Tutta la città ne parla
(Coronaverità 33)
di Geri Steve
(scritto il 14 dicembre 2020)
Oggi, 14 dicembre 2020, sulla trasmissione Radio Rai Tre, sempre interessante e stimolante, è andata in onda una pessima puntata di Tutta la città ne parla che decisamente ricorda la caccia all’untore ai tempi della peste nera.
https://www.raiplayradio.it/programmi/tuttalacittaneparla/archivio/puntate/
(Piccola parentesi: La peste nera era causata dal batterio Yersinia pestis che, per quanto si sa, non si trasmetteva per contagio diretto come si credeva e come ancora credono alcuni storici. Normalmente la trasmetteva una pulce al ratto nero e occasionalmente anche all’uomo. Poi ci ha salvato il ratto grigio norvegico, sostanzialmente immune, che ha sostituito il ratto nero europeo e quindi la peste nera è scomparsa dall’Europa. Non esistevano gli untori e molto probabilmente non esisteva neanche il contagio).
Durante la trasmissione, c’è stato un coro di fanatici adulatori della vaccinazione obbligatoria anti CoViD-19 senza un sufficiente contraddittorio con portatori di idee divergenti, più scettici e più scientifici. E’ stato dato spazio a diversi ipocriti che dichiarano di non pretendere l’obbligatorietà di vaccinazione ma che però a chi non si vaccina si deve negare il diritto al lavoro, alla scuola, alle cure…
Io ho provato a telefonare per avere parola in trasmissione ma ho trovato la linea sempre occupata.
Ho quindi inviato un rapido SMS e poi questa breve e-mail, ma né io né altri “dissidenti” siamo stati chiamati per intervenire. Il conduttore ha addirittura affermato che su un argomento del genere non si dà la voce a tutti ma a “solo chi ne ha la competenza”. Con questa teoricamente accettabile affermazione nessuno scienziato scettico o anche solo prudente è stato chiamato a intervenire però si è dato spazio a tweet del tipo:
“Quando un saggio indica un vaccino, lo stolto guarda la primula”
La mia e-mail è stata scritta frettolosamente e certamente non è esaustiva su una problematica così complessa. Credo però di avere toccato i punti principali e quindi ve la riporto qui, con lievi correzioni in rilettura.
Per una informazione più completa e meditata sui vaccini anti CoViD-19 vi rinvio invece a questa intervista a Paolo Bellavite.
A Radio Rai Tre Prima Pagina
Ritengo che paura e disinformazione stiano creando un pericoloso movimento, fanatico e ascientifico, a favore dell’obbligo di vaccinazione con non importa quale presunto vaccino anti-CoViD-19.
In alcuni la paura è forse esagerata, però è comunque fondata. Ciò che si deve fare per contrastare il fanatismo e la follia di rendere obbligatoria una qualsiasi vaccinazione contro la covid19 è smontare i presupposti falsi su cui si basa la disinformazione.
I presupposti falsi ruotano sulle scarse conoscenze di questa malattia e sul fatto che diverse, condivisibili, speranze sul vaccino vengono confuse con conoscenza scientifica.
E’ cosa ottima che si disponga di una sessantina di candidati vaccini contro una pericolosa malattia, ma va chiarito che stiamo entrando precipitosamente in una fase 4 sperimentale, normalmente ristretta a volontari, in cui sarebbe illogico e imprudente coinvolgere intere popolazioni, per giunta obbligatoriamente.
La falsità principale è che un qualsiasi vaccino arresterebbe la diffusione della covid19.
Questa affermazione è indimostrata e probabilmente falsa: perché questo avvenga i vaccini dovrebbero indurre immunizzazione sterilizzante, cioè non solo immunizzare contro le insorgenze in forma grave della malattia covid19 ma anche impedire ai vaccinati di infettarsi di sarscov2 e di trasmetterlo.
Altre falsità ruotano intorno a conoscenza e sperimentazione relative a questi vaccini: le fasi di sperimentazione non sono affatto concluse, c’è ancora moltissimo da sapere.
In particolare, ci sono due vaccini di tipo nuovo, basati sull’assunzione di RNA che provochi, in non si sa quali cellule, la produzione di proteine che a loro volta provocherebbero la produzione di anticorpi.
