Climbing girls 45

Lettura: spessore-weight(1), impegno-effort(1), disimpegno-entertainment(2)

Celina Seghi

Henriette d’Angeville nella sua scalata al Monte Bianco

Ignota a Lione (Francia). Foto: Lucie Thomas

Mandoline Masse-Clark su Slap and Tickle, 5.10b. Upper Malamute, Squamish, British Columbia, Canada






Grand Canyon, USA

Ignota a Lione (Francia). Foto: Lucie Thomas

Ignota a Lione (Francia). Foto: Lucie Thomas

Ignota a Lione (Francia). Foto: Lucie Thomas

Ignota a Lione (Francia). Foto: Lucie Thomas

Heidi Wirtz su Ananaki (5.12), Optimator Wall, Indian Creek, Utah, USA. Foto: Whit Richardson






Johanne Kolstad (1913-1997) fu una norvegese campionessa di salto con gli sci e dimostrò che le donne non si rompono di certo, a fare un po’ di movimento

Monique Forestier, Tuckered Out (30), Diamond Falls, Blue Mountains, NSW, Australia. Foto: Simon Carter

Nella Cristian Detassis (Trieste 1909 – 2002), fu campionessa di nuoto e, nel 1934, 1a maestra italiana di sci, poi Nazionale di sci alpino

Paula Wiesinger (1907-2001), la prima campionessa discesa libera ai Mondiali di Cortina d’Ampezzo (1932)

Vanessa Compton

Brooke Raboutou. Foto: Natalie Siddique

 
        

    

  

 

Climbing girls 45 ultima modifica: 2018-12-16T05:02:29+01:00 da GognaBlog

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16 pensieri su “Climbing girls 45”

  1. In effetti il ragionamento è piuttosto confuso. Bisognerebbe andare a rivedersi il significato di DIVERSITÀ, DIRITTO e DOVERE.

    Messo da parte il concetto di maschio e femmina sono diversi (mi pare che noi abbiamo il pisellino e le femmine la patatina) ci si dovrebbe soffermare sul concetto di parità di diritti e doveri. Non divagare su chi partorisce!

  2. scusa Paolo, mi sono confuso nel battere i tasti…

    anche tu però hai un po’ di confusione in testa su cosa sono i diritti e cosa i doveri….

    l’esempio che hai fatto non calza proprio bene,

    io non ho la possibilità di partorire perchè, come dici ragionevolemnte, gli uomini e le donne sono fatti diversamente!

    Diversi come me e te, ma solo un pò di più! 😉

     

  3. Paolo è per il matriarcato.

    Dove l’uomo serva solo da strumento da riproduzione e poi, una volta assolto il suo compito,  venga mangiato dalla mantide.

  4. Ragas fondamentalisti, a livello sociale, dello stato civile, i diritti e i doveri sono e devono essere uguali per tutti, ci sono stati secoli di battaglie e di rivoluzioni, ma i maschi e le donne sono diversi sia fisicamente che mentalmente e questo va assolutamente tenuto in conto nel relazionarsi.
    Io comunque preferisco sempre discutere con le donne, sono più evolute degli uomini, forse perché generano la vita e sono abituate a soffrire molto, anche se  spesso sono preda dei loro ormoni che fanno casino.
    Io so che le donne, a differenza degli uomini, sanno sempre quello che vogliono e quello che non vogliono.
    Il problema è che le due cose coincidono sempre e il risultato è che gli uomini non capiscono mai le donne.

    Crostone, forse per questo risparmi la firma 🙂 , io non ho il diritto di partorire, non posso perché non sono donna, ma mi piacerebbe essere capace di generare la vita.

  5. Caro Paolo, allora io ho più diritto di te di andare, ad esempio, in ospedale anche se abbiamo la stessa malattia solo perchè son mascio o femmina?

    oppure io ho il dovere di pagare le tasse e tu no in quanto maschio o femmina?

    Forse non ho capito bene il tuo ragionamento…

     

  6. maschi e femmine non sono identici… in tutti i doveri e in tutti i diritti

    quindi,  se ho capito bene il tuo pensiero:

    le femmine hanno più diritti. Mentre  i maschi più doveri.

  7. Ah, se state parlando di quelli sulla carta, quelli delle società umane cosiddette evolute, allora sono perfettamente d’accordo con voi.
    Però per me bisogna rispettare la differenza dei sessi e di tutto ciò che consegue: maschi e femmine non sono identici… in tutti i doveri e in tutti i diritti 🙂

  8.  

    Una cosa le diversità degli individi che devono essere sottolineate  e protette. Io sono IO, te sei TE !

    La diversità è una ricchezza.

    Ma quanto a diritti e doveri siamo tutti uguali.

  9. La diversità è una cosa, i diritti ed i doveri, un’altra. Mi auguro che mia figlia non incontri mai gente che la pensa in quel modo.

  10. Beh, io ho un figlio, ma è stato 9 mesi nella pancia di sua madre, non nella mia. Magari tu sei più giovane e sei diverso e non possiamo capirci.

  11. Prima di tutto vorrei dirti che mi sono firmato, mi chiamo Francesco, non credo di dover mettere in pubblico i miei dati fiscali, il gestore del sito ha anche il mio indirizzo email (obbligatorio per scrivere), posso assicurarti che non ci conosciamo e non sono un troll.

    Affermi che nel 2018 una donna non deve avere parità di diritti e di doveri? Ma ti rendi conto?

    Una frase del genere me la sarei aspettata da un talebano delle montagne dell Afganistan, non da un lecchese…

  12. Per me gli esseri umani, come mammiferi, si dividono in maschi e femmine e come tali si specializzano in attività diverse sia fisiche che mentali ed è assurdo pensare alla parità dei diritti e dei doveri fra di loro.

  13. Ma tutte quelle sconosciute a Lione…cos’è un tentativo disperato di trovare un motivo valido per la TAV Torino-Lione?

  14. Scusa Panzeri, perché dici “moda della parità”? Pensi che la ricerca della parità sia una “moda”, magari passeggera?

  15. Belle le foto! E belli i soggetti!

    Subito mi viene in mente una considerazione: oggidì le donne devono impegnarsi molto più che nel passato per mettersi in mostra e devono curare attentamente ogni parte del proprio corpo, dato che lo mettono abbondantemente il mostra.
    Ma il principio non cambia: devono conquistare l’attenzione (magari ora con la moda della parità è una attenzione sia maschile che femminile).

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