In Veneto, via libera all’utilizzo dei fuoristrada sui sentieri di montagna, dove fino a prima dell’entrata in vigore di questa legge era vietata la circolazione dei veicoli a motore, comprese le motoslitte.
Cacciatori in montagna con i fuoristrada
(approvata la legge in Veneto)
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza (con 35 voti favorevoli e 8 voti contrari) la proposta di legge “Disciplina della viabilità silvo-pastorale” (PdL n. 189), già illustrata in aula nel dettaglio il 27 maggio 2025 dal primo firmatario, il consigliere Gianpiero Possamai (Lega-LV, ex presidente di Federcaccia). Correlatore dell’opposizione, il verde Renzo Masolo.
Via libera quindi all’utilizzo dei fuoristrada sui sentieri di montagna, dove fino a prima dell’entrata in vigore di questa legge era vietata la circolazione dei veicoli a motore, comprese le motoslitte. Possamai ha spiegato che l’obiettivo non è «aumentare il traffico veicolare, ma aggiornare e rendere più chiara la normativa vigente, senza connessioni con l’attività venatoria».
La nuova norma prevede la possibilità di consentire l’accesso su queste strade per interventi emergenziali o di interesse pubblico, anche da parte di privati che svolgono funzione di supporto all’attività organizzata dagli enti pubblici gestori della fauna selvatica, come quella di assistenza alla fauna in difficoltà nei periodi invernali. Permetterebbe però il rilascio di permessi di transito anche «ai soggetti autorizzati in attuazione dei Piani regionali di contenimento delle specie selvatiche invasive e dei cinghiali», e di contrassegni temporanei «per il recupero della fauna da parte del conduttore del cane da recupero».
“Sono 28.500 i cacciatori che potranno ora percorrere le mulattiere di montagna con i fuoristrada, grazie a una deroga che ignora ogni principio di tutela ambientale e sicurezza”, protesta il consigliere regionale di Europa Verde, Andrea Zanoni. “Sono stati bocciati i nostri 106 emendamenti, che proponevano: il divieto di transito nei giorni festivi (sabato, domenica, festività nazionali), le limitazioni orarie, l’aumento delle sanzioni per chi viola i divieti, la proposta di equità tra chi transita per lavoro (pagando) e i cacciatori (gratis), i monitoraggi sulla viabilità a rischio, i fondi per la manutenzione delle strade danneggiate dal traffico”.
“Con le modifiche introdotte oggi” aggiunge il leghista Possamai “viene consentito ai sindaci di autorizzare con un percorso legislativo più idoneo, offrendo maggior chiarezza e uniformità applicativa, gli interventi di interesse pubblico. Nello specifico, parliamo dei volontari che prestano supporto agli interventi di miglioramento ambientale e tutela della fauna; dei conduttori di cani da recupero, iscritti agli elenchi provinciali, su specifica chiamata; dei soggetti abilitati che operano per il contenimento delle specie selvatiche invasive, compresi i cinghiali, per accedere alle postazioni autorizzate dalla vigilanza provinciale. Inoltre, abbiamo approvato un emendamento proposto dall’opposizione che aggiunge operatori, come quelli CAI, per attività di manutenzione, ripristino e posa della segnaletica sui sentieri. Le modifiche, quindi, non sono attinenti all’attività venatoria”.
Già il 30 aprile 2025 Andrea Zanoni aveva replicato duramente alle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Caccia apparse sulla stampa locale e che stanno rendendo ancora più alto il livello dello scontro in regione Veneto.
“L’assessore regionale Cristiano Corazzari continua a raccontare ai veneti una realtà completamente distorta in merito al Pdl n. 189, che consente il transito dei fuoristrada sulle strade silvo-pastorali, nelle mulattiere e nei sentieri di montagna. Affermare che ‘mulattiere e sentieri di montagna non subiranno alcun incremento del traffico’, è una falsità clamorosa, che contraddice quanto certificato dalla stessa Regione Veneto“.
