Diversamente da quanto ha imperato nella nostra cultura, scienza e magia sono soltanto due percorsi differenti che cercano risposte alle medesime domande. Contrapporle è inopportuno alla ricerca stessa. Riconoscere il loro significato culturale tende a creare consapevolezze individualmente e socialmente, quindi politicamente utili al cambiamento di paradigma del quale tutti percepiamo l’esigenza e auspichiamo l’avvento.
Scienza e Magia
di Lorenzo Merlo
(ekarrrt – 15 agosto 2022)
Scienza
Nel suo Fisica e filosofia del 1958 (pubblicato in Italia da Il Saggiatore nel 1963), Werner Karl Heisenberg esprime a chiare lettere che le prospettive aperte dalla fisica quantistica incrinavano le certezze che avevano fino a quel momento sostenuto le meccanicistiche verità della cosiddetta meccanica classica. Si aprivano concezioni e possibilità concettuali fino a quel momento castrate dall’assolutismo del materialismo e della sua genia: razionalismo, positivismo, scientismo.
Il fisico tedesco e il suo collega danese Niels Bohr erano stati i referenti del principio di indeterminazione, pilastro portante della fisica quantistica. Secondo quest’ultimo, non era possibile rilevare contemporaneamente il moto e la posizione di una particella. L’osservazione riguardava il microscopico mondo elementale. Tuttavia, coinvolge filosoficamente il mondo macroscopico che chiamano realtà tangibile. Ovvero, le verità culturalmente considerate definitive del meccanicismo, ad un certo ingrandimento, mostrano il loro limite, dunque la loro relatività.
Riportando in ambito relazionale, quindi umanistico, le osservazioni della fisica quantistica, possiamo riconoscerne la corrispondenza. Quando il contesto della relazione è condiviso, così le sue regole, il suo linguaggio, accezioni incluse, tende a realizzarsi un rapporto paritario, nel quale gli interlocutori si muovono su binari che non permettono accidenti, incomprensioni, equivoci. È il campo amministrativo. Tutto è chiaro e condiviso da tutti. Ma questo terreno, nonostante gli sforzi del razionalismo, non può contenere tutte le relazioni umane; non può realizzare sempre comunicazione. Basta un equivoco per dimostrarlo. Ed è proprio in questo libero campo umanistico, in cui ognuno impiega il proprio linguaggio, ordina il mondo secondo i propri principi ed esigenze, si muove secondo i propri bisogni, che la regola condivisa cessa di imperare e con essa l’infinità di ulteriori punti che ogni parte credeva fermi e ovvi.
Se in campo amministrativo, come in quello del biliardo, le parti si muovono secondo una logica comune e quanto affermato dal meccanicismo si compie senza sbavature, in quello relazionale le cose vanno diversamente, serendipicamente, come avessero una vita indipendente, capace di svincolarsi dal guinzaglio razionalistico con il quale crediamo di poterla governare a piacimento. Ciò che osserviamo non è più la realtà oggettivata e oggettiva, immobile e separata da noi. In essa osservato e osservatore creano una mente che esubera dal controllo che ambo le parti pretenderebbero: soggetto-materia-energia sono un solo organismo. In essa regna l’equivoco che, per allegoria, corrisponde a una particella – la nostra affermazione – che, in funzione del destinatario, prende un significato oppure un altro. Ovvero, nel rispetto della fisica quantistica, è visto dall’osservatore/destinatario come particella o onda.
In campo umanistico libero dal conosciuto, cioè dall’assolutismo culturale del razionalismo e della logica aristotelica, possiamo osservare comportamenti e realtà illogiche e immateriali, che la stupidità razionalista cerca di estirpare e sempre colpevolizza, come se la vita potesse esaurirsi nella sua amministrazione. In fisica quantistica, entanglement è il termine con il quale si riscontra una comunicazione che si compie senza i supporti che la fisica classica ritiene necessari. A distanze siderali due elementi possono reagire in contemporanea provocati dal medesimo stimolo. Significa che la verità del tempo lineare e uniforme non è più vera e che non sussiste più alcuno spazio tra gli elementi del reale.
Magia
Prima della scienza moderna ci erano arrivate le tradizioni sapienziali e la magia che, non a caso, definisce se stessa scienza suprema.
La magia è consapevole delle forze sottili che muovono pensieri, sentimenti, comportamenti, emozioni. Soltanto percentualmente pochi scienziati, tra cui Ilya Prigogine, David Bohm, Gregory Bateson, Fritjof Capra, sono all’altezza di riconoscere il merito della ricerca sapienziale. La maggioranza vanta ciò che si sta scoprendo ora come un’esclusiva personale. Un atteggiamento che certo castra l’apertura necessaria per accedere all’infinito e all’eterno. Affari loro, d’élite, ma anche nostri, culturali.
Forze sottili che nella magia nera permettono il dominio sull’altro e in quella bianca il bene comune. Una praticata per interesse personale, l’altra compiuta in nome di una deliberata bellezza che muove lo spirito di alcuni di noi. Il paragone con i tempi attuali, con l’incantesimo del liberismo, della protopandemia, del vaccinismo, ben rappresenta l’applicazione del maligno sul prossimo da parte di chi detiene il potere di farlo.
