Estate eccezionale?

Estate eccezionale?
di Riccardo Scotti e Matteo Oreggioni (del Servizio Glaciologico Lombardo)

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Estate eccezionale? Eccezionale? Ma se ormai questo aggettivo lo dobbiamo usare un anno sì e l’altro anche? E se poi arriva un’estate peggiore di quest’ultima a breve come la definiamo? Eccezionale al quadrato? Non è facile trovare gli aggettivi giusti per descrivere cos’è successo negli ultimi 4 mesi sui ghiacciai lombardi, italiani, alpini. È pur vero che in un regime climatico caratterizzato da temperature in aumento i record si battono più facilmente, ma l’anno idrologico 2021-2022 è stato qualcosa di più, qualcosa di talmente anomalo da costringerci ad aggiornare tutte le scale grafiche per i nostri bilanci di massa, qualcosa che speravamo non potesse arrivare così presto e con questa forza.

Tutte le previsioni fatte a giugno, quando avevamo registrato un deficit del 70% di innevamento, sono state confermate e aggravate dalle temperature tropicali che hanno imperversato da maggio ad agosto. Nelle prossime settimane cercheremo di rendere conto del lavoro sul campo che, mai come quest’anno è stato tanto impegnativo quanto perturbante.

I nostri bilanci di massa con serie decennali non sono, come al solito, negativi, sono talmente negativi che raggiungono valori di perdita volumetrica doppi rispetto all’annata peggiore precedente. Per assurdo, i 7,55 m di spessore di ghiaccio perso sulla lingua orientale del ghiacciaio di Fellaria a 2650 m, un valore che in assoluto è qualcosa di mai registrato in tutte le nostre serie storiche su nessun ghiacciaio lombardo, non è neppure troppo sorprendente o anomalo rispetto a quanto registrato a quote più elevate dove persino oltre i 3500 m di quota abbiamo perso ghiaccio o neve degli anni precedenti.

Da quest’anno una nuova camera time-lapse Enlaps tikee installata al Fellaria a fine giugno, ha efficacemente reso visibile gli effetti della crisi climatica su una lingua glaciale alpina. La camera storica, installata sulle rive del lago del ghiacciaio nel 2019, ha invece il merito di tenere traccia dei cambiamenti su scala pluriennale sebbene il ghiacciaio si allontani sempre di più e diventi sempre più piccolo nel frame. Del resto, si parla di quasi 26 m di spessore di ghiaccio perso in soli 4 anni, o meglio, visto che il ghiaccio perde spessore solo in estate, in circa 16 mesi complessivi.

Un anno fa scrivevamo “I ghiacciai non hanno orecchie per ascoltare le inconsistenti promesse, di fatto chiacchiere al vento, che negli ultimi 40 anni non hanno portato a nessun risultato significativo… ridurre le emissioni sino ad azzerarle, e contemporaneamente estrarre i gas climalteranti di troppo già accumulati nell’atmosfera, è la via obbligata per cercare di stabilizzare il clima e di conseguenza l’unica possibilità per salvare quel che resterà dei ghiacciai alpini (e non solo loro)”. Niente è migliorato nell’ultimo anno, le emissioni del 2021 hanno segnano un + 6%* raggiungendo il valore record di tutti i tempi. A questo punto con amarezza non può che venirci in mente, nonostante le belle promesse degli Accordi di Parigi del 2015 o delle innumerevoli COP per il clima, che forse siamo prigionieri del noto adagio beckettiano: «fallire sempre, fallire meglio». I ghiacciai non possono mentire, i ghiacciai ci mostrano, senza tante parole e sempre più insistentemente, la cifra del nostro attuale fallimento collettivo sulle politiche per il clima. In ogni modo, sarà utopia ma speriamo che filmati come quello che presentiamo possano dare un contributo, seppur infinitesimo, per una presa di coscienza collettiva, prerogativa essenziale per ogni tipo di cambiamento sia a livello personale, che, soprattutto dal basso verso l’alto. Un cambiamento necessario, urgente, anche perché come ci ricorda l’ultimo report dell’IPCC, superati i 2 gradi, e abbiamo il 50% di possibilità di arrivare già a 1.5 in singole annate nei prossimi 4 anni **, a rischio non saranno solo i ghiacciai ma anche la civilizzazione per come la conosciamo. A tal proposito, ci riecheggiano nella testa i versi della recente “Vita su Marte” dei Marlene Kuntz dove Cristiano Godano proprio a proposito della crisi climatica ripete con amara ironia: “Chi ce la farà e chi non ce la farà Canta che ti passa Nel caso poi si vedrà”.

Con il supporto di: Interreg Italia Svizzera, B-ICE & Heritage, Comune di Lanzada e da Enlaps con cui collaboriamo per lo sviluppo delle eccezionali time-lapse camera #Tikee. Si ringrazia inoltre, per il supporto, l’Associazione Macromicro On the Trail of the Glaciers.

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Estate eccezionale? ultima modifica: 2022-11-30T05:10:00+01:00 da GognaBlog

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38 pensieri su “Estate eccezionale?”

  1. Enri. Hai ragione sulla mancanza di commenti all’intervista a Mingolla. L’avevo notato anch’io. Come se la storia di questa “fortissima” fosse quasi un cascame della contemporaneità, non degno di nota. Eppure……

  2. Pasini 32, e’ cosi, che ci vuoi fare. Contemporaneamente, un commento sulla bravissima Mingolla, uno.

  3. La mancanza di “certezze granitiche” non riguarda solo lo studio del clima. Diciamo che se uno non si accontenta di ipotesi provvisorie e falsificabili è meglio che si rivolga ad altri campi dell’esperienza umana, dove può trovare certezze soggettive di carattere eterno e immutabile, anche se a volte pure loro esposte al tarlo del dubbio. Per il resto bisogna accontentarsi un po’ di quel passa il convento oggi,  anche se è giusto fare domande di verifica sensate a chi si occupa professionalmente di una questione specifica. Solo un “esperto” che si sente insicuro o ha qualche problema con il senso di onnipotenza le teme. Poi ci sono le finte domande, che in realtà celano affermazioni contrarie mascherate,ma quelle si capiscono subito. Sono un artificio della retorica classica. Sarebbe meglio esprimere e motivare adeguatamente  il parere contrario e buonanotte. Sarebbe più rapido e semplice.

