Questa lettera è stata mandata dall’autore alla Presidenza della Repubblica il 18 marzo 2024, in contemporanea con la spedizione di altra lettera per la riconsegna al Comune della sua tessera elettorale.
C’è una grande differenza tra il non andare a votare e avere invece il coraggio di azioni come queste.
I due documenti sono stati inviati sotto forma di lettera aperta ad una quindicina di organi di stampa nazionali e sono a libera diffusione. Ecco l’elenco dei destinatari: Corriere della Sera; La Repubblica; Avvenire; Il Sole 24 ore; La Stampa; Il Messaggero; Il Fatto quotidiano; Il Mattino; Il Gazzettino; Il Secolo XIX; La Nazione; Il Resto del Carlino; Altreconomia; Il Manifesto; Domani; Libero quotidiano; Il Giornale; L’Unità; L’Adige; Report; ANSA; GognaBlog; Associazione familiari vittime covid 19; Andrea Crisanti.
Siamo curiosi di vedere chi, oltre a noi, avrà il coraggio di pubblicare ciò che invece con tutta probabilità verrà ignorato, dunque insabbiato.
Preghiamo i lettori che incorrano in una qualche pubblicazione di questa lettera di darcene notizia.
Lettera di rinuncia ai miei diritti politici (via PEC)
di Massimo Silvestri
Egregio Onorevole Sergio Mattarella
Presidente della Repubblica Italiana
Palazzo del Quirinale
00100 ROMA
Carobbio degli Angeli (BG), 18 marzo 2024 (quarto anniversario dei mezzi dell’esercito intervenuti a Bergamo per portar via le persone decedute nella prima ondata della pandemia Covid-19)
Egregio Presidente,
faccio seguito con la presente alle PEC a Lei spedite in data 11 aprile 2020 e 9 giugno 2020 in forma riservata e personale che accompagnavano gli esposti da me presentati alla procura di Bergamo tra marzo e giugno 2020 a commento delle tragiche conseguenze della pandemia Covid-19 allora in corso in provincia di Bergamo. Le mando ora la presente che, a differenza delle precedenti, è lettera aperta e diffusa attraverso gli organi di stampa nazionali.
Nonostante le indagini eseguite dalla Procura di Bergamo sulle responsabilità in ambito sanitario connesse alla pandemia abbiano portato all’incriminazione di politici (Giuseppe Conte e Roberto Speranza) e funzionari, il Tribunale dei Ministri di Brescia il 27 luglio 2023 ha decretato il non luogo a procedere a carico dei ministri allora in carica e dei numerosi tecnici chiamati in causa, con sentenza inappellabile.
Il gruppo di parenti di deceduti che sta procedendo con querele di parte (associazione ‘#Sereniesempreuniti’) e del quale non faccio parte non avendone titolo, ha intanto presentato un ricorso presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) che il 18 gennaio 2024 ha passato il vaglio preliminare di ammissibilità.
Come risulta dai rapporti allegati alle indagini della Procura di Bergamo, una gestione corretta del virus Covid-19 avrebbe consentito di evitare oltre 12.000 morti, quelli che chiamo ‘I MORTI INUTILI’, di cui circa i due terzi in Lombardia (pari a circa la metà dei decessi complessivi in Regione tra febbraio e aprile 2020) e di questi due terzi la metà nella sola provincia di Bergamo, per l’esattezza 4.148 decessi.
Quanti sono 12.000 morti più del necessario in 2 mesi e mezzo? Facciamo alcuni esempi:
- Sono più di 3 Vajont e mezzo (anno 1963), includendo non solo i morti accertati (1.917) ma anche i 1.300 dispersi, altrimenti sarebbero più di 6 Vajont;
- Sono circa 225 eventi come l’alluvione in Valtellina del luglio 1987 (53 morti);
- Sono 4 ’attentati 11 settembre 2001’ (3.996 morti tra torri gemelle e gli altri attentati): per questo fatto gli USA invaderanno in seguito l’Afghanistan;
- Sono circa 280 ‘crollo ponte Morandi’ (43 morti, 14 agosto 2018);
- Per restare ad eventi più vicini a noi sono circa 800 alluvioni in Emilia Romagna del 2023 (15 morti).
A Bergamo e provincia dal 2020 al 2023 complessivamente le persone decedute nella pandemia Covid-19 sono state superiori alle vittime (civili e militari) della Seconda guerra mondiale.
La pandemia da Covid è stata la più grossa tragedia nazionale dalla Seconda guerra mondiale!
Ma, cosa ancor più grave, in questi quattro anni non c’è stato NESSUNO, ripeto NESSUNO, che abbia pubblicamente riconosciuto (e questo a prescindere dalle relative conseguenze civili e penali):
“Cari italiani, scusateci! Abbiamo sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare:
– Non abbiamo dotato le strutture sanitarie delle attrezzature necessarie in caso di arrivo di una pandemia, mandando al massacro il personale medico e infermieristico (163 medici e 40 operatori deceduti solo a Bergamo);
– Non abbiamo cercato il virus prima del febbraio 2020, quando dalle valutazioni ex post il virus risultava già in giro dall’autunno 2019 ed i medici di medicina generale a dicembre 2019 e gennaio 2020 segnalavano numerosi casi di polmoniti sospette che non reagivano agli antibiotici;
– Tra gennaio e febbraio 2020 non siamo intervenuti in tal senso né a livello nazionale, né a livello regionale, né a livello di ATS locale, mentre si sarebbe potuto intervenire con misure preventive, come dimostra la campagna vaccinale contro la meningite effettuata nel gennaio 2020 tra Bergamo e Brescia nella zona del basso lago d’Iseo;
– Non abbiamo, a titolo prudenziale, fermato già a febbraio tutti i possibili macroeventi diffusivi (vedasi partite di calcio, assalti alle piste di sci, manifestazioni di Carnevale e simili…), che avrebbero impedito l’esplosione pandemica che poi c’è stata;
– Non abbiamo impedito il proseguimento delle attività produttive anche dopo che era ormai chiaro che la pandemia era iniziata ed era inarrestabile;
– Non abbiamo inserito modalità severe di accesso alle RSA già da febbraio 2020;
– Abbiamo per contro mandato nelle RSA i convalescenti da Covid causando la diffusione del virus anche all’interno delle strutture ospitanti le persone più fragili;
– Siamo andati alla ricerca di capri espiatori nelle direzioni di attività ospedaliere chiuse e poi riaperte (vedi ospedale di Alzano Lombardo), quando era ormai chiaro che dopo la partita Atalanta-Valencia del 19 febbraio 2020 (4% della popolazione dell’intera provincia di Bergamo ammassata in un unico luogo!) in quei giorni probabilmente TUTTE le strutture sanitarie in provincia di Bergamo (ma non solo!) erano nella medesima situazione di allarme.
Insomma, cari italiani, abbiamo sbagliato tutto! Scusateci, riconosciamo i nostri errori!”
