Il bar dei giornalisti palestinesi bombardato a Gaza

Questa notizia del 1 luglio 2025 è stata riportata sulla prima pagina solo del Manifesto. E, tra i notiziari online, solo il Post ha pubblicato il presente articolo. Nessun altro quotidiano in Italia l’ha reputata degna di menzione fra le notizie principali del giorno. L’asservimento di tutta la stampa mainstream a questo sistema del doppio standard è tragica per la libertà di informazione dei cittadini ed allo stesso tempo emblematica di quel che sono in grado fare i poteri forti in Italia.

Il bar dei giornalisti palestinesi bombardato a Gaza
a cura della Redazione de ilpost.it
(pubblicato su ilpost.it l’1 luglio 2025)

Lunedì 30 giugno 2025 l’esercito israeliano ha colpito con un missile un bar sul lungomare della città di Gaza usato come Internet point da molti giornalisti palestinesi, oltre che da attivisti e altre persone del posto in cerca di un luogo di ritrovo per lavorare e stare insieme. Nel bombardamento al bar al Baqa l’esercito israeliano ha ucciso 39 persone, e ne ha ferite più di 50, alcune delle quali in gravi condizioni.

I resti dell’Internet café bombardato da Israele, sul lungomare di Gaza. Foto: AP Photo/Jehad Alshrafi.

Tra le persone uccise c’è Ismail Abu Hatab, un noto fotogiornalista palestinese, i cui reportage dalla Striscia di Gaza erano stati esposti in una mostra a Los Angeles lo scorso aprile.

Diversi testimoni hanno raccontato che al momento dell’attacco nel bar c’erano decine di persone, tra cui alcuni bambini che stavano festeggiando un compleanno. Il bombardamento ha distrutto la struttura e ha lasciato un enorme cratere nel terreno. Hani Mahmoud, corrispondente di Al Jazeera da Gaza, ha detto che l’attacco è stato compiuto senza alcun preavviso da parte di Israele: per ora l’esercito israeliano non ha commentato.

L’interno del bar bombardato lunedì da Israele a Gaza. Foto: AP Photo/Jehad Alshrafi.

L’attacco contro il bar è stato compiuto dopo che domenica l’esercito israeliano aveva emesso un ordine di evacuazione per  quasi tutta la città di Gaza e per Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza: il più ampio da quando la guerra è ricominciata, il marzo scorso. Lunedì Israele aveva quindi ricominciato a bombardare pesantemente dopo parecchio tempo diverse zone della città di Gaza e dei suoi dintorni: oltre al bar al Baqa ha colpito vari quartieri residenziali a est della città e il campo profughi di al Shati, sempre nelle vicinanze, oltre a una scuola nel quartiere di Zeitoun, dove alcune famiglie di sfollati avevano cercato rifugio. In tutto i bombardamenti di lunedì hanno ucciso più di 90 persone palestinesi.

Dopo l’accordo per il cessate il fuoco approvato a gennaio e interrotto da Israele a metà marzo, molte persone che erano state evacuate nei primi mesi della guerra erano tornate a vivere nella città di Gaza. Dopo l’ordine di evacuazione stanno di nuovo cercando di scappare.

Israele ha ordinato alla popolazione di spostarsi verso sud, dove si trova il campo per sfollati di al Mawasi, già sovrappopolato. Negli ultimi mesi la città di Gaza era rimasta anche uno dei pochissimi posti nella Striscia a non essere sottoposti a un ordine di evacuazione. Secondo un rapporto pubblicato dalle Nazioni Unite la settimana scorsa, più dell’80 per cento della Striscia ne era interessato: ora ancora di più.

Il bar dei giornalisti palestinesi bombardato a Gaza ultima modifica: 2025-07-03T05:41:00+02:00 da GognaBlog

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43 pensieri su “Il bar dei giornalisti palestinesi bombardato a Gaza”

  1. beata fava 

    Se per ora è beata, al prossimo passo la faranno santa.

