Il battito di Orbán
di Roberta Trucco
(pubblicato su ferraraitalia.it il 16 settembre 2022)
Con un decreto del ministero dell’interno, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, il Governo di Budapest stringe ancora sulla legge sull’aborto. “Oltre ai requisiti già previsti per abortire, la nuova norma rende obbligatorio per i medici presentare alle donne la prova chiaramente identificabile delle funzioni vitali del feto”.
Come se le donne non sapessero, dal giorno stesso in cui scoprono di essere incinte, che la vita sta creando altra vita nelle loro viscere. Tutte le donne lo sanno, anche le più giovani, anche le bambine, anche le meno istruite, anche le più misere, e lo sanno per il semplice fatto di essere nate da donna, perché fa parte della loro storia, perché i loro corpi sentono e comunicano con la loro anima, perché i loro corpi ogni mese gli ricordano il potere che sta dentro di loro.
Si può quindi solo dire che chi ha scritto e pensato questa legge è un sadico o una sadica. Una legge che non conosce e non riconosce l’umano è una legge disumana e questa non riconosce la piena umanità delle donne! E diciamolo, la piena umanità delle donne è sempre stata difficile da accettare dai grandi pensatori della storia e dai legislatori. “O angeli o streghe malefiche”, mai semplicemente donne.
Far ascoltare il battito cardiaco del feto poco prima di praticare un aborto equivale a dire alla donna: ”Tu che non sai cosa sia la vita, che umana non sei, sappi che stai uccidendo la vita, sei un’omicida”.
Curiosamente, la definizione di morte è stata modificata negli anni ’60 proprio per consentire la donazione degli organi. Una questione molto complessa sulla quale mi piacerebbe ragionare.
Prima un morto lo riconosceva anche un bambino. La morte era legata alla cessazione del battito del cuore. Bastava appoggiare l’orecchio sul cuore, sentire il freddo che avviluppa un corpo nel quale il sangue cessa di fluire, per riconoscerla. Oggi non è più così, oggi c’è anche la morte cerebrale e la dichiara un medico. Una nuova forma di potere su cui riflettere.
Alle donne incinte però il cuore che smette di battere lo vogliono far sentire.
Forse hanno dimenticato cosa sia la morte, forse il progresso le ha portate sulla via della perdizione. Come femminista sono sempre stata a favore della legge 194, che non è una legge a favore dell’aborto, ma una legge a favore della piena autodeterminazione delle donne. Dove autodeterminazione va intesa come un processo nel quale le decisioni sono il frutto di una relazione profonda tra l’individuo e il gruppo, la società che appunto non le lascia sole. La 194 è una legge compassionevole, capace di indicare la strada alla comunità, ma aperta alla complessità della vita e delle relazioni umane.
Dovremmo chiederci quindi come sia possibile che Viktor Orbán e il suo governo, orgogliosamente, annuncino che in un “paese cristiano” come il loro questo sia un passo avanti in difesa della vita. Ma forse non c’è da stupirsi, solo pochi mesi fa la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ribaltato una sentenza di 50 anni prima, mostrando quanto il patriarcato non abbia alcuna intenzione di smettere di legiferare sui corpi delle donne.
Il potere in un sistema patriarcale, sistema in cui tutti e tutte siamo cresciuti, è fondato sul controllo dei corpi delle donne. Perché? Per il semplice fatto che il potere generativo delle donne sfugge al controllo degli uomini. Da sempre l’autodeterminazione delle donne è temuta e va tenuta sotto controllo, va delimitata, perché la loro autodeterminazione, se pienamente riconosciuta, conferisce loro un potere impossibile da eguagliare.
L’autodeterminazione delle donne obbliga tutti, uomini a donne, a rivedere il sistema sociale in cui viviamo, un sistema tragicamente competitivo in cui solo il più forte ha “il diritto” di vivere e comandare, e apre invece a una visione del mondo e della vita opposta, fondata sulla cooperazione tra diversi e sulla fiducia reciproca.
Ecco perché questi uomini/donne politici, saldamente radicati in una cultura patriarcale, ancorati alla vecchia visione darwiniana del più forte, si beano di approvare leggi antiumane. Il loro potere è visibile solo quando legiferano sui corpi delle donne, quando annientano il senso stesso dell’umanità delle donne, altrimenti sparirebbero.
Orbán ha introdotto una nuova forma di tortura. Ma attenzione, non c’è da fidarsi dei quintali di indignazione che riempiono la bocca dei politici e inondano le colonne dei giornali. La legge barbarica ungherese non è tanto lontana da noi, ‘il battito di Orbán’ si sente anche da qui. Nell’Europa delle frontiere, dei muri, delle guerre fratricide, il patriarcato non conosce confini. E le donne hanno cominciato a capirlo.
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Anche argomenti che non mai sentito tra quelli femministi.
http://www.linterferenza.info/editoriali/donne-destra-donne-sinistra/
A chi non è chiaro il significato di muoversi stuprando la natura.
Telegram | Effetti Collaterali | Oggi | 10:09
Ma anche a tutti i progressisiti.
Roberta. Pare che Gasparri presenti quel progetto di legge ad ogni inizio di legislatura per una sorta di suo impegno personale nei confronti di un’attivista del movimento per la Vita defunta. In ogni caso io sono più ottimista. Ci provarono con il divorzio e poi con l’aborto e andarono in minoranza. Perché certe posizioni nel nostro paese sono minoritarie. La maggior parte degli italiani, pur con tutti i loro difetti, hanno i piedi piantati per terra su certi temi. Li sperimentano sulla loro pelle o sulla pelle di loro familiari. E conoscono la sofferenza concreta, che è diversa dal dibattito sui social e dai catechismi. Anche i conservatori. E lo stesso accadrebbe sulle tematiche del fine vita, che i politici non osano affrontare per pusillanimità (ovviamente se presentate con buon senso e senza estremismi). Poi io non condivido la tua equiparazione tra destra e sinistra, ma di questo abbiamo già parlato. Io sono rimasto alle posizioni di Bobbio. Le differenze esistono, eccome, almeno sul piano ideale. Poi chiaramente se una guarda i quattro dell’Ave Maria che oggi guidano la “sinistra” nel nostro paese si mette le mani dei capelli. Tra parentesi, è interessante fare la somma dei voti assoluti dei due schieramenti e confrontarla con la rappresentanza parlamentate. Tafazzi for President.