Invece non c’è stata la benché minima assunzione di responsabilità individuale e collettiva. Inaccettabile, assolutamente inaccettabile! Altro che ‘andrà tutto bene!’: in realtà nulla è andato per il verso giusto!
A fronte di tale situazione ero fermamente deciso a lasciare per protesta la cittadinanza italiana e diventare apolide, presentando contestuale richiesta di permesso di soggiorno alla Questura. Non posso infatti accettare, da cittadino e quale persona senziente, che uno Stato non risponda, tramite le proprie istituzioni politiche, amministrative e tecniche, delle proprie responsabilità di fronte ad una tragedia di questa portata. Se è infatti vero che don Lorenzo Milani individuava nella cittadinanza e nell’esercizio dei diritti e doveri correlati l’elemento fondamentale della partecipazione civica, ritengo che di fronte ad un disastro di questa portata il modo più corretto per un semplice singolo cittadino di manifestare il suo più totale dissenso sia il diniego ad essere cittadino di quello Stato.
Tuttavia non rientro nelle fattispecie previste dalla normativa per rinunciare alla cittadinanza nazionale.
Ciò premesso, in data odierna ho restituito al Sindaco del mio Comune la mia tessera elettorale manifestando la rinuncia per protesta all’esercizio del mio diritto di voto e dell’eventuale eleggibilità alle elezioni comunali, regionali, nazionali mantenendo solo eventuale eleggibilità al Parlamento europeo, che non riguarda l’Italia. Non intendo infatti esercitare i miei diritti politici per uno Stato che difende solo se stesso e non i propri cittadini: di questo, signor Presidente, Lei che è la massima istituzione nazionale, deve essere informato.
Distinti saluti, Massimo Silvestri
(lettera firmata digitalmente)
Massimo Silvestri, Largo Italia, 11 – 24060 Carobbio degli Angeli (Bg)
Cell. 347 8739144
email massimosilvestri60@gmail.com
PEC massimo.silvestri@ingpec.eu
Allegato: lettera restituzione tessera elettorale n° 153411269.
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Purtroppo in ritardo – la sua lettera di accuse mi era sfuggita – desidero complimentarmi con Massimo Silvestri per il senso civico, la determinazione, il coraggio di esporsi.
Non ha taciuto.
Parte 3
Intelligenti: Persone che mirano a creare guadagni personali per sé, ma anche per gli altri.
Ingenui (sprovveduti): Persone che creano guadagni per altri senza preoccuparsi di vantaggi personali.
Banditi: Persone che mirano a creare guadagni personali, anche se per ottenere ciò provocano danni agli altri.
Stupidi: Persone che causano un danno a un’altra persona (o a un gruppo) senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé.
Ho meditato lungamente, anche alla luce del fatto che la riconsegna della tessera elettorale almeno apparentemente si configura come un gesto autolesionistico (azione che crea perdite per sè stessi) ed è per lo meno dubbio se l’atto possa configurare un reale vantaggio per gli altri. Secondo questo modello sarei per lo meno tra un ingenuo e uno stupido …. ma ho riflettuto. Negli ultimi 5 anni non sono più in grado di fare 1500 m di dislivello positivo in giornata, ma vi assicuro che invece per quanto riguarda la crapa non è mai stata così lucida e determinata. No, vi assicuro, magari non sarò un perfetto intelligente ma non sono di sicuro né uno stupido, né un ingenuo, né tantomeno un bandito.
Saluti a tutti.
MS
Parte 2. Nel commento 21 Grazia mi chiede se mi sento più leggero dopo aver scritto la lettera. No, non mi sento affatto più leggero. Mi sentirò più leggero quando avrò pubblicato integralmente in un libro i 4 esposti corredandoli di commenti a latere (e non sarò tenero con nessuno), anche se so già che dovrò pubblicarmelo in proprio perché nessuna casa editrice lo accetterà mai. Purtroppo per me lavoro e devo guadagnarmi la pagnotta, per cui il tempo è quello che è, altrimenti l’avrei già fatto (anche se non vi nascondo che prima volevo vedere cosa sarebbe emerso dalle indagini giudiziarie … ed il risultato sinora è stato che lo Stato si è chiuso a riccio).
In questi giorni sto leggendo un libretto scherzoso (ma non troppo) di Carlo Maria Cipolla ‘Le leggi fondamentali della stupidità umana’. L’autore, economista, deceduto nel 2000, è stato docente a Berkeley ed alla Normale di Pisa. Ha scritto il testo in lingua inglese nel 1976 e solo nel 1988 è stato pubblicato in italiano. Le due edizioni più recenti (2017 e 2022) sono illustrate da Ellekappa e Staino. Ho spedito il testo ad Alessandro perché valuti la pubblicazione di alcuni stralci dei testi.
In questo libretto l’autore descrive un diagramma cartesiano diviso in 4 zone in cui vengono definiti i guadagni (o le perdite) di chi compie un’azione in relazione ai guadagni (od alle perdite) degli altri cui l’azione si rivolge; ciascuna zona corrisponde a 4 diversi caratteri:
Parte 1. Ho letto i commenti. Ci sono almeno un paio di punti che meritano una precisazione.
1. Nelle prime righe della lettera accenno ad altre 2 lettere mandate a Mattarella l’11aprile ed il 9 giugno 2020 che accompagnavano i 4 esposti che tra marzo e giugno 2020 avevo mandato alla Procura. Senza conoscere i contenuti di questi esposti risulta difficile comprendere pienamente il motivo della restituzione della tessera elettorale. Appena posso manderò ad Alessandro un sunto commentato degli esposti.
2. Gli esposti si riferiscono alla prima fase della pandemia con il lockdown (tardivo) di marzo / aprile reso necessario dal non aver preso già a febbraio determinate decisioni. Le polemiche sui vaccini, sulle restrizioni per i non vaccinati e per la gestione successiva al giugno 2020 non c’entrano nulla con l’oggetto della lettera, sono argomenti che emergeranno solo molti mesi dopo. Vi chiedo di rimanere attinenti al tema perché mi sembra che molti commenti non lo siano.
“uno Stato che difende solo se stesso e non i propri cittadini”
Siamo in buona compagnia, tranquilli.
https://www.lindipendente.online/2024/03/29/germania-documenti-rivelano-cosa-pensavano-realmente-le-autorita-di-restrizioni-e-vaccini/
@ MatteoE’ un esempio accademico ascoltato all’università.E’ il paradigma di altri milioni di rapporti cause-effetto in cui si inferisce post hoc –> propter hoc ; il professore avrebbe potuto usare indifferentemente :”Sono morto dopo avere bevuto un caffè , quindi il caffè è pesantemente indiziato di essere un veleno.Lo statistico si deve infilare in una nuvola di correlazioni apparente valide ( ex abito a Casale Monferrato , mangio la bagna cauda , e ho contratto il mesotelioma pleurico ) traendo conseguenze ragionevoli e stabilendo che il mesotelioma pleurico non mi è venuto per colpa dell’aglio e dell’acciuga nella bagna cauda , ma a causa del fatto che 30 anni fa’ a Casale Monferrato si produceva l’eternit.Molte correlazioni che al bar sono assolutamente ovvie vanno indagate bene per non dire castronerie.