Si tratta di tecniche nuove molto promettenti, quindi molto interessanti ma che non conosciamo a sufficienza: attualmente nessuno può garantire che quel RNA si fermi nel citoplasma e non arrivi nel nucleo a modificare il nostro patrimonio genetico.
Cercare di scoprirlo sottoponendo a quel tipo di vaccino intere popolazioni è pura follia. Ci vorrebbe molta più cautela e molta più conoscenza.
A mio parere in questo momento questa trasmissione RAI è altamente colpevole di diffusione di informazioni scientificamente infondate senza alcun contradittorio.
Mi auguro che si ponga riparo a questa scorrettezza.
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Merlo, Bernabei non fa che citare i dati ufficiali dell’ISS. Perchè per questo dovrebbe dimettersi (o fatto dimettere) ?
Tant’è che l’intervista (su LA7) è di un mese e mezzo fa, ma mi risulta che Bernabei ad oggi faccia ancora parte del CTS.
Che la COVID-19 uccida prevalentemente i vecchi con patologie pregresse (fra cui, guarda caso, l’ipertensione) è noto fin dall’inizio della pandemia (dati ISS).
Che la mortalità (in Italia) sia 5 volte quella dell’influenza si evince sempre dai dati ISS (anche se, a oggi, il rapporto andrebbe rivisto al rialzo, purtroppo).
Che i media trattino gli avvenimenti in modo sensazionalistico pro-vendite o pro-parte politica in cui si collocano non mi pare una novità (succede da molto prima della COVID e non solo sul c.d. mainstream).
Insomma, dove sta la sorpresa ?
Le sorprese della vita: https://www.oltre.tv/procurato-allarme-fottiamo-paese-bernabei-cts/
O si dimette (lo fanno dimettersi)
O siamo al cambio di registro.
Sta a vedere che i negazionisti erano i buoni.
MG. Sei assolto perché il fatto non costituisce reato. I contenuti del pezzo sono comunque interessanti. È stata un’occasione per riflettere sui pericoli che si corrono in buona fede quando si prendono cose da internet. Nella fattispecie, come dite voi, l’applicazione di un meccanismo tipico della persuasione, che è quello di rinforzare un contenuto con un falso o semi-falso appoggio di prestigio, socialmente riconosciuto e stimato. Il meccanismo può essere usato per rinforzare contenuti buoni o meno buoni. L’importante è comunque stare in guardia. Se scopriamo l’uso di un trucco persuasivo, il contenuto di per se’ non viene invalidato ma dobbiamo alzare il livello di attenzione critica. Ecco perché accanto a questa lettura ho suggerito il libro di Cialdini. Un ottimo manuale di autodifesa.
solo per chiarezza: non ho citato quella pagina perché riportava Chomsky ma per il suo contenuto, che trovo valido a prescindere.
Conosco fin troppo bene i meccanismi del web, dove si attribuiscono ad autori di rilievo le più disparate scemenze. Tuttavia quel decalogo, a mio avviso, rispecchia dinamiche effettivamente applicate da sempre e che la diffusione della società digitale ha amplificato.
basta riflettere sullo smontaggio delle tutele giuslavoristiche in poco più di un decennio, un pezzetto alla volta.
Fare perenne polemica su tutto non aiuta a discutere sui contenuti. Il testo potrebbe anche essere stato scritto dal contadino dietro casa mia, manterrebbe la sua valenza.
“L’adozione di modalità consolidate di organizzare e comunicare il pensiero “può “ essere sicuramente limitante ma non necessariamente e’ sempre limitante”.
Lo è sempre quando è la sola accreditata di sapere e conoscenza.
È utile strumento, pari a quello che può fornici l’ortolano, quando si è liberi dal suo assolutismo culturale.