Non capisco cosa intendi. Curioso però che con tutto quello che succede la prima azione di governo sia questa? Non vi ponete delle domande? Questi omuncoli, perché è di questo che si tratta. Sentono il loro potere solo se controllano quello delle donne. Sono davvero dei disperati
Ma come dovrebbe andare?
Escludi ci possano essere donne con pari idee di leggi?
Ecco dimostrato quello che dico “Inizia l’era del centrodestra: il senatore di Forza Italia ha appena depositato una proposta di legge il cui titolo è più che chiaro su quali siano le intenzioni: “Modifica dell’articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del concepito” . La prima azione di un uomo al potere legiferare sui corpi delle donne. Destra e sinistra non c’è differenza. La prima azione di biden fu quella di ammettere trans donne alle categorie sport delle donne. Sono tutti uguali. Loro rendono visibile il loro potere legiferando sul sesso e i corpi delle donne.
78: allegato dimenticato.
Telegram | Effetti collaterali | 151022 | 12:50
Ha detto “lui, lei”.
Arrestatelo.
Poi ha detto anche “mi fermo qua”.
Benevolo.
A tanto ci avete portato.
Avete detto di tutto per un frocio e niente degli ultimi due anni.
Ingabbiati.
Non pensate ai froci. Pensate alla gabbia. Nessun frocio si sentirà offeso.
“Sono cose apparentemente piccole, volgarità minori ma hanno il loro peso. La mia opinione è che vanno contrastate anche sui blog.”
Concordo. Incominciamo a tenere a freno anche noi stessi (parlo in senso generale), magari mordendoci la lingua e rileggendo lentamente quanto scritto, soppesando ogni singola parola. Se poi temiamo di essere stati influenzati dall’impulsività, conviene riflettere per qualche ora prima della pubblicazione.
Dice il saggio: “Devi dominare la parte oscura e rettiliana del tuo cervello. Altrimenti il rettile dominerà te”.
Bertoncelli. Caro Fabio, la crosta della civiltà è molto sottile. Basta grattare un po’ e si scatenano i peggiori istinti. C’è un contenuto latente di odio e aggressività che cerchiamo in vari modi di gestire ma che basta poco a “slatentizzare” come dicono con orribile parola gli psicologi. Per questo bisogna evitare certe espressioni e un certo linguaggio e tutto ciò che legittima gli “sbrocchi”. Sono cose apparentemente piccole, volgarità minori ma hanno il loro peso. La mia opinione è che vanno contrastate anche sui blog. È prevenzione primaria. Vox clamantis in deserto.
— ODIO. ODIO CONTRO GLI INNOCENTI. ODIO CONTRO LE DONNE —
Elisabetta Ambrosi, giornalista del Fatto Quotidiano:
“Ammetto. Non dico piú, ma come Fontana disprezzo anche la moglie. Chi si accoppia a tali personaggi come minimo è connivente. Poi forse magari è povera, non può separarsi bla bla. Resta la disistima“.
Non contenta, nel post (poi tardivamente rimosso) la giornalista ha perfino allegato una foto in cui si vede non solo la moglie di Fontana, ma anche la figlia piccola di entrambi mettendo (forse non intenzionalmente) la famiglia Fontana alla gogna pubblica.
Ora non sorprende che una giornalista de Il Fatto esprima tutto il proprio odio contro la terza carica più alta dello Stato, ma quando si pensa di essere pronti ormai a tutto mai ci si sarebbe aspettati che una donna attaccasse un’altra donna solo per aver sposato un politico; anche usare il termine “accoppiato” è veramente uno stile molto basso.
(Estratto da lavocedeltrentino.it)
Pensiero unico diversamente descritto. Per me molto offensivo.
Trovo il commento 62 molto ben scritto per sintesi e contenuto. Detto questo eviterei in ogni caso di bollare chiunque con parole offensive o che possono essere ritenute tali. Tra l’altro non serve a nulla e ha il solo effetto di alzare il conflitto. In generale sul tema, e’ corretto salvaguardare i diritti fondamentali di ognuno, basta non confondere i diritti con i desiderii, i diritti con le pretese.
Bravo non chiedere che sui sussidiari che hai ingoiato non troveresti conferma.
A Fabio vorrei dire interessante il suo intervento a proposito di famiglia e unione civile. Concordo ma in parte. si deve ragionare su intendimento della famiglia. La famiglia nucleare padre madre e figlio è piuttosto recente. Le famiglie erano i clan, o comunità allargate nei tempi passati. Non so e ci voglio pensare se madre padre figlio è la forma naturale. Mi interrogo. Un tempo i primitivi non sapevano che c’era un padre di seme ad esempio. Nel medioevo gli organi o i poveri erano tirati su dai monaci ad esempio o dalle monache Dunque sull’adozione di coppie omosessuali io non sono così chiusa. Mentre il diritto ad avere un figlio quello no non è un diritto tanto meno ad averlo con parte dei propri geni come se contasse solo la proprietà genetica . La maternità è ben altra cosa e non un ovulo di proprietà con lo sperma di proprietà. Non so se mi sono spiegata. Ci ragiono. Grazie per la sollecitazione . Cari saluti
“Frocio non è offensivo è un tipo di persona.“Quindi le persone avrebbero un tipo… Interessante.