Nella magia l’illogico, l’irrazionale, l’impossibile non sono che categorie buie, in quanto il materialismo che le genera è inetto a fare luce. Nonostante tutto, esse sono di semplice disvelamento una volta consapevoli che il punto di attenzione è un vincolo che impone una certa realtà. Divenire capaci di cogliere il punto di attenzione dell’altro permette le due magie, una per soggiogare, l’altra per emancipare.
Nell’esperimento del gatto di Erwin Schrödinger, del 1935, lo scienziato austriaco ci dice che, aprendo la scatola nella quale giace un gatto e un marchingegno che può ucciderlo, lo potremmo trovare vivo o morto con pari probabilità. La congettura è relativa al relativismo quantistico, secondo il quale non si può determinare a priori lo stato di un elemento. Questo assume valore definitivo soltanto aprendo la scatola. Alcuni lo troveranno vivo altri morto. Se meccanicisticamente il doppio epilogo è impossibile, magicamente è l’ordinario.
È ordinario che la realtà sia nella relazione e che la sua descrizione non è che una nostra emanazione con la quale contemporaneamente la creiamo. Significa che una realtà c’è o meno, in funzione di chi la concepisce.
Il valore della filosofia estraibile dalle osservazioni quantiche non è quello di rielaborare attraverso il suo linguaggio la conoscenza delle tradizioni, bensì quello di riconoscere le dinamiche indeterminabili nella realtà affinché l’assolutismo del razionalismo torni ad occupare il ruolo parziale e amministrativo che gli compete lasciando ogni porta aperta a quello del mondo delle relazioni. Così facendo alzeremmo il rischio di dare vita ad una cultura nella quale tolleranza e amore avrebbero maggior potere emancipativo nei confronti del dominio della scomposizione, dell’analisi, dell’ordine, delle categorie, delle classificazioni e valutazioni. Tutte opere buone, ottime in contesto amministrativo, ma disastrose in quello relazionale, che pur non potendoselo permettere, cercano di comprimere l’infinito che è in noi, la potenzialità di cogliere l’energia cosmica, il suo flusso, il suo cangiare.
Dal volume che tutto contiene possiamo estrarre ogni realtà, inclusa quella logicamente e razionalmente irraggiungibile, quella che non sta nella forma e nella sostanza, quella che ad ogni tentativo di definirla le fa compiere un balzo avanti come per deridere l’inettitudine delle nostre trappole. Quella che solo la magia e la fisica quantistica lasciano cogliere a causa della loro idoneità a cogliere che mente-materia-energia sono la trinità di un solo ente.
Ho reso partecipe di questo articolo Guido Dalla Casa, noto ricercatore dell’ecologia profonda e non solo. Ecco le sue note sull’articolo.
Il commento
di Guido Dalla Casa
Il principio di indeterminazione fu formulato per la prima volta da Werner Heisenberg nel 1927. Fu convalidato da Niels Bohr, che in quel periodo era già un’autorità nel campo della Fisica, che sostenne la versione (in seguito sempre confermata) che l’indeterminazione non era una mancanza di precisione nei nostri strumenti o nei nostri sensi, ma una caratteristica insita in tutta la Natura e in tutti i fenomeni. Fu enunciato, per altra via e poco dopo, anche dal fisico austriaco Erwin Schroedinger, che riuscì a formulare l’equazione (che porta il suo nome) con la quale è possibile descrivere l’andamento della probabilità di trovare una “particella” in movimento. Successivamente, con i sistemi complessi, anche questa tenue prevedibilità è venuta meno. Oltre un certo tempo, l’andamento di un fenomeno diventa completamente imprevedibile, anche in linea teorica. Il determinismo e il meccanicismo sono finiti. In sostanza, il principio sancisce il fatto che la mente (l’osservazione) è inseparabile dalla materia-energia (l’osservato): la distinzione non ha alcun significato.
È interessante il fatto che il principio fu esteso ad altre coppie di grandezze (oltre a quella originaria quantità di moto-posizione): la più notevole è la coppia materia-energia/tempo: se cerco un tempo esatto, la cosiddetta “particella” è completamente indeterminata, cioè non è definibile in alcun modo, è un “fantasma” (vuoto quantistico).
Il fenomeno dell’entanglement, più volte dimostrato, sancisce la fine delle cosiddette “teorie realistiche locali”, sempre sostenute dalla fisica classica (e anche dalla relatività). In sostanza: sono possibili azioni istantanee a qualunque distanza. Sono le azioni ammesse dalla magia! Se due “particelle” sono state in qualche modo “in contatto”, lo saranno per sempre: nulla è separabile.
Sul gatto di Schroedinger: in quell’ora fra la rottura/non-rottura della fiala di cianuro e l’apertura della scatola il gatto si dovrebbe trovare in una posizione di vivo-morto. La logica aristotelica è saltata. Recentemente il fisico italiano Carlo Rovelli ha formulato una soluzione interessante: chi ha lo status di osservatore? Secondo una sua espressione “l’osservatore può essere anche un fotone”: in altre parole, non esiste alcun oggetto, né alcuna entità, esistono solo relazioni.
