Lettura: spessore-weight***, impegno-effort**, disimpegno-entertainment**
Il sig. Alberto Bonino è un accanito lettore di questo quotidiano da parecchi mesi. Nei suoi primi commenti c’era il rifiuto totale dei nostri contenuti accompagnato spesso da insulti ai vari commentatori. Tanto che, come Amministratore, mi sono risolto alla misura radicale di “bannare” il suo indirizzo e-mail. Ci fu anche uno scambio di opinioni tra noi, se non altro per informarlo della mia decisione. Un mese dopo lo stesso si è ripresentato con un altro account mail ed è ricominciata la sua lunga serie di commenti stroncanti, questa volta però privi degli insulti che evidentemente riusciva a trattenere nella sua tastiera. Pur tenendolo d’occhio ho sopportato per tutti questi ultimi mesi i suoi commenti mai propositivi, sempre acidi, negativi, barricati a esprimere la sua opinione di entusiasta consumatore di neve dolomitica (prima sparata, ma quest’anno anche vera) e di conservatore ultrareazionario in altri campi di pensiero.
Fin qui nulla da dire, nel senso che, se non ci sono insulti, qui tutti hanno diritto ad esprimere la propria opinione.
Resta una domanda, che sicuramente non sono l’unico a fargli: come mai, con tutta la produzione web esistente, il sig. Bonino si accanisce masochisticamente a leggere proprio ciò che più non gli aggrada? Perché ci vuole ancora ammorbare con le sue considerazioni (sempre le stesse)? Non gli sembra di essersi già espresso a sufficienza?
Perciò gli chiedo: qual è il motivo di questa persecuzione? Perché si incista su di noi? A nome di tutti i lettori, lo prego: eviti di leggerci.
Esiste questo signore? È solo una foto? Non potremmo essere noi? Chi ha detto che non avremmo potuto essere lui a parte noi?
Per dare un’idea del tipo di commenti del sig. Alberto Bonino, alcuni esempi:
Totem e Tabù – Vaccinazioni di massa
Commento banale e pericoloso quello del sig. merlo. Un seguace delle fake news sulla pericolosità dei vaccini. Meno spirito e più concretezza. Un bambino non vaccinato per scelta, è un pericolo per gli altri bambini, pochi, che veramente non possono essere vaccinati.
Triste il suo mondo dove si oppone a tutto, è il mondo delle fake, del tornare indietro, dell’oscurantismo, della decrescita, dell’infelicità. Io vivo, felice, nel mio, occidentale, cristia- no, libero. Si tenga il suo, per fortuna come lui sono pochissimi.
L’articolo tanto è pieno di c….e, non vale neppure la pena di commentarlo, è l’esempio classico di fake news, sbugiardato da tutte le riviste scientifiche e avvalorato solo da persone che nell’ambito scientifico sono nessuno.
È MOLTO TRISTE CHE UN SITO DOVE SI PARLA DI MONTAGNA SI PRESTI A SIMILI FAKES E PROPAGANDI TEORIE SMENTITE DALLA COMUNITÀ SCIENTIFICA INTERNAZIONALE.
Può ancora essere considerato serio un blog che ospita simili articoli? E questo, purtroppo, non è l’unico che ha trovato ospitalità qui.
Alberto Bonino
Spesso, forse sempre, quando fuggiamo, critichiamo, neghiamo, deridiamo, lì sotto è nascosto qualcosa di noi. Spesso, forse sempre, un punto evolutivo.
Gognablog – Passo Rolle: svendita, rilancio o rinascita?
Il consumismo manda avanti le economie. I fautori della decrescita ci porterebbero di nuovo all’età della pietra, questo per i comuni mortali, i ricchi starebbero bene come prima. La purezza chiesta da alcuni è solo per pochi…con i soldi. Il consumismo ha permesso a tutti di avere qualcosa in più. Poi se a qualcuno non piace è un problema suo non nostro.
Alberto Bonino
Senza tolleranza, senza accettazione, senza consapevolezza che gli altri sono dei noi, arriveremo alla ghigliottina per difendere la nostra verità. Come è sempre stato.
