Sagron-Mis (TN) e il rinnovo del legame con comunità, identità e futuro

Sagron-Mis (TN) e il rinnovo del legame con comunità, identità e futuro
(comuni di montagna contro lo spopolamento)

Il weekend 19-21 settembre 2025 Sagron-Mis è stata cornice dell’edizione 2025 del festival  “Il Personaggio dell’Anno – riconoscere per essere riconosciuti”, che ha dato risalto alla storia e alla bellezza dei luoghi, alla tradizione dei seggiolai, alla profonda conoscenza musicale e soprattutto riportato al centro il valore della resilienza della sua comunità.

Sagron, 20 settembre 2025. Da sinistra, Maurizio Lazzaro (organizzatore), Oriano Marcon (vice-sindaco di Sagron-Mis), Giacomo Lombardo (sindaco di Ostana), Gloria Salvadori (apicultrice), Marco Depaoli (sindaco di sagron-Mis), Miriam Daldon (violinista) e Glauco Bertagnin (violinista). Foto: pr-partner.

Gli iniziatori del Festival hanno riconosciuto a Gloria Salvadori, apicoltrice del territorio, il premio per il Prodotto Eccellenza dell’Anno, e coinvolto la comunità in un dibattito sul tema dello spopolamento montano in presenza del sindaco di Ostana, Giacomo Lombardo, il quale ha dato una visione e un respiro più ampio alla tematica raccontando il percorso di rinascita del borgo piemontese.

Al centro della rinascita di Ostana c’è stata la forza dell’azione comunitaria e coesa della cooperativa “Viso a Viso”, una realtà che si regge su identità, unità e inclusione, tanto da annoverare anche consiglieri “forestieri. Un modello fondato sul senso di appartenenza, che ha permesso a Ostana di resistere e di recuperare vitalità.

Il sindaco di Ostana, Giacomo Lombardo, ha ricordato come oggi la vera sfida stia nel non abbandonare i territori montani a un destino di estinzione, ma nel riconoscerne il valore come laboratori di comunità e modelli alternativi rispetto a un urbano centrismo che appiattisce culture e persone. Neppure le proposte istituzionali come le “Case a un euro” e i contributi economici a fondo perduto, seppur suggestive sulla carta, sono davvero efficaci perché non portano a ricadute strutturali.

Iniziative come quelle di Sagron-Mis”, ha sottolineato il sindaco, “ci permettono di riflettere sul ruolo dei piccoli paesi come protagonisti di nuove vie di sviluppo”.

Tra tradizione e identità
Nell’affrontare soluzioni di sviluppo sostenibile per il territorio, il legame con la cultura e la tradizione resta un caposaldo. Lo ha dimostrato il dialogo a due voci tra l’antropologo Angelo Longo ed Enrico Stalliviere, storico seggiolaio e autore di libri sulla loro storia, anche questa di resilienza. Un concetto reso vivo nella giornata di sabato con la dimostrazione del lavoro dei careghete in piazza, per documentare e trasmettere i saperi artigiani come semi di coesione sociale.

Sagron-Mis, 19 settembre 2025: Angelo Longo (a sinistra) ed Enrico Stalliviere. Foto: pr-partner.

A questo link potete ascoltare il dialogo Longo-Stalliviere del 19 settembre 2025.

Premio alla resilienza a Gloria Salvadori
Il pomeriggio di domenica ha visto un momento di grande intensità artistica nella chiesa di Sagron Mis, con l’esibizione del duo d’archi di Miriam Daldon e Glauco Bertagnin, che ha anticipato la premiazione di Gloria Salvadori, giovane apicoltrice di Sagron. La sua esperienza incarna la scelta di restare e investire nelle terre montane.

Chiesa parrocchoiale di Sagron, 20 settembre 2025: concerto di Miriam Daldon e Glauco Bertagnin. Foto: pr-partner.

Una comunità protagonista
Dopo agli appuntamenti del festival grande partecipazione ha riscosso anche il concerto di Ana Carla Maza nell’ambito de “I Suoni delle Dolomiti”, che ha coinvolto la comunità di Sagron Mis, insieme ad oltre cinquecento spettatori in un momento di intensa condivisione culturale e artistica. Sagron Mis si propone di mantenersi centro vivo e pulsante, aperto a nuove iniziative e capace di dialogare con la grande programmazione culturale delle Dolomiti. Il calendario, infatti, prosegue già sabato prossimo con l’iniziativa “En dì al Maso”, occasione per vivere in modo autentico la quotidianità e l’accoglienza dei masi, ulteriore segno di una comunità attiva.

Ana Carla Maza
Sagron-Mis (TN) e il rinnovo del legame con comunità, identità e futuro ultima modifica: 2025-10-10T05:13:00+02:00 da GognaBlog

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3 pensieri su “Sagron-Mis (TN) e il rinnovo del legame con comunità, identità e futuro”

  1. Sagron è un paese splendido, tra boschi e montagne, adatto a essere ripopolamento, ma da giovani in salute: l’ospedale è a 47 chilometri, e non so cosa offra il paese (farmacia, bar, negozio, panificio ecc.) Bello viverci con i denari della Provincia di Trento, ma per un fine settimana!

  2. La Provincia di Trento fornisce fino a 80mila euro per la ristrutturazione di un immobile (e fino a 20mila per l’acquisto) in 33 paesi della provincia che hanno perso più abitanti negli ultimi anni, tra cui sagron mis. Per ottenere i soldi, obbligatorio viverci per 10 anni o affittarlo a canone moderato a qualcuno che ci risieda… ottima possibilità per i pensionati di tutta Italia… 

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