Si continua a pagare mentre spunta il sentiero alternativo. Si tratta del tormentone estivo del tornello di Seceda (Val Gardena) che invece di scoraggiare la gente ha favorito code storiche alla funivia.
Finita la tregua del tornello in val Gardena
(ora si paga)
a cura della Redazione di ANSA
(pubblicato su ansa.it il 28 luglio 2025)
E’ finita la tregua del tornello lungo il sentiero sul Seceda, in Alto Adige, preso letteralmente d’assalto da migliaia di turisti del selfie che salgono in funivia.
I primi di luglio l’iniziativa di protesta dei contadini, proprietari dei pascoli, era finita sulla stampa nazionale e internazionale. Il tornello era però rimasto attivo solo poche ore. Ora però viene nuovamente riscosso l’ingresso di 5 euro al ‘sentiero dei selfie’ (esclusi residenti e bambini), come riferisce il quotidiano Alto Adige.
“Il nostro era un grido d’aiuto – spiega al giornale Georg Rabanser, uno dei quattro proprietari dei terreni – Ci aspettavamo una chiamata da parte degli amministratori provinciali. Invece niente. Abbiamo letto solo dichiarazioni sui giornali. Chiacchiere; nulla di concreto. Non abbiamo ricevuto neppure lettere di diffida. Per cui andiamo avanti. In Provincia devono capire che mentre gli impiantisti guadagnano fior di quattrini dall’assalto turistico, noi abbiamo solo costi e danni. Oltre ai rifiuti abbandonati e ai prati rovinati dal passaggio di orde di turisti maleducati“.
L’Apt fa presente di aver assunto quattro ranger che girano, controllano che i turisti rimangano nei sentieri, non danneggino i prati e non facciano volare droni. “Le cose sono notevolmente migliorate. E anche il problema dei rifiuti abbandonati non è grave come viene raccontato. Si è fortemente ridimensionato“, racconta all’Alto Adige Lukas Demetz, presidente dell’Apt di Santa Cristina, che si dice deluso della riattivazione del tornello.
“Non si capisce su che basi giuridiche possano incassare il ticket per il pedaggio. La verità è che i proprietari vogliono solo incassare. Hanno installato il tornello dopo che gli impiantisti hanno risposto negativamente alla loro richiesta di indennizzo. Stessa risposta da noi dell’Apt. Del resto se dovessimo pagare i quattro proprietari dei terreni del Seceda, dovremmo fare altrettanto con tutti gli altri. Non è pensabile“, così Demetz. “Comunico ufficialmente che il tornello sul Seceda è in funzione e fa pagare. Perciò ne consegue che la storia della provocazione è un’autentica balla“, commenta su Facebook il presidente di Cai Alto Adige, Carlo Alberto Zanella.
Seceda, l’associazione turistica boicotta il tornello
(«vi spieghiamo il sentiero alternativo per aggirarlo e non pagare»)
di Benedetta Pellegrini
(pubblicato su corrieredellaltoadige.corriere.it il 1 agosto 2025)
Mentre il tornello a pagamento sul sentiero del Seceda continua a far parlare di sé e a dividere le opinioni, accanto alla struttura c’è ora un addetto incaricato di informare i turisti: non è obbligatorio pagare. Esiste infatti un percorso alternativo, poco più lungo, che consente di aggirare il varco e raggiungere comunque il celebre punto panoramico sulle Odle. Anche Dolomites Val Gardena, l’organizzazione che coordina la promozione turistica della valle, sta preparando un cartello informativo da posizionare proprio accanto al tornello, per chiarire che si tratta di un’iniziativa privata e che, camminando un po’ di più, esiste un’alternativa gratuita.
La presa di posizione degli impiantisti
Intanto si susseguono le prese di posizione. Helmut Sartori, presidente altoatesino dell’Associazione esercenti funiviari (Anef) sottolinea che: «Le funivie vengono spesso indicate come principali imputate del problema, ma il contingentamento degli ingressi dovrebbe avvenire alle porte delle città». E aggiunge: «Non dobbiamo generalizzare. Abbiamo giorni ad altissima affluenza in determinati hotspot dell’Alto Adige, ma anche periodi molto più tranquilli. Non tutte le valli vivono la stessa pressione. Alcune sono semplicemente più esposte di altre». Sartori fa riferimento anche alla giornata più discussa dell’estate: martedì 22 luglio 2025, quando immagini e video di code chilometriche all’impianto di risalita Seceda hanno fatto il giro del web, accendendo le polemiche. «Il giorno prima pioveva e anche le previsioni successive non erano buone. Quel martedì è stato l’unico giorno con bel tempo in tutta la settimana. È normale che i turisti abbiano scelto di salire proprio quel martedì». Per Sartori, dunque, non si tratta di un sintomo permanente, ma di una criticità episodica amplificata da determinate circostanze.
