Botte e risposte di abitanti e turisti al riguardo del paese di Gromo (alta Val Seriana, BG).
Gromo, borgo storico a rischio desertificazione
di Michela Moroni
(pubblicato sulla pagina fb “Sei di Gromo se…” il 6 luglio 2025, ore 19.21
Giunti a Gromo sabato pomeriggio non troverete nessuno. Uno dei borghi più belli d’Italia, piazza Dante, spettacolo medioevale… Deserta. Tutto chiuso. Ristorante del castello, bar, edicola, panificio… Desolante. La ProLoco trasferita sulla provinciale.
Un borgo medioevale che attira migliaia di visitatori ogni anno e che mobilitava tutti gli abitanti, associazioni parrocchia per allestire e animare il Borgo ogni estate, è un ricordo.
AAA URGE MOBILITAZIONE
Attività culturali assenti o trasferite;
Chiusura posta, banca, ferramenta storico, macelleria storica;
Attività economiche e commerciali trasferite sulla provinciale;
Abitazioni appena ristrutturate in svendita;
Tutto ciò che significa accoglienza, cultura, animazione, integrazione, sparito.
Gli ultimi provvedimenti hanno imposto:
stop nel centro ai camioncini per i rifornimenti alimentari;
tolti cestini per i rifiuti.
Abbandonate al degrado le vie caratteristiche con erba incolta ai lati, sporcizia e incuria da mancata manutenzione ordinaria;
Spostamento sulla provinciale della maggior parte delle attività ricreative previste per luglio agosto.
Gromo è importante perché vive 365 giorni all’anno.
Senza la Gromo Medioevale cosa resta del borgo più bello d’Italia che ha attratto investimenti e turisti, ha ridotto spopolamento e incentivato i giovani a investire sul territorio?
E tutti gli investimenti pubblici e privati sul Borgo di questi anni?
COMUNE, PROVINCIA, REGIONE, FAI, TOURING, mobilitatevi perché forse siamo ancora in tempo. MA OCCORRE FARE PRESTO!
Tiziana Martinenghi
Purtroppo non c è più niente… non è neanche piacevole fare una passeggiata… ma per gli abitanti è tutto bene.
Carmela Olivari
Tiziana Martinenghi neanche per gli abitanti è tutto bene, anzi…
Marzio Farina
Tiziana Martinenghi tutto vero, in quanto ai residenti sembrano rassegnati, come se il film che sta scorrendo davanti ai loro occhi fosse col finale già scritto e quindi impossibile da modificare. Mi meraviglio poi che la ferrea censura abbia consentito una critica così pungente, di solito se osi fare emergere i problemi ti bloccano.
Alessandra Olivari
Tiziana Martinenghi buongiorno Tiziana, lei ha fatto una indagine tra gli abitanti? Se sì, in quanti hanno partecipato?
Tiziana Martinenghi
Alessandra Olivari se non fanno niente… evidentemente va bene così
Andrea Ales
Mi sa che il centro si sta trasferendo zona croce blu-laghetto ci sono più attività vive e di facile accesso.
Pietro Zampoleri
Agli abitanti interessa molto poco, altrimenti avrebbero già reagito, il degrado si prolunga da parecchi anni, ogni anno è sempre peggio, non può un centro turistico non avere i servizi essenziali per l accoglienza,
Marzio Farina
Pietro Zampoleri Già…! E se gli fai notare che non c’è un bagno pubblico in tutta Gromo ti guardano come se fossi un alieno.
La Silvia
Ufficio Turistico & Pro Loco Gromo leggete e interessate chi di dovere
Michela Moroni
La Silvia già fatto.
Silvia Semperboni
La Silvia qui gli han portato via il medico di base e non c’è UNA mail, UNA, a firma di gromesi in ATS, con le loro lamentele… si può? il bancomat sparito… a Valbondione nel giro di poco, han messo postemat… Si sono attivati. Sento gran vociare fuori dai negozi, ma presso gli enti responsabili chi va? Chi protesta FATTIVAMENTE? Nessuno. Perciò si tengano quel che accettano passivamente. I villeggianti danno fastidio? Penso di sì. Però c’è da dire che qui vengono anziani coi nipoti e famiglie non è che serva il Carnevale di Rio… più che voi villeggianti a me rincrescono gli abitanti perché la situazione è anni 50 del Novecento… c’è niente… la pluriclasse nel 2025 dovrebbe essere illegale… Allucinante… Sempre per me ovviamente.
Carmela Olivari
Silvia Semperboni quando non si è al corrente delle cose sarebbe opportuno non scrivere cretinate; io sono una residente di Boario e le posso assicurare che abbiamo inviato lettere di protesta all’ATS, protestato in comune perché hanno chiuso la banca, ecc… Nessuno ci ha ascoltato, tanto meno il sindaco che probabilmente, aveva altro cui pensare.
Carmela Olivari
Stancati!
Emanuele Bombelli
Silvia Semperboni sono completamente d’accordo, in parte, con lei. Lamentele sui social a iosa e bizzeffe. E tanta negatività. Io che devo starci nel paesello salcavolo quando non ce niente sento solo negatività.
