Con i fondi del Pnrr, igloo, pista da sci artificiale e camping di lusso

Grazie alla vacca Pnrr che si lascia troppo facilmente mungere, ecco un progetto che urla allo scandalo: il nuovo “Sistema integrato della montagna Sarnano-Monti Sibillini”.
Presentato il progetto: 36 milioni da spendere in tre anni. Previsti nuovi rifugi e seggiovia, camping di lusso, bob su rotaia, osservatorio astronomico, pista di pattinaggio su ghiaccio, pista per gommoni da sci estate-inverno, glamping, parco avventura e gonfiabili per bambini. Il sindaco Piergentili: «E’ un sogno, qui così tanti soldi non si sono mai visti». Il presidente Acquaroli: «Dobbiamo invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne».

Igloo, pista da sci artificiale e camping di lusso
(la rivoluzione di Sarnano e Sibillini «Turisti in montagna tutto l’anno»)
di Monia Orazi
(pubblicato su cronachemaceratesi.it il 21 aprile 2022)

Trentasei milioni di euro da spendere i prossimi tre anni per la “rivoluzione” turistica di Sarnano con una pista da sci artificiale da usare estate ed inverno in Neveplast, un resort ecologico che prenderà il posto di un vecchio rifugio, le “Lanterne” di Santa Maria Maddalena innovative costruzioni rifugio in legno utilizzabili anche di notte come tutte le strutture, un igloo costruzione rivestita di bianco che prenderà il posto di un cubo di cemento in quota abbandonato, la nuova cabinovia nascosta alla vista da un innovativo ponte coperto dal manto erboso, spazio anche al glamping, il cosiddetto campeggio glamour di lusso, per un nuovo concetto di accoglienza turistica di livello superiore, che punta ad offrire al turista la possibilità di arrivare in montagna tutto l’anno, avendo a disposizione una serie di attrazioni turistiche che lo facciano restare per almeno cinque, sette giorni. L’investimento non riguarda solo Sarnano, ma anche i Comuni di Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Montefortino, Montemonaco, Sarnano, ed Ussita hanno avviato un processo di ammodernamento degli impianti di risalita e dei rifugi dell’alta montagna per un valore di 58 milioni di euro complessivi, costituendo un sistema turistico integrato, presentato di recente alla Bit di Milano.

Da sinistra il sindaco Luca Piergentili, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, l’assessore Guido Castelli e il professor Valerio Temperini della Politecnica

Interventi per il turismo estivo
Saranno costruite una pista per gommoni a ciambella gonfiabili, una teleferica con volo d’angelo, piste ciclopedonali ed escursionistiche, un parco avventura, un percorso alpine coaster che consente di scendere dalla montagna a tutta velocità tramite bob su rotaia. Non basta, ci saranno una parete per arrampicata sportiva, un osservatorio astronomico, un safari adventure (cioè uno zoo percorribile con mezzo proprio), un parco con giochi gonfiabili per bambini e un’area sosta attrezzata dedicata ai camper. Tutti gli impianti saranno utilizzabili qualsiasi giorno dell’anno ed anche in notturna. Il progetto “Sistema integrato della montagna Sarnano-Monti Sibillini” è stato presentato il 20 aprile 2022 nell’auditorium comunale di Sarnano, alla presenza dei progettisti, degli esponenti della Regione, del Comune di Sarnano e della Sassotetto srl. La zona si trasformerà nella “Sibillini mountain experience”, questo il nome del marchio ideato dal team di creativi e progettisti, coordinati dall’architetto Alessandro Agrati di Milano esperto in allestimento di interni e dall’ingegnere Giustino Di Emidio di Ascoli Piceno. Sono stati coinvolti anche giovani architetti del master della Politecnica di Milano. «Quando vengo nelle Marche mi stupisco che non possano diventare qualcosa di unico al mondo – ha detto Agrati – occorre lavorare su quanto viene percepito, per far capire al mondo come le Marche siano qualcosa di unico. Per una volta dobbiamo diventare locomotiva, per questo abbiamo attivato un gruppo di lavoro, queste montagne hanno un’unicità da far emergere, il marchio Sibillini mountain experience è la garanzia che questo patrimonio è contenuto in una bolla unica. In tutte le università si studia il nuovo lusso, che vuol dire esclusività, cioè che il tempo è mio e lo gestisco io. Ci siamo già confrontati con il Parco e gli altri enti, abbiamo convinto i migliori produttori del settore per dare vita ad un’offerta turistica con strutture di qualità».