I social dettano la linea
Sullo sfondo, tuttavia, c’è un cambiamento profondo: quello dei flussi turistici guidati dai social. Secondo i dati della società di pagamenti mobili SumUp, il 77% degli utenti di TikTok usa la piattaforma come ispirazione per scegliere la meta delle vacanze, il 62% ritiene affidabili i contenuti dei travel creator e uno su due ha acquistato un soggiorno dopo aver visto un video. Stando all’analisi, proprio le Dolomiti si trovano al primo posto tra le mete italiane più consigliate dagli utenti di TikTok, davanti a località come Portofino, Val d’Orcia, Alberobello, Matera e tante altre. È la logica dei trend virali: un panorama suggestivo, un video ben montato e in pochi giorni una meta, anche da sconosciuta, può diventare irrinunciabile. Ma così si amplifica il fenomeno del turismo mordi e fuggi: si arriva, si scatta una foto e si torna indietro. E la pressione si concentra sempre più in pochi punti iper-iconici, mettendo a dura prova il territorio e le sue capacità di accoglienza, oltre che la quotidianità dei residenti.
Il commento
di Carlo Crovella
La sensazione è che, in Dolomiti, non tutti siano d’accordo con flussi turistici incontrollati, anche se da questi derivano consistenti flussi finanziari per gli operatori del settore. Il sottostante link fa accedere ad un servizio TV in cui viene dato spazio a personaggi “locali” che non approvano per nulla il turismo di massa.
Neppure io approvo il turismo di massa, anzi. Però con riferimento alle Dolomiti la domanda è: come alternativa al turismo di massa, i locali intendono un turismo dai comportamenti moderati, ma spartano nei consumi, o intendono un turismo più stanziale in loco e quindi che “spende” di più rispetto ai turisti mordi e fuggi?
Sono due ipotesi diametralmente opposte: io naturalmente mi allineo alla prima, ma ho l’impressione che, quando molti locali criticano il turismo di massa, in realtà auspicano la seconda ipotesi, cioè quella più “consumistica” (per gli operatori del luogo).
Però non credo che, quella, sia la soluzione ideale per la tutela dell’ambiente…
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Con quelli come te…ma? …. come fai a dirlo? Non sai veramente nulla di me … Fai ipotesi fantasiose..
Ma poi alla fine io non mi offendo per nulla però mi meraviglio di come tu possa avere così tanta rabbia dentro ….. passatempo dici…..mi sono quasi eccitato…….
fetido, ma non lo capisci? con quelli come te mi rapporto solo così. Non perdo tempo. Mi spreco solo con chi ne vale la pena, tu sei solo un passatempo, troppo poco per discutere con una come me. Lo capisci?
Colpita e affondata eh ?
Parti all’attacco ,come un cane dietro il cancello……non sai più che dire e continui ad offendere perché non hai argomenti….sei patetica…..ma rimango dell’idea che vivi male, invidia e rabbia ti consumano…..io la mano te la tendo sta te accettare ….. ciaoooo
ah fetido, ma quindi sei il re del nero, appartieni alla categoria dei furgonati, “scarpe grosse, scarpe grosse”, quelli che si lamentano dei meridionali ma sono i primi a non pagare le tasse. La feccia del nordest in pratica, ora capisco perché il nomignolo “fetido”, si riferisce alla puzza dell’evasione. Tutto chiaro!
Eugenia…. Eugenia….vivere nell’invidia, nell’insoddisfazione e nella frustrazione …non fa bene!!!!!!
La tua arroganza ti ha condito nel vicolo cieco….
1.Parli con uno nato in Friuli
2. Professionista con partita iva.
3. Non ho figli, se permetti le tasse le sto pagando io per te e per la tua prole( scuola e sanità comprese)
La.prossima non sarò più disponibile e gentile nel risponderti o nel suggerirti una visone alternativa della vita.
E ora torna pure nella tua cassaforte a contare le monetine come zio paperone!!!!!!!
Ci vediamo domenica alle 15.00 alla stazione di Lampugnano dove partono i Flixbus x Roma.
Poi andiamo a festeggiare da Yussef il kebabbaro
Dai Eugenia, SPOSIAMOCI!
Non vedi come sei nervosa.
La vita matrimoniale ti darà pace
Lavorare come dannati non esclude il godersi un buon tramonto.
Pensi che sia solo tu a lavorare? Che i fetidi e i lupi, come li chiami tu, non lavorino? Che ne sai di quello che fanno gli altri?
Mi sembri un po’ troppo piena di te.
Però, mi domando, se tutte queste questioni legate alle montagne non ti interessano e sei così oppositiva al riguardo, che ci stai a fare qui? Magari inconsciamente qualche sentimento lo condividi. Comunque stare così agitati fa male. A Napoli dicono che “Dalle e dalle se scassa pure o’ metalle”. Da sapere: i meridionali dopo l’Unità d’Italia sono stati fondamentali per far risollevare il Nord d’Italia da alcune sue crisi.
ciao fetidi e lupi, sto vomitando a leggere i vostri messaggi melensi e idealistici. Vi lascio ai vostri tramonti gratis: la sanità non lo è, come molte altre cose, ma tanto ci sono quelli che ve la pagano, potete continuare a godervi i vostri tramonti gratuiti. Fetido: senza il nordest – pieno di tutti i suoi difetti – stareste li a togliervi e mangiarvi le pulci come i babbuini, al pari di molti altri paesi del terzo e quarto mondo, con i quali condividereste le sorti. Porta rispetto per chi tira avanti la baracca.
