I miserabili del web

Celebriamo Giannini, Gruber, Mentana, Severgnini, Fontana, Vespa, Formigli, Brindisi, Gentili. Sono i Giusti. Noi, i Miserabili del web.

I miserabili del web
di Lorenzo Merlo
(ekarrrt 18 marzo 2022)

Se non ancora chiaro, se qualcuno aveva ancora qualche riserva di credito nei confronti dei progressisti, il signor Giannini chiarisce definitivamente le idee ai tenaci resistenti di sinistra. (È un ossimoro scrivere “di sinistra”, ma rende l’idea della profondità della vergogna).

“Se dovessi scegliere tra un crimine impunito e una giustizia come la vostra, sceglierei il primo!”

“I miserabili del web” è quanto ci dice il signor Giannini in occasione degli argomenti a sostegno della sua scelta, riferiti a proposito della demagogica – leggi propagandistica – prima pagina del suo La Stampa del 16 marzo 2022.

Oppure possiamo ammettere non conoscesse il “Testo unico dei doveri del giornalista”, detto codice deontologico (1) e neppure quanto scritto qui (2) Ma dai! E tralasciamo l’ipotesi che l’interesse della signora Gruber alla replica del signor Giannini più che di matrice giornalistica fosse ideologica, vista la fratellanza progressista con il protagonista della porcata giornalistica.

Nelle parole del signor Giannini (3) non si trova nulla di condivisibile. Non solo. Volendo trovarne ragion sufficiente, non si può non finire a dover riconoscere che la sola fonte possibile di tanto vaiolico veleno non è che un sentimento di disprezzo nei confronti di chi non si allinea al suo modo, al suo giornalismo, al suo atlantismo. Di chi nega la propria coreica genuflessione.

Ciò non risolve la questione che i miserabili popolano il mondo.

Informazione in scatola. Poi, più di quanto già non sia.

Volendo evitare di essere approssimativi, va detto che il signor D’Orsi, ex collaboratore de La Stampa, dopo aver esperito la prima pagina incriminata, ha scritto al direttore Giannini. Gli ha fatto presente quanta vergogna giornalistica contenesse – “Siamo oltre ogni artefizio giornalistico” – quanto dolore etico ciò gli avesse provocato e quanta distanza sia ora obbligato a prendere dal quotidiano e, penserei, da certa stampa (4).

Visto quanto accaduto negli ultimi ventiquattro mesi, penso ci siano elementi bastanti per aggiornare il lessico. Se dire negro non va più bene in nome dell’ipocrisia di chi ci sta portando alla società del mercato, anche giornalista credo non rispetti più il politicamente coretto. Se il giornalismo si era guadagnato il blasone di cane da menzogna, ora preferisce la ciotola piena e abdicare al fiuto originario. Lasciare nascosto, sotto terra, ciò che non rientra nei suoi interessi economici, impone un aggiornamento dell’autopoietico lignaggiovantato dai “veri professionisti, i soli che riportano i fatti”, a leggere ciò che scrivono di se stessi. Menzognisti pare corrisponda più opportunamente a ciò che questi direttori fanno e difendono e impiegano per attribuire responsabilità agli “irresponsabili” fuori dal loro controllo.

“Scoveremo i miserabili ovunque”.

Giannini è solo l’eroe di giornata. Campione di un reggimento in forze e in salute, la cui difesa – oltre a quanto affermato da Giannini per se stesso – secondo i più acuti, per mettere in bolla tale gravità menzognistica, sarebbe quella di screditare fonti non governative – i cosiddetti miserabili del web – a causa di qualche imprecisione in esse presente.

Tali dimostrazioni di appartenenza e fedeltà ideologica vanno premiate. Non a caso, nonostante dica cose che molti non possono neppure ascoltare da anni, Giannini passa da un direttorato all’altro. Sta già accumulando i bonus per ampliare la tessera della vita a punti con la quale dovremo, temo, tutti fare i conti.

Il migliore dei mondi è quello a merito vostro?

Se un ufficiale si guadagna i galloni per il comando di forze sempre più vaste, significa che sopra di lui troviamo la crema via via più gustosa.

Se il comando del corpo d’armata atlanto-progressista-liberista non ha bisogno di essere ricordato, è opportuno qui ricordare altre gesta dei suoi comandanti regionali.

Mandiamo le armi agli ucraini”. È una bella prestazione nella gara di tiro di distanza dagli interessi degli italiani (5).

