L’America di Trump e l’attacco alla scienza
di Ettore Meccia
(pubblicato su valigiablu.it il 9 febbraio 2025)
Era il 30 gennaio 2020 quando l’OMS dichiarava il nuovo coronavirus 2019-nCoV “public health emergency of international concern (PHEIC)”. Di lì a poco avremmo affrontato un periodo che ha segnato in modo traumatico la storia di ognuno di noi e che per gran parte della popolazione occidentale è stato qualcosa di assolutamente nuovo e spesso difficile da capire.
Ad aumentare lo smarrimento si è aggiunta la confusione creata da una comunicazione ufficiale non sempre chiara, indebolita da polemiche e conflitti tra esperti non preparati a gestire un virus la cui biologia era ancora sconosciuta. Questo smarrimento ha sicuramente contribuito a creare un terreno molto fertile in cui quel mondo che ha come scopo creare e diffondere disinformazione ha messo radici in fretta.

La disinformazione si è presentata fin dall’inizio, di volta in volta in sembianze diverse. “Non c’è nessuna epidemia in corso”, “il virus è assolutamente innocuo”, “il virus è stato creato come arma biologica in un laboratorio militare”, “il virus è stato creato in laboratorio usando pezzi del virus dell’AIDS”, “i virus non esistono”, “l’RNA del virus è solo un prodotto di degradazione delle cellule”, “i vaccini sono una terapia genica che modificano il DNA”, “i vaccini provocano il turbocancro”…
Poi l’emergenza è passata, col suo carico di paure e di perdite, nascosta in fretta dalla voglia di dimenticare. Ma la macchina della disinformazione non ha mai smesso di funzionare. Anzi le sue tante anime si sono organizzate meglio, e col tempo si è radicalizzata diventando certezza in una parte della popolazione.
Per capire l’aria che tira oggi, cinque anni dopo, raccontiamo una storia americana in tre episodi. Perché, direttamente o indirettamente, è da lì che ci viene la maggior parte della disinformazione che poi noi facciamo circolare qui. E quello che sta succedendo oggi negli Stati Uniti è collegato a quella disinformazione.
La Commissione politica
A dicembre 2024 la Select Subcommittee on the Coronavirus Pandemic, a cui il congresso (ora a controllo republicano) ha affidato l’incarico di valutare la gestione e l’origine della pandemia, ha concluso che (most likely) il virus SARS-CoV-2 si è originato nel corso della sperimentazione pericolosa e irresponsabile condotta al Wuhan Institute of Virology, finanziata dall’immunologo Anthony Fauci, durante la pandemia consulente del Presidente degli Stati Uniti, tramite il National Institute of Health (NIH).
È una ricostruzione assolutamente parziale che non tiene conto delle evidenze scientifiche che invece suggeriscono un passaggio del virus in natura avvenuto in due eventi successivi, e banalizza pericolosamente le procedure di assegnazione dei finanziamenti da parte del NIH, facendole apparire come una disponibilità discrezionale e clientelare nelle mani del direttore dell’ente.
Le conclusioni sono “most likely” perché a tutti gli effetti non esiste alcuna prova a sostegno. La commissione conclude anche che Fauci ha gestito l’emergenza pandemica in modo inefficiente e con criteri non scientifici (dal distanziamento all’uso delle mascherine, alla chiusura delle scuole), mentre invece organizzava con la complicità di un gruppo di scienziati disonesti la copertura delle sue responsabilità.
Fin dall’inizio della pandemia esponenti del partito repubblicano hanno duramente contestato le misure di contenimento della diffusione del virus e l’obbligo vaccinale chiesti da Fauci nel ruolo di Chief Medical Advisor del presidente. Richieste incompatibili con lo spirito liberista, individualista, insofferente a ogni imposizione dell’America profonda, che non tollerava che gli si limitasse la libertà e gli si imponesse di indossare una mascherina e di vaccinarsi. Richieste in contrasto anche con i suggerimenti di tre scienziati (Bhattacharya, Gupta, Kulldorff) vicini alle stesse ideologie liberiste, che affermavano che la strategia giusta fosse incoraggiare la circolazione del virus per raggiungere rapidamente l’immunità di gregge, limitandosi a proteggere i fragili ed i vulnerabili, ma senza indicare chi fossero e come si potesse fare.
Il film: Thank You Dr. Fauci
Alle conclusioni della Commissione, che è comunque uno strumento politico che parla e risponde al suo elettorato, si affianca la macchina della disinformazione, quella che non espone colore o bandiera e arriva a tutti. E lo fa con uno strumento molto efficace, un film.
Un film è facile da vedere, è emotivamente coinvolgente, non è noioso come leggere decine di documenti e complicati articoli scientifici. Un film ci racconta tutto quello che serve (e solo quello), perché anche chi non sa abbia gli elementi necessari per capire. O credere di aver capito.
Il film si intitola Thank You Dr. Fauci (Grazie dottor Fauci, da ora in poi TYDF). Si può vedere per pochi dollari su diverse piattaforme, o anche registrandosi su TCN (Tucker Carlson Network). I commenti di chi lo ha visto sono entusiasti, finalmente hanno capito. Si tratta di un docu-film, presentato come la storia di un inchiesta alla ricerca della verità.