  4. Come (giustamente) sottolineato da Pellegrini, in ambito scientifico in generale e nello studio del clima in particolare, le certezze granitiche non esistono.
    Le ragioni di cui vuoi sapere, invece, esistono.
    Sono documentate e riportate nella marea di studi sull’argomento, basta cercarli (o cercare equivalenti ma più accessibili articoli divulgativi).
    Puoi ritenerle per te sufficienti oppure no; in ogni caso, nel futuro a venire, la questione andrà comunque affrontata, che lo si voglia oppure no.
     
    P.S.
    E’ più che giusto e bello chiedersi “perchè”.
    Lo estenderei ad altre tue (recenti) affermazioni, che, a mio parere, presentano analoghi problemi di metodo.
     
    P.P.S.
    Se posso permettermi una (breve) integrazione all’ultimo commento di Pellegrini, per “proxy” si intende un indicatore che sostituisce la misura di una grandezza (ad es. la temperatura), in modo da consentire la ricostruzione di condizioni (climatiche) passate, anche in assenza di osservazioni dirette.
    Esempi di proxy climatici sono le proprietà degli anelli degli alberi e delle carote di ghiaccio.

  5. @ 33
     
    “Se, per contro, mi porti a testimonianza delle tue ipotesi studi scientifici.”
     
    Umberto, io NON ho fatto alcuna ipotesi.
    Ho solo posto domande: “Perché?”.  È consentito? o siamo già alle certezze granitiche?
     
    Prima di ribaltare il mondo e sconvolgere l’umanità, vorrei almeno sapere se ne esistano le ragioni.

  6. Bertoncelli, non nascondo che mi è difficile risponderti (non l’ho mai fatto); le cose che scrivi (anche in campo alpinistico) raramente le ritengo condivisibili, soprattutto nel metodo. Tuttavia, visto che mi occupo da 35 anni di ciò di cui si sta parlando, lo faccio.
    Le tue domande mi paiono bizzarre ma usuali: mischiano scale temporali e scale spaziali diverse, proxy scientifici con proxy letterari, mischiano epoche culturali e sociali in cui le modalità di vita e sopravvivenza erano estremamente differenti. Tuttavia le risposte in ambito scientifico sono state già date, se ti interessano, e tra l’altro continuano ad essere date (ultime pubblicazioni del 2020, No evidence for globally coherent warm and cold periods over the preindustrial Common Era). Sono risposte che non avranno mai, mai, la pretesa di essere assolute. Sono risposte scientifiche, pertanto parziali, ma nella loro parzialità esaustive. Quindi rassegnati: il teorema del clima, dimostrato analiticamente, resterà mancante su qualsivoglia libro per il resto del tempo di vita del sistema terra-atmosfera, se non altro perchè la dinamica di tale sistema, formalmente, è non lineare del secondo ordine, e quindi irrisolvibile.
    Ma voglio usare il tuo stesso metodo di narrazione, e quindi in prima istanza ti invito a cercarle, le risposte; non farai fatica. Anzi, magari sarà l’occasione per riprendere il Devoto Oli e verificare, ad esempio, il proxy letterario climatologico proposto da Polibio e/o Tito Livio, unici due storici che, frammentariamente, parlano dell’attraversata delle Alpi di Annibale e le trappole euristiche ad esso connesse. 
    In seconda istanza ti pongo io un paio di domande.
    Come mai Ötzi, la mummia trovata “nel” ghiacciaio del Similaun, circa 3200 metri, datata col metodo carbonio 14, e avente circa 5000 anni, è stata trovata integra? Se le vacche attraversavano il Teodulo (circa 3300 m), come ha fatto Ötzi a restare integro, a 3200 metri, per 5000 anni circa?
    In che modo, in quella che viene definita Piccola Era Glaciale (tra il 1300 ed il 1800 dC circa), i Longobardi, i Franchi, i Francesi hanno potuto superare la catena alpina armati sino ai denti, e prosperare?
    Perchè in pieno “optimum medievale” si leggono nelle cronache del 1132 descrizioni simili a queste: “si gela il Po da Cremona fino al mare; neve immensa copre le strade; ogni fiume e ruscello gelato, e sino il vino indurito; le querce e le noci si squarciano, indi si seccano gli olivi, e le viti”?
    Perchè si legge, nelle cronache locali, durante il transito per il GSBernardo nel 1188: ” E quando posai la mano alla bisaccia, per inviare a vostra sincerità qualche lettera, mi accorsi che il calamaio che tenevo appeso alla cintola conteneva solo inchiostro secco e indurito. E io non ero neppure in grado di muovere le dita per scrivere. Anche la mia barba si irrigidiva per il gelo, e un ghiacciolo sempre più lungo si allungava ai lati della bocca per il congelamento del fiato.”?
    Sarei già contento se ti accorgessi degli errori logici contenuti nelle mie domande, esemplari di un certo metodo logico-dialettico tipico dei giorni nostri.
    Se, per contro, mi porti a testimonianza delle tue ipotesi studi scientifici di valenza e rilievo che non siano ancora stati contraddetti, sarò lieto di cambiare idea istantaneamente; come ho cercato di dire, il dogma scientifico a me non appartiene, nè a moltissimi dei miei colleghi. Ma il peso scientifico mi appartiene eccome; per questo il contraddittorio non scientifico a me non interessa. Ho già fatto fatica ad intervenire, nel merito, in questa discussione, poichè so che, come già mostrato da Giovanni Baccolo, è complicatissimo tenere separati i piani di discussione, ed il rischio di far collassare le questioni in ambiti puramente personali ed emotivi è alto. Ma l’ho fatto perchè ritengo fondamentale dare credito al lavoro di moltissimi bravi ricercatori e rintuzzare l’imbarbarimento culturale a cui questa epoca ci sta purtroppo abituando.
    Ma so che tutto è inutile. E per questo motivo mi riappendo al trave per la consueta isometria, cosa che so ti apparirà incomprensibile, e, di tua logica, deprecabile.

  7. Ogni mattina al Gogna Blog, quando sorge il sole, e anche quando piove, qualcuno si sveglia e inizia a prendersela con un qualcun’altro. Niente di originale: succede in tutti i social tradizionali, ormai frequentati solo da persone over 30. Diverso, (attenzione non migliore,  solo diverso)  è l’uso che fanno dei social usciti dopo i più giovani. Basta guardare Tik Tok, Instagram e altra roba simile che mi dicono esiste ma io neppure conosco.  Di solito qui da noi i più gettonati sono: progressisti, modernisti,scientisti, froci, femministe, caiani, piddini, milanesi, vaccinati, trail runner, sciatori, mangiatori di polenta, gretini, atlantisti, no vax,  filorussi, cannibali, vegani, newtoniani, piddini…niente juventini, strano neh? ) ….colpevoli della decadenza e della barbarie dei tempi moderni rispetto alla magia  di un supposto tempo delle fiabe, il proprio ovviamente. Così è, siamo uomini. Da un lato, come dice il poeta, la nostalgia colora di rosa anche la ghigliottina. Dall’altro, la ricerca di una causa ultima e meglio ancora l’individuazione di un colpevole semplifica e rende più digeribile una complessità, a volte puramente casuale, di eventi che non controlliamo ne’ con il cuore ne’ con la ragione. Amen. La messa è finita. Buona domenica umida e bagnata, ottima per riflessioni un po’ malinconiche. 

