Ondate di calore e cambiamento climatico: contro i negazionisti

Ondate di calore e cambiamento climatico: contro i negazionisti
di Antonio Scalari (@tonyscalari  antonio@valigiablu.it)
(pubblicato su valigiablu.it il 18 luglio 2023)

In questi giorni un’ondata di calore sta attraversando ben tre continenti: Europa, Asia, Nord America. Temperature estreme si stanno registrando in buona parte dell’emisfero settentrionale della Terra. Il mese di giugno di quest’anno è stato il più caldo finora registratoIl ritorno di El Niño, il fenomeno ciclico che causa il riscaldamento della superficie dell’Oceano Pacifico centro-orientale, contribuisce a spingere verso l’alto le temperature del pianeta. Ci sono buone probabilità che il 2023 diventi l’anno più caldo finora registrato. Ma anche se non arriverà al primo posto, scalzando il 2016, siamo certi che sarà tra le prime posizioni. I dieci anni più caldi sono concentrati nell’ultimo decennio. Non è un caso, è una delle tante evidenze della realtà del riscaldamento globale antropico.

Anche di fronte a questa realtà, la grancassa del negazionismo non smette di fare rumore. Anzi, suona le musiche di sempre. Le stesse, ripetitive, note, come quelle della canzone Fa caldo? È l’estate. Purtroppo, è molto più facile ripetere questa musica, che leggere e spiegare quello che hanno prodotto decenni di ricerca scientifica. Questa è l’asimmetria tra informazione corretta e disinformazione.

Il caldo estivo che sperimentavamo fino a pochi anni fa ha ben poco a che vedere con ciò a cui stiamo assistendo ora, con sempre maggiore frequenza. Le ondate di calore degli ultimi anni sono state chiare evidenze del riscaldamento globale. Sono passati 20 anni da quella che nel 2003 ha investito l’Europa, causando più di 70mila morti. Oggi viene considerato il primo evento per il quale è stato possibile valutare l’impronta del riscaldamento globale. Lo studio venne pubblicato nel 2004 sulla rivista Nature dal climatologo dell’Hadley Centre britannico Peter Stott e altri due scienziati.

Fino ad allora, anche se la realtà del riscaldamento globale era ormai un fatto scientifico, si pensava che fosse difficile, se non impossibile, correlarlo a un singolo evento, come un’ondata di calore, una siccità, una precipitazione estrema. Proprio nel 2003 il climatologo dell’Università di Oxford Myles Allen, uno degli autori dell’articolo del 2004 su Nature, scrisse, sulla stessa rivista, che sarebbe stato possibile sviluppare un metodo che poteva consentire di rispondere a questa domanda: rispetto alla probabilità che si verifichi uno specifico evento, quale frazione di questo rischio possiamo attribuire al riscaldamento globale antropico?

È un po’ come giocare con dadi truccati. Le emissioni di gas serra, prodotte dalle attività umane, inseriscono nel sistema climatico un elemento che cambia i risultati del gioco. Gli studi di attribuzione fanno questo: attraverso modelli climatici confrontano il mondo in cui viviamo con un mondo alternativo, in cui le nostre emissioni non esistono. «Stimiamo che sia molto probabile (livello di confidenza > 90%) che l’influenza umana abbia almeno raddoppiato il rischio di un’ondata di calore superiore a questo livello di magnitudine», scrissero gli autori dello studio pubblicato nel 2004.

In un successivo studio del 2014 Peter Stott e due suoi colleghi si sono chiesti quanto la probabilità che si verificasse un evento simile fosse cambiata a distanza di dieci anni dal 2003. Il risultato fu che il riscaldamento globale, nel frattempo, aveva aumentato le probabilità di circa 10 volte. Un’ondata di calore che un tempo si sarebbe verificata ogni 50 anni, a quel punto era diventata un evento con un periodo di ritorno di 5 anni.

Il caldo estremo del 2003 ha mostrato la drammaticità degli impatti di un simile fenomeno. Uno studio pubblicato nel 2016 ha calcolato che nell’estate del 2003 il cambiamento climatico ha aumentato il rischio di mortalità correlata al caldo nel centro di Parigi di circa il 70% e di circa il 20% a Londra, dove le temperature massime erano state più basse. Gli autori di un articolo, pubblicato nel 2021 su Nature Climate Change, hanno usato i dati relativi a 732 località in 43 paesi per stimare il carico di mortalità associato all’esposizione al calore tra il 1991 e il 2018. La loro conclusione è stata questa: «in tutti i paesi esaminati nello studio troviamo che il 37 % dei decessi legati al caldo può essere attribuito al cambiamento climatico antropico e che l’aumento della mortalità è evidente in ogni continente».

Dal 2003 la scienza dell’attribuzione ha fatto significativi passi avanti. Diverse ondate di calore recenti hanno rappresentato un’occasione per evidenziare, e confermare, il contributo del riscaldamento globale all’aumento della probabilità e dell’intensità di questi fenomeni. Durante quella che si è verificata in Siberia nel 2020 è stata registrata la temperatura record di 38 °C nella città di Verkhoyansk. Il caldo ha facilitato la propagazione di vasti incendi nelle foreste e l’accelerazione della fusione del permafrost, che ha perfino causato danni ad edifici. Il titolo dell’analisi di attribuzione pubblicata nel 2021 sulla rivista Climatic Change è eloquente: «il caldo prolungato che ha colpito la Siberia sarebbe stato «quasi impossibile senza l’influenza antropica».

L’ondata di caldo del 2021 nel Canada Occidentale e negli Stati Uniti nord-occidentali: 49.6 °C registrati in un villaggio canadese. Il successivo studio di attribuzione ha definito questo evento «virtualmente impossibile» in assenza del riscaldamento globale. Nello stesso anno il caldo estremo ha colpito anche l’Europa. Vicino a Siracusa sono stati toccati 48.8 °C. Il Met Office britannico ha analizzato questo evento, che ha costituito «un altro esempio di come il cambiamento climatico stia rendendo più gravi i nostri estremi meteorologici», ha affermato uno degli autori.

