Menzogne insostenibili
(le sparate insostenibili di Zaia e Zöggeler: uno sottoterra, l’altro a nord)
di Alberto Peruffo
(nota del 24 febbraio 2024)
Foto Drone: Voci di Cortina (https://vocidicortina.it/a4527-Olimpiadi-pista-bob-per-il-CIO-tempi-stretti-per-Cortina-si-valuta-anche-u n-piano-B)
Anche la menzogna ha la sua dignità, negativa.
Costoro, soprattutto Luca Zaia, sono riusciti a togliere il “riconoscimento” pure alla menzogna, la quale, per quanto e in quanto menzogna, ha bisogno di un minimo di verosimiglianza ai fatti, alla realtà, per essere credibile.
Lasciamo stare lo scivolone di Armin Zöggeler (campione olimpico di slittino del passato), peraltro grave e che fa intuire che chi pratica certi sport esageratamente artificiali ed elitari (lo slittino e il bob moderno sono “discese” su di un budello di ghiaccio costruito ad hoc e riservato a pochi eletti) sia troppo distaccato dai territori. Mi riferisco alle sue affermazioni comparse strategicamente poche ore prima [1] della conferenza del 23 febbraio 2024 a Venezia, per dare alimento alla menzogna e al crimine vero in atto quello stesso giorno, al mattino, quello che vedete nella foto, grazie a Zaia-Vaia (come sarà chiamato d’ora in poi dagli attivisti e dai veneti consapevoli) e al silenzio su di esso da parte dell’autorità (Zöggeler è pure un carabiniere pagato dallo Stato e dovrebbe pensarci prima di parlare per interessi laterali, di carriera), affermazioni secondo le quali la pista di Cortina ha caratteristiche migliori rispetto a quella di Cesana, perché è costruita a nord. Quando invece l’ex bosco di Ronco è rivolto a sud-est (prende il sole dal mattino), in una delle zone più calde di Cortina, ragione principale perché la vecchia pista fu abbandonata a se stessa, come ci ha spiegato uno dei vecchi operatori di pista, che sistemava le curve e dava il passaggio “radio” degli atleti durante le gare negli anni ‘80/’90.
Pensate che furono provate delle soluzioni con dei teli ombreggianti, posizionati sui grandi alberi, per tentare di proteggere dal caldo la pista ai tempi ancora poco-sospetti di cambiamenti climatici e di stagioni sempre più povere di neve.
Non possiamo invece lasciare stare le dichiarazioni di Giovanni Malagò e Zaia [2], in uscita dalla Conferenza Stampa blindata e militarizzata con truppe della celere in assetto da guerra per poche decine di noi che hanno sfidato il freddo e la pioggia, tentando di entrare e di farsi accreditare, giungendo perfino dall’ampezzano, rifiutati con scuse di comodo. Volevamo solo portare la nostra testimonianza e contrarietà, con delle domande pertinenti. La voce delle cittadinanze escluse dai processi partecipativi, informativi, come accaduto a Cortina e in decine di altre occasioni. Sentite qui le nostre voci [3]!
Torniamo alla fantastica coppia di bob a due. I due sono palesemente alle corde. Sul bordo della scivolata finale. Della tangente senza ritorno. Malagò (presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano) è infatti costretto a parlare di finanziamenti privati, trascurando le finanze e gli oneri pubblici, gli espropri e le devastazioni collettive, che già incombono sulle comunità devastate dalla finanza di progetto o da Vaia. O Zaia? Zaia questa volta supera se stesso dimostrando quello che è sempre stato, un governatore a spanne dei territori e delle parole con cui tenta di nascondere i fatti, le morti, gli inquinamenti, le sottrazioni ai pubblici bilanci (12 miliardi incombenti per la sola Superstrada Pedemontana Veneta-SPV). Mise i limiti ai PFAS, sostanze cancerogene, “spannograficamente”, nel 2017 [4]. Parole sue. La stessa SPV è stata disegnata a spanne rovinando la Vallugana, la Valbona, le Poscole, la Marosticana. Valli e pianure un tempo ricche di acqua e di vita. Ora di morte e di cemento.
Anche se tenta di nascondersi dietro a effimere eccellenze, il Veneto è tra le regioni più inquinate del mondo occidentale, con tassi di mortalità, morbilità, denatalità altissimi.
Superiori a molti paesi e nazioni. Civili o passati per meno civili. Mi domando quanto civile sia un luogo dove si avvelenano i figli. La contaminazione da PFAS è la più grande del mondo, dovuta in buona parte per parole e procedure falsificanti di chi lo ha governato per anni. Le informazioni sulle matrici alimentari e sanitarie sono state sottratte alle cittadinanze dalla Regione Veneto. Giudizio dell’ONU a Ginevra, 13 luglio 2022 [5].
Ora, dire che la pista sarà molto più “ipogea”, letteralmente, come poi dirà “sotto terra”, non è solo una panzanata da sagra di paese, o una sparata di un uomo fortunato (guardate gli occhi di quest’uomo, sparati come fossero plagiati dal suo stesso incrollabile credo di essere un “fortunato” nella terra degli ottimisti, come recita il titolo di un suo sfortunato libro), ma è un’offesa senza precedenti alla stessa menzogna a cui stiamo assistendo in questi giorni, documentata dalla foto: quella di essere di fronte ad Olimpiadi Sostenibili. Che si inventano un profilo “ipogeo” per sotterrare l’infamia di quanto sta accadendo. Trascurando che la “bellezza” perversa delle discipline di “scivolamento forzato” è di creare spettacolo a filo e a rischio di geo, spettacolo visibilissimo per chi ama questo piacere fulmineo, adrenalinico, pericoloso, riservato a pochi, ma trasmissibile a tutti. Come la Formula Uno.
Ora, chiederemo al commissario francese che chiude il servizio del TGR (lo faremo tramite lettera), in che modo si può dichiarare “sostenibile” quello che si vede in foto, a partire anche solo dal tipo di taglio criminale (ecologicamente parlando), a raso, per non parlare degli inizi dei lavori fatti alle 6.45 del mattino del 22 febbraio 2024 senza delimitare il cantiere con reti e cartelli, in forma abusiva, clandestina, illegale, mettendo a rischio la vita delle persone, con l’aggravante menzognero di dimostrare alla Commissione Olimpica – che arrivava poche ore dopo – che i lavori alla pista da bob erano iniziati. Iniziati, sì, poche ore prima! Non certo a buon punto, cantierizzati, regolari, secondo un cronoprogramma rispettabile.
Mai menzogna è stata più alta e criminosa, visto come oggi è il lariceto. Zaia e Malagò, in fatto di sostenibilità e rispettabilità, dovrebbero vergognarsi di camminare per le strade dei nostri monti e delle nostre città, per quello che hanno fatto e stanno facendo ai nostri territori.
La stessa menzogna – reificata – farebbe fatica a riconoscersi nelle loro parole. Hanno passato il limite di ogni sostenibilità. Perfino di significato delle parole e di significanza per il futuro.
Grazie a questi due figuri, a questa foto, l’Italia e il Veneto stanno facendo una figura “insostenibile” a livello planetario. Stanno provocando un danno enorme, d’immagine ed ecosistemico, a un paese intero. Diffidate e diffidiamoli dai loro ruoli.
1. https://www.lastampa.it/sport/2024/02/23/news/zoggeler_pista_bob_cortina-14092221/
https://pfasland.files.wordpress.com/2022/09/g2240546-onu-veneto-2022_pfasland.pdf
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Su temi come quello delle Olimpiadi 2026, la consapevolezza dell’opinione pubblica è la variabile che conta: è lì che c’è molto da lavorare, in Italia. Finché non sarà numericamente dominante, non prevarrà sull’approccio affaristico (e in Veneto siamo ben lontani)
Nella sottostante notizia un’azienda tedesca pare non si faccia problemi a “sterminare” un bosco “italiano”. Io affermo che fa così perché sostanzialmente sa che nessun politico in Italia pianta grane.
E in effetti c’è silenzio assoluto. Pare anzi che sull’operazione ci sia l’accordo con la regione Puglia (tra l’altro con presidente del Pd!). Pare che regione Puglia consideri il progetto di “pubblica utilità”!
Ci devono pensare sette consiglieri comunali di Stoccarda (dove l’azienda ha la sede principale) a sollevare il caso. E’ questa la differenza chiave, la sensibilità ambientalista.
Porsche fa diventare maxi la pista di Nardò (ai danni del bosco d’Arneo): allarme ambientale, ma in Germania
Mentre in Salento si tace, nella città tedesca sette consiglieri municipali dell’Alleanza di Sinistra fanno esplodere il caso del progetto di ampliamento da 450 milioni di euro che causerà la soppressione del bosco d’Arneo
“un nome ed un cognome non ti danno nessuna indicazione aggiuntiva su una persona che non hai mai visto e mai vedrai , e la cui unica valenza qui e’ di un individuo che scambia delle IDEE qui “
Su questa frase Expo ti devo dare pienamente ragione, avevo scritto qualcosa del genere a Cominetti qualche anno fa!
Il problema però sorge quando le IDEE che vengono esposte sono puttanate imbarazzanti, cretinate, attacchi personali ed sono espresse in modo offensivo come fai tu.
Può ben capitare che saltino i nervi come è successo al buon Genoria e anche se affermi qualcosa di giusto, questo capita per sbaglio e non ti mette dalla parte della ragione
Sei imbarazzante : prima a corto di argomenti VERI , aggredisci qualcuno dicendogliene di ogni , poi , quando ti rendono pan per focaccia fai il piangina.
Privo di qualunque onesta’ intellettuale , ti allontani dall’argomento di discussione e ti inventi di tutto : una visionaria crociata contro uno pseudonimo , di quanto cambierebbe il mondo se tu sapessi il nome di chi smonta le tue idee bacate , ed infine una psicotica cavalcata verso una figura autoritaria partorita solo dai meandri della tua mente.
Quando ti fanno notare che il forum e’ pieno di pseudonimi e che un nome ed un cognome non ti danno nessuna indicazione aggiuntiva su una persona che non hai mai visto e mai vedrai , e la cui unica valenza qui e’ di un individuo che scambia delle IDEE qui , ti contorci ancora nel nulla mostrando ancora una scarsa buona fede intellettuale.
Au revoir !
