Venerdì 23 febbraio 2024 a Pisa e Firenze la polizia ha caricato in maniera estremamente violenta due cortei pro Palestina a cui stavano partecipando in gran parte studenti minorenni. Le cariche, in cui sono state ferite complessivamente 18 persone, stanno provocando polemiche da parte di vari esponenti dell’opposizione nei confronti del ministero dell’Interno, accusato di non aver fatto abbastanza per evitare che i cortei finissero in scontri e violenze.
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 24 febbraio 2024 ha fatto un richiamo pubblico piuttosto duro (“i manganelli sui ragazzi esprimono un fallimento”) al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, cosa inusuale se si considerano i suoi modi abitualmente cauti.
Perché la polizia a Firenze e Pisa ha manganellato studenti inermi?
a cura della Redazione di valigiablu.it
(pubblicato su valigiablu.it il 24 febbraio 2024)
Questa è la domanda che andrebbe posta ai questori delle due città, ai rappresentanti del governo e delle autorità chiamati in causa dagli episodi. Queste le parole che dovrebbero comparire sui titoli dei giornali e sui sottopancia dei programmi, invece di “scontri”, poiché “scontro” dà l’idea di un conflitto ad armi pari, di una contesa attorno ad obiettivi contrastanti. Invece dei distinguo sul fatto che alcuni manifestanti fossero maggiorenni, o che ci fosse stata chissà quale disposizione violata, quale terribile minaccia da debellare. O che non si sia trattato di studenti, ma di “facinorosi”, “estremisti”, attingendo a un collaudato lessico per giustificare la repressione di Stato.
Intanto, il lessico delle autorità ha già prodotto un comunicato imbarazzante, come quello della Polizia di Stato emesso ieri. Il quale si trincera dietro a formule vuote (“difficoltà operative di gestione”) che non sanno motivare l’ovvio: ossia la totale mancanza di proporzione tra azione e reazione, la violenza unilaterale che esplode e diventa caccia al minore.
Purtroppo in Italia non possiamo concederci il lusso di dare per scontato l’ovvio, anzi. Perciò occorre ribadire che una simile repressione non ha alcun fondamento se non nella consapevolezza che il clima politico la permette. Veniamo da giorni in cui il ministro della Giustizia ha parlato di rivedere il reato di tortura (“modifiche tecniche”), mentre quello dell’istruzione ha proposto di bocciare gli studenti che partecipano alle occupazioni.
La politica che criminalizza la disobbedienza civile nonviolenta degli attivisti climatici
Veniamo da settimane e mesi in cui la repressione verso attivisti climatici (“ecovandali”), studenti e più in generale verso chi manifesta è stata pressoché sistematica. Le manganellate di ieri richiamano scene analoghe. Ricordiamo le recenti manganellate di fronte alle sedi Rai di Napoli e Bologna, ma anche le piazze di studenti del febbraio 2022, o dell’ottobre 2023. Senza contare che tra i primi atti di questo governo c’è stato il cosiddetto “decreto anti-rave”, che nella sua forma originaria andava a colpire la possibilità di radunarsi.
Alternanza scuola-lavoro: le proteste degli studenti e le polemiche sulle manganellate
Ma veniamo soprattutto da decenni di impunità, dal G8 di Genova in poi, dove la gestione repressiva delle proteste è diventata una prassi quasi mai contestata nei suoi aspetti sistemici. Non stupisce perciò ritrovare come questore di Pisa chi, nel 2001, era vicequestore a Genova. In questi decenni si è sedimentato come senso comune fascistoide l’idea che manifestare non sia l’esercizio di un diritto, ma un disturbo recato alla comunità, una minaccia all’ordine. Parte dell’opinione pubblica considera cariche e manganelli un atto dovuto che toccherà sempre e solo ai cattivi cittadini – ovvero agli altri.
Quando vi sono delle eccezioni, queste mostrano ancora di più come una certa strategia sia selettiva, e quindi politica. A molti ieri è tornato in mente il raduno di Acca Larentia, la sfilata di saluti romani e le imbarazzanti giustificazioni del ministro dell’Interno Piantedosi, più inadeguato che mai. Tra quei molti ci siamo anche noi.
Il monopolio della forza e il diritto sospeso
Di fronte alle scene di Pisa e Firenze, non ha senso parlare di “ordine” e “autorità”, a meno che il modello di Stato che si ha in mente non coincide con il bullo. Di chi si fa forte prima di tutto perché può contare sulla complicità, sulla paura o sui silenzi, e che nell’aggressività manifesta prima di tutto le proprie debolezze e paure. Se così non fosse, in Italia da tempo si sarebbero approvate riforme davvero minime, come quella per i numeri identificativi. E non si alimenterebbe da parte di certa pessima politica e stampa una difesa “senza se e senza ma” delle forze dell’ordine, perché, giova ricordarlo, anche gli agenti che si trovano a eseguire gli ordini di certe catene di comando pagano un prezzo. Di fronte ai muscoli esibiti dagli editorialisti, di fronte alle provocatorie apologie della repressione, va ricordata una statistica assai ignorata da chi loda i manganelli: i suicidi nelle forze dell’ordine sono in aumento, e lo stress psico-fisico è una componente che non trova spazio tra i “senza se e senza ma”.
Ecco perché è importante che si sia espressa la società civile, con le immagini di piazza di ieri sera, il raduno spontaneo per ricordare che manifestare è un diritto e che le città sono spazi che appartengono alla collettività, e quindi anche agli studenti. Ecco perché sono altrettanto importanti le prese di posizione dei direttivi di scuole e università, tra cui anche quella del rettore dell’Università Siena. Chi ha paura delle nuove generazioni ha prima di tutto paura del futuro, e chi ha paura del dissenso ha paura delle basilari prassi democratiche.
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Il twit di Vitalba Azzollini
(dal suo account twitter, pubblicato alle 19.25 del 23 febbraio 2024)
Questo è il comunicato stampa della Polizia di Stato riguardo alle cariche agli studenti di Pisa e Firenze. Si motivano le manganellate con una presunta “tensione” causata dal fatto che a un certo punto il corteo avesse deviato rispetto al percorso concordato. Il comunicato è penoso. E lo è anche e soprattutto giuridicamente, perché comprova una reazione sproporzionata rispetto a un’azione di lieve entità. Ma soprattutto attesta che c’è chi dall’alto legittima condotte di tale e tanta violenza sui manifestanti. Gravissimo (per usare un eufemismo).

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Segnalo, secondo me molto interessante: La forza dell’ordine.
Ma le dove stanno codificate le cariche di alleggerimento? Che regole d’ingaggio le prevedono?
“Alla manifestazione di Pisa di venerdì scorso, «per garantire l’incolumità degli operatori di polizia, compressi contro l’automezzo collocato alle loro spalle, veniva effettuata una carica di alleggerimento, consentendo al personale di avanzare di qualche metro e di allentare così la pressione dei manifestanti». Questa la ricostruzione del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera.”