Marco Marchino Lauria
Strano il “bar del centro” di piazza Dante era chiuso sabato pomeriggio?
E anche l’edicola? Di solito sono aperti il sabato… poi effettivamente che sia il centro di Gromo sia desolante è vero…
Michela Moroni
Marco Marchino Lauria il bar credo sia stata una chiusura “momentanea” (spero!!)… rimane comunque sì la desolazione in generale.
Marco Marchino Lauria
Michela Moroni sì, sì, concordo! Ma chiusura del bar, anche se momentanea, sabato 5 luglio pomeriggio non va bene. Magari qualcuno sa come mai fosse chiuso… l’edicola invece fino alle 19 dovrebbe essere aperta… sei passata dopo quell’ora?
Michela Moroni
Marco Marchino Lauria mi pare prima delle 19… e si di solito bar ed edicola sono aperti… ripeto per questi presumo sia stato “un caso”…
Marco Marchino Lauria
Michela Moroni speriamo.
Lina Admi
Marco Marchino Lauria la titolare non stava bene e ha dovuto chiudere in emergenza. L’edicola semplicemente rispettava i suoi orari come di consueto. Informatevi prima di giudicare!
Michela Moroni
Cinzia Nozzali grazie… e mi spiace per la titolare del bar ovviamente!!
Loredana Palmieri
Eppure in questi ultimi anni il degrado l’ho constatato più sulla provinciale che nel centro… e temo di non averlo notato solo io…
Per quanto riguarda il centro servirebbe qualche controllo a tappeto sui padroni degli, ben accetti, ospiti a 4 zampe tanto per aiutare a tenere in ordine le viuzze del centro.
Concludo dicendo che, a mio parere, davvero è andata persa la solidarietà tra istituzioni, chiesa, abitanti. Qualcosa è cambiato.
Confido nel lavoro della nuova proloco!
Marzio Farina
Loredana Palmieri hai ragione da vendere, il problema è che spesso ho segnalato di deiezioni sulle vie del centro, ho anche allegato foto nella speranza che lo zozzone magari riconoscendosi provasse vergogna. Tutto inutile, non me ne hanno fatta passare una, la censura mi ha bloccato come se il problema non esistesse o comunque non fosse di pubblico interesse. Su questo sito solo foto con paesaggi e fiorellini, il resto tutto bene…!
Maurizia Zolanetta
È un peccato che nessuno faccia nulla per rimediare la situazione.
Marco Orso Bianco Codecasa
Purtroppo, a livello governativo ed europeo si è “scelto” di “accompagnare i piccoli borghi, i centri storici e le piccole realtà montane (e non) verso una dignitosa fine” in pratica la dolce morte di questi luoghi che non verranno recuperati ed aiutati a crescere nuovamente. Prepariamoci ad avere un sacco di paesi fantasma…
Silvia Semperboni
Marco Orso Bianco Codecasa per forza dolce morte… CHI può vivere qui con le pluriclassi, NIENTE medico di base, poche scuole superiori a 15 km e il primo ospedale COMPLETO a 40 km? Per partorire bisogna andare a seriate o BG. Con che CORAGGIO mettere su famiglia qui per dargli assolutamente il NULLA se non pascoli e montagne? son figli non caprette… Dolce morte e così sia… Io ho lasciato il paesello felicemente a 19 anni nel ‘96… e già c’era niente, ora peggio…
Marco Orso Bianco Codecasa
Silvia Semperboni anche dove vivo io, in campagna è la stessa cosa per molti piccoli comuni. Senza macchina sei fuori da tutto, per fortuna almeno passano pulman e treni…
Francesca Carandente (presidente ProLoco)
Buonasera, Gromo vive 365 giorni all’anno ed è per questo che la Proloco ha voluto fare un investimento non indifferente ed affittare un negozio agibile e riscaldabile e quindi adatto ad essere utilizzato in ogni stagione. Sottolineo inoltre che la proloco non ha da anni un ufficio aperto al pubblico, compito assolto dall’ufficio turistico, pertanto fatico a trovare il danno arrecato dal nuovo laboratorio.
Inoltre, Gromo non finisce uscendo dal centro storico, è davvero così importante il posto in cui si svolgono le attività? O è più importante che ci siano delle attività? Trovo superficiale porre attenzione solo sul luogo invece che sui nuovi eventi organizzati. Cosa resta senza la Gromo Medievale? Quest’anno il direttivo della Proloco si è trovato davanti a una scelta, investire il poco tempo dei volontari esclusivamente nella sua organizzazione o cercare di offrire attività diversificate, più numerose e maggiormente distribuite nei mesi estivi. Poiché non riteniamo giusto far vivere Gromo un solo giorno abbiamo scelto la seconda opzione, restiamo in attesa di qualcuno che decida di prendere parte all’organizzazione dell’evento per l’anno 2026, a partire da gennaio.
Concludo dicendo che la Proloco ad oggi è composta da 3 ragazzi che oltre a fare volontariato lavorano a tempo pieno, supportati da preziosissimi volontari negli eventi, ma spesso non sufficienti costringendoci a ricorrere all’aiuto di altre associazioni ed a ridimensionare il programma.
