Sci, scatta l’obbligo della polizza assicurativa per tutti (e arriva l’alcoltest sulle piste)
di Fausta Chiesa
(pubblicato su corriere.it, il 7 novembre 2021
Le nuove regole sugli sci dal 2022
Casco obbligatorio per chi ha meno di 18 anni, ma non solo. Polizza obbligatoria e controlli sull’uso di alcol e droghe. E regole su chi ha la precedenza. A partire dal primo gennaio del 2022 sulle piste ci sono molte novità che faranno assomigliare lo sciatore a un guidatore che dovrà conoscere e rispettare una sorta di codice stradale. Le norme sono entrate in vigore dalla scorsa primavera, dopo che è stato approvato il decreto 40 del 2021, ma la legge prevede che producano effetto dall’inizio del 2022. Ed è meglio informarsi, perché le multe, che scatteranno da gennaio 2022, sono elevate.
Ecco quali sono le «Norme di comportamento degli utenti delle aree sciabili», come sono state chiamate dal legislatore.
La polizza assicurativa
Come per chi usa l’auto o la moto, anche per chi scia dal primo gennaio 2022 scatta l’obbligo di essere assicurato per poter essere in grado di pagare eventuali danni provocati a terzi. Finora pochi sciatori facevano la polizza assicurativa eppure gli incidenti, anche mortali, sulle piste non sono mancati. «Lo sciatore che utilizza le piste da sci alpino – si legge all’articolo 30 del decreto 40/21- deve possedere una assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi. È fatto obbligo in capo al gestore delle aree sciabili attrezzate, con esclusione di quelle riservate allo sci di fondo, di mettere a disposizione degli utenti, all’atto dell’acquisto del titolo di transito, una polizza assicurativa per la responsabilità civile per danni provocati alle persone o alle cose». La multa amministrativa prevista per chi non possiede l’assicurazione va da 100 a 150 euro, oltre al ritiro dello skipass.
L’alcoltest sulle piste
Chi scia non può farlo sotto l’effetto di droghe o di alcol. Il decreto prevede accertamenti alcolemici e tossicologici. «È vietato sciare in stato di ebbrezza – recita l’articolo 31 della legge – in conseguenza di uso di bevande alcoliche e di sostanze tossicologiche. Gli organi accertatori, nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica, possono sottoporre gli sciatori ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili. Quando gli accertamenti qualitativi dato esito positivo ovvero quando si abbia altrimenti motivo di ritenere che lo sciatore si trovi in stato di alterazione psicofisica derivante dall’influenza dell’alcool o di droghe, gli organi accertatori, anche accompagnandolo presso il più vicino ufficio o comando, hanno la facoltà di effettuare l’accertamento».
Le sanzioni vanno da 250 euro a 1.000 euro.
Nessun limite di velocità ma…
Ma chi scia ha una velocità che non può superare? Su questo punto non è stato fissato un limite. «Ogni sciatore – prescrive la legge – deve tenere una velocità e un comportamento di prudenza, diligenza e attenzione adeguati alla propria capacità, alla segnaletica e alle prescrizioni di sicurezza esistenti, nonché alle condizioni generali della pista stessa, alla libera visuale, alle condizioni meteorologiche e all’intensità del traffico. Lo sciatore deve adeguare la propria andatura alle condizioni dell’attrezzatura utilizzata, alle caratteristiche tecniche della pista e alle condizioni di affollamento della medesima».
Sorpasso e precedenze
Visto che sciare sta diventando simile a guidare, che cosa prevede le legge come regole per sorpassare? E chi deve dare la precedenza? «Negli incroci gli sciatori devono modificare la propria traiettoria e ridurre la velocità per evitare ogni contatto con gli sciatori giungenti da altra direzione o da altra pista. In prossimità dell’incrocio lo sciatore deve prendere atto di chi sta giungendo da un’altra pista, anche se a monte dello sciatore stesso. Lo sciatore che si immette su una pista o che riparte dopo una sosta deve assicurarsi di poterlo fare senza pericolo per sé o per gli altri. Lo sciatore che intende sorpassare un altro sciatore deve assicurarsi di disporre di uno spazio sufficiente allo scopo e di avere sufficiente visibilità. Il sorpasso può essere effettuato sia a monte sia a valle, sulla destra o sulla sinistra, a una distanza tale da evitare intralci allo sciatore sorpassato».
Il concorso di colpa
Ma chi ha torto e chi ha ragione in caso di incidente, visto che le norme non prevedono un diritto di precedenza? Vale il concorso di colpa. Nel caso di scontro tra sciatori, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre i danni eventualmente occorsi.