Per Merlo. L’adozione di modalità consolidate di organizzare e comunicare il pensiero “può “ essere sicuramente limitante ma non necessariamente e’ sempre limitante. Chomsky ne è un esempio. È un super-accademico in una super – università, uno scienziato della lingua, con una produzione scientifica abbondante e di difficile comprensione per un non specialista. A fianco di questa attività ha sempre coltivato interessi politici e sociali di ampio respiro, con un’orientamento critico, a volte persino estremistico. Mi permetto anche un’esegesi personale dei contributi del nostro Geri. Mi par di capire sia laureato in Medicina e abbia fatto la scuola di specializzazione in Statistica e Biometria. Le sue critiche alla trasmissione Rai come manipolatoria sono basate proprio sul suo approccio scientifico, (ovviamente in senso classico, non come lo intendi tu) ai problemi, che si manifesta molto bene quando cita le sue fonti. Accanto a questo, si percepisce una forte passione civile e un pensiero critico che lo ispirano nell’osservare contraddizioni e incongruenze nella situazione attuale. A volte acuendone lo sguardo, a volte portandolo ad alcune accentuazioni che non condivido, ma questa è un’opinione soggettiva. Poi ci sono gli scienziati e gli accademici filistei o talebani ma non è una legge di natura.
39) Chomsky o non Chomsky, dal punto di vista del contenuto, per me conta il giusto.
L’oro in mano non fa l’orefice. Per dirla in altri termini, sapere che esiste la possibilità di manipolare non significa che tutti siano capaci di farlo. Certo, a pensar male..
Ma sono stufo di fare esempi, se chiunque è verità si tenga la sua e buonanotte.
Merlo, Chomsky non è certamente nato autorevole.
E non credo che oggi sia diventato tale per aver divulgato i suoi scritti attribuendoli a qualcun altro.
Per inciso, nemmeno le fonti autorevoli sono esenti dal cadere in grossolani errori: gli esempi non mancano 🙂
Ci sono manciate di articoli dove Chomsky avrebbe potuto accomodarsi. È fortunosamente accaduto oggi.
Mi è capitato di vedere considerazioni rivoluzionaria, ma anonima, passare sotto silenzio. Avrei voluto vedere se fossero state firmate da qualcuno considerato autorevole.
Avere maturato qualcosa non è niente senza l’opportuna libertà dal conosciuto.
Merlo, permetti, a me pare che ciò che tu denunci come guaio è esattamente quanto fatto nell’articolo da te linkato.
Ovvero attribuire uno scritto a una fonte considerata autorevole per dargli maggiore credibilità.
I concetti espressi nel c.d. decalogo possono anche essere ritenuti (da me) un accettabile spunto di riflessione a prescindere da chi li ha scritti.
Ma perchè, parlando di controllo sociale esordire proprio con una manipolazione ?
P.S. Citare le fonti aiuta ad allargare il discorso, aiutando il lettore (se vuole) ad approfondire, a farsi una propria idea, o, eventualmente, a confutare. E nessuno impedisce di indicare sè stessi come fonte, anzi.
30) Giuseppe Balsamo
Grazie della chicca.
34) Lorenzo
L’esperto è colui che ha maturato esperienza e diventa credibile in virtù di ciò. Sul fatto che chiunque sia verità bisogna intendersi.
Vedo quella modalità da “voto 10” aver ingravidato la maggioranza assoluta delle persone; tutti gli universitari, tutti gli accademici. Vedo il significato culturale e politico, vedo la forza coercitiva che ha, vedo il disastro evolutivo che implica. Volendo, ma solo volendo e solo poi, è una persecuzione.
Non esagerare sempre Lorenzo e vedere persecuzioni ovunque. Si tratta semplicemente di buone pratiche. Se citi un autore devi indicare da dove è ricavata la citazione e a quando risale, se è l’originale o una traduzione, in modo che chi vuole vada a cercarsela. Tutto qui. Questo non significa che ciò che non ha fonti di riferimento non vale e non deve essere considerato. Mica siamo accademici in carriera. Solo che se fai una cosa, falla bene. Si può sostenere una tesi senza bisogno di appoggiarsi alla letteratura esistente. Anche a me puzzava il testo di Chomsky. Nessuna indicazione della fonte e molto lontano dal suo stile articolato, refrattario ai decaloghi o formule simili. Poi il contenuto è comunque interessante.
Ecco, ci siamo.
Questo è totale assolutismo dell’autoreferenzialità.
Questo è razzismo per ciò che non ha fonte quindi per alcuni, inattendibile di per sé.
Questo è il guaio.