Invito i cittadini scontenti a partecipare per quanto possibile, e i villeggianti scontenti ad apprezzare quanto viene offerto.
Grazia Arioli
Francesca Carandente è importante che il centro storico sia vivo, che aprano attività anziché chiudere, che dopo una camminata fino alla piazza si possa comprare un ricordino, mangiare qualcosa di tipico, vedere due negozietti aperti e non due vetrine con quattro oggetti fatti dalla casa di riposo. Ho vada a Gromo da 25 anni e non ho mai visto una desolazione come negli ultimi tempi. Dieci giorni fa sono andata all’ufficio turistico per chiedere il calendario degli eventi estivi, mi è stato risposto che non era ancora pronto… a luglio!!! Una vocina di casa mi ha riferito che la festa medievale forse non ci sarà e se si farà sarà molto ridimensionata non essendoci volontari l’unica festa che attirava un mare di persone e quindi credo portasse un po’ di soldi nelle casse del comune. ieri mattina volevo prendere un caffè in piazza e il bar era chiuso, la gioielleria ha chiuso definitivamente, il ristorante e il Castello pure, cos’è rimasto? Il panificio e il giornalaio. Seguo alcune pagine Instagram della Valseriana, non c’è una pagina di Gromo. Sarebbe una bella pubblicità per il paese e quindi per il turismo. Sembra che a nessuno interessi…
Francesca Carandente
Grazia Arioli buongiorno, cerchi la pagina Gromo_official.
Marzio Farina
Francesca Carandente non essere sulla difensiva, è chiaro che il lento declino di Gromo non è imputabile a voi che siete gli ultimi arrivati e fate quello che è possibile fare con le poche risorse. Il problema è molto più strutturale, riguarda la mancanza di servizio, ho già fatto l’ esempio del bagno pubblico mancante, posso aggiungere che durante il periodo estivo e con la calura sarebbe bello avere un prato curato con acceso al fiume per rifrescarsi, invece devi lottare con i rovi e l’erba alta, e potrei continuare ancora. Il problema è che si è lasciato andare troppo dal punto di vista degli investimenti per intrattenere il turista. Gromo è stupenda e potenzialmente attrattiva, meriterebbe una visione a medio lungo termine di investimento dì risorse in quella direzione. Grazie saluti.
Marzio Farina
Francesca Carandente… ah dimenticavo, avere avuto per quasi tre anni decine di ragazzi extracomunitari in giro per il paese non ha giovato all’ immagine del paese. Credetemi non è razzismo, turismo e accoglienza purtroppo non vanno d’accordo.
Benedetto Bellagente
Francesca Carandente buongiorno Presidente. Mi spiace non si organizzi Gromo Medievale, un evento che dava lustro a tutta la valle, non soltanto a Gromo e che dovrebbe diventare un appuntamento fisso. Da par mio mi rendo disponibile per la prossima edizione, in veste di volontario. Ho casa a Gromo e faccio parte di un associazione che esegue rievocazioni medievali sul lago di Como, per cui non c’è problema a calarmi nella parte. Se posso dare un consiglio, coinvolgete i villeggianti. Non escludo che a molti farebbe piacere partecipare attivamente.
Un cordiale saluto.
Loredana Palmieri
Francesca Carandente, giunte alla Maturità contano più i risultati che le intenzioni. Non bastano più nemmeno le motivazioni di talune scelte. Contano i risultati. Bisogna offrire soluzioni armoniose, cioè armoniose sia per gli abitanti che per i turisti.
Rinunciare alla Festa Medievale, festa storica, per un borgo Medievale temo non sia la scelta giusta motivandola con l’idea di aver portato un, ipotetico, miglioramento al calendario eventi se poi lo stesso non è apprezzato né per le attività né per i luoghi.
La responsabilità dei ruoli è e resta sacra anche nei momenti meno propizi.
Confido nel 2026, ormai è fatta per il 2025. Grazie per l’attenzione e buon lavoro.
Jessica Bonetti
Loredana Palmieri se Gromo è un paese morto non saranno 12 ore di rievocazione storica a risanarlo, se invece il problema è solo la festa medievale allora mi sta dicendo che non siamo messi poi così male. Mi permetto di rammentarle che la festa medievale è una festa organizzata da volontari senza contributi pubblici, ciò comporta che può avere pretese sul taglio dell’erba se paga l’imu ma non può averne su una festa perché non abbiamo alcun obbligo di realizzarla. Pertanto, stare a criticare dei volontari invece che darsi da fare mi pare estremamente improduttivo ed inutile. Piuttosto può donare lei centinaia di ore del suo tempo se contano più i risultati delle intenzioni. Buona giornata.
Loredana Palmieri
Jessica Bonetti certo che suggerirmi di fare quello che io già faccio da anni e anni, già fa capire l’insano scopo delle sue intenzioni.
Quindi Restando nel tema dei risultati, risulta inutile il suo intervento. Non aiuta. Complica ciecamente ogni tentativo di spronare al meglio.