Il 2022 è stato un altro anno di ondate di calore in Europa. La combinazione tra temperature elevate e assenza di precipitazioni ha determinato il grave deficit idrico dei suoli nel bacino del fiume Po e in altre aree. Anche le siccità sono più probabili, a causa del cambiamento climatico. Nell’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) si legge che «è praticamente certo che gli estremi di caldo siano diventati più frequenti e più intensi nella maggior parte delle regioni terrestri dagli anni ’50. L’IPCC afferma con «un’elevata confidenza che il cambiamento climatico antropico è il motore principale di questi cambiamenti. Alcuni recenti estremi caldi osservati nell’ultimo decennio sarebbero stati estremamente improbabili senza l’influenza umana sul sistema climatico».

Anche in questi giorni i negazionisti sono impegnati a fare ciò che riesce loro meglio: confondere le acque. C’è chi, per esempio, ricorda i 40 °C a Roma, registrati nel luglio del 1983, come se quell’evento dimostrasse che le ondate di calore come quella attuale non sono nulla di nuovo, come se fosse la prova che il cambiamento climatico è un’invenzione. Ma non è una temperatura di un singola località, in un solo anno, a dimostrare o smentire il cambiamento climatico, è una tendenza che osserviamo nel medio e lungo periodo e a livello globale. Come scrive l’IPCC, ciò che è significativo è la frequenza sempre maggiore di temperature elevate, anche quando non sono record.

In Hot Air, un saggio pubblicato nel 2021, Peter Stott racconta la storia, vissuta in prima persona, della battaglia della scienza contro il negazionismo climatico. I negazionisti hanno promosso un’ideologia spacciandola per scetticismo scientifico. Il vero scetticismo è aperto al dubbio, all’esame critico delle affermazioni, segue le evidenze, invece di negarle e manipolarle. Le azioni dei gruppi negazionisti, spesso sostenute dall’industria dei combustibili fossili, hanno ingannato l’opinione pubblica e hanno influenzato il corso della politica in paesi chiave come gli Stati Uniti.

Come nota Stott, «c’è voluto troppo tempo perché i governi trattassero la crisi climatica con la serietà che richiede. Ma ora che finalmente si stanno facendo progressi, è cruciale che questi primi passi non vacillino. Intanto, osserva l’autore, «le forze oscure del negazionismo rimangono in gioco».

I partiti politici più inclini al negazionismo stanno oggi cercando di trasformare il cambiamento climatico in una battaglia culturale. Anche quando non negano apertamente il cambiamento climatico, la loro tattica propagandistica punta ad associare le questioni che lo riguardano all’ideologia di sinistra. Questi partiti trattano la questione come fosse una fissazione di ambientalisti, estremisti e fanatici, che vogliono distruggere la nostra economia e prosperità. Economia che, invece, è minacciata dallo stesso cambiamento climatico. Nei loro discorsi le politiche per il clima e l’ambiente diventano un problema peggiore dello stesso cambiamento climatico.

Grazie a questa propaganda, i fatti scompaiono e rimangono solo parole e toni polemici, slogan e nemici ideologici. Se i fatti scompaiono, è come se nessuno li avesse mai scoperti. È come se non li avessimo mai conosciuti, come se fossimo ancora del tutto ignoranti. Il negazionismo è anche questo: ignoranza indotta, interessata e malevola.

Non possiamo che concordare con Stott: «Per la sicurezza dell’umanità sulla Terra, non possiamo permetterci di avere altri leader che promuovono la falsa credenza del negazionismo climatico».

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Ondate di calore e cambiamento climatico: contro i negazionisti ultima modifica: 2023-07-25T04:39:00+02:00 da GognaBlog

69 pensieri su “Ondate di calore e cambiamento climatico: contro i negazionisti”

  1. @ 68
    Chi l’ha detto? Scusatemi, ma mi ero dimenticato di scrivere la risposta.
     
    È stato Marco Rizzo, fondatore dei Comunisti Italiani e anche di Rifondazione Comunista, e ora presidente onorario del Partito Comunista (cfr. Wikipedia).
    E io sono totalmente, completamente, assolutamente d’accordo con lui.
     
    P.S. Starò mica diventando un bolscevico pure io?! Marco (Vegetti), tu che sei dell’ambiente, sono grave? 😉😉😉
     

  2. ———  CHI  L’HA  DETTO?  ———
     
    Il problema qual è? Che noi vediamo Bezos arrivare in Italia con uno yacht da 100 metri. Lo stesso vale per Bill Gates. Quanto consumano?L’altro giorno ho visto una foto di Fedez e la Ferragni sull’aereo privato. Quante Fiat Panda consumano gli aerei privati di questa gente qua?Però sono quelli che ci dicono che dobbiamo cambiare l’automobile, che non si può più andare in periferia o al centro, che bisogna comprare le auto elettriche, che bisogna mettere il cappotto termico (che farà perdere di valore alle nostre case se non lo metti).Alla fine tutto questo giro è un magna magna per fregare la povera gente, di nuovo. E loro vanno in jet privato consumando l’ira di Dio. Però se dici queste cose sei un negazionista. Da 30 governano così. Da 30 anni governano col terrore.““Guardavo di recente i TG nazionali e quelli regionali, mi ha impressionato il confronto: quelli regionali parlavano di incendi generati da piromani, di mancanza di strutture e investimenti. Quelli nazionali di emergenza climatica. Svegliatevi, tutto qua.”

  3. È ovvio l intervento di Filippo.. Che sia causa antropica o meno occorre preservare l ambiente e inquinare il meno possibile. Il mio stile di vita morigetato ne è un esempio. Uno dei primi a differenziare in Italia etc.. Ma questo è OVVIO E DI BUON SENSO… in caro saluto a  Marcello e Fabio con l occasione.  

  4. Lo interpreto piuttosto uno sperone al fare, lasciando da parte le discussioni…sappiamo tutti cosa vada fatto oramai. Spero che la sua autorevolezza venga presa in considerazione da un governo che mi pare un po’ refrattario 

  5. ———  IPSE  DIXIT ———

     

    Mattarella: “Di fronte alle drammatiche immagini di quel che è accaduto, al Nord, come al Centro, come nel Meridione, tante discussioni sulla fondatezza dei rischi, sul livello dell’allarme, sul grado di preoccupazione che è giusto avere per la realtà che stiamo sperimentando, appaiono sorprendenti. Occorre assumere la piena consapevolezza che siamo in ritardo. Bisogna agire.”
     
    Mattarella bolla come “sorprendenti” le discussioni sulla fondatezza dei rischi climatici e sul livello di allarme. Spero che – bontà sua – ci conceda la libertà di discuterne ancora.
     