Cara Eugenia , ci avrei scommesso che eri del nord est….ti informo che i tramonti sono gratis…per tutti, bisogna solo avere il cuore per guardarli. Io ti ringrazio ma non te l’ho chiesto io di reggere la baracca e di non farci volare a picco quindi se lo fai fallo per te e non per me…
Guarda la vita è troppo breve …..cerca di godertela un po’…fa bene a te e achi ti circonda….
Tempo per vivere , tempo per respirare
Eugenia, spero che i tuoi figli e figlie non leggano ciò che scrivi qui. Cerca di non ledere in loro la stima che hanno di te. Nella formazione di una persona di cui siamo responsabili, lavoro, soldi e beni materiali vengono dopo il rispetto per sé stessi e per il prossimo, anche quando il prossimo non ci piace. Quindi direi insultaci di meno e pensa ad altro.
fetido, la puzza della tua inutilità sociale arriva fin qui nel lontano vicentino. Stai tranquillo che è grazie a quelle e quelli come me se non coliamo a picco, buoni tramonti finché te li potrai permettere…
Scusa Eugenia ma non dovresti essere impegnata ad accumulare immensi beni materiali per poi farli ereditate alla tua prole? Perché perdi tempo con persone che hanno a cuore l’ambiente e si possono permettere di godersi un’alba o un tramonto … Troppo difficile eh? Meglio stare in gabbia…,,
dovete sperare che i NAR arrivino anche là, non vedo altra soluzione…ah no: a nessuno interessa, basta andare in altre zone e problema risolto!
@ 65
“Fabio e tu come li definiresti?”
Traendo ispirazione dalla fantascienza, io quasi quasi li chiamerei gli ultracorpi (vedi il celebre film “L’invasione degli Ultracorpi”).
Oppure – ma senza voler fare paragoni storici – propenderei per l‘Orda d’Oro, nel senso che i turisti in Val di Fassa e Val Gardena sono un’orda e l’orda viene accuratamente spennata dei propri soldini.
Non ho mai dato del fascista proprio a nessuno in vita mia…qui al massimo ho detto trattarsi di opinioni a posizioni fasciste.
Ma Bertoncelli, che taccia gli altri di ignorantezza ma non spiega mai perché, non capisce la differenza e non è capace di leggere senza gli occhiali del proprio pregiudizio.
Fabio e Matteo siete troppo intelligenti per cascare in queste dinamiche …..ricordatevi che dividi et impera …funziona anche così…..
Con la sua risposta (64) Matteo *** nega una verità chiara come la luce del sole.
Per di piú si dimostra pure parecchio sprovveduto, in quanto i commenti nel GognaBlog sono disponibili a chiunque per una verifica. In tantissimi dei suoi – nel corso degli anni – compaiono offese; una delle preferite è “fascista”. Accade quando si osa esprimere opinioni – in genere di tema politico – differenti dalle sue.
Insomma, se viene sorpreso con le mani nella marmellata, lui nega. Altrimenti si inventa: “È stato lui a incominciare!”, oppure: “Sei un fascista!”.
Il buon Matteo pare vivere “in un mondo strano tutto suo, fatto di figure di cartone e di tante bambole di stoffa” (cit.). Un mondo che esiste solo nella sua mente.
E’ finita la tregua del tornello lungo il sentiero sul Seceda, in Alto Adige, preso letteralmente d’assalto da migliaia di turisti del selfie che salgono in funivia.,..
Fabio e tu come li definiresti?
Bertoncè, inutile continuare a cercar di provocare: io non ho MAI insultato per primo e quando ho insultato, l’ho fatto con il fioretto dell’intelligenza e dell’ironia.
Ma forse non sei attrezzato a sufficienza per capire queste parole complesse.
In compenso, come al solito, resti incapace di argomentare le tue posizioni e rispondere alle domande come dall’altra parte.
Eugenia non scherza. Con Il Fetido ha veramente esagerato. Sembrerebbe appagata dall’offendere. Non la giudico, esprimo solamente la sensazione che mi dà con quel suo modo di esprimersi.
@ 61
Bisogna trattenersi dagli insulti. A volte riesce difficile, ma ci si deve sforzare.
Per esempio, Matteo non ci riesce.
Brava Eugenia essere schiavi del sistema ed esserne felici è la chiave per non suicidarsi….
Fabio…i subumani sono un problema…..comunque i veri eredi di Hitler…. non saprei aiutami tu a dirlo……
Emulo di MR:
Non può dirmi di no:
” La proposta è troppo ricca
ed Eugenia ci si ficca.”
Cla ed Eugenia: prossimamente sposi?
Ragazzi, avvertitemi: verrò alla cerimonia. Me la gusterò sgranocchiando popcorn.
@ 52
Pensi davvero di farle la proposta?
Non ci vuoi pensare un po’?