Avanzare qualche metro, dice il ministro, non picchiare persone già a terra e continuare a farlo quando la pressione non sussiste più. Altro che alleggerimento, quel che è successo dopo l’alleggerimento è ben diverso… Tanto più in un vicolo dove comunque non è semplice muoversi anche a ritroso (gli studenti)…
@179 nel caso di specie, i ragazzi, anziché “attaccare” il cordone di polizia dovevano girare i tacchi(uscendo dal vicolo a ritroso) e non sarebbe successo niente. le immagini proprio questo dimostrano. solo che vuole fare polemica “faziosa” sostiene che i ragazzi “avevano il diritto” di procedere. Se ti viene detto di NON PROCEDERE, devi girare i tacchi e andartene. Per impedire ai ragazzi di procedere, c’era il muro dei poliziotti, inizialmente fermo (cioè la polizia era schierata, ma non stava andando all’attacco): da lì non si procede, se tenti di sfondare, le regole di ingaggio prevedono la cosiddetta carica di alleggerimento. Durante dette cariche, inevitabile che scappino delle manganellate. E’ sempre successo e sempre succederà, se si arriva alle “cariche di alleggerimento”, anche sotto governi di sinistra (Conte 2). perché “quelle” sono le regole.
Nella testimonianza riportata al 179, c’è la conferma che le istituzioni hanno “quella” impostazione (quella evidenziata in neretto) e ce l’hanno praticamente da sempre, a prescindere dal governo in carica. Le manganellate di Pisa non sono quindi un fenomeno registrato ora solo perché il governo di destra vuole soffocare il dissenso. Questo è il punto chiave sul tema.
168. Grazie Expo, questo video conferma al 100% il mio punto di vista. Il tipo infatti, partendo da molto lontano, cerca di giustificare le manganellate, ma nel momento topico si arrampica sugli specchi fornendo una spiegazione che non sta in piedi, tant’è vero che ci sono le immagini, mentre parla, a dimostrarlo. Oppure vorresti insistere a sostenere che una catena umana di adulti armati di scudo, casco, manganello e in tenuta antisommossa, con alle spalle un furgone a bloccare completamente il vicolo, vengano sopraffatti da ragazzini a mani nude?
Ho trovato invece più interessante e utile alla discussione questo commento:
Sono stato tutte e due le cose : il ragazzino che andava alle manifestazioni e prendeva le botte dalle forze dell’ordine ( anni 90) e il carabiniere (2000/2003) che si è anche occupato di ordine pubblico (con tonfa e scudo). In tutte e due i casi , ho visto cariche lanciate senza ragione, da questori o dirigenti troppo spaventati per saper gestire queste situazioni delicate. Altre volte, ho visto professionisti, approfittare delle cariche per sfogare rabbia e frustrazione. Il culmine di tutto questo, è stato il G8 di Genova, dove ogni cosa che poteva andare storta, c’è andata ( sia per i manifestanti, che per le forze di polizia). Cos’ho imparato da tutto questo? Che non si tratta mai di fatti casuali e che c’è sempre “qualcuno” , che telefona e chiede “risolutezza e decisione”. Solo che oggi, con i social, la risonanza di questi fatti, è 100 volte superiore . E’ diventato, quindi , evidente a tutti, che ci vuole più formazione per le persone ( funzionari, forze dell’ordine e manifestanti) che devono gestire queste situazioni.
Epperò, pur di scrivere qualcosa, scrivi che non mi scrivi… 😀 😀 😀
PS – Non rispondi anche ad altri, evidentemente non siamo al tuo livello. Per fortuna.
Ti ho già detto che NON desidero dialogare con te. Non mi ispiri e quindi NON voglio dialogare con te. Questo è il motivo per cui non ti rispondo, non per “vigliacchieria”. Fattene una ragione. Tanto non capiresti neppure quello che ti dico, lo si evince dalle fesserie che scrivi tu, non solo su questo tema, ma in generale su ogni argomento. Tra l’altro ti ho già espresso più volte il concetto per cui “non ti rispondo”, ma tu continui a chiederne il motivo. Si vede proprio che le tue sinapsi intracraniche sono belle che andate…
Crovella, certo che sei forte: pur di non rispondere direttamente, tiri fuori le differenze locali o il periodo. Ti sei accorto che uno che la pensa come te, Expo, ha paragonato Acca Laurentia a Porzus? Su quello, ovviamente sorvoli. E non mi hai mai risposto: cosa sono le cariche di alleggerimento? Costringere le persone in un budello, farle cadere a terra e continuare a picchiarle mentre sono a terra (lo sai anche tu che ci sono filmati anche di questo)? Questo a me non pare un alleggerimento ma bensì un accanimento. Se almeno questo me lo permetti, visto che tanto chi non la pensa come te non capisce e non sa niente, da milanese e un po’ più grande di te, conosco bene la differenza tra le due cose….
E’ vero non c’è repressione in senso stretto del dissenso.
C’è la compressione degli spazi di un certo dissenso che passa anche attraverso le manganellate senza motivo agli studenti minorenni di un istituto oppure negando (o tardando a dare) i permessi ad alcune manifestazioni.
Ma anche negando all’ultimo momento il permesso di sciopero ad alcune sigle sindacali ed al alcune categorie (permesso di sciopero che esiste solo in Italia, unici in Europa, che in Germania i treni li bloccano per una settimana di fila!)
Ma attenzione, questo non si applica a tutti gli studenti, a tutte le sigle sindacali e a tutti gli scioperi.
Magari non è proprio repressione, ma va denunciata e combattuta perché molto pericolosa e antidemocratica.
A meno di essere complici e antidemocratici, ovviamente!
Sul passato, si fa spesso un errato riferimento a realtà locali (milanesi in particolari) che non è detto che fossero estese a tutta Italia. Roma e Torino erano molto diverse. Ma non è neppure questo il punto: è proprio sbagliato il riferimento al passato, specie in termini di scontro fra manifestanti di opposte tendenze.
Oggi NON siamo in questo quadro. OGGI non ci sono scontri di piazza fra manifestanti opposti con la polizia che interviene a disperdere le due fazioni. OGGI ci sono invece alcuni manifestanti (in genere anarchici e/o dei centri sociali, quindi ben collocati sul piano ideologico…) che, anziché manifestare rispettando le regole comportamentali (regole che, ripeto ancora una volta, valgono per tutti), partono all’attacco dei cordoni di polizia. Si sa benissimo che, quanto matura questo tipo di attacco, a un certo punto scatta la cosiddetta carica di alleggerimento. Non c’è repressione del dissenso, ma c’è risposta a chi, attaccando la polizia, viola apertamente le regole comportamentali.
Eroi non se ne vede, ma manganellatori e dossiereggiatori si. E tutte e due le categorie sono anonime…
Non sono un manicheo , ma eroi non ne vedo.
Bel modo: Acca Laurentia, anni 1970; Porzus, anni 1940. Che c’entrano?
Sai, Gaetano Bresci ha sparato al re d’Italia…
A prescindere, vuoi una lista completa di accoltellati o sparati dai fascisti negli anni ’70/’80?
Anche ad Acca Larentia o a Malga Porzus hanno sparato , ma quelli erano dei figaccioni..
A quei tempi i tuoi amichetti accoltellavano la gente per strada. E in anni di MS non abbiamo mai incontrato, nemmeno in San Babila o in via Mancini gruppi numerosi di fascistelli. Sempre pochi, e pronti a scappare veloci… Perché ne accoltelli uno soltanto se è solo, se è in gruppo nemmeno ti avvicini… O spari, come qualcuno del Fronte della Gioventù qui a Milano ha fatto…
@ Luciano Regattin
Questa e’ la spiegazione di un carabiniere.
Se riesci a trattenere la tua fiera certezza di avere ragione , forse c’e’ modo di imparare qualcosa su come l’ordine pubblico viene gestito.