Expo, ogni cosa ha un senso (non è gratuita e non è insultante nei confronti della tua persona):
– sei vile perché ti nascondi dietro uno pseudonimo solo per avere la libertà di insultare. Non ho mai avuto niente contro l’uso dei pseudonimi. Non mi piace la vigliaccheria. Matteo, Grazia ed MG sono utenti di questo forum con una riconoscibile identità, e non hanno mai approfittato del loro (molto relativo) anonimato per insultare gli altri.
– ex poliziotto esperto ecc. perché ti sei dato un gran da fare a difendere la logica delle cariche di polizia. C’è un’assonanza con Expo e comunque più che un insulto è un’ipotesi (sarcastica, d’accordo). Baby pensionati sono molti ex poliziotti, e se lo sei anche tu buon per te, cosa vuoi che ti dica.
– puttanate: il 99% delle cose che scrivi, secondo me. Mia opinione. Ovviamente posso sbagliare.
“La prossima volta sceglierò di chiamarmi…” : perché non usi invece il tuo vero nome, così possiamo dare una paternità a tutta la volgarità di molti dei tuoi commenti.
Non sono a corto di argomenti ma mi fermo qui. Se dico grazie lo dico a tre persone e c’è una storia dietro alle mie parole. Non è verginità riscoperta: quella eventualmente è la soddisfazione di avere accettato il loro consiglio, ad un certo punto, e di essere uscito allo scoperto. Nome e cognome.
Per discutere serve soprattutto buona fede intellettuale : fa sorridere che chi 5 minuti prima ti dice “vigliacco” , “baby pensionato” , “i tuoi commenti sono un deposito di puttanate nel forum” , “ex poliziotto esperto in uso della violenza con funzione di repressione del dissenso” adesso riscopra la verginita’ della sua boccuccia di rosa !!
E meno male che ho scelto il nomignolo di un mio amico perche ROMMEL , allontanandosi a piacere dall’ argomento della discussione partorisse tutta la mia storia ( in ogni caso linearmente indipendente dall’argomento in discussione ) , se avessi scelto di chiamarmi “mezzo barcaiolo” qualche persona a corto di argomenti avrebbe subito deviato sul fatto che probabilmente sono un pericoloso scafista libico di bassa statura.
La prossima volta scegliero’ di chiamarmi “Grazio” , Matteo , o MG , cosi’ si resta sul tema in discussione e nessuno mi rompe il cazzo con la mia genealogia….
Buona serata !
Grazie Antonio, che bel messaggio. Non mi dare del lei per favore. Ora vedo che per te, Bertoncelli e Crovella non c’è differenza tra quello che scrivete e quello che siete, e potete camminare a testa alta. Cercherò di seguire il vostro esempio.
Quando nell’2019 per causa di un lutto, la perdita del lavoro causa covid e tre ernie trovai casualme te questa enorme cengia dove sostare…vi erano i Merlo i Pasini e molti altri che ora non ricordo (ora spariti!) per nome che mi hanno dato tutti i giorni alternandosi a darmi la corda di sicura per proseguire il viaggio, alcuni resistono dentro questo spazio virtuale dando consigli, opinioni, valutazioni e notizie lei Claudio è uno di questi…faccia come ritiene meglio ma per molto che viene detto o scritto vi è una parte sempre sconosciuta sotto traccia o nella cenere di un fuoco che ci appare spento e inutile ed invece…
Scusa se mi son permesso.
Bertoncelli e Crovella, vi ringrazio molto. Adesso capisco cosa volesse significare Bertoncelli quando scriveva che tra persone civili ci si presenta per nome e non per pseudonimo. Grazie e ciao
“Ritirarsi significa applicare la logica dell’astensionismo anche ad un microcosmo come il Gogna Blog. La vita, in ogni suo risvolto, dimostra che è logica perdente.”
Carlo, avrai pure ragione; anzi, so perfettamente che hai ragione. Ma, a volte, una vocina dal profondo del cuore mi sussurra:
“Ma perché non te ne scappi in mezzo a un bosco tra i monti? O, almeno, a vivere in un paese sperduto del tuo Appennino, che tanto ami”.
E io non so che rispondere.
La reciprocita’ e’ difficile , e’ piu’ bello insultare le opinioni degli altri unilateralmente pensando di essere il Padre Eterno eh ?
Claudio, avevo notato le offese che ti sono state rivolte, e tra me e me le avevo biasimate. Si possono criticare – anche in modo aspro – le idee di una persona, ma NON la si insulta.
(Qui Bertoncelli si riferisce a commenti che in seguito abbiamo cancellato, NdR)
Avevo pensato di protestare sul GognaBlog ed eventualmente chiedere che fossero eliminate, ma non l’ho fatto.
Perché non l’ho fatto? Il motivo è che sono stanco dei litigi, a volte addirittura insulti, come è capitato a te. Accadono non di rado quando vengono discussi temi politici o comunque scottanti. Ora cerco di starne alla larga, benché a volte serva pazienza per tacere di fronte a certe affermazioni.
Ti chiedo una cosa: NON andartene!
E ne chiedo un’altra ad Alessandro: per favore, elimina i commenti con offese o che tracimano di livore o disprezzo verso le persone. In questi casi non si tratta di rispettare la libertà di parola.
Si tratta di imporre a chi non ne è capace l’osservanza delle regole elementari di convivenza civile. Grazie.
Combattere, combattere, combattere.
Ritirarsi significa applicare la logica dell’astensionismo anche ad un microcosmo come il Gogna Blog. La vita, in ogni suo risvolto, dimostra che è logica perdente.
Crovella, ti ringrazio per la risposta. Non sono riuscito a leggerla per intero, ma so cosa mi stai dicendo. Sono comunque punti di vista. Poi tu potrai essere ripetitivo, prolisso, ostinato. Però non mi hai insultato, e dunque grazie. In effetti è abbastanza strano che in un posto dove mi avete fatto una testa così, affinché mi presentassi per nome e cognome, e l’ho fatto, perché questa è casa vostra, poi qui arriva uno completamente anonimo e mi insulta pesantemente – con queste testuali parole: “quando apri la bocca entrano le mosche attratte dall’odore”, “asino” “con le travi nel culo”, “devi essere caduto da un seggiolone bello alto” – e nessuno dice niente. Per quel che mi riguarda l’esperienza col Gognablog si chiude qui. Vince Expo. Magari prima o poi ci torno, sul Gognablog, mi firmo Expo e scrivo una montagna di cazzate. Perché no.
Io ovviamente la penso all’opposto, sull’astensionismo. che sia in una banale assemblea di condominio, che sia a livello di dibattito pubblico (cioè “non vincolante” per le istituzioni), che sia a livello di referendum con i crismi politico-istituzionali, che sia in una elezione (comunale, regionale, nazionale), AGLI ASSERNTI HANNO SEMPRE TORTO. Astenersi è una facoltà (o meglio è la rinuncia al diritto di votare), ma poi si sta zitti e si subisce in silenzio le decisioni delle persone elette, cioè “scelte” da chi è andato a votare.
Sono stufo della tesi che si debbono “coccolare” gli astenuti: o si sono astenuti per decisione lucida e razionale 7e allora devono saper “pagare” il prezzo che gli “altri”, quelli eletti regolarmente, fanno anche cose che agli astenuti non piacciono) oppure si sono astenuti per piguirzia7superficialitè/sbadataggine 8e allora paghino il prezzo della loro stupidità, senza stare a rompere se gli eletti, “regolarmente” fanno cose che a loro non piacciono). il modello democratico non prevede cariche a vita, per cui al prossimo turno elettorale gli astenuti facciano in modo di NON ripetere l’errore dell’astensione. se lo ripetono, significa che sono stupidi cronici e non possiamo permetterci di “frenare2 la vita del paese (sa una questione locale a quelle nazionali) per colpa degli astenuti.
Non solo sul tema Olimpiadi, ma in generale nella vita del paese, dobbiamo superare questa tesi imbecille per cui gli astenuti vanno “tenuti” in considerazione, nonostante la loro astensione. Si risolvano da soli i problemi che li spingono a “non votare” e alla prossima elezione vadano a votare. Sennò stiano zitti. Quello che mi fa letteralmente incazzare, su questo caso di specie (Olimpiadi) come su qualsiasi altro, è che non si va a votare e poi si protesta appellandosi al rispetto delle minoranze. Ma quali minoranze? Basta! siamo in un modello che è la dittatura delle minoranze. così non si può andare avanti.
Nelle elezioni comunale del giugno 2022, i votanti sono stati il 51% degli aventi diritto (nei giorni scorsi, per curiosità, ho controllato sul sito del comune di cortina). cioè sono andati a votare poco più di 2500 residenti. Il che significa che, su un totale di circa 5000 residenti, ci sono stati 2400 astenuti, largo circa. Non critico gli astenuti in quanto tali. Critico aspramente quegli astenuti che, essendosi astenuti nel “momento principe” della democrazia (=elezioni), dopo frignano perché non si fanno le cose che loro (=astenuti frignoni) vorrebbero.
Fuor di metafora: se, provocatoriamente, i 2400 astenuti alle elezioni comunali del giugno 2022, avessero votato TUTTI per la candidata NO PISTA, questa signora avrebbe preso (627+2400) = 3.027 voti, contro i poco più di 1.100 voti presi da Lorenzi. In tal caso la popolazione cortinese avrebbe chiaramente espresso, nella corretta sede istituzionale (=elezioni ufficiali), una maggioranza ANTI PISTA. Invece i 2400 sono stati zitti: e allora continuino a stare zitti. Se gli attivisti NO PISTA non sono stati capaci, a giungo 2022, a portare al voto i loro potenziali seguici… cazzi loro. Non è colpa né di Zaia, né di Lorenzi, né tanto meno di Salvini o delle Meloni.
Dico questo per una questione di principio, che oggi applico al tema della pista di Cortina, domani (a livello nazionale) chessò, alla riforma fiscale o a quella costituzionale… Il modello democratico garantisce i momenti chiave in cui manifestarsi. Se non si fa neppure lo sforzo di esprimersi nelle sedi istituzionali (=elezioni), si deve stare zitti per il resto del tempo, fino alle prossime elezioni. Alle future elezioni, se si è “furbi” si evita l’errore di astenersi, se non si è “furbi” lo si reitera e il discorso ricomincia da capo.