  6. Ciao, vi leggo per la prima volta, ho 59 anni, amo la montagna, dove vivo e amo tutto il nostro pianeta.
    Sinceramente credo che siano sbagliate sia le posizioni dei negazionisti che di coloro che hanno solamente certezze e seguono come pecore il pensiero “della maggioranza” molto spesso senza avere le conoscenze per valutare i pareri scientifici, se di pareri si tratta o tantomeno di valutare trattati scientifici.
    Da parte mia non ho dubbi sul cambiamento del clima, è fin troppo evidente.
    Al tempo stesso non ho certezze sulle responsabilità dell’uomo e tantomeno sulle potenzialità o capacità dell’uomo di intervenire sul clima, sia per peggiorarlo, sia per cercare di migliorarlo.
    Credo in ogni caso che, indipendentemente dai potenziali danni climatici, l’uomo debba evitare prima di tutto di inquinare, ripeto, a prescindere dal clima.
    Purtroppo oggi nelle nazioni che veramente inquinano terreno, fiumi, mari e atmosfera, in quella nazioni (prime fra tutte Cina e India), non si fa praticamente nulla e non esiste alcun dibattito pubblico in merito.
    Comunque credo che anche se non possiamo modificare il clima, dobbiamo tutti avere un comportamento virtuoso e al tempo stesso dobbiamo spendere la maggior parte delle nostre risorse, anzichè nel cercare di modificare il clima, dovremo spenderle nell’adattarci a questi cambiamenti e realizzare tutto quanto sia possibile per limitare o evitare i danni dovuti a questi cambiamenti.
    Non abbiamo risorse intellettuali, fisiche, economiche infinite. Quindi sbrighiamoci e creiamo le nostre difese.
    Grazie per l’attenzione,
    Filippo – Svizzera
     

  7. Stefano 51, non si tratta di giusto o sbagliato ma del porsi sempre domande, avere dubbi, non prendere tutto come oro colato, specie quando ci sono dietro interessi economici.
    La lezione covid ha insegnato a pochi ma qualcosa ha insegnato.
    Etichettare come novax chi aveva dubbi e non si è messo a 90 gradi è comodo quanto mettersi a 90 gradi, intanto è per il bene di tutti…
    Chissà. 

  8. Ciò nulla toglie (semmai conferma) che faccia più caldo a livello globale. Considerando quanto sensibili siano certe “creature” anche alla più piccola variazione (per es. i coralli (morti in gran parte delle barriere) o le querce ( innalzatesi di 300 mt ) ) e quanto lento possa essere un adattamento direi che …abbiamo un problema, specie in italia 

  9. “Sto vedendo il video di Prodi, monumentale…”
     
    Trascrivo letteralmente dal video (apprezzate l’impegno!):
     
    “Dai primi dell’800 a adesso la temperatura è aumentata di 7/10 di grado ogni  anni. Questo è un fatto condiviso da tutti.
    Ma sulla causa di questo è una coincidenza pazzesca che gli unici due secoli in cui abbiamo i termometri che misurano sono anche quelli in cui l’uomo è diventato uomo industriale”
     
    Questa è semplicemente mancanza della più elementare intelligenza logica e di ragionevolezza.
    Effettivamente è un monumento: all’irrazionalità e alla non scienza!

  10. La definisco una iperbole che cerca di contrastare un’iperbolante non ammissione che la ” nostra casa sta bruciando”

  11. Carlo, sul fatto che Umberto  Eco sostenesse che i social hanno dato parola a milioni di imbecilli mi trovi totalmente d’accordo. 

  12. “È arrivata l’era dell’ebollizione globale“.
     
    Questo tu lo chiami “accorato appello”?

  13. Lo chiamerei un accorato appello a quelli che per ignoranza o interesse non solo non vogliono ammettere il riscaldamento globale ma, cosa ancora più grave, non mette in atto nessuna misura per attutire l’impatto umano nell ambiente. ….e non se ne può più di no vax, negazionisti, antiscientifici. Che per fortuna sono una esigua minoranza, ma che, grazie a Internet, hanno più peso di quanto meritino….aveva ragione Eco.

  14. Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU:Per l’intero pianeta è un disastro, a meno di una mini-era glaciale nei prossimi giorni. Luglio 2023 infrangerà i record su tutta la linea. Il cambiamento climatico è qui. È terrificante. Ed è solo l’inizio. L’aria è irrespirabile, il caldo è insopportabile. L’era del riscaldamento globale è finita.
    È arrivata l’era dell’ebollizione globale“.
     
    Il segretario è andato fuori di coppo. Sarà stato il caldo?
     
    P.S. Se chi dubita o anche solo si interroga sull’origine antropica del riscaldamento globale viene definito con l’epiteto sprezzante di negazionista, questo qui come dobbiamo chiamarlo?

  15. https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/07/27/allarme-onu-e-iniziata-lera-dellebollizione-globale_98c5cd39-f986-4649-bb1c-67ac201c8f62.html
     
    Ecco partita la narrativa come il Covid… 
    Poi limitazione dei diritti.. per il tuo bene.
    Poi tra 10 anni zero aumento di temperatura e voi tutti con le pezze al kulo.
    La cosa stupefacente è che ci sono orde di cretini che ci credono a titoli così urlati. 
    Prima era il covid, poi le materie prime ora il green.. .o gli anni 20 portano sfiga oppure c’è qno che sta creando disordine per poi applicare quello che vuole lui alla popolazione in preda alla paura. 
    La cosa che poi dovrebbe far sorgere dubbi (alle persone con un po’ di QI) è il tam tam mediatico partito allo stesso istante e che prende tutti i mass media.. 
    Questa sincronia è molto sospetta… e non solo

  16. Sto vedendo il video di Prodi, monumentale… una lezione ai luciani, agli umberti, ai mattei, etc… 

  17. https://twitter.com/strange_days_82/status/1684453533062422529
    Prodi… e muti!. 
     
