Il lumicino tremolante della ragione

Il saggio di Gaetano Pecora restituisce la complessità della lezione laica del pensatore torinese.

Dialogare con Norberto Bobbio sotto il lumicino tremolante della ragione
di Livia Paccarié
(pubblicato su huffingtonpost.it il 9 settembre 2021

A Bobbio non piaceva molto. Pure qualche volta è necessario iniziare con una citazione”. Comincia così Il lumicino della ragione (Donzelli, 18,00 €) di Gaetano Pecora, che è ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università del Sannio e alla LUISS Guido Carli.

Il ragionamento che si snoda lungo le 191 pagine del libro prende avvio da una frase in prima persona dell’autore di Destra e Sinistra: “Ho imparato a rispettare le idee altrui”. Norberto Bobbio infatti amava definirsi uomo del dubbio, attento alla differenza di significato che l’accostamento tra le parole può provocare. Non sono le altre idee che aveva imparato a rispettare, ma le idee altrui, le idee cioè di altre persone, tutte libere e giuridicamente tutelate nel manifestarle. 

Torino, luglio 1983: Norberto Bobbio nel suo studio. Foto: Vittoriano Rastelli/Getty Images.

Allora Pecora ha scelto bene il titolo del suo saggio. Perché si dà il caso che procedendo il dialogo e il  dibattito esattamente con le idee altrui, la ricerca non ha mai fine, non termina mai, anche e soprattutto perché, ad avviso di Bobbio, si alimenta di una precisa concezione della ragione e insieme della scienza e della conoscenza. Una ragione che non potrà ambire alla pretesa dogmatica e positivistica di un’assoluta certezza ma tuttalpiù a una certezza relativa, sempre franosa e pericolante. Non una ragione prepotente e assertiva, dunque, ma duttile: “la nostra ragione non è un lume: è un lumicino”, scriveva il filosofo torinese nel suo Morale e religione. 

Il “lumicino della ragione”, come spiega Pecora, “è un’immagine assai cara a Bobbio che egli riprendeva da Locke e gli piaceva utilizzarla tutte le volte che doveva spiegare il perché e il per come del suo convinto laicismo”. Ecco la lezione laica di Norberto Bobbio. “Per lui – continua Pecora – lo Stato laico è tale finché non decampa dal principio giuridico della eguale libertà, lasciando che ognuno se ne vada per le strade che gli comanda la sua spiritualità”. L’interrogativo sulla verità di quella strada è destinato a rimanere incompiuto, proprio perché la ragione illumina tremolando, rischiara col lumicino, non è una luce accecante che annulla le altre verità. 

Da questa luce fioca proviene la tolleranza, “il cardine elementare intorno a cui ruota la sapienza laica”, scrive Pecora. 

Il laicismo di Bobbio si svolge da qui, dalla consapevolezza della fragilità della ragione che però è tutto quello che abbiamo. Non accenderla questa piccola fiamma, o lasciarla spegnere significherebbe spegnere noi stessi. 

Insomma, la ragione è fragile, ma comunque la possediamo.

E allora: che si debba rivedere la definizione che Bobbio dava di se stesso (“Sono un illuminista pessimista”, scrisse una volta)? Non certo per definirlo un  ottimista a oltranza. Ma per collocarlo in una posizione intermedia, sempre aperta al dialogo, non passiva e rinunciataria dunque, ma vigile e indagatrice.

Insomma, non sembrerebbe meglio collocarlo sul crocevia di più strade (magari anche contrastanti tra loro) di cui lui esperiva i limiti, e mentre li esperiva si apriva per ciò stesso alla progressività del divenire umano?

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Il lumicino tremolante della ragione ultima modifica: 2022-05-31T04:21:00+02:00 da GognaBlog

7 pensieri su “Il lumicino tremolante della ragione”

  1. Non per me.
    Che però considero anche la conoscenza empatica, emozionale, energetica. Che spesso è stato troppo dirlo qui.

  2. “Con rispetto. La ragione non è tutto quello che abbiamo.” È un bel richiamo al pensiero di Agostino: ragione e fede inevitabilmente si integrano. Forse è troppo audace dirlo qui?
     

  3. Il cortocircuito nasce quando la Ragione si convince di avere sempre ragione.
    L’autoreferenzialità è una trappola ben celata.

  4. Eppurnondimeno è la ragione, e solo la ragione, che ti permette di pesare e comunicare che la ragione non è tutto quello che abbiamo (o, meglio, siamo). 
    Uno scimpanzè, un delfino o un imenottero non possono proprio farlo…non gli passa per la mente, diciamo.

  5. “Il laicismo di Bobbio si svolge da qui, dalla consapevolezza della fragilità della ragione che però è tutto quello che abbiamo. Non accenderla questa piccola fiamma, o lasciarla spegnere significherebbe spegnere noi stessi”.
    Con rispetto. La ragione non è tutto quello che abbiamo. Considerare la ragione la sola cosa che abbaimo per la conoscenza è all’origine del processo di disumanizzazione che tutto trascina a sé.
    Uno dei più feroci guai del nostro tempo.

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