I progettisti Alessandro Agrati e Giustino Di Emidio

Interventi per il turismo invernale
Gli interventi riguarderanno anche gli impianti sciistici che saranno potenziati con la costruzione di un nuovo impianto di risalita, nel potenziamento e ristrutturazione della seggiovia di Fonte Lardina, potenziamento dell’impianto di innevamento artificiale su tutto il comprensorio sciistico, ristrutturazione e potenziamento dello snow park, realizzazione di una pista per lo snow tubes, i gommoni da neve, realizzazione di due tapis roulants coperti, installazione di nuove protezioni per la sicurezza delle piste, riqualificazione dell’illuminazione delle piste ed infine la realizzazione di una pista di pattinaggio su ghiaccio. Entrando nello specifico del progetto, l’intervento andrà ad interessare direttamente un’area di circa 130 ettari sui cui insistono: la baita la Capannina in località S. M. Maddalena; la Piccola Baita in località Sassotetto; la baita Euroski 1.700; gli impianti di risalita e i terreni agricoli ad uso zootecnico e forestale.

Fondi dal CIS e dal Pnrr Sisma
I fondi per il progetto arrivano dal contratto istituzionale di sviluppo Sisma, gestiti dal ministero della coesione territoriale, dal Pnrr complementare Sisma gestiti dal commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, in collaborazione con il Comune di Sarnano e la Sassotetto srl che gestisce gli impianti sciistici, con una ripartizione della spesa che rispettivamente impegna il settore pubblico con l’80 per cento dell’investimento (29 milioni di euro erogati dal ministero per mezzo del Pnrr Sismi 2009 2016 fondo complementare) e il privato con il restante 20 per cento (7 milioni di euro dalla Sassotetto Srl). Il piano degli interventi si articolerà su più moduli: sviluppo, riqualificazione e caratterizzazione dell’offerta turistico-ricettiva, sviluppo dell’offerta di prodotti e servizi spa, benessere ed esperienze di sport; sviluppo, valorizzazione ed integrazione dell’offerta culturale ed ambientale, sviluppo e qualificazione del sistema infrastrutturale a supporto e un mirato piano marketing e di comunicazione al fine di un maggior sviluppo delle competenze e offerte dei servizi complementari. Nel complesso la nuova offerta turistica del comprensorio montano ha come aspetti principali l’enogastronomia, il turismo lento e naturalistico, la sicurezza e la tranquillità, l’artigianato e la manifattura, la cultura e l’arte, l’autenticità, le tradizioni.

La presentazione delle autorità
Ad aprire gli interventi è il sindaco di Sarnano Luca Piergentili: «Questo prima di essere un progetto è un sogno, è la prima volta che qualcosa viene condiviso con il territorio, siamo arrivati a questo dopo notti insonni ma crediamo che questo sia il futuro dei Sibillini. Con Montefortino e Ascoli Piceno abbiamo presentato un progetto da 101 milioni di euro, che si è classificato al primo posto. Dietro questa progettualità c’è un cambio di prospettiva per la nostra montagna, un investimento da 40 milioni di euro soldi che non si sono mai visti qua sinora. Le Marche puntano sul turismo della neve, otto comuni si sono uniti per formare un sistema turistico integrato della montagna».