  2. Non mi interessa analizzare i numeri segnalati perché non c’entrano una beata fava con il concetto di approccio imperialistico citato da Cacciari. Non si tratta di numeri, nel pensiero di Cacciari, ma di mentalità, forma mentis. La Russia ha una mentalità imperialista dalla notte dei tempi, per cui gli zar (signori) di Mosca, dal medio evo, si sono pian piano allargati fino ad arrivare al Mar Nero, hanno cercato di fagocitare Polonia e altri paesi est europa, e dall’altra parte sono arrivati a Vladivostock. L’URSS, nonostante un drastico cambio di regime, ha ereditato questa forma mentis imperialista, che è profondamente radicata nella tradizione russa, e altrettanto ha fatto Putin. La Cina ha un modo di fare altrettanto imperialistico anche se, per sua tradizione, si insinua silenziosamente nei paesi da conquistare piuttosto che guerreggiare. Ma alla fine si espande ugualmente e quando domina un un paese è come se li’ ci fosse una dittatura. I PIL, le spese militari ecc non c’entrano nulla con questi ragionamenti. C’entra che questi tre (USA, Russia, Cina) d’ora in avanti tratteranno direttamente fra loro, certe volte litigando, altre accordandosi, ma non riconoscetanno nessun altro soggetto, né singole nazioni né autorità sovranazionali, né il diritto internazionale (che difatti ormai è definitivamente morto).

  3. la Russia in Ucraina sta difendendo quelli che percepisce come i suoi confini minimi
     
    Ma infatti, Matteo! E quale miglior modo di difendere i “confini minimi” se non allargandoli un po’?
    Com’è che si dice? La miglior difesa è l’attacco.
     
    Quanto ai numeri da te citati (@26), a parte il dato sulla spesa cinese (che mi pare errato per difetto), noto un uso un po’ allegro di punti decimali e virgole (…ah ingegnere, ingegnere… 🙂 ), e soprattutto l’uso di due ordini di grandezza diversi per PIL e spese militari — non proprio il massimo della chiarezza secondo me.
     
    Ma oltre ai dati assoluti, credo dovresti considerare almeno un paio di altri fattori.
    Il rapporto spese militari/PIL, che dà un’indicazione della propensione offensiva (o del fatto di essere sotto attacco — vedi Ucraina) e il potere d’acquisto locale: se, per esempio, in Russia costruire una bomba costa 1/100 di quanto costa in UE, capisci che la spesa in valore assoluto della Russia assume tutt’altro significato.
    E comunque, resta che nel 2022 la Russia era al terzo posto nel mondo per spesa militare assoluta (dietro USA e Cina).
     
    Sulla “totale inutilità reale del programma Rearm-EU”, concordo con te.
    Più che spendere di più, bisognerebbe spendere meglio — ammesso che il termine “meglio” abbia senso in un contesto aberrante come quello delle spese militari.

  4. “Ma come la Russia non può permetterselo? E in Ucraina che fa? gioca a tre sette”
    Proprio impermeabile ai fatti eh? Te l’ho ben dettagliato qualche intervento fa…se non conosci la notazione scientifica 10^3 significa 10 elevato alla 3 (=1000) ed è la decima parte di 10^4 (10000) sia nel PIL che nelle spese militari mi pare sufficientemente chiaro.
    Provo a essere chiaro: la Russia in Ucraina sta difendendo quelli che percepisce come i suoi confini minimi e per farlo ha dovuto mollare interessi per lei secondari in M.O. e anche in Africa (ti fosse sfuggito, leggiti Limes)
    Altro che accordo con gli USA (e non con Trump, che è arrivato dopo…anche qui la tua refrattarietà ai fatti si palesa chiara)
     
    E prima che tu me lo spieghi: si lo so, la NATO non ha e non ha mai avuto nessunissima intenzione di mettere pressione alla Russia e tantomeno di invaderla, perché è un’alleanza difensiva che mai ha attaccato per prima e tutto il resto del repertorio, ma è così che la Russia ha percepito l’allargamento a ovest e l’installazione di missili nei paesi ex patto di Varsavia…che ci vuoi fare, sono slavi, sono un po’ gnucchi e sopratutto ci odiano per la nostra evidente superiorità morale.
     
    Quanto alla Cina, ripeto, è quanto di più distante da quello che tu consideri un impero: la mezza Africa al massimo se l’è comprata senza peraltro vendere armi a i dittatori o sostenere i ribelli locali.
    Come hanno comprato Inter, Milan e il porto di Genova.
    Non so se riesci a cogliere la piccola ma significativa differenza tra questo comportamento e il sostenere (e pagare) il capo di un movimento terrorista (Nota: non sto parlando di Netanyahu stavolta, ma di Ahmad al-Shara’ e degli jihadisti di Tahrir al-Sham)
     
    Forse gli africani hanno pensato che il metodo cinese sia preferibile per loro a quello occidentale…
     