Altrimenti , come non detto…
https://youtu.be/8K35Odu8N9k?si=-gK1YAGJz5TZCF2h
@ Matteo
Qualche black block l’hanno preso , sono stati fatti dei processi , e gli imputati e non erano esattamente poliziotti.
https://genova.repubblica.it/cronaca/2019/11/15/news/la_francia_nega_l_estradizione_per_l_ultimo_black_bloc_latitante_del_g8_2001_di_genova-241174618/?ref=pay_amp&_gl=1*21qv5k*_ga*eWxZeXJRMDdwajA5T3hSY0ZYcy1EMHVpOWE3RXBTem83ZGNYbDl2bEhjbGs1Q3pRQkc3VHdkMV9nOENZcHBaag..*_ga_CJNJE8FY4S*MTcwOTkxNTQ2Ny4xLjEuMTcwOTkxNTQ2OC4wLjAuMA..
Quanto ad Acca Larentia , nemmeno io ci tengo a parlarne , ma secondo me non era nemmeno una manifestazione : e’ un gruppo di vecchi nostalgici che si raduna davanti ad una sede del MSI , dove nel 78 un manipolo di terroristi rossi assassino’ due militanti ventenni.
Nessuno scontro , nessuna rivendicazione , nessuna carica di alleggerimento , esattamente come non mi pare ci siano cariche della polizia davanti all’ex “Leoncavallo” quando si commemora la morte di Fausto e Jaio , uccisi dal terrorismo nero.
Non era mia intenzione intervenire in questa discussione, ma quando Crovella e co. dimostrano insistentemente (non che sia una novità) di avere il paraocchi, cominciano un po’ a girarti…
“Agenti della polizia, schierati a protezione di uno degli accessi della piazza dei Cavalieri, dove si affaccia la sede centrale dell’Università di Pisa, hanno risposto con «una violenza inaudita», scrivono in una lettera 11 docenti del liceo artistico “Russoli”. «Proprio di fronte all’ingresso del nostro Istituto, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza», si legge. Mentre i manifestanti cercavano di raggiungere la piazza principale, la polizia si è schierata a protezione di uno degli accessi e ha quindi caricato e manganellato gli studenti che hanno provato a oltrepassare lo sbarramento”.
Del resto solo un cieco non riesce a vedere che quelli che hanno subito le manganellate sono giovani e spesso minorenni a mani nude.
https://www.open.online/2024/02/23/pisa-scontri-corteo-palestina-video/
Passo e chiudo, anzi attendo le ulteriori cazzate che scriverà l’esimio tuttologo de noartri.
“Tu pensi che la polizia non si comporti allo stesso modo ovunque i manifestanti travalichino le regole democratiche ?”
Non è che lo penso, ne sono sicuro…diciamo che non vederlo sarebbe con vedere la proboscide guardano un elefante.
Non so tanto per fare un esempio nostrano, che a me parlare dei gilé gialli o di quanto è cattiva la polizia tedesca mi suona tanto falso, dicevo come esempio nostrano diverso da Acca Larentia (che sennò riparte il refrain “anche l’anno scorso, due anni fa, ecc.”) non ho mai visto manganellare i tassisti o di più recente quelli col trattore.
E non li ho nemmeno visti identificati o denunciati e si che occupavano strade, piazze e statali…e già che ci siamo probabilmente non avevano nemmeno comunicato alla questura alcunché, visto che \non si sapeva dove sarebbero stati.
Dei black-block lasciamo perdere che non ho voglia…comunque, guarda caso, non si sa chi sono (certo, la rete, il dark-web, le organizzazioni anarco-insurrezionaliste che tramano nell’ombra), non è mai stata identificata una cellula o un gruppo e non se ne è mai visto uno arrestato o in tribunale come appartenente a…
Sarà un caso eh, non dico di no, però…
Certo che se leggi la Verità sul Foglio del Giornale!
@ MatteoTu pensi che la polizia non si comporti allo stesso modo ovunque i manifestanti travalichino le regole democratiche ?Per esempio gilet jeaunes in Francia , o UK , oppure Usa ?Secondo me sono cose abbastanza standard : non ho mi visto caricare gente perchè bruciava una bandiera , ma li ho visti caricare quando facevano devastazioni pubbliche , soprattutto se scendevano in strada travisati , che è già una bella dichiarazione di intenti.Perchè un manifestante dovrebbe manifestare con un passamontagna o un analogo travisamento ?Sui cosiddetti black blocks , tu pensi che siano dei poliziotti che attuano una specie di :”strategia della tensione” in Italia , io penso di averli visti distruggere simboli del capitalismo , come banche o Mc Donalds a tutti gli ultimi G8/G20 etc.Le rare volte che li hanno bloccati ed identificati , non si può negare che fossero persone della galassia anarchica provenienti dai centri sociali di tutta Europa.C’è poi da dire che finchè non li beccano i BB sono i “poliziotti cattivi” , sarei curioso di sapere che cosa diresti se un giorno la polizia ci si scontra , e gli rompe il culo.Secondo me dopo avere visto chi c’era sotto i passamontagna e sotto i caschi , magari riconoscendo anche degli amici di fede politica , secondo me la tua posizione cambierebbe da :”I Black Blocks sono poliziotti provocatori in incognito” a :”Quei bastardi fascisti dei poliziotti hanno rotto il culo a dei compagni vestiti di nero che si erano presi qualche libertà mentre manifestavano la loro porca opinione”
Io non fomento proprio nulla, parlo in base ai fatti. A Pisa sono stati manganellati dei ragazzi che reclamavano dei diritti.
Si vuole Viktor-Orban-izzare questo paese.
E certo, povero governo vittima delle strumentalizzazioni elettorali.
Ma quando la Meloni era all’opposizion ed urlava che voleva fare il blocco navale, che voleva uscire dall’euro, via la NATO, quando urlava contro il ministro Speranza durante il covid, non strumentalizzava…???
Non sei oggettivo, rigiri la frittata, racconti quello che ti fa comodo.
Bastava dicessero:
“Abbiamo sbagliato…”
“misure e contromisure non sono il nostro forte”…
“…pensavamo di essere in sud America “…
Ma erano titoli degni da il TG che vorrei di Crozza/Mentana o fantascienza.
Invece già il giorno dopo :”giù le mani dalla polizia “titolo quasi tragicomico se non fosse accaduto il contrario.
Continuando a fare di ogni manganello un fascio non si chiarisce nulla .
Pisa resta una pecca e una macchia ,non ci vuole un Lanternone per vedere da che parte pende ancora la Torre.
Ti ringrazio per la stima, ma non hai capito.
Non alludevo a contromanifestazioni e scontri di piazza.
Sono assolutamente convinto che non sarebbe necessario che tu organizzi una contromanifestazione ai no-vax, perché arriverebbero (sono arrivati, storicamente) quei simpatici tizi mascherati e identificabili, con quei bei manganelli e gli scudi e ci pensano loro.
Quelli che non li manda mica il governo, nono, quelli che picchiano solo se provocati, sisi, quelli che picchiano solo i cattivi, quelli che non si comportano bene…ma casualmente non certo i black block!
@153 Sta di fatto che si manganellano le voci di dissenso.