     
    Poi qui il Sig. Ernesto… prof in statistica…
    “Con il thread sulla Cina e le sue ENORMI responsabilità ambientali ho capito una cosa. Come per il COVID ci bombardate con messaggi allarmistici urlando all’urgenza di agire immediatamente. Quando vi si fa vedere il problema, ovvero i multipli di crescita…·delle emissioni nocive cinesi che rendono MATEMATICAMENTE inutile qualsiasi intervento effettuato da paesi occidentali (l’Italia poi non cresce e manco inquina da decenni….) rispondete: “sì…ma pro capite…”. MA PRO CAPITE UN CAZZO! Ma che scienza è la vostra?
    Ma se gettiamo una tonnellata di cianuro in un acquedotto conta in quanti la solleviamo o i cadaveri per avvelenamento? Voi non fate scienza; fate politica. Vi bastonerò, come per gli scienziati COVID che a fronte di decine di migliaia di cadaveri nelle RSA, nelle case,
    nelle geriatrie…rispondevano “eh! Ma dobbiamo ridurre R0…”…e chiudevano le scuole, i ragazzini in casa con i nonni…e mettevano gli infetti nelle RSA…tanto li sono vecchi e malati…che vuoi che sia”. Voi siete matti…non siete scienziati. Bisogna trattarvi come tali.”

  18. @Matteo

    “piutost che nient, l’è mej piutost”

    Dipende quanto costa il “piutost” e qual’è la sua efficacia… 
    Dalle mie parte si dice potrebbe dire “l’è come un zirot in ‘na gamba ed legn”… 😉 Spero si capisca
     

  19. “Non metto in dubbio il cambiamento climatico”
    Tu no, non dubito, ma qualche pisquano poco prima si.
    Il detto pisquano usa volentieri e spesso argomenti simili ai tuoi, torcendoli a fini complottisti per stabilire che è tutto un falso.
    Di qui il mio warnig…e comunque anche per le misure vale il motto di mia mia nonn: piutost che nient, l’è mej piutost

  20. @Matteo
    Non metto in dubbio il cambiamento climatico, ma credo, come ha detto in precedenza mi sembra Guido, che le misure che sia stanno prendendo siano assolutamente sproporzionate dal punto di vista dei sacrifici richiesti (alla popolazione) rispetto al risultato, perchè come ho già detto:
     
    – Perché si parla di cambiare il parco veicoli privato, e non si parla dei mezzi di trasporto pesanti? 
    – Che fare con gli altri mezzi di trasporto? Navi? Aerei? 
    Per fare l’esempio dei rifiuti: è più semplice convincere miliardi di persone a non acquistare prodotti che hanno una quantità di imballi eccessiva e non riciclabile, o sarebbe meglio invece convincere/obbligare le aziende produttrici a CREARE MENO imballi, o più sostenibili?

  21. “Se tu fai un convegno, prendi una persona che è per la causa antropica e poi uno che non lo è.”
     
    Quindi se faccio un convegno sulla fauna del Giurassico devo invitate un paleontologo e un creazionista? O se faccio un convegno di genetica devo invitare un fautore della germinazione spontanea?!
     
    Stefano, di imbecillità ne hai scritte tante, ma questa le batte tutte!
     
    “Tutte le misure dovrebbero essere proporzionate e giustificate. E quelle che vengono prese in questo periodo mi sembrano frutto solo di un voler mostrare che si sta facendo qualcosa, ma che l’effetto non sia proporzionato.”
    Andrea Parmeggiani, sono anche d’accordo, ma attenzione a non usare le misure prese e la loro inadeguatezza, o la mancanza di misure del passato, o le ingiustizie nell’applicarle per mettere in dubbio e negare il fenomeno del mutamento climatico e la necessità di agire.
    Chi lo fa o è un cretino o è in malafede.

  22. https://gognablog.sherpa-gate.com/su-e-giu-dalla-torre-trieste/
    Pare proprio che ci sia che se ne sbatte altamente delle emissioni di CO2 e compagnia cantante, e non sono solo i più ricchi della terra…. 
    Ribadisco, io faccio il possibile per non inquinare, e per non lasciare un’impronta eccessiva sul nostro pianeta, ma finché non arrivano esempi realmente positivi da chi occupa i mezzi di informazione (quindi NON ad esempio Il Ministro dell’ Ambiente spagnolo Teresa Ribera, socialista, ecologista, femminista, progressista, va ad un evento sul clima in auto da Madrid a Valladolid ma 100 metri prima dell’ arrivo inforca una bicicletta elettrica.) è difficile non mandare in mona a chi ti vuole togliere il poco che hai in nome della salute del pianeta.
    Tutte le misure dovrebbero essere proporzionate e giustificate. E quelle che vengono prese in questo periodo mi sembrano frutto solo di un voler mostrare che si sta facendo qualcosa, ma che l’effetto non sia proporzionato.

  23. Pellegrini ha descritto la favoletta: la comunita’ scientifica è per il 99,9% a favore per la conclusione antropica. Dimentica che la comunita’ scientifica non accetta l’opinione della minoranza che c’è e viene sabotata (vedasi link che ho messo sotto). Ma non solo, lo stesso Prodi con fermezza l’ha detto e tanti altri. 
    Non pubblichi se non fai parte del dogma, e invece se fosse vera scienza pubblichi e spieghi le tue motivazioni e poi tu Pellegrini fai un ulteriore report in cui smentisci le tesi dell’altro report. 
    Se tu fai un convegno, prendi una persona che è per la causa antropica e poi uno che non lo è. Invece la cd comunita’ scientifica cosa fa? “ah è un negazionista e non si puo’ fare un meeting in cui ci sono negazionisti” (vedasi recentemente affermazioni di una persona del Cnr)
    A parte lo schifo di usare anche da parte della comunita’ scientifica e non solo di miseri giornalisti un termine negazionismo che è attribuito a fatti orribili quali il massacro degli ebrei nella seconda guerra mondiale, non è così che una seria comunita’ scientifica agisce. 
    Mi intrattengo di tanto in tanto non solo con vuoi ma anche con esperti ricercatori di clima di fama internazionale (si i social servono anche a far dibattere il profano con l’esperto e su questo va dato merito ai social) che butta totalmente fango su colleghi che pero’ hanno view diverse dalla loro e dal dogma dominante. 
    Lo si studia in sociologia (che è scienza anche quella ma poichè dice cose che non vi vanno non si sa perchè allora non è piu’ scienza ma complottismo alieno) che se vuoi fare carriera in certi ambiti scientifici devi allinearti. Me lo diceva il prof quando ero seduto sui banchi a studiare quella materia. 
    Ne ho sentite di voci di persone che frequentavo che “se voleva diventare ricercatore doveva essere allineato alla view del professore”. Come? allora si fa scienza se ci si allinea o si fa scienza se si vuole contribuire al progresso della medesima, anche mettendo dubbi sul filone dominante??
    Pellegrini e altri: basta con la favoletta che la rivista Science, Nature, etc. sono emanazioni divine senza interessi, senza finanziatori, etc. che il filone dominante è Vangelo.
    Basta, fortuna mi interfaccio con la gente comune non sono tutti fessi da credere alla favoletta. 
    In piu’: si va bene … il cambiamento è di origine antropica e quindi? ma chi mi ha venduto la Panda?, chi doveva vigilare sull’azione dell’impresa privata fosse in linea con l’ambiente? il ricco industriale e il politico. 
    E invece no, non solo questi non fanno niente  (anzi girano il mondo a propagandare la catastrofe dovuta all’uomo e come? con un bel jet privato!!) ma in piu’ sono i primi a perpetrare azioni super inquinanti. 
    Anche te Pellegrini, hai la pancetta bella pienotta. 
    Attendiamo quando ci saranno le politiche dittatoriali, si perchè costringere una persona a mettere il cappotto alla casa è una violazione della proprieta’ privata dato che il problema è collettivo la soluzione deve essere collettiva e non privata, vedremo quando capirete che le politiche green toglieranno il pane (per mettere il grillo) in bocca.  
    Se una volta permettevano di costruire case senza efficientamento non è colpa del povero cristo che l’ha comprata, ma colpa del politico che non ha fatto regole idonee.
     