Tutto ciò premesso, se la citata petizione ANTI PISTA del settembre 2022 (petizione e NON elezioni, mi raccomando) ha raccolto 1100 firme circa, perché poi in un anno e mezzo (da settembre 2022 a oggi) non si è riusciti a quagliare nessuna azione di efficace contrapposizione??? Non si può insorgere adesso, accusando a casaccio Zaia, Salvini, Lorenzi, la Meloni e chi più ne ha, più ne metta, di esser dei filibustieri. Tutti costoro hanno agito come era prevedibile che avrebbero fatto, mentre voi residenti veneti siete stati inerti e incapaci di contrapporvi, questo va detto innanzi tutto. Non solo protestare “contro”: la prima cosa da mettere in capo alle proteste di giorni nostri è un mea culpa dei residenti. Qui intendo residenti non solo dell’area cortinese, ma anche dell’intera regione. Ricordo che Zaia ha preso il 76,79% alla rielezione nel 2020, ovvero DOPO l’assegnazione delle Olimpiadi che è del 2019: se i veneti fossero stati SCONTENTI delle ‘operato di Zaia – anche e soprattutto sul tema Olpimpaidi – non lo avrebbero riletetto con percentuali plebiscitarie. anche qui stronco sul nascere la solita litania sugli astenuti, del tipo “il 76% è calcolato sui votanti e non sugli aventi diritto”…. vale lo stesso ragionamento: avevate solo da votargli contro ed eleggere un governatotrer ANTI Olimpiadi. dal 2020 a oggi, un eventuiale Governatore Anti Olimopadi le avrebbe cassate e/o modificare verso un modello “più sostenibile”. non siete andati a votare? E allora subite le decisioni dei politi eletti da chi è nadato a votare.
(Ricordo che, a livello di principio, io sono CONTRARIO alle Olimpiadi in quanto tali, perché se te le fai assegnare, poi ne perdi il controllo, come sta appunto capitando. Però la contrapposizione la si doveva giocare nel 2017-18-19 e non adesso, 5 anni dopo l’assegnazione!)
Crovella, è sbagliato considerare l’astensionismo come solo disinteresse, o superficialità neutrale. Tra chi si astiene ci sono molte persone che fanno volontariato e che sono attive socialmente e politicamente. Molte di queste persone vanno in piazza a manifestare le loro idee. Molto spesso ci si astiene per disillusione, ma questo non significa che ci si vuole astenere dal diritto collettivo di fare richieste, protestare o sostenere una causa. Hai un’idea molto primitiva della politica se riduci tutto al risultato elettorale. Peggio, hai un’idea fascista della politica se pensi che un governante eletto non debba poi tenere conto, nell’esercizio della sua carica, di quello che dice l’opposizione.
@140 no, sei caduto in un equivoco. non ho tempo, ora per rileggere, ma penso che il concetto del campo avverso l’ho scritto quando parlavo della ratio con cui si vincono le elezioni politiche. Nessuno punta, nelle elezioni parlamentari, a vincere con il 515 degli aventi diritto, sarebbe impossibile o meglio irrealistico. si punta a vincere con la maggioranza dei voti. Se i votanti sono pochi, causa astensionismo, e sempre che nell’astensionismo si annidi la fetta che, potenzialmente, avrebbe fatto vincere chi invece ha perso (questa è la tesi utilizzate per sminuire l’esito rappresentativo delle elezioni politiche 2022), non è una scusante, ma peggio un’aggravante. In parole povere: molti, anche qui sul blog, sostengono che la Meloni governa grazie all’astensionismo del “campo avverso” (sinistra, per capirci). E’ fazioso. Si va alle elezioni, chi vuole votare è ben accetto, chi se ne sta a casa.. cazzi suoi. A fine elezioni, si fanno i conti dei voti, vince chi ha la maggioranza dei voti. Evidentemente, rapportato al totale degli aventi diritto, tale maggioranza dei voti NON sarà mai la maggioranza assoluta dei cittadini, ma una maggioranza relativa. In più, proprio per non rendere inefficaci le elezioni, sono previsti i premi di maggioranza. Per cui se vinci le elezioni prendi posti in parlamento che sono pure superiori alla maggioranza che è assoluta dei voti, ma relativa sul totale dei cittadini. Ma queste sono le regole elettorali, funziona così ovunque. Sono nella Russia di Putin, l’esito è una maggioranza assoluta sul totale degli aventi diritto al voto: se non vai a votare, ti ammazzano! Ecco perché tutti vanno a votare.
Quindi in democrazia non si governa con la maggioranza assoluta dei cittadini, ma con la maggioranza relativa, che diventa assoluta in parlamento per i meccanismi descritti. Ciò nonostante, chi vince punta a realizzare il programma con il quale si è presentato alle elezioni. programma che, evidentemente, sarà inviso sia da cittadini votanti del campo perdente, sia dagli astenuti (o da una parte di essi). Ma questi ultimi avevano solo da andare a votare e magari avrebbero determinato un diverso risultato delle elezioni. IN TAL SENSO VALE LA MIA SENTENZA: GLI ASENTI HANNO SEMPRE TORTO.
Per quanto riguarda i 627 voti presi dalla candidata NO PISTA, non capisco come li puoi considerare “importanti”. All’atto pratico valgono ZERO: non hanno prodotto nessun risultato politico. E’ Lorenzi che fa il sindaco, è lui che decide in nome del Comune, per cui la posizione politica della signora non conta una beata mazza. Accidenti l’ho scritto milioni di volte: se davvero la più rappresentativa opinione dei cortinesi fosse della serie NO PISTA, la signora sarebbe stata eletta sindaca e, dal giugno 2022, avrebbe posizionato l’istituzione comune CONTRO la pista, dando un bel fastidio a Zaia & C. ma così non è nadata e aver 627 voti o averne solo 2 non cambia niente: efficacia politica ZERO.
Ex poliziotto, se usi uno pseudonimo per nasconderti, allora sei vile: lo capisci? I ragazzini che manifestano a volto scoperto sono cento volte più degni di te, indipendentemente da quello che hanno da dire o da come si comportano nei confronti delle forze dell’ordine. Loro almeno hanno il coraggio delle loro azioni. Tu no. Per quanto riguarda il 68, io non ero neanche nato, nel 68. Mi unisco comunque a Cominetti nell’invitarti ad andare a quel paese.
@138Poliziotti e carabinieri ne ho conosciuti , e francamente non sono così utopista da pensare che senza poliziotti il mondo andrebbe meglio , anzi…La cosa che mi colpisce di più è la paranoia galoppante di chi ha subito un trauma più di 50 anni fa’ , e ancora non capisce che stà leggendo la realtà con gli stessi occhiali : i poliziotti non tutori dell’ordine , ma crudeli carnefici che picchiano persone senza motivo , i terroristi palestinesi paragonati a bravi proletari “costretti” a spendere in bombe ed attentati tutto quello che altri spenderebbero in cibo e vita , e lo pseudonimo dell’ultimo pirla in cui ti sei imbattuto sul web , non un banale pseudonimo , ma piuttosto una perfida strategia per non farti sapere chi soni io…Bah !
Crovella (134): di quale campo avverso stai parlando? L’hai detto anche tu che in Piemonte i giochi olimpici ce li portarono quelli del Partito Democratico. Quindi non c’è nessun campo avverso, in questo caso – come del resto in mille altri – ci sono due schieramenti che fanno più o meno le stesse politiche. Quanti sono invece, tra gli astenuti, quelli che sono avversi alle politiche (e ai mali costumi, aggiungo) che accomunano i due schieramenti? Chiaro che poi un (bel) po’ di questi voti li intercetta il populismo di Beppe Grillo. Ma i voti potenziali sono comunque lì, per chi se li riuscirà a prendere con la credibilità e gli argomenti giusti.
Buttali via… In un posto come Cortina non è un risultato da buttare, credimi.
Notizia di oggi dai quotidiani:
MINACCE DI MORTE AL SINDACO DI CORTINA
Una lettera anonima di minacce, che riporta la scritta «se vai avanti con la pista da bob, ti facciamo fuori», è giunta al sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi. Il primo cittadino ampezzano, come riportano i quotidiani del gruppo Nem, ha già presentato una denuncia contro ignoti al commissariato della cittadina dolomitica che ospiterà le Olimpiadi 2026.
………………(solidarietà di Zaia, ecc ecc ecc)…..
TRATTASI DI VERO AUTOGOL: ADESSO IL PROGETTO SARA’ ANCORA PIU’ BLINDATO, VEDRETE CHE METTERANNO I CARABINIERI A PRESIDIARE IL CANTIERE H24.
Tra l’altro io interpreto anche questa notizia come la conferma della mia generale sensazione di fondo: non c’è una vera e propria avversione specifica verso le Olimpiadi in sé, ma un profondo astio, di alcuni soggetti, verso un modello sociale da cui essi si sentono esclusi ed emarginati. Ogni evento (le Olimpiadi, le polemiche sulle magnanellate, la Palestina, la Meloni, il covid, i vaccini, il greenpass, i trattori ecc ecc ecc) sono solo pretesti del momento per sfogare le proprie infelicità individuali. in tale contesto, è un attimo perdere il controllo e passare alle minacce.
Ex poliziotto, c’è solo una cosa che uno non deve fare, quando si nasconde dietro uno pseudonimo, ed è insultare gratuitamente. In questo caso sei pregato di favorire nome e cognome. Altrimenti ti posso tacciare di vigliaccheria. Inoltre, ti prego di notare che io non ho insultato te, ma ho semplicemente definito puttanate le cose che scrivi. Ti chiamo ex poliziotto perché ti sei profuso in interventi a difesa del diritto dei poliziotti di pestare i manifestanti. Proprio come farebbe uno del mestiere.
Balengo! INTENDO: rifate OGGI la richiesta di firme dei cortinesi con una NUOVA petizione (quella dell’articolo da te citato è del settembre 2022, un anno e mezzo fa!).
“Prova del nove: andate in giro, bussate alle porte, una per una, dei 5000 circa cortinesi”
Panzer…che si riferisca al livello intellettivo?
