Dopo oltre duemila anni in Palestina, ritorna la strage degli innocenti per mano di un nuovo Erode. La malvagità è la stessa ma i mezzi sono molto più potenti e i risultati sono incomparabili.
Il ritorno di Erode
di Domenico Gallo
(pubblicato su domenicogallo.it il 31 dicembre 2023)
“Essi (i Re Magi) erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode.
Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s’infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi (Matteo, 2, 13-23)”.
Fuga in Egitto e strage degli innocenti, è un capitolo del Vangelo di Matteo che consegna alla storia dell’umanità la vergogna di una strage degli innocenti prodotta dal potere politico dell’epoca all’alba dell’avvento dell’era cristiana.
Il disegno di Erode non riuscì perché Giuseppe e Maria, avvertiti dall’angelo, misero in salvo il bambino Gesù fuggendo in Egitto.
Oggi per i genitori della Striscia di Gaza, anche se avvisati dall’Angelo, non sarebbe più possibile mettere in salvo i loro bambini fuggendo in Egitto, perché il valico di Rafah è chiuso e non può passare nessuno.
Non è possibile per i genitori palestinesi trovare alcun rifugio dove mettere al sicuro i loro bambini. Non possono trovare protezione nelle scuole dell’UNRWA dove migliaia di famiglie si sono rifugiate confidando che le sedi dell’ONU sarebbero state risparmiate; invece anche lì sono cadute le bombe che hanno ucciso, assieme ai rifugiati, 135 funzionari delle Nazioni Unite. Non possono trovare protezione negli ospedali che, secondo il diritto delle genti, sono luoghi dove vige l’immunità dalla guerra perché anche gli Ospedali sono stati attaccati, i pazienti evacuati e i neonati lasciati morire nelle incubatrici per mancanza di elettricità. 21 dei 36 ospedali della Striscia sono stati chiusi, 11 sono parzialmente funzionanti e quattro possono offrire solo servizi minimi. Sono stati uccisi 72 medici e centinaia di paramedici, attaccate 102 ambulanze; come se non bastasse, sono state bombardate anche le famiglie degli sfollati che avevano trovato rifugio nei cortili degli ospedali credendoli un luogo sicuro.
Non ci sono solo i genitori che hanno perso i bambini vittime della nuova strage degli innocenti, ci sono anche i bambini che si sono trovati improvvisamente privi della protezione dei genitori. Secondo un rapporto della ong Euro-Med Human Rights Monitor, con sede in Europa, circa 25.000 bambini di Gaza hanno perduto uno o entrambi i genitori. E 640mila non hanno più una casa. La ong ritiene che il numero totale di bambini e ragazzi morti superi i 10.000, poiché i corpi di tanti minori non sono stati recuperati dalle macerie.
Secondo gli studiosi la strage degli innocenti, di cui riferisce l’evangelista Matteo, provocò la morte di 50/60 bambini. Ancora oggi in una cripta della chiesa della natività a Betlemme è possibile vedere un mucchio di piccoli teschi che, secondo la tradizione, sono i resti dei bimbi fatti uccidere da Erode.

Dopo oltre duemila anni in Palestina, ritorna la strage degli innocenti per mano di un nuovo Erode. La malvagità è la stessa ma i mezzi sono molto più potenti e i risultati sono incomparabili; non più spade e coltelli ma aeroplani che sganciano la morte dall’alto con bombe da mille kg, che esplodendo possono sbriciolare un intero palazzo e togliere la vita a centinaia di persone in un lampo. C’è stata una grande evoluzione tecnologica ma dietro tanta modernità si cela il volto primitivo dell’uomo della pietra e della fionda descritto da Quasimodo: “T’ho visto: eri tu, /con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, / senza amore, senza Cristo. / Hai ucciso ancora, /come sempre, come uccisero i padri”.
Netanyahu ha superato Erode di molte grandezze, ma non crediamo che se ne vergognerà mai. Piuttosto dovremmo vergognarci noi, le Cancellerie degli Stati democratici, che hanno fornito e stanno fornendo a Netanyahu gli utensili per praticare la strage, mentre i miserabili leader politici italiani ed europei non hanno neanche il coraggio di dire a Erode: fermati!