  24. 33. Stefano ma che cavolo scrivi? Quando avrei smentito il cloud seeding? Tu piuttosto, nei primi tuoi commenti hai mostrato tutta la tua ignoranza in materia inneggiando alle scie chimiche, poi a seguito delle bastonate prese hai agevolmente dirottato sull’inseminazione delle nuvole, molto più “sostenibile” a chiacchiere, ma, dal punto di vista pratico, molto più raro, in particolare al  nord, che trovare 100 euro per terra su una strada di Genova. Dai smettila con queste sciocchezze.

  25. Umberto, grazie per la risposta.
    Felice di sapere che gli osservatori del Sud erano attivi anche in questo campo.
    Mi viene da dire che due secoli di osservazione non sono molti, ma sono comunque preziosi.
     
    Le temperature nei centri urbanizzati sono indiscutibilmente più elevate, anche per via del consumo del suolo (cementificazione seguita a deforestazione) e a varie amene attività umane (eh, l’evoluzione!!).
    E non è discutibile che, in generale, le temperature siano aumentate dappertutto dando vita a stagioni miti con picchi di freddo o di caldo estremi (vedi la nevicata etnea di febbraio o il caldo intenso dei giorni scorsi).
     
    Mi sembra giusto sottolineare che qui in Sicilia sono stati pochi i giorni davvero caldi nell’insieme dell’estate, così come non si è vissuto un vero inverno. 

  26. Umberto,
    io sono d’accordo con te nel senso che penso sia giusto inquinare meno, punto. Indipendentemente dalle considerazioni dì parte. Per questo ho fatto l’esempio del mozzicone dì sigaretta. Il problema sta proprio nel modo dì impossessarsi dì questa tematica, da alcuni per dimostrare che ci sarebbe un complotto ai danni dì noi poveri idioti e dall’altro da coloro che, in modo manipolatorio, ci martellano con le auto elettriche e tutto il resto. Magari mettendo a rischio decine dì migliaia dì posti dì lavoro. Mi permetto: il problema è’ questo. Se l’uomo si spogliasse dì egoismi personali e quindi anche politici dì parte, ogni problema sarebbe risolto più facilmente. Quanti dì quelli che parlano a proposito del tema climatico lo fanno scevri dì qualsiasi interesse secondario?
     

  27. Ennesimo applauso a Umberto!
     
    Io aggiungerei che trattare un qualunque sistema (fisico, economico, sociale) senza voler tenere conto dei suoi limiti fisici è da idioti o è malafede.

  28. Enri, mi permetto.
    Dal punto di vista scientifico non esistono affatto due fazioni. Dal punto di vista dell’osservazione meteorologica la temperatura sta aumentando costantemente in tutto il mondo da anni; nessuno che si occupa di queste cose osserva  fenomeni  differenti o tali da alterare i trend termici stagionali attualmente osservati.
    Dal punto di vista delle ipotesi su tale aumento, il pragmatismo scientifico permette tutto, ma al momento propende in maniera evidente (direi 9.8 su 10) sulle responsabilità umane legate all’altrettanto evidente immissione nella povera troposfera di gas serra.
    Se poi questi argomenti vengono impugnati ascientificamente per creare fazioni, o per interessi meramente personali di visibilità mediatica, non è un problema che mi riguarda, nè riguarda gran parte della comunità scientifica. Ma è bene dirlo, perchè pare ci si dimentichi velocemente di questa cosa, e quindi lo ripeto: l’osservazione mostra un aumento della temperatura inequivocabile; la comunità scientifica è pressochè unanime nella spiegazione di questo fenomeno (ad oggi).
    E per correttezza ribadisco: il giorno che in ambito scientifico un solo articolo portasse risultati solidi a favore di spiegazioni che non implichino attività umana, sarà un sucesso per la comunità scientifica ed io sarò felicissimo; al momento purtroppo non è così.
    Io, di mio, a tale contestualizzazione scientifica, ne ho sempre aggiunta una di carattere etico: pensare di trattare il mare (che non è infinito) e la troposfera (che è terribilmente limitata, lo ricordo: sono i primo 10.000 metri) come una discarica di agenti tossici è cosa abietta a prescindere che dovrebbe farci vergognare profondamente. 

  29. Il problema è’ che questo tema viene utilizzato da chi nega per sostenere che non vi è’ nessun problema è da coloro che all’opposto a tutti i costi sostengono che è’ tutta colpa dell’uomo. Se riuscissimo a liberarci dì tutte le implicazioni politiche ed ideologiche ed assumere un atteggiamento pragmatico. A me stanno antipatici quelli che dicono che c’è’ il complotto per farci comprare auto elettriche come quelli che dicono che l’auto elettrica sarà’ la soluzione del problema. Facciamola semplice: provare a diminuire la co2 in aria e’ una cosa giusta? Si, come lo è’ non buttare la sigaretta per la strada. Lo facciamo perché’ e’ giusto farlo, troviamo i modi per ridurre emissioni e lo facciamo con intelligenza senza al contempo dover chiudere in quattro e quattr’otto filiere produttive, magari lasciandole in mano a paesi diciamo meno sensibili sull’inquinamento. E finiamola dì discutere come tifosi allo stadio. La posizione di Zaia in tal senso mi sembra apprezzabile.