Prendete il vaccino se no morirete. “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire” (6). Non è da meno. Volendo, anche più blasonata perché ripresa con piglio insolito dal nostro superpartes, detto anche no non lo faccio, sì lo faccio (il presidente) (7).

Sarebbe bastante per una rivolta culturale. Ed effettivamente c’è stata, ma riguardava e riguarda i miserabili del web e, quindi, non conta. Infatti, o è criminalizzata, come un qualunque obiettore di intruglio, o non è presente nel panorama dialettico-intellettuale d’Italia. Merito ai menzognisti di tale valoroso risultato.

Sarebbe bastante, ma non lo è.

Eppure non ero solo quando, partecipando ad un momento relativo alla formazione permanente dei giornalisti dedicato al tema della privacy, cioè su come comportarsi in occasione di testi e immagini, neppure una sola singola parola è stata detta dai nobili conferenzieri-esperti sulle leggi che governano la questione. La ragione? Semplice, avevano preferito parlare di sé. Senza neppure accorgersi che nella loro narrazione risiedeva anche l’ammissione della sequela di omissis volontari e non dichiarati che orientavano il pensiero dei loro interlocutori-lettori-visori. Ne più né meno di quanto fatto dal prode Giannini pochi giorni fa a tutta pagina, dalla quale, tra immagine, titoli e occhielli, la prima informazione che emergeva, che si assumeva, era la responsabilità russa di una strage. Ho consultato il dizionario Treccani. Pare che farabutto, sia il termine opportuno per questo tipo di menzognista.

Provoca oggi, provoca domani…

Per decenza, evito di ricordare le prodezze del signor Figliuolo. Ma torniamo ugualmente alle penne bianche, nel senso degli alti comandi.

Ad un certo punto, siamo arrivati che il capo di governo, il signor Draghi, si è ritenuto in diritto, penso scambiandolo per dovere, di pretendere il seguito del parlamento (8). Se un qualunque scrittorucolo di stravaganti distopie avesse potuto arrivarci da solo, mai avrebbe potuto immaginare che nessuno avrebbe detto nulla. Nessuno, dico nessuno dei menzognisti ha ritenuto di eccepire. Possibile che la pulce della democrazia non sia loro salita al cervello? Sì! La risposta è “sì”. La tanto decantata nuova normalità non è dunque addavenì. È già in noi. Ma non come ideologia. È giù incarnata. Significa che nel fare comune la esprimiamo. Ecco perché il menzognista è il nuovo giornalista.

Prendersi cura. ciao.

De resto, equipollenza di tanta miseria (se ne ha fatto uso Giannini, posso farlo io?) istituzionale ne avevamo già vista in buona quantità. Una goccia della quale, se non fossimo stati cresciuti a pillole di opulenza, a tette, culi, champions e festival, sarebbe bastata all’insurrezione. Mi riferisco, in un certo senso, ad un campione particolare, di quelli detti fuoriclasse, nei confronti dei quali ogni argomento e intento di contrastarne il dominio su noi, comuni e ordinari, risulta insulso e quindi perdente. In questa occasione mi riferisco all’obbligo di inoculazione travestito da scelta personale. Il popolo del divano non ha battuto ciglio e, quando lo avrà fatto, si sarà sentito una merda a contestare quanto gli esperti in modalità frana gli andavano ripetendo, travolgendo del tutto il suo spirito critico. Il mito dell’esperto quale detentore della verità e il congiunto senso di inferiorità se non hai neppure la laurea, ha visto la propria conclamazione e, senza bisogno di scomodare Ivan Illich, anche la sua miseria laureata.

Il nostro inviato ci conferma che la partita non è finita in parità.

Basterebbe. Certo, se fosse tutto. Ma non lo è. Oltre al travestimento, oltre al vaccino come solo debellatore della protopandemia, oltre e sopra queste certezze scientifiche (così le chiamavano lor signori) non si prendevano la responsabilità per gli eventuali effetti collaterali. Insomma, inculcavano a mezzo bugie e nessun menzognista ha avuto da ridire, se non “io i no vax non li invito” (qui Gruber e Mentana).

L’obbligo di intruglio plus, pena la decurtazione totale dello stipendio per le persone dai cinquanta anni in su, è venuta subito dopo. Ma ormai il menzognista aveva preso l’onda su un chiaro consiglio. Se promuovi la nostra campagna prendi i soldi, sennò no. Così, è diventato giusto, legittimo, corretto e doveroso, togliere il sostentamento a chi la pensasse diversamente.