Evidentemente il problema va oltre alla disponibilità di risorse… soprattutto se si necessita di un supporto motivazionale e giustificativo come il suo per spiegare delle scelte che nessuno può accogliere come “strategiche” nonostante gli sforzi ripetitivi nell’intento di convincere che sia così.
Detto ciò a me l’assurdità delle sue parole mi annoia per questo motivo ricambio salutandola reciprocamente, solo dopo averla corretta. Cordialmente.
Attilia Aldovini
Io non vengo molto spesso a Gromo ma avendo casa, sono interessata all’andamento del paese. Come mai tutto chiuso in piazza? Fino a maggio non ho notato un granché di insolito! Poi non doveva aprire anche il bar al laghetto? Che abbiano spostato la proloco sulla provinciale non credo sia un danno!!
Ornella Galizzi
Non capisco cosa stia succedendo… mi dispiace tanto.
Lina Admi
Cerchiamo di fare chiarezza e approfondiamo le questioni.
1) i residenti non si sono rassegnati. Cercate di contestualizzare le situazioni. C’è chi lavora tutta la settimana e magari il tempo libero lo dedica alla casa e alla famiglia. Magari c’è chi, volendo restare a vivere a Gromo, è costretto a fare il pendolare e pertanto arriva a casa stanco e l’ultimo dei suoi problemi sono gli eventi del paese. 3/4 della popolazione è anziana e di certo non si mette in gioco. Un’altra fetta di persone magari è dovuta andarsene dal paese per motivi legati ai servizi (di cui al punto2) e dunque non può essere attiva nella comunità e poi c’è chi, magari, ha tentato di farsi dentro nelle attività ma è stato ignorato; Pensate a chi ci vive tutto l’anno e vede i periodi m0rti dove non gira anima. Cosa dovrebbe fare? Lamentarsi e pretendere manifestazioni ogni giorno? Pensate che, a volte (la maggior parte!) ci si interessa solo del turista ed il residente si sente “abbandonato”… che voglia ha di donare il suo tempo quando lui stesso non viene considerato?;
2) i servizi mancano nella maggior parte dei piccoli paesi in montagna e non è colpa dei residenti. Mancano medici, banche, servizi di trasporto, prelievi bancomat, ecc. e loro (i residenti) questi disservizi li vivono tutto l’anno, anche con -15° ed il ghiaccio sulle strade ma cosa dovrebbero fare di alternativo? La colpa è dello Stato che non aiuta le popolazioni montane e magari sono costretti a trasferirsi, riducendo cosi il numero di abitanti… certo che se le Istituzioni Locali combattessero un po’ di più per la propria gente magari qualcosa si potrebbe risolvere…
3) voi villeggianti volete la tranquillità però volete tutti i servizi, gli eventi, la piazza piena… decidete. sapete benissimo che Gromo non è Rimini. Cose da fare, se volete, ci sono: camminate in montagna, seggiovia, pesca, ciclabile, parchi giochi, fiume. Adattatevi. Altrimenti ci sono luoghi più consoni alle vostre esigenze come Livigno, Cortina, ecc. Però costano di più dovete trovare il giusto compromesso.
Proponetevi voi come aiuto per la ProLoco. In altri paesi molti villeggianti si mettono in gioco aiutando gli enti senza lamentarsi, anzi! Sono di grande aiuto.
Prima di giudicare e puntare il dito, chiedete perché succede questo. Cosa fa il Sindaco? La Regione? Lo Stato? Magari mancano i soldi ed i contributi. Non si può arrivare dappertutto. Queste polemiche sono fini a sé stesse se non frutto di una ricerca nel capire il perché e nel cercare di contribuire. Saluti.
Cristina Maimone
Cinzia Nozzali i miei genitori hanno casa a Valgoglio da 25 anni e devo ammettere che ho notato anche io un “abbandono” del centro paese di Gromo, sia come attività private che come attività turistiche
Però il suo intervento mi fa pensare… che spesso noi turisti sfruttiamo le località ma non facciamo nulla a parte “esserci e spendere”… vanno considerati tutti gli elementi che lei ha citato.
Non si arrabbi la prego… ma dall’ enfasi con cui scrive si capisce quanto è rattristata anche lei ma come tanti altri cittadini di Gromo si fanno i conti con la vita reale di tutti i giorni. C’è molto da ragionare su ciò che ha scritto, grazie.
Lina Admi
Cristina Maimone certo che sono dispiaciuta ma ho un modo diverso di vedere le cose. La mia famiglia x 50 anni ha avuto la casa al mare e la vacanza ce la vivevamo alla buona. Mai ci siamo lamentati per qualcosa o pretendevamo che il Comune organizzasse le ferie per noi. Inteso: se volevamo andare in spiaggia ci andavamo, se pioveva visitavamo dei paesi nei dintorni oppure stavamo a casa, andavamo in pedalò o a fare delle camminate. Se c’erano degli eventi tanto meglio ma se non c’erano era uguale. L’obiettivo nostro era rilassarci quel che ci serviva lo si prendeva in bottega e se mancava qualcosa si andava al supermercato senza tanti preamboli o senza lamentarsi e se non ci si poteva spostare si faceva a meno. Essendo noi una famiglia tranquilla e allegra abbiamo stretto ottimi rapporti con commercianti e la gente del posto. Al giorno d’oggi si vuole tutto, il tappeto rosso, magari senza spendere troppo e se la vacanza va storta, la colpa è del Comune o dei residenti. Sbagliatissimo. La colpa è di chi vuole tutto ma non capisce il contesto in cui si trova.
