Pubblicata la delibera sugli impianti Klausberg in Valle Aurina. Ignorate senza spiegazioni le indicazioni dei tecnici sugli “sconvolgimenti indelebili” per l’ambiente.
La Giunta se ne infischia
di Fabio Gobbato
(pubblicato su salto.bz.it il 10 ottobre 2022)
Ci sono volute tre settimane e mezza ma, alla fine, la delibera per il rinnovo dell’impianto di risalita Sonnenlift e i relativi ampliamenti delle piste in Valle Aurina, approvata dalla Giunta il 13 settembre 2022, è apparsa in rete. E i due capoversi cambiati – cosa che ha fatto tardare la pubblicazione – rivelano che la Giunta provinciale ha semplicemente deciso di infischiarsene di quasi tutte le indicazioni del comitato ambientale. L’esecutivo ne ha sovvertito il parere con un surreale paradosso burocratico. La delibera, dopo una quindicina di premesse che sembrano portare alla logica e normale conseguenza di accettazione delle indicazioni degli esperti, in due righe autorizza tutto quello che la commissione ambientale sosteneva impossibile da autorizzare. Non solo: c’è pure una frase sfuggita alla revisione – durata 26 giorni – in cui si dice che le osservazioni vengono accolte ma poi non vengono accolte.
La faccenda, complessa, va ricostruita in due tempi, tenendo conto che Salto.bz a metà settembre aveva avuto accesso alla proposta di testo dei tecnici e visto che la delibera era stata approvata “con lievi modifiche” si era ingenuamente dato per scontato che le indicazioni di sostanza fossero state fatte proprie dalla Giunta. Ma qui si parla di turismo, di sci, di soldi, di sviluppo senza fine, e, soprattutto, del fatto che la richiesta di ampliamento viene dalla Klausberg spa, società che fa fa capo a Herbert Steger, proprietario del lussuoso Amonti & Lunaris Wellnessresort, a Siegfried Steger e ad altri tre albergatori del posto, Alexander Mairhofer, Matthias Innerbichler e Markus Lechner. Tra i principali azionisti vi è poi il Comune di Valle Aurina per cui la materia è anche politicamente molto sensibile.
L’antefatto
Come già riferito, dunque, a fine dicembre 2021 la Klausberg Spa ha presentato il progetto per la sostituzione dell’esistente seggiovia triposto Sonnenlift con una cabinovia a dieci posti e per realizzare nuove piste da sci e ampliare quelle esistenti, costruendo pure un nuovo impianto di innevamento. Con il piano di ampliamento, la superficie sciabile aumenta di circa 13,8 ettari. Nel piano è previsto inoltre “un disboscamento di 88.700 metri quadrati di superficie forestale subalpina di abete rosso e larice-mirca, con conseguente perdita estesa di habitat per numerose specie animali e vegetali che vivono nella foresta, impattando fortemente sull’intero ecosistema, il quale risente a sua volta anche della profonda movimentazione del terreno causata dai lavori, circa 253.900 m³ di scavo”.
Occorre in buona parte ripetersi rispetto all’articolo (fake involontario) uscito a metà settembre, ma stavolta, per evidenziare questa sorta di bipolarismo burocratico, i “copia incolla” vengono riportati direttamente dalla nuova delibera in quantità insolitamente ampia e all’unico scopo di evidenziare l’esaustività dell’analisi tecnica. In più il testo è scritto in modo semplice e chiaro, ma evidentemente poco efficace, almeno secondo i membri della Giunta, che hanno deciso di sconfessarlo in toto.
La sintesi
Nella delibera si legge anche una sintesi delle osservazioni. Eccola.