Gognablog – Passo Rolle: svendita, rilancio o rinascita?
Ultima cosa e poi chiudo, tanto è inutile parlare con chi non accetta, io in questo mondo ci vivo benissimo. Ho lavorato e adesso me la godo. Il resto, Zero.
Alberto Bonino
Totem e Tabù – Cambiamento climatico – 3
Vi andate a riprendere i commenti sull’Iccp e vedrete sui giornali le falsificazioni dei dati. Ognuno ha la propria idea ed è libero, ma i vostri commenti da signori illuminati e io povero ignorante, mi fanno ridere, siete solo radicalchic, che nessuno, per fortuna tiene in considerazione. Il vostro odioso modo di credervi superiori, crea la distanza tra voi e la gente comune che di voi se ne frega. Esiste ampia letteratura sulla falsificazione dei dati. Contenti voi… scontenti tutti.
Alberto Bonino
Queste righe hanno fulmineamente indotto Lorenzo Merlo a scrivere il seguente pezzo:
L’interpretazione dei Bonin(i)
Uno spunto umano e una critica tecnica. Due parole a favore del nemico.
di Lorenzo Merlo (12 marzo 2018)
Un po’ di Se
Se.1
Se non è un gratuito provocatore che si sente esistere solo nel successo delle sue tragiche boutade; che riesce a darsi autostima solo nelle reazioni alle sue posizioni; che si sente vivere solo dentro le irretite risposte di qualcuno; che mira a farsi colpire per trovare conferma al valore della sua opera…
Se.2
Se non è un giornalista, uno psicologo, un linguista, un sociologo nel corso di un’occulta ricerca sulla tolleranza, sul linguaggio, sui mutamenti, sui no-body (un neologismo del momento per intendere chi non ci mette la faccia)…
Ci sono più aspetti di identicità che di differenza. Questi riguardano la forma, gli altri la sostanza.
Se.3
Se invece fosse autentico e genuino, apprezzerei Alberto Bonino.
Senza se
Per la fiducia in se stesso, comunemente detta coraggio, di esprimere il proprio pensiero controcorrente (a tutti noi, quantomeno); di gettare in mare quanto noi portiamo in discarica; di consumare come eletta modalità di soddisfazione; di celebrare il valore della tecnologia senza porsi questioni, neppure se sollecitate; di mostrare il petto nudo e gonfio dal proprio balcone contro i pensieri che lo accecano; di declamare il suo verbo senza alcun interesse a suffragarlo con qualche argomento.
L’oscillazione è la sola permanenza e l’armonia non è data, ma il lavoro magnifico è mettersi sul cammino.
Sun Tzu mon amour
Dovremmo prenderlo ad esempio piuttosto che tacciarlo negativamente.
Piuttosto che considerarlo un anonimo, perso nella inutile massa, al quale potremmo anche rinunciare.
Piuttosto che crederlo senza idee personali, adagiato su quelle del telegiornale.
Dovremmo assumerlo invece di scartarlo, di cercare di scavalcarlo, di dire che non ha peso e non conta.
Farne specchio per vedere in quale misura e frequenza noi tutti, al momento giusto, siamo stati, siamo e saremo Alberti Bonini.
Utilizzarlo, cartina di tornasole per scoprire quando e quanto è vero che lo siamo.
Senza ascolto non c’è dialogo e senza affermazione non c’è io. La questione è: chi credo di essere?
Ognuno e l’Uno
Sì, perché non lo è soltanto chi permette a Sorrisi e canzoni Tv di essere la testata a maggior tiratura e a Rete4 di esistere ancora.