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43. Vedo che l’hai messa sul piano delle tifoserie, come se esistessero solo i poli opposti, nonostante tanto Pellegrini quanto Balsamo e pure Baccolo tentino, con metodo e moltissima pazienza, di farti comprendere un mondo che tu vuoi ignorare, quello del metodo scientifico.
Quanto al link che hai postato, per il quale ti ringrazio, ti rispondo con questa frase che trovi a questo link:
https://www.realclimate.org/index.php/archives/2020/03/why-are-so-many-solar-climate-papers-flawed
Perché, a differenza del sopracitato trio, non sono uno scienziato, ma cerco di informarmi il più possibile leggendo dalle più svariate fonti (anche quelle complottiste, sono necessarie per comprendere meglio la diversità di approccio alle problematiche).
The normal human tendencies to rush, or be excited by a new finding, have to be tempered by the knowledge that this has led many authors to make mistakes and be premature (and wrong) in their conclusions. Zharkova et al are merely the latest in a long line of people who have fallen into this trap.
They won’t be the last.
Perdere Il divino è perdere l’umano
https://www.raiplay.it/video/2022/10/Alla-scoperta-del-ramo-doro—Maurizio-Bettini—Puntata-del-31102022-29dfd8ec-a561-4e12-88ea-ab93938ff7ba.html?wt_mc=2.app.wzp.raiplay_prg_Alla
ai Luciani, Balsami, Willj Pasini, etc…
https://academic.oup.com/astrogeo/article/58/2/2.17/3074082?login=false
https://www.sciencenatures.com/2021/12/a-mini-ice-age-could-hit-earth-by-2030.html
a no, chiaramente questa non è scienza….nb macchie solari… quel che vi dico da due mesi a sta parte.
Provano a controllare tutto, anche la psiche, perché dovrebbero lasciar fuori le condimeteo?
Nella guerra economico-digitale si sono imposti il divieto di armi battereologiche, ma le avevano messe a punto, quelle nucleari, ma ne hanno arsenali pieni. Quella della comunicazioni è al momento di base. Salvo raramente, niente si fa più corpo a corpo e in trincea. Tutto è a distanza, droni docet, confermate condimeteo tralasciate?
Testa nelle nuovole.
un ulteriore aggiunta… l’articolo dice… no non ci sono scie… come fanno a dirlo? sono andati con un aereo dietro a quello che le rilasciava? o hanno fatto dei campionamenti quando erano passati gli aerei con queste scie? qui non si dice nulla, si dice solo che non ci sono.. Bel metodo scientifico senza applicazione del metodo scientifico…
Concordo con l’intervento di Balsamo al 36 da ….piu’ seriamente sono d’accordo. Era ora che prendessi queste cautele e non prendessi la scienza come un qsa di divino come fanno gli altri. Cioè occorre dire, il metodo della scienza è il piu’ possibile rigoroso, ci sono opere tante validissime, se siamo giunti al 2022 con questo progresso è anche grazie alla scienza, soprattutto direi, PERO’… ci sono x y z problemi.
Qui invece… la scienza dice questo, bon chiuso il discorso, la ragione è vostra tutti gli altri sono asini (e per altro io, insisto ma anche Merlo, risponde con altrettanta SCIENZA, non quantistica, ma sempre SCIENZA è che si studia all’universita’… non è che le universita’ tecniche siano il vero e quelle umanistiche merda secca…).
Andiamo al simpatico Luciano… che dire… forse non sarai d’accordo ma un giorno spero di trovarti e farci una bella bevuta ad un bar o un bel pranzo ad un ristorante.
Mi sono svegliato e preso la briga di leggere TUTTO l’articolo.
Faccio prima due tre premesse.
a) È affermato dalle stesse autorita’ russe che manipolano il clima per le parate se non erro in maggio per festeggiare la vittoria sul nazismo (cosa che non è vera perché piu’ nazismo di oggi nn v’è mai stato con gli stessi antifascisti che sostengono i fascisti in questo momento… pazzesco)
b) Le conclusioni caro Luciano NON SONO UNIVOCHE e lo dice bene nelle ultime righe e chiaramente non esclude programmi anche se è vero che tutto il testo cerca di smontare le teorie perchè spiega che possono essere i motori a crearle, etc.
c) Sempre lui, il nostro zio Bill ha detto che per abbassare la temperatura terrestre c’è da usare dei gas da IRRORARE CON AEREI…lui dice sempre il vero (basti pensare alla pandemia, e ha gia’ detto che ne arrivera’ una piu’ severa di questa… te credo ha abbattuto il sistema immunitario della gente… e non rompetemi i … che ci sono gia’ ricerche che confermano che con la booster si va in protezione negativa dopo 60 o 90 gg).
d) L’articolo mi sembra sia del 2016 quindi datato, ne passa di acqua sotto i ponti in 6 anni
Credo cmq che non abbiate capito. Lo rispiego… l’ho detto gia’ due volte… NON DO PER ASSODATO LA NATURA NEGATIVA DI QUESTE SCIE… ma ESIGO CHE SI DICA ESISTONO… e anche nell’articolo è detto che esistono .. .poi la spiegazione non mi dispiace perché dicono.. potrebbe essere il motore dei nuovi aerei, potrebbe essere l’umidita’. Tutte cose che NON ESCLUDO, ma escludo chi mi dice che una volta le scie sparivano subito, oggi anche. Gran cazzata perché nei miei giri che ho fatto ne ho viste a decine su decine…. e in certi giorni in altri no.