Conosci questa storia? Due poliziotti napoletani chiamano il comando: “Commissa’, hanno ucciso un uomo!”. “Ah, e che è succiesso?”. “Una donna stava lavando i pavimenti, il marito e’ rientrato e… ha fatto delle impronte”. “E allora, presto, intervenite!”. “Eh, commissa’, aspettammo che s’asciuga!”.
@ 51
Hai ragione, l’aggettivo praticoni non l’ho messo per errore di seguito a settantenni.
I nonni li ho chiamati in causa perché sembri sottendere che essi abbiano fatto vivere nella bambagia i loro figli, dandogli nessuna educazione alla responsabilità, perché tanto soldi e beni glieli avrebbero garantiti loro, all’infinito.
@ 50
Protezione del gregge – lupo.
Simpatico e geniale.
ahaha, valuto la tua proposta solo per invitare i bloggisti e, finalmente, rivelarmi 😉 Matteo, leggi bene per favore: so che a differenza di altri tu lo sai fare, e capisci benissimo che cosa sto condannando. Nessuna incoerenza da parte mia, men che meno personalismi.
Il commento era il 43.
Pensare a te mi fa dare i numeri!
#51:
io aberro tutto ciò che viene dagli anni ’50 in poi, mia generazione compresa. E mi sto battendo per uno scossone morale sui tutti i fronti
#43
Io personalmente lavoro molto, ho obiettivi di vita che non sono rivolti al come spendere il mio tempo libero – per intenderci, sono una che studia e si applica nella propria sfera professionale a tempo pieno -, e se ho desideri sono legati alla mia famiglia, all’incremento del mio patrimonio, ad acquisti strategici di cui spero, un giorno, beneficeranno i miei figli e figlie.
#35
Non dimentichiamoci che il benessere conquistato da quanti ne godranno fino alla fine dei propri giorni…senza vedere gli effetti a lungo termine del proprio disimpegno morale e sociale
Ma solo solo io a vedere una certa mancanza di coerenza e una contraddizione interna a questi interventi di Eugenia?
Rivendicare orgogliosamente di fare quello che se fatto da altri in passato è esecrato?
Più che localismo è personalismo…di cui il localismo è una declinazione.
Cara Eugenia
Dopo aver letto il tuo commento 44, volevo porti una domanda:
Ma valuti anche proposte di matrimonio???
Ti spiego: ho 63 anni, scapolo senza figli, però vorrei passare questi ultimi anni che mi restano con accanto una donna che mi ami, che mi capisca, che mi accetti per come sono. Dopo aver letto il post, tu mi sembri proprio la donna giusta: concreta, determinata, che non si ferma davanti agli ostacoli ma li affronta e li supera, ma anche desiderosa di dare amore e affetto.
Ho una certa sicurezza economica: immobiliare, azioni, obbligazioni, titoli, contante e oro, tanto oro!
Sono pulito, faccio la doccia tutto i giorni, lavo spesso i denti e cambio le mutande. La salute non è il massimo, però per te potrebbe essere un vantaggio, se schiatto prima è tutto tuo!!!
La differenza di età ( 30/40 anni) non è un problema, l’importante è l’amore…vero???
Ti prego non dirmi di no! Il mio cuore palpita per te!!!
Naturalmente al matrimonio inviteremo tutti i commentatori del blog.
Lupo, certo che ne ho ovviamente idea: sono le stesse identiche cose che ho fatto e sto facendo io, pagandole il quadruplo dei baby boomers a parità di potere d’acquisto. Per quanto riguarda la generazione delle due guerre, io non ne ho mai fatto menzione: come hai mezzo intuito, io aberro tutto ciò che viene dagli anni ’50 in poi, mia generazione compresa. E mi sto battendo per uno scossone morale sui tutti i fronti, anche se vengo per questo tacciata di beghismo locale da quelli grandi come te 😉
Qualcuno l ha definito branco penso più al gregge, anche se mi chiedo come possa essere che sia un lupo alla sua tutela…ovviamente scherzo.
Per q.r.i tornelli,giusta la trariffa qualunque essa sia e non mi riguarda.
Pillole per dormire,per erezioni tristi ,o per restare svegli e vitaminizzati…una più una meno che differenza fa ? una “pillola”d aria buona mista panorama doc UNESCO? Quelle sono mica gratis!
Lassù fin che l industria turistica tira a Roma son contenti.
Le chiacchiere contrarie o a favore su gli sciami turistici dentro a un blog cambieranno ben poco la situa.
Interessanti gli ultimi scambi tra generazioni!Lupo/Eugenia
eh no, lui non è piegato dai dispositivi di foucaultiana memoria, lui riesce a piegarli al suo volere. Lupo, per quanto ti riguarda, non perdo tempo a risponderti, impara prima a leggere, dopodiché ci potremmo confrontare inter pares.
Vi rendete conto che qui ognuno dice come si dovrebbe fare per essere nel giusto, mentre lassù le cose vanno esclusivamente come chi le ha in casa, vuole che vadano?
Cominetti non farmi ridere con le tue definizioni sulle masse umane. Se ci sei in mezzo anche te, ne fai parte con pregi e difetti.