  5. Se le mie riflessioni vi appaiono come risiko, forse è perché non leggete (o non leggete con adeguata attenzione) né libri né quotidiani né testi di geopolitica.  Io ne ho letti a caterve. La storia dell’umanità è un enorme e ingarbugliatissimo risiko, dalla guerra di Troia alle conquiste di Alessandro Magno, dall’impero romano alle invasioni barbariche, dalle Crociate via via fino alle guerre più recenti comprendendo perfino le due bombe atomiche sganciate dagli USA sul Giappone. E poi, dopo il 45,  Corea, Vietnam, Guerre del Golfo, poi Irak ecc ecc ecc (salto per non farla lunga) fino alle due guerre (su 56 certificate nel mondo) che noi europei analizziamo quotidianamente: Ucraina e M.O.. Sono due guerre su 56, un’inezia. Per cui la storia dell’umanità NON è una sequenza di atti di bontà, interrotta da qualche efferatezza qua e là: la storia dell’umanità è una pressoché ininterrotta sequenza di guerre, carneficine, stragi, eccidi, massacri ecc. Ogni tanto, come anomalia, c’è una Madre Teresa di Calcutta, ma è un’eccezione e non la norma statisticamente rappresentativa dell’umanità. Non prendetevela con me, non sono io che ho creato la specie umana. Prendetevela col Padreterno o con la Natura che hanno creato così la specie umana. La specie umana è naturalmente portata a uccidere in grandi quantità gli altri esemplari della stessa specie, altrimenti non si spiegherebbe tutta questa sequenza di guerre e di stragi che abbiamo fin dalla notte dei tempi e che avremo sempre, almeno finché ci sarà al specie umana.

  6. Ma come la Russia non può permetterselo? E in Ucraina che fa? gioca a tre sette (col morto dopo aver ottenuto l’autorizzazione dell’ONU e della Corte penale Internazionale?
    La Cina attua un approccio imperialista da tempo immemore, solo che è più silenziosa e quindi meno appariscente, meno sfacciata. Mezza Africa è ormai una colonia cinese.
    Né Russia né Cina si pongono tanti problemi se le loro azioni violano o meno il diritto internazionale ecc ecc ecc. Questo è il succo.
    Cmq, con riferimento a Gaza il tema chiave è l’approccio imperialista degli USA, perché sono loro che consentono a Israele di proseguire nella sua azione. In realtà indirettamente c’entra anche la Russia: trump ha mollato l’Ucraina alla Russia e in cambio ha avuto da Putin libertà di azione in M.O..

  7. “L’approccio “imperialista” …oggi come oggi, possono permetterselo solo tre palyer: USA, Russia, Cina”
     
    Come già detto, in realtà uno se lo permette (USA), uno non può permetterselo proprio anche se gli piacerebbe (Russia) e l’ultimo non ha mai dato segno di avere la minima pulsione imperialista (Cina)
     
    Crovella gioca a Risiko nella sua testa, con un’attinenza con il mondo reale ben inferiore di quella del gioco da tavolo.

  8. Carlo, leggendo qui i tuoi commenti, dove si parla degli imperi del mondo, guerre di qua e invasioni di là, conquiste in Medio Oriente, pare che tu stia giocando a Risiko. Perlomeno, la leggerezza dimostrata è la medesima di chi gioca con i carriarmatini di plastica e non con le vite di interi popoli.
     
    P.S. Ma sei proprio sicuro di non stare davvero giocando a Risiko?

  9. “La celebrazione dell’Independence Day mi offre l’opportunità di formulare a Lei, signor Presidente, e all’amico popolo americano le più cordiali felicitazioni della Repubblica Italiana e mie personali. Gli Stati Uniti costituiscono un partner insostituibile per l’Italia”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. (da repubblica.it di oggi, 4 luglio 2025).
     

  10. L’approccio “imperialista” (ben descritto nell’intervento TV di Cacciari), oggi come oggi, possono permetterselo solo tre palyer: USA, Russia, Cina. Tutti gli altri o non sono in grado o non hanno la mentalità per essere davvero imperialisti, cioè sbattersene le palle dell’ONU-diritto internazionale ecc. Uno che vorrebbe essere imperialista è Erdogan (vorrebbe far rinascere l’Impero Ottomano) ma è troppo piccolo e troppo schiacciato dalle mire russe (Siria) per poterlo fare. L’Europa, se fosse davvero uno unico stato (cosa che NON è), avrebbe forse i numeri potenziali, ma sarebbe cmq imbalsamata dall’ideologia della serie “stato di diritto ecc”, cosa che le impedirebbe di avere un approccio veramente “imperialista”. Vel a vedete Bruxelles che bombarda l’esercito russo o che bombarda gli israeliani per impedire loro la prosecuzione dell’azione su Gaza? Ma dai, ridicolo…
    Difatti noi europei, che peraltro siamo ancora slegati in singoli paesi che da soli contano una mazza di niente, non possiamo far altro che funzionare da stati vassalli di uno degli imperi “veri”. A tal proposito io sono contentissimo di far parte della corte dell’impero USA piuttosto che di quello russo o cinese. E non c’entra la Meloni e la sua presunta sudditanza con Trump. Si tratta proprio di rapporti istituzionali molto profondi fra Italia e USA. A conferma riporto il messaggio odierno del Presidente Mattarella, la cui origine politica non è certo dell’MSI, a dimostrazione che l’intero mondo istituzionale italiano percepisce come un elemento positivo che noi italiano possiamo avvalerci di rapporti strutturali e profondi con gli americani. CONT