  8. Ancora una volta – l’ennesima – Matteo brilla per insulti e tracotanza.
    Non tollera idee diverse dalle sue e perde subito il controllo: un fascistello dai nervi fragili.
     
     

  9. Di certi “illuminati” ne farei volentieri a meno. Amo crogiolarmi nella scienza ignorante 
     
     

  10. Sono veramente spiacente perché a un intervento come quello di Umberto debbano seguire istantaneamente due interventi come Bertoncelli e Stefano.
     
    Un unico appunto a dimostrarne la totale idiozia argomentativa e l’ignoranza di chi scrive: una teoria come quella sulle cause del riscaldamento NON PUO’ essere dimostrata scientificamente. Esattamente come NON PUO’ essere dimostrata la teoria dell’evoluzione. E questo semplicemente perché non  c’è modo di effettuare esperimenti che possano provarla, non avendo a disposizione un’altra terra o una tribù di australopitechi.
     
    Una teoria è la migliore spiegazione per un fenomeno basata sui dati disponibili e sottoposta alla critica di chiunque abbia le basi scientifiche e tecniche per capire la teoria in questione e i dati su cui si basa.
    Come corollario, una qualunque teoria sarà sottoposta a critiche e troverà sempre qualcuno che sostenga che non è vera e cercherà di sostenere la propria opinione con svariati ragionamenti. E ciò è cosa buona e giusta.
    Ma d’altra parte ci sarà sempre una certa quota di persone ignoranti o stupide che semplicemente non potrà capire e una certa quota di persone che in malafede non vorranno capire, per i più svariati motivi, dalle convinzioni aprioristiche (religiose) all’interesse economico. E questo è cosa spiacevole ma inevitabile.
    La democrazia non c’entra proprio nulla, se non nel senso che i dati, le ricerche e le conclusioni debbono essere libere e libere di circolare.
    L’opinione della casalinga di Voghera non conta nulla, a meno che detta casalinga non abbia studiato il fenomeno su cui si esprime.
     
    Per cui Stefano, si sei stato chiaro: hai dimostrato chiaramente di appartenere a una delle categorie citate, scegli tu quale…Bertoncelli ha già dimostrato in precedenza a quale categoria appartiene
     

  11. Giovanni mi ha fatto capire che non riesco a comunicare bene. Non riesco a farvi capire le interrelazioni tra la disciplina ambientale e la sociologia e come si muove una societa’. Da lì chiaramente non si riesce a capire nulla di quello che dico. Cose si badi studiate all’universita’…ergo da SCIENZIATI economici e sociologici (Pareto, Michels, l’impatto delle macchie solari sul comportamento umano, etc.)
    Provo a spiegarmi per l’ultima volta.
    Un ente di derivazione della Commissione Europea come voi mi avete illustrato è totalmente inaffidabile sui dati. Perchè la Commissione Europea è POLITICA, sono INTERESSI, sono accordi con le ELITE che a noi non sono noti, perché le ELITE non sono fatte da gente stupida ma da gente con pelo sullo stomaco. 
    La Ue e derivazioni non sono un’ente INDIPENDENTE. Non mi fermo nemmeno due minuti a leggere una cosa così.
    Ripeto e ribadisco… il Prof. Ing. Klaws Schwab presidente del WEF con le sue stesse parole ha detto che controlla le piu’ alte istituzioni POLITICHE, UNIVERSITARIE, SINDACALI E RELIGIOSE,  DISSE ANCHE QUASI TUTTI, i dati forniti da questi istituti per me (ma per qualsiasi persona avveduta che sa gestire i suoi affari) sono privi di pregio e di affidabilita’ (costui non è pinco pallo ma è stato ricevuto a novembre a Roma da Draghi ed era presente al G20 a Bali come persona che ha tirato le fila).
    Prendo un altro esempio… L’Oms… dove SICURAMENTE c’è gente per bene che studia ricerca, luminari, etc., come anche nella Ue, come in Copernicus, e baubaumiciomicio.
    Quando nell’Oms vi è un SINGOLO PRIVATO anche un santo non metto in dubbio che finanzia GRANDEMENTE l’Oms per me le risultanze dell’Oms non sono INDIPENDENTI, SERIE, ETC. Pongono UN GRANDE DUBBIO DI CONFLITTI DI INTERESSI, MORAL HAZARD E SIMMETRIA INFORMATIVA, ETC. (tutto studiato all’Unvirsita’ così non mi rompete le palle sulla mancanza di SCIENZA da parte mia).
    Ripeto e non capirete ma lo capirete tra un po’ di anni, quando ho gia’ indicato le conseguenze sui miei post e saranno tutte sistematicamente realizzate. 
    Che il clima muti l’ho gia’ detto mille volte. E’ da idioti pensare che il clima sia statico, quello che contesto e contestero’ sempre è il motivo ANTROPICO del clima e infatti chi è intervenuto sotto dice STATE ATTENTI “quel che il linguaggio condiviso lo consente, la dinamica degli eventi, tenendo bene a mente che il sistema terra-atmosfera è infinitamente più complesso di qualsiasi sistema classico e quantistico noto.
     moltissimi sono gli scienziati che propendono per l’ipotesi che la puzza provenga dal maiale (qui tende a contraddirsi nota di Stefano)
     avere a che fare nella vita con il più complesso dei sistemi, quello terra-atmosfera, dovrebbe di per sè suggerire molta cautela in ogni azione.”
    E NON POSSO ALTRO CHE APPUNTARE CHE NON DA NESSUNA CERTEZZA… E MI FA PIACERE. Voi potete rilevare le anomalie in maniera PERFETTA con gli strumenti che avete ma non POTETE DIRE è COLPA DI perché i sistemi sono troppo complessi (lo diceva anche Pareto per l’economia 100 anni orsono).
    Istituzioni quali… Ue, Fmi, Bm, Banche centrali, etc. sono TUTTE a libro paga dello stesso datore
    Tutti puntano alla moneta digitale nel giro di qualche anno (le banche centrali e dietro loro i governi (perché anche l’indipendenza delle banche centrali è una gran cazzata), tutti puntano al IDpay, all’identita’ digitale… mai chiedersi il perchè vero? sempre prendere tutto come oro colato, come istituzioni che sono enti di beneficienza, che non hanno rapporti tra loro che non hanno conflitti di interesse… COME FANNO LE ISTITUZIONI TUTTE NELLO STESSO TEMPO AD ELABORARE LA MONETA DIGITALE CHE HA UN GRANDE IMPATTO POI SULLA VITA FUTURA, il caso? No, è PREDETERMINATO perché chi gestisce il mondo è imprenditore del mondo e l’imprenditore non agisce a caso. 
    Ora giustamente mi dice Giovanni (ti do del tu come richiesto senza problemi), cosa centra il collegamento tra istituzioni e la faccenda climatica?
    Centra eccome perchè diamo per assunto un cambiamento climatico, chi dice che sia causa dell’uomo? 
    Ripeto, ci sono ricerche controverse, autori che lamentano di non potere avere visibilita’ sull’argomento perchè non possono parlare visto che la scienza DOVREBBE essere democratica, dare spazio a tutti coloro che hanno una certa padronanza del metodo scientifico?
    Dormite sonni tranquilli che vi risveglierete tra qualche anno senza diritti, senza comodita’, controllati anche i peli del buco del culo… mentre la Cina continuera’ ad inquinare come tutta l’Asia e voi giu’ a risparmiare un grammo di co2 con la banca che ti dice che la media del consumo mensile di co2 è 500 quando se fai 60 euro di diesel l’hai gia’ superato.. ma per piacere…(perchè ora è un dato informativo, in futuro sara’ un OBBLIGO)
    E vi faranno perdere diritti perché vi faranno dire che è colpa vostra che inquinate (quando loro i ricchi andranno sempre in aereo alla faccia vostra che andrete in bici o con lo scooterino elettrico al piu’).
    Capisci ora Giovanni dove voglio arrivare. Il cambiamento climatico c’è l’ho ribadito enne volte che l’anticiclone delle Azzorre non è piu’ presente come una volta mentre è presente quello Africano… ma questo a dare la colpa all’uomo ce ne vuole e questa faccenda del clima verra’ solo usata per togliervi la democrazia, diritti etc. con un nesso di causalita’ che è tutto da dimostrare SCIENTIFICAMENTE, INDIPENDENTEMENTE. OK? Sono stato piu’ chiaro? (il maiuscolo non è gridato ma per sottolineare i termini chiave). Io intervengo solo per avere la coscienza a posto di avvisare di questo grande pericolo per la liberta’ degli individui, poi se a voi vi piace vivere come burattini sapete che grazie a questo nesso clima-uomo tutto da dimostrare vivrete voi e i vostri figli come burattini. A me poi frega fin lì perché due terzi di vita l’ho fatta e se per colpa della massa ci rimettero’ pazienza mi adeguero’. Buon we a tutti.
    Ps. solo Fabio e pochi altri mi danno soddisfazione :-).
    Ogni analisi climatica va fatta non per decenni ma per lo meno per secoli o addirittura millenni (personalmente le variabili economiche le ho studiate su archi di tempo dal 1250 in poi dove vi erano dei database e i database piu’ longevi anche da 5000 anni). 