Ricordo di aver denunciato all’Ordine dei menzognisti del Lazio un certo signor Bruno Vespa, in merito al fatto che aveva sostenuto che per gli ultra sessantenni non c’erano controindicazioni da intruglio. L’Ordine non ha risposto al mio esposto contro il notabile menzognista, neppure dopo il mio sollecito, avvenuto a mesi dalla data dell’esposto stesso. Evidentemente, insabbiare è ordinario per l’Ordine. Aggiungo – è l’occasione per farlo – che pari vergogna, per altro esposto e per altro argomento, era stata impersonata a suo tempo dall’Ordine Giornalisti della Lombardia e dall’Ordine nazionale.

Prendersi cura al rovescio.

 Ma la cricca si autoconforta. Del resto, anche l’Ordine dei Medici ha ritenuto di radiare o sanzionare più che a ragion veduta, secondo ragion di stato, i suoi iscritti non allineati allo spergiuro.  

Così abbiamo saputo – veramente i miserabili del web lo avevano da sempre affermato – che il conteggio dei morti da covid era strumentale agli interessi della narrazione delle penne bianche, quella scientifica. Mi duole la tastiera a scrivere tanta siderale blasfemia.

“Vabbé, ma tutti quelli che lavorano sbagliano, perché essere tanto critici?” Non è questo il punto. Il punto è che ammettere i propri errori è un punto di forza di chi se ne prende la responsabilità. In caso contrario, ammetti debolezza, falsità, inaffidabilità. Queste si sono guadagnate la politica, le istituzioni, la stampa menzognista.

Un guadagno che aumenterà le proprie auree riserve a giudicare da cosa è riuscito a dire il nostro ministro degli Esteri. “Sono animalista. Penso che tra Putin e qualsiasi animale ci sia un abisso e sicuramente quello atroce è lui. E ora sta pagando uno scotto enorme” (9). Domanda. Può esserci qualche italiano interessato a fomentare il problema russo-ucraino, meglio atlantoccidental-sinorusso, in cui l’Italia è meno di una formina sul bagnasciuga? Può esserci qualche nostro concittadino – non in preda a incantesimi ideologici – che non veda l’avventatezza di tanta affermazione? Siamo generici, diciamo più no che sì. Eppure, avete visto in giro qualche menzognista che abbia proferito parola sorpresa? O la tsunamica carovana suicida ha tirato dritto perché “è stata la Russia ad invadere un paese sovrano”?

Genocidio russo.

Ma ci si perde a star dietro alle prestazioni o alle astensioni dei menzognisti. Come nessun menzognista si sia finora sentito di rivedere le proprie posizioni sulle falsità predette e difuse, così non si trova fra loro chi ritenga – ahi, la carriera! – di riprendere l’intervento di Pino Cabras del 17 marzo 2022 in Parlamento (10) o del signor Alessandro Orsini, il 17 marzo 2022, a Piazzapulita su La7 (11) riguardo alla preziosa focalizzazione relativa alla reciprocità e pari dignità delle posizioni tra Nato/Occidente e Russia.

Si può forse concludere che i menzognisti fanno sempre del loro meglio. Se prima erano in grado di strappare le maschere indossate dai protagonisti invitati ai ricevimenti del Potere, ora possono vantare di passare le veline ai mezzimbusti senza neanche un’orecchia.

Si può forse concludere che la spaccatura tra noi e loro è una voragine consapevolmente allargata.

Un’opera, un capolavoro dei progressisti, di quelli che una volta erano votati ai miserabili ed ora alle élite. La spaccatura con tutto ciò che è popolo è chiara e dichiarata. Come è chiaro che ancora prenderanno i vostri voti, godranno della vostra solidarietà e vivranno sulla vostra genuflessione permanente, quando non della vostra gianesca ipocrisia.
Bevi Gruber e, se non ti piace, prendi un Giannini.

Se così fosse per chiunque abbia ripassato deduzione, non significa altro che nel nuovo ordine non contiamo nulla in senso sempre più stretto. Ma che stupido, è proprio quello che i miserabili del web ci stanno ripetendo da sempre.

Volete finire ridendo? Facile. Chiedete ai menzognisti italiani, ai soci del signor Giannini, la cricca della “vera informazione”, capace di discernere sempre – tranne quando mandano un videogioco a documentare dal campo qualche bombardamento – cosa hanno fatto a favore di Assange. Se vi viene da piangere, non fa niente, vi capisco, anche io sto lacrimando.