Per estensione, siamo tutti costituiti dalla medesima struttura, siamo tutti Alberti Bonini, cioè sfrontati, avventati, irrispettosi, formali, rigidi, chiusi. Lo siamo quando non resistiamo all’ultimo modello di friend; quando, anche noi, per una volta, ci permettiamo una deroga al nostro senso della correttezza; quando non sappiamo rinunciare a qualche lo sapevo già, già fatto o te l’avevo detto; quando facciamo ricorso a luoghi comuni invece di astenerci; quando non rinunciamo a dichiarare qualche presunto successo; quando abbocchiamo ogni volta alla pesca della vanità; quando riempiamo le nostre posizioni con una preoccupante percentuale di io credendo così di spingere l’ago dalla nostra parte; quando per interesse rinneghiamo il nostro spirito; quando siamo stati perfetti farisei e perfetti filistei; quando preferiamo imitare, scimmiottare o nasconderci piuttosto di dire non lo so; quando consideriamo e dichiariamo nostro ciò che abbiamo rubato; quando attendiamo una risposta che ci renda dignità; quando empatia e compassione sembrano mostri che si nutrono delle nostre certezze.
È possibile sottrarsi a tutte le suggestioni?
Se la storia appartiene alle forme, limitandoci a quelle la manterremo così com’è, nonostante non ci piaccia.
Lo siamo e la differenza è solo quantitativa. Ben venga chi pensa che la quantità faccia qualità. La questione è che questi spesso preferiscono abbracciare questo aspetto piuttosto che riconoscere la medesima struttura tra noi e chi critichiamo.
Se la questione fosse limitata alla quantità, ovvero se si potesse togliere l’immanenza della identica qualità, non potremmo che divenire via via più tolleranti. Ma non è così. Noi come Alberto Bonino, riteniamo di corrispondere a qualità differenti. Sarebbe a dire che noi non saremo mai come lui!
Compito a casa: elencare le volte che ci siamo appiattiti al così fan tutti.
Due significati
Quando non ci riferiamo alla materia, come unica sostanza con la quale fare i conti, siamo tutti identici, sebbene con forme e ritmi più o meno individuali.
Scartare qualcuno di noi, sottrargli la dignità della reciprocità ha due significati. Uno, che allude e corrisponde a una gerarchia delle cose che consideriamo nostra, quindi di legittimo/doveroso impiego; nella quale ci identifichiamo o dalla quale ci sentiamo rappresentati; che crediamo di poter vantare e soprattutto imporre quale sola autentica e attendibile.
È l’interpretazione più comune. Alcuni l’hanno riconosciuta in loro stessi e lavorano per emanciparsene. Altri la impiegano inconsapevolmente quale eredità culturale della quale non si sono ancora avveduti e dalla quale non hanno ancora preso le distanze. La utilizziamo normalmente per procedere nella vita, sostanzialmente permanentemente salvo che nell’innamoramento dove viene a mancare il terreno d’applicazione.
Altro compito a casa: elencare le volte che abbiamo insultato qualcuno.
Ci appelliamo a lei, alla nostra gerarchia ferrea, come un dogma, in particolare nei momenti di concitazione dove la cosiddetta ragione perde lo scettro e si cade dal trono della saggezza, a vedersela nel fango cieco dell’ottusità.
Potremmo chiamare questa modalità piramidale dove in cima c’è un solo posto ed è sempre riservato a noi, Interpretazione dei Bonin(i).
Il suo principale carattere energetico, per evitare di dire spirituale o recondito, corrisponde al mantenimento dello status quo della propria condizione spirituale appunto.
Ultimo compito a casa: elencare le volte che ci hanno dato conferma della certezza d’essere migliori.
Se l’interpretazione dei Bonin(i) non implica energie evolutive, l’altro significato allude al suo opposto virtuale.
Per condividerlo è necessario prendere le distanze dalla struttura del mondo con la quale mamma cultura ci ha allattati. E per farlo è a sua volta necessario prendere coscienza che quello che pensiamo noi non ha più valore in sé di quello che pensa un altro. Quando così non è, un passo alla volta, si arriva a condividere le ragioni del razzismo e della violenza come ordine delle cose. Arriviamo a scontrarci per ottenere ragione che il cirmolo è più bello del pino loricato. Fa ridere, adesso, a bocce ferme. È vero. Altrettanto lo è che il binario è uno solo. Anche se adesso fa ridere, poi fa piangere.