  12. La similitudine del maiale in una stanza, per quanto suggestiva, è arbitraria. Ragionando in tal modo durante un esame universitario di analisi matematica, fisica o meccanica razionale – per esempio nel tentativo di dimostrare un teorema – si finirebbe bocciati senza pietà. Di piú, spernacchiati.
    … .. …
    Detto questo, il riscaldamento esiste e si è notevolmente accentuato a partire dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso. I ghiacciai alpini si stanno certamente ritirando dal 1850; quindi si deduce, con ottime probabilità, che il clima, almeno in Europa, stia cambiando sin da allora.
     
    Perché il clima sta cambiando dal 1850? Che cosa ha provocato la Piccola Era Glaciale, dal Cinquecento a metà Ottocento? Perché nel tardo Medioevo le mandrie potevano valicare il Passo del Teodulo? Perché in epoca romana i ghiacciai erano ridotti ai minimi termini? Perché al Passo del Teodulo sono state trovate innumerevoli monete romane coniate tra il secondo secolo a.C. e il quarto secolo d.C., il che prova una frequentazione di almeno sei secoli? Perché l’Optimum Climatico?
    Perché? 
     
    Prima di pretendere di sconvolgere l’economia del mondo, con enormi risvolti sociali sull’intera umanità, bisogna scoprire il perché delle cose: il perché del clima. 