NO!!!!!!!!!!!!!!! SBAGLIATISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sCAPPANO DELLE MANGANELLATA QUANDO I MANIEFSTANTIM, ANZICHE’ RISPETTARE LE REGOLE COMPORTAMENTALI (CHE VALGONO PER TUTTE LE MANIFESTAZIONI) ATTACCANO LA POLIZIA. COSI’ FACEBNDO INNESCANO LA CARICA DI ALLEGGERIMENTO DELLA POLIZIA, durante la quale “scappano” inevitabilmente delle manganellate. Ma se non ci fosse l’attacco iniziale dei manifestanti, non ci sarebbe la reazione.
Lo dimostrano i dati ufficiali : oltre 1100 manifestazioni PRO Palestina, solo il 3% (circa 30) con scontri. Le altre 1070 manifestazioni, dove i manifestanti anno rispettato le regole comportamentali, non hanno registrato nessun scontro.
Quindi sono i ragionamenti che fai tu che fomentano lo scontento sociale. la gente con la testa sul collo conclude che bisogna stigmatizzare i comportamenti irregolari di manifestanti.
Nella fattispecie i casi in questione sono stati strumentalizzati per esigenze elettorali. Poiché i prossimo mesi, fino alle elezioni europee, saranno sempre più nervosi e tesi, probabilmente avremo altre strumentalizzazioni.
Uno sciopero, una manifestazione, una protesta, senza fare del male fisico a qualcuno ne danni materiale a cose o strutture, hanno una possibilita di essere ascoltate, se creano un minimo di disagi. Altrimenti sono solo aria fritta.
Ovviamente penso la stessa cosa di chi si arroga l’arbitrio di bloccare l’accesso ad una scuola o ad una fabbrica , che e’ un diritto altrui non a sua disposizione.
@Matteo
Finora mi hai sempre risposto in modo civile e a tema e non ho intenzione di rispnderti sarcasticamente e iniziare un bisticcio inutile e non necessario.
Per farti un esempio di come la penso ti dico che una cosa gia’ caustica e pericolosa di per se’ e l’idea di :”contro manifestazione” , che sembra galvanizzare taluni.
Imho , se tu pensi che abbiano ragione i palestinesi ed io gli israeliani , non e’ strettamente necessario che io venga alla manifestazione che tu hai organizzato in piazza domani mattina a romperti i coglioni e cercare la rissa , cosi’ come non e’ obbligatorio che tu venga a rompere i coglioni alla mia di domenica mattina.
Due opinioni se valgono qualcosa , si faranno strada nei cervelli di chi ascolta anche senza minacce , scontri e vendette.
“Perche’ chi manifesta la propria opinione senza comprimere la liberta’ del rimanente 99% della popolazione puo’ farlo tranquillamente ?”
Sisi, hai proprio ragione: come quello cha aveva appeso alla sua finestra uno striscione contro Berlusconi…
Oppure prova a manifestare al grido di “viva Putin” o contro i vaccini oppure prova.
Scommetto che secondo i dati ufficiali diventi subito un pericoloso anarco-insurrezionalista
Perche’ chi manifesta la propria opinione senza comprimere la liberta’ del rimanente 99% della popolazione puo’ farlo tranquillamente ?
Gombloddo ?
Dati ufficiali.
Ufficiali di chi?? Di chi gli fa comodo.
Mi viene da ridere.
Dei questi dati non ce ne frega nulla. Chi ha manganellato , fosse di destra o di sinistra , non cambia nulla . Sta di fatto che si manganellano le voci di dissenso.
E’ questo quello che conta. Te l’ho ripeto, fomentate pure lo scontro sociale.
inoltre i dati da me riportatoi nel 147 sono ufficiali e dimostrano la tesi di fondo: chi vuole manifestare rispettando le regole, non incappa nelle manganellate. chi attacca la polizia, genera reazioni della polizia che sono reazioni standard (di fatti sono accadute anche in passato, anche durante governi di sinistra). Basta rispettare le regole e non si creano problemi. Tutto dipende dal comportamento dei manifestanti. Il governo non c’entra un fico secco.
Eh cicciobello, ringrazia solo che non mi ha incontrato a “quei tempi”…
Sai cosa Fabio? Quando leggo certe stronzate mi girano… Quando oltre alle stronzate leggo anche delle assurdità storiche da ignoranza totale, ancor peggio… Quando poi il nostro sbirro chiacchierone (perché lui non ha mai fatto certe cose) pur di non rispondere alle mille obiezioni che qui sempre più persone gli fanno ti scrive di quanto sia bravo il governo Meloni con tanto di statistiche, beh, lasciamo stare…
Sarebbe stato divertente incontrarlo ai tempi… eheheheheh
Sisì, tutto va bene nel migliore dei mondi possibili, la polizia è sempre e solo al servizio dei cittadini.
Ne siamo sicuri, lo dicono anche il governo e i giornali e se qualcuno qualche volta viene picchiato è perché se l’è cercata lui.
Io mi sciacquo la bocca, ma tu sciacquati il cervello, che l’odore è insopportabile tutte le volte che respiri!
Si mi faccio i gargarismi con i tuoi lamenti da vittima che continua con questa lagna. Continutate pure ad alimentare lo scontro socile. Chi cerca trova.
Sciacquatevi la bocca, non sapete di cosa state parlando. Quatto ragazzotti, in cerca di notorietà, attaccano la polizia. Se fossero stati tranquilli a manifestare nel rispetto delle regole, nessun poliziotto li avrebbe attaccati. A parte ciò, dall’episodio singolo a parlare di “regime che soffoca il dissenso” c’è solo la propaganda elettorale della sinistra. tutto il mondo è paese, per cui non sono scandalizzato che si strumentalizzi il singolo episodio. Va però chiarita la situazione generale che è ben distante dal quadro del regime repressivo richiamato dalla sinistra.
Dall’odierna rassegna stampa
Giorgia Meloni, “Italia dei manganelli”? Le cifre che smentiscono la sinistra
Il governo Meloni, soprattutto dopo gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine avvenuti a Pisa e Firenze, viene bollato dalla sinistra come una sorta di regime autoritario che silenzia il dissenso e reprime le proteste in piazza.
A smentire questa narrazione, però, ci pensano i dati. I dati, diffusi dall’agenzia Dire, dicono che “nel primo bimestre del 2024 nel nostro Paese ci sono state 2.822 manifestazioni di spiccato interesse per l’ordine pubblico. Un dato in significativo aumento rispetto ai 1.994 eventi del primo bimestre del 2023: oltre il 40% in più“.
A quanto pare, insomma, l’esecutivo guidato dal centrodestra non ha impedito proprio a nessuno di scendere in piazza. Anzi. E non è tutto. Perché, sempre secondo il report riferito dall’agenzia di stampa, “le manifestazioni con criticità quest’anno sono state l’1,6%. Erano state il 3,5% nel 2023″. Il dato su proteste finite male, insomma, è addirittura diminuito rispetto all’anno scorso.
138. Beata innocenza.
Mai sentito parlare di riconoscimento facciale? Purtroppo per loro temo che non la passerà liscia nessuno, è solo questione di tempo. E preferirei riparlarne ammettendo di essermi sbagliato.
Per un confronto ad armi pari, anche gli studenti dovrebbero andare a queste manifestazioni muniti di manganello.
Marco, degli ultimi dieci commenti, sei sono tuoi.
Quando ti scateni, ti scateni.
“Napoleone alla vigilia di Aushwitz?”