Ha preso poi la parola il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che ha affermato: «Vogliamo ricostruire questi territori, i tempi perché tornino ad essere vissuti sono lunghi, ma dobbiamo accelerare. Questo è un progetto importante per alzare il livello di competitività e attrattività turistica regionale, dobbiamo passare ad un’offerta turistica destagionalizzata che traina tanti filiere, quella dello sci, quella del paesaggio, quella enogastronomica. Abbiamo un patrimonio di cui essere orgogliosi lo dico anche ai giovani che vanno fuori regione dobbiamo dare loro l’orgoglio e la professionalità per rimanere qui, per invertire la tendenza allo spopolamento delle aree interne. Ci sono risorse che vanno spese per aggregazione, non per campanilismo». L’assessore alla ricostruzione Guido Castelli di nuovo ha denunciato come il caro materie prime stia rischiando di bloccare la ricostruzione: «Ci sono 9 milioni di turisti balneari ed un milione sui Sibillini, bisogna lavorarci questa è una strategia articolata nelle parole borghi e montagna, coppia che trova un prima affermazione nel sistema del contratto istituzionale di sviluppo per rilanciare l’area del cratere. L’idea è quella di creare un hub che fa da traino all’intero entroterra, nel segno della sostenibilità e del rilancio dei borghi. Vanno create le condizioni per destagionalizzare l’offerta turistica, in modo che un imprenditore veda in tali luoghi potenzialità utilizzabili». Castelli ha anche ricordato gli investimenti regionali per la Pedemontana Sarnano Amandola con prosecuzione nell’ascolano, per 100 milioni di euro. Sono intervenuti anche il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni, il professor Valerio Temperini della Politecnica delle Marche, che ha presentato un’analisi dell’offerta turistica locale. «La nostra società è coinvolta sin dal 2005 come concessionaria degli impianti e dei ristori invernali – ha detto l’architetto Andrea Silipo, presidente della Sassotetto Srlun soggetto imprenditoriale privato che ha svolto e svolgerà un insostituibile ruolo di attivatore di processi di sviluppo condivisi. Da non tralasciare, inoltre, il fatto che l’arrivo sul territorio di risorse finanziarie di tale entità metterà in moto meccanismi virtuosi di nuovi investimenti privati da parte di operatori locali, piccole e medie imprese, commercianti e portatori di interesse».

Fuori dal coro
Progetto per i Sibillini, è uno spreco di risorse
Non vedo alcun motivo per unirmi al giubilo per il mega progetto di circa 30 milioni di euro, che diventano 36,5 con i fondi del Pnrr, destinati dalla Regione a Sarnano. Non darà vita a una ’rivoluzione turistica’, ma a un prototipo della nuova ’città della domenica’ basato su un’idea di turismo mordi e fuggi“. A parlare è il deputato Pd Mario Morgoni, che interviene sul “Sistema integrato della montagna. Sarnano – Monti Sibillini”, per il comprensorio montano e sciistico. “L’investimento totale – prosegue l’onorevole – impegna circa 15 della dotazione complessiva di fondi Cis (contratto istituzionale di sviluppo) e spenderli per una ’Disneyland’ della montagna appare un enorme spreco di risorse pubbliche. Più che spendere i soldi per realizzare opere tipo pista per gommoni a ciambella gonfiabili, bob su rotaia, e safari avventure, sarebbe opportuno investire su forme di sviluppo meno invasivo, più coerente con la natura e la vocazione del territorio. Lo spopolamento delle aree interne non si combatte trasformandole in parchi di divertimento ma con una crescita duratura. Inoltre non possono essere sottaciute le irregolarità che hanno compromesso la linearità dell’iter attraverso il quale la Regione ha selezionato i progetti presentati in relazione ai Cis. Si va dal mancato rispetto dei termini già fissati per la presentazione dei progetti a nuovi criteri di merito introdotti unilateralmente dall’assessore Castelli. La giunta regionale dovrà renderne conto in Consiglio a seguito di una mozione presentata dal gruppo consiliare Pd, che sottolinea come l’intera procedura sia viziata da illegittimità“.

