
E se anche fosse?
Il compianto David Crosby, disse che se sul palco ti devi vestire cine Gene Simmons dei Kiss, è perché come musicista non vali proprio un cazzo.
Questa manco saprà che è stato Edlinger e se ve bene fa il quinto grado da seconda. Apprezzatori ignoranti però ne trova. È che per vergognarsi ci vuole un minimo di Consapevolezza.
@ 31
Quello che tu chiami signor Crovella in realtà è caterpillar Crovella. Così detto anche sotto la Mole Antonelliana.
Io lo chiamo Terminator. Oppure l’Implacabile.
Questo blog già prima lasciava spazi equivoci…documentabili in sedi appropriate….ora è diventato sufficientemente pericoloso..saluto il Sig.Matteo,per la sua coerente seppur a volte irritante proposizione,non me ne abbia,alla fine Lei è. a suo modo,certo un buon vissuto Montagnard,il Sig.Pasini,un po curiale,ma alcune cose me lo rendono apprezzabile,è un Ossolano,idem,è pacato e un ottimo mediatore,poi qualche ALPINISTA qua e là,,Continuo a non apprezzare il redattore capo,classico pretino da sacrestia,vede osserva ma mai si esprime,Và bene a lui.Un sentito augurio al Sig.Crovella che seppur inviso ai più tiene sempre ritta la barra del suo timone,certo suo,ma onorabile ed onorevole .Auguri signori e Signore presenti a vario titolo.
Matteo, sono io che ho usato per primo il termine “sgamato”, ma intendevo dire che fin da subito l’avevi interpretata come una baruffa tra frequentatori di quei posti, e non certo come il movimento di protesta degli abitanti del posto che qualcuno, ad un certo punto, aveva tirato fuori. Era più una storia di dispetti e gelosie, e l’avevi sgamata (e con essa, chi la portava avanti celandosi dietro multipli nomi).
Vedi come ti sbagli su tutto, io non ho mai detto di avervi sgamato: ho detto solo che so per certo che Gelido ed Eugenia sono la stessa persona.
“qualcuno che lo conosce ci ha detto chi è, la nostra conoscenza rispetto a lui si ferma qui, rimane tutt’oggi un perfetto sconosciuto per noi”
Francamente sarei realmente stupito che noi si abbia conoscenze in comune, anche se potrebbe ben essere almeno per la teoria dei 6 gradi di separazione.
“ora che sappiamo che il gestore del blog vi fornisce informazioni sulle nostre identità ci eclisseremo”
Stai pure tranquillo, il gestore del blog non ha dato alcuna informazione sulle tue identità.
Ma comunque sentiti libero di eclissarti.
boh, non capisco a cosa tu ti riferisca comunque grazie e ciao a te
A me il gestore del blog non ha fornito nessuna informazione di nessun tipo. Sono io che gli ho fatto sapere di avere personalmente contattato la persona di cui tu (o qualcun altro) ha usato l’identità. La questione è lì, aperta e tuttora in evoluzione. Ciao
Genoria, sai qual’è la cosa più bella: è che Matteo, forse anche tu e molti altri, pensate di averci sgamati perché avete i vostri riferimenti sul veronese o qua sul Gogna, e pensate subito (banalmente) a loro. Ti garantisco che vi siamo totalmente estranei, io per dirti manco so chi sia ‘sto Matteo (qualcuno che lo conosce ci ha detto chi è, la nostra conoscenza rispetto a lui si ferma qui, rimane tutt’oggi un perfetto sconosciuto per noi). Stessa cosa vale per te, credo sia la prima volta che ci scriviamo, a meno che tu non utilizzi altri nomi. Per il resto: ora che sappiamo che il gestore del blog vi fornisce informazioni sulle nostre identità ci eclisseremo, certo non pensavamo che foste così sfaccendati da perdere tempo a cercare di capire (invano) chi siamo…
Profodamente deluso dalla piega che gli anonimi hanno preso, mi vedo costretto a prendere le distanze da quanto sta accadendo.
Qualcuno, come me, ha scelto l’anonimato come forma di tutela del proprio futuro in una realtà locale chiusa e stagnante, non certo per potersi permettere sproloqui slegati dalle questioni della Valdadige in articoli che nulla hanno a che vedere con essa.
Come i diretti interessati già sanno, sono una persona reale e disposta al dialogo, una persona che anche voi potreste trovare in falesia e con la quale potreste parlare, dunque credo sia più utile trasferire in quel contesto i miei sforzi.