Perdio! Era l’ammiraglio Nelson alla battaglia di Motthausen! Ma come si fa a ignorare l’abbiccí della storia?
Da quanto ho capito: le giovani generazioni che si stanno spostando a destra e che sostengono una decrescita felice e un green deal per il bene dell’umanità non capiscono in realtà una beata M.N.H.A e si lasciano monopolizzare e turlupinare dai furbetti della sinistra becere e sessantottina. Ok. Immagino invece che i giovani a fare il saluto romano ad Acca Laurentia siano più intelligenti dei loro coetanei “di sinistra” e lo han fatto per scelta e non manipolati da altri… Giusto?
121 Cla. Si si, MG42… E alla fine si son ritrovati con il culo per terra e le mani alzate 😀
Placido, non si chiamano agenzie, per Crovella si chiamano veline….
64: Napoleone alla viglia di Aushwitz? Certo che sei forte! Se queste sono le basi da cui parti per le tue considerazioni sul Medio Oriente, stiamo freschi…
57. Giusto per: i sostenitori di Navalny al funerale gridavano Putin assassino. Non ho visto gli Omon caricarli e portarli via. In compenso ho visto diplomatici occidentali che al funerale se la ridevano tra loro, non ho visto la tanto addolorata moglie (non ricercata in Russia né “indesiderata”) che però era alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, il giorno dopo la morte del marito, invitata non si sa a quale titolo e che amava talmente il poveretto che, pur non essendole impedito, non è mai andata in due anni a trovare l’amato marito in carcere (lo dice la madre di Navalny, non smentita da nessuno)… Lascia perdere esempi che nulla c’entrano con quello di cui si parla…
“Carica di alleggerimento” significa correre dietro ad una persona, farla cadere a manganellate e continuare a picchiarla anche quando è a terra? Così, giusto per capire…
“Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi” (riferito ai poliziotti): ma in che fumetto è mai successo questo? E ancora più, in che fumetto l’ufficiale che dava gli ordini ha pagato?
per completezza, sul decreto citato
https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=120666
metodo davvero assai singolare. con ciò passo e chiudo.
Drughino bello, so bene come ti chiami e so bene che a illo tempore mettere nome e cognome veniva criticato ma tu ti sei adeguato, il sottoscritto mai.
Coatti su puttanata? Ok scrivi gigi merda che va bene ma l’argomento qui in questione non è una puttanata. Oggi gli studenti che protestano, domani chiunque abbia qualcosa da contestare.
Il mio intervento citando Primo Levi significa proprio questo e lui la sapeva molto lunga in proposito.
Altri commenti mi fanno nemmeno sorridere, un pelo però inorridire per quanta stupidità intellettuale ci sia oggi in questo paesucolo.
Buone chiacchiere ragazzi io passo e chiudo
@ 128
E mo’ so’ cazzi, con ‘sto Michelazzi!
non era interrogativo, sono faccette venute male. mi faceva semplicemente sorridere la definizione di grazia e di cominetti 🙂
“Drugo ????????????”
Altroché, ha un curriculum e conoscenze di tutto rispetto!
Drugo 🙂 🙂 🙂
Drugo ????????????
Ci piacerebbe comunque anche avere il suo parere sulla questione manganelli&polizia, egregio sig. Drugo.
Come esperto, se non altro!
@Stefano Michelazzi , permetti, esco dal seminato.
stefano… per cortesia!
come non bastasse il tuo collega doriano-badiota
come non bastasse la epigone di thoreau in salsa lavicaadesso ti ci metti anche tu a rompere il maròni con la differenza tra nome&cognome rispetto a uno pseudonimo??? tu?
sei un perditempo del web di lunga data, per cui certe cose dovresti ricordarle…
se hai avuto un calo mnemonico ti rammento che illo tempore era chi usava nome e cognome che meritava il pubblico biasimo
che lo pseudonimo fa concentrare la risposta sul commento e non su CHI l’abbia scritto
e chi non lo sa, che piaccia o meno anche se attualmente la sensibilità in materia è cambiata, è un parvenu della rete smartfonizzata
per cui almeno tu non spaccare le balle con sta storia dell’anonimato
grazie
Ricordo che sono oltre 1000 manifestazioni Pro Palestina, tenutasi da ottobre a oggi in tutta Italia: soloil 3% (circa 30) hannop registrato scontri con la polizia. le altre si sono svolte pacificamente con maniefstanti che hanno potuto sfilare semnza alcun rischio di amnfanellate. non c’è quindi oppresisone del dissenso. c’è che in uno sparuto numero di avvenimenti, i manifestanti (o anche solo un risicato numero di partecipanti) vanno apposta all’attacco dei cordoni di polizia. irrilevante se detti manifestanti siano in buona o in mala fede: nel rpimo caso sono un po’ tonti perché lo sanno anche i muri che se cerchi di sfondare un cordone di polizia, la polizia risponde con una carica di alleggerimento (all’interno della quale è fisiologico che scappino delle manganellata, a maggior ragione dopo interminabili minuti di insulti e sputi contro i poliziotti). nel secondo caso, quello dell’eventuale malafede dei manifestanti, c’è la volontà predeterminata di attaccar burilla (per dirla alla Montalbano) con la polizia, perché in tal modo si crea il caso e se ne parla ovunque, dai giornali alla TV fino al Gogna Blog.
Nell’episodio di Pisa, è forte la sensazione che i giovani adolescenti siano stati manipolati da mandanti 8che stanno a monte) e che avevano tutto l’interesse di creare un caso a danno dell’immagine del governo. il tutto per finalità elettorali. non a caso, dopo l’esito delle elezioni sarde, si è anche letto sui giornali che il centro destra, in Sardegna, ha pagato l’effetto manganellate di Pisa. Non c’è nessuna correlazione fra Pisa e la Sardegna se non l’interesse elettorale… per cui il collegamento temporale è troppo stretto per esser del tutto casuale.
In tale scenario specifico, il soffocamento del dissenso da parte del governo è l’ultima delle ipotesi realistiche.
quanto alla presunta incostituzionalità delle norma prese in tempi di pandemia, il fatto che vi sia ancora dibattito (anche in queste colonne) sul tema significa che il problema è molto articolato e complesso e tutt’altro che chiaro. ma io sono convinto che il futuro metterà il modello occidentale sempre più spesso a confronto con sistuazione di emergenza (sanitaria, economica, militare…) con l’inevitabilità di decisioni “immediatamente operative” che non potranno che anteporre la “sicurezza della collettività” alla “libertà individuale”. Ecco perché sono convinto che occorra accorciare la catena di comando e avere cariche esecutivi in grado di emettere decisioni immediatamente esecutivi. Preparatevi, perché non avverrà in quanto lo auguro io, ma sarà necessario per il quadro geopolitico che si consoliderà sempre più nei prossimi decenni.
Pietro: in montagna ci sono tante pecore, ma anche qualche camoscio.
@119, MG: “Ministro della salute, adottati di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze” Logica e consequenzialità fantastiche: cosa c’entra il ministero dell’Economia con “eventuali emergenze sanitarie”!!
@115. Luigi: “La polizia non ha mai caricato dimostranti quando questi si svolgono pacificamente…Cosa ne pensate di questa mia idea?”