  11. guerricciola numericamente marginale (Gaza) .
    Una frase che si autocommenta.
    Certo che la storia dell (dis) umanità è una ruota dentata e l ingranaggio del movimento che la muove è ciò che dici ma lo sconcerto è non capire lo scalino dentato quasi piatto della ruota stessa oggi!
    Disporre di arsenali atomici per rubare terre e far stragi rende un pochino diversa la cosa dal passato che citi.
    Comunque ora nei cataloghi tattoo di fianco alla croce uncinata o quella celtica ora  potranno tranquillamente proporre anche la stella di Davide,chissa’ se le teste rasate apprezzeranno!

  12. Ahbbécerto, se c’è scritto sul giornale…
    non ho né tempo né voglia di andare a recuperare l’articolo di Cacciari . Ma se ha definito impero la Russia e la Cina ha scritto una cazzata (e non sarebbe la prima).
    La Russia è al massimo un primattore regionale, e la regione non è certo l’Europa ma al massimo nel Caucaso e in Africa (essendo appena stata espulsa dal M.O.). La Cina non sta mostrando, e non ha mai mostrato, alcuna caratteristica di volere un dominio “imperiale”, ma solo una forte propensione agli accordi  economico-commerciali.
    Al momento c’è solo un attore “imperiale” e sono gli USA.
    In realtà la forza “imperiale” degli USA è in grave declino (da quando costrinsero GB e F a mollare Suez a oggi che permettono a un cliente come Netanyahu di contraddirli e forzarli) e sono imperiali solo perché noi europei glielo lasciamo fare impunemente e contro i nostri interessi (in particolare verso la Russia).
    Quindi non c’è nulla di ineluttabile e definitivo, checché predichino gli appecorinati nostrani ai quali ti pregi di appartenere.

  13. Il riferimento ai tre imperi erano nell’articolo di Cacciari su La Stampa, di cui l’intervento in TV è un estratto sulla tipologia di approccio (ma non esaurisce l’interezza dell’articolo). Cmq cambia poco.  Loro tre decidono e fanno come vogliono con l’approccio descritto e di tutto il resto (siano istituzioni sovrannazionali come singoli starti, anche alleati) se ne sbattono.
     
    Applicato a Gaza, il principio è: Israele continuerà a bombardare finché glielo consentiranno gli USA (secondo me molto a lungo per il già citato condizionamento della comunità ebraica statunitense sul presidente USA-qualsiasi sia il Presidente  in carica). trump preferisce mollare l’Ucraina (di cui in assoluto non gliene frega niente), pur di avere mano libera (da Putin) sul M.O.. Poi deciderà Trump quando (e “se”) impedire a Israele di bombardare/sparare.
     
    Per cui: viene tenuto in considerazione il diritto internazionale? NO. NIENTE. Viene considerata l’ONU? NO, neppure consultata e ogni ipotetico provvedimento anti israeliano viene bloccato dal veto insuperabile degli USA. Viene consultata la Corte internazionale? NO.
    Questo è il mondo. inutile frignare come mocciosi dell’asilo. Non vi piace questo mondo? Contattate Musk e fatevi trasportare su Marte.

  14. A volte mi domando: se perfino tra di noi si scatenano liti da coltello (per fortuna e per forza di cose solo virtuali), come si può sperare che israeliani e palestinesi trovino un accordo?
    Per di piú, in quel caso in ballo c’è la sopravvivenza, non l’ego.
     
    Serve un terzo che funga da arbitro e da paciere.
    Chi? Ma è ovvio: l’ONU! Con la sua autorità, potenza militare, obiettività, saggezza, onestà intellettuale, rettitudine…
    😀 😀 😀
     

  15. Come al solito non hai capito quello che dicono gli altri e pretendi di far dire loro quello che hai in testa tu. Cacciari non ha parlato affatto di tre imperi, ma di “diritto imperiale” ma testualmente:
    “Trump rappresenta una situazione in modo emblematico, con la massima prepotenza, con la massima chiarezza…la strategia è questa: non vi è mediazione, non vi è luogo terzo nel quale un conflitto tra imperi possa essere affrontato in modo dialogico…Non ci sono Nazioni Unite, non ci sono corti di giustizia…Trump emblematizza il collasso del diritto internazionale”
     
    I tre imperi, americano, russo e cinese (nell’ordine) sono una tua invenzione e secondo te esistono in base a questioni di potenza militare ed economica e dai quali escludi a priori l’Europa in base alle medesime questioni.
    Cose che ti ho dimostrato con i numeri essere semplicemente false:  militarmente e economicamente la Russia è un bruscolino paragonabile all’Italia (al massimo vorrebbe essere un impero…) e l’Europa è al pari della Cina.
     