  30. Ad ogni modo, per chi interessa, il radiosondaggio di stamane a Tozeur, Tunisia, mostra una temperatura di 0 gradi a 5000m. Poichè il tipo di anticlone presente su gran parte del Mediterraneo meridionale contiene aria pressoché secca tra i 2000 e 6000m, e la caratteristica di questi anticicloni è quella di essere subsidenti (ovvero con moti discendenti al loro interno) l’aumento della temperatura con la quota è perfettamente adiabatico, 1 grado ogni 100m. Il conto dunque è semplice. Al suolo i 50 gradi sono molto probabili, tanto è che in quella zona in questo periodo sono già stati raggiunti. il radiosondaggio di Trapani è, purtroppo, simile.

  31. Stefano io sono un asinaccio quanto tu sei un imbecille: continua a leggere i tweet del signorErnesto che mi pare proprio al tuo livello.
     
    Magari segui anche CasalingadiVoghera e God&MAGA (questo però è in inglese: usa google translato)

  32. Stefano says:
    26 Luglio 2023 alle 1:04

    https://twitter.com/Marco49922370/status/1683843280071524354/video/1In Italia il cloud seeding… sempre smentito dai sapientoni quei del blog. 
    Ancora co’ sta puttanata?MapporcozzioNa roba che esiste da una vita e che non viene usata perché costa troppo e funziona poco e ancora viene spacciata come fonte di tutti i maliMa siriscaldiamo il clima così favoriamo la risalita a nord dei coloured, rilanciamo il melting pot, manteniamo basso il costo del lavoro ecc…Scusa, adesso devo lasciarvi perché il microcip-cip nel coppino comincia a prudermi e devo andare a farmi un impacco di ghiaccio grandinigeno, ovvero acqua con bario, cadmio, argento ecc…

  33. Mi auguro che solo 1 utente del blog abbia la capacita’ di capire la presa in giro che c’è… 
    TEma… TU SPORCO INQUINATORE… 
    Svolgimento:
    e TU!! tu inquinatore scifoso che hai preso la Panda che inquina… vergognati… a piedi… (scrivono i giornali … si anche quelli di Elkan)…
    ma chi è che ha venduto la Panda?…..ummm Agnelli… e ora ti dicono che sei un peccatore… ma LORO si sono ben intascati i profitti… e ora via giornali ti dicono che sei un essere immondo….che inquini e fai morire il pianeta. 
    E ovviamente gli Elkann e Agnelli vari che sono furbi e svegli dopo questi rimorsi di coscienza ti dicono… “la soluzione ce l’abbiamo!!!!!”… Urka… dai e quale? … l’auto elettrica STellantis!!!!.. 
    E giu’ a spendere soldi… ma tranquilli.. tempo 20 o 30 anni sarete dei brutti sporchi inquinatori…..
    con le batterie… 
    Ma rob de mat!

  34. Che bello… ricordo i giornali… i climatologi… in aprile… che ricordi.. “i fiumi sono vuoti!… i laghi pure!!.. ci aspettano blackout… 
    …. I RAZIONAMENTI IDRICIIIIIIII!!!!!!!”…..
    Tra essi pure quelli del Cnr… che vergonga, che schifo.. poi tanta acqua ma non un giorno… 
    TRE MESI…. 
    3
    M
    E
    S
    I….Livelli dei laghi ok, fiumi tornati come prima
     
    Questa è la scienza signori… questi sono i giornalisti…
     

  35. https://twitter.com/SignorErnesto/status/1683898875822628864
     
    fatevi una cultura, asinacci… questo è un prof di statistica, ma molto bravo.. anche sulla pandemia aveva previsto gli andamenti in modo sconcertante… quando tutti… ci saranno 150.000 casi, lui diceva, tranquilli è finita…dopo due tre mesi tutto finito.
    Imparate un po’ sulla questione ambientale.. .cose che vi ho gia’ detto ma qui snocciola numeri

  36. Certo che è vero quello che scrivi, e quindi? Cambia qualcosa nella realtà dei fatti, che è quella registrata dalle stazioni  sul territorio come è sempre stato fatto, con temperature superiori a 40° da diversi giorni, mentre al nord imperversano temporali di una violenza inaudita? Ma se per te, come traspare dall’astio che trasuda da ogni tua parola, si tratta solo di un complotto studiato ad arte, ripeto, è un problema tuo.

  37. Regattin, per quanto riguarda la storiella del sordo, tu ti devi mettere davanti allo specchio e ripeterla a voce alta. 
     
    La questione che io ho posto – e che tu ti rifiuti di sentire o fingi di non capire – è questa, e solo questa: 
    1) È vero o non è vero che i media hanno mistificato il resoconto dell’Agenzia? 
    2) È vero o non è vero che a Foggia e in altre numerose città dell’Italia meridionale si sono raggiunti 50 gradi, come da carta dell’Agenzia?
     
    Non capire le due domande – o travisarle volutamente – è un problema tuo, non mio. 
    N.B. Attendo risposte su 1 e 2 (miei quesiti), e non su altre tue elucubrazioni.

  38. Bertoncelli, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. In ogni caso ci provo lo stesso: l’Agenzia Spaziale Europea ha fatto un solo comunicato in cui evidenziavano la temperatura al suolo nei giorni 9 e 10 luglio. Da quella comunicazione la situazione è peggiorata, nel senso che quelle temperature si sono verificate successivamente per più giorni e a 2 metri dal suolo, ieri compreso e probabilmente anche oggi. Non accettare questa realtà è un problema tuo. 

  39. OK Andrea, le tue domande sono perfettamente pertinenti, e provano ancora una volta che il “grande problema” è ormai insolubile: ci penserà la Terra. I numeri sono troppo grandi. Spesso mi diverto a chiamare gli anni 70 del secolo scorso “L’Ultima Chiamata”: nessuno ha risposto. Allora se ne parlava, la popolazione umana mondiale era circa la metà di quella di oggi, e anche altri “numeri” erano molto più piccoli. Poi, è quasi-calato il silenzio. Ritengo comunque importante diffondere notizie e idee per rendere un po’ meno traumatico il transitorio che ci attende (prima dei nuovi modelli culturali, oggi imprevedibili). Sul piano del pensiero, o della visione del mondo, dovranno estinguersi l’antropocentrismo e il materialismo, fonti filosofiche della civiltà industriale.