Confondete la natura di due eventi completamente diversi fra loto. una cosa solo elezioni ufficiali, cha siano poi comunali, regionali, nazionali), un’altra cosa è una petizione che non è un atto con valenza giuridica. Una petizione, per quanto scritta, non è altro che una manifestazione di piazza, non è una “elezione”. in più non mi risulta che si sia mai fatto un vero e proprio referendum politico fra i residenti (cortinesi/bellunesi/veneti o lombardo veneti), questo sì un atto formale con tutti i crismi e la relativa valenza giuridico-politica (assimilabile a elezioni, per capirci), e al limite da rimettere in discussione con un nuovo referendum ai giorni nostri, sempre con gli stessi crismi ecc. Ma le procedure per le assegnazioni delle Olimpiadi NON prevedono obbligatoriamente passaggi del genere, quindi il “sondaggio” dell’opinione pubblica non è un’ipotesi sul tavolo.
voi sostenete che la gente sia contraria in modo significativo alla pista di bob. Bene, andate direttamente a bussare a Lorenzi e/o a Zaia. vediamo se anche solo vi ricevono.
i numeri del PIL sparati da Zaia è ovvio che sono gonfiati o meglio privi di fondamento, sono specchietti per allodole, ma mica la mia tesi si basa sulla fondatezza di tale numeri. Sono sparate, ma quel tipo di concetti “fa presa”, specie sui leghisti-fascisti del veneto. A prescindere dagli effettivi importi, ci sarà cmq un PIL addizionale e non ci vuole rinunciare nessuno dei famosi leghisti-fascisti veneti (che nel 2020 hanno votato per Zaia al 75%).
sul parlamento. ma come potete immaginare che io non sappia che ci sono dei meccanismi di legge elettorale per cui scattano dei premi di maggioranza? dopo quasi 50 anni di frequentazione del mondo politico… inoltre proprio a me lo venite a dire che conosco abbastanza a fondo la proposta del premierato, ipotesi che si incentra proprio su un marcato premio di maggioranza a favore della coalizione del candidato che vince le elezioni come candidato premier? A parte ciò, esiste anche nell’attuale legge elettorale: sta di fatto che per guadagnarsi il premio di maggioranza bisogna vincere le elezioni, altrimenti il premio non lo si prende. E se si vincono le elezioni perché (ammesso che sia dimostrabile) nel campo avverso non tutti sono andati a votare e ciò li ha fatti perdere, prendetevela con questi vs “illuminati” compagni di ventura. avevano solo da andare a votare. in questo consiste la mia sintetica affermazione: gli asenti hanno sempre torto. Ciò che conta è vincere le elezioni. A livello politico nazionale, nessuno avrà mai la maggioranza assoluta del paese. chi vince governa perseguendo il programma con il quale si è candidato alle elezioni: è cmq il programma che ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti e questa è la regola. Guardatevi introno nel mondo, così funziona ovunque. Sennò, se l’obbligo fosse catturare il 51% degli aventi diritti, tutte le elezioni andrebbero buche, con il paese ingovernabile e nel caos. Quella che avete in testa voi non è democrazia, è anarchia.
chiusa divagazione su parlamento italiano (peraltro non inizialmente aperta da me). torniamo sulla sola Cortina. Dici che le elezioni comunali del 2022 non sono andate male (?). Curiosità: se tu sei contrario alla pista, come fai a giudicare così l’esito delle elezioni comunali? per i NO PISTA quell’esito è stata una disfatta. Ricordo che il sindaco eletto, Lorenzi, un mesetto fa (4/2/24) si è esplicitamente dichiarato FELICE per la firma del contratto con la ditta Pizzarotti (quella che costruirà la pista) e considera detto evento una “VITTORIA”.
Visto da distante, a me Lorenzi sembra un sostenitore della pista, non un “NO PISTA”. La signora arrivata terza alle elezioni comunali, con soli 627 voti, quella sì che si era sempre dichiarata contraria alla pista e, se fosse diventata sindaca, probabilmente avrebbe posizionato il Comune di Cortina contro la pista, ma non certo Lorenzi…
Prova del nove: andate in giro, bussate alle porte, una per una, dei 5000 circa cortinesi, chiedete loro di firmare una NUOVA petizione contro la pista. A quel punto, indipendentemente dal numero di firme che raccoglierete, portatele in comune e vediamo cosa accadrà. Secondo me non vi degnano neppure di un appuntamento puramente formale… Non parliamo poi, se chiedete un incontro a Zaia…
Crovella (131), il 25% del 50% non è la maggioranza degli elettori, neanche il 51% del 50% lo sarebbe. E la composizione del parlamento è determinata da premi di maggioranza, che rimane pur sempre maggioranza relativa. Questo deve essere chiaro perché poi non ci si deve stupire se la gente va in piazza: infatti i tuoi amici stanno usando preventivamente la violenza su manifestazioni di poco conto, per scoraggiare la gente dal farlo quando sarà il momento dello scontento vero. Non obiettare che così hanno fatto tutti perché lo so già: mi ricordo quando Matteo Renzi fuggiva dalle piazze e a quel tempo io avevo già smesso di votare.
Sul fatto che ci sia ancora molto da fare, alla ricerca di un consenso diffuso intorno al movimento no-pista, siamo d’accordo, e siamo anche d’accordo sul fatto che le strategie di allargamento del consenso adottate sinora non siano state, diciamo, le più efficaci. Posso anche aggiungere che se ci sarà qualcosa che farà ritardare la consegna dell’infrastruttura, quello non saranno le azioni di disturbo del movimento di protesta : saranno invece il maltempo, gli imprevisti e i minuti contati.
Detto questo, ti faccio notare che sui numeri della petizione ha ragione Matteo, nel senso che non erano le elezioni ma solo una petizione. E pazienza se alle elezioni il partito dei no-pista non è andato bene: non è andato neanche male e la strada è lunga.
Infine, sulle previsioni di aumento del PIL formulate da Zaia io farei una analisi un po’ più approfondita, anziché bermele così, come un babbeo. Intanto stiamo partendo da una spesa (120M di euro) a carico della collettività, poi andiamo a vedere come ci si spartirà il miliardo di entrate previsto a spanne (il metodo di calcolo preferito da Zaia a quanto pare).
Sulla questione che chi si astiene ha sempre torto ti fermo in anticipo, nel senso che chi si è astenuto tre anni fa, oggi potrebbe prendere in considerazione di tornare al voto, se il programma fosse credibile. Un programma comprensivo di istanze anti-pista mi risulterebbe oltremodo credibile e lo voterei.
“l governo politico in carica non è un monocolore FdI”
In effetti FdI ha preso i voti solo del 16.6% degli aventi diritto e i numeri in parlamento non c’entrano nulla.
“c’è una bella differenza fra un esito di elezioni ufficiali e una petizione, che è una “richiesta” e non un atto con rilevanza giuridica. “
Su questo invece sono d’accordo: in effetti c’è una differenza.
Un numero così elevato di adesioni a un atto volontario e senza valenza giuridica è una indicazione molto forte della contrarietà della popolazione (anche se di valenza politica come minimo labile).
Peraltro e non dimentichiamolo un numero di persone superiori a quello di chi ha votato Lorenzi!
Quello che hai tu in testa non è nemmeno un minestrone: sarebbe veramente immangiabile.
@128 Dall’articolo della petizione.
1) l’articolo è del settembre 2022 (un anno e mezzo fa), da allora nessuno si è mosso a contrastare maggiormente la pista di bob, meno che mai le autorità istituzionali, a cominciare dal sindaco Lorenzi… tanto per dire quanto “contano”, all’atto pratico, i firmatari della petizione…
2) Nello stesso articolo è riportato un commento di Zaia, sempre datato settember 2022. Ne estraggo il passo chiave: “Se oggi abbiamo le Olimpiadi a Cortina, con una ricaduta già palpabile e un aumento del Pil stimato da prestigiose università di almeno un miliardo di euro è per la vittoria di una candidatura che aveva come asse portante del dossier proprio il bob”
Se tolgono il bob, crolla il perno che determina la ricaduta economica dei giochi per i cortinesi. Per cui non lo toglieranno mai.
Ecco cosa fra presa sui leghisti-fascisti del lombardo-veneti: che le Olimpiadi comportano un aumento del PIL dell’area, pare addirittura per un miliardo di euro aggiuntivi. Tutto il resto, ai leghisti-fascisti (che sono il 75% dei veneti) NON interessa un fico secco. Dovete confrontarvi con quei signori lì, non con me. E cmq, ora è tardi, occorreva muoversi 5-6 anni fa, prima dell’asegnazione.
Ma sei proprio svitato. Ma dove vivi? Il governo politico in carica non è un monocolore FdI, ma un governo di coalizione, la quale nelle elezioni del settembre 2022 ha preso la maggioranza (la prova la danno i numeri in parlamento). Inoltre in un momento successivo il governo stesso ha ottenuto la fiducia in parlamento.
Ma, nel caso di specie, la cosa importante è ancora un’altra: c’è una bella differenza fra un esito di elezioni ufficiali e una petizione, che è una “richiesta” e non un atto con rilevanza giuridica. In ogni caso il sindaco Lorenzi, eletto con 1100 voti circa, il 4 febbraio 2024 si è dichiarato FELICE per la firma del contratto con la ditta Pizzarotti, definendo l’evento una “vittoria”. La volontà politica istituzionale del comune è ben chiara 8non parliamo di quella regionale e nazionale) e non basta una petizione per annullarla. Il sindaco, se avesse voluto dare spago a tale petizione, avrebbe ritirato la sua disponibilità verso il contratto in questione (quello con la Pizzarotti) e invece lo ha confermato in pieno.
Queste sono le cose che contano: i cortinesi “contrari” alla pista, più che firmare la petizione, avrebbero dovuto votare per la candidata, poi arrivata terza, che si era dichiarate esplicitamente contraria alla pista. Chi ha firmato la petizione (perché contrario alla pista) ma non ha votato per la suddetta candidata (o non è proprio andato a votare alle comunali) è uno “stolto”, diciamo così, ed è inutile oggi elaborare ogni altra considerazione.
“che le sue dissertazioni mi paiono offensive per l’intelligenza dei lettori”
121. I lettori sono sufficientemente intelligenti per distinguere chi in realtà da anni rompe i coglioni nel blog con le sue sparate da chi ha argomenti da proporre e sui quali confrontarsi civilmente. E tu rientri nel primo gruppo. Anzi più che gruppo, direi singolo.
“Ma sei tu che hi il cervello scollegato: il 22% (dei cortinesi) è un cazzo di niente. Significa che il 78% è favorevole o quanto meno “non contrario”. “
Alle ultime elezioni la destra ha ottenuto il 27.9% di consensi sugli aventi diritto al voto e la tua presidente Meloni il 16.6%.