Sosta vietata vicino ai dossi
Esistono regole sulle piste anche per fermarsi o sostare? Ebbene sì. «Gli sciatori che sostano devono evitare pericoli per gli altri utenti e portarsi sui bordi della pista. Gli sciatori sono tenuti a non fermarsi nei passaggi obbligati, in prossimità dei dossi o in luoghi senza visibilità. Durante la sosta presso rifugi o altre zone gli sciatori collocano la propria attrezzatura fuori dal piano sciabile, in modo da non recare intralcio o pericolo ad altri».
https://www.paginainizio.com/significato-nome/alberto_diffusione.html
poi a piacere ognuno si puo’cercare la diffusione del suo…e pure attritribuirsi o farsi attribuire un soprannome se nome o cognome sono inflazionati.
Il soprannome di famiglia (o subcognome) è un elementoutilizzato per identificare diverse famiglie che portano lo stesso cognome e che vivono nella stessa zona, pur non facendo parte dello stesso nucleo familiare o non avendo comunque stretti rapporti di parentela.
Come volevasi dimostrare:ieri domenica 28 novembre , in webcam si vedevano frotte di scialpinisti risalire col Margherita al passo sanPellegrino, funivia e cabinovie immobili, in concomitanza un battipista preparava piste per ponte di dicembre. A scelta gli skialper scendevano su neve non pressata o sulla novella pista appena battuta…gratis.
le attuali nevicate , se abbondanti e durevoli, metteranno pace ed ogni praticante trovera’ la sua personale declinazione dello sci..chi deve invece spalare a energia muscolare mettera’ a dura prova la sua efficienza.
Scrivendo alberti ho inteso comprendere in generale la categoria alla quale lei si pregia di appartenere e che sostiene essere molto numerosa e felice. Non intendevo insultare.
E di ciò mi scuso.
Post n. 10, egr sig.matteo, (la maiuscola non la merita), usando il mio nome al plurale mi insulkta e mi conferma quanto squallido lei dsia, con la massima disistima sperando di non incontrarla mai. Intanto mi faccio 9 gg di sci alpino alla faccia sua., con tanto di pranzo in baita facendo guadagnere i ruifugi, mentrer la maggioranza di voi non rende nulla ed è solo un peso per quando li si va a ricercare nelle valanghe. Penosi nel volersi ritenere superiori
ricerca web:”sci fondo in riva al mare :”…Sembrerà di vivere in uno scenario da sogno: una pista da sci di fondo verrà ricavata sulla scogliera di xxxx, a due passi dal mare, in occasione delle manifestazioni natalizie. ” altro sito scrive.” Una pista per praticare lo sci di fondo lunga 400 metri e posizionata a due passi dal mare, lungo il litorale cittadino. Adulti e bambini potranno utilizzarla tutti i giorni dal 4 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022, dalle 10 alle 20, portando con sé i propri sci oppure noleggiandoli direttamente sul posto. Sarà presente infatti un apposito servizio di noleggio sci, oltre ad un servizio di controllo atto a garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. Un’occasione unica per provare lo sci in riva al mare.”( non mancherebbero piste ciclabili adatte a pattinaggio e skiroll per parecchi chilometri ma gli esperti di marketing locale non ci hanno maipensato.)
Osservazioni: 1-“x country ski on beach sand “volendo si potrebbe fare anche su sabbia, giusto per ripetere i movimenti e sudare molto,.con sci vecchi, cacche di cane occulte permettendo”2-gia’provato su altra pista sintetica non gestita..un fruscio tremendo ai limiti dello stridore, mancavano i lubrificanti nei pannellli spugnosi intervallati…abbondavano invece ramoscelli e sassolini.
Potendo si pratica sci alpino e skialp, anche con gli stessi sci..ormai le due e pratiche si stano contaminando. visto Gare di ski-alp in salita su pista battuta e neve artificiale, risalite con pelli fuoripista accanto a piste sci battute e discesa sulle battute, gratis.
ricerca web:”sci fondo in riva al mare :”…Sembrerà di vivere in uno scenario da sogno: una pista da sci di fondo verrà ricavata sulla scogliera di xxxx, a due passi dal mare, in occasione delle manifestazioni natalizie. ” altro sito scrive.” Una pista per praticare lo sci di fondo lunga 400 metri e posizionata a due passi dal mare, lungo il litorale cittadino. Adulti e bambini potranno utilizzarla tutti i giorni dal 4 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022, dalle 10 alle 20, portando con sé i propri sci oppure noleggiandoli direttamente sul posto. Sarà presente infatti un apposito servizio di noleggio sci, oltre ad un servizio di controllo atto a garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. Un’occasione unica per provare lo sci in riva al mare.”( non mancherebbero piste ciclabili adatte a pattinaggio e skiroll per parecchi chilometri ma gli esperti di marketing locale non ci hanno mai pensato.)