Marcello Cominetti mi ha elevato da prete vaticano (non sono un prete) a pontefice. Mi sembra un po’ eccessivo. Non penso di star pontificando.
Se dire feccia umana è lecito, di persone che sono attratte da una cosa di per sé bella, un panorama, un paesaggio emozionante, prese dal desiderio di condividere! In qualche modo sono anche umili, perché non si avventurano dove sanno che non sarebbero capaci di muoversi, vanno sul sicuro, non scomodano i soccorsi. Magari in quella feccia ci sono graziosi marmocchi e fanciulli, donne (Eugenia, dove sei?).
@ 35, 43
Eugenia, ho un po’ l’impressione che tu faccia confusione tra generazioni. Sei piuttosto avvelenata con chi ha 65 – 70 anni. Questi sono nati tra il ’55 e il ’60 e si sono ritrovati, negli anni cosiddetti d’oro, bambini, avendo già faticato più di quanto pensi. Forse sì, sbagli generazione, magari dovresti prendertela di più con chi è nato un po’ più tardi, ma questo pure è da valutare con attenzione, perché le situazioni sono sempre molto complesse. Quanto ai genitori praticoni dei settantenni di oggi da te umiliati, dovresti sapere che essi sono nati negli Anni Venti e Trenta del secolo scorso! Non so se tu, e anche io, avremmo avuto la forza morale e fisica di fare quel che hanno fatto loro per sé stessi, i figli e nipoti, la società (primo dopoguerra, Seconda Guerra Mondiale, secondo dopoguerra, fame, guerra civile e via dicendo). Pure chi ha settanta anni oggi ha faticato molto per raggiungere quello che ha, e non sempre è chissà cosa. Hai idea di quanto si è dovuto lavorare per avere una casa, un risparmio, un’auto, una vacanza? Le cose non sono piovute dal cielo, anche se “scoppiò il benessere”. Non offenderei così allegramente chi ci ha preceduti e ti consente di vivere come vivi tu. Marcello Cominetti mi elevato da prete vaticano (non sono un prete) a pontefice. Mi sembra un po’ eccessivo. Non penso di star pontificano.
Chang, dopo questo intervento ho capito che il ritardo galoppa forte nella tua mente. Potrei descriverti, con una probabilità di errore vicina allo 0%, senza neanche conoscerti.
Eugenia/Riccarda, comprendo le tensioni che ti portano a chiedere informazioni sul singolo, ma questo non è il confessionale del grande bordello, tanto caro a molti (elettori), e a chi legge non gliene frega un cazzo di chi sono e cosa faccio.
Se non sbaglio si sta tentando di dare delle soluzioni al problema dell’overtourism, ma qui alzo le mani. Proporre soluzioni come quelle elementari (nel senso proprio di temino di scuola elementare) del chiudere gli impianti, le strade e i rifugi, come fa qualcuno, a parte suscitare ilarità non servirà certo a nulla.
Stiamo assistendo ad un cambiamento epocale, e più che bloccare il fenomeno (ci dovevamo pensare prima) chi vive da vicino queste situazioni finirà per adattarsi, perché nessuno di quelli che decidono veramente farà qualcosa di concreto per arginare il problema.
Ma avete sentito cos’ha detto Zaia sull’argomento?
Sul “se i miei coetanei…” e vabbè, se nascevo ricco e bello…!
ciao Cinesella. No, non lo credo affatto, e non credo neppure che se ne rendano veramente conto dalle risposte che ricevo qui. Io personalmente lavoro molto, ho obiettivi di vita che non sono rivolti al come spendere il mio tempo libero – per intenderci, sono una che studia e si applica nella propria sfera professionale a tempo pieno -, e se ho desideri sono legati alla mia famiglia, all’incremento del mio patrimonio, ad acquisti strategici di cui spero, un giorno, beneficeranno i miei figli e figlie. E ci tengo a precisare che sono una tipa che è partita dal fondo, non una figlia di papà che ha ereditato x mila euro e proprietà di cui oggi beneficia, vivacchiandoci sopra. Nel mio piccolo credo quindi di essere una persona che crea valore aggiunto, che ha una visione rivolta al futuro, che non è piegata su sé stessa e sul proprio “benessere mentale”, qualunque cosa questo voglia dire. E credo che, se i miei coetanei ragionassero così, la società avrebbe un altro sprint, a qualsiasi livello e in qualunque lavoro. Ma purtroppo molti di loro, io compresa, sono figli della “generazione degli allori”, per cui questa fame e questa voglia di emergere, che nel mio caso mi contraddistingue, è riservata quasi esclusivamente ai proletari, e nemmeno tutti! Al giorno d’oggi, infatti, sognano in tanti di non fare un cazzo guadagnando molto, forse perché si guardano alle spalle e vedono i loro genitori, spesso incompetenti e praticoni, che hanno vissuto bene così. Peccato che i tempi sono cambiati. Tu invece, cosa ci dici? a quale estrazione generazionale e sociale appartieni?