“Nelle vicinanze si trova un sito Natura 2000, c’è una vasta area di deforestazione, distruzione dell’habitat per il gallo cedrone e inquinamento acustico. Ci sono dubbi sulla disponibilità di acqua sufficiente per l’innevamento. La posizione prevista della stazione a valle è vantaggiosa, la stazione a monte però dovrebbe rimanere al posto attuale. Si temono effetti negativi sul Parco Naturale Vedretta di Ries-Aurina a causa della vicinanza immediata. Tutte le osservazioni sottolineano di non essere contrarie alla sostituzione e all’ammodernamento dell’impianto di risalita e al miglioramento della sicurezza sulle piste, ma che l’impatto negativo dovrebbe essere ridotto al minimo“.
L’analisi dettagliata
Il comitato ambientale è dell’opinione che il progetto esaminato risulti “fortemente sovradimensionato”. La nuova posizione della stazione a monte, come anche le nuove piste vanno ad inserirsi in maniera prepotente nel territorio, forzandone la morfologia. La realizzazione di questo progetto comporterebbe degli sconvolgimenti indelebili dell’assetto paesaggistico del territorio, portando con sé esternalità negative che non comporterebbero solo gravi danni alla fauna e flora che caratterizzano la zona, ma andrebbero a compromettere anche la fruizione turistica-ricreativa del territorio. Le misure di compensazione e mitigazione proposte nel progetto non sono relazionabili agli impatti derivanti dallo stesso”. E ovviamente la Giunta che fa? Come vedremo più avanti, approva lo spostamento della stazione a monte. Gli “sconvolgimenti” non preoccupano.
Nelle premesse della delibera si ricorda ancora che “la sostituzione dell’impianto di risalita con il previsto trasferimento della stazione a valle verso il basso può essere autorizzata, ma NON lo spostamento della stazione a monte con le relative piste di collegamento”. Si accettano inoltre l’ampliamento e i nuovi collegamenti nell’ambito della già esistente discesa a valle e della nuova stazione a valle, il nuovo collegamento nella parte inferiore della pista Sonnenlift fino alla pista Almboden nonché i previsti ampliamenti della pista esistente Sonnenlift. L’ampliamento del collegamento alla pista Klaussee è consentito solo fino ad una larghezza di 4 m.
Ma, attenzione, sempre secondo le premesse, la nuova pista, parallela all’attuale pista Sonnenlift e lo spostamento della stazione a monte, NON può essere approvata per i seguenti motivi:
“La perdita di oltre 5 ettari di foresta per la realizzazione del previsto impianto di risalita Sonnenlift II – si legge nel documento – va considerata un’enorme interferenza nel patrimonio forestale della zona. Oltre all’inevitabile perdita di habitat per la flora e la fauna (talvolta protette), la modifica della struttura naturale del suolo, con la livellazione e la compattazione del suolo, aumenta in modo multiplo la velocità di deflusso delle acque superficiali. In questo modo, rispetto al suolo boschivo con effetto tampone e accumulo, aumenta il rischio di scivolamenti e frane nelle aree sottostanti come è successo già negli anni precedenti in caso di piogge continue o di piogge forti, insieme a possibili acque di disgelo nel tardo inverno. È inoltre prevedibile che le piccole restanti isole boschive, o parti di esse tra le piste da sci Sonnenlift (I) e Sonnenlift II, siano interessate da possibili rotture dalla neve o sradicamento da vento e che, per motivi di sicurezza, debbano essere rimosse in seguito, che comporta un ulteriore disboscamento. Rimanenti resti di bosco vengono spesso utilizzati come varianti, riducendo così la funzione di habitat per gli animali e ritardando il rinnovamento delle foreste“.
Nel complesso “da un punto di vista paesaggistico e ambientale l’impatto è notevole”. Per i movimenti di terra si prevede “l’utilizzo di martelli pneumatici ed eventualmente di esplosivo”. Nella relazione geologica di progetto viene affermato che il materiale di scavo probabilmente non avrà le caratteristiche necessarie per garantire la tenuta delle opere di sostegno, rendendo in questa maniera incerta l’affermazione relativa al bilancio di massa.