Domenico Gallo
Nato ad Avellino l’1 gennaio 1952, nel giugno del 1974 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Napoli. Entrato in magistratura nel 1977, ha prestato servizio presso la Pretura di Milano, il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, la Pretura di Pescia e quella di Pistoia. Eletto Senatore nel 1994, ha svolto le funzioni di Segretario della Commissione Difesa nell’arco della XII legislatura, interessandosi anche di affari esteri, in particolare, del conflitto nella ex Jugoslavia. Al termine della legislatura, nel 1996 è rientrato in magistratura, assumendo le funzioni di magistrato civile presso il Tribunale di Roma. Dal 2007 al dicembre 2021 è stato in servizio presso la Corte di Cassazione con funzioni di Consigliere e poi di Presidente di Sezione. E’ stato attivo nel Comitato per il No alla riforma costituzionale Boschi/Renzi. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore o coautore di alcuni libri, fra i quali Millenovecentonovantacinque – Cronache da Palazzo Madama ed oltre (Edizioni Associate, 1999), Salviamo la Costituzione (Chimienti, 2006), La dittatura della maggioranza (Chimienti, 2008), Da Sudditi a cittadini – il percorso della democrazia (Edizioni Gruppo Abele, 2013), 26 Madonne nere (Edizioni Delta Tre, 2019), il Mondo che verrà (edizioni Delta Tre, 2022).
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Come vaneggiamenti sei messo bene. Trovo molta più violenza nelle tue parole che in un qualsiasi schiaffo. In ogni caso non è la mia stella e non ho mai rinnegato nulla. Tutto sommato fai solo un po’ pena.
David, la tua stella piange a pensare ai rinnegati.
Diciamo che sei un buffone al corte del nulla.
Chiedo a Gogna che venga bannato tale Andrea Parmeggiani perché è un uomo violento, non voglio esagerare, diciamo un individuo violento.
Perché gli schiaffoni ai piccoli non si danno.
Leggere un commento tanto idiota (mi riferisco al signor ratto) lascia basiti. Probabilmente il suddetto sarebbe meglio tornasse da dove è uscito: le fogne.
20, Andrea – Ma no, ti sbagli è una persona antisistema come dice Crovella : ops, Petra de Sutter è il vice Primo Ministro belga… Si si, sicuramente antisistema!
https://x.com/pdsutter/status/1744780903102959940?s=20
Qualche dirigente europeo sta iniziando a tirare fuori le palle
@Ratman
Avresti avuto bisogno di prendere degli schiaffoni da piccolo…
Giusto spazio per questo articolo. In effetti l’antigiudasismo è un grande tabù che in occidente epr vergogna si traveste semplicemente da antisionismo.
Le buffonate di questo articolo fanno torto innanzitutto al povero popolo palestinese, ai poveri bambini messi in scena per rubare una lacrima da trasformare in veleno contro israele, che una certa retorica di sinistra vede come incarnazione del male del capitalismo.
Gli utili idioti dell’occidente di leniniana memoria si danno appuntamento per sventolare la bandiera palestinese, in odio al popolo palestinese.
Le situazioni come i personaggi cambiano da una all’altra. Io non credo che la natura umana sia benigna. In genere è maligna. Di fatti la storia dell’umanità è scandita dalle guerre. Quello che volevo dite è che nim basta avere la croce di Cristo sul petto per essere buoni e portare messaggi di pace. Eccezionalmente ci sono personaggi positivi possono essere il Saladino o Madre Teresa di Calcutta, ma non sono rappresentativi della natura umana. Episodi come la strage disposta da Erode o i bombardamenti di Gaza sono invece rappresentativi della natura umana. Frignare perché ci sono è inutile e ingenuo. Ci saranno sempre perché fanno parte della natura umana.
Ammutolisco poiché sono perfettamente consapevole che, anche se non lo faccio con intenzione, contribuisco anch’io al mantenimento delle guerre, anche solo con il versamento delle tasse, spese in parte per armamenti, anche solo per non essere capace di fermare qualunque attività svolga con la leggerezza di chi si finge convinto che i conflitti sono altrove.
Palestina fa rima con Ucraina…
Attenzione ai cortocircuiti 🙂
“Non è vero“, Vegetti, che brutte parole!