@35. Ma credi veramente che ai boomer, che viaggiano sulla settantina, freghi qualcosa delle tue istanze? Invece voi giovani, ammesso (ma ho i miei dubbi) che tu lo sia, cosa state facendo di concreto, oltre al “mestiere” di influencer (quelli sì tutti giovani) che dirige masse di appecorati sugli stessi luoghi traendone forse dei magri benefici economici?
ciò che hai detto, e concordo
date fogo Fetido. Sei talmente scemo che manco ci perdo tempo con un cerebroleso del tuo calibro.
“[…] la definizione esatta è subumani. La massa è composta da subumani sovrappeso, anche presi singolarmente sono dei subumani. Subumani che si accoppiano tra loro e generano prole di subumani…”
Hitler, con gli ebrei, incominciò cosí.
Ci mise dentro anche i disabili mentali, gli omosessuali, gli slavi, gli zingari.
Riccarda, cosa pensi io intendessi con “Io penso che sia il sistema a dover cambiare”?
Eugenia scusa che cazzo vuoi dire?
Metteo la definizione esatta è subumani. La massa è composta da subumani sovrappeso, anche presi singolarmente sono dei subumani. Subumani che si accoppiano tra loro e generano prole di subumani ……
Non dimentichiamoci che il benessere conquistato da quanti ne godranno fino alla fine dei propri giorni – sono in molti qui nel blog che moriranno senza vedere gli effetti a lungo termine del proprio disimpegno morale e sociale -; dicevo, il benessere non è stato conquistato a suon di turismo e progettualità da terzo mondo, bensì da un Italia che produceva ancora (non di non certo immagini e paesaggi da cartolina). Eppure qui nessuno pone mai questi temi, siete ancora lì a discutere di turisti sì, turisti no, “meno male che ci sono zone incontaminate” (ben detto Matteo, un problema morale!), “scappo là e risolvo il problema”, “montagne solitarie dove posso godere appieno del mio narcisimo” e altre puttanate di questo genere. Quando volete porre i veri temi? Noi giovani pendiamo dalle vostre labbra geriatriche.
l’unica cosa di intelligente detta, anticipata da me, insieme ai miei precedenti messaggi. Insieme alle riflessioni di Lupo, che non butterei in toto, anche se abbastanza inutili alla causa. La vera questione è riconoscere l’industria turistica come deleteria per i territori e le comunità che ci vivono, dal valore quasi nullo per una nazione che intende proiettarsi nel futuro. Ma a quanto pare conquisteremo il mondo invogliando la gente a visitare casa nostra! Ottima idea, eccellente strategia!
Eppure…eppure…Lupo non ha tutti i torti e io non riesco a condannare in blocco e senza appello, bollandoli come marmaglia ed imbecilli, quasi sottouomini, chi si affolla in quei posti.
Io non vivo nelle Dolomiti come Cominetti e non posso conoscere le “mille sfumature fondamentali che costituiscono la società delle vallate alpine” però vivo tra la gente e ho incontrato alcuni di questi turisti “da branco”.
Ho trovato anche gente che ha voluto provare a staccarsi dal turismo più consumista, omologato e succhiasoldi (lettini e ombrelloni a 1m-aperitivo-abbuffata di fritto-puntata all’Acquafan-ecc.) per cercare qualcosa di diverso.
Persone che hanno trovato un “posto incredibile” e si sono quasi commossi al Cant del Gal (o Ra Stua o Capanna Alpina).
Io penso che sia il sistema a dover cambiare, quello che propone e impone come divertimento il dover fare qualcosa di “straordinario”, di “eccezionale”, di “strano”, che tu puoi e devi comprare; con il corollario (in realtà il fine) di vendertelo.
Il sistema che ti lava il cervello e ti convince che è bello e che lo puoi avere, lo devi avere. Pagando, beninteso….
E a essere onesti occorre riconoscere che dovremmo dire “ci lava il cervello”, poco o tanto.
Per questo non ce l’ho con chi è parte del branco, sopratutto se è il branco che si è formato per sfuggire dal branco, perché sono conscio di essere anch’io parte del branco, poco o tanto.
Per questo è giusto e doveroso additare e cercare di limitare almeno le situazioni limite (parcheggio Auronzo, nuovi impianti o ingrandimento degli esistenti, ecc.) e moralmente sbagliato dire “tanto posso andare altrove”.
“Diamo un piccolo contributo di stato ai gestori degli stabilimenti balneari “
Cla, ancora? Mi pare che tra facilitazioni, concessioni semiperpetue a costo infimo e evasioni tollerate abbiamo già dato loro abbastanza, ekekazzo!
Sono io che ho scritto di marmaglia e imbecilli. Sintetizzo, allora, in feccia umana. Va meglio?
Nessuno, me compreso, immagino voglia infierire su quella massa in maniera violenta. Sicuramente presi uno a uno saranno tutti bravi ragazzi ma messi tutti assieme rappresentano un qualcosa verso cui il giudizio (e chi sei tu per giudicare? Dai, forza!) Non è positivo. Sinceramente gli ululati del Lupo non li capisco. Si da un soprannome per sembrare quello che non è. Pontifica con frasi buoniste consistenti come bollicine di prosecco. Mah…
E chi l’ha detto che il mare, la spiaggia valgono meno. Basta vedere quelle spiaggia con persone ammucchiate a prendere il sole a mezzo metro una dall’altra. Poi quando vanno via, lasciamo la sabbia riciperta da rifiuti, cicche, fazzolettini, lattine e avanzi di cibo. Certo per tenere questo comportamebto bisogna essere molto riflessivi, direi molto intelligenti.