Questo significa credere gli esperti superiori al resto del mondo.
Chiunque contiene verità, non solo le forme che riconoscete.
32) Roberto Pasini
Intervento da 10 e lode.
Internet è uno specchio. Trovi esattamente tutto ciò che cerchi a conferma delle tue proiezioni e dei tuoi bisogni. Basta aprire uno sportellino e ti si apre un mondo particolare, tutto per te, con i connessi rischi di autoreferenzialita’. Citare fonti autorevoli più o meno autentiche è una delle armi della persuasione (cfr. Robert B. Cialdini, “Influence. The Psychology of Persuasion, 2007, traduzione italiana 2013, Giunti Editore). Un minimo di protezione deriva dal controllare le fonti, ad esempio citando i testi come ci è stato insegnato a scuola, anche a costo di apparire vecchi e pedanti.
?
E pensa che (forse) non l’ha nemmeno scritto lui…
pensierocritico.eu/manipolazione-mediatica.html
scritto nel 2016, però.
Madonna santa, quello di Chomsky è un vero e proprio diario di come è stata gestita/comunicata la pandemia!!
Prendo il regolamento degli Scacchi da MG in “L’inaccettabile provvedimento liberticida della Regione Valle d’Aosta”: https://www.altrogiornale.org/le-10-regole-del-controllo-sociale-noam-chomsky/?fbclid=IwAR1mmamZ9d8yyDiYNwQRgekgnYpCbb6G5LqUwxjCVUhPeH-VG5m6wO4YPIY
Cosa del tutto inutile a chi crede di giocare a Ce l’hai.
Ma che c’entra il controcorrente? Il metodo scientifico? Il direttore? E Tutto il resto.
Se hai quelle caselle, vebbeh, stacci dentro.
Con tutto il rispetto ma se molti degli articoli postati su Totem e tabù rientrano fra quelle decine da te citati.. Anche no, grazie.
Andare contro corrente non significa passare automaticamente dalla parte della ragione come non c’è sempre d’andar fieri di piacere a pochi.
Personalmente adotto un sistema, quando leggo un’informazione fuori dal coro vado subito a leggere la controinformazione e, sarà un caso, ma il più delle volte trovo quest’ultima più corrispondente al vero. La differenza fra le due informazioni è spesso imbarazzante perché la prima è sovente fumosa mentre la seconda è più precisa ed analitica.
I primi dieci anni di lavoro ho avuto un direttore che aveva l’abitudine di dire “verifichiamo” anche di fronte all’evidenza. A volte un po’ mi giravano ma poi ho capito e sono diventato così anch’io.
Bisogna sempre verificare e questa è la grandezza del metodo scientifico. I limiti sono nella testa delle persone non nel metodo.
Tutte le forme di conoscenza hanno i loro metodi ma bisogna avere l’umiltà di accettarli in quanto specifici del tipo di conoscenza che si vuole ottenere. Se non si comprende questo e si accetta un solo metodo si vedranno le cose nell’ambito dei limiti da esso imposto.
Cercando di sintetizzare, se uno vuole andare controcorrente nell’ambito del razionale deve essere rigoroso nell’analisi e nell’esposizione, un po’ come fa il nostro Geri Steve che potrà piacere o non piacere ma che comunque risulta credibile se no meglio trattare argomenti di carattere emozionale lasciando spazio alla creatività e alla fantasia, elementi fondamentali della nostra esistenza.
Ci sono decine di articoli, libri e video a disposizione per farsi un’idea delle eventualità.
Warren Buffet è considerato il più grande stratega di borsa sulla faccia della terra.
Non mi risulta si sia mai fatto abbindolare dai titoli tecnologici. Punti di forza: Gillette, Coca cola, ecc..
Buffet sa che la gente continuerà a bere Coca cola e a radersi con le lamette, sa che bisogna investire in aziende dai fondamentali solidi, cioè fortemente patrimonializzate e dalle ottime prospettive di reddito.
Quindi quale sarebbe la strategia nel creare questo sconquasso dai risvolti decisamente incerti? Quale sarebbe la strategia nell’affossare l’economia reale? Quale sarebbe la strategia nel dar vita a milioni e milioni di disoccupati? Io non vedo strategie. Se poi tu mi dici che nel marasma chi può c’azzuppa non ho obiezioni ma questo è un altro discorso.