    Il discorso di Cacciari è che è in atto una strategia USA di considerarsi un impero e di delegittimare l’ONU e le Corti Internazionali, per se’ e per i propri clientes (Netanyahu). Strategia che peraltro non è affatto detto sia quella della Cina, che si richiama costantemente all’ONU.
    Il pericolo della Russia pronta a usare l’atomica o le ambizioni imperiali della Cina li vede solo Trump, perché ha bisogno di nemici esterni per giustificare agli occhi degli americani le proprie pretese proto-dittatoriali e le imposizioni economiche.
    Oltre naturalmente a corifei, portaborracce, pseudo-sovranisti alla pecorina e servi sciocchi che sono pronti ad aderire con entusiasmo a questa strategia e ad obbedire al loro padrone.

  16. A parte che quella dei tre imperi è una tesi esposta dal prof. Cacciari e quindi al limite dovreste avanzare la ve critiche a costui (e non a me) , ma direi che (more solito) non avete capito una classica mazza. Difatti siete andati a prender farfalle su temi che non c’entrano con la tesi di Cacciari, tipo il PIL o le spese militari: non è quello il punto. C’entra solo l’approccio che hanno i tre grandi che ormai parlano solo più fra loro, avendo quindi tagliato fuori tutti gli altri soggetti, specie istituzionale (ONU, corti internazionali, diritto internazionale ecc ecc ecc, per non parlare degli altri paesi). Decidono loro tre (Trump, Putin, Xi Jinping), interfacciandosi direttamente, a volte litigando, a volte accordandosi, in un’ottica di spartizione delle aree di competenza.
    Non riesco a trovare al volo su internet l’articolo di Cacciarti della Stampa, ma un piccolo (e significativo) estratto lo si può ricavare da questo suo intervento in una puntata abbastanza recente della trasmissione di Lilly Gruber. Le linee guida della sua tesi sono ben espresse:
     
    https://www.youtube.com/live/GB1uIiTHlQw
     
    A scanso di equivoci: non siamo in procinto di entrare in questo scenario (quello dei tre imperi), bensì ci siamo già dentro in modo irreversibile. E io credo che durerà diversi decenni.
     
    Per quanto riguarda il numero dei morti giornalieri a Gaza, non mi diverto né mi strappo le vesti. E’ la vita. Ho già detto che in giro per il pianeta sono in essere 56 conflitti: ipotizzando 100 morti al giorno per ogni conflitto, significa 5.600 morti al giorno. Cosa volete che siano i morti di Gaza rispetto al totale dei morti giornalieri? Gaza è un foruncolino nella storia dell’umanità, un episodio senza la minima rilevanza, meno che mai numerica.

  17. Intanto, secondo le notizie odierne, stamattina ci sono stati nuovi raid israeliani su Gaza con 73 morti… Contenti voi a “occuparvi” del bar… 

     
    Ti diverte?

  18. “Gli imperi dominanti sono tre: gli USA di Trump, la Russia di Putin e la Cina. …. Io aggiungo che anche se l’Europa fosse già uno stato unitario…non saremmo un quarto impero, ma un satellite dell’impero USA, per questioni di potenza militare ed economica.”
     
    E’ sempre impressionante come riesci a non leggere MAI i dati reali e a costruire visioni ottenebrate dalle tue paure:
    Potenza economica; PIL nominale previsto 2025 in milioni di $:
    USA       26,337 x 10^3
    Cina       19,535 x 10^3
    UE         18,795 x 10^3
    [Italia       2.450 x 10^3]
    Russia    2,195 x 10^3
     
    Spese militari al 2022, milioni di dollari:
    USA           8.769 x 10^5
    CE (+GB) 2.745 x 10^5
    CE             2.06 x 10^5
    Cina          1.955 x 10^5
    Russia      8.637 x 10^4
     
    Lo so che per il lavoro che fai i numeri sono variabili indipendenti, aleatori e liberamente interpretabili, ma la realtà è altra cosa!
     