Osservazioni: 1-“x country ski on beach sand “volendo si potrebbe fare anche su sabbia, giusto per ripetere i movimenti e sudare molto,.con sci vecchi, cacche di cane cocci e conchiglie occulte permettendo”2-gia’provato su altra pista sintetica non gestita..un fruscio tremendo ai limiti dello stridore, mancavano i lubrificanti nei pannellli spugnosi intervallati…abbondavano invece ramoscelli e sassolini.
Potendo, si pratica sci alpino e skialp, anche con gli stessi sci..ormai le due e pratiche si stano contaminando. visto Gare di ski-alp in salita su pista battuta e neve artificiale, risalite con pelli fuoripista accanto a piste sci battute e discesa sulle battute, gratis. Raramente visto anche fondisti in discesa su pista alpina difficile, con gli sci stretti, ma si trattava di atleti dei corpi militari e nazionale…che scendevano meglio e piu’ veloci degli skiatori turisti. La soluzione migliore sarebbe riuscire a buscare uno skipass omaggio riservato a persone o associazioni speciali o proprietari dei pascoli su cui in inverno passano le piste , al posto di un canone per concessione di passaggio, altrimenti fili spinati e recinzioni rimangono su.
Effettivamente il problema esiste (riversamento umano da pista a scialpinismo). Per questo io taglio la testa al toro e auspico che in montagna, ci sia meno gente in assoluto, in tutte le discipline. Interessante l’annotazione circa la pubblicità sul Cortiere, mi era sfuggita, rintraccero’ la pagina. Se passi con gli sci nelle valli occidentali, prima o poi ci si incontra… Stame bin.
Premesso che pratico lo sci alpinismo dai tempi dell’attacco zermatt con talloniera look…. che anche io sono stato bene bene lo scorso inverno con poca gente a fondo valle…. leggendo i commenti di questo articolo, come del resto anche in altri articoli del blog, mi domando: ma quanto siete snob nei confronti delle sci alpino. Prima di ricevere i consueti insulti da tastiera segnalo alla vostra attenzione che oggi, per la prima volta (almeno per quanto ho notato io), su mezza pagina del corriere a diffusione nazionale, e non su stampa specialistica, c’è la pubblicità di una nota marca di scarponi da sci alpinismo. Il segnale è in linea con l’aumento dei praticanti degli ultimi anni e tale aumento potrebbe diventare esponenziale. Sarà un bene? . .. meno incremento delle infrastrutture impiantistiche. Sarà un male? …. troppi scialpinisti in giro tra l’altro con obbligatorietà di programmare con largo anticipo escursioni che prevedono appoggi per la notte. Non lo so. So solo che i pistaioli in questo blog sono considerati, a più riprese, degli “idioti”, e nel contempo si auspica alla crovella “meno montagna per tutti”, me se i pistaioli si “evolvessero” e si riversassero sullo sci alpinismo? Al blog l’ardua sentenza, spero solo di non impazzire maggiormente nel trovare parcheggio alla base di certe gite. Buone sciate.
Panzeri, con il massimo rispetto, ma… nel contesto della discussione, trovo il tuo commento molto a la Bonino.
Beato te.
dopo 30 anni di sci alpinismo sono passato allo sci in pista per motivi miei
mi piace devo dire
posso permettermi di andare a sciare in settimana evitando la ressa
ho un figlio maestro di sci fresco fresco che incomincerà a lavorare a brevissimo
anch’io a gennaio passerò 5 giorni in dolomiti a sciare in pista
dov’è il problema?
buona sciata a tutti e se lo fate rilassatevi con la polvere
Il nostro Paolo si sminuisce sempre. Ma non dovrebbe: lui è uno spirito libero, e vaga libero per monti solitari.
Ho avuto l’opportunità di vivere lo sci su pista in gioventù, divertendomi un mondo e spendendo due lire. Da anni mi godo i pendii isolati e selvatici.
Bellamente, me ne frego.
Si incistino come vogliono. Ci penserà il clima a riportare tutti a ragionare.
https://antidizionariodellamoda.tumblr.com/post/5255780546/mantello-thirring-thirrings-cape-patent-1940
quasi quasi…col fai da te…non lo trovo prodotto con criteri moderni. Anzi..c’e’
col nuovo nome:http://sporting-sails.com/products conveniente con lo skipass a punti.
Usciranno sci con fari al led di posizione e frecce direzionali…Poco ma sicuro!
Sanj a tutti.