Ho esagerato? Ho detto il vero? Ho infranto il la barriera del politicamente corretto, neo Muro di divisione tra i giusti e gli inutili? Non so, lo saprà certo il fascismo democratico che per ora è agli Ordini, poi passerà alle squadre.

Prendere un punto di vista insolito, no?

Note

Poi qualcuno, perché no, un miserabile del web, forse gli ha fatto presente l’eccesso. Lui deve avere incomprensibilmente capito e si è sentito goffamente costretto a scusarsi. https://www.la7.it/piazzapulita/video/ucraina-il-ministro-di-maio-putin-peggio-di-un-animale-non-voglio-offendere-nessuno-ma-la-sua-guerra-03-03-2022-426683

I miserabili del web ultima modifica: 2022-04-07T04:18:00+02:00 da GognaBlog

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35 pensieri su “I miserabili del web”

  1. Il Miserabile è al 15′, ma se avete tempo c’è molta luna in tutta la durata.
    Telegram | Giorgio Bianchi photojournalist | Oggi | 07:24
     

  2. Telegram | Giorgio Bianchi photojournalist | 201022 | 16:32
    Miserabile assoluto.

  3. Se è possibile sostenere che facciamo la vita secondo il potere in corso, votate il potere in corso e i suoi allineati e manterrete la vita che c’è.
    Banale.

  4. Piu’ che miserabili, ormai, abituati ai filmacci  di guerra  o dove  un virus ignoto semina, o scoppia un incendo in grattacielo, ma  si risolve con una vittoria dei soliti “nostri” entro 90 minuti,ci si sente sfiancati. Ancora un nuovo lockdown  in metropoli e pure in sotterranei  di acciaieria..ma che vita e’?

  5. Assange è la punta dell’iceberg della realtà che i “miserabili del web” conoscono e fanno presente.
    Non vi resta che votare per tutti gli altri, i paladini della vera libertà di stampa, altrimenti detti vigliacchi e schifosi, proprio come i loro elettori.
    https://www.ideeazione.com/giustizia-o-vendetta/

  6. https://corrieredelveneto.corriere.it/padova/cronaca/22_aprile_22/padova-salvato-bambino-ucraino-una-scheggia-al-cuore-primario-chirurgia-guerra-27bec1ca-c25f-11ec-89f6-9178adb7d7f9.shtml
    Sara’ fake?
     questi (  alla maniera di Gino Strada&co )non fanno polemiche sulle verita’, non hanno nemmeno il tempo di leggere qualcosa ma agiscono…per rimediare i guasti dei guerrafondai anafettivi o , meglio sadici…( se ne trovano sotto ogni bandiera) e degli ingegneri delle armi.Si va come il gambero ,chi fa passi avanti e chi lo  trattiene o tira indietro .( vedi ospedali bombardati in..Libia, Siria, Afghanistan, eccc… Ucraina…). Chi ha inventato le cluster bomb? forse secoli fa , quando i cannoni ad avancarica vennero caricati a sassi, chiodi, framenti di vetro..pezzetti di catena..

  7.  Se i  big  Internazionali non si curano dei ministri nostrani,  figurarsi dei giornalisti e dei blogger.La verita’  su vaccini, bombe e pallottole, la conosce solo chi muore o si e’ ammalato, e’ stato ferito  sopravvivendo o ha perso persone care..
     Tuttavia in tema di autonomie, regioni a statuto speciale, bilinguismo, potremmo dare consigli basati sull’esperienza…

  8. Vegetti, Vegetti… non che hai del tutto torto ma se credi ancora alle fate alla tua età siam messi veramente male (lo siamo). Vero che non è ufficialmente in UE ma… :https://www.consilium.europa.eu/it/policies/enlargement/turkey/Poi dopo puoi pure pontificare  con pipponi da intellettual-pensionato ma la Turchia volente (tu) o meno viene utilizzata dal 1999 come membro/non membro dell’UE… e sembra , ma solo sembra sia un dato di fatto

  9. Il parallelo tra condizionatori e il famoso burro dal palco della mia Belluno è inevitabile.
    Cambiano i balconi ma gli idioti no.

  10. Alberto, non farlo! È un tranello! 
    Anzi, visto che, come dici tu, c’è di mezzo pure Gogna, trattasi di gombloddo.
    Un vile gombloddo demo-pluto-merlo-gognatico-massonico. 😅😅😅

  11. Ma come? La Turchia – fucina di campioni della democrazia – non è nell’Unione Europea? Ma se lo voleva fortissimamente Berlusconi! E perché non c’è? Mi sono perso qualcosa, recentemente?