In piu’ cmq mi rimane questa perplessita’… la persistenza di ORE avviene solo in certe giornate.. .quindi tutti i nuovi aerei girano solo in certi giorni? Evidentemente no… .mi si dice (sia Baccolo che l’articolo) è l’umidita’… va bene e come mai sempre in giornate di cielo terso in cui il meteo (Meteo arpav Arabba, Meteo Trentino, Meteo Lombardia, Meteo Alto Adige, Il Meteo e 3 B Meteo… sono i meteo che uso di solito) mi dicono CIELO TERSO TUTTO IL GIORNO, GIORNATA SPLENDIDA e poi mi trovo tutta foschia?????
Ok? La mia posizione e l’ho gia’ detto e mi stufo di ribadirlo non è come i “COMPLOTTISTI”, MA VOGLIO CAPIRE perché QUEL FENOMENO. In piu’ nei giorni in cui vado su mi cola continuamente il naso quando ci sono questi fenomeni. Non è normale, in 40 anni che vado in montagna a meno che non ci sia temperature rigide, forte vento, non mi cola mai il naso con starnuti continui per due giorni o piu’.
Quindi sul QI Luciano pensa al tuo che l’articolo alla fine non ha smentito queste scie, ha smentito le scie dei siti cd complottisti. E sei te con il tuo QI ristretto che quando parlo mi accosti ai complottisti… Nella vita ci sono gli scienziati, gli uomini che credono ciecamente agli scienziati (VOI), i complottisti, i dubbiosi di tutto … ecco io sono un dubbioso di tutto. Va bene?.
Già detto che a parità di campo e di linguaggio, accezioni incluse, tutto funziona.
Per quello quando l’arbitro fischia tutti si fermano.
Innoqquo autentico.
Innocuo con la c di ciarlatano, non con la q di quantistico.
Il metodo scientifico è, appunto, una lingua. Non prova nulla per definizione, ci mancherebbe (tra l’altro ci parlano anche i quantistici, in quella lingua, chissà come fanno).
Ciarlatano è differente da cornuto, ad esempio, seppur entrambi inizino con la c. Un po’ come autovettore ed autovalore.
Relazionandoci con una lingua comune noi scientisti meccanici ci appariamo, quantisticamente, e per il tempo in cui conosciamo il nostro autostato, vedendoci, stabiliamo che autovalore ed autovettore sono cose distinte, come nella lingua italiana merlo e gracchio, seppur sempre legati al malaugurio, questi ultimi. Poi scompariamo, ritornando in un mondo indefinito, e ciarlantano e cornuto pure. Questo il significato. Poi, il significante è tutt’altro.
Ah, compimenti per la marchetta su Up Climbing (la scatoletta dove funziona il metodo scientifico); fa pensare, questo, che nella scatoletta ci mangi, nonostante la distanza siderale dimensionale. Come tutti i santoni, del resto.
Scusate l’ignoranza, ma che cosa si irrorerebbe? Una soluzione concentrata di Rimbecillin?
Se cosí fosse, il risultato sarebbe già stato raggiunto: nel mondo un livello di imbecillità come quello presente non si è mai toccato dalla fine della Seconda guerra mondiale.
Quello delle scie è un fenomeno quantistico.
Esse esibiscono un dualismo chimico/condensativo a seconda dell’osservatore.
La realtà è nella relazione.
Più seriamente, cercherei di chiarire alcuni concetti.
Non confondere la Scienza con gli scienziati (nemmeno se INDIPENDENTI ex virologi del GAVI 🙂 ).
Non confondere la Scienza con l’uso politico che se ne fa, a volte a sproposito o a volte come comoda scorciatoia verso scelte invece ideologiche.
Non pretendere che la Scienza sia perfetta, nessuna opera dell’uomo lo è (su questo stiamo lavorando 🙂 ).
Non farsi il pregiudizio che chiunque parli di Scienza la consideri riferimento unico e assoluto delle proprie scelte.
@30. https://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/11/8/084011/meta;jsessionid=9B5461FCC56EADACD79A4ADA2CC2EA73.c2.iopscience.cld.iop.org
Certo che tu che hai un QI molto superiore a quello di tutti noi, qualche domandina potresti fartela e darti anche una risposta. Quante centinaia di migliaia di individui devono lavorare nel progetto di irrorazione (come dite voi) del mondo? E nessuno che si lasci scappare qualcosa, strano!
Licenza poetica. Cria Cuervos, grande film di Carlos Saura. 1976 piena stagione ( insanguinata) delle Fiabe.