  40. Bertoncelli, magari io posso perdere di credibilità, ma a te la più elementare capacità di comprensione manca del tutto!

  41. Ok Guido, cosa suggerisci? Escludiamo, come giustamente dici nel tuo articolo, di riempire il Sahara di pannelli solari per alimentare i veicoli. E perchè solo i veicoli? come si muovono gli autotreni? Come si muovono gli aerei? Come si muovono le navi cargo?

  42. Nel 1965, Frank Ikard, presidente dell’American Petroleum Institute, aveva spiegato in un documento ufficiale che l’anidride carbonica, “aggiunta all’atmosfera terrestre in seguito alla combustione di carbone, petrolio e gas naturale”, avrebbe finito col causare, a cavallo fra il 20° e il 21° secolo, “marcati mutamenti climatici, la risoluzione dei quali sarebbe stata nettamente al di là di ogni possibilità di controllo.”  (affermazioni di un petroliere 58 anni fa!!)

  43. 1) Non si tratta di una citazione del Giornale che cita Libero che cita Giuliacci. Qui non siamo alla “Fiera dell’est” di Angelo Branduardi.
     
    2) Si tratta di un resoconto dell’Agenzia Spaziale Europea, ovverosia proprio di chi ha rilevato le temperature del suolo.
     
    3) Di tali valori si sono poi serviti i media antinegazionisti per spacciare  temperature di 50 gradi, cioè smerciando in modo truffaldino pere per mele.
     
    4) Domanda: chi ha fatto disinformazione?
     
    5) Matteo, un consiglio: se non vuoi perdere ogni credibilità, devi parlare di fatti, di contenuti oggettivi, e NON sventolare bandieroni ideologici.

  44. Ohé bardà che c’avimm a facere cun ‘sto casì…poi quando è andato in mediaset deve aver preso lezioni di dizione e postura
    🙂 

  45. @Matteo
    non è l’unico tuttavia che lo ha detto, ho citato lui perchè è il più famoso tra quelli che ne hanno parlato.
    Accidenti, e com’era come comandante? Sembrava un orsetto placido anche allora? 🙂 

  46. Andrea Parmeggiani, per citare Il Giornale che cita Libero che cita Giuliacci devi avere uno stomaco d’acciaio foderato amianto…
    Peraltro il colonnello Giuliacci è stato il mio comandante a naja e era un perfetto rappresentante dei più vieti luoghi comuni, diciamo così!

  47. Le serie storiche più longeve arrivano a circa il 1850. In italia le più famose sono quelle legate ad osservatori astronomici. Moncalieri, ad esempio, oppure Palermo, per non fare torto a nessuno. La serie di Palermo parte dal 1860 se non ricordo male.
    Poi con tecniche differenti dalle misure termometriche dirette è possibile avere informazioni sulla temperatura in maniera su tempi molto molto più remoti.

  48. Ciao Umberto,
    sai dirmi da quanto tempo si effettuano registrazioni?
     
    Non riesco ad accontentarmi de “il più caldo di sempre / mai registrato” (storpiatura dell’italiano a parte). 

  49. Certamente, Parmeggiani, ESA stima la temperatura della superficie terrestre, che giustamente non è quella dell’aria, e le notizie scientifica, una volta in più, vanno divulgate correttamente. Ieri a Palermo sono stati misurati (non stimati da satellite) 47 gradi, alle 15 del pomeriggio, temperatura a 2 metri.

  50. @Pellegrini
    Grazie per le info.
    Per il ragionamento sulle temperature al suolo, mi riferisco che molti media hanno riportato temperature di 46/47 gradi in Italia, riportando dati dell’ESA che misura appunto la temperatura del suolo, come hanno tentato di spiegare alcuni meteorologi, tra cui Giuliacci. 
    PS: l’inversione termica la conoscevo già, grazie 🙂
    https://www.ilgiornale.it/news/meteo-e-clima/quale-caldo-record-giuliacci-smonta-bufale-sul-meteo-2185117.html#:~:text=%22Parte%20da%20un%20rapporto%20dell,aria%2C%20altrimenti%20sarebbe%20stato%20da
     

  51. Avevo inserito un paio di link settimana scorsa in un commento dove si parlava di clima. Repetita iuvant. Qui:
     
    https://climatereanalyzer.org/clim/t2_daily/
     
    si può trovare un tool messo in linea poco tempo fa dai ragazzi dell’università del Maine. Come dice Gavin Schmidt, modellista climatologico tra i più bravi, che lavora alla Columbia University, questo tool on line è un “back to basics”: i dati sono questi, guardateli.
     
    Il secondo link, gestito dalla comunità Copernicus, comunità europea, è questo:
     
    https://climate.copernicus.eu/surface-air-temperature-maps
     
    ogni mese viene redatta la situazione del mese precedente, dal punto di vista climatologico (atmosfera/oceano). Ognuno può leggere questo bollettino, molto semplice, relativo sia all’Europa che a tutto il mondo.
     
    Ne aggiungo un terzo di link dove Parmeggiani può verificare cosa è successo nel giugno 2023 nella sua regione, fatto dai colleghi di ARPA EMR:
     
    https://www.arpae.it/it/temi-ambientali/clima/dati-e-indicatori/grafici-climatici
     
    Comincio col rassicurare lo stesso Parmeggiani del fatto che giugno 2023 per ER (e non solo per questa regione italiana) si è osservata una piccola anomalia negativa di temperatura, valutabile attorno a -0.3/-0.5°C rispetto alla media di riferimento del periodo.
    E lo rassicuro sul fatto che la temperatura si misura ovunque a 2 metri. La locuzione “temperatura al suolo” è una storpiatura per indicare la temperatura a 2 metri. A 0 cm sul suolo si fanno misure di una cosa che non è la temperatura dell’aria, ma del terreno. E si fanno eccome, si fanno anche a 10, 20 e 50 cm dentro il terreno, per altri scopi, molto utili ai fini della dinamica dell’atmosfera.
     