Riformulando l’idiozia espressa risulterebbe una minoranza del 27.9% che si impone sul 72.1%: forse l’ emerito costituzionalista sabaudo dovrebbe rivedere leggermente la concezione di democrazia.
Resta dimostrato che avere un cervello scollegato è un significativo passo avanti nella scala dell’evoluzione rispetto a non averlo proprio!
“faccia finta che non esisto più”
E che l’infinita bontà del Signore faccia avverare il tuo desiderio.
Amen
🙂
@123 Ma sei tu che hi il cervello scollegato: il 22% (dei cortinesi) è un cazzo di niente. Significa che il 78% è favorevole o quanto meno “non contrario”. La stragrande maggioranza dei cortinesi non si schiera CONTRO la pista.
Ma in quale democrazia il 22% si impone sul 78%? Non succede neppure in un’assemblea di condominio, figurati in questa situazione molto più rilevante.
Chi interessato (Peruffo o altri) può rifare l’indagine ai giorni nostri, andando a bussare porta per porta. Anche nell’ipotesi di ottenere, oggi, il sostengo di più del 50% di sostengo dei cortinesi (in parole povere: oltre 2500 firme… e la vedo davvero dura), a questo punto mi sa che non si può più fermare il treno.
Sig.Crovella, capisco che la sua presenza su questo blog sia legata ,penso a una sorta di sodalizio con la proprietà, il fatto che lei ribadisca e ripeta continuamente delle tesi e delle argomentazioni, già precedentemente ribadite, non la svilisce, al più, la sfinisce. Ora il parterre, fatta qualche rara eccezione, è quello che è,osservi l’analisi attenta e sezionante del Sig.Genoria ad Expo, osservi il vangelo secondo S.Matteo, analizzi bene dove ha portato il tema, lasci perdere, non alimenti la Supercazzola all’infinito. Il Sig. Peruffo è un nobile gomitolo di contradizioni, nobili, ma sempre contradizioni, e pertanto resta arrotolato a gomitolo. La redazione non si è mai capito se ci è o ci fà. Quando naviga sul alpestre monografico, o consimile chapeau.Poi per il resto difficile ritrovare la madre terra…Ulan Bator resta lontana. P.s faccia finta che non esisto più.Sia Lei che il blog
Expo sta per ex poliziotto? Sei uno di quei tipi pensionati a 50 anni? Perché non impieghi il tuo tempo libero in lavoretti a nero, come fanno i tuoi simili, anziché passare le giornate a depositare puttanate nel Gognablog?
Sia chiaro, non sono uno di quelli che ti chiedono di esibire la carta di identità: basta e avanza Expo. Il punto è che i commenti di Expo sono grosse puttanate.
La questione PFAS non è l’argomento di discussione, qui. Lo è semmai il fatto che il “personaggio” Peruffo veicola questa storia, volente o nolente, praticamente in ogni altra sua attività. Peruffo ha fatto la sua parte, in quella storia, con grande abnegazione. Non è stato determinante quanto lo sono stati il CNR e la sollevazione popolare, ma si è speso in molti modi, soprattutto come “connettore”, come dice lui, e bisogna ammirarlo per quello che ha fatto.
Qui invece trovi qualcosa che risponde alla tua domanda: https://www.ilpost.it/2018/10/23/direttiva-europea-acqua-sicilia-veneto/. Magari stai bevendo acqua inquinata e non lo sapevi, ex poliziotto esperto di uso della violenza in funzione della repressione del dissenso.
“Per esempio perché non va a bussare porta a porta a tutti i cortinesi, chiedendo di firmare una petizione per fermare gli sprechi olimpici e/o i danni ambientali? Voglio vedere quante firme tira su. “
Dunque Crovella, Peruffo non lo conoscevi, di PFAS hai dimostrato di non capire nulla, ma anche a leggere te la cavi proprio male: nell’intervento 48 avevo già risposto alla tua domanda retorica e provocatoria.
Lo riporto qui sotto, perché visti i precedenti, temo che tu possa far fatica anche con il numero 48:
Mah, secondo quei comunisti del Resto del Carlino, il 14-10-22 1185 abitanti di Cortina (su 5507, 22%) avevano firmato la lettera del Comitato Civico contro la pista:https://www.ilrestodelcarlino.it/archive/mila-cortina-2026-stop-pista-bob-82504421 By the way il sindaco Lorenzi il 15-06-22 aveva preso 1044 voti…
Certo Il Giornale questa notizia non l’hai mica letta e quindi probabilmente sarà falsa, anche perché tra i firmatari non ci saranno nomi tipicamente cortinesi come Toporov e Briatore!
@ Alberto PeruffoTornando i PFAS in Veneto , quale è il futuro della contaminazione della falda adesso che la MITENI non esiste più ?Esistono altre realtà produttive del farmaceutico , del tessile o delle pentole antiaderenti a cui è consentito inquinare con gli stessi limiti di prima ?
Non è mancanza di rispetto verso Peruffo, che prima di questi articoli manco sapevo che esistesse. E’ che le sue dissertazioni mi paiono offensive per l’intelligenza dei lettori: a questo punto anche lui cerca di fare il gioco delle tre carte, visto che siamo giunti ormai a un punto di non ritorno. La mia personale sensazione è che Peruffo, leader storico del movimento NO PFAS, ora cerchi di strumentalizzare il tema “Olimpiadi” non perché fosse un “anti-olimpiadi storico”, ma perché punta ad aprire un fronte in più verso il suo avversario Zaia, con l’obiettivo di “batterlo” in particolare per il tema PFAS. Le Olimpiadi c’entrano poco in tutta questa zuffa. In ogni caso, sul punto Olimpiadi ormai è troppo tardi.
Certo che Peruffo può manifestare il dissenso e anche agire in tale direzione. Per esempio perché non va a bussare porta a porta a tutti i cortinesi, chiedendo di firmare una petizione per fermare gli sprechi olimpici e/o i danni ambientali? Voglio vedere quante firme tira su. Qualcuna certo, ma i cortinesi con residenza sono circa 5000 (cui vanno aggiunti tutti quelli che lavorano in zona, pur non essendo residenti). Quante firme realisticamente si ottengono da quel bacino? Io credo la massimo qualche centinaio (forse neppure): percentuale irrisoria, non incide sul fermare il treno. Non parliamo poi del Veneto nella sua totalità dove i leghisti-fascisti sono il tre quarti della popolazione (votazione a Zaia nel 2020: 76,79%). Il paragone con la Sardegna non c’azzecca un fico secco.
Peruffo può anche essere uno contro tutti, un Don Chisciotte. E allora?!?!?
Non ha il diritto di dire la sua?
Il fatto che sia solo, che la maggioranza dei veneti non lo seguiranno, non vuol dire che abbia torto. Non sempre chi vince ha ragione, perchè spesso si bara, si recita, si dice una cosa poi se ne fa un’altra. E chi sta a guardare ha gli occhi che non vedono.
Crovella nei tuoi commenti continui a non avere rispetto delle minoranze, a non rispettare il dissenso. Come la Meloni, che nel suo squallido comizio in Sardegna non ha avuto rispetto, ha ridicolorizzato. Ma qualcuno se ne è accorto.
Non mi dilungo sul risvolto guiridico-amministrativo, che sarebbe troppo noioso (e cmq, li depositate adesso gli atti? quando arriveranno le sentenze, i luoghi di gara delle Olpimpiadi saranno già stati completati… ma figurati se “fermano” un treno già ben avviato… dai, ma dove vivi…). Mi preme invece sottolineare che è Peruffo che scrive articoli “inutili”, come ho dimostrato ripetutamente, ma evidentemente “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Quello che peruffo NON vuole accettare è il seguente, semplicissimo concetto: le Olimpiadi, nella dimensione che stanno prendendo e con la distribuzione di sghei che ciò comporta (specie in termini addizionali rispetto ai conti originari), sono ampiamente volute dalla stragrande maggioranza delle popolazione veneta.
Peruffo ha individuato Zaia come suo avversario personale, ma continua a non capire che, se Zaia sta al potere, è perché la massa dei leghisti-fascisti (per dirla come Genoria) lo VUOLE al potere, perché tali veneti si sentono rappresentati da Zaia. Se Zaia non potrà ripresentarsi nel 2025 per la faccenda del III mandato (tema sul quale, personalmente, non mi stupirei di un ripensamento, specie dopo la Sardegna), ebbene Zaia sarà sostituito da un altro candidato in cui cmq i leghisti-fascisti veneti si riconosceranno in ogni caso e quindi lo voteranno più o meno come voterebbero Zaia per la terza volta.
il dissenso è legittimo, ma Peruffo parte dal presupposto errato che sul tema Olimpiadi la popolazione veneta sia “conquistabile” dalle sue (di Peruffo) argomentazioni. Su questo punto chiave, io invece sono convinto di NO, peraltro anche Genoria ieri ha argomentato la stessa conclusione, e quindi Peruffo si andrà a stampare contro un muro, quello dei residenti veneti che NON lo seguiranno.
Certo resta un interrogativo di fondo: perché solo “adesso” (febbraio 2024) emerge la contrarietà alle Olimpiadi? L’attività di sensibilizzazione della popolazione, convincendola al “NO”, doveva esser sviluppata nel periodo 2017-18, in modo tale da ritirare la candidatura. Invece tutti sono andati in carrozza verso l’assegnazione (giugno 2019 – 5 anni fa!) e la reazione è stata “Vittoria!”. Lo si sapeva che, una volta assegnati i giochi, si sarebbe finiti alla situazione attuale: lo capivano anche i muri. Frignare adesso è puerile: i buoi sono ormai scappati, inutile correre a chiudere la stalla.
altrettanto puerile dire “non siamo contrari alla Olimpaidi, ma nell’accezione originaria”. Significa non capire nulla di come gira il mondo. E’ ovvio che vi è stato fatto il gioco delle tre carte. Ma tale gioco, NON è figlio di un manipolo di masnadieri, capeggiato da Zaia, bensì è condiviso dalla stragrande maggioranza dei veneti, che sono (come abbondantemente argomentato) “leghisti-fascisti”. E’ con loro che devi vedertela, caro Peruffo, non con me: auguri!