«Humanas actiones non ridere, non lugere, neque detestari sed intelligere (Baruch Spinoza, 1632-1677)».
La pagliuzza e la trave – Luca 6,41
Non a caso e non diversamente è stato per la concezione che molti avevano delle persone con difficoltà di relazione.
Solo da Franco Basaglia (1924-1980) in poi è stata attribuita loro una dignità che, senza pensarci mai, avevamo creduto non avessero e soprattutto non potessero avere. Ma ognuno di noi avrà modo di trovarsi i precedenti più calzanti, per prendere coscienza quanto e quando abbiamo corrisposto all’interpretazione dei Bonin(i).
Se è vero che l’informazione è data dalla differenza, se è vero che possiamo essere nel nostro modo proprio a causa di quanto riconosciamo come differente da noi, se la nostra identità necessita di percepirsi diversa dalle altrui, senza l’interpretazione dei Bonin(i), non avremmo la realtà delle forme e l’humus per una evoluzione identitaria.
Tuttavia, se in campo amministrativo forse non potremo rinunciare a qualche goccia d’interpretazione dei Bonin(i), umanamente dovremmo. Almeno per chi ha intuito che qualcosa è nascosto dietro le quinte della scena che credevamo fosse la realtà. Almeno per chi vuole riconoscere che le aveva lui stesso allestite.
Cosa risponderemmo alla domanda: Ciò che facciamo, diciamo e pensiamo tende a ripetere la storia?
«La mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente (Albert Einstein)».
3
Scopri di più da GognaBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Io parlerei di montagna , ma voi qui parlate d’altro. La mia montaggna la vivo sciando con i miei amici, non la metto in piazza. Certo quando uno si lancia in dialoghi sui massimi sistemi credendosi chissà chi…E qui in ce ne sono di persone così, troppe, tronfie e sicure di essere depositarie dell’unica verità. Fine.
Grazie Lorenzo Merlo. Esempi dell’infinito ripetersi sulla scena del trauma, qui in questo Blog: la diffidenza rispetto al ‘nuovo’, la paura della tecnologia, l’ostilita’ verso la scienza, l’ansia da globalizzazione…
Chiunque puo’ aggiungere. Dai che in questo post ‘ad personam’ ce ne e’ alla fine per tutti!
Secondo Lacan, la ripetizione è uno dei quattro poli intorno ai quali si compie il mondo della psiche.
Pulsione, transfer e inconscio sono gli altri.
Tra i quattro è la ripetizione a rivelarsi negli altri tre. E a rivelare.
«Quel che il concetto di ripetizione pone in assoluto primo piano è l’ostinazione dell’essere umano nel rimettere continuamente in gioco le stesse dinamiche, anche quelle (soprattutto quelle, per essere precisi) che determinano conseguenze problematiche per il soggetto. Scelte di vita sbagliate, rituali e cerimoniali dispendiosi ma inevitabili, rapporti conflittuali inestinguibili, pensieri dolorosi ma puntuali nel loro ripresentarsi, ritorni ciclici sulla “scena” del trauma: la coazione a ripetere non dà tregua e diventa, nella psicopatologia della vita quotidiana, una presenza che “non molla”.»
da Franco Lolli – È più forte di me – Poiesis editrice
o Bonino, invece di farti risate, ogni tanto parla di montagna, di alpinismo. Del tuo alpinismo.
Non sempre…ogni tanto.
Io non ho insultato, voi si. Divertitevi così, io mi diverto leggendovi, facendomi crasse risate.
Ullallà, ma come prende su cappello quando qualcuno gli dà un po’ della sua stessa medicina!
Ho letto benissimo sig.Benassi, c’è una presa per i…..i e un tono di derisione, tipico delle persone come lei che si sentono superiori. Stia nel suo brodo e si ammiri allo specchio e si dica da solo o se lo faccia dire dai suoi sodali, “come sono bravo, come sonobello , come sono buono, come sono superiore”. i suoi complimenti non li voglio in quanto sono velati insulti e soprattutto non li voglio da quelli come lei. STIA BENE E A MAI INCONTRARCI
Legga bene! non ho mai detto che LEI è un blach Block .