“la pirateria e’ scomparsa a causa della rivoluzione industriale che prendeva piede in Inghilterra.”
Expo se voleva essere un esempio di correlazione spuria, beh, francamente non ti è venuto benissimo, perché si, è ben sostenibile che la pirateria sia scomparsa a causa del miglioramento delle condizioni di vita (e magari anche ai diritti delle persone) dovute alla rivoluzione industriale.
Nel ‘800 Sir Francis Drake non sarebbe riuscito a ripianare l’erario inglese con il carico di un vascello spagnolo e un poveraccio di Liverpool avrebbe trovato molto più attraente lavorare in fabbrica che imbarcarsi come mozzo.
Ricordo che è tecnicamente possibile aggirare i plafonamenti sulle dimensioni dei commenti, come negli ultimi due giorni tutti i commentatori stanno già facendo, per cui fra scrivere un solo commento di 30 righe e scriverne 5 sequenziali di 6 righe l’uno, non c’è differenza in termini di “alleggerimento”. In più i vari comenti dei diversi individui si infilano gli uni negli altri e vedrete che, per chi desidera seguire l’evoluzione della conversazione, la lettura sarà molto più faticosa.
@ Claudio
I”l motivo per cui un’area sia stata colpita dal covid più di un’altra è materia complicata”
Amen !
Studiare l’eziologia di un fenomeno clinico e’ molto piu’ insidioso di quello che di primo acchito possa sembrare.
Ogni tanto parlo con un amico statistico che si occupa del registro dei tumori , e ho avuto modo di vedere molti trabocchetti che si nascondono dietro correlazioni causa – effetto apparentemente nitide.
Una cosa simpatica sono le “correlazioni spurie” : Pinco Palla e’ morto dopo che si era fatto il vaccino —> il vaccino l’ha ucciso.
Se invece si fosse fatto prima una gazzosa ?
Ci sono esempi classici di correlazioni spurie del tipo “post hoc –> propter hoc” : la pirateria e’ scomparsa nella prima meta’ del 1800 ?
Allora e’ scomparsa a causa della rivoluzione industriale che prendeva piede in Inghilterra.
Ora, venendo infine al tuo 59, e lasciando da parte l’accusa di avere insultato (?), accolgo il richiamo a tornare in argomento per farti notare che, se confermi di essere su una posizione negazionista, ti collochi anni luce lontana dal sig. Silvestri che, nella lettera qui sopra, non solo mette grande enfasi sulla gravità del caso, ma reclama giustamente il fatto che, a fronte di tale gravità, le istituzioni non abbiano avviato più prontamente le adeguate misure di contenimento. (parte 3/3)
Detto questo, la domanda mi sorge spontanea: perché ti interessi a questa cosa? Ho il sospetto che tu lo faccia per avere un argomento a supporto di una tesi negazionista (e qui per esigenze di sintesi uso un termine improprio, lo so, ma ci capiamo), nel senso che vuoi dimostrare che il covid non sia stato poi così grave come qualcuno vuol farci credere, che sia stata tutta un’esagerazione e che, di conseguenza, le misure di contenimento siano state eccessive e forse anche in malafede. Se la tua posizione è questa, meglio metterlo in chiaro. (parte 2/3)
Grazia, avevo postato una risposta al tuo 55, ma è stata bannata (credo automaticamente, a causa di un paio di link che conteneva). Ci riprovo. Per quanto riguarda la tua domanda, dico come prima cosa che non è che la voglio eludere: è che stabilire il motivo per cui un’area sia stata colpita dal covid più di un’altra è materia complicata. Ci sono comunque studi consultabili liberamente online, uno anche dell’Università di Catania: ti invito a leggerli, se l’argomento ti interessa. Non posso però discuterne con te, perché i contenuti di questi studi vanno ben oltre le mie competenze. (parte 1/3)
Non solo continuiamo a ignorare l’argomento dell’articolo, ci abbassiamo a insultare gli altri, non avendo altre argomentazioni utili.
Sebbene sia favorevole al limite delle battute, so che posso sempre evitare di leggere, se non mi va.
“Le richieste di limitare le battute è uno dei risvolti dell’ottusità del politically correct”
Ma và?
E io che pensavo la colpa fosse degli incontinenti compulsivi che usano 100 parole quando ne basterebbero 4 per scrivere 2 concetti inutili e ripeterli 40 volte al giorno…
Cadere dalla pentola nella padella è una mia personale metafora. Significa passare da una contenitore dove ti bollono a uno dove ti friggono, il dolore/disagio è già in aumento. E’ il primo passo per poi cadere, poi, dalla pentola nella brace.
@54 Le richieste di limitare le battute è uno dei risvolti dell’ottusità del politically correct, ahimè oggi imperante e considerato l’acmé della nobiltà d’animo. Tanto, gli escamotage per aggirare il tutto li trovano anche i bambini dell’asilo. Nell’immediato, basta spezzettare in commenti sequenziali. Otterremo l’esplosione del numero di commenti. Storicamente in media un articolo aveva diciamo 30-35 commenti (si va da zero a circa 100, salvo punte rarissime oltre 100). Abituiamoci ad avere 200-300 e forse anche 400 commenti per ogni articolo. Con una difficoltà in più, per chi legge: che i vari commenti sequenziali (dei diversi contributori) si infileranno gli uni nei ragionamenti degli altri… Per cui scommetto che, alla fine, chi anelava la riduzione delle battute, perché “non riusciva a seguire lo sviluppo della conversazione” (???), ci capirà ancora meno e quindi cadrà dalla pentola nella padella.
Quando una risposta non la conosco sono solita esplicitarlo, non la eludo chiamando in campo altre argomentazioni (peraltro non convincenti).
Ah, in Cecità non è lo Stato a non distribuire il cibo, lasciandolo sulla soglia e dando luogo a tafferugli, ma i comuni soldati, e sono sempre loro a far fuoco al minimo movimento, non lo Stato.
E l’unica vedente, pur avendo le possibilità di sottrarsi, sceglie di rimanere prigioniera nell’edificio assegnato a chi non vede, addirittura accettando d’essere violentata e commettendo un omicidio.
Mi viene facile trovare parallelismi con quanto stiamo vivendo da anni: pur vedendo, si sceglie di coprirsi gli occhi o abbassare il capo, ognuno con le lenti che vuole indossare.
Io indosso le mie, mio malgrado, e porto avanti quella che a me sembra una verità.
Pensa che la prima parola che ho pronunciato è stata “luce”!
Ci tengo a dire che non è merito mio il limite delle battute: presa da mille impegni, ho proprio dimenticato di parlarne ad Alessandro, che evidentemente ha scelto la cosa migliore per il blog.