Grazie Alberto, spero che il movimento possa crescere anche qui. non è tardi per niente.
ah, Claudio, credo che sia anche ora di non inciampare più – semplificando troppo – sulla “personificazione” della lotta e la “non partecipazione” della popolazione
certo, ero davanti, e pure dietro!, ma con me in piazza c’erano progressivamente, nelle 4 grandi mobilitazioni PFAS (lasciamo stare tutte le serate e le assemblee, decine, centinaia direi, divise tra i molti che le facevamo ovunque), c’erano 1500 (Miteni 2016), 3000 (Miteni 2017), 10000 (Lonigo 2017), 5000 cittadini (Miteni 2018), molti dei quali, votanti Zaia, che non deve lui stesso essere personificato come il male di tutte le cose buone o cattive del Veneto
è uno, tra noi
dunque la popolazione c’era, eccome se c’era (ci vuole tempo e anima e territorialità per coinvolgerla)
molti confondono l’egocentrismo, con l’ego-al-fronte, l’essere sulla prima linea del fronte, che non è mai un ego in senso stretto, ma un collettivo sempre fatto di molte persone-singolarità che prendono la prima linea; ovvio, riconoscibili, ma cosa dobbiamo fare, nascondere le nostre facce se abbiamo il coraggio di mostrarle e di accettare i rischi di questa nostra sfacciataggine di fronte ai poteri che vogliono distruggerci?a presto e grz cmq
rispondo a Claudio:c’è un malinteso in quel “stoppare commenti inutili”
è il passaggio di un commento, tra l’altro pubblicato prima su un articolo precedente, correlato a questo, ed era palesamente rivolto a chi li stava facendo e li fa ancora, il sig. Carlo Crovella che ancora non vuole capire cose fondamentali (gli esposti sono stati depositati in Procura, i fascicoli aperti, il giudice deciderà) e palesamente sotto gli occhi di tutti: ossia che nessuno di noi è contario alle Olimpiadi se fatte secondo i crismi dei loro stessi principi scritti a caratteri cubitali nel loro sito (ricordiamoci che 1. quando fu fatta l’assegnazione nel 2019 nessuno di noi poteva monitorare cosa prevedeva nel dettaglio le opere di struttura e collaterali; 2. che ancora oggi – presente io stesso il 19 febbraio a Cortina, sul cantiere ancora inesistente, parlando con il direttore del futuro cantiere che cercava di giustificarsi imbarazzato – il Sindaco non ha presentato il progetto alla cittadinanza; che siamo passati dai 40 milioni iniziali della pista ai 12o milioni nel 2023)detto ciò, credo che possiamo passare ad altro, ringraziando tutti dell’attenzione per questo articolo e attendendo gli sviluppi
Buongiorno Alberto (112), Matteo (110) e Giuseppe (109):
Vi ringrazio per i vostri ultimi commenti. Cercherò di rispondervi, e anche di fare chiarezza su alcuni punti del mio pensiero che forse sono stati malintesi.
Comincio da una sensazione: la (mia) sensazione che i valligiani, e i bellunesi più in generale, non siano molto “presi” da questa protesta, che sì manifestino privatamente un certo disagio, soprattutto di fronte all’enormità delle spese preventivate, ma che siano ancora frenati nell’uscire allo scoperto, nel darsi con slancio alla causa.
Perché questa “timidezza”? Perché così sono i bellunesi…
Perché c’è di mezzo Zaia, che molti qui hanno votato e tuttora rispettano. E poi perché le Olimpiadi sono motivo d’orgoglio. Certo anche l’occasione per fare soldi, ma questo riguarderebbe solo i cortinesi, e anche lì quelli che guadagnano, in realtà, non sono proprio cortinesi. Ma invece per gente che si sente sostanzialmente dimenticata, non è poco potersi dire, per una volta, che “abbiamo le Olimpiadi”…
Ora, è chiaro che una protesta ha bisogno di leader – o di connettori che dir si voglia: non importa il termine, è il concetto – cioè persone che sappiano creare consenso, che sappiano sensibilizzare, organizzare e proporre. Io non so perché Peruffo mi chiede se il suo “amore e frequentazione storica della montagna non lo legittimano a parlare della pista da bob”: dal mio punto di vista lui è più che legittimato a parlare della pista da bob, a intervenire, a proporre, a “connettere”. Se non lui, chi?
Il malinteso nasce forse dal mio scambio con Grazia. Grazia ha semplificato, banalizzato i miei commenti.
Ci sono cose che ho scritto e che vorrei ribadire:
Il “personaggio” Peruffo è molto legato alla vicenda dei PFAS. Io ammiro Peruffo per questo. E questo non significa che Peruffo non abbia fatto molte altre cose meritorie, ma di certo, almeno per me, hanno avuto meno visibilità del suo impegno nella vicenda dell’inquinamento da PFAS in Veneto. Ho fatto l’esempio dell’attore che lega la sua carriera ad un’interpretazione di grande successo, e che ha poi qualche difficoltà a uscire da quella parte, per interpretarne di nuove.
Ogni volta che Peruffo parla di PFAS, torna in campo il suo “personaggio”. Di nuovo: per mia sensazione, o mia opinione… ho scritto che le lotte non hanno bisogno di personaggi, che le lotte, secondo me, hanno bisogno di partecipazione popolare.
Ora, non è che “faccio fatica”, come scrive Peruffo, a capire “la connessione” tra le varie criticità venete: a vedo bene invece e mi scuso, Balsamo, se ho usato la parola neoliberismo (è stato un “fuori giri”), ma il concetto mi è chiaro.
Non mi è invece molto chiaro come questo dovrebbe essere l’argomento che convince i valligiani a scendere in piazza. Gente che, uno su due, ha votato ed è pronta a rivotare Zaia – e se fanno fuori Zaia, sono pronti a votare un esponente di Fratelli d’Italia – questa gente qui, comunque persone oneste, che a questo punto sono certamente confuse dalla situazione, li volete lasciare in mano a Crovella e i suoi amici? Perché questo è quello che state facendo: la prima cosa che faranno, gli diranno, a queste persone, che siete “quelli dei centri sociali”. Poi diranno che siete gente che ha tempo libero, gente ricca, che si può permettere di fare casino per quattro larici. Alle elezioni vinceranno loro di nuovo e il sistema non si fermerà.
Che io, personalmente, mi senta respinto, conta poco. Io sono nessuno. Sinceramente mi infastidisce leggere cose come “non ho avuto ancora il piacere di leggere tue proposte di azione” (Grazia, 86). E mi infastidisce quando Peruffo interviene per “stoppare commenti inutili”: ci ho messo del tempo a leggere, scrivere, ragionare, mi sono informato: tutto questo è inutile?
Certo, i miei commenti sono sicuramenti inutili, e a questo punto non interverrò neanche più, anche nell’ipotesi che l’ennesima Grazia faccia di tutto, di nuovo, per rendervi incomprensibile quello che penso. Però vi lascio con un messaggio: la ricerca del consenso è una faccenda complicata, ma è su questo che dovreste lavorare. Scrivere che il governatore è un bugiardo vi farà fare dei passi avanti? Secondo me no. Però chi sono io per dirlo…
Che minestrone hai in testa. Preciso solo che per “esposti/ricorsi” ecc intendo atti giuridici che bloccano i lavori. Se fosse così, tutto sarebbe in stan by in attese delle sentenze, mentre non risulta che sia così. Inoltre mescolare lo “spreco di risorse finanziarie” con il “danno ambientali” è un altro dei l minestroni che ti caratterizzano. In ogni caso, tutte queste considerazioni andavano avanzate negli anni 2017-18-19, quando era aperto il dibattito sull’opportunità o meno delle Olimpiadi in Italia: ora è tardi, i buoi sono scappati dalla stalla. Oltretutto c’è stata l’assegnazione nel giugno del 2019: ora siamo a fine inverno 2024 (5 anni dopo!) e solo ora ti accorgi che saranno Olimpiadi non sostenibili? Ammazza òh, che velocità cranica! Cmq, procedi pure, ci mancherebbe, tanto ci penserà la vita a spiegarti le cose.
(Tra l’altro, ho letto in questi giorni che, in caso di mancato III mandato di Zaia, uno dei possibili individui, indicati come candidato al posto di Zaia, è un tizio che, ogni anno, “festeggia il compleanno di Mussolini”. Ve lo vedete uno così, eventualmente eletto Governatore del veneto nel 2025, che si dimostra “sensibile” verso le argomentazioni “illuminate” di Peruffo???? Che risate!!!!!)
