Clonare il cane per 50.000 dollari

Clonare il cane per 50.000 dollari
di Federico Giuliani
(pubblicato su it.insideover.com il 5 febbraio 2025)

Lo spot pubblicitario di Sinogene è toccante. Un’automobile investe e uccide Banco, un labrador che stava giocando all’aria aperta insieme alla padrona. La donna è distrutta: nelle settimane successive all’incidente, ogni volta che rientra a casa, è travolta dal dolore e sente la mancanza del suo amico a quattro zampe. La clip mostra però lo spirito del cane che resta nell’appartamento, vagando per sette giorni in attesa di essere chiamato in paradiso.

Nel momento in cui un angelo si materializza per portare Banco in un “posto felice”, la padrona si accorge di aver conservato alcuni peli dell’animale in un vasetto. È a quel punto che ha un’illuminazione: consegnarli a Sinogene per far clonare il cane. Il filmato termina con una scena girata sei mesi più tardi: la padrona sorridente che abbraccia un cucciolo identico a Banco.

Questa è una delle pubblicità realizzate da Sinogene Biotechnology, una società cinese di biotecnologia leader nella tecnologia di clonazione animale per privati. L’azienda è impegnata a raccogliere ordini in patria e all’estero per un servizio particolare che consente ai proprietari di “incontrare” nuovamente i loro amati animali domestici deceduti.

“Together Forever”
Uno degli slogan di Sinogene è “Together Forever” (“Insieme per sempre“). Molti clienti di questa azienda cinese raccolgono campioni di tessuto dai loro animali domestici mentre sono ancora in vita e ordinano cloni dopo la loro morte.

Come funziona il processo di clonazione? Dura dai sei ai dodici mesi. Vengono prelevate alcune cellule da un campione di tessuto cutaneo di 2-3 millimetri quadrati dell’animale che deve essere clonato. Gli scienziati estraggono il nucleo, che viene successivamente impiantano in un ovulo “vuoto”. Questo stesso ovulo viene quindi inserito nell’utero di una madre surrogata che darà alla luce il clone.

Gli animali appena nati vengono allevati da Sinogene e consegnati dopo tre mesi. In termini di genetica, un cane e il suo clone sono identici al 99,9%. “Se vengono allevati dallo stesso proprietario e nello stesso ambiente, finiscono addirittura per assomigliarsi anche nel carattere, ha spiegato Mi Jidong, presidente di Sinogene, nel corso di una vecchia intervista. Il signor Mi, studi in Farmacia, ha fondato Sinogene nel 2013 e ha prodotto il suo primo cane clonato nel 2017. L’azienda, nel momento in cui scriviamo, clona cani, gatti e cavalli.

Combattere la morte
La clonazione ha un costo. Il tariffario di Sinogene è di 50.000 dollari per la replica di un cane e 40.000 per quella di un gatto. Nel 2022, la società è riuscita a clonare un lupo artico nel tentativo di far progredire i suoi programmi di ricerca e sviluppo per la conservazione di animali rari e in pericolo di estinzione.

Sul sito web di Sinogene si legge che la mission aziendale consiste nel “ripristinare la felicità e la compagnia attraverso la tecnologia di clonazione all’avanguardia”, mentre la visione coincide con la creazione di un “futuro sostenibile per la vita e per l’amore”.

A chi chiede a Mi se gli animali domestici clonati sminuiscano il valore della vita, lui risponde che è proprio grazie a Sinogene che le persone hanno iniziato a dedicare più attenzione alle loro bestiole replicate. “Probabilmente li trattano con più amore perché li hanno già persi una volta”, è la replica del fondatore di questa azienda che promette di offrire conforto a chiunque abbia perso un animaletto speciale.

Sinogene non è l’unico attore attivo nel business della clonazione di animali, ma è uno dei più famosi. In ogni caso, le organizzazioni per il benessere degli animali sono preoccupate per la diffusione di una pratica del genere. C’è chi fa notare come gli animali clonati siano più inclini alle malattie e chi evidenzia l’alto tasso di fallimento delle clonazioni. Per la cronaca, un rapporto del 2018 della Columbia University di New York ha stimato il tasso di successo medio a solo il 20%. Certo è che Sinogene non intende fermarsi.

Clonare il cane per 50.000 dollari ultima modifica: 2025-04-29T04:04:00+02:00 da GognaBlog

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8 pensieri su “Clonare il cane per 50.000 dollari”

  1. Questo articolo mi ricorda una vecchia barzelletta:
    Una signora rimasta vedova ancora in giovane età, andava a fare visita al marito e usciva dal cimitero camminando all’indietro. Dopo un po’ di giorni un signore incuriosito le domanda di questo suo strano modo nell’ uscire dal cimitero e lei:
    – mio marito mi diceva sempre ” hai un culo che farebbe resuscitare i morti!”

  2. Vedrai, Antonio, che nel cassetto ci saranno già le modifiche di legge!

  3. Quindi il “clone”eredita tutto…!
    Anche il suo legittimo patrimonio,chissà che beghe tra notai ed ereditari, che ridere!

  4. Interessante che si confonda l’atteggiamento con il carattere, come se duplicando un essere vivente tu possa duplicarne la vera essenza.
    Certamente lo fanno con gli umani. 
    In Blade Runner è dipinto un possibile futuro in cui sono rari gli animali veri e si ricorre a replicanti, più o meno di buona qualità.

  5. “Mi sembra una figata.
    Di sicuro lo fanno anche con gli umani, ma chissà quanto costa…”
     
    Sai che figata, mi pare che si sia già abbastanza a ‘sto mondo!
     
    Eppoi potrebbero permetterselo perlopìù quelli che non apprezzo nemmeno in originale…

  6. Se clonare un cane costa 50.000 dollari, quanto sarebbero disposte a pagare moltissime persone per un loro caro?
    La tecnologia senza senso morale è un’aberrazione.

  7. Tentativi, fallimentari, per tentare di contrastare l’angoscia di morte.
    E detto en passant, un chiaro segno della folle deriva animalista contemporanea.

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