Ma non è in forma diretta, è strategica.
E a un certo punto, come la rana, tac, scacco al re.
Naturalmente mentre tu sei felice per aver appena mangiato un pedone.
Andare su Marte è un progetto, sfoltire la popolazione con un virus introdotto o subito è un’idiozia.
Bisogna fare attenzione a cosa mettiamo insieme.
Torno alle domande originarie, che utilità c’è nel far chiudere definitivamente un bar o un ristorante? Con cosa dovrebbero essere sostituiti nel breve periodo (perché nel lungo magari ciascuna famiglia avrà la stampante in 3D per cappuccino e brioche)?
Sono domande basiche alle quali fatico a rispondere con un progetto.
Non è un programma è un progetto.
Il paragone con la storia a sfondo analogico non sussiste più.
Con la forza di comunicazione e economica a disposizione, giocano la loro partita a scacchi. È di fronte ci siamo noi.
Suerte.
Matteo. Penso che la categoria “valutazione di imbecillità” non sia stata considerata come tale perche il termine “imbecillità” può avere declinazioni diverse: imbecille perché in conflitto con bisogni umani insopprimibili, contraria alle priorità economiche, poco effiace, emessa da una classe dirigente di cui non mi fido, contradditoria…categorie di valutazione che in parte rientrano nelle sei elencate. Data la diversità dei provvedimenti nazionali, credo che le domande riguardassero comunque non i dettagli ma i tre pilastri classici: distanziamento e riduzione dei contatti, mascherine, igiene delle mani. In ogni caso, visto che per ora le armi che abbiamo sono prevalentemente comportamentali e anche l’adesione alla vaccinazione ha una forte componente comportamentale ( personalmente dubito verrà resa obbligatoria almeno in una prima fase) chi guida la baracca dovrebbe avere una maggiore consapevolezza di come funzionano i comportamenti umani di “acquisto” e “adesione”. Non penso che il Grande fratello, gli studi legali capitolini esperti di diritto societario o il sottobosco degli appalti pubblici siano una base formativa sufficiente. Forse il Comico Elevato avrebbe potuto dare più indicazioni più utili, visto il suo passato successo come venditore di stelle, ma mi pare ora abbia altre gatte da pelare e demotivato e annoiato stia richiuso nella sua tana ligure. Dovrebbero riportarlo in televisione insieme al commissario Montalbano, team sicuramente più efficace dal punto di vista comunicativo del duo Contecasalino e Zingaretti (il fratellone buono).
15) Lorenzo, ciò che scrivi presuppone una grande mente che abbia pure la sfera di cristallo in modo da poter pianificare tutto nei minimi dettagli. Non esiste.
C’è chi ci ha provato più di una volta e ha pensato pure che gli sarebbe andata bene. Alcuni hanno pisciato troppo fuori dal vaso (tipo Hitler), altri sono stati un po’ più continenti e hanno evitato di vedere il fallimento della loro opera (tipo Stalin).
Una volta feci un’uscita infelice con un ingegnere. Solita battuta, “le sorelle del petrolio hanno bloccato la ricerca sulle automobili mosse da fonti energetiche alternative”. L’ingegnere mi rispose “No, non hanno bloccato nulla, la ricerca ha continuato ad andare avanti. Semplicemente fino ad oggi non sono riusciti a scoprire niente che possa sostituire il petrolio”.
Infatti è così perché quella delle macchine totalmente elettriche è ad oggi una mezza bufala. Ci sono paesi, mi pare la Svezia (ma potrei sbagliarmi), che hanno in mente un piano di sostituzione. La mia domanda è: con cosa, con macchine da 200 km. di autonomia? Contenti loro contenti tutti. Non a caso un altro ingegnere mi ha detto che il vero futuro saranno le macchine a idrogeno.
Tu puoi programmare fin che vuoi ma i conti li fai con l’oste e non sai mai bene come quest’ultimo sia girato. La Cina sta’ facendo un po’ fatica con Hong Kong, anche se vincerà sarà sempre seduta su una polveriera e l’effetto emulazione, Confucio o non Confucio, prima o poi attecchisce.