a conclusione del 112, il 113 🙂
leggetevi il primo articolo per un nuovo importante aggiornamento, proprio sui costi, non solo centrati sulla pista da bob (altra cosa, noi non siamo contro le Olimpiadi, ma contro lo sperpero dovuto ad esse, contro quel che “non viene fatto” per farle veramente bene, come i servizi che ancora mancano a Cortina e a Longarone)
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/28/ritardi-varianti-a-rischio-errori-organizzativi-spese-alte-entrate-incerte-e-sprechi-per-il-bob-la-corte-dei-conti-stronca-ancora-milano-cortina/7461635/
e questo secondo sulle derive “militari”, a poche km da casa mia
https://www.larena.it/territorio-veronese/citta/ronc%c3%a0-monte-calvarina-specialisti-sicurezza-cortina-2026-1.10572701
PS nel frattempo ieri abbiamo scritto al Direttore Esecutivo delle Olimpiadi, Chistophe Dubi, per smontare la “sostenibilità” delle stesse, concetto-oggetto dei protagonisti politici di questo post – le altre mosse, che stiamo concertando con i locali, le vedremo strada facendo (da sottolineare questo, per chi ci vuole “tardivi”: 3/4 anni fa, quando ci muovemmo con le prime mobilitazioni insieme con molti ampezzani, presenti a Cortina, contro il progetto folle della pista di cui eravamo APPENA venuti a conoscenza dei dettagli tenuti nascosti dal comitato promotore, i risultati sembravano maturare, come il CIO di fatto ha detto pure lui negli ultimi mesi: STOP alla pista – poi l’arroganza di Zaia e Salvini hanno cambiato tutto e se ora anche noi rientriamo in gioco, bisogna farsene una ragione: la politica e i suoi intrallazzi non sono affatto prevedibili e siamo sotto attacco ogni giorno)
[scusate la lunghezza, ma a volte è necessaria, e dovendo partire per altri impegni urgenti, ho voluto precisare alcuni passaggi]
buongiorno
ringrazio tutti per il fervore del dibattito
colgo l’occasione per aggiornarvi e per fare una riflessione (questa mattina mi sono preso un po’ di tempo)
[stavo per scrivere e leggo ora, mentre stavo per pubblicare, alcuni passi di Crovella 111, difficili da leggere: dico solo due cose: come già scritto, esposti ne sono stati fatti molti, l’ultimo venerdì, direi una decina: vedi articolo Corte dei Conti in calce per trovare un risultato; secondo: votare a priori un politico non significa conoscere a posteriori tutto ciò che fa o distrugge; credo sia sufficiente per passare oltre senza perdere tempo, consapevoli che le promesse o la retorica ingannatrice della politica sono l’unico pane digeribile per la maggioranza dei votanti]
dunque, intanto già che se ne parli – della questione Cortina – a più livelli, con diversi tenori, e su più canali, come questo, è già un fatto
vedo che qualcuno fatica ancora a capire la connessione tra le varie problematiche del Veneto, guidato dalla stessa logica e dagli stessi decisori politici, siano essi di un colore o di un altro
credo sia comprensibile questa difficoltà, e non da condannare, da sottostimare o, peggio, offendere con presunzione di verità
credo sia sbagliato tenere in compartimenti stagni (un errore classico della politica dei territori, vedi la separazione tra ambiente/sanità, ancora oggi forte in molte dinamiche amministrative) problemi che invece offrono connessioni che dimostrano quanto è fragile il sistema in cui viviamo
sul mio impegno, visto che sono stato interpellato, rispondo: a parte il fatto che non mi dichiaro – anche se molti lo scrivono o lo vogliono – leader di nessuna lotta, ma solo un connettore di molte voci, cosa che sto facendo anche con la questione “olimpica”, avendo molte relazioni e mio malgrado competenze plurime (frutto di esperienze e studio, non di per sentito dire, dovute soprattutto al posto difficile e fragilissimo dove vivo), vorrei ricordare a Claudio e ad altri che, certo, la questione PFAS è importante, che è pure divenuta “pur-troppo” parte del mio percorso di vita e di impegno, ma ciò non toglie che io possa interessarmi con passione e disinteresse (di ogni genere), solo per il futuro di salubrità a cui tutti miriamo, aria e acqua buone, tanto per semplificare, ad altre questioni, e, viste le connessioni, farle notare e tentare di capirne la logica comune (quella che ben sottolinea Giuseppe Balsamo)
detto ciò, Claudio, sui generis montagne, sono iscritto per pura passione e per trovare compagni di cordata, da 33 anni al CAI del mio paese natale, dove ho avuto diversi ruoli culturali e di “esplorazione”
da circa gli stessi anni faccio, e ho fatto (perdonate questa parentesi “montana”, che però aiuta) cultura legate alle montagne e all’alpinismo, all’esplorazione e alla difesa delle montagna; ho scritto – poco roba, ma solida – per tutte le più importanti riviste/spazi nazionali e internazionali di montagna, compreso l’American Alpine Journal e l’Himalayan Journal, su richiesta loro; ho fatto decine e decine di salite in Dolomiti, centinaia di escursioni sulle Alpi e sulle Prealpi, qualche spedizione; pratico tutto lo sci, a parte la discesa, specie fondo, meno quello di alpinismo; come editore “di confine” ho pubblicato per molti anni documentari di etnografia sulle terre alte o di alpinismo esplorativo che nessuno pubblicava… collaborando con importanti istituzioni di ricerca alpina, trentine e venete; sono intervenuto – a volte duramente, creativamente – in diverse altre azioni “civili” in montagna… coordinando molti collettivi di studio e di azione
certo, nella mia vita ho incrociato i PFAS (meglio, loro hanno incrociato me, noi), ma lasciamoli stare (anche se grazie alle mie competenze “montane” ho trasferito la lotta locale nel miasma globale, intersecando la questione con i tessuti TEX e con le scioline al fluoro, ottenendo, insieme ai miei compagni di studio e azione, risultati notevoli, facendo cambiare produzione alle industrie), lasciamo stare i PFAS e i loro derivati (di cui, ahimé, sono diventato espertissimo), ecco volevo chiederti, Claudio, se considerato questo mio amore e frequentazione storica della montagna non mi legittima a parlare della pista da bob, magari anche con qualche sfumatura e intersezione sistemica che grazie alla mia esperienza riesco a vedere, considerando che conosco molte delle grandi opere in Veneto per cui mi sono battuto in 30 anni di attivismo frontale (che va oltre qualsiasi ingenuità o interesse del potere politico-partitico del momento).
vedete, è proprio perché non ho visto una grande risposta locale, essendo esperto di “coinvolgimenti” locali, che ho deciso di trasferire un po’ della mia esperienza a Cortina, cercando di essere ogni giorno in contatto con tutte le parti, per attivare ampezzani, anche perché, mi ripeto, i milioni di euro che stanno spendendo per le Olimpiadi, sono soldi di tutti e a danno di tutti, soprattuto di noi veneti che stiamo vivendo drammatiche situazioni socioambientali per le stesse scelte “goliardiche” della politica: un dramma tremendo di morte dei territori e contaminazione altissima – lo vogliamo replicare a Cortina?
con i soldi della pista da bob si potrebbero bonificare subito le zone contaminate da PFAS di Vicenza e quelle storiche di Marghera (o mettere in sicurezza altri territori)
un saluto a tutti e nel prossimo commento riporto gli aggiornamenti
Anche questo caso di specie non è alto che l’applicazione del grande cambiamento epocale fra paradigma anni Settanta (ideali, libertà, giustizia, diritti ecc ecc ecc) e nuovo mood della popolazione occidentale. I discorsi di fare una battaglia complessiva contro tutte le malefatte affaristiche nobile, ma ingenuo e soprattutto la popolazione ormai non vi segue più. siete obsoleti e anacronistici. Questo in generale, a prescindere dal caso di specie delle Olimpiadi, che però è un risvolto che entra nel discorso generale.
Tra l’altro le diverse criticità, anche geograficaemnte molto lontane (es ILVA di Taranto…) sono mali endemici dell’Italia dalla notte dei tempi, non sono criticità ascrivibile a questo governo (nazionale o regionale) e alla relativa maggioranza sia parlamentare sia locale e soprattutto maggioranza di elettori che si sono espressi in modo molto chiaro.
Altro che miope (io): io avevo visto giusto fin dall’inizio, sostenendo che allora (2017-18-19) occorreva RESPINGERE l’ipotesi Olimpiadi. L’assegnazione delle Olimpiadi è del giugno 2019. Nel 2020 Zaia è stato rieletto dai veneti con il 76,79% dei voti. Se i veneti fossero scontenti di Zaia (sia sul tema Olimpiadi, sia in generale) lo avrebbero “bocciato”, invece lo hanno confermato alla grandissima. Idem con patate per il Governatore lombardo Fontana, che è stato rieletto nel febbraio 2023, ottenendo il 56,% dei voti e stracciando il candidato di sinistra Majoirino, fermo al 32,8%. Peraltro non ricordo prese di posizioni “anti-Olimpiadi” di quest’ultimo, ma potrei sbagliare (secondo me anche se fosse stato elettor quest’ultimo, il discorso Olimpiadi lato Lombardia sarebbe andato avanti nello stesso modo, ma è irrilevante, tanto NON è stato eletto). Di conseguenza, anche per la parte lombarda, i cittadini-elettori sono, a maggioranza schiacciante, favorevoli al governatore che era già in carica durante la trattativa che ha portato all’assegnazione (per cui hanno confermato approvazione a tale politica). Quindi tutta l’area lombardo-veneta è, a maggioranza, favorevole alle Olimpiadi. Vivete in una zona di leghisti/fascisti (questo termine utilizzato nell’accezione di Genoria), dovete accettare la realtà. Inutile frignare adesso: per carità il dissenso esisterà sempre ed è legittimo che abbia spazio di espressione, ma qui bisogna esser chiari e dire pubblicamente che alla cittadinanza non importa un fico secco di tutte le vostre “belle” argomentazioni, specie se poi ampliate il campo di applicazione delle stesse: più argomenti tirate dentro – dai PFAS alle basi militari USA all’ILVA ecc – e più fastidio provocate nella maggioranza dei lombardo-veneti. Il violinista che si è messo a suonare in mezzo ai larici abbattuti o “abbattendi” da un lato è struggente, dall’altro è patetico. Le sue note sono lacrime di coccodrillo. Se andate a chiedere alla popolazione, la maggioranza gli ride in faccia.
Allora sul piano “politico”, cioè del confronto numerico fra opinioni, la posizione della cittadinanza è a stragrande maggioranza favorevole alle Olimpiadi.
Anche la faccenda dei pescecani (che si sapeva fin dall’inizio che sarebbero arrivati) è vista bene dalla popolazione. Se Briatore apre una pizzeria in più (esempio), mica si mette lui in persona a fare il pizzaiolo. Assumerà camerieri, pizzaioli, cuochi, cassiere, addetti alle pulizie, magazzinieri ecc ecc ecc. Certo, in qualche caso questi posti di lavoro saranno occupati da individui che vengono da altre regioni, ci mancherebbe. Ma in gran parte genereranno lavoro per i locali, che quindi sono solo contenti di tale ipotesi. Se non direttamente, di sicuro indirettamente: tutto l’amdaradan che i pescicani si porteranno dietro o che attireranno per il clima lussuoso-consumistico che innescano, “spenderà” in zona, perché tutti questi mangiano, dormono, si divertono ecc. Magari qualcuno deciderà di fare una passeggiata con le ciaspole e la farà lungo una strada innevata ma piatta, ma sia perché hanno timore, sia perché fa figo, prenderanno una guida alpina e le pagheranno la giornata. Per cui perfino i vari Cominetti rischiano di “guadagnarci”, indirettamente, dalla calate dei pescecani. Guadagno assolutamente legittimo, ma non venitemi a dire che le guide alpine locali o i maestri di sci o quelli degli impianti o i panettieri o i tassisti o i baristi ecc ecc ecc diranno: “preferisco rinunciare al mio guadagno addizionale, pur di non aver tutto questo circo che produce danno all’ambiente”.