E, sentiamo, oltre ai fr*ci, quali altri tipi di persone ci sarebbero, secondo te ?
I normali, per caso ?
“La realtà è di chi la descrive”
Anche qui ci sarebbe bisogno di qualche chiarimento, ma temo che ci sia sotto qualche principio quantistico, pertanto non oso chiedere 🙂
5.
D’incoraggiamento.
Pasini, Balsamo, Govi state a discutere con questo narcisista vaneggiatore professionista della supercazzola? Oltre che voce assai poco originale nel coro del fasciosovranismo. Dicono e scrivono più o meno le stesse scontate e noiosissime minchiate. In modo tra l’altro estremamente prolisso, vacuo e spocchiosamente presuntuoso. (Cit. Marco Lanzavecchia)
Non puoi essere più lontano di così.
Come ogni volta che apri bocca per dire qualcosa di me.
Galattico.
La realtà è di chi la descrive.
Frocio non è offensivo è un tipo di persona.
C’è anche chi si offende se lo chiami col nome sbagliato.
E se fa testo un giudice andate a vedere le sentenze contro i criminali della protopandemia.
Pensiero unico vi ha preso per il basero e vi porta in giro mentre pensate d’essere in groppa al progresso.
Malori.
Rob de matt, dicono a Milano. Il problema non è il Merlo qui, che direbbe qualunque cosa per differenziarsi,provocare e attaccare briga. È che ci sono in giro un sacco di Merli che non si limitano agli insulti in rete ma agiscono comportamenti intolleranti, come ho raccontato dei miei due amici che cercavano la pace nel paesello dell’entroterra ligure. Grave errore. Era meglio restassero a Zurigo. E certe cose che vengono dette in rete legittimano il contenuto aggressivo latente che si cela dietro la superficie della società ma basta grattare un po’ e vengono fuori tanti piccoli Orban.
Considerando che si è parlato anche di omosessuali, vorrei esporvi la mia opinione in proposito. Armatevi di pazienza e leggete nel seguito.
DEFINIZIONI
1) Famiglia: uomo + donna + eventuali figli.
2) Unione civile: uomo + uomo; donna + donna.
COSTITUZIONE
Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.
Art. 31. La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
LA FAMIGLIA
La famiglia serve per perpetuare la specie umana ed è un istituto presente in ogni società umana sin dalla notte dei tempi.
Però in passato alcuni regimi comunisti piú efferati tentarono di eliminarla, allo scopo di esercitare un controllo totale sugli esseri umani. Ciò accadde per esempio sia col regime comunista cinese all’epoca di Mao e della Rivoluzione Culturale (le ‘comuni’) sia col regime degli Khmer Rossi in Cambogia nel 1975-1979.
GLI OMOSESSUALI
Gli omosessuali sono nati cosí o lo sono diventati? Non lo so e non importa. Hanno il diritto di vivere la loro vita. Hanno il diritto di unirsi col proprio compagno in una ‘unione civile’ riconosciuta dallo Stato. A mio giudizio i diritti di questo istituto devono essere i seguenti:
1) Diritti ereditari: uguali a quelli di un coniuge.
2) Diritto di subentro nella locazione abitativa in caso di morte del compagno affittuario.
3) Diritto di visitare liberamente il proprio compagno in caso di ricovero ospedaliero. Ricordate ciò che accadde al povero Walter Bonatti sul letto di morte? E in quel caso si trattò di coppia eterosessuale ma non sposata! Una vergogna siffatta non deve piú succedere.
4) Soprattutto diritto al rispetto, come merita ogni essere umano che a sua volta rispetti il prossimo.
5) Al momento non mi rendo conto di altri eventuali diritti. Si valutano proposte in aggiunta.
NO agli assegni familiari. NO alla reversibilità della pensione. E perché no? Certamente non per fare un dispetto agli omosessuali. Il motivo è chiaro: è la famiglia che perpetua la specie ed è la famiglia che deve essere tutelata dalla società.
NO all’adozione: un bimbo ha il diritto di crescere con un padre e una madre, e tale diritto prevale su qualsiasi desiderio della coppia omosessuale.
NO all’utero in affitto, per chiunque: eterosessuali e omosessuali.
E le famiglie al di fuori del matrimonio? Le rispetto al pari delle altre. Ciò che conta è l’amore. Però capisco che uno Stato ha bisogno di impegni scritti e di firme.
… … …
Cosí la penso io, che da giovane ero di idee e passioni radicali. Beninteso, le idee del Partito Radicale prima che Pannella impazzisse con la Cicciolina e Toni Negri.
Però tuttora mi è rimasto nel sangue questo principio: i diritti civili e la Costituzione sono sacri.
Pertanto grido NO a ogni forma di totalitarismo: fascismo, nazismo, comunismo, islam radicale, clericalismo, ecc. ecc. (tutti gli eccetera possibili e immaginabili). Ivi compreso il capitalismo sfrenato.
Buona democrazia a tutti. E… speriamo bene.
Merlo, spesso le tue minchiate arrivano al sublime. Non c’entra nulla il politicamente corretto, “frocio” e’ una parola usata in chiave dispregiativa ed offensiva ( e’ come dire come “merda di omosessuale” ). E’ un po’ come “terrone”, usato molto negli anni 70, soprattutto nelle citta’ italiane del nord, verso i provenienti dalle regioni meridionali. E’ il punto non e’ se davvero possa costituire una offesa o no, e’ la ‘cifra comunicativa’, che denota disprezzo, dileggio e sostanzialmente violenza, che lo rende improponibile ( per Puttana vale la stessa cosa ).
Secondo me non hai alcuna idea di cosa sia il politicamente corretto, ti sei solo messo in testa che e’ roba da piddini o da americani, e quindi da condannare
Non ci penso.