  13. Per quel che riguarda l’estate europea appena trascorsa, è riassunta ottimamente dai colleghi di Copernicus:
    https://climate.copernicus.eu/surface-air-temperature-august-2022
    (lo stesso link che ha postato Luciano Regattin, grazie Luciano, repetita iuvant)
    Per quel che riguarda gli emisferi Nord e Sud altrettanto bene l’hanno descritta i colleghi della NOAA:
    https://www.noaa.gov/news/earth-had-its-6th-warmest-august-on-record
    Quindi, purtroppo l’estate 2022 non ha nulla di eccezionale dal punto di vista climatologico, se rapportata agli ultimi 40 anni, e quindi concordo coi colleghi del Glaciologico di cui si parla in questo articolo. L’estate 2022 si inserisce nella descrizione di un accadimento su scala planetaria e su questi tempi di osservazione.
    E questa è la parte facile: osservare non è complicato, al netto delle scorciatoie euristiche e dei soliti bias cognitivi noti di coloro che ignorano la differenza delle scale temporali, spaziali e via dicendo, senza ammissione d’ignoranza, anzi. (oggi nevica qui in Vallée: dove è finito il riscaldamento globale?)
    La cosa interessante, secondo me, che ha messo in evidenza l’estate 2022, almeno per quel che riguarda la mia regione, la valle d’Aosta, ed il mio campo di studio che è l’atmosfera, a differenza di Giovanni Baccolo che si occupa di quel che l’atmosfera produce, ad esempio i ghiacciai, è stata la permanenza di temperature elevate ma non assolute.
    In Valle d’Aosta non abbiamo osservato nessun record di temperatura, che resta al 2003. Ma gli eventi eccezionali non sono solo quelli in cui si misura un valore mai registrato di una grandezza, ma sono anche quelli in cui la frequenza di accadimento di fenomeni non usuali, ad esempio, è eccezionale. Nello specifico, nell’estate meteorologica 2022 abbiamo misurato 409 ore con temperatura media oraria superiore a 30°C, contro le 380 ore del 2003. 358 ore con temperatura media oraria notturna maggiore di 20°C, contro le 335 del 2003. Abbiamo osservato la prima notte nella storia delle misure di Aosta (a noi nota, quindi dal 1970, circa) con temperatura media oraria superiore a 29°C. L’atmosfera ci ha detto questo, per la Vallée, nel 2022, ed i ghiacciai hanno risposto in maniera evidentissima come non mai, con tassi di fusione impressionanti.
    Se può farti piacere, Giovanni (credo tu conosca bene la situazione, magari tramite i colleghi di ARPA VDA, ma se vuoi venirci a trovare, ti aspettiamo qui in Centro Funzionale, ad Aosta), il 2022 è stato il peggiore anno di sempre per quel che riguarda SWE (Snow Water Equivalent), materia tua, questa. La risorsa idrica qui da noi, abbondantissima, era già finita a giugno, quando in genere entriamo in lieve crisi solo a ottobre.
    Più complicato è cercare di spiegare ciò che si osserva.
    In questo caso la narrazione si divide tra chi preferisce le scorciatoie euristiche, e credere a ciò che gli è più facile credere (tanti sono i motivi, tutti psicologicamente noti), e tra chi prova con un linguaggio condiviso a spiegare, per quel che il linguaggio condiviso lo consente, la dinamica degli eventi, tenendo bene a mente che il sistema terra-atmosfera è infinitamente più complesso di qualsiasi sistema classico e quantistico noto.
    Se in una stanza in cui si trova un maiale (e solo lui) si sente puzza di merda, le ipotesi delle cause convergono molto velocemente. Tuttavia è giusto e corretto ipotizzare anche che il maiale non sia tale, o sia un maiale pulito, e che il motivo dell’afrore sia da ascrivere alle piastrelle del pavimento, od agli intonaci delle pareti, o che provenga da fratture spazio-temporali ignote. Tutte queste ipotesi possono, nella forma, ricordare da vicino le tante ipotesi che attualmente cercano di spiegare l’infinitesimamente piccolo nella fisica dei quanti; ci si mena molto di più tra quantistici che tra i meccanicisti classici, anche se tutti lo ignorano.
    Chi si occupa di clima cerca di non trascurare nulla, ad eccezione della forma della terra che si dà per assodata (ed, anzi, che la forma della terra sia quella che si dà per assodato è giustificato dalla circolazione atmosferica a grande scala e del trasferimento energetico dalle fasce tropicali verso i poli, che dovrebbe essere la prima prova della rotondità del pianeta; un’altra forma, specie le più semplificate, tipo un rettangolo, come va di moda oggi, infatti, implicherebbe la violazione del secondo principio della termodinamica, quello dell’entropia, per intenderci).
    Detto questo, al momento, moltissimi sono gli scienziati che propendono per l’ipotesi che la puzza provenga dal maiale. Analisi e simulazioni fatte con maiali puliti, senza maiali, senza intonaci, senza piastrelle, con piastrelle sporche di merda, con intonaci aromatizzati alla merda, ecco, tutto questo conduce, per i più, ad ipotizzare che la causa della puzza sia da ascrivere al maiale. Forse qualcuno sta provando anche ad ipotizzare interferenze spazio temporali sull’afrore. Magari in tal campo Zichichi potrebbe dire la sua, visto che è un fisico delle particelle elementari, stringhe e superstringhe;  temo però che anche nel suo campo di maggiore competenza Zichichi resterebbe un mediocre (per informazioni chiedere ad Odifreddi ed a larga parte della comunità scientifica che si occupa delle cose di cui il nostro beniamino della tv).
    Quindi, al momento, il mainstream scientifico in tale campo, climatologi (declinati anche nella branca paleo, modellisti, analisti), meteorologi (modellisti, analisti), e glaciologi, pensano che la causa dell’afrore sia da ascrivere al maiale. Ed il maiale è l’uomo.
    Tra l’altro questa cosa dovrebbe non stupire più di tanto; l’uomo da sempre si è dimostrato un vero maiale in fatto di conservazione dell’ecosistema, con pochissime eccezioni (estinte). E’ talmente maiale, l’uomo, che non ha neppure accettato la controprova, ovvero attenuare la sua disastrosa produzione di gas-serra per verificare cambiamenti significativi. Un po’ come quel camionista che sente un sordo rumore sul suo mezzo, e non si ferma neppure per vedere se, ad esempio, ha investito un ciclista. Dritto per la sua strada, “a muso duro” [cit.]. Ed anche questa spocchia culturale che ci contraddistingue è cosa nota: avere a che fare nella vita con il più complesso dei sistemi, quello terra-atmosfera, dovrebbe di per sè suggerire molta cautela in ogni azione.
    Il rapporto tra la dimensione verticale della troposfera, che ha permesso ogni forma di vita nota e non nota sulla terra, ed il diametro della terra è circa 0.002.  La troposfera è la nostra seconda pelle: 10 km di complessità estrema dove qualsiasi cosa qui presente ha contribuito e contribuisce al noto equilibrio termico tra terra e sole. L’uomo da anni sta conducendo un esperimento ignoto con questo sistema delicatissimo. Pensare che continuare a cagare nel piatto in cui mangiamo (un piatto per di più estremamente piccolo) non implichi nulla, solamente perchè ci piace mangiare merda, è un impianto logico tipicamente umano che ci definisce senza dubbio alcuno.
    Secondo me è quanto mai necessario tenere vivo il dibattito scientifico. Anzi, sarebbe auspicabile molta più risorsa per la comunità scientifica per alimentare e per fomentare gli animi: più dubbi, più ipotesi, maggiore chiarezza. In ambito scientifico. Sarebbe altrettanto importante che chi non si occupa di queste cose facesse il meno rumore possibile, poichè il rumore genera solo incomprensione, ed abitare l’incomprensione è cosa molto brutta. Se penso a quanti TB di dischi virtuali, e quanti GB/s di network sono stati ed attualmente sono impegnati da coloro che immaginano la terra piatta, mi viene da piangere. Ha lo stesso significato (e senso) di versare 10ton/giorno di gasolio nel Po.