Troppo superiore per esserlo.
Gli sto facendo complimenti e si lamenta???
Mai contento.
ADESSO BASTA SIG.BENASSI. STA ESAGERANDO BLACK BLOCK LO SARÀ E FORSE I SUOI FIGLI. iO ESISTO, SONO UNA PERSONA NORMALISSIMA, IN PENSIONE E SPOSATO. QUESTO È IL MIO PENSIERO, LUNGI DAL SUO, PER FORTUNA. LEI INVECE HA LE PALLE PER ESSERE UN BLACK BLOCK CHE AMMIRA TANTO E SI RIVELA PER QQUELLO CHE È, UNO CHE ODIA CIÒ CHE GLI ALTRI ANNI. LA SUA RISTRETTEZZA MENTALE, È UN INSULTA ALLA MONTAGNA CHE LEI DICE DI AMARE. . CHIEDO GENTILMENTE AL SIG.GOGNA, COSÌ ABILE NELLO STIGMATIZZARE E CONDANNARE ME E CRITICARE LEmie OPINIONI, DI DIRE UNA PAROLA SUI SUOI RIPETUTI INSULTI. A MOLTI DI VOI FAREBBE COMODO CHE SE FOSSI UN FAKE, PERCHÈ IO HO MESSO A NUDO LE VOSTRE BANALITÀ E IL VOSTRO SETTARISMO. MILLE VOLTE MEGLIO UN SOLO BONINO DI MILLE DI VOI, INUTILI E FUORI DAL MONDO REALE.(scritto apposta in carattere maiuscolo)
non ha le palle per essere un black-block . Le manganellate fanno male. I fumogeni, poverino… gli irritano la gola e gli occhi.
Mica è scemo, meglio usare la comodità della tastiera. I sanpietrini poi pesano.
Inoltre le provocazioni da strada è roba da trogloditi. Lui è aristocratico.
Bonino un black block?!
Magari…
Non so chi si celi dietro il nome di Alberto Bonino. Visentini dice di saperlo. Prima o poi ce lo dirà.
Credo che il Sig. Bonino sia il classico provocatore di turno. Ne sono sempre esistiti di provocatori. Entrano in tutti gli ambienti per creare casino, violenza e screditare le migliori intenzioni.
Un pò come nelle manifestazioni dove ci sono i provocatori che nascondono il proprio viso dietro una maschera lanciando sassi . Bonino si nasconde dietro al suo schermo e da li ci provoca lanciando i suoi giudizi da conservatore reazionario .
Ragazzi, secondo me Alberto Bonino non esiste. Esiste invece il “boninismo” come piaga diffusa nel mondo. Inestirpabile perché se no il mondo sarebbe migliore. Il boninismo è l’involuzione umana e chi lo pratica lì resta, punto. Non ci vuole uno scienziato per capirlo.
Ma forse chiedendo a Zichichi…
Io le pago, e mi rendo conto che è il pagarle che mi permette di vivere in un paese civile ed evoluto, nonostante le sue contraddizioni e gli errori che – votando – cerco di correggere.
Infatti sig. Benassi , a parte gli insulti suoi, che rilevano solo la sua povetà lessicale e di idee,lei mi è molto utile per rallegrare la mia giornata, infatti leggendo lei e i suoi sodali, mi rendo sempre più conto di quanto sono fortunato ad essere diverso da voi. Voi siete come un club ristretto, una setta, che si ritiene moralmente superiore.
Per quanto riguarda le tasse, essendo pensionato, ho le trattenute alla fonte, certo non penso che sia bello pagarle e sfrutto tutte le possibilità per pagarne il meno possibile, come tutte le persone intelligenti al mondo. Ma le pago e lei invece?
Sempre molto educato sig.Benassi, quando non si ha nulla da dire si insulta. Continuerò a leggere il blog proprio perchè mi diverte il vostro sfrucugliare sul vuoto in voi e sulla vostra inutilità.