Ci sono persone che riflettono molto, troppo, per questo poi passano una giornata senza riflettere.
Comunque il mare non vale meno delle montagne, e se le ultime sono trattate come ora avviene è perché già lo si è permesso con il mare.
se ci fosse un minimo di riflessione, non si andrebbe ad ammucchiarsi come formiche, montagna o mare che sia.
Leggendo le notizie quotidiane, e già questo è un atto di intrepido coraggio, sembra che le spiagge italiche attrezzate con lettini e ombrelloni siano semivuote. La marmaglia è tutta in montagna!!! Marmaglia, già lo dice il nome, meglio vada al mare.
Diamo un piccolo contributo di stato ai gestori degli stabilimenti balneari e obblighiamoli a abbassare il prezzo per ombrelloni e lettini, le spiagge se riempiranno di nuovo e si alleggerirà un poco la pressione in val Gardena.
Un selfie viene bene anche in spiaggia!
La domanda va posta a ognuna di quelle persone. Solamente loro possono rispondere, forse non tutte, forse non tutte con precisione. Magari per alcune di esse si tratta di una tappa della loro vita, da cui poi scaturisce una riflessione. Non possiamo sapere.
Signor Lupo io non voglio umiliare nessuno usando la parola “marmaglia”, ma , in quelle situazioni, dove sta il piacere della gita o camminata che sia?
Non ho detto che non tollero. E poi la cosa non era riferita a te, che non hai scritto di marmaglia e imbecilli.
Nella folla, per quando possa darmi fastidio e mi induca a giudizi non buoni, ormai vedo tante singole persone. Magari tra di esse ci sono operatori sanitari o vigili del fuoco che un giorno salveranno la vita a qualcuno di noi.
Sí, ho potuto farlo perché fortunatamente qui decide uno che si chiama Gogna.
Con Lupo 80, che addirittura non tollera critiche alle orde, avrei potuto farlo?
Mi pare che tu l’abbia fatto. Quindi hai potuto.
Posso giudicare negativamente chi accetta di pagare il biglietto per percorrere un sentiero?! O no?
Leggere anche qui di puri e di marmaglia è avvilente. Io io, io… e le montagne!
La presunta marmaglia per me viene prima, e mi fa una certa compassione. Inoltre, in tutta quella presunta ‘marmaglia’, sappiamo chi c’è e cosa fa nella vita? Che cosa ci importa se in agosto c’è la fila per farsi una foto con un certo panorama? Non avete detto che ci sono mille altri posti deserti riservati ai puri e agli intelligenti? Andateci e basta e lasciate in pace gli ignoranti.
Se poi si vuole ragionare sull’impatto negativo che il turismo di massa ha sulle culture locali, se ne parli pure, ma qui, l’umiliazione degli altri, è un’altra faccenda.
https://www.youtube.com/watch?v=L8uGbtmphgk&pp=ygUgdHJvaXNpIHJpY29yZGF0aSBjaGUgZGV2aSBtb3JpcmU%3D
“[…] poi crepiamo tutti.”
Ecco che il Marcello, bello bello, se ne esce con questo promemoria di incoraggiamento esistenziale.
Al che io gli risponderò come una volta fece Troisi: “Mo’ me lo segno”.
Riccarda Soriana, grazie del concedermi la limitatezza del mio cervello da guida. Ma con lo stesso, vivo e lavoro proprio sulle montagne in questione. Ovviamente evito quei luoghi da deficienti (e non perché io non lo sia, anzi) e trascorro con chi mi assoldato piacevoli giornate in solitudine o quasi.
Chi giudica, come te, queste situazioni vivendole da lontano (a meno che tu non sia do Ortisei o Selva. Già da Bolzano la visione non è chiara) non si rende conto di mille sfumature fondamentali che costituiscono la società delle vallate alpine.
La montagna non è né sacra né intoccabile al pari di uno stagno di pianura o un litorale cementificato. Gli errori esistono ovunque ma la più parte dell’umanità, politici compresi, è ben disposta a commetterne sempre più.
La minoranza siamo noi 4 gatti idealisti amanti della natura. Non torturiamoci, intanto poi crepiamo tutti. Ciao.
@ 16
1) Stampate il commento 16 a caratteri cubitali su foglio in formato UNI A4.
2) Sistemate il foglio sul vostro comodino, accanto al paralume.
3) Leggetelo tutte le sere, prima del sonno.
4) Soprattutto rileggetelo quando dovrete decidere la prossima meta in montagna.
5) Alla conclusione di ogni gita vada poi il vostro commosso pensiero alle orde intrappolate in coda in Val di Fassa, Val Gardena, Misurina, Passo Pordoi, Passo Sella, ecc. ecc. Io quasi quasi preferirei Riccione.
