Greenspit
di Adam Ondra
L’arrampicata in fessura è piuttosto rara in Europa. La Yosemite Valley o lo Utah sono il vero paradiso degli arrampicatori di fessura. D’altra parte, c’è una valle in Europa che è soprannominata la Yosemite europea: è la Valle dell’Orco in Piemonte, Italia. Non c’ero mai stato prima e non vedevo l’ora di vederla finalmente. Ci ha fatto da guida una leggenda locale, Andrea Giorda, che negli anni ’70 e ’80 ha aperto alcune vie in zona, soprattutto in fessura. Ma l’obiettivo principale del viaggio era chiaro: Greenspit. Una fessura incredibilmente strapiombante, scalata per la prima volta da Didier Berthod più di vent’anni fa. Marcello Bombardi mi ha dato le informazioni e io volevo davvero provarla trad flash.
Cosa è Greenspit
a cura della Redazione
Greenspit è una delle fessure più famose al mondo e deve il suo nome al fatto che a metà degli anni ’80 fu scalata fino a metà da Roberto Perucca, utilizzando chiodi dipinti di verde. Nell’agosto 2003, lo scalatore svizzero Didier Berthod ha rimosso i chiodi e ha scalato questo tiro in libera. Lo ha definito “la fessura più difficile d’Europa” e gli ha assegnato il grado di 8b+. Poi, nel 2006, grazie al film First Ascent, la popolarità di questo incredibile tetto fessurato è esplosa in tutto il mondo e le immagini di Didier Berthod su questo tiro sono diventate leggendarie, facendo sognare generazioni di scalatori.
Nel corso degli anni, le poche prestigiose ripetizioni hanno ulteriormente aumentato la fama e la reputazione di questo tiro.
Il tiro è lungo 12 metri e si trova sopra il paese di Rosone, nella Valle dell’Orco. Per scalarlo è necessaria una tecnica di incastro perfetta unita a un buon grado di forza e resistenza, non solo delle braccia ma anche dei muscoli addominali.
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“io ho sempre sostenuto che se su una via vi è un incastro di ginocchio che ti permette di riposare le mani, tale incastro non vale, è come fare resting”
Enri, perdona, ma a me questa sembra un “corazzata Potiomkin” di dimensioni cosmiche…
*autore di una libera importante
Enri io l’unico problema che vedo nei kneepad è quando si sgrada una via precedentemente liberata senza, fossi l’autore di una libera rosicherei un botto. D’altro canto il knee bar è un’arte, per eseguirlo in maniera efficace ci vuole tanta esperienza e allenamento ed è una tecnica non lesiva per la roccia. A mio parere è un progresso che aggiunge un gesto tecnico bello senza togliere nulla alla scalata in sé. Discorso diverso è per gli slunghi, i paperi, i rinvii prepassati, in quel caso si utilizzano mezzi meccanici per aggirare semplicemente una difficoltà(io da arrampicatore della domenica li ho anche usati, ma io non conto un cazzo)
@Sebastiano il mercato delle sostanze dopanti è in continua corsa con chi fa l’antidoping, man mano che ne vengono scoperte di nuove se ne producono altre non rilevabili. Inoltre un atleta non è dopato tutto l’anno, fanno dei cicli, si allenano e poi arrivano in prossimità delle gare belli puliti(nonostante ciò ogni tanto qualcuno lo sgamano). Sull’attività outdoor poi, dove nessuno può controllarti penso si facciano le peggio cose. Questo non significa che chiunque dopandosi possa arrivare a certi risultati, questi sono geneticamente di un altro pianeta, però ormai faccio fatica a pensare che a livello professionistico ci siano ambiti puliti
@13
mai usati.
Mica voglio sminuire i mostri di oggi che fanno cose mostruose con o senza kneepads.
Noto che è uno strumento che è entrato a far parte della pratica ad alti livelli e che aiuta a tenere un incastro quando altrimenti sarebbe troppo doloroso.
Chissà magari domani scoprono la magnesite super attack ……
Dietro quello che vi ho detto (incastro = resting) non vi è nessuna logica, solo la passione senza tempo di ragazzi votati oltre la verticale che di fronte ad incastro di piede esclamavano : “Cosi non vale”.
Resta il fatto che fare una via con un incastro o meno fa una bella differenza di grado spesso e questo accade spesso anche per i super big di oggi. E oggi molti di questi incastri li tieni se ti fasci il ginocchio se no no.