Se non capisci che froci e simili sono offese soltanto nel vergognoso mondo del politicamente corretto, non sono in grado di spiegare niente.
Puttana è offensivo per una puttana?
“Froci non è un’offesa se (non) per qualche squilibrato”
Ah, davvero ?
Beh, prova a entrare in un locale frequentato da omosessuali e grida forte: “ma guarda quante coppie di fr*ci!”, poi vediamo cosa succede.
Oppure puoi provare ad andare dai giudici che hanno emesso questa sentenza e dirgli in faccia che sono degli squilibrati:
unar.it/portale/-/cassazione-dare-del-frocio-è-sempre-diffamazione
Ma, a parte questo, non ho capito cosa intendi con: “non c’è bisogno di fare famiglie di fr*ci per avere un coniuge con diritti di firma, eredità, eccetera“.
Potresti esplicitare meglio ?
Grazie.
Tra cui
Tra quella di riempire righe senza dire niente. Froci non è un’offesa se per qualche squilibrato.
Torna sulla terra. Manco ti rendi conto che dire coppie di froci è un’offesa. Perché la forma è sostanza e le parole feriscono. Va beh che l’empatia non sarà probabilmente una tua competenza distintiva, ma trattieniti nel linguaggio almeno su questi temi sensibili e vai avanti col vigliacchi e schifosi che tanto, perlomeno a me, non ci fa più ne’ caldo e ne’ freddo. Il problema però non sono le tue intemperanze oltraggiose ma il non intervento del tuo Lord Protettore che non ti blocca quando sbrocchi troppo. Io ho un’altra visione sui Minima Moralia della comunicazione anche in rete, come già detto più volte. Fate un po’ voi. A magari a qualcuno piace “caldo” e si diverte pure. Infinite sono le perversioni degli umani.
A proposito di film. Perchè avrei insultato gli omosessuali?
Merlo. Torna sulla terra reale e smettila di ravanare nei rifiuti tossici della rete. Qui nessuno istiga all’omicidio nessuno e non condanna alla forca nessuno. Sei tu che ti fai tutto un tuo film. Buona domenica di preghiera anche a te e non insultare più gli omosesuali, che non sono responsabili dei tuoi rancori. Prenditela coi “maestrini” come me e tutta la sequela di complimenti che hai dedicato a me e ad altri in questi due anni che frequento questa osteria.
Dagli al fascista e uccidilo. https://retedellereti.blogspot.com/2022/10/new-york-donne-incontentabili.html?m=1
Se si scrive “coppie di froci” e lo si lascia scrivere non mi offendo io, povero untorello, ma migliaia e migliaia di persone, che ancora oggi soffrono e sono dileggiate, perché come ho raccontato ieri, a proposito dei miei due amici nel piccolo paese ligure, non è tutta Milano o Roma ed è pieno di persone intolleranti di chi fa scelte diverse e non c’entra nulla tirare in ballo la maternità surrogata che anche a me fa un certo orrore, anche se qualcuno recentemente, una mamma di una delle due partner femmine di una coppia, mi ha fatto presenti aspetti non puramente mercantili in UK, che ignoravo e sui quali mi permetto comunque di diffidare, pur con tutta la disponibilità a capire le ragioni del cuore di altri diversi da me. Bertoncelli, il mio dialogo con Roberta Trucco, era un dialogo “in seno al popolo” e riprendeva temi tradizionali di un mondo al quale probabilmente tu non appartieni ed è un tuo pieno diritto e merita rispetto. Assolutamente. Sul fatto che il combinato composto tra l’insipienza del Brutto, del Buono, del Bello e del Cattivo che guidano oggi lo schieramento progressista e la confusione generata dai tanti Tafazziani che ci sono da sempre nel mio mondo abbia portato al successo conservatori e reazionari basta guadare la cronoca del giorno. Ma anche qui probabilmente le nostre valutazioni su uno che si chiama Benito come secondo nome e uno che dice sui temi del rispetto della diversità dice le cose che dice Fontana divergono. Ed è assolutamente legittimo, ma permetti che per molti, anche qui, non è motivo di gioia. Ne sono sicuro. E non c’entra nulla col fatto di non essere democratici e di non rispettare chi la pensa diversamente. Dire che una posizione è conservatrice o reazionaria appartiene ad un altro ordine di pensiero che dare ad uno del frocio. In ogni caso, buona domenica.
45, 46
Non dire queste cose, non essere offensivo.
Al nostro maestrino non piacciono.
Grazie.
“a Trieste hanno sparato idranti su gente pacifica”.
Ma erabi quattro, forse cinque. Non contano null. Vaccinati o muori.
“green pass ( che di green e di giusto non aveva nulla)”
Non essere stupida, quelllo e altri erano slogan, mica altro.
“Io mi sento tradita dalla sinistra e non sono più disposta a tacere”.
Non dirlo ai fascisti de facto, loro sono quelli che capiscono.
“Alla fine ad approfittarne sono i conservatori e i reazionari”.
Come per l’attacco al sindacato era utile alle destre.
Ridicola anima anonima.
In quanto a Nichi Vendola, ex presidente di Sinistra Ecologia Libertà, ex deputato di Rifondazione Comunista, ex presidente della Regione Puglia, ha commesso un abominio.
Ha pagato una donna per l’ovulo, ha affittato un’altra donna per l’utero, ha comprato un bimbo: orribile e criminale! Ha agito con totale disprezzo di una vita umana (la donna dell’ovulo), di una seconda vita umana (la donna dell’utero), di una terza vita umana (il bimbo): si è comprato tutto coi soldi al libero mercato.
Dal punto di vista etico, un mercante di schiavi ha un concetto non molto dissimile degli esseri umani di sua proprietà.
“Alla fine ad approfittarne sono i conservatori e i reazionari.”