Lidia Visini
Cinzia Nozzali chapeau!
Marzio Farina
Cinzia Nozzali tutte le ragioni che hai elencato e che giustamente ti impediscono un maggiore impegno, sono le stesse che abbiamo noi villeggianti, anche noi lavoriamo, abbiamo le difficoltà e gli impegni di tutti e quando arrivano a Gromo siamo stanchi. Non facciamone una battaglia noi contro voi, no è come già scritto una questione dì visione a medio e lungo termine e soprattutto dì investimenti mirati a servizi di cui posso usufruire tutti. Saluti.
Lina Admi
Marzio Farina e allora se siete stanchi non vedo perché vogliate la vacanza dinamica. Salite per rilassarvi ma fatelo per davvero. Come scritto sopra, ho avuto casa al mare x una vita in un piccolo paesello. Nessuna pretesa ma solo la voglia di staccare la mente. Se c’erano degli eventi eravamo contenti ma se non c’erano era tanto uguale. Sapevamo divertirci con nulla. Avessimo desiderato il contrario avremmo preso casa a Rimini o che ma no, perché volevamo tranquillità e cosi ci andava bene ed in 50 anni non ci siamo MAI lamentati una volta. Quando sono andata invece in ferie a Madonna di Campiglio, sapevo che avrei speso di più ma avrei avuto più servizi. Al. posto di una settimana ho fatto 4 giorni perché consapevole della località dove andavo. Se prendi casa a Gromo sai cosa ti aspetta, a maggior ragione negli ultimi anni dove i borghi montani sono stati abbandonati dalle istituzioni, di conseguenza accetti quello che c’è.
Cristina Ravasi
Cinzia Nozzali ha ragione. I residenti (specialmente giovani)che hanno forza di continuare ad abitare in Valle ma per motivi lavorativi/sanitari devono spostarsi nelle città e subire ore di traffico per fare dai 50/100 km. Per ineguatezza strade provinciali.
Cristina Ravasi
Proporrei una giornata, coinvolgendo i villeggianti per pulire cimitero, vie paese da erbacce e altro. Le risorse economiche sono poche. Come sono stanchi i volontari (delle varie associazioni). Portano pasti agli anziani, aiutano trasporti per visite o altro, organizzano varie iniziative ed esiste Croce blu. Tutto è basato sul volontariato cioè GRATIS. Prima di criticare, pensiamo ai residenti di piccoli borghi che non hanno servizi di grandi città. Amen.
Lina Admi
Cristina Ravasi bravissima.
Gosia Smolik
Oramai da anni non si fa nulla per attirare la gente, locali commerciali chiusi non attirano nessuno. Mercatini, bancarelle, concerti, magari la festa di salsiccia o scarpinocc’ potrebbe far rivivere questo posto, ma secondo me una cosa fatta volutamente da gente locale.
Lina Admi
Gosia Smolik ma la smetta! Legga il mio commento! Mica i residenti sono costretti a mettere in gioco il proprio tempo libero x voi turisti… non sono mica in vacanza come voi. Hanno un lavoro e una vita! Si lamenti col comune o l’ufficio turistico per questo visto che sarebbero loro a doversi dar da fare… basta dare la colpa alla gente del posto! Se vi annoiate (quando ci sono mille cose da fare in realtà), andate a Livigno, Madonna di Campiglio, Cortina… e ma costano di più. Se voi non potete aiutare il paese e volete solo lamentarvi, i piccoli borghi di montagna non sono adatti a voi
Gosia Smolik
Cinzia Nozzali mi spiace ma non sono turista, sono residente a Gromo, si informi prima di attaccare le persone Inoltre Gromo ha preso una bandiera arancione, sa per caso che ci sono certi requisiti per averla?
Lina Admi
Gosia Smolik a maggior ragione dovrebbe impegnarsi a far qualcosa al posto di lamentarsi.
Lina Admi
Gosia Smolik la bandiera arancione, ad oggi, non vale più nulla, nemmeno a livello turistico. I turisti hanno capito che è solo uno specchio x le allodole e cercano altri requisiti per le ferie.