“L’assessore Corazzari evidentemente non conosce o finge di non conoscere i documenti della sua stessa amministrazione. Il 15 maggio 2023 il Segretario della Giunta aveva trasmesso al Consiglio regionale una valutazione ufficiale sul Pdl n. 189, nella quale si quantificava in ben 28.500 i cacciatori che potranno percorrere con i loro fuoristrada mulattiere e sentieri di norma vietati: 20.000 cacciatori che ‘supportano’ gli enti pubblici nelle attività venatorie, 8.000 che svolgono caccia agli ungulati come i cinghiali e 500 conduttori di cani da traccia per individuare animali feriti“.
“Come può l’assessore Corazzari – sottolineava Zanoni – sostenere che non ci sarà ‘nessun incremento di traffico quando i documenti ufficiali della Regione parlano di 28.500 mezzi potenzialmente in circolazione su percorsi finora interdetti? E come può affermare che questa legge garantirà ‘più sicurezza a tutte le persone che frequentano queste strade’, quando è evidente che migliaia di fuoristrada che sfrecciano in mulattiere e sentieri rappresentano un pericolo enorme per escursionisti, famiglie e amanti della montagna?“.
“La verità è una sola: questa legge, proposta dal consigliere leghista Possamai, ex presidente di Federcaccia Veneto, è un regalo ai cacciatori che potranno liberamente circolare con i loro mezzi mentre tutti gli altri cittadini dovranno rispettare il divieto di transito. Come se non bastasse, i cacciatori non dovranno nemmeno pagare la tassa per il contrassegno dell’auto che invece sarà obbligatoria per altre categorie già autorizzate. È una discriminazione inaccettabile che danneggia l’ambiente montano e privilegia una categoria a discapito di tutte le altre” concludeva Zanoni.
Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, ha ricordato che il provvedimento era già stato sostenuto nella scorsa legislatura dal meloniano Sergio Berlato: «Non fu approvato per aver incluso l’accesso alle strade per raggiungere i capanni di caccia. Oggi quel particolare eccesso è stato rimosso; tuttavia, resta l’impostazione contraria al controllo locale degli accessi e in contrasto con la tutela reale delle aree montane fragili. Le associazioni ambientaliste fanno bene a farsi sentire».
I commenti
«Questa legge è una minaccia senza precedenti per i nostri sentieri montani, permettendo ai fuoristrada di cacciatori di invadere percorsi finora protetti. Per tutti i cittadini, che siano turisti, escursionisti, fungaioli, resterà in vigore il divieto di transito, mentre chi possiede una licenza di caccia potrà circolare liberamente tra i sentieri montani, trasformati in riserve di caccia motorizzate. Inoltre, si rischia di danneggiare gli ecosistemi montani e di alienare quelle comunità che ogni giorno si impegnano nella tutela del territorio (Renzo Masolo e Andrea Zanoni)».
«L’analisi dei consiglieri verdi, che parla di 28.500 cacciatori in fuoristrada, è assurda. Sarebbe come dire che sulla Pedemontana transiteranno 39 milioni di veicoli, perché tanti sono quelli immatricolati in Italia. Bisogna essere realistici, non tutti i soggetti abilitati sono attivi. E l’aumento di affluenza sarà nullo, non crescerà il traffico (Gianpiero Possamai)».
«I mezzi a motore potrebbero allontanare specie stanziali o svernanti con risvolti anche irreversibili. E in assenza di controlli potrebbe favorire l’accesso di chi esercita l’attività venatoria (Lipu e WWF )».
«Oltre all’aumento di traffico, sarà negativa per la fruizione turistica, creando elementi di disturbo per chi cerca tranquillità e silenzio (Italia Nostra)».
«Le nuove autorizzazioni renderanno più pericolose le strade silvo pastorali frequentate da escursionisti a piedi o in bicicletta, per non parlare dell’inquinamento ambientale e acustico (CAI)».
Scopri di più da GognaBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
Finalmente!
Nella realtà chi caccia in Zona Alpi ha sempre avuto permessi temporanei per residenti per salire sulle strade forestali del proprio ambito di caccia.
Quanto meno perché portare a valle un cervo a spalle non è semplice.