    L’anomalia negativa di cui parlavo in ER è visibile anche sul sito di Copernicus di cui al link sopra, andando nel mese di Giugno 2023 e guardando la mappa di anomalia per il mese di giugno, scaricabile in formato PDF.
    Riporto, ad ogni modo, per chi non volesse guardare dati, il commento al mese di giugno 2023 del bollettino Copernicus:
     
    Globally, June 2023 was:
     
    1) 0.53°C warmer than the 1991-2020 average for June
     
    2) the warmest June in this data record
     
    3) substantially warmer than the 0.37°C anomaly in June 2019, the second warmest June on record
     
    European-average temperature anomalies are generally larger and more variable than global anomalies. The European-average temperature for June 2023 was 0.74°C warmer than the 1991-2020 average. The month was about 1.1°C cooler over Europe than June 2019, the warmest June in the record.
     
    Quindi, Parmeggiani, se è pur vero che a casa tua ha fatto leggermente più fresco rispetto alla climatologia di riferimento ( e sono molto contento per te), uno dei soliti errori che si fanno osservando i dati del clima (ed è l’errore per cui ancora in molti credono all’optimum medievale) è pensare che se fa caldo a casa propria faccia caldo ovunque. Questo potrebbe essere vero se la terra fosse piatta. Ma purtroppo non lo è.
     
    Come ho già scritto altrove, il maggiore problema attuale è la temperatura ai tropici. La fisica dell’atmosfera è descrittivamente molto semplice, ma analiticamente complicatissima.
    La cella meccanica tropicale (detta anche di Hadley) è la responsabile maggiore della redistribuzione del surplus energetico che ci arriva dal sole (surplus che è massimo appunto in tale fascia). L’aumento di 1 grado della temperatura lì vuol dire costringere la fascia tropicale a spedire alle medie latitudini (dove siamo noi) una quantità impressionante in più di energia. Che poi deve essere a sua volta redistribuita verso la fascia polare e, anche, smaltita.
    Temperature più alte implicano, e questa volta si “innegabilmente”, energie maggiori. Perchè, Parmeggiani, ad essere pignoli, la temperatura a 2 metri potrebbe essere inferiore di quella a 10 metri: si chiama inversione termica, sperimentabile da tutti durante una giornata di nebbia, ad esempio.

  52. Problemi politico sanitari come fame e malattie siamo riusciti a contenerli, abbiamo anche la tecnologia per una bella guerra nucleare che stermini 5/6 miliardi di noi. Che si aspetta? 

  53. La causa delle veloci e tragiche variazioni climatiche è evidentissima: è il mostruoso aumento della CO2 (50% in più in pochi decenni) dovuto alle attività industriali, insieme naturalmente allo spaventoso aumento della popolazione umana mondiale. La civiltà industriale è un modello fallito, perché è incompatibile con il funzionamento (o la Vita) dell’Ecosfera (la Terra). Possiamo soltanto attenuare un po’ la gravità del transitorio che ci attende, ma non si sta facendo neanche quello.  http://www.ariannaeditrice.it/articoli/cosa-aspettiamo
     

  54. No, cari signori, NON SOLO LE ATTIVITÀ UMANE ma prima di tutto l’AUMENTO ABNORME DELLA POPOLAZIONE negli ultimi 50 anni

    ci succederà come ai polli negli allevamenti intensivi?

  55. Tutto vero ma si continua a compiere, non so se in buona o in mala fede, il solito tragico errore contenuto nella dichiarazione della World Meteorogical Organization,  riportata nell’articolo su fondo blu. Traduco letteralmente: “È indiscutibile che le attività umane stiano causando il cambiamento climatico…” No, cari signori, NON SOLO LE ATTIVITÀ UMANE ma prima di tutto l’AUMENTO ABNORME DELLA POPOLAZIONE negli ultimi 50 anni, aumento che verrà meno più o meno tragicamente da solo e non per merito vostro e neppure per merito di governanti (di sinistra e di destra) e di capi spirituali inetti, con le drammatiche conseguenze conseguenti all’invecchiamento della popolazione. Almeno ricordarlo non fa male. 

  56. Le registrazioni dicono che è il luglio più caldo di sempre. Le registrazioni di ono che è stato uno dei giugno più freschi. Tipico di un riscaldamento globale che porta ad estremi positivi e negativi. ….. ancora a dubitarne??
    Avremo dovuto intervenire più di 50 anni fa’…. così come la corruzione di gucciniana memoria, quando inizia non c’è più nulla che può fermarla. Solo accurate politiche di rinuncia globale potranno mitigare questo aumento di energia climatica

  57. “questa estate non è più calda di tante altre, anzi,”
    Caro Andrea, in che Emilia Romagna vivi tu?
    Da un rapidissima ricerca in rete di dati a minkia, qui:
    https://it.climate-data.org/europa/italia/emilia-romagna-394/r/luglio-7/#monthly-weather-data
    risulta che la temperatura media quest’anno è stata di 25.3°C
    Mentre da qui:
    http://hikersbay.com/climate-conditions/italy/emiliaromagna/condizioni-climatiche-in-emilia-romagna.html?lang=it#weather-temperature-months
    risulta che la media 1813-2018 è stata di 24.8°C
     
    Sembra poco, ma in realtà è tantissimo e sicuramente se si dividesse per decenni il risultato sarebbe ancora più evidente

  58. Guardando in piccolo, in Emilia Romagna, questa estate non è più calda di tante altre, anzi, abbiamo avuto un mese di giugno particolarmente freddo. Non ho la competenza per dire se in altre parti sia cosi’ oppure no, ma mi chiedo che bisogno ci sia di divulgare la temperatura AL SUOLO anziché a 2 mt di altezza come viene fatto di solito, dato che nel primo caso è innegabilmente superiore…
    Volontà di spaventare?

  59. Giusto o non giusto??
    A me sembra innegabile , così come il fatto che per porvi un parzialissimo rimedio sarà inevitabile perdere la libertà di crescere indiscriminatamente 

  60. Tutto vero, non sono di competenza per leggere e dare opinioni scientifiche, o contraddire entrambi le parti, il tempo è cambiato, che sia un ciclo e noi gli agenti che aumentano il danno, ma il discorso è: in questo abbiamo competenza tutti, ma non è che con questo Global warning, giusto non giusto, ci rubino altri pezzi di libertà? Chissà…

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