Lisa Santus
Per non parlare di boario e spiazzi, parco giochi sempre con erba alta e sporchi, non c’è un servizio pullman per chi non ha la macchina e vuole raggiungere Gromo, ragazzi delle scuole che da anni devono avere qualcuno o un mezzo proprio (macchinina o moto) per andare a scuola per mancanza di servizi… vergognoso… strade che fanno schifo piene di buche…
Partecipante anonimo 247
Paese morto! non c’è più la segnaletica per parcheggiare, cestini spariti…
Angelo Iannaccone
Purtroppo già da tempo hanno chiuso quasi tutti i pochi negozi che c’erano nel borgo storico e anche questo è un elemento che contribuisce a decretarne la morte. Il turismo che frequenta borghi storici è in questi che deve trovare negozi caratteristici, che offrano possibilmente prodotti di qualità del luogo o quantomeno di montagna (alimentari, abbigliamento, casalinghi, biancheria per la casa, scarpe, antiquariato, cappelli, stampe e quadri e disegni del posto, souvenir, librerie, ecc. ). Sotto questo profilo Gromo già vent’anni fa offriva poco, oggi niente. Il turismo dovrebbe trovare nel borgo storico anche luoghi di ristoro (bar, ristoranti, pub ecc. e servizi igienici). Il fatto che qualcosa ci sia nella parte nuova non rimedia alla mancanza nel borgo perché la parte nuova non è di alcuna attrattiva per il turista. Poi prima di tutto ovviamente il turista deve avere la possibilità di accedere ai luoghi di interesse storico e artistico, tra cui ovviamente il castello, la chiesa di San Giacomo e San Vincenzo ed il relativo museo, altri musei e mostre d’arte e fotografia (che dovrebbero essere stabili, facendo ruotare le opere) e indicazioni chiare per potervi accedere. Anche le iniziative dovrebbero svolgersi essenzialmente nel borgo storico, come avviene in tutti i borghi storici. Certo ci vogliono risorse e personale, ma è un fatto che senza il destino è segnato. Un triste esempio è lo splendido centro storico di Gaeta: deserto praticamente disabitato, senza un negozio o un ristorante, chi ci abita deve scendere giù per fare la spesa, un luogo così non può attirare turismo, salvo quello del giro veloce per chiese e monumenti, per poi correre giù a rifocillarsi; neppure può portare ricchezza al centro storico, perché lì non c’è nulla da acquistare.
Lina Admi
Angelo Iannaccone tutto bello ma li dai voi i soldi alla gente per aprire i negozi? Sapete i costi al giorno d’oggi? E poi, parliamoci chiaro, il turista non spende più come prima. Val la pena aprire per lavorare 3 mesi l’anno se ti va bene? Se piove tutta l’estate che si fa? Facile parlare cosi facendo i conti senza l’oste!
Marzio Farina
Cinzia Nozzali Madonna di Campiglio, Molveno, Andalo, ecc. prima di diventare le località che tutti conosciamo e apprezziamo erano probabilmente piccoli borghi poco frequentati. Scelte lungimiranti li hanno fatti diventare quello che sono, ora serve solo capire cosa si vuole che Gromo faccia da grande, per ciò che mi riguarda come dicevi tu salgo per riposare e quando ho un bar e un negozio per fare la spesa tanto basta. Visto però il calo di turisti evidentemente non a tutti basta una vista rilassante e l’ aria fresca, come vado a ripetere non è questione di sagre o eventi, quelli arrivano dopo, servono servizi e contesti che attraggono gente. Saluti.
PS. un esempio, alcuni paesi i si sono rilanciati “invitando” artisti che hanno lasciato traccia nel borgo con sculture o murales.
Angelo Iannaccone
Cinzia Nozzali nel mio post non ho espresso alcun giudizio o rimprovero, ma ho espresso la mia opinione su una situazione di fatto oggettiva, che presenta solo due possibili alternative, precisando che per impiantare attività: “Certo ci vogliono risorse e personale, ma è un fatto che senza il destino è segnato. “. Le è evidentemente sfuggito. E’ un fatto che l’alternativa è tra morire come borgo o trovare le risorse per rifiorire. Questa è una semplice constatazione. Non vedo perché debba dare io o altri i fondi ai residenti di Gromo per aprire delle attività nel loro interesse. Io non ho la pretesa di mettere su attività con i fondi elargitimi da altri. I residenti di Gromo faranno le loro valutazioni e le loro scelte sulla base delle proprie possibilità e considerazioni. e ne affronteranno le conseguenze. Io ho semplicemente osservato quali sono le due possibili alternative: i cittadini di Gromo sceglieranno o anche solo subiranno una delle due, questa è semplicemente la realtà. Di sicuro star solo a lamentarsi del paese che muore e si svuota e rimpiangere i bei tempi che furono non farà cambiare l’esito.
Angelo Iannaccone
Lago di Montagnoli, artificiale e balneabile a Madonna di Campiglio.
Angelo Iannaccone
Esatto, e per non passare per quello che critica e basta faccio qualche esempio di quello che manca, e di quello che si potrebbe fare. Manca un bagno pubblico, se a un turista serve andare in bagno deve per forza di cose chiedere al bar o al ristorante. Manca un accesso agevole al fiume dove rifrescarsi, costa tanto creare un centinaio di metri di prato rasato che poi degrada verso il fiume diventando ghiaione. Si potrebbe provare ad ” invitare” artisti in paese con lo scopo di lasciare sculture e murales, può essere attrattivo. Ecc.
Emanuele Bombelli
https://www. corriere. it/… /montagna-abitanti-59b93fcf…
C’è speranza? Servono persone positive ed impegno, non commenti negativi.