  14. Sul link che hai postato, Stefano, ti ha già esaurientemente risposto Giovanni, per il resto aggiungo solo che dovresti un po’ rinforzare la memoria, dato che si parla di dati attuali o di pochi mesi fa.
    Adesso ti lascio che vado a raccogliere gli ultimi pomodori. In dicembre. Se non lo sapevi, qui al nord il clima è ideale per la loro coltivazione.
    https://www.google.com/amp/s/www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/lestate-2022-e-stata-la-piu-calda-in-europa-dal-1979-i-dati/amp/
    https://climate.copernicus.eu/surface-air-temperature-august-2022
    https://climate.copernicus.eu/climate-bulletins
     

  15. Stefano non capisco perche’ mi dai del lei e mi chiami dottore…
    Comunque di tutti gli articoli da te citati ho guardato solo quello scientifico visto che parliamo di temi scientifici. Tanto per dire l’articolo inizia in questo modo: “The recent retreat of nearly all glaciers and ice caps (GICs) located in Arctic regions is one of the most clear and visible signs of ongoing climate change.”
    Insomma non so davvero come si faccia a pensare che qualche evento nevoso in piu’ possa contrastare l’aumento termico che interessa il pianeta, specie nella regione Artica. Non c’e’ evidenza di alcun tipo che confermi che il riscaldamento del pianeta stia rallentando o addirittura invertendo il trend. I ghiacciai avranno tanti difetti ma almeno con il loro comportamento ci mostrano in che direzione si muove il clima. E devo dire che faccio molta fatica a seguire le tue discussioni dove mischi temi lontanissimi tra loro, non colgo il filo.

  16. Buongiorno Dottore,
    “Il fatto che spesso capitino inverni nevosi nell’emisfero settentrionale (in Nord America specialmente) e’ una conseguenza del cambiamento climatico, non una contraddizione.” ecco, non mettevo in dubbio… prima global warming, poi ah no se vedete freddo è dovuto proprio al global warming. Diciamocelo, non se ne esce è tutta colpa mia, tua, di Luciano, di Carlo. Questi assassini dell’ambiente… 
    Scherzi a parte… 🙂
    https://megachiroptera.com/2021/08/28/forte-aumento-del-ghiaccio-marino-artico-misura-in-corsa-per-essere-la-piu-alta-in-15-anni/
    https://www.ecodibergamo.it/stories/ambiente-e-energia/nellartico-e-aumentato-lo-spessore-dei-ghiacci_1434541_11/#:~:text=Attualmente%20circa%20il%2090%25%20dell,a%20quelli%20degli%20anni%20precedenti.
    https://twitter.com/PeterDClack/status/1597344663182405635/photo/1
    https://notrickszone.com/2022/11/28/no-co2-induced-warming-trend-identifiable-for-the-entire-territory-of-italy-since-1948/
    Qui secondo articolo dicono che aumentano, poi fanno un giro di parole per dire che gli strati ultimi si sciolgono ma ce ne sono sempre di piu’ che si sovrappongono… ma ovvio… se aumenta è così che si crea nuovo ghiaccio, cioè veramente è demoralizzante.
    Dicono è previsto che… a me non interessano le previsioni che come in economia sono sbagliate il piu’ delle volte, il dato è che sta aumentando. Lei dice di no (e perchè debbo dubitare della sua esperienza e soprattutto della sua onesta’). 
    https://twitter.com/MatthewWielicki/status/1594340371856859137
    oppure questo… così Luciano ci fa un pensiero (se vuole farlo, perchè non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire). 
    https://cp.copernicus.org/articles/18/579/2022/ qui invece spiegano che la contrazione viene da ere fa (quindi nulla di antropico immagino eh!). 
    Ringrazio sempre per gli interventi di sicuro spessore. 
    In conclusione rimango scettico sulla natura antropica come detto. 
    Ribadisco e se lo annoti oppure tra qualche anno ritorni qui a leggere. 
    Ci sara’ un forte impoverimento della popolazione dovuto in realta’ a debiti troppo elevati in occidente che sono diventati ingestibili in un’economia che è oramai satura di domanda (il 110 la gente non ha capito che era un modo per allungare la coperta). 
    Questo collasso finanziario verra’ condito con la necessita’ di non danneggiare il clima, ma mi creda chi dice questo (politici, grandi finanzieri etc.) saranno i primi a non rispettare le regole a prendere l’aereo, a continuare a mangiare ghiotte bistecche di manzo allevato, etc. 
    Questa è la storia, la sociologia (la materia piu’ importante che ci sia e piu’ bistrattata da tutti), l’economia. 
    Un caro saluto (vedo che ha preso a cuore il mio caso :-)). 

  17. @Stefano non c’e’ nessuna contraddizione. Il sistema climatico e’ complesso e le sue risposte non sono mai monotoniche, nel tempo e nello spazio. Il fatto che spesso capitino inverni nevosi nell’emisfero settentrionale (in Nord America specialmente) e’ una conseguenza del cambiamento climatico, non una contraddizione.
     
    Il ghiaccio marino artico sta diminuendo e con esso si indebolisce il vortice polare. Questo e’ l’enorme corrente atmosferica circolare che imprigiona la gelida artica alle alte latitudini ed e’ alimentato dall’inversione termica prodotta dai ghiacci artici. Se questo declinano, anche la forza del vortice diminusce e si fanno piu’ frequenti le discese di aria artica verso le medie latitudini.
     
    D’altronde l’Artico e’ la regione della Terra che si sta scaldando piu’ velocemente, con una velocita’ cinque volte maggiore rispetto alla media planetaria. Il clima e’ complicato e parlarne in modo superficiale come fatto nell’articolo che hai condiviso e’ sbagliato nonche” fuorviante.

  18. L’estate 2022 è “eccezionale” se paragonata al passato (anche 4-5 decenni fa), ma sarà “normale” se proiettata verso il futuro. Anzi, il prossimo futuro sarà peggio. Anche ammettendo che l’intera umanità viri verso comportamenti virtuosi, nell’immediato il trend proseguirà in negativo: solo dopo 10-15 anni avremo dei segnali positivi. se poi manco “viriamo”, (in modo virtuoso), ci scaveremo la fossa da soli. Giusto quindi sensibilizzare quanto più possibile sul tema.

  19. Comunque, nel frattempo, nell’archivio GognaBlog, ci sono in sacco di bellissimi articoli di alpinismo. In attesa di scambi migliori consiglio più belle letture.

  20. Caro Fabio, le novità vengono sempre da Est. L’Ovest è più statico e ripetivo qui al Circo. Così come la Padania, io per primo ovviamente. È scomparso il professor Albert, con i suoi riferimenti alle materie tecniche degli ITIS e alla sua vita condominiale multietnica  (speriamo stia bene e si sia solo stufato come me) ed è apparso lo studioso di Pareto e delle scie chimiche. Il tuo saluto e auspicio, che ho imparato da giovane negli anni di specializzazione a Bologna, è assolutamente appropriato. Solo chi non apprezza e ammira incondizionatamente come me la cultura emiliano-romagnola può considerarlo un’offesa. In realtà è un augurio benevolente e generoso verso un atto di grande soddisfazione e utilità. Liberatorio e simbolico al tempo stesso della eterna ciclicità  della vita umana. Ti saluto cordialmente e vado a prepararmi una minestrina per “covidati” in isolamento fiduciario. Grazie per la tua stima, di cui non sono degno. 