    Nota bene: la seconda tabella dovrebbe anche dimostrare chiaramente la totale inutilità reale del programma Rearm-Eu e la sua base ideologica imperialista e colonialista.
     

  19. Quindi mettetevi il cuore in pace: le scelte che riguarderanno tutti e 8 miliardi di individui sul pianeta saranno prese solo da tre persone. 

    Crovella quanto ci godi a screvere queste cose. Si vede proprio che ci godi !
    Manco quando ti facevi le prime seghe godevi cosi tanto.

  20. A chi fa il parallelismo col 1939 dico che è così. Suggerisco di leggere un recente articolo del prof. Massimo Cacciari, uscito su La Stampa, in cui si spiega molto bene che siamo entrati in una nuova era, quella degli imperi. Gli imperi dominanti sono tre: gli USA di Trump, la Russia di Putin e la Cina. loro decideranno e faranno e stabiliranno per tutti, a volte litigando fra loro a volte accordandosi in un’ottica di spartizione. Io aggiungo che anche se l’Europa fosse già uno stato unitario, con un solo governo centrale ecc ecc (come io auspico), non saremmo un quarto impero, ma un satellite dell’impero USA, per questioni di potenza militare ed economica. A maggior ragione se siamo paesi separati. Quindi mettetevi il cuore in pace: le scelte che riguarderanno tutti e 8 miliardi di individui sul pianeta saranno prese solo da tre persone. È palese che in queste settimane Trump e Putin hanno fatto un baratto. Trump molla l’Ucraina e Putin lascia che in M.O. decida Trump da solo. Quindi solo Trump deciderà quando Gaza finirà.

  21. Effettivamente voi (voi di oggi, non del 1939) vivete sul pianeta Papalla. Io avrei detto che siete sbarcati da Marte 30 secondi fa. Siete del tutto digiuni della storia umana. La storia dell’umanità è una sistematica sequenza di guerre, battaglie, carneficine, violenze, crimini ecc. Vi stupite per Gaza? Ma Gaza è un foruncolino nello storia dell’umanità… Nei libri di storia, fra 50-100 anni, Gaza, se sarà citata, lo sarà esclusivamente come conseguenza del 7 ottobre (da sola non meriterebbe citazione) e, al massimo, prenderà mezza riga. Quindi un nulla. E vi strappate le vesti per un “nulla”? Violenza? Ma ho citato pochi gg fa che nel Sudan c’e’ un problema umanitario con annessa violenza (da quello che ho letto: villaggi interi bruciati vivi, stupri di gruppo, bambini scannati) solo che non vi strappate le vesti perché la’ sono negri che uccidono altri negri. Mentre in M.O. ci sono bianchi caucasici che uccidono terzomondisti. La violenza di Gaza vi colpisce solo per questo risvolto perché vorreste che noi bianchi bastardi e colonialisti ci autoflagellassimo. Solo questa è la differenza fra una guerricciola numericamente marginale (Gaza) e gli altri 55 conflitti in essere sul pianeta. Io idiota? Mai negato. Difatti mi considero statisticamente rappresentativo dell’opinione pubblica occidentale che, per vostra sfortuna, è sistematicamente composta da una marea di idioti. In effetti comprendo la vs frustrazione e il vs totale spaesamento perché, in quattro gatti splelacchiati, siete condannati a vivere in una società di idioti. La causa della vs incazzatura di fondo è questa. Inoltte, poiché tutto è speculare, voi super illuminati a noi idioti apparite come dei perfetti idioti e per giunta pure sfigati, perché non contate un cazzo, in quanto numericamente ridicoli.

  22. (seguito e fine)
    E finitela anche con questo ipocrita buonismo sulla faccenda degli ebrei. Al di là di qualche piagnisteo sui “diritti”, nessuno li sopporta, e la Germania sta solo facendo il lavoro sporco anche per noi, giusto o sbagliato che sia. Del vostro buonismo non frega più niente a nessuno, e dovreste avere capito, se non foste accecati da pregiudizi ideologici stantii, che la maggioranza del popolo tedesco è con Hitler, e da noi con il Duce. Ma dove vivete, sul pianeta Papalla?