Mario Morgoni

Il commento della redazione
Abbiamo riportato appieno le deliranti dichiarazioni udite il 20 aprile 2022 per il gusto di non concedere a quegli interventi (riassumendoli) neppure un barlume di serietà e di onestà. Siamo di fronte all’ennesimo, scandaloso e osceno sperpero di fondi, voluto e perpetrato dai soliti avventurieri che si riempiono la bocca di paroloni sul futuro della montagna e le tasche con soldi che potevano essere spesi ben diversamente. Queste persone e questi enti sono ciechi di fronte all’evidente inutilità di quasi tutte le opere in programma, alcune delle quali penosamente ridicole; sono assurdamente sordi di fronte alla sempre più allarmante penuria di neve. Sono impermeabili di fronte alla realtà dei fenomeni di una società che cambia e di fronte all’evidenza di una penuria di strutture di ricezione cui però nessuno ha fatto cenno.

E nell’ignoranza e nel menefreghismo generale riescono a far passare per necessarie e allettanti delle promesse che neppure il più incallito dei marinai oserebbe fare. Promesse dalla nauseante ripetitività, tipiche di un vinile rotto. In un territorio che, stremato dai terremoti degli anni scorsi, accetta qualunque ancora di salvezza, anche se questa lo sembri soltanto.

La montagna, per sopravvivere prima e per prosperare poi, deve essere rivalutata prima di tutto nella nostra mente e passare dalla condizione di semplice “fonte di reddito” a quella di insostituibile ricchezza naturale della quale in futuro avremo sempre più bisogno. Devono crescere di numero coloro che invocano una programmazione della montagna che lasci da parte qualunque facile speculazione sul costruire, cementificare e occupare altro suolo naturale.

Con i fondi del Pnrr, igloo, pista da sci artificiale e camping di lusso ultima modifica: 2022-05-02T05:28:00+02:00 da GognaBlog

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23 pensieri su “Con i fondi del Pnrr, igloo, pista da sci artificiale e camping di lusso”

  1. Aggiungiamo l’altra vacca da mungitura che é l’Olimpiade 2026, la fragilità del territorio valtellinese e la corsa dell’alta valle alle speculazioni edilizie: ma VIA VAS e VINCA sono solo parolacce? Difendiamoci dal cemento e dai futuri rottami di nuovi/obsoleti impianti!

  2. Notizia che certamente fa incazzare. E LE 80 ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE COSA FANNO? LE SCIMMIE? E IL CAI? Noi che seguiamo, commentiamo, incoraggiamo questo blog, cosa possiamo fare? RESISTIAMO? Incredibile, che in parlamento nessuno si schifa di questa situazione e purtroppo di tante altre analoghe, NESSUNO PARLA! I PARCHI, IL MINISTRO DELL’AMBIENTE, (preferisco chiamare così), si sono espressi? Mah povera Italia!

  3. Forse il momento storico è propizio per le BR.
     
    N.B. Mi raccomando: BR sta per Brigate Resistenti.

  4. Totalmente d’accordo con la nota della redazione. Non è più possibile che in un Paese che si dice civile si continuino a proporre progetti faraonici inutili con l’utilizzo di fondi pubblici anche europei soprattutto nel momento in cui la nostra economia sta attraversando (e non è finita!) il periodo più difficile del dopoguerra. Chi propone cattedrali nel deserto  è un disonesto in malafede che vuole solo arricchirsi alle spalle della società.  Ma temo che fino a quando il “gregge non pensante” degli italiani è solo interessato al consumo, c’è ben poco da illudersi sulla possibilità di estirpare la piaga dei profittatori. Amen

  5. siete a conoscenza di altri progetti montani tipo questo che attinga ai fondi del PNRR?
    Sarebbe interessante farne un censimento

  6. In giro tanti progetti consumistici mascherati dalla parolina magica “resilienza”. Applicatela questa parola nel contesto montano e realizzate opere che evitino consumo del suolo, costi di gestione ed energetici smodati e soprattutto abituino le persone ad un uso corretto della montagna. Quest’ultima non deve essere un parco dei divertimenti. Si tratta, invece, di un territorio vulnerabile. 