14) Concordo.
Per come la vedo io, basandomi ovviamente su quanto avvenuto fino ad ora, non se ne terrà conto.
La comunicazione è stata e continuerà ad essere della peggior specie in quanto non ha fatto altro che puntare il dito contro la popolazione nel miserabile tentativo di occultare le carenze del sistema Italia e la pochezza dei nostri governanti, con alcune rare eccezioni.
Il problema è che le bugie hanno le gambe corte e quando ti accorgi che nonostante gli sforzi profusi continui ad essere preso per il sedere la rabbia può scatenarsi in vari modi, nel migliore dei casi nella scarsa collaborazione.
Credo che alla fine un buon numero di persone si vaccinerà ma lo farà per stanchezza, per uscire da una situazione nella quale non sente di avere colpe. Cosa accadrà poi non ne ho la più pallida idea, per quanto mi riguarda posso dire che la mia sfiducia nelle istituzioni è scesa al minimo storico ed è molto proabile che alle prossime elezioni non mi presenterò nemmeno alle urne per annullare la scheda.
Fra l’altro sono un privilegiato, la cui azienda non solo ha anticipato due mesi di cassa integrazione ma ha addirittura contribuito per il 50% della differenza con lo stipendio pieno. Solo che l’empatia mi porta a socializzare con le fasce deboli, le quali, oltre ad essere state lasciate nel letame, vengono pure apostrofate come i nuovi untori.
Che schifo.
Roberto, perché non riesco a spiegarmi come mai manchi l’opzione “regole imbecilli”?
Antonio. Nel progetto di riduzione della popolazione mondiale, sola via di salvezza per l’umanità, sfoltire è la soluzione.
Paura, controllo, precarrietà, flessibilità, incertezza, sono alcuni ingredienti della ricetta utile allo scopo.
Altri sono automazione, fallimenti, reddito di cittadinanza, futuro negato.
La questione dell’obbligatorierà vaccinale potrebbe essere un test utile allo scopo e, perché no, anche già operativo.
Il controllo privato di istituti quali l’Oms, imprenditori che vendono tutto e puntano sull’urbanizzazione di Marte, si aggiungono all’ipotetica collana dalle concrete sembianze.
A questo si aggiunga la questione dell’egemonia mondiale. L’Occidente è all’opera per non essere comprato dai cinesi. Visto che non abbiamo doti confuciane, ridurre il gradiente di democrazia può essere un espediente utile per abbassare il costo del lavoro e cercare di tenere botta. Ma non solo da parte dello schieramento degli stati o di quel che ne resta, bensì da parte di lobby del tutto private ormai più forti di veri stati nei quali hanno sempre più voce in capitolo.
Scientific American ha fatto una rapida indagine con 60.000 interviste in 30 paesi sui motivi che inducono le persone a non rispettare le regole anticovid. La ricerca è stata riassunta sul Foglio dal biologo Enrico Bucci nella rubrica Cattivi scienziati. Cinque motivi: preoccupazioni economiche, orientamento politico, “reattanza psicologica”, fiducia nei governanti, cattivi esempi di persone autorevoli. A me pare manchi un sesto motivo fondamentale: molte regole vanno contro il bisogno umano insopprimibile di contatto sociale. Molti interventi anche su questo blog rientrano nelle sei categorie. in ogni caso si tratta di una riflessione importante sui comportamenti umani di reazione a misure di salute pubblica. Se non se ne terrà conto anche l’operazione vaccino è destinata a fallire perché non può che essere parte di una strategia più articolata non fondata su un’unica misura illusoriamente risolutiva di tutto.
https://www.ilfoglio.it/scienza/2020/12/10/news/essere-giovani-o-vecchi-non-c-entra-a-incidere-sull-identikit-di-chi-vi-ola-le-regole-anti-covid-sono-i-soldi-e-la-solidarie-1531004/
Quello che voglio dire è che non esiste un piano, esiste un evento che da luogo a comportamenti razionali e irrazionali. Quando scoppia una guerra i trafficanti d’armi trovano terreno fertile e può darsi che contribuiscano pure a far scoppiare guerre ma nessun trafficante d’armi sarebbe in grado, da solo, di far scoppiare la terza guerra mondiale. E’ una questione di numeri.