Leggere tutto questo mi fa ritenere una persona fortunata visto che aborro( grazie Mughini) tutte le “processioni” in montagne dove conta solo “io c’ero e lo dimostro”. Viva la Val Maira, la Valle Stura e tutte le altre non meno nobili delle “povere Dolomiti” anzi…ma dove almeno molte volte sei solo tu a bearti di scenari magnifici, senza essere circondati dalla solita marmaglia.
La secondo che hai detto, Enri.
Tutto sommato è un bene che si parli cosi tanto di certi posti, dei tornelli e di quanta gente ci va, il tutto non fa altro che farci andare ancora più gente e cosi i guadagni aumentano. Bene cosi, cosi la folla di coloro che seguono internet si concentrerà in questi posti e a nessuno di loro verrà in mente di esplorarne altri, che cosi rimarranno deserti. Come in liguria, bene che tutti si ammassino alle 5 terre sula via dell’Amore, cosi tutti i sentierini sperduti, calette, anfratti da punta manara a punta mesco rimarranno segreti e ignoti ai piu.
Domanda, ma per aggirare sti tornelli bisogna fare dell’8a oppure basta poco per raggiungere stesso posto con un percorso “fuori strada”? non lo so, io non conosco bene i luoghi di cui si parla…
Non è che alla fine sti tornelli funzionano proprio perchè la gente non pensa nemmeno per un attimo che potrebbero essere aggirati?
I gardenesi hanno ragione a farsi pagare il panorama, se trovano gli imbecilli che pagano.
A Cortina ci hanno impiegato 5-6 anni per decidersi a far pagare, 8 euro, il parcheggio per Malga Ra Stua (per chi sale a piedi).
5 euro? Solo? Almeno 15. Del resto per un selfie a passo presena si spendono 28 euro.
È ora di lasciare la montagna a chi la ama e non all’imbecillità.
Non mi stupisce che gli Enti eventualmente preposti a sancire o meno la legittimità della barriera di ingresso a pagamento (Comune, Regione, CAI, … ?) non riescano a venirne a capo. Mi stupisce che di fronte a questa ‘novità’ molti (quanti? tanti? tutti i presenti?) abbiano proseguito la gita invece di indietreggiare senza alcun dubbio. Strano Paese è il nostro e questa iniziativa si potrebbe definire, a Milano “se la và, l’ha gà i gamb!”
Io comunque intenderei proprio un non turismo, che considero un’industria dal bassissimo valore aggiunto, dall’alto impatto sulla vita delle comunità, un settore “industriale” davvero perdente. E il fatto che l’Italia, come nazione, stia puntando molto su questo settore a mio avviso la dice davvero lunga su come ci stiamo proiettando nel futuro. Opinione personale ovviamente, verrò sicuramente tacciata di interessata al mio orticello o cose di questo tipo, ma ci ho fatto il callo.
Lodiamo chi sta in fila per un selfie dietro ad una cornice a cuore di legno che inquadra uno specifico scorcio senza accorgersi che c’è tutto un mondo intorno che per fortuna resta a disposizione dei fessi come noi
Amen
il cancro contemporaneo dell’iper-egocentrismo.
Oramai è diventato un RI-TORNELLO a mo’ di tormentone estivo.
Ha ragione Marcello: in Dolomiti ci sono dei Luna Park, evitabili come e quando si vuole. Basta non andarci.
Sfido chiunque a trovare code (e tanto meno tornelli) in Val d’Angheraz, tanto per far eun esempio. Ma ce ne sono altri mille di luoghi così.
Se i contadini sono proprietari fanno benissimo a mettere il tornello.
Anch’io ho avuto l’impressione che quest’anno ci fosse meno gente in dolomiti, però mi pare che il “concentramento” in determinati punti (sempre gli stessi, quelli citati da Cominetti) sia aumentato.
Due domande sull’assurdità del tornello: 1 I contadini sono proprietari dei pascoli o dei terreni? Sono proprietari di qualcosa oppure si tratta dell’uso civico? 2 C’è lo stato a Bolzano? Un giudice per esempio o una polizia? Oppure gli indigeni possono fare come gli pare?
quando smetteremo di leggere frasi come questa forse cambierà qualcosa. Ma da una GA non possiamo aspettarci di più
Il tipo di turista che si concentra nei luoghi da selfie si merita di pagare al tornello e di essere imbrogliato in vari modi. La sua stupidità, indipendentemente dalla nazionalità di provenienza, se lo merita!
Inoltre, questi luoghi, sono ben individuabili (Braies, Seceda, Funes, Lago Sorapiss, 3 Cime) ed è sufficiente non andarci. Oltretutto quest’estate le Dolomiti in generale sono meno affollate del solito.
Incredibile l’intervista linkata al proprietario della funivia, che vorrebbe (mica scemo) triplicare il suo impianto per gestire meglio il flusso di turisti, e che con malcelato razzismo definisce il turista “asiatico” consumatore del suo “sacchettino liofilizzato”, manco fosse un astronauta o un alieno.