CORRIERE. IT: Montagna, ci sono 100. 000 abitanti in più. Chi sono e perché sono scappati dalla città.
Lina Admi
Emanuele Bombelli lei cosa fa di utile e costruttivo?
Emanuele Bombelli
Lina Admi scrivo su fb, e motivo gli altri a non commentare negativamente. Penso che l’articolo del Corriere che ho indicato sia un bello spunto. Cosa ne pensa?
Ho la fortuna di lavorare a Gromo quando i villeggianti non ci sono e contribuisco attivamente a fare girare l’economia. Che la positività sia con lei.
Lina Admi
Emanuele Bombelli sì, come no, dai…
Emanuele Bombelli
Lina Admi cosa le serve? Un bel saluto a lei e buona giornata.
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Riflessione
Quando vado fuori ‘’paese’’, Bergamo o Milano, e resto in attesa in uffici e studi, capita che mi venga chiesta la provenienza. Rispondo sempre che sono nata nel ‘paese più bello dell’alta Val Seriana’. Mi chiedono se sia Clusone, al che rispondo ‘.nn sarà mica il più bello?’’, e quindi dico Gromo. Tutti, proprio tutti, mi dicono che è vero, è il più bello. Il mio pensiero va ai molti volontari silenti che ogni giorno dedicano il proprio tempo gratis, per l’Ospedale Milesi, per i turni all’oratorio, la Croce Blù, il teatro, la pulizia strade, (mi ci metto) a raccontare la nostra incredibile storia, millenaria come raccontava P. Gelmini (ultimo proprietario del castello Ginami) all’ingegner L. Angelini, gli alpini, e lo sci, le donne ‘’dei ravioli’’, la chiesa ecc… (posso permettermi di dire che i volontari non sono sempre amati?). E allora?
E allora abbiamo tanti problemi, molti ci accomunano ai borghi dimenticati da tempo anche dalla politica (viabilità da Bergamo verso l’alta valle? parliamone). Facciamo parte di un’evoluzione dei territori che è naturale nel tempo e che non possiamo modificare, già vissuta in valle negli anni della migrazione fino al boom economico degli anni ’60. Ma l’articolo parla di noi gromesi e dei servizi che ci sono stati tolti nell’assoluto silenzio che non è certo vero. I più gravi sono il medico, problema che ci lega a moltissimi comuni del territorio italiano, la mancanza di una cassa continua che ci permetta il prelievo di contante, anche se la tabaccheria Dedei dà questa possibilità, è questo un problema da risolvere seriamente. La carenza del servizio di trasporto pubblico, a cui forse noi abbiamo contribuito, servendocene sempre meno. Per favore non parliamo di bagni pubblici che mancano, la cui gestione non è delle più semplici, (ricordo che a Bergamo sono stati messi in città bassa e alta per aver diritto a città della Cultura).
Vorrei solo che noi gromesi riuscissimo a essere uniti, perché abbiamo il paese più bello dell’alta Val Seriana, con una storia, che ci è stata regalata dai nostri avi, anche dagli avi di molti turisti che a Gromo sono venuti nei primi del Novecento portandoci idee e progetti. Non li cito perché sarebbero tantissimi nomi illustri. Quindi noi faremo il possibile davvero, ma anche a voi, che siete nostri ospiti, e che siete sicuramente molto cambiati negli anni, chiediamo sostegno, idee e progetti, in particolare mi rivolgo a quanti hanno la residenza, che non deve essere solo un modo di aver esenzioni e diritti, ma diventa anche un obbligo di partecipazione, perché i problemi veri sono il quotidiano di noi residenti. Grazie. Narcisa
@Fabio
C’è un solo modo per scoprirlo: Tu dici “sòcmel”? 🙂 🙂
PS: Mia mamma era di Piumazzo, e lo diceva…
Gromo borgo antico a rischio desertificazione del 16 Luglio
Ognuno di noi (residente, villeggiante o oriundo che ancora frequenta e ama il borgo ) dovrebbe chiedersi cosa può personalmente fare per migliorarlo e , una volta individuato, metterlo in pratica
ognuno di noi (residente, villeggiante o oriundo che ancora frequenta e ama il borgo ) dovrebbe chiedersi cosa può personalmente fare per migliorarlo e , una volta individuato, metterlo in pratica
Io sono castelfranchese della provincia di Modena, ma ben vengano pure i bolognesi.
Invece un mio amico nato e residente a Castelfranco si sente bolognese fin nel midollo e rifugge da tutto ciò che ha a che fare con Modena (forse con l’eccezione della Ferrari…). Non ho mai capito il perché di questi campanilismi, del tutto obsoleti.