  7. https://www.neveplast.com/it/neveplast-realizza-in-russia-la-pista-da-sci-artificiale-piu-lunga-del-mondo/
    A prescindere dal compiacimento per una ditta Italiana che sfonda (sfondò) all’estero… si era nell’anno 2019.. Furono consentiti ai locali solo commenti favorevoli?Ai contrari, ( se pure con i  vari epiteti ai politici nostrani  elargiti nei commenti,) quanti anni (10 0 15) di vere sciate :9 mesi l’anno a – 30 ,  su neve , in…Siberia??

  8.  esperienza personale: in localita’di parco friulano, ottima pista ciclabile, museo, ecc…e poi: Pista sci fondo artificiale a spazzolette, doppia tecnica  …invasa da sassolini e rami..senza ombra di gestione ( con proteste locali nellaf ase di costruzione),poi pista per evoluzioni in Bike..deserta e con le curve paraboliche e ondulazioni di legno..ormai marcito…palazzetto dello sport  per pattinaggio su ghiaccio chiuso in estate…e accanto macchinari per produzione neve artificiale su pista discesa e fondo..in inverno . Letto qualche intervista che  lamenta poco usopista rtificiale  a fronte di spesa sui 250 mila euro, risposta:avevamo i fondi UE e dovevamo spenderli…per non perderli. Analoghi impianti artificiali  per lo sci in prossimita’ della costa  triestina…frequentatissimi e  ben gestiti.

  9. C è una fortissima richiesta di Glamping e Neveplast , ovunque vado non si parla d’ altro ..neanche la futura recessione spaventa queste teste fini.
    Completamente d’accordo con la redazione!
     

  10. Il Comune di Sarnano non fa parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e non perchè il proprio territorio sia disomogeneo e marginale rispetto agli altri Comuni interessati ma perchè non  ha mai accettato e quindi sottoscritto, i disciplinari con i relativi vincoli. Osservando i confini del Parco risulta chiaramente questa anomalia simile ad un sforbiciata sul lato orientale dello stesso. Guarda caso la maggior parte degli investimenti si fanno nel Comune di Sarnano, con soldi pubblici e in parte di una società che opera prevalentemente sullo stesso territorio, alla faccia dell’aggregazione e valorizzazione dei borghi montani ed anche alla faccia dei tanto decantati ( a parole) Parchi, centenari o meno che siano. 

  11. Una vergogna. L’ennesima mazzata ad una montagna su cui il turismo esercita pressioni fuori controllo ed ennesimo esempio di una totale assenza di visione per il futuro per tutto il Paese. Soldi che non riavremo mai spesi per micro opere a macchia di leopardo e senza futuro. 

  12. Errata corrige intervento precedente: 24,46 sono MILIONI di euro di contributi incassati il 29/12/2021 per coprire le perdite d’esercizio del 2021 del comprensorio Campiglio/ Folgarida-Marileva, pari a  22,81 milioni. Analoghi contributi dello Stato sono finiti nelle casse delle altre società impiantistiche italiane. Lo Stato assicura a esse la prosperità e lo sviluppo eliminando i rischi imprenditoriali “straordinari” e patrocinando in tal modo gli investimenti in nuovi lunapark e nell’ammodernamento degli esistenti, il tutto in nome di uno strano modo di concepire la sostenibilità. Trasformando aziende a basse prospettive reddituali in ghiotti investimenti.
     