Bella luna.
Guardassi il dito punteri tutto sui merli. Che non gracchiano. E cestinerei.
Bertoncelli. Piove sulle tamerici, proprio il giorno della liberazione. Mannaggia. 2035 come termination day sarebbe un grande obiettivo. Grazie di cuore. “Ho visto cose che voi umani neppure potete immaginare…scie chimiche balenare nei cieli limpidi delle Dolomiti, orgoni reichiani rotolare giù per le montagne del Carso, sciami di merli gracchiare sulle rovine dello scientismo e del capitalismo, Vecchie Lanze irrompere come palle infuocate nel Gogna Blog, Balsami inutilmente profusi a sanare ferite sanguinanti di anime esacerbate, cavalieri sabaudi senza macchia e senza paura sterminare con spade fiammeggianti orde di sciatori cannibali sulla Via Lattea e tutti questi momenti andranno persi come lacrime in un bicchiere di Prosecco di Valdobbiadene nella Notte di Capodanno”Prosit.
per esempio… Balsamo, Pasini…e tutti i ” ma la scienza che ce lo dice”…
questa è scienza…
https://twitter.com/GVDBossche/status/1594425500881285120
e non tirate fuori Butac etc. che sono organi del sistema… questo è un ex virologo di GAVI… GAVI… non bau bau micio micio… e INDIPENDENTE….ecco.
Fabio, auguro a Pasini ogni bene, ma se se ne fa 47…non ci arriva.
visto che vi piace tanto… ricerche scientifiche di scienziati giapponesi evidenziano che vaccinazioni ravvicinate portano al collasso del sistema immunitario.
Vengo da un giro un po’ faticoso ma se trovo la ricerca sul pc vi do gli estremi.
Salvo tutto…
Su Merlo che dire… la comprensione totale di come funzionano le cose.
Balsamo, non sono qui per dire che la scienza sia male, che sbaglia tutto, etc. (a proposito..una rondine non fa primavera…), ma portarla al rango di ragionamento divino, cristallizzato come accade ORA, qui sul blog ma specie in TV, giornali sul settore medicina in primis, ambiente, etc. questo non va bene per niente e Merlo giustamente evidenza con somma saggezza la cosa. Mi sembra di ritornare al corso di sociologia all’universita’, grazie Merlo.
Emblematico è l’intervento di Giovanni Baccolo…le scie chimiche non esistono perchè la scienza non le ha prese in considerazione. La scienza deve essere metodo, e di certo lo è, ma deve osservare la realta’.
Ora posto come gia’ detto me ne guardo bene dal dare connotazioni negative di queste scie ma ci sono eccome… decine e migliaia di foto le han visualizzate. Mai ho visto in quasi 50 anni scie persistenti con cielo terso alla mattina senza nessun cumulo che si sia sviluppato nel pomeriggio per altro. Inoltre ho potuto fotografare personalmente non solo queste scie che hanno velato tutto il cielo una volta diffuse, ma che hanno creato delle mini nuvole dalle forme cilindriche.
Quindi per la scienza non ci sono, per me e per tanti viste con i propri occhi ci sono… non ne conosciamo la natura, gli effetti questo vero.
Anno Domini 2035.
Il buon Pasini, dopo il quarantasettesimo vaccino Pfizer e al tredicesimo Covid, viene cosí consolato:
“Meno male che si è vaccinato, altrimenti le sarebbe andata peggio. Ci rivedremo fra quattro mesi per il richiamo n. 47/bis”.
C’è da dire che gli scienziati sono per la maggior parte lavoratori dipendenti e pagano l’Irpef con ritenuta alla fonte. Quindi, pur nella loro pochezza e miseria, una qualche utilità ce l’hanno. Anzi può essere che una parte di loro appartenga a quel 13% che dichiara più di 35.ooo € lordi e che paga il 70% dell’Irpef, sostenendo ad esempio la spesa sanitaria di cui gli altri usufruiscono ma che coprono solo in parte con le tasse che pagano. I maghi non mi risulta facciano più molte fatture oggi. Però magari è un pregiudizio e con l’estensione della flat tax a 85.000 € di fatturato può essere che qualcosa emerga. Ma francamente ho dei seri dubbi. Gengis, torna da noi, almeno per Natale c’è bisogno! Io finalmente sono negativo e posso uscire. Arrivederci al prossimo contagio dopo il ventesimo richiamo del vaccino.
uno. Copiare lo sai fare. due. Funziona solo nella scatoletta. tre. Non c’eri arrivato da solo. quattro. In almeno qualche anno
cinque. Innoquo
Sarà pure autoreferenziale (forse), ma funziona. Di solito.
A differenza della fuffa.
Riprova.
