Usacli Montagna un anno dopo
di Giovannino Massari
All’incirca un anno fa su questo stesso GognaBlog infuriava la polemica sulla liceità o meno dell’attività Outdoor dell’Usacli Montagna ed io stesso ero stato oggetto di una minacciosa diffida da parte del Collegio Guide Alpine del Piemonte per abusivismo motivata dall’aver tenuto in veste di formatore alcune lezioni ad un corso per Tecnici Usacli di Arrampicata Sportiva (dal quale Collegio sarebbero gradite pubbliche scuse dal momento che il fatto non sussiste…). Vedi https://gognablog.sherpa-gate.com/rivoluzione-nelle-professioni-di-montagna/ ma anche
https://gognablog.sherpa-gate.com/risposta-a-giovannino-massari/, https://gognablog.sherpa-gate.com/istruttori-e-falesia-di-nuovo-bufera/ e https://gognablog.sherpa-gate.com/novita-regionali-sulle-guide-alpine/ .
Ad oltre un anno di distanza dalla nascita della nostra associazione Usacli Arrampigranda ASD è sicuramente opportuno tracciare un primo bilancio della nostra attività.
Con 140 tesserati, 12 corsi di sport climbing outdoor nel 2021, la collaborazione per lo sci alpinismo con il monregalese e costola del CAI Sci Club 3 Rifugi, la collaborazione con il liceo Sportivo “Vasco-Beccaria-Govone” di Mondovì, quella con il Consorzio Sinergie Sociali di Alba e per finire anche quella con una guida alpina (con il placet dei suoi superiori), diventata anche Tecnico di Terzo Livello Usacli (abilitato nelle ASD Usacli all’insegnamento (agli associati) di Alpinismo, Arrampicata Sportiva e Sci Alpinismo) direi che l’attività della nostra ASD non è più una lontana chimera ma una solida realtà perfettamente legale e giustificata anche dai numeri e dal successo ottenuti.
Una realtà che evidentemente va a coprire un vuoto che si era creato in ambito promozionale e didattico-formativo e che andava colmato a beneficio, secondo me, di tutti gli operatori del settore (ditte specializzate, negozianti e guide comprese) ma ancora di più per i fruitori, giovani e meno giovani, che hanno trovato nella nostra associazione un ambiente accogliente e le persone giuste per approcciarsi alle varie specialità della montagna.
Naturalmente, come su questo blog, molti all’esterno hanno tentato di opporsi, di gridare allo scandalo o di cercare di ignorarci come non esistessimo continuando a citare erroneamente la legge 6/1989 (che tratta di professionismo e non c’entra per nulla con l’ambito promozionale associativo e che si occupa inoltre di turismo e accompagnamento che peraltro non competono all’Usacli che si occupa invece a pieno titolo di promozione, didattica e formazione), tentando vanamente di arroccarsi su privilegi e posizioni antiche e ostacolando quel nuovo che avanza senza avere nemmeno l’onestà intellettuale di ammettere che esistono altre realtà per l’outdoor su roccia affiliate al CONI e legalmente riconosciute (e non parlo solo di Usacli) nelle quali a vincere sono unicamente lo sport e i suoi giovani praticanti. Mi riferisco per esempio a Stefano Michelazzi che poche settimane fa, sempre su questo Blog, alla precisa domanda “possono le Associazioni fare corsi su roccia?” risponde con questa affermazione: “solo le Guide possono agire “professionalmente” outdoor mentre le associazioni no. Quando invece le Associazioni Sportive Dilettantistiche Usacli possono legalmente proporre attraverso i loro tecnici e unicamente ai loro associati corsi di Arrampicata Sportiva, Sci Alpinismo e Alpinismo, tutte attività inserite da alcuni anni negli sport di interesse CONI.
Michelazzi come guida e come membro della commissione abusivismo stupisce per la scarsa conoscenza del fenomeno o, peggio, per il fatto di ignorarlo deliberatamente eludendo la domanda diretta.
Ma al di là di questi piccoli incidenti di percorso torniamo alla nostra ASD Arrampigranda.
Parallelamente ai corsi per neofiti abbiamo valorizzato varie aree di bouldering o di sport climbing come ben spiegato (asieme al nostro operato e allo spirito con cui ci siamo mossi) sull’articolo in tre puntate apparso su Planetmountain (https://www.planetmountain.com/it/notizie/arrampicata/arrampigranda-anno-zero-boulder-ponte-murato-valle-ellero.html).
Più in generale ho invece constatato per la nostra iniziativa grande interesse e solidarietà in tutta Italia, tanto che si sono moltiplicati i corsi per tecnici sia di arrampicata sportiva che di scialpinismo e stanno fiorendo di conseguenza le nuove Associazioni Sportive Dilettantistiche mirate su tutto il territorio nazionale.
Mi auguro personalmente che il movimento si propaghi in tutta Italia in modo che molti possano avvicinarsi agli sport di montagna attraverso i nostri tecnici che sono non solo preparati con collaudati protocolli e quindi estremamente affidabili ma soprattutto realmente innamorati di quello che fanno, come peraltro diverse guide che conosco e stimo (perché oltre i titoli restano in primis le persone), che è poi l’unico modo che conosco per trasmettere realmente una passione.