Si dice che è una verità alternativa…
Sai com’è, succede quando uno legge “non ricordo più dove”
Non è vero che lo spostamento è fatto da una fantomatica “comunità internazionale”. E’ una proposta di Israele, punto e basta. Si chiama DEPORTAZIONE. Ieri Nethanyau ha chiesto agli Emirati Arabi Uniti di pagare loro la disoccupazione ai 100.000 palestinesi che non possono più lavorare in Israele (perché Israele non li lascia entrare…). La risposta è stata “Fatti dare i soldi da Zelenskji”. Un popolo che ha già conosciuto la deportazione su base etnico/religiosa ora vuol fare lo stesso, 75 anni dopo? Ma che merda sono questi israeliani?
Crovella, dì le cose come stanno: i morti nello Yemen li han fatti soprattutto i bombardamenti sauditi (con armi americane) ma non si può sputare nel piatto di chi ci dà il petrolio, vero?
“Quando i crociati (europei e cristiani) della I Crociata entrarono in Gerusalemme, dopo averla assediata, compirono la pressoché totale strage degli abitanti, compresi di civili (vecchi, donne e bambini). “
Vero.
E quando Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb (detto il Saladino) trattò la resa di Gerusalemme offrendo il salvacondotto a tutti i cristiani per raggiungere la striscia costiera.
Alla domanda sul perché lo facesse, visto che 90 anni prima i cristiani avevano massacrato tutti, rispose “io non sono quegli uomini”.
Quindi possiamo dedurne che l’Islam è una religione decisamente superiore al cristianesimo, giusto?
A leggere non so ben dove, si legge non si sa ben cosa.
Però si è sicuri di aver sempre ragione.
Quando i crociati (europei e cristiani) della I Crociata entrarono in Gerusalemme, dopo averla assediata, compirono la pressoché totale strage degli abitanti, compresi di civili (vecchi, donne e bambini).
Le cronache dell’epoca raccontano che in quella notte per le vie di Gerusalemme c’era il sangue a metà polpaccio. E’ un’immagine metaforica per dire che hanno ammazzato a destra e a manca. E portavano la croce di Cristo sul petto.
La storia dell’umanità NON è una storia di amore e fratellanza, ma di guerre e uccisioni. Ovunque nel pianeta. In alcuni nodi cruciali (Palestina, Balcani, Caucaso…) la convivenza di etnie e religioni diverse accentua questa caratteristica dell’umanità. Il tutto esasperato, di recente, da crescite demografiche (in spazi che quindi diventano sempre più stretti) e da una tecnologia che rende le armi capaci di stragi numeriche un tempo impensabili.
Gaza non ha una soluzione di quelle che piacciono ai sostenitori di “peace and love”. Non ricordo più dove, ma la scorsa settimana ho letto che la comunità internazionale (quindi NON Israele da sola) sta ipotizzando uno spostamento dei superstiti non solo in altri paesi arabi, ma addirittura in Sud America (a fronte di $ ai paesi che li ospiteranno).
@Crovella
Su questo hai ragione, ma con una differenza per me fondamentale: sulle stragi nello Yemen, nei nostri mezzi di informazione non se ne parlava proprio. Chi voleva però ne poteva venire a conoscenza su canali secondari…
Su questa guerra invece noi stiamo prendendo le difese di una parte – Israele – giustificando ogni nefandezza compiuta. E questo per me è ancora peggio
L’imbécilité, la méchanceté, la folie de certains hommes sont révoltantes.
Et toujours, toujours recommencées !
à la guerre comme à la guerre, come dicono i francesi. la guerra è orrore, morte distruzione. Ovunque, ma è così. Poco più in giù, nello yemen, è in atto, dal 2014 (10 anni quindi) una guerra che pare abbia fatto oltre 400.000 mila vittime, di cui si narra che il 60-70% sia di civili inermi. Fra questi molti bambini. Quanti? Centomila? Duecentomila? E chi lo sa.