Il povero gallo cedrone
Come evidenziato nello studio di impatto ambientale, sul pendio “le formazioni boschive si presentano ad un elevato grado di naturalità. (…) Particolare nota merita la presenza sull’area di intervento del gallo cedrone. Da un lato il gallo cedrone è un indicatore ecologico, ovvero, la sua presenza indica habitat di elevato valore, e dall’altro recenti interventi nello stesso comprensorio (rinnovo impianto Hühnerspiel/Panorama autorizzato nel 2018) ne hanno già pregiudicato l’habitat. Nel quadro degli impatti ambientali è importante che gli effetti dei singoli interventi vengano giudicati nel loro insieme e di conseguenza questa ulteriore perdita di habitat deve essere considerata come particolarmente critica.
Per i tecnici “le misure di compensazione e mitigazione previste in questo progetto risultano di dubbia utilità (sensibilizzazione della popolazione) e si sovrappongono con quanto già previsto dalle misure di compensazione previste e NON eseguite nell’ambito del rinnovo dell’impianto Hühnerspiel“. Questa frase è semplicemente un capolavoro. Sembra celare una ironica denuncia del comitato ambientale che la Giunta forse non ha del tutto colto.
In breve “gli interventi per raggiungere la stazione a monte sono sproporzionati“. Non solo. “A causa del terreno ripido, la strada di accesso e la pista di collegamento richiedono strutture di sostegno elevate con un corrispondente consumo di terreno e la conseguente perdita di bosco. Alcune parti superiori della pista di sci Sonnenlift I attraversano il margine di un ex rimboschimento forestale per protezione in una zona già nota di movimenti di massa. La costruzione della pista da sci non può escludere un peggioramento della situazione idrogeologica e deve essere respinta. Le strutture di sostegno sono soggette a requisiti tecnici elevati. Le terre armate alte molti metri, realizzate negli ultimi anni su altri tratti di piste del comprensorio sciistico, presentavano già instabilità e deformazioni, che in parte dovevano essere eliminate tecnicamente. Ciò indica l’imprevedibilità della stabilità idrogeologica e geotecnica della zona“.
Finita? Macché. Il rinnovo dell’impianto di risalita senza spostamento della stazione a monte, i lievi ampliamenti dell’esistente pista Sonnenlift, l’ampliamento della discesa a valle e della pista di collegamento nella parte bassa della pista Sonnenlift verso la pista Almboden possono essere approvati con una serie di condizioni leggibili sempre qui.
La giravolta finale
Alla fine della delibera arriva, come preannunciato, lo scherzetto pre-Halloween. Nell’ultimo capoverso delle premesse l’esecutivo ha l’ardire di scrivere che “la Giunta provinciale condivide le valutazioni del comitato ambientale”, proprio così, salvo poi “approvare parzialmente il progetto per il rinnovo dell’impianto di risalita Sonnenlift con ampliamenti delle piste da sci annesse nel comune di Valle Aurina, alle condizioni indicate nel parere del comitato ambientale n. 8/2022 con l’eccezione del divieto di spostare la stazione verso monte e della limitazione della larghezza della pista di collegamento dalla stazione a monte alla pista Klaussee a 4 m. Lo spostamento della stazione di monte verso monte con la relativa pista di collegamento con la pista esistente Sonnenlift, i collegamenti e allargamenti verso la pista Klaussee e la strada di accesso alla stazione a monte con relativa pista possono essere realizzati come previsto dal progetto presentato”. Viene cioè approvato il progetto facendo finta di accogliere le osservazioni. Perché? La Giunta ritiene che questi interventi “siano necessari per le necessità del comprensorio sciistico”.
Pagine di osservazioni puntuali e di timori documentati e poi tutto viene liquidato con un “seleziona testo + canc”. Zero argomentazioni. Un atto di forza in stile durnwalderiano dalla Giunta che ripete ogni settimana di avere come faro dell’azione amministrativa unicamente il concetto di sostenibilità. Forse a breve arriverà l’annuncio dell’organizzazione di una sezione apposita del Festival del prossimo anno in cui tecnici di fama mondiale – soprattutto per le abilità dialettiche – spiegheranno come si può perseguire l’obiettivo continuando a disboscare per le piste da sci, ampliando la capacità degli impianti a fune, e, sì, fregandosene allegramente degli equilibri degli spazi alpini.