Pur ribadendo quanto scritto in Vandali vs Turchi e In difesa della Roccia, e confermando le mie idee e ideali, non riesco a sopportare che il mio anonimato venga associato a queste beghe bambinesche, puerili litigi senza fine alcuno se non il reciproco disturbo.
Se la provocazione è un mezzo per ottenere visibilità e risposte, non lo sono invece offese e minacce, da nessuna delle parti in causa, che oramai pare siano alla ricerca del conflitto e della violenza, che ripudio categoricamente.
Con grande rassegnazione,
Unopolemico
Fabio, uso il mio nome per intero perché proprio tu me l’hai chiesto (tempo fa). Nessun problema, del resto: niente da nascondere. Lo faccio perché a te e ad altri piace così e mi sono tranquillamente adeguato.
Venendo poi al nostro “signor nessuno”, giusto un paio di cose e poi la chiudo (per sempre):
Mi hai insultato in numerose occasioni storpiando il mio cognome e dandomi, di fatto, del cretino. Te la sei presa con Matteo, inizialmente, perché sulla storia della Valdadige ti ha sgamato subito e non ti è piaciuto.
Ho deciso di intervenire quando gli insulti (gratuiti) che gli riservavi avevano decisamente passato il limite. Per me Matteo non è insignificante e non è certo un problema: lo leggo sempre con interesse.
è aperta a tutti: fattene una ragione. Del resto, se Gogna non fosse così tollerante, primo, questo blog non sarebbe quello che è; secondo, tu ti saresti già preso una pedata nel sedere.
@ 21
Concordo del tutto con Genoria. C’è però una piccola differenza, peraltro tollerabile: preferirei confrontarmi con un essere umano che si presenta con nome e cognome, e non con un alias.
Di una cosa sono però assolutamente certo: detesto le aberrazioni a cui siamo arrivati.
non so a cosa tu ti riferisca Genoria, noi usiamo nomi e cognomi completamente inventati e di pura fantasia, ogni riferimento a persone reali è a carico di chi ipotizza che dietro ci siano quelle persone, noi ne siamo totalmente estranei e prendiamo le distanze da eventuali tentativi di identificazione. Per quanto riguarda i nostri contenuti: se ci fai caso, è quasi sempre stato Matteo a iniziare gli sproloqui o le beghe, con altri membri del Gogna non abbiamo mai avuto scambi sgradevoli, semmai scambi di opinioni perlopiù (mi riferisco al 90% dei casi, Matteo escluso ovviamente). Ora: il problema ce l’avete in casa da anni, ovvero Matteo, eppure mi pare che nessuno lo noti. Noi abbiamo analizzato gli oltre 300 commenti del post sulla Valdadige e nella maggior parte dei casi (92% per l’esattezza) la conversazione degenerava o assumeva toni inappropriati o contenuti vani in seguito all’intervento di Matteo. A noi pare che il grosso problema sia lui. Fortunatamente ci preme solo il sovraffollamento della Valdadige e per questo lottiamo. Matteo è insignificante per noi, un problema vostro diciamo, nostro soltanto quando ci impedisce di portare avanti i nostri argomenti infestando la sezione commenti degli articoli che riguardano temi a noi cari. Tutto qua.
Io vengo sul Gognablog per fare due chiacchiere, quando ho tempo: gli interlocutori sono persone interessanti con le quali condivido la passione per la montagna (e poco altro, in alcuni casi, ma non è un problema). Non mi interessa che si identifichino per nome e cognome, mi basta capire che dietro a un certo nickname ci sia una persona, e che sia sempre quella. So per esempio che Expo è una persona, ho cominciato a capire come la pensa su molte cose, sono stato in grado di parlarci (e di trarne qualche cosa). Expo è un interlocutore credibile, per me.
Ora, il soggetto che va delineandosi dietro all’uso così spregiudicato di multipli nomi, una girandola di profili falsi che a volte si parlano addosso, altre si danno ragione, e persino identità prese da persone esistenti e ignare – non tutte: una è stata avvertita, come ho reso noto anche al gestore del blog – questo soggetto, secondo me, è un qualcuno molto in fissa con la prestazione, un competitivo tossico, direi alquanto frustrato e in definitiva squilibrato. Mie impressioni, posso sbagliare: ma altrimenti perché dovrebbe comportarsi così?