Esattamente quello che penso di affermazioni come: “Stefano Cucchi era un drogato”, “Se la legge lo proibisce è moralmente sbagliato farlo” (e viceversa), “Gli italiani nelle colonie hanno portato la civiltà” oppure “non hanno mai usato i gas”, “Se l’ha detto la televisione (o scritto il giornale, o detto il governo) allora è vero”, ecc…
oh ma che gnente gnente finalmente trovo qualche alpinista non inOculato…? credevo di essere l’unico…
OK MG, ho frainteso, chiedo scusa!Sta di fatto cvomunque che usando soprannomi, acronimi, ecc. ecc. ecc., non si può pensare che le proprie tesi abbiano un valore. Metterci la faccia (nome e Cognome) significa avvaloirarle
Michelazzi, mi scuso, ma ho scritto di fretta e il correttore ha colpito. nel merito, magari ho scritto di corsa ma guarda che condividevo la tua riflessione ti davo totalmente ragione. mah…
dotazione di attrezzi per la manutenzione dell’arma, contenuta in una caratteristica custodia da cintura in cuoio, e un guanto in materiale refrattario per il cambio della canna.
Qualsiasi mitragliatrice è un’arma complessa che richiede esperienza e uno speciale addestramento per essere usata efficacemente. I tiratori delle MG42 erano soldati profondamente addestrati e che sapevano sfruttare le caratteristiche dell’arma: innumerevoli rapporti di ufficiali degli eserciti alleati testimoniano dell’elevata professionalità e determinazione dei mitraglieri tedeschi, capaci di riparare le loro armi sul campo e di proseguire il fuoco fino all’estremo.
Verso la fine del conflitto la MG 42 fu ampiamente distribuita a truppe meno esperte e addestrate, come il Volkssturm, i cui componenti, con poche settimane o addirittura pochi giorni di istruzione, non erano in grado di sfruttare le armi a loro disposizione. Tuttavia, anche nelle mani di un giovanissimo volontario o di un anziano riservista, purché risoluto, una MG 42 restava un’arma temibile e gli alleati ne ebbero sempre un grande rispetto.
Per usare al massimo le possibilità di una MG 42 serviva una squadra di cinque uomini: un capo tiratore, il numero 1 che trasporta e aziona l’arma, il numero 2 che trasporta l’affusto dell’arma, i numeri 3, 4 e 5 che trasportano munizioni, canne di ricambio, attrezzi per il trinceramento e altri attrezzi. Il capo tiratore, il numero 1 e il numero 2 erano armati di pistole, gli altri tre di fucile. Per questioni di praticità la squadra mitraglieri veniva quasi sempre ridotta a tre: tiratore, servente (ricarica e trasporto canne) e capoarma/osservatore per l’individuazione dei bersagli.
Mentre Stati Uniti e Unione Sovietica basavano la loro dottrina operativa sui fucilieri, con le mitragliatrici che fornivano fuoco di supporto, per i tedeschi le mitragliatrici costituivano il nucleo portante dell’azione di fuoco, con i fucilieri a supporto. Questo significava che le truppe alleate in attacco si sarebbero sempre trovate a dover affrontare un nutrito gruppo di MG 42.
MG, Michelacci lo vai a dire a tua mamma!E leggi meglio quello che si scrive. Ma da uno che si firma con una sigla che ti aspetti?Ah sì chiamami se non ti va bene, sono sempre pronto per gentaccia come te
art 43 dl 19/2024 “Per far fronte a eventuali emergenze sanitarie, nonche’ peragevolare il rilascio e la verifica di certificazioni sanitarie digitali utilizzabili in tutti gli Stati aderenti alla rete globale di certificazione sanitaria digitale dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (OMS), dalla data di entrata in vigore del presente decreto, la Piattaforma nazionale digital green certificate (Piattaforma nazionale – DGC) di cui all’articolo 9, comma 1, lettera e), del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, emette, rilascia e verifica le certificazioni di cui al medesimo articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021 e le ulteriori certificazioni sanitarie digitali individuate e disciplinate con uno o piu’ decreti del Ministro della salute, adottati di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e previo parere del Garante per la protezione dei dati personali.”
del resto, quello con cui ogni tanto io mi scontro, sostiene che il popolo vuole sicurezza, e questa arriva… in modi preoccupanti (e uso un eufemismo).
Il tema, anche se non sembra, non è lontano dalle manganellate.
@cla e michelacci. non si tratta di litigare fra di noi, semmai tali passaggi sono i risvolti (fra tanti, ve ne sono anche di peggio, che l’uomo comune irretito fra nutelle e ferragni ormai non percepisce più) di un sistema che il gran visir di questo blog raccomanda come il migliore dei mondi possibili e al quale i pochi mangiatori di bambini sinistrorsi dovrebbero rassegnarsi (la destrizzazione dell’occidente… sic!).
Ogni tanto provare a ricordare di mantenere una coscienza critica sembra semplicemente doveroso.
Cla, non hai del tutto torto ma il green pass è stato convertito già con la legge
16.09.2021 n. 126, quindi più di due anni fa…Vero è che il D.L. 2 marzo 2024 n° 19 reca ulteriori disposizioni del PNRR (piano per l’inchiappettamento nazionale) riguardo il fascicolo sanitario elettronico e varie altre cosucce, che sono molto peggio del green pass attualmente (il gp riportava una proroga si legge già scaduta…)
Si, si continuate a bisticciare tra di voi che intanto con il Decreto del 2 marzo 2024 ( sabato???!!!) il green pass è diventato legge!
Vorrei dire anche la mia sulle manganellate. Io non credo, e spero che non venga smentito, che la polizia non ha mai caricato cortei di dimostranti quando questi si svolgono pacificamente seguendo le regole e in questo caso penso a cortei organizzati da partiti, sindacati associazioni ecc. La polizia si trova sempre a disagio quando i cortei sono promossi da centri sociali gruppi, antagonisti anarchici ecc. insomma gruppi eversivi sia di destra che di sinistra. Questi gruppi per definizione non vogliono seguire le regole, rispettare la proprietà altrui e chi più ne ha più ne metta.
Cosa ne pensate di questa mia idea?
grazie per la profonda seduta di psicanalisi. 🙂
tuttavia se qui v’è uno che ha qualche problema esistenziale di rappresentazione di se stesso non sono io.
Basta che confronti quante volte scrivo e cosa con i tuoi perenni sproloqui.
Chiederti di rompere meno i coglioni in una arena virtuale che nel 90% dei casi monopolizzi con argomentazioni inesistenti non è astio esistenziale è semplice ecologia del web 🙂
Di come vivi e quale modello rappresenti non me ne può fregar di meno, quando lo spacci per pagine e pagine come l’unica cosa giusta e la migliore del mondo e l’unico futuro possibile, mi permetto talvolta di dissentire, anche con toni coloriti.
MA, a differenza tua, non faccio crociate e non mi scaglio contro nessuno che vive in maniera diversa da me. Non metto persone nei recinti delle mie ristrette visioni mentali, non definisco chicchessia cannibale, non riempirei di mazzate nessuno, non invoco restrizioni per alcuno.
Vivo, e cerco di capire. Invecchiare dovrebbe servire a quello… chi arriva alla tomba con certezze immutate da quando era adolescente forse ha sprecato il suo tempo (si potrebbe essere anche più diretti con un unico sostantivo, più crudo e deciso…)
Se invece che scrivere cazzate a raffica, anche sul tema dell’articolo, avessi letto l’intervento del costituzionalista che ho linkato avresti realizzato (forse…) che molti studiosi vedono – anche negli interventi della Consulta – un avvallo a forzature che hanno connotazione molto politica e che sono ai limiti del dettato costituzionale (come l’utilizzo del dpcm come strumento latu sensu normativo).