Un’ultima cosa. Nell’aprile di quest’anno 2022 salto.bz diede conto di una curiosa vicenda: la presenza tra gli azionisti della Klausberg Spa dell’assessora Waltraud Deeg, che aveva ereditato dalla omonima madre una piccola quantità di azioni della Klausberg Spa a sua insaputa. Correttamente il 13 settembre 2022 la vicepresidente è uscita dalla sala Giunta e non ha partecipato alla votazione.
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È questo il bello. Perseguire l’incomprensione di una cosa tanto semplice quanto importante.
Larici e galli forcelli altro non sono che nostri arti, parti determinanti di noi stessi.
Buon intenditor… ci lascia lo zampino. Direbbe mia nonna. Ma erano altri tempi. Fram!
Non capisco che cosa sia la sperimentazione di un siero che avrebbe fatto tutta l’umanita’ con effetti devastanti, citata come comparazione con cedroni e larici.
27, tutta l’informazione durante i lockdown veniva data da reti e editori mainstream sotto l’egida di loghi altisonanti.
Questo “dettaglio” deve valere per tutti.
Vedere e guardare sono cose agli antipodi. Eppure…
@25
La piattaforma poco rileva, il punto è la notizia (e come viene raccontata) ma soprattutto ciò che vi è alla base.
Al di là delle chiacchiere varie, ho letto lo studio pubblicato su Circulation che viene frettolosamente mostrato nel video, e contiene diversi risultati (secondo me) interessanti.
Ma, seguendo un ben noto copione, quanto è favorevole alla tesi che si vuole sostenere viene decontestualizzato e messo ben in evidenza nel servizio, mentre tutto il resto viene omesso.
Eppure, per chi vuole approfondire, è tutto disponibile. In open access.
Ormai anche la stampa cosiddetta mainstream riporta le perplessità generali sulla sostenibilità economica e ambientale del sistema “sci di pista”, vedi link sotto. Il singolo caso, come questo, presenta poi problematiche specifiche, ma le considerazioni valgono per l’insieme: il modello non è sostenibile. Inutile quindi concedere autorizzazioni a nuovi impianti e anzi bisognerebbe entrare nell’ordine di idee di smantellare i vecchi, per alleggerire le stazioni. Questo sull’intero territorio nazionale
https://www.lastampa.it/montagna/2022/10/26/news/sci_sempre_meno_sostenibile_loccasione_sprecata_del_covid_per_differenziare_lofferta_turistica_in_montagna-12201016/
Bah, dico solo che le potenti prove scientifiche vengono date solo dopo aver dovuto sorbire la pubblicità e sotto il logo Mediaset. Come si diceva un tempo: darei la vita a che tu possa esprimere un parere, ma disprezzarlo rientra nella mia libertà.
Vedete, Marcello e Stefano,
molti NON vogliono vedere, anche se hanno tutto davanti agli occhi. Troppo comodo… non è successo a me o alla mia cerchia ristretta? Allora non esiste
Suggerisco, se mai ce ne fosse ulteriore bisogno, di guardare al link proposto da Stefano.
Il fatto che siano notizie diffuse da una piattaforma Mediaset potrà convincere anche gli Alberto di turno, chissà.
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/fuoridalcoro20222023/effetti-avversi-dopo-il-vaccino-diteci-la-verita_F312095101013C11
E’ fuori tema ma è stato citato nei commenti piu’ volte. Chi non vuol vedere non lo vuol vedere.