  21. Esatto Fabio, come biglietto da visita vale più un chiarissimo “eh ma le scie chimiche” di mille parole dette un po’ a casaccio.

  22. A chi parla del pericolo delle scie chimiche io dirò: “Va’ a caghèr”.
     
    N.B. Trattasi di tipica espressione in dialetto modenese/bolognese da utilizzarsi esclusivamente quando la ragione cozza contro la superstizione, contro l’ignoranza becera e ostentata, contro chi rifiuta di usare il cervello e raglia al cielo la propria stupidità. 
     
    NOTA
    L’espressione “Va’ a caghèr” è presente in tutti i dialetti d’Italia, con le sue mille variazioni e sfaccettature. È un inno alla saggezza umana, che ancora esiste e resiste, benché ultimamente io la veda un po’ in crisi nel mondo. 
     
    P.S. Se per caso le mie parole non fossero abbastanza chiare, scusatemi. 

  23. Sulle scie chimiche, sempre con Lei Dottore…. non ci ho mai creduto. Non nego che nell’ultimo anno ho un po’ rivisto… perchè siti di ingegneria dicono che esistono e che tutte le parate militari di Putin sono sempre all’asciutto perchè manipolano il clima.  Anche un grande finanziere sostiene di abbassare la temperatura della Terra con l’immissione di gas
    In piu’, come lei, sono stato in montagna sovente in questo anno.. tutto bene fino ad ottobre. Ad ottobre sia in montagna ma anche da casa mia vedo una costante di queste scie tant’è che si potrebbe giocare a tris con esse. 
    Ora me ne guardo dall’attribuire come altri fanno una rilevanza negativa. Per quello che so potrebbero essere gas innocui all’uomo che hanno lo scopo di alzare la temperatura per evitare l’uso del riscaldamento visto gli scenari di guerra che abbiamo.
    E’ sicuro pero’ che due volte su due che ero in alta quota con il cielo sopra di me tempestato di scie fatte in quel momento mi han lasciato un fortissimo prurito (mai auto) alle narici con starnuti continui per tre quattro giorni…cosa che non è avvenuta nelle giornate in cui non vi erano. E’ altrettanto vero che in tutte le occasioni sono andato con meteo con cielo terso (se si eccettua le conseguenze delle scie), quindi non so quanto impatti l’umidita’ come da lei citato. 
    Fenomeno poi quello delle scie che vi è sempre stato .. .parliamo di scie che durano al piu’ qualche minuto… ma scie persistenti tutto il giorno che si degradano formando una coltre di nebbia negli alti strati questa non l’ho mia vista in vita mia eccetto ora. 
    E si possono prendere decine e centinaia di foto che lo testimoniano.. vi è anche un utente di montagna che seguo che ha fatto foto in ottobre in Valle d’Aosta (all’opposto di dove abito) ed era fisso anche lì di scie…vedasi il 6 ottobre Marco Kanobelj

  24. Buongiorno Dott. Baccolo ha fatto benissimo ad intervenire. 
    Cosa vuole che le dica. Ovvio che passando la sua esistenza ad osservare i fenomeni in questione, vado male a dire lei è un cialtrone, lei racconta fuffa, o altro. Anzi ben me ne guardo. Vi sono studi (mi confermera’ o meno) che avevo letto a suo tempo che danno la causa allo spostamento dell’asse magnetico terrestre e non ha cause antropiche. Francamente se la parte socio-economico-finanziaria la so gestire con padronanza e so il fatto mio, sulla parte ambientale posso dedurre. Come detto ringrazio dell’intervento e ne faccio tesoro nel mio bagaglio culturale personale. L’unica cosa che potremmo dire è vedere il futuro. Il mio forte dubbio piu’ che sul cambiamento climatico che è sempre esistito nelle ere è l’imputazione alla causa umana poichè come avra’ letto è tipico delle elite far sentire il popolo colpevole per poter poi conseguire i propri interessi.
    D’altronde basti vedere che chi predica razzola malissimo (costoro, i vari ceo, finanzieri che si riempiono la bocca di ambiente etc. ben si guardano dal prendere il treno come noi, propongono soluzioni ambientali su cui molti esperti nutrono forti perplessita’ es. veicoli elettrici, etc.). La soluzione è una… va bene cambiamo il comportamento totalmente, poi pero’ se la Terra continua nel suo “andazzo” capiamo che tanto colpa ns non è ma intanto mi creda faremo una vita di merda. Si perchè sull’app Intesa se tu fai 40 euro di gasolio essi pesano per quasi tutto il fabbisogno medio (dicono loro, ma mi facciano il piacere) che un italiano usa di co2 mensile. Vuol dire che stando a questi valori in pratica in futuro non ti sposti e mangi cavallette e stai a casa… bella vita di merda per i 4 mm di oceano. E il green pass, l’identita’ digitale sara’ un salvadanaio di co2 che tu puoi spendere al mese…stando così ribadisco una gran vita di merda.
    Non è la prima ne l’ultima volta che la scienza … ambientale, medica, etc. sbagliano. Perchè la scienza in primis è condizionata a) dalle conoscenze passate (e ovviamente non sa delle conoscenze future), b) dalla tecnologia c) da influenze politiche e dai finanziatori. La scienza è solo un metodo di indagine che cerca di essere il piu’ rigoroso possibile ma he non deve arroccarsi in dogmi. Io stesso ho totale certezza di quello che dico in ambito socio-economico che proviene da studi scientifici ma anche da indagini personali, pero’ non nego che se i fatti contraddicono quello che penso sono pronto a fermarmi, ragionarci su e se del caso anche cambiare parere.

  25. Il ritiro dei ghiacciai è una prova del riscaldamento globale. 
     
    Il ritiro dei ghiacciai NON prova che tale riscaldamento sia di origine antropica. 

  26. Ciao Lorenzo, da un punto di vista scientifico le scie chimiche non esistono. Le scie degli aerei sono scie di condensazione provocate dal vapore acqueo rilasciato dalla combustione del cherosene. A volte sono piu’ visibili e stabili, altre volte non si formano. Dipende dalle caratteristiche della massa d’aria entro cui viaggia l’aereo (in primis dal tasso di umidita’).