Caro Bonino, MAI stato educato !!
Parli di nostra inutilità . Ma evidentememte se ci leggi e ci rispondi, almeno a te siamo utili.
Quindi mi sento appagato.
Sig. Bonini, che gli egoisti vivano più serenemente delle altre persone è assolutamente vero.
Il problema è che se tutti fossero come Lei il mondo non sarebbe arrivato dove è ora. La civiltà e il progresso sono arrivati e ci hanno portato dove siamo adesso perchè ci sono persone che la hanno costruita pensando anche agli altri e non solo ai cazzi propri… Sarei curioso di sapere qual’e’ il la sua visione nei confronti delle tasse…
La ricerca di – sfrucugliazioni – non ha prodotto risultati in nessun documento.
Suggerimenti:
Assicurarsi che tutte le parole siano state digitate correttamente.
Provare con parole chiave diverse.
Provare con parole chiave più generiche.
Sempre molto educato sig.Benassi, quando non si ha nulla da dire si insulta. Continuerò a leggere il blog proprio perchè mi diverte il vostro sfrucugliare sul vuoto in voi e sulla vostra inutilità. Buona Pasqua io la festeggerò con un ottimo agnello brindando con mia moglie e i miei amici, mentre voi penserete ai massimi sistemi del mondo.
Comunque è un onore essere oggetto di un argomento specifico, voi nel vostro vuoto non ci siete mai riusciti. Certo se chiedeste a migliaia di persone , chi vorrebbero essere tra me e voi non avrebbero dubbi nello scegliere me. Ma a voi nella vostra immensa prosopopea e superbia non interessa, vi ritenete comunque superiori
Io gli auguro anche che non sia così, ma se uno deve ripetere quattro volte in un intervento quanto vive bene a me fà una brutta impressione…
Quanto alla maggioranza e a quello che pensa posso citare il mio vecchio parroco: “quelli che la domenica delle palme lo portano in trionfo sono gli stessi che cinque giorni dopo gridano crucifige!”
caro Alberto Bonino ma non ti viene in mente che può anche non fregarmene nulla di contare qualcosa?
E se ti rispondo, e solo per romperti i coglioni. Mi diverti.
prova a pensarci.
“ANCHE LA NOCE PIU’ VUOTA VUOL ESSERE SCHIACCIATA” (F. Nietzsche)
Una unica domanda, ma tutti voi che mi criticate e siete convinti di essere migliori di me, vi rendete conto che nella società non contate nulla? Nessuno segue le vostre sfrucugliazioni,
vi ignorano bellamente e la maggioranza fa ciò che più gli piace infischiandosi di ciò che voi pensate. Rappresentate tutto ciò che la maggioranza non vuole e evita. Io al posto vostro mi farei delle domande e cercherei di capire perchè , pensando di avere ragione, nessuno mi segue. Ma voi vi sentite superiori…..contenti voi!!!!! Io sto bene così.
Il fatto che Alberto Bonino esista oppure no é piuttosto irrilevante, direi. Personalmente conosco decine di persone come lui e credo ne esistano milioni. COme si chiamino non importa.
Proprio perché le conosco le evito se posso ma allo stesso tempo ne sono attratto perché mi forniscono le spiegazioni a molte, per me, assurdità della nostra società.
Non mi vedo nella descrizione intricata e per me sempre poco comprensibile, di Merlo (saranno gli effetti dei Bonini che purtroppo frequento sporadicamente), ma il boninismo ci da facilmente la misura della deriva socio-culturale che sta alla base del decadimento della specie umana. COme non ringraziare quindi l’esistenza di Alberto Bonino da un punto di vista di studio antropologico?
Forse esco dal tema (è un mio sistema per deviare l’argomento di conversazione verso temi a me più familiari) ma Merlo mi ha fatto ricordare di un certo Enrico Manicardi che ha scritto più libri interessanti sul primitivismo e sui mali della civiltà. LIBERI DALLA CIVILTÀ’ è la sua opera massima e non è affatto male, secondo me.