Fino a quando i numeri sono contenuti si può supporre che, oltre non c’è supposizione che tenga, semplicemente si vive alla giornata e si cerca di cavalcare l’onda.
In un modo o nell’altro questa storia del virus deve finire se no anche chi cavalca l’onda si troverà a pecora.
Sarà molto difficile mantenere un approccio razionale ed equilibrato quando partirà l’operazione vaccino. Siamo un popolo dalle forti emozioni e culturalmente poco abituato a contenerle. Forze potenti sono in azione nell’inconscio collettivo, su entrambi i fronti: la paura di qualcosa di poco conosciuto che entra dentro di te, la speranza di una soluzione semplice e rapida del problema, la persecuzione liberatoria e proiettiva di coloro che si oppongono alla salvezza collettiva, l’ansia persecutoria di essere privato della propria autodeterminazione e di essere “uniformato” e normalizzato. Sarà dura, ma il tentativo di ragionare andrà comunque fatto. Per ora mi sembra che chi dovrà gestire l’operazione si preoccupi prevalentemente della “forma” e dell’immagine come da tradizione, il fiore boeriano. Forse sarebbe meglio farsi aiutare non da architetti ma da chi ha un po’ di conoscenza di cosa è successo nelle campagne di marketing sociale fatte in passato in Africa ad esempio per la lotta contro l’AIDS o altre malattie infettive.
Ovviamente mi rivolgevo a Antonio, Stefano non so cosa c’entri…
Beh, Stefano, così su due piedi mi viene in mente un certo numero di politici che all’improvviso possono fare Decreti, Regolamenti e relative sanzioni, il tutto spesso completamente privi di senso, e gestire fraccate di soldi, senza nessuno che controlli o dica alcunché perché “tutti dobbiamo essere responsabili”.
Politici che poi passano tre volte al giorno in TV in un bel clima di collaborativa unanimità, passando per illuminati statisti ed evitando critiche.
Sai cosa razzo gliene frega a questi se i provvedimenti sono inutili e ci sarà una crisi economica, se sono riusciti a convincerti che il disastro è cosmico e non c’è null’altro da fare.
Per non parlare dei “giornalisti”, ovviamente
Ma non c’è nulla di reale in tutto ciò, ovviamente…c’è l’orrendo virus, siamo in emergenza, dobbiamo tutti fare la nostra parte!
Lorenzo, ci sarà sempre chi trarrà profitto dalle situazioni favorevoli, lo facciamo anche noi quando possiamo.
Vorrei però che qualcuno mi spiegasse chi trae vantaggio dalla chiusura di bar, ristoranti, hotel, discoteche, cinema, teatri, ecc., a parte le mafie che possono riciclare denaro. Cè forse qualcuno che pensa di digitalizzare panini e brioche?
E’ ovvio che il sogno di Amazon sarebbe quello che tutti comprassero online ma cosa dobbiamo pensare, che Amazon stia pagando i governi perché a forza di chiusure facciano fallire i negozi e i centri commerciali? Migliaia di deputati e senatori in tutto il mondo profumatamente pagati da Amazon per far chiudere il commercio tradizionale? Centinaia di migliaia di portaborse, sottopancia, dirigenti, quadri, ecc. tutti profumatamente pagati da Amazon per stare a questo giochetto? Ci vuole una bella fantasia.
Antonio, se le pecore stanno ferme il cane-pastore si addormenta.
Se si verifica una situazione a favore, si tenderà ad approfittarne.
Se siamo entro i prodromi – lasciando stare quanti se potrebbero elencare di precedenti – organizzati di un grande controllo socio-economico, lo vederemo noi o chi per noi, più avanti.
Se sono fortuiti, chi ne avrà necessità e potere, certamente – lo vedremo subito – li sfrutterà.
Ricordo la certezza di Cornelio Rolandi, il taxista, nell’indicare in Valpreda la persona che aveva sbarcato, valigetta in mano, in Piazza Fontana, per poi riimbarcarlo senza.
Ricordo la pista anarchica che costo la vita a Pinelli.