Chissà, oltre alla sinistra forse non esistono solo i conservatori, gli oscurantisti, i reazionari, i fascisti, i nazisti, i clericali. Forse al mondo esiste anche chi la pensa in modo differente ma non è né reazionario né tutta quell’altra roba. Semplicemente, ha un’opinione diversa. Però, dato che si tratta di opinione in contrasto con quella al potere, costui viene criminalizzato.
È quanto accaduto, per esempio, con chi non si era vaccinato e con chi aveva protestato contro il Certificato Verde.
Vi ricordate? Qualcuno ci raccontò che il Green Pass è uno “strumento di libertà”. Beh, traducete le parole in lingua tedesca e otterrete: “Green Pass Macht Frei”. Uguale uguale.
In questo caso, allora, chi sarebbe il fascista?
Un altro esempio è successo con l’Ucraina. Chi era contro alla guerra è stato definito con disprezzo “putiniano”. Ma allora anche la nostra Costituzione è putiniana?
Ho seguito tutta la discussione in aula sul ddl Zan. La sinistra si dibatte al suo interno ma di fatto non ha trattato su nulla di quelle che erano le richieste di modifiche ed è la causa del blocco che poi è avvenuto. Idem per la maternità surrogata dice di non appoggiarla ma si gira dall’ altra parte e non affronta il problema dei bambini che arrivano dall’ estero ( ucraina soprattutto) acquistati li. Io mi sento tradita dalla sinistra e non sono più disposta a tacere con la scusa che do il fianco alla destra. Vorrei , ma qui si apre un capitolo enorme, ricordare che il super green pass ( che di green e di giusto non aveva nulla) e che è stato causa di una discriminazione intollerabile è stato voluto fortemente dalla sinistra. Il 15 ottobre dell’ anno scorso a Trieste hanno sparato idranti su gente pacifica che manifestava e non è stata la destra a mandare gli idranti.La destra non è meglio di certo. Per me destra e sinistra oggi non esistono più. Oggi assistiamo a un potere politico asservito a lobby di potere e al libero mercato. È tutto da ripensare. Uscire dagli schemi che ci propinano e rimettere al centro le comunità. Ma su questo mi fermo perché non si può discutere di temi tanto complessi su PC. Rischiamo tutti di fraintendeteci quando in realtà abbiamo più cose che ci uniscono di quante ci dividano . Concentriamoci su quelle. A partire dalla dignità delle persone. Cari saluti e qui chiudo davvero buona notte
Sul decreto di legge Zan per quello che ne so io ci sono interpretazioni molto contrastanti. Molti di coloro che erano favorevoli hanno negato gli sviluppi che tu hai sottolineato e che ti preoccupano (come preoccupano anche me) e che sono stati utilizzati purtroppo molto a scopo politico dai conservatori. Altri, anche in organizzazioni di sinistra legate al mondo LGBT, ne hanno messo in evidenza gli errori e ambiguità di scrittura. Non penso sia un caso che poi alla fine non sia poi stato spinto tanto.Non lo ritengo una prova sufficiente per la tua accusa di tradimento a tutta la sinistra della lotta per i diritti. Io sono colpito che molte persone che si dicono di sinistra, in passato o oggi, (parlo in generale e non di te) non si rendano conto che criticare duramente le leaderhip attuali è una cosa e fare confusione mettendo tutto dentro un calderone è un’altra. A meno che siano loro stessi confusi, per vari motivi, e ce ne sono molti., Alla fine ad approfittarne sono i conservatori e i reazionari. Saluti.,
Roberta Trucco. Non mi riferivo a te ma a quello che ha scritto Merlo che per me è inaccettabile. Forse ti sono sfuggiti dei post.
Io coppie di froci non l’ho scritto …ma di cosa parli? La sinistra ha aperto spinto sul ddl Zan che apriva al self ID e va nella direzione. La sinistra, e lo dice una che è sempre stata di sinistra, apre al riconoscimento di bambini comprati all’ estero con questa pratica in barba alla nostra legge. Sono amica di gay e lesbiche che rispetto nel profondo.Spiace che non ci si capisca. Ma può capitare.
A proposito di scuse: https://www.ariannaeditrice.it/articoli/oltre-il-giardino
Fascista del politicamente corretto.
Roberta Trucco. Tu hai detto che la sinistra ha messo sul mercato la maternità e i bambini tradendo la causa della parità dei diritti. Quale esponente della sinistra ha presentato un disegno di legge sulla maaternita’ surrogata? Chi ha promosso iniziative di partito volte a favorire questa pratica in Italia? C’è stato il caso Vendola ma riguarda comportamenti personali, a meno che tu pensi che Vendola rappresenta i milioni di persone che votano o si ritengono a sinistra. Per il resto non si usa l’espressione “coppie di froci” perché questo linguaggio non è accettabile ed è offensivo verso tante persone. Non ci sono giustificazioni, anche se ti arrampichi su specchi di 7a. Puoi solo scusarti. Punto.
“Pratica aberrante”
Per tutti i gusti.