L’alto adige (ci ho vissuto 24 anni come residente) è sempre più la caricatura di quello che era. Per carità, i servizi sono ottimi e funzionano bene ma ormai l’avidità la fa da padrona. Purtroppo è il posto ideale per vacanzieri arricchiti e incolti (provare per credere), che essendo una grossa fetta della popolazione, alimentano una catena inarrestabile in cui manca totalmente l’autenticità. Autenticità che però viene spacciata a un pubblico perlopiù ignorante che se la beve. Inoltre questo pubblico (leggi: turisti) vive evidentemente molto male a casa sua che riesce ad apprezzare obbrobri architettonici, luna park d’alta quota estivi e soprattutto invernali, gastronomia gonfiata e enologia chimica (come tutta del testo ormai).
Considerando l’origine tedescoide: chi li ferma più?
Vincendo la ritrosia a far ricerche sugli scritti di tal Crovella, mi sono imbattuto in questo, che considero un po’ la summa del suo pensiero (e a mai più risentirci):
Ma la bocca della verità non era a Roma? Mò a Torino si è spostata???
Io ho espresso il mio pensiero sul punto nel commento 6: stringato ed esaustivo. Gli altri interventi sono finalizzati solo a far educational a tal claudio, sennò domani siamo da capo.
E comunque a me avete rotto i coglioni. Il post parla chiaro : il sud Tirolo e’ una specie di area feudale dove il soldo governa piu’ apertamente e sfacciatamente che in altri lidi. Mi aspetterei una discussione sul come perche’ e cosa fare e tre quarti dei commenti sono invece a litigarsi a muso duro su chi ce l’ha piu’ lungo e da quando e perche’. Io mi vergognerei, voi fate come vi pare.
Claudio. ‘mazza come sei faticoso! Faccio un ultimo sforzo, poi considero esaurito il mio compito di tutor nei tuoi confronti. Il succo e’: ti muovi goffamente. Per questo fai interventi ridicoli. Ti metti a bacchettare a destra e a manca come se tu fossi un vigile che dirige il traffico. Il tuo appunto di stamattina a Cominetti ha fatto ridere perfino me che, nei contenuti, occupo posizioni opposte a quello di Cominetti. Ricapitoliamo: il blog esiste da 9 anni. Molti di noi collaborano sistematicamente (con articolo e/o commenti) da almeno 5 anni, a volte da 7, alcuni addirittura da 8-9 anni. Fanno ridere certi tuoi interventi: caschi dal pero. Tocca a te acculturati sul passato. Tirati su le maniche e usa la funzione “cerca” in alto a destra. Inserisci nome e cognome dei principali contributori. Troverai gli articoli pubblicati. Leggeteli e ti farai un’idea dei vari personaggi e delle rispettive posizioni ideologiche. Per edempio: eri scandalizzato perché, secondo te, tempo fa ho messo alla berlina Mori e i suoi amici abruzzesi. Se tu avessi letto i miei scritti passati, sapresti che sono anni ed anni che critico aspramente quelle posizioni e che suggerisco alla comunità degli alpinisti di marginalizzarle, altrimenti rischiamo un danno di immagine agli occhi dell’opinione pubblica (che, oggi come oggi, “sta con gli orsi” e NON con gli scialpinisti). Non voglio riaprire quel tema (Mori), ho fatto solo un esempio tecnico di una tua figura da piscuano. Lo stesso per tuoi inyervento verso Cominetti su vaccini-greenpass, e poi nel caso verso altri come Merlo, Pasini, Bertoncelli ecc ecc ecc. Tocca a te aggiornarti e non viceversa. Date ‘n andi, diciamo a Torino. Stame bin.
Cla, hai ragione, loro consumano di più di tutti, noi poco meno, gli africani molto molto molto meno. Io comunque mi riferivo al sistema dei parchi nazionali americani, e al motivo per cui sono stati costituiti. Perché se da un lato hai il lavoro di lobbying di molti speculatori, attratti dalle potenzialità estrattive (non credo anche turistiche, ma chi lo sa) di molti di questi parchi (e hai politici compiacenti, sia tra i repubblicani che tra i democratici), dall’altro hai forme di resistenza anche molto appassionate. Questo per quanto riguarda la conservazione, e fino a qui è un sistema che ha retto. Ma la cosa che mi piace di più è che sin dall’atto costitutivo i parchi americani sono intesi essere per tutti. Poi si possono dire tante cose dell’America e degli Americani, per carità. Ma non credo che l’atto costitutivo e la storia stessa dei loro parchi siano criticabili.