Buzzo buono. uno. Ritenere la voce della scienza la sola accreditabile e accreditata di verità. Uguale scientismo. due. L’ha detto la scienza. Quindi di è vero. tre. Propagazione della scienza – anche tra addetti – in forma di verità. L’universo è largo 4 mld di anni luce trenta anni fa. L’universo è largo 13 mld anni luce oggi. E culturslmente non si discutequattro. La scienza propagata non è proposta con la premessa “secondo la scienza cosî stanno le cose”. Bensi “cosî stanno le cose”. Senza alcuna premessa. Cinque. Su questo campa la scienza. Sei. Tutte le tue frescacce che contunui a ripetere sono le stesse degli psicologi dei filosofi e di qualunque dottrina. Sette. Il valore del metodo scientifico non prova nulla. È come l’arbitro che fischia il fallo di mano. Tutto autoreferenziale ma venduto come vero creiterio d’indagine della realtà. Buffoni.
@22
Chi ha parlato di mondo bucolico ? Dove ? Quando ? Voglio andarci… 🙂
Caro Stefano, lungi da me contestare “uno che è esperto di finanza ed economia” (in ossequio al principio di autorità), ma prova a guardarti indietro e osserva la storia della Scienza, da Copernico a Newton, da Darwin a Einstein.
E’ fatta di cambiamenti o di dogmi ?
Di critiche e contrasti, spesso feroci (vedi i dibattiti, del tutto attuali, sulle interpretazioni della meccanica quantistica) o di “situazioni che non “devono” apparire” ?
Guarda cos’era la medicina, o la biologia, 100 o solo anche 50 anni fa.
Credi davvero che non si possa “fare un paper che sia contrario al dogma dominante” ?
Ma se persino Wakefield ha potuto pubblicare (e su Lancet, mica su Comedonchisciotte 🙂 ) il suo studio dove correlava vaccini e autismo.
Il vero problema, temo, è che, in questo ambito, pur con tutti i suoi (innegabili) difetti, fuffa e bugie hanno le gambe corte. Come Wakefield sa molto bene.
E capisco che ciò a qualcuno possa non piacere.
Soziologie Uber Alles! Ma quanto mi manca il selvaggio Gengis, rappresentante di mutande (così disse lui, magari un po’ per simpatico sfottò) dal passato alla Corto Maltese, soprattutto quando tornando dalla Val d’Aosta, passo dal casello di Carisio. Buon weekend lungo di gite spero non sulla carta o al pc. Ps. Però picchia duro la Vecchia Lanza. Sapore di antichi conflitti? Manca un Dagospia alpino, purtroppo. Potrebbe essere un’idea per rinnovare un po’. Le foto delle donnine ci sono già. Bisognerebbe mettere dei video, un po’ più in linea con lo Zeitgeist, direbbero nei bar dell’Est, da cui sempre arriva il famoso Vento. Via col Vento era una via del Tempo delle Fiabe, ma se non ricordo male l’origine del nome era più “intima” e si riferiva alle profondità dell’animo umano. Quella leggerezza sfrontata mi sembra si sia un po’ persa, ultimamente. Peccato.
In ambito scientifico, pur con tutti i difetti che questo può avere – dopotutto sempre di attività umana si tratta – dibattito, confronto e critica esistono eccome. Su tutto, COVID-19 compreso.Le dissonanze qui sono un valore, ma chi vuol dissonare deve portarne a sostegno qualcosina di più della propria autorità.Come già detto, in ambito scientifico chiacchiere e principio di autorità stanno a zero.
ma proprio per niente… prova a fare il dottorato con idee diametralmente opposte al dogma dominante…. prova a fare un paper che sia contrario al dogma dominante, a non usare termini che minimizzano situazioni che non “devono” apparire…Ma basta con queste stronzate della scienza autonoma, democratica, etc. Ma voi dove vivete, su Marte? ma che cervello da sempliciotti che avete o siete in malafede. Credete che tutti siano lì pronti a pensare al benessere tuo, a fare i tuoi interessi, che quando la scienza ti indica una cosa non ci sia un finanziamento, un rapporto in conflitto di interessi (non parliamo poi in medicina… va appaiono pure sui CV dei luminari)? Ma questo paese bucolico sui cartoni animati. Ora non dico che sia TUTTO una guerra, coltelli dietro la schiena, anzi, ma ce ne passa dal mondo bucolico che credete di voler far passare e di inculcare alla gente comune. Voi dovete fare una grande opera di educazione perchè la vostra ignoranza è abissale… .iscrivetevi ad un bel corso di sociologia… così capite come funziona il mondo (per altro dico questo anche su esperienze che ho sentito da fonti affidabili… poi so gia’… eh ma è un’osservazione empirica, non è un campionamento corretto….sisisi….infatti ho detto di studiare).
La sociologia sta SOPRA le vostre scienze, perchè studia la societa’ e l’uomo e quindi il comportamento che vuoi avete quando operate nelle scienze.
Gli italiani sono asini in questo, anzi… è una scienza inutile dicono…. un cavolo…è la piu’ importante.. e te lo dice uno che è esperto di finanza ed economia.
Piû che altro noia. Se ti scappa di qualcosa di tuo. Non è un consiglio li aborro. Era cosi per dire.
Ancora aggressività, Merlo ?
E poi il disco rotto sarei io…
Interessante 🙂
Disco rotto. Al massimo indice di ascolto. (La luna è nel doppio senso).