Unico rammarico del tutto personale è il fatto che questa bella novità sia arrivata al limite della mia età pensionabile e non come avrei voluto nei miei anni più verdi quando in tanti speravamo nell’apertura delle guide alpine alla figura di Maestro d’Arrampicata [malauguratamente mai nata (fino a un anno fa, NdR)] e per la quale molti, come me, si erano iscritti e avevano superato l’apposita selezione; certo le figure non sono paragonabili dal momento che una è a livello promozionale e l’altra sarebbe stata a livello professionale, ma questo poco conta vista la libertà di azione del tecnico Usacli e in ogni caso meglio tardi che mai…
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Se eliminano le Z “simbolo di sostegno alla Russia” che fine farà Zorro?
https://www.youtube.com/watch?v=CP85h-HhjsM
A ognuno il suo seggiolino e vissero tutti felici e contenti…
Caro Michelazzi
Ecco le tue parole:
“Le associazioni sportivo dilettantistiche possono organizzare corsi di arrampicata / via ferrata / scrambling abseiling outdoor?
Assolutamente no. Due sentenze del 2004 e del 2005 del Tribunale di Milano più altre sentenze di Cassazione ribadiscono il concetto che le associazioni sportive non possono operare professionalmente in ambiente naturale e con l’utilizzo di tecniche ed attrezzature alpinistiche. Rimane libertà in ambito artificiale ovvero nelle palestre di arrampicata indoor. Unica eccezione il Club Alpino Italiano nei limiti imposti dalla Legge 6/89”
Sull’abilitazione professionale, che viene fuori opportunamente nella risposta solo nella seconda frase dopo un perentorio “Assolutamente no.” (bravo, discreto sofismo), siamo perfettamente d’accordo dato che le guide alpine sono gli unici professionisti abilitati all’outdoor tuttavia anche il mondo delle associazioni sportive dilettantistiche affiliate al CONI ha la possibilità, unicamente in ambito promozionale e soltanto con i suoi associati, di fare corsi outdoor con tecniche ed attrezzature alpinistiche al pari delle guide alpine (questo solo dopo il 2017 grazie all’inserimento degli sport di montagna nell’elenco di interesse CONI) mentre dalla tua risposta un po’ sibillina sembrerebbe di no.
Ti informo che al Co.na.GAI non ho proprio nulla da chiedere dato che l’Usacli Montagna ha tutte le carte in regola per fare quello che sta facendo in ambito Outdoor e sono semmai altri a disturbarla con ingiustificate diffide dalla sua opera di formazione tecnici e di promozione degli sport di montagna.Sinceramente non è nella mia natura e non ho nessuna voglia di fare la guerra per cui ti dico semplicemente: godiamoci i nostri rispettivi e meritati ambiti; io, come appassionato di Outdoor, ho trovato nel nostro dell’Usacli una dimensione che cercavo da tempo e, attraverso di essa, spero di continuare a sviluppare tutte le idee che ancora ho in mente per poterle trasmettere ai pochi o tanti che le vorranno seguire.
Ciao Stefano, ti auguro un’ottima stagione di arrampicata ormai alle porte.
Peace&Love
Bravo Giovanni! E come la figura di Maestro di Arrampicata, anche quella di Maestro di scialpinismo, anche perché a te, fortissimo scalatore, chi te lo fa fare di andare a sciare per poter portare la gente a scalare? O a me chi lo fa fare di imparare a scalare forte per portare la gente a sciare? Si sta semplicemente evolvendo un sistema obsoleto e a volte anche sbagliato.
Forza Arrampigranda!
W la Montagna per Tutti!
Caro Massari, a precisa domanda il sottoscritto ha risposto e siccome sei proprio tu ad indicarlo:
“Mi riferisco per esempio a Stefano Michelazzi che poche settimane fa, sempre su questo Blog, alla precisa domanda “possono le Associazioni fare corsi su roccia?” risponde con questa affermazione: “solo le Guide possono agire “professionalmente” outdoor mentre le associazioni no.”;
mi stupisce che poche righe più sotto, mi accusi di aver eluso la domanda:“Michelazzi come guida e come membro della commissione abusivismo stupisce per la scarsa conoscenza del fenomeno o, peggio, per il fatto di ignorarlo deliberatamente eludendo la domanda diretta.”
Scarsa conoscenza della lingua italiana? Sul resto del tuo scritto evito di proposito risposte di tipo tecnico-giuridico, ambito per il quale puoi tranquillamente scrivere al Co.Na.G.A.I., chiedendo informazioni in proposito.
Saluti.
Mi sa che tutto quello che c’era da dire e commentare è raccolto nei 167 commenti degli articoli citati. Trovo strano che nemmeno uno degli affezionati “gognisti blogghisti” questo giro non abbia niente da scrivere. Per quanto mi riguarda un’unica nota: il nome Usacli è veramente brutto, per non dire di peggio, sembra un medicinale.
Ciao Massimo, nessuna contraddizione e ti chiarisco subito l’arcano.
La guida in questione ha fatto il corso da tecnico Usacli e collabora con noi, peraltro solo da 2022, come tecnico e, del tutto incidentalmente, ha il brevetto da guida, mentre per la sua attività di accompagnamento lavora come libero professionista.
Con lo sci club affiliato al CAI collaborano i nostri tecnici di Ski Alp dopo previo doppio tesseramento degli interessati per un’attività di gruppo sportivo.
Mi lascia interdetto questo scritto che di fatto si contraddice, o meglio ci dice che i corsi o promozioni o quel che sia possono essere appannaggio anche di altre associazioni e non solo unicamente alle Guide Alpine che ne richiedono l’unica legittimità professionale. Poi però scopro che i corsi in questione sono di fatto “coperti” giuridicamente da una Guida Alpina, e addirittura il CAI ( che insieme alle Guide, senza però scopo di lucro) può agire in terreno outdoor) qualcuno mi spiega? Intendo dire, senza la presenza di una Guida all’Interno di questa associazione i corsi e le promozioni turistiche di arrampicata posso essere svolte? Nessuna polemica ero solo curioso di capire meglio grazie