  23.  
    Facsimile di discorso che si poteva sentire nell’estate 1939
     
    E smettetela di lamentarvi per le violazioni del diritto internazionale da parte della Germania. Il diritto internazionale è una presa in giro; è evidente che nessuno ha seriamente intenzione di contrastare l’espansionismo tedesco. Ve ne sareste già dovuti accorgere da quanto è successo in Spagna. Quando è stato chiaro che le sedicenti democrazie non intendevano affatto sostenere la repubblica, mentre tedeschi e italiani mandavano uomini e armamenti per Franco, l’unica cosa sensata da fare era accettare il cambio di regime e consegnare il potere ai fascisti. Voi invece avete insistito e avete trascinato la Spagna in una guerra fratricida, beandovi dei vostri richiami ai valori della democrazia. Il risultato è quello che si sarebbe potuto ottenere tre anni prima senza il massacro che avete voluto. E ora frignate perché Hitler si è preso i Sudeti, e poi si è annesso l’Austria, e poi si sta accordando con l’Unione Sovietica per spartirsi la Polonia. Poveri illusi che non avete capito che questa è l’aria che tira sempre più forte in Europa e nel mondo; guardate quello che sta succedendo in Manciuria. Le cosiddette democrazie stanno solo subendo l’iniziativa tedesca, e le grandi imprese americane fanno ricchi affari con la Germania (continua)
     

  24. Vedi Crovella, tu che hai sempre le idee molto chiare su tutto, che voi torinesi, che un tuo conoscente, che al bar dici il solito, che la destra, che Gimondi dormiva nella vasca da bagno gelata, che sei un uomo del sistema, che stiamo preparando qualcosa che cambierà il paese, che il muro di gomma del Cai, che la scuola blasonata, che sei riuscito a farmi stare sui coglioni persino Gervasutti, che voi non focalizzate e…tutto il solito resto, incarni a meraviglia l’idiota descritto da Bertrand Russel nella sua frase in cui dice che gli intelligenti sono pieni di dubbi mentre gli idioti, appunto, sono sempre sicuri.
     
    Io non mi schiero ma sono nauseato da tanta violenza in generale. Ovviamente non ho la soluzione, ma tu mi hai aiutato a farmi l’idea che tutto quello che sfocia in violenze e guerre, sia fomentato da gente come te. Cioè da idioti. Che come tu stesso sostieni, sono la maggior parte degli abitanti del mondo occidentale.

  25. “io condivido in pieno”
     
    “Bevi la coca-cola che ti fa bene
    bevi la coca-cola che ti fa digerire
    con tutte quelle, tutte quelle bollicine” [V. Rossi]

  26. Dipende dai punti di vista: io condivido in pieno, proprio perché ho le idee molto chiare. In più, parlavo qualche gg fa con un mio interlocutore professionale, ebreo con molti parenti residenti in Israele, e mi ha detto che la popolazione israeliana non ha nessuna voglia di tenersi la zavorra dei palestinesi sul groppone, per cui vedono con fastidio l’ipotesi di una qualche forma di pace. “Ma chi li mantiene, i palestinesi -mi ha detto costui – Ci dovremo forse pensare noi????? Ma scordatevelo!”. Questo NON l’ha detto Netanyahu,  malo dicono dei normali cittadini. Quindi non è lo Stato (inteso come istituzione) che vuole così, ma la popolazione stessa. Difatti il Governo Netanyahu continua ad avere la maggioranza in parlamento e nessuno si sogna di aprire la crisi di governo… a cominciare dai partiti di centro sinistra che storicamente erano oppositori di Netanyahu, ma che sostengono il suo Governo dall’ottobre 2023 in poi:  che finisca il lavoro e poi se ne riparlerà.

  27. “Intanto…ci sono stati…73 morti….
    Israele può continuare liberamente a fare tutto quello che vuole…
    gli USA…non la VOGLIONO fermare.
    “quello che vuole Israele” è eliminare il problema palestinesi. Non semplicemente eliminare gli internet café di Gaza, ma proprio eliminare Gaza in toto.”
     
    Ottima definizione di stato canaglia e terrorismo. Purtroppo.
     
    Il che comunque non rende il tutto ineluttabile e tantomeno condivisibile o sostenibile.
    Se si è uomini, intendo.

  28. Stai tranquillo che i missili (concreti e metaforici) sono diretti a ben altri obiettivi che il sottoscritto…
     
    Intanto, secondo le notizie odierne, stamattina ci sono stati nuovi raid israeliani su Gaza con 73 morti… Contenti voi a “occuparvi” del bar… I raid odierni dimostrano che Israele può continuare liberamente a fare tutto quello che vuole, cioè che gli USA (al momento) non la fermano perché non la VOGLIONO fermare. Inoltre è ormai acclarato che che “quello che vuole Israele” è eliminare il problema palestinesi. Non semplicemente eliminare gli internet café di Gaza, ma proprio eliminare Gaza in toto.
     

  29. «Io» proseguì poi don Mariano «ho una certa pratica del mondo e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; mezz’uomini pochi, che mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini…
    E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo…». 
     
    Cominetti ti fa credito di essere un ominicchio, secondo me se ti impegni molto, forse puoi arrivare a pigliainculo.
     