  12. Grazie per censurare sempre una voce non ossequiente del pensiero di lorenzo merlo, pennsiero incomprensibile astruso e completamente slegato dalla vita quotidiama
    Gogna blog censura come putin, i miei complimenti, vuol dire che avete la coda di paglia e odiate il pluralismo. Io non mi inchino a merlo e neanche al vostro politicamnte corretto, vi contesto e vorrei poterlo fare pubblicamnte, ma voi preferite la censura

  13. Draghi: “Il governo è qui per fare le cose, il Parlamento per garantirgli i voti”.
     
    Veramente a me era stato insegnato che il Parlamento in primis legifera e controlla il governo, e NON ha il dovere di garantire voti a chicchessia.
    Ca**o, Draghi, neanche le basi!
    … … …
    Domanda: il presidente del Consiglio ha sostenuto l’esame di Diritto Costituzionale? Ha studiato la Costituzione? Oppure, semplicemente, se ne fotte?
    P.S. Scusate il francesismo, ma anche l’uomo mite a volte si inca**a?

  14. Quel che lascia maggiormente basiti, al di là di alcuni “fenomeni” persi alla nascita, è come il ragionamento indotto venga fagocitato ingordamente, e vi sia un compiacimento a sforzarsi di usare termini e slogan di regime per sentirsi dalla parte del potere. Come i bambini che accettano le botte, considerandole alla fine un giusto metodo e riutilizzandole da adulti nei confronti dei propri figli, al fine di sentirsi parte di un potere imposto con la forza, sia essa fisica o psicologica.
    Cascato male il povero Assange. Idealista convinto di servire quella giustizia di cui da sempre si è persa la traccia. Però non si preoccupi che se gli accadesse un incidente o morisse violentemente in galera, ci saranno schiere di giustizieri ad “indagare” e condannare. Per ora è come la guerra ucraina dove tutto appare iniziato un mese fa, con “buona” pace di chi è crepato per mano dei nuovissimi partigiani negli ultimi 8 anni. Quelli come per chi.muore di effetti avversi al vaccino, bengono considetati morti accettabili…
    Lo sa bene Ocalan, leader politico e filosofico di quei combattenti curdi, osannati ma mai sostenuti, che sconta la sua lotta contro lo stra potere fascista turco, in galera. Ma la Turchia è NATO ed UE… non può e non dev’essere fascista… oggi è liberatrice ed esportatrice di democrazia… 
    Mi piacerebbe sentire ciò che hanno da dire quei benpensanti, sia i giornalistucoli, sia i “bravi” cittadini che osannarono i carabinieri e smerdarono il povero Cucchi, oggi che la Cassazione ha determinato alfine la condanna dei primi…
    Ma alla stregua del “questi sono europei” detta nei confronti dei profughi ucraini, per differenziarli dagli “sporchi negri”, Cucchi era un drogato, purtoppo succede…

  15. Alberto.
    Ne Il muro, ho pravato a tracciare cosa facciamo di fronte al diverso. Se per caso ho scritto qualcosa, poi dimmi che ne pensi.

  16. Effettivamente non c’è. Però la tua questione pone in essere il punto vero. La ricerca della verità è un arrogante intento razionalistico. Ne siamo imbevuti e lo perpetuiamo. 
    Il problema della verità, in quanto interrogativo viene a cadere, a perdere di sostanza e importanza, appena introduciamo nel nostro fare la reciproca dignità e la legittimazione del diverso.
    Non significa che non prenderemo più parte. Bensì che non ci identificheremo più in quella. Ovvero non avremo bisogno di difenderla, quindi non potremo arrivare alla sopraffazione.
    La transitorietà della verità può essere rappresentata con un volume nel quale tutte le posizioni esistono e si muvono, dal quale in ogni istante, credendo esista la verità, affermiamo qualcosa dal nostro punto di vista, riducendo così il volume al nostro misero capo e prospettiva.
    Iperuranio altrimenti detto.

  17. In un teatro di guerra la informazione è sempre deviata e la campagna vaccinale è stata la guerra propedeutica a quella odierna. I miserabili del web  sono destinati a perdere fagocitati dalla enormità della informazione ufficiale mentre i non-miserabili e ufficiali sono gli utili e prezzolati  idioti che ungono il culo delle masse. Ma la verità vera Merlo dove è? Esiste o alla maniera dei progressisti ai tempi del terrorismo nostrano è fatta di piccole verità intercambiabili alla bisogna? E se c’è a cosa serve?

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