Potremmo fare una analisi dei provvedimenti e delle pronunce degli ultimi 15 anni, anche in materie molto tecniche, e ne verrebbe fuori un quadro interessante.
Se avessi un briciolo di umiltà, inoltre, capiresti che è materia che richiede studi e conoscenza specifiche, che non può essere affrontata con la zappa e con le tue banali e incongruenti semplificazioni, soprattutto a fronte di manifestazioni come quella del tema dell’articolo, che involgono profili di grande delicatezza.
MA se così fosse, non saresti Crovella e non scriveresti sul gognablog.
Stammi bene.
ah… leguleio sta per “Avvocato di mezza tacca, o anche pedante e cavilloso”. mi pare contrasti un tantino con al tua affermazione “Non mi interessa attaccarti, meno che mai sul fronte professionale”
e, comunque, oltre ad essere un misero, se queste sono le tue argomentazioni, non sai di cosa parli.
Eenti.
@111 come al solito, capisci sempre roma per toma. Non mi interessa attaccarti, meno che mai sul fronte professionale. Faccio una disanima oggettiva della situazione. Si percepisce sistematicamente che ti scagli contro di me con astio esistenziale, perché io sono un esempio concreto del modello (di vita) che tu detesti. Questo concetto lo sintetizzo nell’affermazione che ti sto sul culo. Ma con tutte queste lagnanze, ripetute, infantili e sterili, non cavi un ragno dal buco, né con me (che non cambio certo per i tuoi “suggerimenti”) e non credo neppure con Gogna, che (per quello che lo conosco) non si mette a far censura cancellando le (presunte) “puttanate” di contenuto solo perché tu frigni a ripetizione, invocando la sacralità delle cose che devono esser scritte qui. Come se tutti gli altri commentatori fossero tanti cloni di Umberto Eco! ognuno qui scrive le proprie considerazioni, molte delle quali saranno anche immense cazzate. In particolare è una mare di cazzate quello che dico? Ovviamente io sono convinto di NO e, dai feedback che la vita mi offre quotidianamente, ho sistematica conferma che la gente, non solo del mondo della montagna, NON le considera cazzate (anzi!). ma anche se fossero solo cazzate, lasciami scrivere le mie cazzate (senza ogni volta intervenire come una maestrina isterica e infelice), così come io non mi preoccupo certo di impedire che tu possa scrivere le tue, di cazzate, che sono megagalattiche e ridondanti.
“dai l’impressione di esser un gran infelice che scarica le sue frustrazioni”
Cfr Lc 4, 23
vedi Crovella, non ho invocato nessuna censura ne mi stai sul culo (visto che non ti consoco come persona), semmai mi ci sta il tuo modo di fare virtuale nei limiti in cui ammorbi qualunque discussione con fiumi di scemenze.
Magari ti sfugge la differenza, ma è significativa.
,In ogni caso visto parli e sparli ovunque di tutto, vantando una conoscenza trasversale e assoluta su ogni tema, trovo divertente ogni tanto dar prova con i fatti – non con le parole – che dici per il 90% inesattezze o totali scemenze.
Per il resto, di cosa fai, di cosa scrivi e della censura non me ne può fregar di meno, né mi rodo e passo parecchio tempo a rilassarmi a scalare e a divertirmi (direi a differenza tua che mi pare passi parecchio tempo a veicolare il tuo straripante ego qui sopra).
LAst bust not least, se pensi di offendermi attaccandomi sul campo professionale (peraltro neanche sai cosa faccia io ora), dimostri due cose : sei un piccolissimo leone da tastiera e un povero maleducato.
Stammi bene e buona riscrittura 🙂
@107 Giuseppe. Se tu sei interessato alle mie considerazioni sulla riscrittura della Costituzione, ne ho già ampiamente parlato e ridescriverle ora sarebbe solo una ripetizione. Ma oggi voglio soffermarmi su un concetto aggiuntivo rispetto a quanto ho già espresso.
Pur dilettandomi, per puro interesse “culturale” e non “eversivo”, nel riscrivere la Costituzione italiana (siamo un gruppetto di 5, fra cui anche dei giuristi: se la cosa avrà un senso operativo, la presenteremo poi dove necessario), io guardo già oltre l’orizzonte in essere di stati nazionali europei (tra l’altro, altro che “miope”, la mia visione, come a volte si insinua… Guardo a 50 anni da oggi!). Cioè guardo a un’Europa costituita da un unico stato. NON un’unione di 27 (o più) stati “federati”, ma penso proprio all’abolizione degli stati nazionali e creazione di un unico stato europeo. ciò richiede un unico parlamento europeo, più un unico governo esecutivo centrale (in più: stesso sistema giuridico, stesso sistema fiscale, stesso sistema sanitario, stesso sistema welfare, un unico esercito europeo ecc ecc ecc ecc ecc). Or,a capisci che, se il potere esecutivo è centralizzato a Bruxelles e da lì si deve poter intervenire tempestivamente da Capo Nord fino a Siracusa (e/o dalle coste del Portogallo fino al confine con la Russia), il Presidente esecutivo europeo deve essere praticamente come il presidente degli USA. Cioè fusione costituzionale fra figura del capo dello stato (stato europeo, beninteso) e premier esecutivo, bilanciato da un parlamento europeo, eletto con elezioni autonome rispetto a quelle “presidenziali” e presumibilmente cambiato per metà (come appunto negli USA) a metà del mandato presidenziale.
Un’impostazione del genere, a livello europeo, comporterà una Costituzione europea che è tutta da scrivere e che sarà molto diversa da quelle nazionali in vigore. Altro che “preoccuparsi” per l’eventuale riduzione di poteri del Presidente della Repubblica Italiana… Non esisterà neppure più, la Repubblica Italiana! Il mondo che verrà sarà completamente diverso da quello figlio del Sessantotto… i parametri, i valori, le necessità sono completamente rovesciate rispetto al “paradigma” che ha dominato per decenni, post II guerra mondiale.
ma dai lo capisce anche un bambino il significato di quell’ “opposto”. tu non capisci mai quello che scrivo perchéoprendi sempre “roma per toma”.
E poi certa volte frigni per la lunghezza dei mie interventi! Guarda il sottostante, cos’è un telegramma? Prima di criticare la pagliuzza negli occhi degli altri, guarda la trave che hai nei tuoi occhi.
Infine ti ho già detto: giusto o non giusto il contenuto di volta in volta espresso, lascia che ciascuno spari le sue, di cazzate. Tu se spari a vagonate. di megacazzate, e io mica sto a invocare una censura di contenti, E allora lascia che io spari le mie, di cazzate, e vivi sereno. Alla faccia della tua sbandierata visione “hawaiana” dell’esistenza, dai l’impressione di esser un gran infelice che scarica le sue frustrazioni in polemiche faziose su questioni di principio, dove ciò che vige è la soggettività del pensiero individuale e non quello assoluto. Abbiamo già appurato che ti sto sul culo, come peraltro tu stai sul culo a me. Che ottieni a ripeterlo infinite volte? pensi forse che io cambi perché me lo “chiede” un leguleio del levante? ma pensa quanto me ne frega della tua opinione su di me. Quindi non otterrai mai nulla e invece ti scavi sempre più la terra sotto ai piedi. Respira a fondo, fatti un corsa in riva al mare, visto che vivi dal quelle parti e rasserenati,
“costituzionale” o, all’opposto, di “fascista”
Caro Balsamo, non so come possa essere interessante un approfondimento che parte da queste premesse, sparate a caso da chi dimostra quotidianamente assoluta ignoranza dei meccanismi tecnici che governano tale materia e dalla convinzione che l’ordine pubblico possa essere gestito solo a manganellate (affermazione effettuata con la stessa sicumera di chi parla di ricorsi di costituzionalità, istituto ignoto al nostro ordinamento; immagino che derivi da anni di comando quale vicequestore di squadre di celerini).