Claudio (sei quasi mio omonimo) mi inserisco anch’io.
Non dobbiamo certo insegnare noi italiani agli yankee come si distrugge l’ambiente, ci riescono benissimo da soli, soprattutto l’ambiente degli altri!!!
Crovella, per quel che riguarda te, devo ammettere che prima di arrivare qui non ti avevo mai sentito nominare, né come autore né come alpinista. Cominetti invece lo conoscevo bene e ne amavo gli scritti (li amo ancora). Un giorno ho cercato “marcello cominetti” su google, e google mi ha mandato qui. Ora, del fatto che tu, Crovella, sia uno “scorreggione” – non ho mai sostenuto che tu sia un idiota, ma scorreggione sì: è la mia maniera di dire boomer, se sai cosa intendo – può interessarmi ma fino a un certo punto. Certo se uno cerca di discutere, su questo blog, si trova volente o nolente a fare i conti con la tua presenza. Ma ci si può adattare (anche perché, come fai giustamente notare, il tuo contributo qui non si limita alla pubblicazione di commenti). Però del fatto che dentro a questa deriva ci sia finito anche Cominetti – almeno, così pare a me – ecco, di questo mi dispiaccio, è per me deludente, e penso sia giusto dirlo. Penso peraltro che a Cominetti non gliene possa fregare di meno di cosa dico io, ma io lo dico lo stesso.
Tu dici che questo fa di me un “sempre NO”? Boh. Nel merito dell’articolo pubblicato qui sopra, la mia posizione è decisamente in linea con quella espressa proprio da Cominetti – guarda caso – nel suo secondo intervento (il n. 5): certo è sul fronte del no che anche Alberto additava – prima di essere scacciato via come un gallo cedrone qualsiasi della Valle Aurina – come la causa di tutti i mali d’Italia.
Tu dirai: però anch’io ho detto il mio no questa volta (commento n. 6), cosa c’è che non va col mio no, a differenza di quello di Cominetti. Quello che non va è che come sempre sei autoreferenziale. L’hai già scritta cento volte la storia del divieto generalizzato a nuovi impianti – e già la parola “vietare” mi fa drizzare le antenne – e smantellamento dei vecchi. Ragionamento utopico da borghese privilegiato e cittadino.
Preferisco ragionare sul dissenso, la sovversione del sistema: è un discorso politico, ed è per questo che mi piace. Sì, lo so, per te politica è questione di voti e partiti, i tuoi che hanno vinto “alla grandissima”, gli altri che dicono sempre di no ecc., soliti discorsi da scorreggioni.
E siccome dici che non propongo mai niente, ti invito a fare una riflessione. L’atto istitutivo del parco nazionale di Yellowstone – https://www.nps.gov/parkhistory/online_books/anps/anps_1c.htm – contiene un concetto interessante. Yellowstone venne istituito per la protezione e la conservazione dell’ambiente naturale come “public park or pleasuring-ground for the benefit and enjoyment of the people”: the people, cioè tutti, bianchi, neri, donne, uomini, capaci, incapaci, alpinisti, gitanti, Alberto, Crovella, Claudio, Cominetti. Tutti, a parte una categoria: i territori del parco erano preclusi alla categoria degli speculatori. Questa è Politica.
7) l’aspirina la prendi di tua spontanea volontà. Il vaccino sperimentale Covid 19 se non te lo inoculavi non potevi andare a lavorare, al ristorante, ovunque. Gli effetti avversi sono un ulteriore problema.
Cieco.