  13. Questo progetto è l’ennesima conferma di una cricca dominante di politici, esperti, studiosi, imprenditori che continuano a gabellare iniziative assurde e perdenti come progetto virtuosi, da finanziare prevalentemente con il denaro pubblico,  mettendo sulle loro torte avvelenate qualche ciliegina per far credere della loro genuinità. Anche i corsi di formazione dei futuri strateghi del turismo sono spesso infarciti da visioni deliranti della sostenibilità di questo genere, in nome delle quali si possono finanziare i progetti più assurdi, frutto di un mix esplosivo di ignoranza e malafede. Si parla ad esempio di sostenibilità del lusso ai massimo livelli, facendo leva non solo sugli arricchiti buzzurri ma anche sulle masse che vedono come un miraggio il potersi concedere almeno una volta nella vita un hotel da 800 eu per notte.  Senza scomodare la scioccante moda del lusso estremo e sostenibile, nella valle dove vivo è stato aperto un B&B che offre notti in igloo di plastica trasparente (e, per sentito dire) puzzolente a 250 caduna, colazione pantagruelica (ovviamente con prodotti locali) compresa. Sembra abbia molto successo. Le masse che vivono nei ghetti cittadini sono alla ricerca di emozioni artificiali di questo tipo. Tutto questi progetti che vengono gabellati come sostenibili e patrocinabili sono frutto di una mentalità dominante che crede nei giochi di prestigio della finanza moderna e nella possibilità senza fine di coprire i buchi finanziari che sono destinati a provocare con futuri contributi pubblici. Leggo su di un quotidiano locale dei giorni scorsi (L’Adige, 29 aprile) che le funivie della holding Campiglio e Folgarida hanno avuto dallo Stato oltre 24.4 di contributi straordinari per annullare le perdite per il mancato funzionamento dovute alla pandemia. Ma vi rendete conto? Non stiamo parlando di cassa integrazione straordinaria  per i lavoratori ma di soldi per ricoprire le perdite di chi ha investito nella neve artificiale e nella deturpazione sistematica del paesaggio e che continua tranquillamente a farlo, con progetti sempre più megagalattici.

  14. Tra gli idioti ci mettevo anche quelli che si augurano gli autoblindo agli angoli del quartiere dove vivono, quelli che non rispettano il prossimo e le sue scelte e cose così…. Generalizzando eh!?

  15. La popolazione italiana è fatta così. Ci sono alcune eccezioni, probabilmente i lettori del GB lo sono per intero, ma sono un’inezia nella generale ipocrisia. Gli italiani hanno tante qualità, intelligenza, cultura, vivacità ecc ecc ecc, ma sono degli incorreggibili approfittatori. Non cambieremo mai.

  16. L’attuale governo favorisce l’ignoranza e l’indigenza, bacini per far proliferare l’idiozia della più parte della popolazione che necessiterà di distrazioni adeguate, quindi idiote.
    È il cerchio del “chi se ne frega”
    in cui politici e azzeccagarbugli vari si inseriscono a meraviglia creando un mondo parallelo popolarissimo. Chi resta con un pizzico di ragione si oppone inutilmente perché la maggioranza vince. 
    Guardarsi sempre dai doppimenti (e tripli). L’avevo scritto qui  già anni fa e mi era stato cancellato, ma ho continuato a pensarlo.

  17. Ho letto solo le conclusioni di Alessandro.
    Opportunamente aggiornate possono essere riferite a quanto sta accadendo a livello nazionale, ma non per l’ambiente o la montagna, per la politica tutta.
    La consapevolezza che implica un raggio d’azione politica che non sia tanto modesto o tanto totalitaristico, per il primo escluderebbe gli esperti, i tecnici, gli specializzati, per il secondo i truffatori.
    Entrambi sono coloro che eleggerete anche la prossima volta.
     

  18.  cronaca: https://www.ildolomiti.it/montagna/2021/la-storica-seggiovia-della-piccola-cortina-va-in-pensione-foto-in-vendita-i-200-seggiolini-per-anni-la-mia-famiglia-ha-gestito-limpianto-ora-e-tempo-di-chiudere
     al momento della decisione, ancora non sapevano del PNRR?
    In gennaio2022 , visti rotoli di cavo d’acciaio ormai arrotolati nel parcheggio prossimo alla stazione dipartenza.  Quando  verranno smontati i piloni di sostegno?Eppure la zona merita,ma forse e’ meglio così.La storia non Insegna:https://www.dovesciare.it/news/2020-09-24/lo-sci-che-fu-lelenco-di-tutte-le-311-stazioni-sciistiche-fantasma

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