Eppure nessuno grida ai crimini di guerra in Yemen, alle stragi di civili e di bambini, né la sinistra europea, né l’ONU, che è altrettanto impotente in Yemen come lo è in Palestina. La differenza è solo di opportunismo politico: in Palestina la strage di civile e bambini è strumentalizzata solo perché Israele sta sulle balle alla sinistra, sennò ci sarebbe silenzio assoluto come per le stragi in Yemen.
Crovella:
Citazione dal testo:
Mia opinione personale: non gridare agli attuali “crimini di guerra” è da mostri insensibili.
https://www.lercio.it/nuova-inchiesta-di-repubblica-i-civili-di-gaza-muoiono-per-screditare-israele/
Telleschi e Crovella: come confondere le cause con gli effetti e correlare i fatti in base ai preconcetti ideologici per giustificare le proprie opinioni formate sull’ortodossia più acritica e becera.
Tristi e patetici, ma pericolosi.
Il valico di Rafah è stato chiuso dall’Egitto che nel frattempo sta costruendo un muro ai confini della striscia di Gaza per impedire ai palestinesi qualsiasi possibilità di fuga. Dai tempi di Gesù il mondo gira al contrario: dalla fuga in Egitto alla fuga dall’Egitto. La responsabilità dei massacri a Gaza ricade soprattutto sull’Egitto e sui paesi arabi che in tanti anni hanno ostacolato qualsiasi integrazione dei palestinesi nei loro territori.
L’episodio conferma la mia tesi storica, ovvero che:
1) in Palestina e più in generale nel Medio Oriente, la convivenza di popoli profondamente diversi per caratteristiche etniche e religiose, ha sempre registrato sistematici momenti di crisi, da cui sono derivati morti e atti abberranti sul piano umano (come le stragi di bambini, sia quella ai tempi di erode, sia l’attuale).
2) In altre parole, in quella parte del mondo si uccidono (l’un l’altro) dalla notte dei tempi e sempre si uccideranno per i secoli dei secoli dei secoli.
3) La differenza rispetto al passato è data dalla tecnologia. Mille anni fa esistevano solo armi bianche (spade, lance, coltelli) e da un episodio conflittuale potevano derivare dieci, forse venti al massimo 50 o 100 morti. Oggi fra razzi, controrazzi, kalashnikov, deltaplani (vedi attacco al rave nel deserto), tank e bombardamenti aerei, i morti sono esasperati in numero esponenziale.
4) L’idea di far convivere due popoli e due stati è sempre stata una grande ingenuità (con un fondo di ipocrisia), ma, oggi, lo è ancora di più, anche per un altro fenomeno aggiuntivo rispetto al passato: la crescita demografica intensa sia degli ebrei che dei palestinesi, il tutto in spazi fisici oggettivamente molto ristretti. Sarà sempre più inevitabile che i due popoli si pesteranno i piedi, perché entrambi hanno “bisogno” di altro spazio per vivere e lavorare e quindi cercano di toglierlo l’uno all’altro. Non c’è santo, è un problema irrisolvibile, anzi prospetticamente si accentuerà col tempo: fra un anno, i numeri demografici saranno superiori a oggi, fra due anni ancor di più, ecc ecc ecc, mentre lo spazio fisico non si dilaterà.
5) La correlazione fra il problema demografico e l’incremento di tecnologia applicato ad azioni militari o terroristiche, comporterà numeri di vittime come mai quelle terre hanno registrato. Gridare agli attuali “crimini di guerra”, sia di qua che di là, è da ingenui. Fra qualche anno, guarderemo alla attuale situazione (attacco del 7 ottobre da una parte, strage di Gaza dall’altra) e diremo “come era tenue il problema nel 2023-24!”
Ieri per la prima volta ho sentito parlare sui mezzi di informazione principali (una radio nazionale) dei bambini morti a Gaza.
Si, hanno detto che per errore è stata uccisa una bambina durante un attacco ad un checkpoint. Si, ora questa terribile notizia è rimbalzata su tutti i principali quotidiani.
https://www.ilsole24ore.com/art/polizia-israeliana-ammette-bimba-uccisa-errore-attacco-checkpoint-AFiNExGC
Con questo, credo, l’informazione italiana ha trovato il capro espiatorio per non parlare degli altri 5000? 10000? bambini e ragazzi uccisi dall’esercito israeliano.
Provo vergogna per loro