Notte buona.
Anzi no, non ti ho risposto perché la risposta non ci stava nel limite di 1500 battute. Che puttanata questa qui (con tutto il rispetto)
perché non conosco la risposta. È così grave? Delle cose che non conosco non parlo. È molto più facile stabilire perché in Lombardia ad un certo punto, nel 2020, gli ospedali fossero al collasso (nel senso che nessuna misura dì contenimento era stata ancora messa in atto). Comunque vabbè dai, ciao
Rimani enormemente stupita perché non leggi, ecco perché. Sono il primo a dire che lo Stato ha fatto cose demenziali nel corso della pandemia (l’ho scritto), questo non significa che tutto fosse demenziale, l’invito (non era un obbligo) a vaccinarsi mi è parso ragionevole, non demenziale e neanche sospetto, così come potrei capire l’invito a non lasciare un’area colpita da contagio. Sono stati tutti inviti ma sarebbe stato comprensibile, in presenza di un numero eccessivo di free riders, che si tramutassero in obblighi. Non è fiducia cieca nello Stato, qui siamo proprio all’ABC della convivenza civile..
Dimenticavo! Se si riporta il pensiero espresso invece dell’intera citazione si risparmiano battute.
E ancora: direi che la conversazione può concludersi, visto che non siamo in grado di parlare della lettera pubblicata.
Claudio, a me sembra incredibile che siamo ancora qui a parlare della responsabilità dei governi e dei cittadini, a fronte di tante inchieste risolte e non.
Non hai risposto al mio quesito: com’è che non è successo un bel nulla al Sud quando sono calati i meridionali residenti al Nord, visto che credi che le folle (smettiamo di usare le parole che il governoconlagminuscola ordina) abbiamo potuto influire sull’andamento pandemico? La risposta ce l’abbiamo già, dato che in molti casi non è accaduto nulla e che tutto veniva demandato al responso di un tampone che non restituisce solo la presenza del Covid19.
Mi sembra ridicolo sottolineare che si sono verificati casi di denunce per tamponi non veritieri.
Claudio, rimandando ancora alla lettura di “Cecità”, rimango enormemente stupita della fiducia cieca nello Stato.
Ci tengo a sottolineare che nessuno può imporre a qualcun altro l’assunzione di un dispositivo medico, tanto meno l’acclamato Stato e che se tu hai scelto (è così, anche se non ti sembra possibile) di accettarlo, è una tua azione individuale ed è solo sotto tua responsabilità che lo fai e che te ne assumi le conseguenze – vi hanno pure fatto firmare papelli densi di parole ben chiare al riguardo.
@ Matteo ( 39 )
Completamente in sintonia con te.
@ Giuseppe ( 43 )
Secondo me la scienza non puo’ sistematicamente convincere tutte le minoranze della bonta’ dei propri argomenti : se scoppia un nuovo colera a Milano , e lo Stato blocca i milanesi in citta’ per non diffondere il contagio , ci saranno sicuramente minoranze che teorizzando complotti e dietrologie vorranno fare come se la malattia non ci fosse , magari appellandosi alla costituzione , alle scie chimiche o a un’ anziano premio Nobel.
Ma non mi sembra ne etico ne ragionevole permettere che diffondano la malattia.
Commento n.50: bravo Filippo, sono d’accordo sull’intervento di un moderatore, non se ne può più dei battibecchi su ogni argomento
N.49. Se i garisti non usano l’alzatacco ne devo dedurre che visto che la bici di Ganna non ha i freni , sarebbe opportuno eliminarli anche dalla mia?
Certo, Grazia, certo. Nelle note di copertina di uno dei miei dischi preferiti (Warehouse: songs and stories, Husker Du) sta scritto in stampatello: REVOLUTION STARTS AT HOME, PREFERABLY IN THE BATHROOM MIRROR. Ho comprato quel disco a sedici anni, la mia adolescenza era ancora nel limbo, e ben lontana da fioritura (strano, eh? succedeva anche negli anni ottanta dello scorso secolo), ma quella frase non me la sono più dimenticata. Diciamo che da allora in poi ho cercato di mantenere alto il livello di apertura mentale. Il problema è che, ehm, quando sono sciocchezze, sono sciocchezze. Non so se mi spiego.
Beh, dai: adesso che Gogna ti ha accontentata, limitando il numero di battute, riuscirai a trattenerti fino alla fine della lettura, anche per una questione di buon gusto.
Vorrei chiedere a Grazia, e non serve nessuna birra, se qui si riferisce a quando, riferendomi al caso lombardo, ho indicato come uno dei problemi l’avere ignorato l’insorgere del contagio – decisione POLITICA – favorendo assembramenti in luoghi di lavoro e mezzi pubblici. Visto che sei un’esperta di Saramago, Grazia, ti faccio notare che in Cecità l’unica persona capace di vedere è quella che prova a fare qualcosa, mentre lo Stato si fa travolgere dall’epidemia.
Grazia, nelle statistiche entra tutto: sicuramente i non vaccinati, e indirettamente anche quelli che hanno continuato a vivere come se niente fosse.
“gli scienziati hanno il dovere di dare risposte spiegando in base ai fatti e alla realtà”
Tema interessante, a mio parere. Sarebbe, credo, compito non tanto degli scienziati in generale ma di ciò che viene definito divulgazione scientifica.
Non è infatti detto che uno scienziato abbia gli strumenti o le capacità per fare buona divulgazione (cioè riesca a rivolgersi al grande pubblico in modo accessibile, facilmente comprensibile e anche suscitando interesse). Ricordiamo che “l’esperienza non è trasmissibile“.
Purtroppo, anche il dibattito scientifico non è riuscito a sottrarsi al processo di spettacolarizzazione da parte dei media, raggiungendo vette epocali in periodo Covid. Inni al false balance in cui è stata data parola a laqualunque pur di presentare al pubblico opposte fazioni, creando ad arte finti dibattiti e seguendo (nella migliore delle ipotesi) una visione distorta della democraticità della scienza (che, per certi versi è espressione massima di democrazia, mentre per altri non lo è affatto).
Forse qualche scienziato che si è prestato a questo potrebbe fare una riflessione e qualche conto con il proprio ego, e il grande pubblico potrebbe (cercare di) abbandonare i propri pregiudizi e imparare a distinguere la qualità delle informazioni che lo raggiungono.
Ma la vedo dura. Ottimo periodo per i ciarlatani 🙂
Grazia, non è nella mia “visione”: è lo Stato che ha chiesto ai cittadini di vaccinarsi, per il loro bene e per il bene della comunità, è un’azione politica dello Stato, basata sul consiglio di persone qualificate, l’avere chiesto ai cittadini di fare questa cosa, è stata sostanzialmente un’iniziativa della “moglie del medico”, che alcuni purtroppo non hanno voluto seguire. Il green pass non c’entra niente e l’ho avversato, ma ripeto, con la scelta politica di fare ricorso a una campagna vaccinale per uscire dall’epidemia, il green pass non c’entra. Dati alla mano, è il vaccino che ci ha fatti uscire dall’epidemia (ci sono montagne di dati: come ti ha già scritto qualcuno in passato, consultali senza pregiudizi). Dati alla mano, il green pass ha fatto solo danni.