Mi sono persa qualcosa nei commenti e mi dispiace ci sia disputa sul rispetto, però capita usando questi mezzi. A Roberto per il poco che ho capito e a volte è difficile capirsi con questi mezzi vorrei solo dirgli che ho curato il libro di Teresa forcades “siamo tutti diversi” e con lei mi batto per il sacramento del matrimonio per le coppie gay. Abbiamo però firmato un appello per abolizione universale della maternità surrogata che consideriamo una pratica aberrante. Su questo tema scrivo da anni e per fare comprendere alle giovani generazioni quanto il corpo sia portatore di un sapere ancestrale, e quello delle donne da millenni ne è consapevole in modo profondo grazie al privilegio di portare la vita in grembo, e che la maternità surrogata rischia di cancellare per sempre il legame con questo sapere , ho scritto un romanzo ” il mio nome è Maria Maddalena” ed Marlin, nel quale una giovane donna avventatamente si presta come madre surrogata e solo in Amazzonia a contatto con le popolazioni indigene yekuana capirà il valore della maternità. Questo per dire che si può e si deve stare nella complessità. I gay le lesbiche i trans sono esseri umani come tutti noi, ma è giusto dare il giusto nome alle cose e i diritti di avere figli non sono diritti e i bambini non sono in vendita. Dunque a volte basta dirsi contro la maternità surrogata per essere tacciate di omofobia, ma questo è falso.un caro saluto a tutti e grazie per gli interessanti spunti di discussione.sarebbe certamente bello chiarirci difronte a una bella tavola imbandita, vino e una chitarra. Chissà forse un giorno sarà possibile.
Il vento che soffia è caisato a quelli come te.
Ricordatelo.
E come veggente non vali niente.
Mi sono vergognato io che tu abbia usato con disprezzo l’espressione “coppie di froci” su un blog come questo e con lettori come penso sia la maggior parte di noi. Ma soprattutto che il tuo Lord Protettore te lo lasci scrivere. Ci sono dei limiti minimi della volgarità e del pregiudizio. Comunque, fate quel che volete. In fondo siete in linea con il vento che soffia. Ma non sarà per sempre, almeno me lo auguro. Ricordatevelo. Buona domenica.
Intanto manda armi per la pace.
E fottitene dei morti che fa.
Secondo me sei tu quello privo di rispetto.
Irrispettoso
Sei totalmente privo di ogni rispetto e non hai la minima capacità di capire la sofferenza delle persone, a differenza di ciò che dichiari. Lascio ad altri la diagnosi. Io non ti rispondo perché non saprei trattenermi e ci tengo alla mia dignità. Vai in pace.
Il politicamente corretto è la vera piaga.
Anima anonima
Roberta. Chi, quando e con quali azioni (provvedimenti e proposte di legge, documenti di partito dichiarazioni ufficiali….) esponenti della “sinistra” hanno “ immesso maternità e bambini sul mercato” tradendo in modo terribile la causa della parità dei diritti?
ps. Casi della vita. Sono tornato ora da una bella giornata di volontariato su un sentiero dell’entroterra ligure. Una coppia di amici che erano con me a lavorare, uno svizzero e un’italiano, mi hanno chiesto di aiutarli a vendere la loro bella casetta in un paesello del Levante perché sono oggetto di continui comportamenti sgradevoli nei loro confronti e vogliono trasferirsi. Poi apro per rilassarmi un po’ il blog e vedo che qualcuno ha usato ancora l’espressione “coppie di froci”. Mi sono girate profondamente le palle, non tanto perché qualcuno l’abbia scritto ma perché sia stato permesso. Qualcuno dirà: eh dai, lascia perdere, sei esagerato, è solo un’espressione volgoratta e popolare. No, cari compagni di blog, non sono d’accordo, mi dispiace. Non si tratta di sottigliezze pedanti. Il linguaggio è lo specchio dell’anima e io penso che il rispetto si sostanzia e parte anche da piccole cose, che poi piccole non lo affatto sono a mio parere.
La percentuale delle guide alpine femmine forti alpiniste è molto più alta tra le donne che tra i maschi. Le 9 guide femmina che conosco sono tecnicamente molto più forti delle 250 maschi che conosco. Ovviamente in percentuale in ciascun gruppo. Spero di essermi spiegato.
“Le donne sono fisicamente diverse dagli uomini.”
Sí, è vero. E questa è una delle gioie della vita, per gli uni e per le altre! 😇😇😇
Ma anche i transessuali sono fisicamente diversi dalle donne. Però nel nuoto (e in altri sport) si incomincia a farli competere insieme. Le donne perdono, si arrabbiano e protestano per l’ingiustizia.
Benvenuti nel mondo “sessualmente corretto”.
grazie perché da millenni fai parte di quelli che stanno avanti. Io non credo alla complementarità…siamo semplicemente diversi. Il punto è che le donne non hanno avuto voce propria…sempre declinate dal potere maschile. Abbiamo diritto a fare degli errori anche noi
Interscambiare le prospettive? Nel mondo duale è un ossimoro. Gli opposti possono unirsi se sono opposti. riconosco qualunque esigenza diversa dalla mia ma non chiamo nessuna emancipativa.
Ok allora come la mettiamo? Le donne sempre fuori da certi luoghi…non guide alpine non alpiniste etc. Perché ti preoccupi per maschi che non lo passano? Scusa ma c’è qualcosa che non regge nel tuo ragionamento.le donne sono fisicamente diverse dagli uomini, ritmi biologici completamente diversi. Quand’è che questo fuori nel pubblico verrà compreso e trasformato? E se non lo so fa sull’, esperienza delle donne su cosa lo si fa? Si continua a farlo sull’esperienza dei maschi? Dai su aprirsi a tentativi di guardare alle cose anche a partire dal nostro sguardo mi pare il minimo. Si faranno degli errori anche ma si andrà avanti. E è il minimo che potete fare.
E quando le donne governeranno alzeranno o abbasseranno la quota nell’intento di migliorare il livello? Non è nell’emulazione la via. È ripetitiva. Non è creativa. Non e vostra è nostra.
Non è questione di mezzo punto. È credere che emulare il modello in corso comporti valorizzare l’esclusività delle donne e il loro valore. e poi quanti maschi hanno preso 6.4?
Non capisco cosa non ci trovi di buono in cosa dice e organizza la Torretta. Trovo interessante questo articolo e la battaglia della Torretta assolutamente giusta e legittima. A scalare o ci vai con i paradigmi dei maschi e costruiti da loro sui loro corpi o non ci vai? Donne come lei unite ad altre donne dimostrano che si può essere serie e brave alpiniste e anche guide alpine anche cambiando i requisiti di mezzo punto. Olè torretta e olè donne francesi che fanno da apripista.