…saranno infatti un’instigazione ad andare ancora più veloci “intanto siamo assicurati e per le nostre teste (vuote) c’è il casco obbligatorio…
Ormai lo sci di pista viene considerato da tutti una pratica simile al motociclismo o all’automobilismo su pista…
Caro Giorgio, in punta di fioretto sei stato ancora più tranchant di me nel giudizio sulle qualità morali ed intellettuali degli alberti sostenitori dello sci e degli impianti
Sono “ovviamente” d’accordo su quanto detto negli interventi precedenti ma vorrei anche mettere in evidenza l’incompetenza e la stupidità alla Carlo Cipolla del legislatore e dello sciame pericoloso di giuristi che hanno ispirato queste norme. Esse saranno infatti un’instigazione ad andare ancora più veloci “intanto siamo assicurati e per le nostre teste (vuote) c’è il casco obbligatorio a proteggerci”. Ormai lo sci di pista viene considerato da tutti una pratica simile al motociclismo o all’automobilismo su pista, al go-kart su pista, al motocross su pista e via discorrendo. Con la differenza che interessa migliaia di persone impreparate e non pochi specialisti. L’unico modo per evitare incidenti sarebbe rendere le piste difficili, gobbose e piene di ostacoli naturali come erano un tempo ma “ovviamente” questo non va bene a nessuna delle parti in causa: gli impiantisti vedrebbero scendere drasticamente i per loro importantissimi bip ai tornelli, i produttori di impianti per la neve artificiale e di battipista farebbero fallimento e così i produttori di caschi. Quelli di sci, attacchi e scarponi dovrebbero rivedere completamente le caratteristiche dei loro prodotti. Cambierebbe la tecnica insegnata dai maestri e le gare di sci da discesa diventerebbero più spettacolari. Si finirebbe una volta per tutte di sentir parlare di sicurezza delle piste da parte di gente che farebbe meglio a cambiare mestiere. Rimarrebbero in pista solo i veri sciatori, quelli in grado di capire che cos’è “l’arte dello sciare”.
La copertura assicurativa richiesta è una normale copertura di Responsabilità Civile verso terzi che ogni famiglia con un minimo di buon senso dovrebbe avere e che costa poche decine di euro all’anno.
Il fatto che comprenda anche gli eventuali comportamenti colposi durante qualsiasi attività sportiva non professionale è la norma, non l’eccezione.
Di sicuro non è questo che rende lo sci di pista più costoso o meno appetibile alla massa degli sciatori.
Eppure c’è ancora chi vuole attrezzare con impianti il Vallone delle Cime Bianche per fare il più grande comprensorio di sci del Mondo e rendere possibile passare dalla Valle d’Aosta a Zermatt senza doversi fare 4 ore di macchina. E chi lo propone accusa coloro che sono contrari di mancare di visione del futuro, dicendo che la Valle d’Aosta oggi ha di cosa vivere grazie al tursimo, in particolare sciistico invernale.
Mancanza di visione?
Questi che dicono ciò hanno certamente una bella e lunga vista ma sullo specchietto retrovisore, come ormai si usa dire…
L’esercizio di composizione certosina di testi di legge, decreti , regolamenti vari che non trascurano un dettaglio minimo ci pone al n°1 tra le nazioni piu’ evolute della Galassia..poi quanto al mettere in pratica, sorvegliare e sanzionare.. dipende..
Giornalista e Scrittore Luca Goldoni ” Dipende”
Carlo, il fatto che lo sci su pista divenga sempre più costoso non sarà mai un deterrente, purtroppo. Semmai tutte queste complicazioni lo faranno abbandonare da quelli che si guardano davvero intorno e qualcuno di loro opterà per le pelli e la fatica.
Concordo sul fatto che l’inverno scorso si stava benissimo.
L’associazione “Mati pe ‘e baite” e lo scli club “Sumiun” comunicano il loro scioglimento :-)))
Speriamo che “questo” sci di pista , cioè quello del giorno d’oggi, diventi così costoso che più nessuno riuscirà a permetterselo. Alla fine chiuderanno gli impianti per assenza di clienti! Che goduria, l’inverno scorso, avere le piste a disposizione per galoppate con le pelli (impianti chiusi): atmosfera d’antan e bella gente. Quasi quasi c’è da augurarselo di nuovo…
“controlli sull’uso di alcol e droghe”
E’ la fine dei gazebo aperti di fianco ai rifugi sulle piste da sci, dove facevano bella mostra le varie grappe alla frutta. Nel gruppo con cui sciavo c’era la tradizione “chi primo cade paga il primo giro a tutti”.
Ma forse anche il bombardino non sarà più concesso?
Proprio bello lo sci di pista, sempre più vera quintessenza dell’amore per la Montagna, spazio intonso di natura e libertà.
Manca solo un tracciatore satellitare (per facilitare i soccorsi, ovviamente, e magari per controllare i comportamenti) e una targa fluorescente per facilitare l’identificazione…che a qualcuno dei fieri sostenitori dello sci da pista andrebbe rivettata al ….