@11 Esco dal seminato ma a fin di bene, per chiarire un punto metodologico con tale claudio. Contribuisci con idee, proposte, spunti. Solo così sarai proattivo e darai un valore aggiunto per il dibattito e, quindi, per il Blog. Se ti allinei anche tu alla litania della serie “Schifo questo”, “Schifo quello”, “Idiota questo” o “Idiota quell’altro”…. sarai solo uno dei tanti “sfascisti” che, appunto, sfasciano ma non costruiscono nulla (nel Blog come nella vita di tuti i giorni). Meglio quindi gli idioti autoreferenziali che i “sempre NO” come te.
Speriamo che il cedrone scacciato dalla valle Aurina non vada a scagazzare proprio a DSS 🤫
C’è un essere multiplo e strisciante qui, l’ho soprannominato “marcello crovello”, è un coso senile, scorreggione e profondamente autoreferenziale, ed è come un buco che risucchia dentro un po’ di tutto: ci casca dentro quello in fissa coi vaccini, ci casca dentro quello in fissa con la montagna per pochi, e quell’altro che a casa mia ci si presenta per nome e cognome, e quell’altro ancora che guarda la luna e non il dito e via cazzeggiando. Così autoreferenziali da non accorgersi, alcuni tra loro, che stanno mandandosi in vacca la reputazione. Almeno, dal mio punto di vista. Ma io, beninteso, non conto niente. Io che dal basso della mia ordinarietà non posso che inchinarmi davanti agli impegni che li tengono lontani dal blog, l’arrampicata (il golf non c’è?), la raccolta di foto per la prossima pubblicazione che, certo, meglio io non sappia, che non mi venga un infarto (per l’invidia?). La cosa interessante è che quando scrivete certe idiozie (nel senso letterale del termine, cioè cose talmente autoreferenziali da risultare ridicole e insulse) vi firmate per nome e cognome.
Altra cosa che mi indigna è il comportamento del sorridente assessore.
Ti ho eletto e ti pago a che tu prenda decisioni nell’interesse della comunità cui apparteniamo….e ti astieni ??
VERGOGNA
Pensi di essere in conflitto perché sei azionista, questo inficia il tutelare l’interesse della maggioranza??
VERGOGNA
Hai paura dei risvolti elettorali che il tuo voto combinato alle azioni societari???
Regala le azioni ad una scuola o pianta alberi.
effetti collaterali dell’aspirna:
Non mi sembra che ci sia la miocardite.
Ufo.
Sarei curioso di sapere quali sono i drammatici risultati della sperimentazione umana con siero; nonostante siano davanti agli occhi di tutti, non li vedo. Che poi ci siano degli effetti collaterali, ci sono anche con l’aspirina.
Basterebbe vietare nuovi impianti (indistintamente, sull’intero territorio nazionale) e, a tendere, smantellare quelli esistenti
Il playground per gli Alberto deve espandersi sempre più perché l’umanità È composta per la più parte da questi ultimi.
Quindi, di fronte al mancato rispetto di regole (quella del buon senso per prima), leggi e leggiuccole, non ci si deve indignare perché la regola è il profitto sempre e comunque.
Altra insulsaggine.
Posso andare avanti ancora per molto caro Claudio.
Ma ora preferisco andare ad arrampicare, visto che è una bella giornata.
Cominetti:
come disse Virgilio “non ti curar di lor ma guarda e passa”.
Cominetti ha postato uno dei commenti più insulsi da molto tempo a questa parte.
Io spero che p miCosì come l’arrivo naturale del lupo ha selezionato i pastori, così la perpetuazione di folli guadagni a pochi determinerà la miserabile misera dell’ambiente in cui vivranno i futuri “sapiens”.
Purtroppo la consapevolezza di molti a nulla serve contro la voracità di pochi
Se l’umanità intera si è sottoposta alla sperimentazione di un siero, con i drammatici risultati che ora sono sempre più davanti agli occhi di tutti, cosa volete che sia la perdita di 4 larici e 2 galli cedroni in Valle Aurina?