Il consiglio che do a Matteo è lo stesso che a me ha dato Gogna: ignoralo. Il consiglio che do a Gogna è quello di far registrare i commentatori, come se ci si iscrivesse a un forum: una volta e via, da qual momento in poi al tuo indirizzo email è collegato un nome (di battaglia 🙂 ) e non puoi più cambiare. Questo spazio è troppo bello per essere sporcato dalla labilità (malevola) del primo che passa per la strada.
Si caro, che tu sia nessuno mi è ben chiaro.
Che tu sia un cretino è chiaro a tutti.
Che tu sia così tanti probabilmente è solo una tua illusione.
Teino, siamo sempre diversi, non sono lo stesso delle altre due volte: DuePolemici, TreGelidi, QuattroEugeniee e chissà quanti altri di cui non ti sei mai accorto (ora, ma anche in tutti questi anni, scemlolotto mio): stai insultando Nessuno, questo è il nostro nome, caro folle e fanatico. Prendi una pillolina blu (data la tua età avanzata da terzogradista) e vai a sfogarti, aiuta a rilassarsi. Noi giovani strapiombisti, forti e vigoros*, lo sappiamo bene 😉
Dunque, usi stupidi nomi ed email false per non farti riconoscere e consideri una cosa pessima la possibilità di essere identificati, perciò avvisi tutti gli utenti come servizio pubblico.
Però sei così imbecille che ti sei fatto scoprire almeno 3 volte…
Proprio una bella persona.
Grande Elena!
@Marcello, tutte mail falsissime le nostre, solo degli stolti possono pensare di riconoscerci così (o che nessuno di noi abbia pensato a questa cosa). Per quanto riguarda i calmanti di Matteo, concordo appieno mai conosciuta una persona così folle e fanatica per argomenti che non lo riguardano minimamente. Per le beghe chiedo scusa, semplicemente vorrei avvisare tutti che a quanto pare, all’occorrenza, i gestori del blog si prestano all’individuazione – reale o falsa che sia – degli indirizzi mail per cercare di capire chi c’è dietro. La trovo una cosa pessima, se fosse verificata ovviamente. Lascio il beneficio del dubbio…
Comunque eh spiace dirlo, perché una comunanza di idee e ideali c’è, però amici anonimi due cose
1- perché intasate articoli che non c’entrano una sega? Oltre la Valdadige esiste un mondo, fatto di tante altre belle cose. Litigate pure, per carità, ma fatelo in privato ad una certa, o sui topic dedicati.
2- se avete paura che condividano le vostre mail, usatene di temporanee e false. Che problema c’è?
P.S. Matteo, mai pensato di assumere calmanti?
Inizia a venirmi il dubbio che questo mondo si prenda un po troppo sul serio. Possibile che si sia tutti dei Maitre á penser ? E fatevi una risata e rifatevi gli occhi con una bella tosa.
@ 12 Esatto
Forse a più d’uno sfugge che lo scopo di profili come questo non è fornire “contenuti”, ma attirare follower.
ciao Teino sono già in galera fine pena mai ancora dai tempi della segnalazione alla postale del tuo amico Gonade, solo mi interesso e cerco di informare gli altri Anonimi cosicché almeno loro non ci finiscano…
Anche altre, ma la foto 11 è tutta un profondo contenuto incontenibile che deborda dal filo interchiappale. E il testo piccato che l’accompagna, è dello stesso livello, basso.
Liberissima lei di fare foto con tette e culo al vento, le venda a un calendario. Che finiscano in questo blog, tanto più discutibile, come già scritto in passato. Evidentemente Gogna si è dato anche questa “mission”, il disimbranamento del mondo alpinistico.
Sei così preoccupato eugenio gelido e doppietto patetico?
Un vero cuor di leone…
Finalmente un articolo che ho letto integralmente
Nihil sub sole novi
Se si deve ricorrere a slippini striminziti, significa che mancano totalmente i contenuti.
Ne approfitto della futilità di questo post per non intasarne di più interessanti: è vero che in questo blog l’anonimato non è garantito e che vengono forniti gli indirizzi mail reali dei commentatori anonimi a chi ne fa richiesta per indagini personali? leggevo ieri e sinceramente sono rimasto perplesso…
Forse il Capo riteneva che neanche servisse commentare…
Ma in che senso questo sarebbe un contenuto da GognaBlog? Ma il Capo si fa pagare per fare pubblicità? Ma tutti quei discorsi nei commenti dei precedenti Climbingporn? Mah
Nei commenti presenti nelle foto, solo maschi arrapati 😂
Da Michel Gabriel Paccard a @ellyintothewild.