Ecco un • tra i molti • passo emulativo.
Se lo trovate emancipativo-evolutivo della consapevolezza di essere donna beate voi.
https://www.corriere.it/buone-notizie/22_ottobre_14/montagna-scalate-non-sono-solo-maschi-noi-donne-discriminate-13e8979a-4755-11ed-8ee2-07ab17a2d97d.shtml
Roberta, 😊😊😊.
Fabio chiedi esattamente quello che chiedo anche io. No non sei patriarcale ne maschilista ( che sono due cose diverse). Magari fosse come dici tu.
Io desidererei che in Italia:
1) si applicasse la legge 194/78 in toto.
2) si ammettesse che la legge 194/78 non riconosce affatto il diritto all’aborto.
3) si smettesse di ricorrere all’aborto come metodo alternativo agli anticoncezionali.
Tutto qui.
Sono un bieco patriarca? maschilista? fascista? nazifascista?
… … …
Art. 1 della legge 194/1978.
Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio.
L’interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.
Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.
Roberto, si dobbiamo ricordare da dove veniamo è vero ma avere anche occhi onesti per il tradimento terribile della sinistra che abbiamo contribuito a costruire. Chi oggi è intollerabile per me è quella sinistra che come dice bene Lorenzo immette maternità e bambini sul mercato e lo spaccia come atto d’amore. Quella sinistra che ha cavalcato i diritti delle donne e ora le tradisce così. Per me è imperdonabile
Non so se ti riferisci a me. Nel caso, non ho nulla a che vedere con quanto esprimi. Non si tratta di non riconoscere le evidenze, tantomeno di non rispettarle. Si tratta di contestare l’equiparazione politica a quella naturale. E soprattutto all’instabilità che comporta. Chi sventola strisce di colori non sospetta ciò che la sue stesse pretese nascondono e implicano in campo pedagogico, formativo, identitario. Nessuno ti vieta di mettere la gonna ma di pretendere un cesso tutto tuo non è un diritto, tantomeno un figlio da comprare. E non c’è bisogno di fare famiglie di froci per avere un coniuge con diritti di firma, eredità, eccetera.
Per quante responsabilità abbia il “progressismo” sul tema della parità di diritti tra generi diversi (chi nega le diversità nega l’evidenza) non sono minimamente paragonabili a quelle dei reazionari difensori della società patriarcale. E’ diventata una moda “masochista” di cui mi sfuggono le ragioni. Bisognerebbe mantenere un minimo di prospettiva storica, non solo su questo tema, andando al di là delle proprie delusioni per cio’ che poteva e potrebbe essere. E parlo in prima persona, perché anch’io sono furibondo quando vedo e sento certe follie. Questo ovviamente non significa non “picchiare duro”, ma senza fare confusione e confondere le idee, perché poi le conseguenze si vedono, come sottolinea l’articolo. Non vedo come possa esserne contento chi, in vari modi, appartiene al “campo progressista” e che si comunque sempre battuto per certi obiettivi. Come posso dimenticare che il mio primo voto fu per il referendum a favore del divorzio ? Ma qualcuno si ricorda cosa dicevano i comitati Gedda e com’era la vita delle coppie separate? Per non parlare della tragedia degli aborti clandestini o ad Amsterdam attraverso la quale sino passate non poche ragazze della mia generazione. Mai dimenticare da dove veniamo e dove potremmo tornare.
due pari e diversi. dovrebbe essere così. non omologati. il punto che è la differenza di sesso che è ancora sotto scacco non quella di genere, secondo me. la parità dei generi ha portato il progressismo a sostenere il genere neutro e dunque la cancellazione delle donne. concordo con lorenzo di cui ho letto gli articoli linkati, quanta scelleratezza nella cultura che abbiamo lasciato avanzare e che oggi è causa di tanta sofferenza. si certo tutti ne siamo responsabili, anche le donne e tra queste anche femministe. però è un fatto chi ad oggi che ha avuto maggiori responsabilità nelle stanze dei bottoni sono gli uomini e resta che molto del danno sta nell’idea che abbiamo delle donne e degli uomini e qui dobbiamo cresce e cambiare. e per crescere e cambiare bisogna elaborare pensiero, prendere delle posizioni a rischio di sbagliare. è quello che cerco di fare nel mio piccolo.
La parità di genere è una cosa. Il femminismo un’altra. In parte c’è stata storicamente una coincidenza di lotte comuni ma non un’identificazione totale. La parità di genere è una cosa molto concreta (salari, orari, permessi, asili, supporti, organizzazione del lavoro, liberta’ e autodeterminazione, opportunità…..). C’entra poco con le ideologie. Ha più a che fare con i diritti. Spesso nei paesi a cultura patriarcale viene usato strumentalmente lo spettro del femminismo e le connesse paure maschili per negare e limitare i diritti delle donne.
Roberta. Qualche argomento da considerare. Dal quale certo femminismo da vetrina non è esente. Anche se non dedicato al femminismo, l’articolo segnala cio che manca alla cultura, ciò che è stato gettato in nome del progressismo e ciò tanta scelleratezza comporta. In questi termini anche certo femminismo è coinvolto.
https://appelloalpopolo.it/?p=74848
https://appelloalpopolo.it/?p=74848
Preciso: spesso, non sempre. Sicuramente non Sanna Marin, Jacinda Ardem…che però sono espressione di culture occidentali meno patriarcali di quelle dei paesi latini e nelle quali la parità di genere è più avanti in vari settori della società.