ME ne ero appassionato e gli avevo proposto di partecipare a una rassegna libraria che si tiene in agosto dalle mie parti. AVeva dovuto declinare l’invito perché in quel periodo era Stintino in vacanza con la famiglia!
Mai piú cagato.
Ancora pensate che sia un troll…(chi vuole in privato possa dargli il mio indirizzo). certo uno che dice che ho intelligenza moderata e si sente superiorei,sicuramente vive male, ….Ripeto sono orgoglioso del mio egoismo, me ne frego del buonismo e vivo bene , per il resto continuate con queste masturbazioni intellettuali, sarete sempre più fuori dal mondo reale. Forse non ve ne rendete conto ma siete voi ad dovervi adattare alla realtà e non la realtà a voi. non siete così importanti.Continuerò a leggervi per confermare sempre più la mia idea e per rendermi conto di quanto viva molto meglio e s molto più serenamente di tanti. Buona lettura e continuate pure a darmi dell’ignorante, questo lo pensate, del’egoista, per me è un complimento, del razzista, ma i veri razzisti lo siete voi nei confronti di chi non la pensa come voi. Io mantengo le mie idee, e soprattutto, nel mio piccolo, vivo bene e faccio quello che mi piace.
Andare fieri o meno è una differenza ma meglio non andare a dirlo al morto.
Mi trovo al 100% nelle parole di Alberto (Benassi ovviamente 🙂 )
Alberto Bonino non esiste e credo di sapere chi si nasconde dietro a questo personaggio. E’ uno che si diverte così e insegue un sogno inconfessabile.
Ah, è il più “radicalchic” di tutti.
Va bene, non siamo certo immuni da tutto questo e non sempre ce ne rendiamo conto, purtroppo. Ma una differenza è importante: non ce ne vantiamo!
Mah, far assurgere alberto bonino addirittura a epitome universale di un tipo umano mi pare un po’ eccessivo…
Certo è un esempio notevole dell’incapacità di prendere in considerazione alcunché al di fuori o aldilà della sua (ristrettissima) visione del mondo, aggravata da una intelligenza diciamo moderata.
Come chiaramente dimostrato da questo suo intervento, non ha capito nulla di quanto scritto (non so se per incapacità o chiusura mentale) e ne è orgoglione!
Io da parte mia ho deciso di limitarmi semplicemente a ignorare i suoi interventi: non credo affatto che la rinuncia all’interpretazione dei bonini possa rappresentare una qualsivoglia perdita.
Allora evviva il Bonino che è in ognuno di noi.
Quello che in verità siamo ma abbiamo vergogna o non vogliamo ammette di essere.
Io non mi sento ne migliore ne peggiore del presunto Sig. Bonino. Sono solamente diverso. E orgoglioso di essere diverso.
Anche quello alla vita. E siccome sei nato storpio e sei un peso per la società. Ti tagliamo la gola togliendoti di mezzo che dai noia a noi sani e belli.
Un radicalchic con i calli nelle mani.
Sono orgoglioso di aver stimolato un dibattito sulla mia persona, si vede che per molti di voi le mie opinioni sono come lampi in un mondo appiattito e conformista. Sono una persona reale, che viaggia moltissimo, ama lo sci e lo sport in genere, amo la buona tavola, sia i cibi raffinati sia quelli rustici, non amo particolarmente la folla, pochi ma buoni amici, non sopporto il radicalchic e la sinistra in genere, aborro il buonismo, non sopporto l’egualitarismo, ogni persona è differente, nessuno è uguale, i diritti si conquistano non sono un fatto acquisito, bisogna meritarseli, sono contento della vita , m a e di mia moglie, vivo bene e con soddisfazione, amo le cose che faccio e sinceramente sono orgoglioso del mio “egoismo”. Forse che tanti di voi sono invidiosi del mio star bene? La mia filosofia resta è “non c’è nulla di più importante del fatto che io e i miei cari stiano bene”. Ognuno pensi per sè . Così avete altri spunti di riflessione. Sono diventato un caso e ne sono felice. Buona lettura.