E, comunque, l’oggetto dell’articolo non era un’influenza o dei farmaci.
Caro Matteo, il tuo quesito cade nel vuoto assoluto poiché sai perfettamente – lo sanno tutti tranne, forse, Claudio – che non esistono dati ufficiali.
Io la mia opinione ce l’ho sulla ragione per cui poco dopo le chiusure i dati Istat erano difficilmente consultabili e mi pare pure superfluo star qui a scriverla.
Che le depressioni siano incredibilmente aumentate non è un mio parere e non ho scritto che sia da imputare al vaccino, mi pare. E’ anche certo che un sacco di ragazzini continuano a rimanere in un limbo incerto senza lasciar fiorire la loro adolescenza.
A ognuno la propria volontà, sottolineo volontà e non capacità percettiva, per osservare ciò che accade con occhi limpidi.
Vorrei chiedere a un Claudio, magari davanti a una birra, visto che è convinto che gli affollamenti abbiamo peggiorato le condizioni di salute del popolo, che ne ne pensa del fatto che all’indomani della chiusura improvvisa migliaia di meridionali sono calati al Sud senza che le statistiche si siano spostate di una virgola. Sarà stato il sole, il vento, lo spirito santo?
Buona serata di Primavera.
E mi pare
Bella domanda…
Risponderei con l’analisi dei dati, se ci fossero, se fossero seri e se li conoscessi.
Così come mi piacerebbe che ci fosse stato un monitoraggio serio degli affetti avversi e che si proseguisse a monitorare per il futuro (questo per mia figlia, che ammé in fondo…)
E poi ricorderei a Grazia che gli effetti avversi “collaterali” come la depressione sono difficilmente imputabili al vaccino e molto di più alla situazione sociale che abbiamo vissuto.
Ma francamente senza evidenze è difficile parlare: come dicevo, io mi accontenterei per iniziare di un’analisi seria degli effetti macroscopici e facilmente misurabili del covid, (i.e. morti) a livello europeo, evitando accuratamente di buttarla in caciara con tumori e depressione da una parte e pericolosi effetti a lungo termine o protezione di gregge dall’altra.
Ma non ho ancora visto nulla
Matteo, la mia curiosità nasceva proprio qui. Che cosa rispondi – o come pensi che debbano rispondere gli esperti – ai commenti nr. 35 e 36, che sono un mescolone di non sequitur e di sciocchezze epiche, “il moltiplicarsi di casi di tumore, leucemia, depressione che spesso conduce all’omicidio, dolori articolari che inficiano il quotidiano, scompensi ormonali nei ragazzini” – io risponderei: dati? ma è una discussione che non ha neanche senso di cominciare. Siamo messi malissimo.
Carlo, anche tu parli di cannibali da anni e noi ti leggiamo pure!
Claudio, confesso che ho smesso di leggere il tuo commento al punto 4, scoppiando a ridere.
Non voglio ricordare tutti gli effetti collaterali che ancora seguono, il moltiplicarsi di casi di tumore, leucemia, depressione che spesso conduce all’omicidio, dolori articolari che inficiano il quotidiano, scompensi ormonali nei ragazzini.
Io penso si debba avere il coraggio di vedere, altrimenti finiamo tutti come in “Cecità” di José Saramago.
Vorrei sapere in che modo entrino nelle statistiche e nel sistema tutti gli individui che non hanno accettato il farmaco e hanno seguitato a condurre la loro vita come prima, senza bavagli e “distanza sociale” (vogliamo soffermarci su questo termine, por favor? La distanza è fisica, non sociale!!!!).
E tutti quelli che hanno “dovuto” accettarlo per obblighi lavorativi e si sono fermati a una o due dosi.
E ancora vorrei sapere com’è che siamo arrivati alla quarta (o quinta), accompagnati anche dagli antinfluenzali.
Eh, sì, Cecità è a un passo.
Caro Claudio, è nella tua personale visione che il vaccino dovesse essere fatto e, per di più, per il bene della comunità.
Io la penso proprio all’opposto e anche a me la mia visione sembra la più giusta.
Pace, finché ognuno sarà libero di fare ciò che sente giusto, ma non è stato esattamente così e qualcuno ha preferito compiere scelte importanti che lo hanno portato su nuove strade.
Anche a me, che non potevo svolgere la mia attività appieno perché in molti hanno scelto di piegarsi al volere unico (anche se qualcuno, per fortuna, è stato tanto coraggioso da mettersi in viaggio), mi si è presentata la luminosa possibilità di lavorare alla redazione di una guida: se il cammino che scegliamo ha un cuore, si dipana davanti a noi, altro che grotta.
Ma che ti frega del limite Claudio: non mi ricordo nemmeno una volta in cui tu ti ci sia nemmeno avvicinato!
Chiedimi pure quello che vuoi, se posso risponderò volentieri dal basso della mia ignoranza.
Anche su questo tema, errare è umano e perseverare diabolico. Perseverate nel mettere davanti concetti a tavolino come Costituzione, libertà, diritti…. e di fronte a nuove emergenze nazionali (potranno essere pandemie, ma anche guerre, disastri naturali, ecc), cascherete di nuovo tutti dal pero per le misure varate… Mica sarò io in persona al Governo e poi potrebbero anche essere un Governo di altro schieramento, come fu per il Conte 2. Incredibile quanto siete ottusi!
Matteo (28), grazie, sono abbastanza d’accordo. C’era qualcosa che volevo chiederti, ma il limite di battute appena introdotto mi ha fatto perdere la voglia di scrivere. Ciao
“[…] le misure varate saranno le stesse: pratiche, semplici, totalizzanti e senza rispetto per le questioni a tavolino, tipo Costituzione, libertà, diritti…”
Volete che i vostri diritti siano calpestati?
Volete che la vostra libertà sia limitata?
Volete che la Costituzione diventi carta straccia?
Allora votate Crovella e i figuri come lui, a qualsiasi partito appartengano.
N.B. È incredibile che si debbano leggere mostruosità del genere!
“E di fronte all’emergenza, specie se NUOVA come pare sia la malattia X […].”
La malattia X non esiste! Tu e i delinquenti che hanno inventato la notizia, che andate farneticando? Piú esattamente, tu farnetichi e gli altri complottano per diffondere paura.