A chi legge (non all’estensore, che tanto è opera inutile) rappresento che l’opposto di costituzionale è anticostituzionale non fascista. Che tale caratteristica prescinde dal colore, dai programmi e dalle idee di chi lo propone ed è un fatto squisitamente tecnico e che continuare ad agitare il vessillo dei due schieramenti opposti è semplicemente ridicolo, poiché la sinistra (quale forza politica orientata verso la tutela dei più deboli) forse non è mai esistita davvero ma certamente quel poco che c’era è morto con Berlinguer o giù di li e definitivamente sepolto con mani pulite (la cui portata è ben diversa da ciò che usualmente si veicola).
Parlare di sinistra oggi con riferimento ai vari Renzi Conte, quellalichefalasegretria o Bersani fa semplicemente ridere e fa il gioco di coloro che usano tale dicotomia per adescare gli allocchi come i tori con la banderilla.
Quelli che oggi si definiscono di sinistra sono quelli che hanno smontato in pochi anni l’art. 18 dello statuto dei lavoratori, hanno precariato il precarizzabile e hanno devastato le condizioni economiche della classe media, rendendo questo paese l’ombra di se stesso.
Arrivo da qualche giorno a Londra e ho respirato per qualche ora la sensazioni di una cittadinanza che in buona parte vive serena, con una energia, una vitalità e una condizione media (attenzione dico media, ovvio che non è il bengodi e pure lì ci sono storture e contraddizioni) che qui vi era forse fra gli ottanta e novanta, prima di inabissarsi.
se poi la prossima costituzione davvero sarà scritta da un branco di Crovelli, probabilmente mi ritirerò in qualche bosco della transilvania.
PS al vicequestoresabaudo: le manganellate partono se c’è un ordine, anche se poi taluno le esegue con un pò tropo trasporto e non sono certo l’unico protocollo esistente per contenere un gruppo di persone, esiste anche la resistenza passiva. E’ semplicemente folle pensare che in un paese civile se una banda di ragazzini contravviene ad un ordine (che è poi la ratio di qualunque azione di protesta) debba essere selvaggiamente massacrata, se non in una visione stupidamente e pericolosamente autoritaria.
Io in quella strada ho passato quattro anni di università e la conosco bene, bastavano 30 celerini a ranghi serrati che non passava nessuno, si chiama resistenza passiva; non ho mai visto randellare con simile energia e determinazione i numerosissimi immigrati che spesso mettono a ferro fuoco i centri in cui vengono accolti, ma li ho visti in numerosi filmati semplicemente contenere.
sono tecniche (e messaggi), ben diversi, che chi tutela l’ordine pubblico ben conosce e mette in atto a seconda della bisogna.
Ed assolutamente plausibile che quei ragazzi non si aspettassero una reazione così aspra, altro che provocazione voluta per mettere nel sacco gli agenti. .
“Ma questo discorso […] non c’entra tanto con il tema principe dell’articolo”
Concordo. Magari avremo altra occasione per approfondire su un articolo più consono.
Sono pessimista, ma curioso.
@104 e 105. E’ problema con il quale si stanno confrontando un po’ tutte le democrazie occidentali. il fatto che le citate violazioni ai principi costituzionali siano state realizzate anche da un governo di sinistra (Conte 2) significa che non è il colore del governo che determina tali violazioni, ma le necessità contingente del quadro generale. E’ opportuno accorciare la catena di comando a livelle esecutivo. Non accorgersene significa rimanere ancorati a un modello politico-istituzionale ormai obsoleto e che andava bene nei decenni dal post II guerra fino al 2000. Dal 2000 a oggi sono trascorsi altri 20 anni per cui siamo già in ritardo e, se continuiamo a posticipare i cambiamenti, saremo sempre più in affanno nei confronti del mondo che cambia, anzi che è “già” cambiato.
Ma questo discorso, in sé interessantissimo (molto di più di quello sulle manganellate), non c’entra tanto con il tema principe dell’articolo, o meglio c’entra solo perché i concetti di “costituzionale” o, all’opposto, di “fascista” vengono applicati o meno dalla sinistra a seconda delle sue esigenze elettorali. Al tempo del governo di sinistra (Conte 2), nessuno della sinistra si è indignato per le allora manganellate della polizia, mentre adesso le corrispondenti manganellate della polizia suscitano piagnistei nella sinistra, ma solo perché il governo è di destra e bisogna cercare di delegittimarlo.
SVOLTA AUTORITARIA . Questo s’intende e questa è l’intenzione di chi vuole cambiare la Costituzione e diminure i poteri del Presidente della Repubblica.
@101
“Hai mai visto le istituzioni del potere […] comportarsi come ti aspetteresti tu?”
Crovella, sai leggere? 🙂
Io non mi aspetto proprio niente.
Quello che mi pare d’aver scritto è che le derive autoritarie si originano quando i governi calpestano i principi costituzionali.
Pertanto, quando accade, mi sembra che sia il caso di preoccuparsi: non mi sono ancora sufficientemente assuefatto da ritenerlo normale.
E come ciò venga impedito da “un altro testo costituzionale, più moderno, adatto ai tempi, un testo che garantisca l’efficacia dell’esecutivo“, mi piacerebbe proprio di saperlo.
In particolare è proprio su cosa si intenda per “efficacia dell’esecutivo” che avrei qualche dubbio.
@100 quindicenni sì, inermi forse anche (se intendi che NON avevano pistole, coltelli, bastoni ecc).
sta di fatto che questi ragazzi NON DOVEVANO proseguire, il cordone della polizia è stato messo in quel modo per impedire di proseguire e loro, anziché obbedire alle disposizioni logistiche e girare i tacchi, sono andati alla carica contro il cordone di polizia, cerando di sfondarlo.
non parliamo poi di sputi, insulti ecc contro i poliziotti.
Era talmente evidente che il loro tentativo di sfondamento avrebbe innescato la carica di alleggerimento della polizia (è prassi in quei casi…) che non si può sostenere che i ragazzi non lo sapessero ex ante. Per cui se ne deduce che hanno fatto tutto ciò per provocare “il fattaccio”., presumibilmente indottrinati a tal fine. I poliziotti che, nel respingimento con la carica di alleggerimento, hanno manganellato non sono stati “cattivi”, sono stati “grulli”, perché sono caduti nella trappola.
Arigrazie MG, ma non è che la situazione sia migliorata moltissimo… 🙂
@99 oltre a 94 e 95, aggiungere anche il 96
(Balsamo, ma “dove” vivi? Hai mai visto le istituzioni del potere – anche quando sono di SINISTRA-come al tempo del Governo Conte 2, comportarsi come ti aspetteresti tu? solo nel paese delle meraviglie, quello di alice…)