Invece la diatriba mani fasciate si mani fasciate no in fessura non è una boutade. Ricordo che trent’anni fa quando si andava in Valle dell’Orco il dibattito era più che aperto. C’era chi sosteneva che salire le fessure con il nastro alle mani significava profanare la roccia.
Concordo con Cominetti che anche le suole delle scarpe sono un elemento esterno, assimilabile a fasciarsi le mani, ma ai tempi la discussione c’era eccome.
Scusa enri ma tu li hai mai usati i knee pads?
Enri: ora che l’hai buttata lì, argomenta logicamente l’assunto (sottolineo: logicamente). Hai già utilizzato una similitudine, quindi potremmo partire da lì: fare resting significa riposare bloccati al livello di una protezione artificiale infissa nella roccia (sia mobile che fissa); ne deduciamo che riposarsi utilizzando come mezzo di scarico per le braccia un’altra parte del proprio corpo, diversamente sollecitata ma comunque ingaggiata nello sforzo dell’arrampicarsi, sia equivalente al resting. Confermi?
Siete tutti molto ingenui …il vero doping si fa durante l’allenamento…per allenarsi al 150%…. Con sostanze di tutti i tipi….poi ci si pulisce, si recupera e si va alla prestazione…..
Volendo fare le pulci, il resting si fa su un ancoraggio mentre bende, guanti e knee pad sono equiparabili alle scarpette.
Almeno, a me sembra così.
Sul doping invece, ho sempre pensato che andrebbe liberalizzata ogni sostanza. Un record è il massimo ottenibile dal corpo umano in quella specialità. Visto che tutti si dopano e i più spalleggiati da società e federazioni importanti, possono permettersi di eludere i controlli, se tutto fosse concesso salterebbero molti poteri e careghe varie.
Per questo esiste l’antidoping.
Pensare che in qualsiasi sport a livello mondiale ci sia chi si dopa e chi no, è davvero ingenuo.
.”..a causa dell arrampicata sul divario qui arrivano arrampicatori da tutta Europa”
Il traduttore IA italiano è esilarante ;quando traduce gli urli liberatori in semplici A! top!
Direi che c’è poco da stupirsi da uno che ha ripetuto in libera la Dawn Wall.
IL suo livello si vede anche su quanto riesce a stare ed alternare le mani sul presone tondo all’uscita sopra il tetto.
Invece si potrebbe aprire una interessante discussione da bar dell sport sul fatto che la fasciatura alle mani per le fessure sia valida o meno. Cosi come gli odiosi knee pads per gli incastri di ginocchio. Ai miei tempi io ho sempre sostenuto che se su una via vi è un incastro di ginocchio che ti permette di riposare le mani, tale incastro non vale, è come fare resting. Figuratevi i knee pads….
Rispondo a Ugo Bo.
non credo proprio che un atleta come Adam abbia necessità di doparsi, senza contare che é stato un atleta olimpico e pluripremiato ai mondiali… (impossibile che sia fuggito da quei controlli)
Esempio: i manutentori dei meeting alcolici, avrebbero di sicuro aggiunto gli spit/chiodi mancanti facendone un tiro duro ma come tanti. Aleeeeeee
Esempio: i manutentori dei meeting alcolici, avrebbero di sicuro aggiunto gli spit/chiodi mancanti facendone un tiro duro ma come tanti. Aleeeeeee
Chapeau per la prestazione, ma il posizionamento dei friend è da migliorare 🙂 (gliene escono due da soli).
La traduzione di quello che dice Giorda nei sottotitoli è vergognosa, l’avrei fatta meglio perfino io!
PS
Per la Redazione: gli spit rientrano senza dubbio nella generica categoria dei “chiodi”, ma Greenspit (nomen omen) era attrezzata a spit (non “chiodi”) con le piastrine artigianali dipinte di verde. Mi si perdoni la pedanteria.
E’ un vero spettacolo. Magnifico. E’ un marziano caduto sulla Terra con le varappe ai piedi. Vederlo uscire girato al contrario ti fa venir voglia … di girare il display.
Temo che oltre a becchime e barrette ci sia anche qualche aiuto chimico che credo sia più frequente di quanto si possa pensare, soprattutto nell’outdoor dove non ci sono controlli (beninteso,la prestazione rimane straordinaria, doping o non doping)
Gli viene via un friend. Lì! Un altro sarebbe tornato vicino a quello precedente o avrebbe tentato di rimetterlo. E invece questo tira due urli, fa un foothook che manco la Korbut, e chiude il tiro.
Il tutto mangiando becchime e barrette di plastica.😮😮😮