Miiiiiiiiiiiiii……………! Ma siete ancora fermi a ste menate????? Il Covid 2020 è di quattro anni fa e ancora vi crogiolate in ste beghe. Sarà che io alla fin fine sono pragmatico, ma è inutile rotolarsi in ste fisime mentali. Quando capita un emergenza nazionale, o si hanno già i piani operativi, o si procede in modo tranchant. Non c’è “diritto” che regga. Quando sei morto, del rispetto dei diritti non te ne fai un bel baffo. E di fronte all’emergenza, specie se NUOVA come pare sia la malattia X, le misure varate saranno le stesse: pratiche, semplici, totalizzanti e senza rispetto per le questioni a tavolino, tipo Costituzione, libertà, diritti…
Claudio, sono piuttosto d’accordo con te, anche sulla benedizione del vaccino. E’ l’uso che ne è stato fatto che è da maledire.
Ma anche sulla scienza avrei qualcosa da dire.
Non mi pare che la tua definizione sia proprio corretta: la scienza non è affatto democratica tra pari…pari de che?
Come si misurano i “pari”? Quale è l’unità di misura?
C’è parità tra un laureato del Caltec e quello del Politecnico, tra un medico della Sapienza e uno di Duesseldorf? E se non concordano che si fà?
La scienza non è democratica affatto e ha un solo metro di giudizio: quanto e come riesce a spiegare il mondo e la realtà.
Quando nascono differenze di interpretazione o pareri discordi devono essere valutati in base alla loro rispondenza alla realtà.
Però attenzione, le domande, le richieste e i pareri non devono essere affatto prerogativa dei “pari”, degli scienziati, degli “studiati”, anzi possono nascere da chiunque, anche i poveracci più ignoranti e devono essere prese in considerazione.
E gli scienziati hanno il dovere di dare risposte spiegando in base ai fatti e alla realtà, senza nascondere criticità, dubbi e limiti.
Proprio per questo io (che non pretendo crovellianamente di essere esperto medico perché dottore era mia mamma) mi aspetto che i dotti e gli studiati spieghino alcuni fatti che finora mi paiono trascurati (e di sicuro i virologi da televisione hanno evitato accuratamente di prendere in considerazione):
1) uno studio comparativo delle morti effettivamente attribuibili a Covid almeno a livello europeo (cioé per nazioni con paragonabili livelli di benessere, igiene e cura) confrontando i risultati con le statistiche di mortalità pre-covid. Sono un po’ stufo di millemilamigliaia di morti italiane e 12 in Germania (se poi i numeri fossero reali, si dovrebbe cercare la spiegazione della causa, evidentemente molto più efficace del vaccino nel mitigare gli effetti nefasti)
2) una volta d’accordo sulla conta dei morti, un’analisi europea delle misure adottate nei vari paesi per contenere la pandemia, per cercar di ricavare il vero rapporto costi-benefici e prepararsi seriamente a un’eventuale nuova emergenza
3) uno studio serio e a bocce ferme sulle categorie di persone per cui il Covid rappresentava un pericolo reale…(questo ti dico subito che non può che finire con la franca ammissione che il vaccino è servito solo sopra i cinquanta-sessant’anni e che terrorizzare, rinchiudere a casa e vaccinare i ragazzi è stata una cazzata!)
4) infine trarre le debite conclusioni sulla gestione generale della società durante la crisi. Se vuoi il mio parere, anche con la massima benevolenza con chi si è trovato a gestire una situazione difficile e in larga misura inedita, è assolutamente necessario mettere in chiara luce come, dove e quanto si è sbagliato
Matteo, giusto per metterci una pietra sopra e voltar pagina:
1) La scienza: qui si è vista la polarizzazione peggiore, secondo me, con la gente divisa tra quelli che “la scienza non è democratica” e quelli che non credono più neanche alle leggi di Keplero. La scienza è democratica, anche se parliamo di confronti tra pari, non che ogni pirla che passa per la strada sia in diritto di esprimersi, per esempio, su cos’è e come funziona un’epidemia.
2) Il piano pandemico: qui siamo andati spesso sul demenziale (le mascherine all’aperto, per esempio, ma anche l’obbligo di stare tutti chiusi in casa, nel 2020), con scelte affrettate, mai sottoposte a dibattito parlamentare e mai veramente valutate, a posteriori, in quanto ad efficacia. Col risultato che tutti si sono sentiti in diritto di stabilire quali dovessero essere i protocolli sanitari e quanti i posti in rianimazione. Se n’è parlato molto al bar e poco o per niente in parlamento, così che probabilmente al prossimo giro – gesto scaramantico – saremo disarmati come nel 2020.
3) The rabbit hole: è abbastanza triste constatare, a questo punto, come il dissenso sia andato sempre più diluendosi dentro un mare di grosse puttanate. Quelli che non credono alla pandemia (il “fantomatico virus”), quelli che credono che le malattie se le inventano, per venderci i farmaci che le curano, per non parlare del
4) vaccino, la parte più triste di questa discesa del dissenso dentro un mondo di favole. Umanamente, con tutta la comprensione per chi ha avuto paura – perché di questo si è trattato – francamente mi sono rotto di starli a sentire: basta! Il vaccino è quello che ci ha tirati fuori dalla pandemia. Sia benedetto il gruppo di ricercatori che lo ha sviluppato. E sì, il green pass è stato una porcata. Ci può stare una discussione su questo e su quanto dovesse essere capillare la campagna vaccinale, quali fasce d’età ecc. MA basta discuterne dalle pagine del quotidiano La Verità.
5) Il terrorismo mediatico: siccome siamo una nazione di vecchi e di bambini, e zero adulti nel mezzo, funziona solo la repressione reazionaria del popolo, di cui il terrorismo mediatico è parte funzionale. Se non li spaventi, vedrai cosa ti combinano questi italiani incoscienti. Quando vedo gente a passeggio con la mascherina, ancora oggi, mi verrebbe voglia di dargli una bastonata in testa. Il problema è che sono andati in paranoia, e ce ne sono altri, di babau, già pronti per le paranoie del prossimo futuro: l’invasione russa, il riscaldamento del clima… Tutte preoccupazioni giuste e legittime ma non c’è motivo di non occuparsene con serenità, e invece.
Quindi, a parte la scelta di autoevirarsi, sono perfettamente d’accordo con l’autore di questa lettera: insabbiare le inchieste è esattamente il contrario di quello che dovrebbe essere fatto, sono d’accordo. Sono un po’ meno d’accordo invece con gli “anti-sistema” che ci propinano la solita solfa di pregiudizio antiscientifico, il solito sospetto, da dentro la loro rabbit hole, senza rendersi conto che sono loro stessi parte del problema. Come tutti, del resto. Solo che io, almeno, ho l’onestà di riconoscerlo.
Caro Claudio, il problema è proprio qui.
E’ quando le regole non sono proprio regole, vengono imposte con metodi surrettizi e propagandate tramite propaganda terroristica, invece che discusse pubblicamente e imposte per legge.
Il problema è quando l’apparato statale impone senza imporre e senza assumersi la responsabilità di ciò che impone e poi impone un silenzio tombale imponendo de facto qualunque critica. Prima, durante e dopo.
Quando il per “tutti” è in realtà un “quasi tutti” come denuncia Silvestri.