Allora fatevene una ragione. Corretta o meno che sia la vs. posizione in termini ideologici, la popolazione a stragrande maggioranza “vuole” le Olimpiadi e ormai su quel piano non c’è più nulla dare fare. Ciò non esclude, come ho detto milioni di volte, che si possono impugnare le iniziative e i singoli progetti se essi non sono perfetti secondo i requisiti di legge. Allo stato attuale, leggendo le cose sulla stampa nazionale, non risulta che sia stato depositato nessun ricorso, esposto ecc. Ma ci fossero, dubito che certa stampa (il fatto quotidiano ecc) non l’avrebbe sbandierato. Ne concludo che non ci sono le condizioni per una battaglia giuridica. Se invece ci sono dette condizioni giuridico-amministrative per fare ancora delle impugnazione, ma perché, anziché polemizzare stupidamente con me, non prendete carta e penna e scrivete il ricorso e lo depositate. Perché non lo fate?
Per quanto riguarda lo specifico progetto della pista di bob, ricordo ancora una volta che esso è stato elaborato, in trattative riservate fra CIO e comitato organizzatore, fra il novembre 2021 e il febbraio 2022. Nel febbraio 2022 il progetto era già noto nel giro politico-istituzione e, volendo bloccarlo, lo si poteva già fare. Dal giungo 2002 il progetto è noto pubblicamente a tutti. Infine nelle elezioni comunali di Cortina del giugno 2022, la candidata espressamente contraria a questo progetto ha preso la miseria di 627 voti, che rapportati ai quasi 5000 residenti (comprendendo anche gli astenuti) pesano solo per il 12%. I cortinesi effettivamente contrari al progetto sono solo il 12%, ma come potete pretendere che vinca l’opinione del 12%???
Ciò non toglie che detto progetto, pur avversato solo dal 12% dei residenti, potrebbe esser bloccato sul piano giuridico-amministrativo se ci fossero le condizioni tecniche per farlo. Non risulta che nessuno si sia mosso su tale terreno o in un anno e mezzo abbondante (da giugno 2002 a oggi). Anzi il sindaco Lorenzi, eletto a giugno 2022, si è politicamente speso per tranquillizzare la popolazione, dicendo che avrebbe vigilato sulla congruità del progetto in questione. Però il 4 febbraio 2024, lo stesso sindaco Lorenzi si è dichiarato “felice” perché c’è stata la firma del contratto per i relativi lavori (cosa che Lorenzi ha definito una “vittoria”) e il cantiere aprirà a stretto giro. Prerequisito per iniziare i lavori è l’abbattimento dei larici, cosa che è stata fatta o è in corso. in questi giorni immagino sia caduto un botto di neve e questo rinvierà l’inizio effettivo dei lavori dell’impresa Pizzarotti, ma la cosa è ormai infermabile. Se il giorno in cui iniziano i lavori cercate di impedirli, la Pizzarotti chiamerà i carabinieri e siete voi dalla parte del torto, non la Pizzarotti, né Lorenzi, né Zaia ecc ecc ecc.
Delle due, l’una: o Lorenzi dal giugno 2022 a oggi ha effettivamente vegliato sul progetto, che quindi è “saggio”, per cui le vs proteste sono infondate e dovete tranquillizzarvi oppure Lorenzi vi ha fregato e alla fine anche lui si è allineato all’ideologia affaristico-consumistica. Però ormai è andata…
Quanto a me, io disprezzo il mondo di Cortina praticamente da sempre, fin dagli anni Ottanta, cioè dai tempi del famoso “Alboreto in notingh“. Inizialmente, nonostante il disgusto che quel mondo umano mi ha sempre suscitato (e che, invece “piace” alla maggioranza dei locali, perché quel mondo è foriero di sghei per i locali…), sono stato diverse volte in zona, non in Cortina paese ma in zona, perché l’ambiente geografico e orografico è davvero molto bello. A un certo punto, però, circa 20 anni fa abbondanti, il mio disgusto verso l’ambiente umano (sia dei pescecani che dei locali consenzienti ai pescecani) è stato soverchiante, per cui non ci ho mai più messo piede e non intendo metterci più piede, Olimpiadi o meno.
Di conseguenza, alla fine di Cortina me ne possa anche sbattere alla grandissima: è casa “vostra”, o perché lo è o nel senso stretto (geografico) o perché lo è nel senso ideologico. Se volete anteporvi a cose che ormai sono inevitabili, a questo punto pensateci voi, se ne siete capaci. In realtà non cavate un ragno dal buco: gli strepiti che alzate, specie dal Levante, sono solo manifestazioni isteriche della frustrazione di non avere dalla vostra la maggioranza della popolazione locale, come “ingenuamente” vi aspettereste, visto che, secondo voi, tutti dovrebbero provare disgusto verso le cosiddette malefatte di cui si macchiano Zaia, il governo centrale, i Briatores (al plurale) ecc ecc ecc. Se tutte queste “malefatte” si concretizzano, è perché la popolazione lo “vuole”, sennò non avrebbero rieletto i politici post assegnazione del 2019.
il lombardo-veneto è un a regione a stragrande maggioranza di leghisti-fascisti: qualche dissenziente ci sarà sempre, per carità, (il dissenso c’è perfino nella Russia di Putin…!), ma se cercate di “sensibilizzare i leghisti-fascisti sulle presunte malefatte di Zaia o di Fontana o del governo centrale ecc ecc ecc, quelli vi ridono in faccia e, piuttosto che ascoltare voi, sono ben contenti che, al posto vostro, arrivino i Briatores…
“non vedo come questa lotta possa andare lontano se respinge la gente comune nel nome di valori universali o, peggio, nel nome di quei personaggi carismatici che “ci mettono la faccia”...però sono già uno in meno per la causa.“
Genoria, sinceramente non ho capito cosa vuoi dire: mi spieghi per favore?
Genoria, non so se sia ascrivibile al neoliberismo (qualunque cosa esso sia) o ad altro. A me pare la stessa logica che sta alla base del mito della crescita infinita e del pretendere che l’ambiente possa assorbire all’infinito senza conseguenze gli squilibri che gli vengono imposti (o senza nemmeno porsi il problema).
Con danni, se vogliamo, di diversa entità fra, ad esempio, PFAS e pista da bob (e con tutte le peculiarità specifiche di ciascuna problematica), ma di comune matrice.
Forse mi sono perso qualcosa (per me è stato difficile seguire, da zero a cento, con attenzione i commenti di questa discussione), ma non comprendo perché dovresti sentirti respinto o perchè tale dovrebbe sentirsi “la gente comune”.
Puoi chiarire? Se ti va, io ascolto.
Balsamo (106), ovviamente sono d’accordo: è la logica predatoria del neoliberismo, credo. Però non penso che funzioni, come argomento, per la formazione del consenso locale intorno a questa lotta. Prima si dovrebbe creare consapevolezza del meccanismo e dello spreco di risorse – soldi pubblici, ambiente, nella dimensione locale e con riferimento ai problemi del posto – poi si potrebbe arrivare a dire che se a Cortina le vittime sono gli alberi e i servizi ai cittadini, in altri luoghi il costo di questo sistema si misura in vite umane. Posso sbagliare ma non vedo come questa lotta possa andare lontano se respinge la gente comune nel nome di valori universali o, peggio, nel nome di quei personaggi carismatici che “ci mettono la faccia”. Io per esempio mi sento già respinto, e ovviamente io sono nessuno e nessuno resterò, però sono già uno in meno per la causa.
bella Balsamo: poche, chiede e pacate parole per evidenziare un concetto che dovrebbe essere chiaro a chiunque guardi al pianeta con amore.
@Crovella “Alla fin fine non risultero’ certo io fra gli inchiappettati di tutta la vicenda olimpica…”
Vedi, poveruomo, solo un miope può scrivere una simile corbelleria: ogni iniziativa depredatoria che svilisce, distrugge e saccheggia il territorio inchiappetta qualunque essere vivente che alberga su questa terra.
perché di fronte all’inquinamento, alle conseguenze disastrose di una condotta di vita insostenibile non c’è ne il noi ne il voi, ma l’uomo.
PFAS e pista da bob, e aggiungerei amianto, terra dei fuochi, estrattivismo apuano, ILVA di Taranto eccetera, possono apparire come questioni avulse una dall’altra, ma c’è un filo rosso che le unisce: la logica del profitto (di pochi) a qualunque costo.
Specie se il costo è sostenuto da altri (ovvero le popolazioni che ne subiscono le conseguenze dirette, o l’intera società civile, o l’ambiente).
E, per chi tali profitti li incassa, v’è una buona probabilità di totale o sostanziale impunità.
Quindi, un grazie, senza condizioni, a chi si spende per diffondere consapevolezza su questo tema e si batte per far emergere responsabilità che si vorrebbero – ipocritamente – nascoste sotto al tappeto. (Re)azioni per le quali non è mai troppo tardi.
@104 leggasi: fra le mille criticità
La figura dei citrulli la fate voi, cari cicciobelli.
Nel 2018-19 io avevo intuito che, fra le tante magagne delle Olimpiadi a Cortina, ci sarebbero stata anche la calata in massa dei pescecani (quelli dell’articolo). Cortina infatti ha un “blasone” che li attira dalla notte dei tempi e figurati cosa sarebbe successo aggiungendoci i cinque cerchi. Allora, cioè nel 2018-19, bisognava evitare a tutti i costi l’assegnazione, anche per proteggersi dai pescecani. Invece tutti a tifare e poi a dire “Vittoria!”.
Così non si è fatto nulla (5 anni fa) e ora, fra le mie criticità, ci sarà anche la calata dei pescecani. Verranno a frotte, banchetteranno a casa vostra, vi lasceranno le montagne sventrate e… vi rideranno in faccia. Non vedo come possiate continuare a considetarvi degli “illuminati”, dando del tonto a me. Alla fin fine non risultero’ certo io fra gli inchiappettati di tutta la vicenda olimpica…
questa scena:
https://www.youtube.com/watch?v=FLsEO6RNRNg
Claudio, non so a quale scena tu ti riferisca, ma accetto volentieri gli auguri (anche se non per cosa), visto che di buoni auspici ne abbiamo bisogno tutti sempre e soprattutto in questo pazzo tempo che vede criticità in ogni dove.
Grazia, non so cos’altro dirti. Auguri (come nella famosa scena del film Caro diario di Nanni Moretti, quella della minoranza)