È interessante osservare che spesso le poche donne che vanno al potere, almeno nei paesi occidentali, siano ferventi e appassionate sostenitrici del patriarcato (a parole, perché poi sul piano dei comportamenti personali è un’altra storia). In realtà non meraviglia più di tanto, vista la loro attrattivita’ nei confronti dei maschi “patriarcali”.
Sì, ottimo scambio.
Solo una precisazione. “quindi va bene patriarcato” intendeva che senza il dominio maschile il patriarcato non esisterebbe.
Aggiungo però che con il medesimo dominio, un maschio più evoluto avrebbe o potrebbe realizzare comunità meno sofferenti.
Aggiungo2. La legge del Padre o qualunque sua equipollente alternativa femminile, sbagliata o giusta, che fossero comportano solidità. L’esatto contrario del liquame di valore attuale e al quale il progressismo tente. Il cui scarto – per ora ancora tenuto ben nascosto o camuffato da ovvio danno collaterale o figlio di individui scadenti – è la malattia mentale, la depressione, l’alienazione, le sparatorie, i suicidi (sempre più giovanili) il nichilismo cui la soocietà dell’opulenza, dei consumi e anche dei dirittissimi conduce.
Le donne possono sollevarci da tanto abisso più di qualunque uomo. Ma pare pensino ad altro.
patriarcato e maschio non sono la stessa cosa. il patriarcato è il sistema fondato sulla ” legge del Padre” e il patriarcato lo sostengono uomini e donne. poi è un fatto che in questo sistema essere maschi è un privilegio e dunque è difficile immaginare uomini maschi che lo vogliano abbattere. io non accuso i maschi, io contrasto per quanto mi è possibile, il patriarcato e coloro che lo vogliono mantenere in vita. grazie di cuore per il confronto che è sempre molto arricchente.
Il mondo è in mano al maschio, quindi va bene patriarcato. Ma concentrarsi sull’accusarlo non eleva come concetrarsi sull’esclusività femminina.
Lorenzo lo urliamo ‘cappero” e lo urliamo da tempo ma sono urla nel deserto. Mi spiace concordo su molto ma resto convinta che la radice è resta il patriarcato intesa come legge del padre a cui, questo è vero, aderiscono inconsapevolmente donne e uomini
Magari fosse solo un battito, molte derive destrorse stanno divenendo boato di grancassa in questa Europa vecchia in cui vecchivalori e poteri medioevali spadroneggiano. Anne Ernaux Nobel 82 enne conferma e dimostra pero’il detto ”meglio tardi che mai ”per mettere le cose a …il Posto… io ritorno di nuovo in corteo nelle piazze ,se serve.
Viva l’ autodeterminazione !
“…mai sostituità la madre, il suo significato, il suo potere, la sua bellezza, la sua divinità”.
La ricaduta educativa, formativa, sociale di tanto inestimabile bene sta – in lode al progressismo – andando perduto, anche per merito di certo femminismo.
È la trasmissione nei laboratori la battaglia più spirituale che materiale, da fare. Non è nel seguire le linee mascoline, mentalità di cui il femminismo o certo femminismo è pregno.
Dove sono le donne che si sono alzate davanti a tanta tragedia, a tanta perdita di se stesse, della loro unicità e insostituibilità. Sì, perché anche se un utero da laboratorio potrà generare un essere umano, mai sostituità la madre, il suo significato, il suo potere, la sua bellezza, la sua divinità. URLATELO CAZZO!
Le attribuzione tradizionali – che ben distingui – hanno una radice che non è patriarcale. È lì che si legge bene la linea da valorizzare. Il femminino.
la coscienza delle donne da sempre, nell’immaginario collettivo, nel pensiero filosofico, è” figlia di un dio minore”. non basta chiudere in caselle ideologiche astratte certe definizioni per risolvere i problemi “dell’umanità delle donne”. bisogna avere il coraggio di vedere dentro di noi, donne e uomini, quanto, certi archetipi simbolici, continuino a persistere, come ad esempio il collegamento tra coscienza e ragione, volontà, mente e spirito,( categorie associate al maschile) che sono in netto contrasto con materia sensi e biologia ( associate alle donne). bisogna chiarirsi a cosa si fa riferimento quando si parla di assolutismo materialista. perchè se nel materialismo si inserisce anche il sapere dei corpi come pura materia, allora si taglia una fetta fondamentale di sapere :i corpi, la biologia e la biografia sono intrinsecamente connesse. certo il materialismo che fa di tutta la materia che si tocca e si vede , commercio è quello da condannare. ma c’è una materia che è espressione dell’energia che ha un valore da non trascurare e di cui le donne sono per ora ancora le trasmettitrici. da domani con il trasferimento della riproduzione nei laboratori forse lo perderanno per sempre.
Il diritto è storia. La vita universo.
Materia e spirito.
Una cultura materialista non ha istanze per cogliere altro da se stessa.
Il tradimento può essere compiuto in serenità per qualche presunto diritto morale e contemporaneamente può ferire o uccidere chi lo subisce.
Materialmente è impunibile, spiritualmente è consistente.
Uccidere un pesce andando a pesca per sport sta in questo. Chi vuole indagare la dimensione spirituale ha molte lezioni a disposizioni osservanto la vita ordinaria.
Per via della non trasmissibilità dell’esperienza non c’è altra via che la ricreazione individuale delle verità che altri affermano.
Una modalità assente in queste parole: “Ecco perché questi uomini/donne politici, saldamente radicati in una cultura patriarcale, ancorati alla vecchia visione darwiniana del più forte, si beano di approvare leggi antiumane. Il loro potere è visibile solo quando legiferano sui corpi delle donne, quando annientano il senso stesso dell’umanità delle donne, altrimenti sparirebbero.
Orbán ha introdotto una nuova forma di tortura”.
Non serve essere contro le donne e i loro diritti per formulare queste affermazioni. Serve rifiutare l’assolutismo materialista di quest’epoca.