@Fabio
e tu ti senti bolognese o modenese? 😉
Tutto questo testimonia che L’idea di ripopolare è far rivivere i paesi di montagna è balzana come quella di ricondurre in mare branchi di cetacei spiaggiati: può essere solo di anime tanto belle quanto fulminate
Durabal, guida portoghese con la sua instancabile Land Rover, Regina del deserto.
https://youtu.be/Jxe4zAyC_SU?si=jGFjXaLxUTO-oMFt
Tanti commenti condivisi altri fuori luogo è vero che Gromo purtroppo sta morendo o forse è già morto comunque mi fa specie che in questo sfacelo nessuno dica che i primi colpevoli sono il sindaco e la giunta comunale
Tanti commenti condivisi altri fuori luogo è vero che Gromo purtroppo sta morendo o forse è già morto comunque mi fa specie che in questo sfacelo nessuno dica che i primi colpevoli sono il sindaco e la giunta comunale guardate solo quello che c’era otto anni fa dai servizi alla pulizia del paese ora giudicate
ME COJONI
Carlo, se mai ti incuriosisse sapere quale termine si usa nel dialetto castelfranchese per esprimere il concetto di “overtourism“, eccolo qua: “caséin” (con la e chiusa) oppure “burdèl“.
Per esempio: “Vāca! Éc caséin!”.
A Bologna: “Sóc’mèl! Éc caséin!” Per la traduzione di “sóc’mèl” rivolgersi a un bolognese: io sono pudico.
Invece a Modena si dice “casèin” (con la e aperta, apertissima).
Perché questa differenza? Fino al 1929 Castelfranco Emilia faceva parte del comune di Bologna e quindi il dialetto era quello bolognese. Però in quell’anno il Duce decretò il passaggio a Modena. Il dialetto è rimasto quasi invariato.
“Pota, enculet!”
credo…
Mi incuriosisce sapere quale termine, nel dialetto di Gromo, si usa per esprimere il concetto di “overtourism”
“[…] mi verrebbe da scrivere “overtourism”, termine ormai internazionale, ma non voglio incappare nei soliti noti.”
Per una volta, saggia decisione.
Sono due facce del problema. Il problema è lo stesso, ma le due facce vanno concettualmente analizzate in modo separato, sennò viene fuori un minestrone da cui non si capisce niente.
Un conto è il desiderio dei residenti di non pagar pegno all’affollamento turistico (mi verrebbe da scrivere “overtourism”, termine ormai internazionale, ma non voglio incappare nei soliti noti). Un altro quello di turisti. La chiusura di esercizi privati (bar, ristoranti, negozi) è un fatto di mercato: se c’è poco giro, chiaro che non conviene lavorare lì. Discorso generale, che esuma da Gromo: un “buon” sindaco non bada solo a tutelare i residenti dagli effetti della movida, ma cerca un equilibrio che garantisca il mantenimento di un adeguato numero di esercizi privati. Questo a vantaggio anche dei residenti, che altrimenti non possono neppure prendere un caffè o mangiare una pizza…
Invece il discorso è completamente per l’eventuale chiusura di esercizi di presidio istituzionale (esempio: l’ufficio postale, la guardia medica, uno sportello bancario…). Qui i calcoli economici NON dovrebbero intervenire affatto. Il sistema generale, non solo quello locvale intendo, dovrebbe garantire questi presidi nella varie località, a prescindere dal calcolo economico sulla loro redditività. E’ uno dei pochi risvolti dell’esistenza in cui concordo sul fatto che la collettività nazionale debba caricarsi i costi per garantire a tutti i cittadini una vita “non complicata”. Ci sono comuni dove non c’è neppure il bancomat e per prelevare devi prendere l’auto e fare magari 20 o 30 km, col rischio di arrivare lì e trovare il bancomat “non funzionante”… La popolazione sta invecchiando e la politica deve ragionare su questi problemi facendo mente locali ai 70-80-90enni (per i quali anche solo prelevare più diventare disagevole, figuriamoci il resto…) e non ai baldi giovincelli…
Dialogo e cronaca di una morte sul …Serio!
Ferramenta chiuso=morte assicurata.
Abito in provincia di Milano ma mi sento anche parte dell’Alta ValSeriana in quanto ho acquistato casa in Gromo S. Marino nel lontano 1979….Mi sento uno di voi e mi spiace sentir dire che c’e’ attrito tra turisti e residenti anche se in verita’ non ho mai e dico..mai..avvertito questo problema…Confermo che anno dopo anno c’e’ stato un po’ di abbandono sia di turisti sia delle attivita’ commerciali e attrattive….Io vengo a godermi 20/30 giorni l’anno di pace ed un po’ di fresco prima con le figlie ora col nipotino senza mai infastidire nessuno…anzi ho un ottimo rapporto con tute le persone che incontro……Certo che si sente la mancanza e la chiusura del bar Daniel a Gandellino x non parlare della probabile chiusura ristorante da Lara sempre a Gandellino…ristorante La Piana Ardesio…e mi fermo qui…Credetemi che da turista portiamo soldi anche al comune..IMU..TARI usufruita x 1 mese e pagata x1 anno…negozi alimentari da Riccardo mini market..e trattorie ristoranti….Centro Rodigari….pizzerie Trota…..Cristian…locanda il Cacciatore…ecc. piu’ le varie feste in quel di Gromo S.Marino….e’ un peccato constatare che un po’ alla volta ci si accorga di un abbandono che aumenta sempre piu’…io tifo GROMO e la sua bellissima valle…ciao a tutti.