Io non credo che la strada della rinuncia ai diritti politici sia quella giusta, anzi, però apprezzo e condivido la sua denuncia, perché è sempre stata la mia fin dai primi mesi del 2020 (si potrebbe andare a rileggere i miei interventi di allora, contrapposti a chi sosteneva che “siamo in emergenza ed non bisogna contrastare chi ci governa” o “la mascherina all’aperto dimostra che fai parte del gruppo” e idiozie consimili)
Posso anche essere d’accordo con Ilaria Capua che predice la possibilità di un’altra pandemia, ma questo dovrebbe portarci ad analizzare onestamente gli errori compiuti e i dati emersi da quella del Covid e discutere e preparare adesso un piano credibile per fronteggiare la prossima.
Se continuiamo ad accampare giustificazioni per gli evidenti errori e prevaricazioni del passato, la prossima pandemia ci troverà armati con il medesimo, ottimo piano di emergenza del 2020!
Cara Grazia, ovviamente le regole le segui per il bene di tutti, non solo per il tuo. Potevo fare a meno anch’io di vaccinarmi, per dire, e me la sarei cavata senz’altro, ma l’ho fatto perché consapevole di vivere in un sistema dove alcuni sono più deboli di me. Ah, e le “porte inaspettate” te le ha aperte il sistema, sempre lui.
Invece di drammatizzare, mettendoci in fila come soldatini, dovremmo ridere di qualunque parola che venga dai personaggi che si sono avvicendati sui media negli ultimi anni. Dovremmo riderne e cambiar strada.
Dopo l’oracolo di Delfi, l’oracolo di Capua:
“Fra duecento anni saremo tutti morti”.
Carlo, a me pare ridicolo che si possa prevedere l’avvento di una epidemia come fosse il meteo. Mi pare evidente che si tratti solamente di un modo per far abituare il popolo a certe idee ancor prima che si verifichino.
Se accadrà, è probabile che le regole saranno molto più stringenti, visto l’avvento dell’identità digitale – che strano, proprio ora!!
Caro Claudio, mi pare che le pratiche che hai enumerato siano state già messe in atto per almeno sei mesi, se non di più. E io me la sono cavata egregiamente con in solo tampone a causa di un viaggio improvviso. A parte questo, non ho seguito nessuna regola imposta e dal peggio sono anche riuscita a far fiorire un libro che mi ha aperto molte porte inaspettate. Nessuna caverna, direi!
Ricordo ancora una volta: io vedo ciò in cui credo.
Notte buona spensierata e tanti auguri a chi ha scritto la lettera, auspicando che posa sentirsi più leggero.
Malattia X, Ilaria Capua: «Arriverà un’altra pandemia più pesante del Covid»
In un’intervista a Il Resto del Carlino, la nota virologa Ilaria Capua avverte: «Mi dispiace dirlo, ma non è che, perché abbiamo avuto quella da Covid, siamo a posto per i prossimi duecento anni».
Mia conclusione: nel caso, le regole saranno inevitabilmente le stesse del 2020
Grazia (16), ciao, intendo dire che, nell’eventualità, il “sistema” nella migliore delle ipotesi metterà in atto un piano comprensivo di protocolli sanitari, misure di contenimento del contagio ecc., ma se sei contraria a tutto questo / e dico e sottolineo SE: è ipotetico, quello che sei o non sei sono fatti tuoi – trattandosi di contagio e contagiosità, l’unica cosa che potrai fare, per essere fuori dal sistema, è ritirarti a fare vita da eremita. Altrimenti dovrai seguire le regole del sistema come tutti gli altri.
Per il resto, preferisco non cadere di nuovo nella trappola delle parti (chi crede al virus, chi no, e via di seguito.
Ma invito a non usare termini come “assembramento”, che sapientemente rimandano alla dimensione della guerra. Prima si diceva “affollamento”, per esempio.
Fabio, mi meraviglio di te: votare per il meno peggio? E’ tipicamente italiano non considerare la vacuità di un seggio, se proprio non esiste qualcuno all’altezza della carica.
E invece, secondo me, non dovrebbe andare proprio nessuno a votare: a me sembra chiaro che dovremmo cambiare qualche modalità, non ti pare?
5. Ciao Claudio, cosa intendi dire scrivendo che dovrò ritirarmi in una caverna?
che sia chiaro: se qualcuno si attiva e spedisce in carcere i politi fresponsabnili del momento (2020), io sono solo contento.
ma, tenendo il ragionamento a tavolino, con i presupposti di allora (praticamente assenza o inadeguatezza del piano pandemico), neppure Superpippo avrebbe saputo fare di meglio, inutile che ci giriamo intorno.
Inoltre si trattava di varare delle misura “al volo” e non soppesandole per mesi e mesi, sottoponendole a valutazioni scientifiche e politiche ecc ecc ecc.
La prova del nove? se dovesse arrivare, come sostengono alcuni virologi pessimisti, una nuova pandemia (diversa tecnicamente rispetto alla prima, per cui non ci sono i vaccini pronti), sapete cosa si farà? esattamente quello che si fece allora.
Certo che esser l’unico che “difende” Conte e i 5 Stelle (proprio io che li considero una sciagura per l’Italia) è troppo perfino per me. se vi piacciono tanto, rieleggeteli e ve li troverete al Governo, magari in corrispondenza con la prossima pandemia…
Piano pandemico a parte – fermo al 2006 (quattordici anni prima!) e nemmeno preso in considerazione – il governo di allora si è reso responsabile di atti da codice penale.
Carlo, non voglio ricordarteli, ma – come dici tu – tutto è agli atti nel GognaBlog. Rileggi e poi, eventualmente, ritenta.
P.S. Ora però si sta tentando di insabbiare tutto. Chi è morto è morto: “Scurdammoce ‘o passato. Simmo ‘e Napule, paisà!”.
Commento n. 12 di Crovella, condivisibile (l’ho detto!)
“Nessun altro avrebbe saputo fare meglio”: intendo a parità di piano pandemico in essere nel 2020, talmente lacunoso da risultare pressoché inesistente. Certo che avremmo dovuto disporre di un piano pandemico! Ma non c’era o meglio era aggiornato a tempo immemore precedente. Cito a memoria, mi pare fosse del 2006. Magari sbaglio, ma non conta l’anno preciso, conta l’ampio lasso temporale intercorso rispetto al 2020 e l’inadeguadezza del piano formalmente in essere. Di chi la specifica colpa? di tutti i governi precedenti di ogni colore e orientamento (Prodi, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte 1). nonché dei rispettivi parlamenti in carica.
Tra l’altro non mi pare che post 2020 si sia elaborato un piano pandemico adeguato e intelligente, capace di far tesoro degli errori. Inerzia e colpa di tutti i governi da allora a oggi: Conte 2 (per la parte post pandemia più intensa), Draghi e ora Meloni.