    Ma solo forse.

  30. Purtroppo per voi, vi credete in tanti, solo perché vi considerate “illuminati” e fate molti schiamazzi folkloristici, ma in realtà siete in pochi, se non addirittura pochissimi. Viceversa la realtà occidentale dei ns giorni è costituita da una marea immensa di persone come me, persone che voi definite “omuncoli cretini” ma che rappresentano la grande pancia elettorale dell’Occidente. L’Occidente sta andando in questa direzione e ci andrà ancora di più, che vi piaccia o meno. Per cui la linea dei Governi occidentali non può che muoversi sulla base dell’opinione pubblica prevalente: altro che salvaguardia degli internet café per giornalisti “liberi”. D’altra parte gli USA (senza i quali Israele non farebbe nulla, neanche andare a fare la pipì, figuriamoci bombardare un bar…) hanno forse preso posizione su questa bomba al bar? Non mi risulta. Perché Israele è come il 51.mo stato degli USA. Vediamo adesso cosa sapranno tirar fuori come possibile base per una tregua di 60 giorni. Per il momento, nonostante la “proposta” di Trump, Israele sta continuando a bombardare…(bare e non bar)

  31. Crovella, ancora una volta ti qualifichi per l’omuncolo e ominiccolo quale la tua esistenza scialba, e che tu credi sfavillante, ti ha fatto diventare.
    Detto ciò riporto una frase di un certo Ryszard Kapuściński, un “brutto ceffo” polacco che sulle guerre ne scriveva perché le viveva di persona: a Varsavia durante costanti ma sparuti bombardamenti russi, si poteva vedere la gente fare la coda per comprarsi un pezzo di zucca…
     
    Ma come dice Matteo, per fortuna la nostra informazione è onesta e soprattutto libera.

  32. Sei così succube di una realtà plasmata dalla pubblicità e così provinciale e limitato nella conoscenza del mondo da non poter concepire un bar senza la coca-cola…
    purtroppo la tua concezione del mondo e della politica e altrettanto prona alla propaganda!
     
    P.S.: intanto era “una specie di internet café” e comunque dalla Turchia verso est per circa 4 0 5 miliardi di persone bar è semmai sinonimo di chai

  33. Che cosa possiamo fare noi? Forse la risposta sta nelle parole con cui il musicista nigeriano Seun Kuti arringa il suo pubblico: «Ho un avviso per i giovani europei. So che volete liberare la Palestina, che volete liberare il Congo, il Sudan, che volete liberare l’Iran. Ce n’è una nuova ogni settimana. Liberate l’Europa. Liberate l’Europa dall’estremismo delle destre. Liberate l’Europa dal fascismo. Liberate l’Europa dal razzismo. Liberate l’Europa dall’imperialismo. Quando avrete fatto questo lavoro, non appena avrete fatto questo lavoro, Gaza sarà libera, il Congo sarà libero, Sudan sarà libero, l’Iran sarà libero. Dimenticatevi di noi, non preoccupatevi per noi. Liberate voi».

  34. Se è possibile che a Gaza ci sia un bar, allora non c’è tutta ‘sta emergenza fame… quindi smettetela di rompere le pelotas che Israele usa la fame come arma collaterale per decimare i palestinesi: che vadano la bar e troveranno perfino la Coca Cola FRESCA!

  35. E tu sei uno squallido provocatore o un cretino.
     
    Pensa che a Berlino nel maggio del ’45 c’erano almeno 8 birrifici funzionanti, vuol forse dire che non fu gravemente bombardata?
    Di sicuro era un covo di personaggi discutibili: si chiamano “giornalisti”…

  36. ma come era possibile che esistesse un “bar” in una zona martoriata dai bombardamenti da oltre un anno e mezzo? come si riforniva di Coca Cola e acqua minerale? chi si occupava della cucina? pare che là siano tutti senza neppure un tozzo di pane e poi si scopre che c’era un bar… O la situazione a Gaza non è così disperata come la dipinge la solita stucchevole propaganda sinistrosa o quello non era un bar, ma uno strano luogo di incontro dei personaggi discutibili e gli israeliani lo hanno cilindrato proprio per questo motivo…

  37. “Questa notizia del 1 luglio 2025 è stata riportata sulla prima pagina solo del Manifesto. E, tra i notiziari online, solo il Post ha pubblicato il presente articolo. Nessun altro quotidiano in Italia l’ha reputata degna di menzione fra le notizie principali del giorno.”
     
    Sarà perché da noi vige la libertà di stampa e le notizie circolano liberamente…

  38. “Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto, lo chiamano pace». Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.” Tacito

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