  27. ..|.
    Ci sono segnalazioni non accademiche? Se sì, sono considerate? Ci sarebbero i mezzi per studiarle le scie? Se non sono scie chimiche cosa sarebbero?
    Raddoppio il grazie

  28. Giovanni, le cosiddette scie chimiche sono al momento considerate ciarlatanate o prese in considerazione in merito ai forti eventi climatici extraregioni tipiche (Florida, ecc) di questi anni?
    Grazie

  29. @4 e 5
    Dici bene che fino alla seconda meta’ del 19mo secolo i ghiacciai hanno conosciuto un periodo favorevole, raggiungendo la massima espansione raggiunta nelle ultime migliaia di anni. Ci sono pero’ dei problemi con la tua “interpretazione”. Intanto la PEG e’ stato un fenomeno climatico circoscritto alle regioni geografiche affacciate sul Nord Atlantico, non un fenomeno globale. E questo e’ normale perche’ il sistema climatico e’ naturalmente dinamico. Il clima non sta mai fermo, considerando tanto il tempo quanto lo spazio.
     
    Il fatto che invece il cambiamento climatico che osserviamo oggi (e il conseguente ritiro dei ghiacciai) sia un fenomeno spiegabile considerando la sola variabilita’ climatica e’ privo di qualsiasi fondamento. Di mestiere studio i ghiacciai e il loro rapporto con il clima. La comunita’ scientifica (che per la cronaca non e’ al soldo di nessuno, anzi di soldi nella scienza non ce ne sono chissa’ quanti…) e’ compatta nell’individuare le emissioni dovute all’utilizzo dei combustibili fossili come la causa principale del cambiamento in atto. A dircelo sono tra l’altro quegli stessi ghiacciai che si ritirano, grazie alle carote di ghiaccio.
     
    Fino agli anni ’60 ’70 dello scorso secolo il comportamento dei ghiacciai era ancora accoppiato alla variabilita’ climatica naturale, tant’e’ che in quel periodo anche sulle Alpi si registro’ un timido periodo di avanzata. Da allora tutto e’ cambiato e la perturbazione che stiamo provocando sul clima ha sovrastato i segnali naturali. I ghiacciai da allora si ritirano senza sosta, a prescindere dall’attivita’ solare. Un tempo l’attivita’ solare poteva avere un ruolo climatico, ora questa e tante altre variabili naturali sono sovrastate dalla perturbazione che noi abbiamo provocato e non sono piu’ in grado in influire significativamente sul clima.
     
    (Dal 1900 il livello dei mari si e’ alzato di 20 cm e a oggi cresce di quasi 4 mm ogni anno, non lo dice un giornale dello Utah ma i dati raccolti su tutto il pianeta. Magari noi stiamo tranquilli, ma le popolazioni degli atolli del Pacifico o dei grandi delta fluviali asiatici sono si altro avviso. Queste cose stanno accadendo oggi, non in un improbabile futuro.)

  30. Poi sul repentino calo dei ghiacci ha impattato come gia’ detto l’anticiclone africano ben piu’ caldo di quello delle Azzorre che imperversava (a dire il vero per poco tempo all’anno) negli anni 80 e 90… (detto da un metereologo professionista non da me, trovate su internet)

  31. Vabbe’…c’è chi posta articoli di un qualsiasi blog il quale cita che entro il 2050 ci sara’ un innalzamento dei mari di tot metri. Per la cronaca gia’ nel 1930 lo dicevano (un giornale dello Utah) e siamo ancora qui tranquilli. Non parliamo poi di un giornale tedesco famosissimo anche lui anni 80… tutto tranquillo. 
    Per me potete credere a questa monnezza, poi pero’ non venite a frignare se i vostri figli si lamenteranno delle pessime condizioni di vita che faranno. 
    Siete i soggetti ideali di manipolazione delle elite. 
    Purtroppo non conoscete i meccanismi di come funziona una societa’ e quindi ci cascate. 
    I ghiacciai sono dagli inizi del 1800 che stanno perdendo terreno. 
    Nel 1600-1700 infatti vi è stata una piccola “era glaciale” dovuta al minimo di macchie solari minimo chiamato di “Moulder” se non erro. 
    Stiamo entrando in un’altro ciclo vasto di  minimo ed è per questo che il tanto citato riscaldamento globale dai vostri SCIENZIATI!!!! è diventato climate change perchè ben han capito che tanto riscaldamento non c’è. 
    Voi continuate a seguire il filone principale della scienza (dove Schwab ha detto chiaramente che le figure maggiori sono al suo soldo insieme a politici, sindacati, uomini di religione (si perchè spero che un buon cristiano non creda che questo papa sia un vero papa visto che a Dio ha anteposto il vaccino per un anno)) poi come detto perderete tutti i diritti, e farete voi e i vostri figli una vita di merda con la Cina che continuera’ ad inquinare a tutto spiano insieme a tutta l’Asia.
    Ve l’ho detto. Tutto questo è determinato dai flussi di capitale (che stanno uscendo dall’Europa ed è tipico dei meccanismi pre default). I ricchi devono investire dove vi è un alto tasso di profitto, dove la domanda è satura tolgono i capitali, crolla tutto  e fanno crollare tutto, portano i soldi altrove (Asia) per poi una volta saturato l’Asia ritornare in Europa… ma sono meccanismo di lungo periodo. Sebbene i crolli come nell’antica Roma durano solo 8-9 anni in sostanza.  
    Per la cronaca esistono studi di economia dell’impatto delle macchie solari nel comportamento umano e ho avuto il privilegio di avere un professore Usa specializzato in tali tematiche. Non ha fatto altro che confermarmi il tutto… i cicli solari, i cicli dell’attivita’ umana sono strettamente legati.

  32. Pregevole questa presa di posizione, peccato che al CAI di Sarzana qualcuno tessa le lodi delle cave del Sagro e che i cosiddetti “free”climbers continuino a disturbare pesantemente tutti gli animali delle falesie

  33. Pregevole questa presa di posizione, peccato che al CAI di Sarzana qualcuno tessa le lodi delle cave del Sagro e che i cosiddetti “free”climbers continuino a disturbare pesantemente gli animali delle falesie

  34. Per parlare di condizione sociale, di benessere profondo, di scarti, di mercificazione servirebbero timelaps.
    Forse qualcuno prenderebbe coscienza della direzione e quantità del prosciugamento politicoculturale che ci sta spremendo.
    Lasciando sassi dove c’era l’uomo.
    [ma qualcuno guarderà i centimetri per ricamare minchiate, al posto di riconoscere il femonemo].

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