Luci, il tuo discorso è interessante, ma cercherei di mantenerne ben separati i piani.
La sospensione dei sanitari e le (eventuali) futuribili linee deontologiche che porti ad esempio (ma anche vaccinazione obbligatoria o imposizione del green-pass, aggiungo io) attengono a scelte politiche (nel caso specifico dei sanitari, di regolamentazione degli Ordini Professionali).
In ambito scientifico, pur con tutti i difetti che questo può avere – dopotutto sempre di attività umana si tratta – dibattito, confronto e critica esistono eccome. Su tutto, COVID-19 compreso.
Le dissonanze qui sono un valore, ma chi vuol dissonare deve portarne a sostegno qualcosina di più della propria autorità.
Come già detto, in ambito scientifico chiacchiere e principio di autorità stanno a zero.
La stessa pubblicazione di uno studio E’ esposizione al dibattito e alla critica.
Al netto di tutto, viste anche certe tendenze al cherry-picking, mi viene un sospetto che spesso qui si pretenda che la Scienza ci dia esclusivamente le risposte che ci piacciono o che ci siamo già dati a priori.
Altrimenti non va bene, è corrotta, è manipolata, scientisti e la la la.
Quanto alla “professione di fede verso il mondo scientifico” non potrei esserne più lontano: per me, personalmente, è come dire che dovrei credere ai miei cacciaviti. Ma il mondo è vario.
Stefano, Corrado e altri. Bene.
Parlate diplomaticamente rispetto a me. [Non è definitivamente vero ma scriverlo è strumentale a quanto voglio dire]. Ma – come altri hanno fatto da sempre in epoca Covid e non solo – non siete riusciti nell’intento del confronto e del dialogo.
Da par mio – ed è quanto voglio dire – siccome l’esperienza non è trasmissibile [una banalità per chi ha testa e occhi] e siccome non è razionalmente che si può spostare il punto di attenzione – servono consapevolezza sulla quale questa è posata e accredito dell’interlocutore – non credo nel dialogo, così come viene ordinariamente inteso.
Tanto questo è funzionale alla rotazione di idee già presenti negli interlocutori che condividono la verità del campo in cui si trovano, linguaggio incluso, tanto corrisponde ad un’ottusità razionalistica in campo aperto, come è tipico delle relazione. Nelle quali si evidenzia la verità che siamo universi diversi.
In sostanza. La modalità logico-razional-materialistica-oggettivistica che svolge una buona funzione in campo condiviso, detto amministrativo, non fa che disastri in contesto relazionale, detto volumetrico.
Lanzavecchia, non è che stiamo esagerando: vada per il dialogo, il confronto serrato, ma qui vi sono insulti veri e propri. Merlo non è un ode alla diplomazia questo si intende, pero’ è giusto darli lo spazio che vuole. Lei ha in dotazione da nostro Signore delle dita e puo’ fare a meno di leggere il contenuto. Fino a che Merlo non insulta persone nei suoi articoli è giusto che il titolare li pubblichi.
Per fortuna vi è un bellissimo intervento di Luci che toglie dall’oscurita’ dell’intervento di Lanzavecchia.
Forse mi saro’ espresso male, ma il succo di quello che ho detto in altri commenti è proprio questo…. “Non solo, anche di fronte a voci dissonanti all’interno del mondo accademico l’opera di censura è stata inappellabile: lo abbiamo visto coi sanitari sospesi, lo vediamo con le nuove linee deontologiche cui dovranno attenersi acriticamente i medici.La Scienza è avviata in una direzione diametralmente opposta a quella del confronto e della discussione (alla faccia di chi come Matteo parla di DEMOCRATICITA’ DELLA SCIENZA… PAZZESCO…nota di Stefano). Comprendi che questo, oltre che snaturarne i principi fondanti, rende la Scienza uno strumento manipolabile e corruttibile (ohhhhh la’!!!! nota di Stefano…. Ma Luci poteva fare un commento a mio supporto visto che sono stato attaccato da tutti e tutto in altro articolo J) . Con tutte le conseguenze che questo può avere in una società che progressivamente declina in domini tecnici decisioni che dovrebbero maturare in ambiti politici”
Meno male c’è chi usa la testa e chi usa gli occhi… sono talmente palesi che solo un indottrinamento puo’ rendere ciechi.
La crescita personale che si può ottenere confrontandosi con le idee altrui (senza pretendere di cambiarle), per me può essere motivazione più che sufficiente al dialogo.Giuseppe: in epoca Covid il confronto ed il dialogo è stato esplicitamente osteggiato (prima) e soppresso (poi) verso chiunque non professasse un atto di fede verso il mondo scientifico (medico e farmaceutico in quel contesto specifico).Non solo, anche di fronte a voci dissonanti all’interno del mondo accademico l’opera di censura è stata inappellabile: lo abbiamo visto coi sanitari sospesi, lo vediamo con le nuove linee deontologiche cui dovranno attenersi acriticamente i medici.La Scienza è avviata in una direzione diametralmente opposta a quella del confronto e della discussione. Comprendi che questo, oltre che snaturarne i principi fondanti, rende la Scienza uno strumento manipolabile e corruttibile. Con tutte le conseguenze che questo può avere in una società che progressivamente declina in domini tecnici decisioni che dovrebbero maturare in ambiti politici.E, in quanto alle offese, il primo intervento mi pare abbastanza illuminante tanto sulla volontà di confrontarsi quanto sulla sicumera di chi ha ragione e basta.Ovvio che poi scappa la voglia di stare a discutere.