Qualcuno dirà: “Ma Miotto bracconava e portava a valle il camoscio in ispalla…”.
Si, certo.
Ma un cervo è un po’ più pesantino e pure un cinghiale coi parenti della pustza.
Qui da noi la reintroduzione della lince ha avuto ottimi risultati da quando si è deciso di affidare la tutela ai cacciatori.
Non è questione di categorie, ma di persone e cognizioni.
Si è deciso di tutelare l’ambiente?
Si è deciso di militarizzare il corpo forestale?
Chi va nelle foreste senza stipendio a tutelarle?
Vuoi che ci vadano a piedi?
Beati i veneti che possono andare liberamente in giro in fuoristrada. Per venti anni ho fatto alpinismo e poi camminate quando non c ‘erano tutte queste funivie e skilift. Perché non dite niente su queste schifezze che deturpano la montagna? Incontro costantemente “camminatori” che sembra vogliano il mondo come vogliono loro. La civiltà è dare modo a tutti di frequentare i luoghi con rispetto di tutti e delle regole, non come vogliono alcuni
Beati i veneti che possono andare liberamente in giro in fuoristrada. Per venti anni ho fatto alpinismo e poi camminate quando non c ‘erano tutte queste funivie e skilift. Perché non dite niente su queste schifezze che deturpano la montagna? Incontro costantemente “camminatori” che sembra vogliano il mondo come vogliono loro. La civiltà è dare modo a tutti di frequentare i luoghi con rispetto di tutti e delle regole, non come vogliono alcuni
Adriano illuminaci
Che vergogna! Povero pianeta, povero ambiente, già quando si percorre un sentiero dobbiamo stare super attenti alle bici che, SENZA CAMPANELLO, sfrecciano senza avvertire…adesso anche i fuoristrada dei cacciatori…. quanti arroganti incompetenti abbiamo…
Certo che leggendo i commenti, tutta gente che di montagna capisce moltissimo urlano stando in attici o lettini al mare si capisce quanto ne sanno di montagna
certo che questi caccistori sono dej veri sportivi. gareggiano ad armi pari con i loro avversari animali.
In ogni caso cambierà poco o niente in quanto viene normato per legge quello che prima era tacitamente accettato.
Mai visto carabinieri forestali in giro per boschi a fermare e multare fuoristrada e moto enduro/trial prive di targa. Mentre ho sempre visto fuoristrada e moto circolare sui sentieri sicuri di non essere sanzionati
No no le osservazioni di Cla sono giuste e pertinenti Luca…aver messo un ex presidente Federcaccia a decidere è esattamente come far sorvegliare il gregge dal branco di lupi o ignorare un sicuro spit e scegliere la caduta…insomma la banda bassotti a guardia del deposito,faina pollaio etc etc.
Buona domenica
E, no, le norme che sta cercando di far passare, anche appunto a livello nazionale, sulla caccia sono scandalose per gli ecosistemi non certo solo per quanto riguarda l’uso dei fuoristrada. Quindi non si vede la necessità (?…) di de-responsabillzzare i cacciatori, la cui “lobby” è attivamente impegnata per farle passare (e, si parla di mercati, anche i progettisti, costruttori, venditori di armi e munizioni da caccia, non meno influenti di quelli di fuoristrada). Il paragone col lupo…
Spit
Come gli arrampicatori quando trovano uno split.
Vergogna sì, e attenzione che non è solo Veneto: la “tendenza”, anche a livello nazionale, è questa.
I cacciatori sfruttano solo una opportunità, come i lupi quando trovano un gregge di pecore.
La vera specie tutelata sono i progettisti, produttori, venditori di fuoristrada.
😡😡😡
Vien da pensare che la vera specie tutelata e protetta a questo punto avvantaggiata sia quella del cacciatore (uomo pigro e motorizzato) l unico predatore che potrebbe farne a meno e tesoriere del pianeta.
Vien da pensare anzi sperare che davvero finiscano in scarpata fuoristrada.
Vien da pensare al cattivo esempio dato a altre regioni per ora governate da più buon senso.
Vien da pensare: che vergogna esser Veneti!