Se il mondo politico, sia di destra che di sinistra, NON aveva elaborato (e continua a non elaborare) un piano pandemico, con annessi e connessi, alla fine ci si trova sempre in mutande quando arriva una qualsiasi pandemia. Nell’emergenza, con l’assenza di un piano, l’unica cosa che resta è la chiusura e la militarizzazione del paese. Sennò lo si lascia libero e fluido e agiranno meccanismi darwiniani: chi sopravvive, sopravvive se chi non ce la fa (per i più svariati motivi), muore. Ognuno sceglierà cosa preferisce: chi vorrà muoversi si muoverà sapendo che è più esposto al rischio e chi non ama esporsi al rischio si autochiuderà. per la mentalità che mi contraddistingue, anteporre i diritti alla sopravvivenza mi sembra demenziale. Quando sei morto che te ne fai dei diritti INTATTI?
@ 10
Claudio, prima di prendere decisioni avventate, è bene che tu ogni sera reciti questa preghiera:
«Signore,
concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso e, soprattutto, la saggezza per distinguere le une dalle altre».
Cosí sia (speriamo).
È che proprio faccio fatica a identificare una cosa che sia “meno peggio”. Però forse non hai torto, tutto sommato non ho problemi a identificare il peggio, nel senso che il governo attuale è veramente il punto di non ritorno, dal mio punto di vista: una vera e propria banda di incapaci. Non c’è mai stato niente di peggio. Questo forse mi spingerà a tornare al voto, al prossimo giro. E voterò per il “meno incapace”
“[…] nessun altro avrebbe saputo fare meglio.”
Questo è un chiaro esempio degli effetti degli allucinogeni sul cervello umano. Ragazzi, non drogatevi!
Sicuro? Io dico invece che potevano fare meglio. Non parlo però, come fai tu, Crovella, di “ chiusura totale e prolungata, in pratica una militarizzazione del paese”: non intendo questo. Intendo dire che un piano pandemico (preventivo) dovrebbe includere dei posti in più nei reparti di terapia intensiva, anche se non servono per la normale amministrazione. Intendo dire che il governo e le amministrazioni locali dovrebbero essere meno succubi degli interessi dell’industria (forzando assembramenti che in emergenza dovrebbero essere evitati: il disastro in Lombardia è partito dai luoghi di lavoro e dai mezzi di trasporto pubblici, no?). Intendo dire che l’informazione dovrebbe essere equilibrata, non fare terrorismo. Intendo dire questo. Mia opinione, ovviamente. A una militarizzazione del paese potrei reagire andandomene via, e questa volta per sempre.
Se noi non votiamo, qualcuno lo farà comunque e la nostra opinione varrà zero.
A voi sta bene? A me no.
Se proprio provate ribrezzo, almeno votate per il “meno peggio”. Un “meno peggio” oggi, un “meno peggio” domani e fra qualche secolo le cose miglioreranno. Altrimenti saremmo ancora alla monarchia assoluta del Re Sole (“Lo Stato sono io!”).
O all’epoca dei faraoni.
Per quanti io sia un avversario politico dei rappresentanti del Governo Conte 2, in c arica al momento della pandemia (2020), riconosco che nessun altro avrebbe saputo fare meglio. Non si conosceva il problema, si doveva agire in tempi ristrettissimi, sperando che le iniziative varate fossero efficaci, ma senza averle testate con esperimenti ed esperimenti scientifici. Quindi pur disprezzandoli sul piano del confronto politico (specie ai giorni nostri), non sono fra coloro che li condannano. Io personalmente sarei stato ancora più duro di loro: chiusura totale e prolungata, in pratica una militarizzazione del paese, proprio perché non si sapeva bene cosa fare davvero. Di fronte al rischio mortale, la democrazia è un lusso e scivola in secondo piano. segnalo che si legge in giro (anche da virologi noti, coma la proff.sa Capua) che si è già registrata e potrebbe arrivare anche da noi una nuova pandemia, diversa tecnicamente da quella del 2020, ma forse ancore più aggressiva e mortale. Due più due… altro che Greenpass, preparatevi.
Grazia, in presenza di una nuova pandemia – e qui faccio un gesto scaramantico – se proprio vorrai prendere le distanze dal sistema, dovrai ritirarti in una caverna, lontana da tutto. Eremitismo totale.
A scanso di equivoci, qui io sono completamente d’accordo con quanto scritto da Expo, al 2, mentre mi lascia perplesso l’iniziativa di questo signor Silvestri di, ehm, “tagliarsi” il diritto di voto per far scontenta la moglie (il governo).
Per vari motivi la tentazione di non votare sarebbe forte, ma gli altri votano. Purtroppo!
Capisco la necessità di prendere le distanze dal sistema.
Mi trovo meno d’accordo su alcuni punti come la causa dell’innalzamento dei “casi” dovuta a affollamenti e la fiducia nei farmaci.
Ma di questi aspetti abbiamo ampiamente discusso per anni e sarebbe ora di cambiare pagina.
Prima che il discorso prenda una svolta politica impropria , vorrei dire come vedo questo dramma.
In Val Seriana ho tanti amici che hanno perso familiari , e non credo che la gestione del Covid 19 sia da considerare un successo , pero’ credo che le responsabilita’ del governo siano state soprattutto nel mancato aggiornamento/applicazione del piano pandenico.
Conte e i conte-people non li adopererei neanche come cantanti per sostituire la suoneria del cellulare , ma bisogna prendere atto che :
-Un’epidemia sconosciuta e’ quello che la definizione dice : ci e’ andata di culo che la letalita’ fosse bassa , se no saremmo stati formattati.
Quelli che dicono che in pochi giorni avremmo dovuto triplicare i posti letto in terapia intensiva lo sanno che in TI serve un medico ogni 3 letti , e noi non abbiamo un medico per il P.S. o un medico di base perche’ nessuno vuole farlo ?
E se il prossimo virus colpira’ i reni o gli occhi allora lo stato dovra’ triplicare i nefrologi e gli oculisti in un anno ?
Scienziati
L’un per l’altro habno dato il peggio di se , diffondendo ANSIA a piene mani e contraddicendosi quotidianamente per motivi di ego.
Vaccini
Se hai un cancro puoi scegliere di abbandonare i protocolli ortodossi e scegliere invece di mangiare rape , di andare a Medjugorie , di curarti con il veleno dello scorpione cubano ; per una malattia contagiosa non e’ cosi , perche’ le tue scelte personali travolgono anche le scelte degli altri , quindi credo sia meglio proteggerci come dicono medici e scienziati.
Se fra un anno arriva Rabid 25 con un tasso di letalita’ del 30 % anziche’ del 30 o/oo , gli unici provvedimenti che funzioneranbo sono quelli pandemici.
Grande iniziativa che dovrebbe essere presa da ogni cittadino italiano. Non solo per il COVID ma anche per la democrazia negata da una classe politica eletta per NON fare quello che le viene chiesto in spregio del diritto di rappresentanza ed in generale per tutti i diritti negati quotidianamente come il diritto alla salute. Complimenti.