I campioni del mondo ci sono già di tutti i generi.
E i generi sono infiniti. Proprio come le idee.
C’é un medico?
Giuseppe Balsamo perché perdi tempo con questo coglione perdipiú viscido? Un Fusaro che non ce l’ha fatta che ricava soddisfazione dall’uso sostanzialmente casuale di parole di cui ignora il significato. Infastidisce che infami Albert… Ma una calunnia da parte di un simile soggetto è un endorsement per ogni persona degna. Non vedi che è un verro che si involtola nelle sue categoria da trasmissione televisiva per interdetti? Steaparla di vaccini, scientismo… E dell’intero armamentario della cazzoneria. A sputargli lo lavi. Sono desolato che una persona per molti versi intelligenti e che ho considerato amico come il Capo, per quattro click pidocchiosi, dia spazio ad un simile spudorato spurgo di fogna mitomane.
Quando sei banale non rido. Piango.
“non mi sfugge che non ci hai mai provato”
Ah, davvero ?
Perché certamente tu conosci (e ti permetti di giudicare) tutti i pensieri, parole, opere e omissioni di Giuseppe Balsamo. Ovvio, no?
Ancora altri pregiudizi, Merlo ?
Prima di provare a uscirne, il primo passo dovrebbe essere acquisire consapevolezza della scatola.
Sia essa scientista (come dici tu) o di altra natura. Perché di scatole ce ne sono di tante forme, in giro.
Ma, al solito, dentro ci sono sempre e solo gli altri, mai noi stessi.
Possibile. E dimostrato. Fai un passo fuori dalla scatola. Non mi sfuggirà. Come non mi sfugge che non ci hai mai provato. La realtà nella relazione perô è un embrione. Applicati. (Ce la fanno gli ortolani vuoi non farcela tu?)
Per fraintendere bisogna essere in due: uno che emette un messaggio e uno che lo riceve e lo interpreta (lo ri-crea).
Attribuire la causa del fraintendimento tutta al ricevitore assolvendo il trasmettitore (ovvero sé stessi), quando è quest’ultimo che dovrebbe sintonizzarsi sulle frequenze del ricevente in modo che possa ri-creareil messaggio, è pregiudizio.
Ma, a parte ciò, è possibile che ogni (tentativo di) discussione debba sempre finire con espressioni offensive(*) ?
(*) Nel senso di “dirette all’attacco violento e immediato dell’avversario”
Il fraintendore radicale non c’era. Ma ora non manca più.
Nessuna meraviglia.
“Tutto sbagliato.”
Interessante applicazione del principio testé enunciato: “Non è se vero o no ma in che termini lo è”.
Volontà <=> Motivazione (dove <=> sta per “equivale a”, o “implica”).
“Il proselitismo non mi riguarda.”
Mai parlato (o pensato) di proselitismo come motivazione.
Che c’azzecca ?
La crescita personale che si può ottenere confrontandosi con le idee altrui (senza pretendere di cambiarle), per me può essere motivazione più che sufficiente al dialogo.
Tutto sbagliato.
Prima dell’ascolto c’è la motivazione. Non ne ho.
Il proselitismo non mi riguarda.
Dì qualcosa di emancipato dall’idolatria della scienza comunemente intesa e si fa un passo.
La discussione può partire quando c’è la volontà d’ascolto e di comprensione dell’altrui pensiero.
Un terreno (almeno in parte) condiviso (linguaggio, concetti di base, metodo, dati, ecc… – da questo punto di vista il mondo scientifico è molto agevolato) può favorire lo scambio, ma senza volontà è vano.
Per la distanza non c’è problema, tanto c’è l’entanglement. Ovvio, no? 🙂
Nessun scientista ha le consapevolezze per vedere oltre la piccola scatola che lo contiene.
Non è se vero o no ma in che termini lo è. “Ovvio no?” Come dice il tuo amico.
Non c’è niente da discutere. Tutto è nella narrazione. E credere ci sia solo quella della scienza è farsi una scatola intorno.
Quanto tutto ciò diventa ovvio e banale può partire la discussione.
A distanza però, che i vaccinati mi fanno paura.
@1
Se ti riferisci a quanto messo in bocca ad Einstein nella prima immagine dell’articolo, sono d’accordo.
Sul resto ci sarebbe parecchio da discutere, a partire da come viene enunciato il principio di indeterminazione per finire con le considerazioni di Dalla Casa.
Dubito che l’autore dell’articolo sia interessato, ma, nel caso, se ne può parlare.
Quando le trovi aggiorni il commento?
Disperato.
Escludo che abbia detto simili scipitezze e sono certo che di fronte a questo miserando florilegio di cretinate sarebbe inorridito.