Ricordo che non era vero niente, tranne che chi aveva necessità e potere, ha fatto di tutto per sfruttare la sitazione.
Gli uomini sono nel frattempo cambiati?
Affogati entro le proprie ideologie e superstizioni, piccole e grandi, consapevoli e inconsapevoli, si dibattono per stare a galla i nostri interessi. Ci si attacca a tutto per difenderli, qualunque brandello di realtà inventata diventa un pilastro della verità. Diventa un’arma per uccidere il nemico. Per vivere un momento di autostima.
Ogni tanto c’è qualche troll che sbaglia blog.
Fra un po’ partirà la solita ridda che accompagna, come di consuetudine, gli articoli di Geri Steve.
E’ da ieri sera che mi girano i coglioni con sta’ storia del Natale e mi viene da pensare che siamo in mano a dei sociopatici. E’ bastato vedere la gente in giro a far compere, dopo essere stata invogliata a farle per via del cashback, per scatenare paure incontrollate e portare governo e Cts a discutere addirittura di zona rossa nazionale durante le festività.
So che Lorenzo crede in manovre di sottobanco, per me invece sono semplicemente degli imbecilli e li metto sullo stesso livello dei deficienti che credevano negli untori ai tempi della peste manzoniana, con l’aggravante data dal fatto che all’epoca le conoscenze erano di gran lunga inferiori.
Moralizzatore, perché dimentichi chi beve, chi è sovrappeso, chi guida auto o moto a velocità superiori a quelle consentite, chi mangia carne un paio di volte al giorno o fritti ogni settimana, ecc.?
Si sta creando proprio la situazione che da mesi pavento e mi fa incazzare: la potenza e la pervasività con cui sono state propagandate le affermazioni terroristiche senza alcun analisi o contraddittorio unita alla debilitazione delle misure restrittive porta a decisioni eterodirette e volte a interessi che non sono certo quelli generali.
Tanto per rispondere al governista, allora chi vuole vaccinarsi dovrebbe pagare tutto lui e lo Stato non deve metterci un ghello…e magari buttare tutti i soldi in medici e strutture, come non ha fatto negli ultimi tretent’anni
Comunque tranquilli, la vaccinazione obbligatoria non sarà possibile perché l’unico vaccino che ha superato la prima fase di test (e quindi certificato solo per uso d’emergenza) è quello di Sanofi, che ha già dichiarato di non essere in grado di produrlo nelle quantità previste e quindi sarà decisamente insufficiente per una vaccinazione generale.
Mi trovo molto d’accordo con Alberto, credo anche che chi fuma in caso di malattia, così come chi va in montagna – attività del tutto inessenziale – in caso di incidente non dovrebbe essere curato dal SSN e dovrebbe pagarsi tutto di tasca propria, o tramite assicurazione.
Chi non vuole sottostare a obblighi di vaccinazione, semplicemente si rifiuti per iscritto di avvalersi in futuro di servizio pubblico e di famigliari per cure anti covid o influenza . Si affidi alle risorse di madre natura autoriparatrice o soccombente. Si rivolga al settore privato a spese sue o stipuli assicurazione se ne trova una che accetta le sue condizioni di astensione o diffidenza per vaccini o altri farmaci ,trasfusioni ecc..Oppure rifiuti preventivamente presso un notaio , se non vuol spendere, ogni tipo di cura e rinunci ad ogni azione di rivalsa .Una volta che si viene ricoverati..i medici temono come la peste le cause legali per malapratica…cui magari spesso e volentieri ricorrono quelli che da sani presunti invulnerabili erano contrari o diffidenti…nei confronti di vaccinazioni, farmaci, interventi, esami , prelievi.
Se fossi bonzo brucerei
Se fossi coraggioso reagirei
Se fossi uomo piangerei
Se fossi tempo mi fermerei
Se fossi pace cesserei
Se fosse amore odierei
Se fossi cieco vedrei
Se fossi forte colpirei
Se fossi debole urlerei
Ma sono cavia, prima ancora che per legge, per consuetidini di gregge.
Sono imbattibili, uccidono la bellezza e la creatività.
Sono amministratori della vita. Di una vita che credono corrisponda a norme, morali e superstizioni.
La scintilla è pronta a fare il suo lavoro