TYDF si presenta con la faccia pulita di un regista “award winning” (Jenner Furst), definito da Tucker Carlson un “longlife leftist”, la faccia di uno che racconta di aver voluto indagare a mente aperta sulla pandemia solo per sapere e per capire perché è successo e se si poteva evitare.
Tuttavia, chi segue dall’inizio il dibattito sulle cause della pandemia (zoonosi o lab leak), le sue dinamiche e i suoi protagonisti, nota subito che nel film la ricerca della verità si affida solo alle interviste e testimonianze di quei giornalisti, scienziati ed esperti che fin da gennaio 2020 hanno sostenuto che la pandemia fosse stata causata da un virus ingegnerizzato in un laboratorio di Wuhan e poi andato fuori controllo. Chi non li conosce, però, probabilmente non si renderà conto di questo aspetto.
In realtà TYDF non racconta la storia di un’inchiesta che fa luce sulle origini della pandemia, il film costruisce una storia di come si è arrivati al lab leak. Di altre ipotesi non si fa menzione, sebbene ci siano evidenze scientifiche molto concrete a supporto della zoonosi.
Fin dall’inizio si sovrappongono e si intrecciano due piani narrativi. Il primo è essenzialmente il racconto della storia di Anthony Fauci, il vero protagonista del film. Mai presente se non in racconti, foto e riprese d’archivio opportunamente montate. Il regista Jenner Furst in un’intervista spiega a Tucker Carlson che lo stesso titolo Thank you dr. Fauci è sarcastico, e si riferisce ai troppi messaggi di gratitudine che tanti americani hanno provato per Fauci, per come ha gestito la pandemia.
Nel film, invece, l’ex direttore del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), Robert Redfield, racconta di Fauci come di un uomo senza scrupoli e ambizioso di potere, che non ha mai saputo controllare la sua fede nella scienza, spingendosi continuamente oltre i limiti del bene comune. Fauci come Oppenheimer, che avrebbe scoperto le conseguenze sciagurate di quella sua scienza. E sul video appare un fungo atomico. Il messaggio è chiaro, la bomba atomica di Oppenheimer è la pandemia scatenata da Fauci.
Il secondo piano narrativo, discontinuo e faticoso da seguire, presenta allo spettatore, su una scala temporale che parte dagli anni ’30 del ‘900 e arriva fino ad oggi, una successione di crimini e misfatti commessi dalla ricerca e dalla sperimentazione. Molti sono ormai dei classici delle teorie del complotto. Il filo conduttore è che per decenni malattie ed epidemie sono state sistematicamente causate e diffuse dalla scienza e poi coperte dal potere.
A volte solo brevi allusioni, collegamenti forzati, a volte informazioni circostanziate ma alterate o esplicitamente false, che però non tutti potrebbero essere in grado di riconoscere come tali. Come la storia della malattia di Lyme, presentata in modo errato come una “augmented Rocky Mountains fever” (che però viene causata dal batterio Rickettsia, mentre la malattia di Lyme viene causata da batteri del genere Borrelia, malattie diverse causate da agenti diversi) e provocata, nel racconto, dalle attività del laboratorio militare segreto di Plum Island che studiava armi biologiche.
Si tratta di una teoria del complotto molto vecchia e smentita da tempo, ma sostenuta (come ammesso anche recentemente) anche dal prossimo capo del Dipartimento della salute pubblica americano Robert F. Kennedy Jr..
O come l’esperimento sulla sifilide di Tuskegee, iniziato nel 1932. Indubbiamente una pagina nera della ricerca medica, ben nota e relegata a un passato da cui si è imparato per non ripetere gli stessi errori. Ma nel film, il regista Jenner Furst viene ripreso mentre fa le sue ricerche al computer e scopre con orrore che a Tuskegee gli scienziati per decenni inocularono l’agente della sifilide a 600 persone. In realtà, 399 persone che avevano contratto la sifilide in modo naturale furono studiate nel tempo senza essere informate della loro condizione e senza somministrazione di terapie. Che se all’inizio dello studio erano composti tossici a base di arsenico e ben poco efficaci, con l’avvio della produzione della penicillina nel 1941 i pazienti avrebbero potuto essere curati.
Oppure come l’epidemia di Ebola del 2014 in Africa occidentale. Nel film si scarta come improponibile la zoonosi e si propone l’ipotesi di due giornalisti (Chernoh Bah poi ripreso da Sam Husseini) secondo cui la causa dell’epidemia è da cercare in un laboratorio in Sierra Leone che studiava malattie infettive. E quel laboratorio, guarda caso, aveva (ed ha) collegamenti con Kristian Andersen e Robert Garry, proprio due dei virologi accusati dalla commissione governativa di aver aiutato Fauci a coprire le sue responsabilità per la pandemia in cambio di finanziamenti NIH. Proprio per quel laboratorio in Sierra Leone.
E così tutto torna, anche l’epidemia di Ebola del 2014 non avrebbe cause naturali, ma sarebbe collegata a un laboratorio, collegato a sua volta al NIH, ad Andersen, a Garry, e quindi a Fauci. Di nuovo un laboratorio, di nuovo scienziati disonesti, di nuovo le epidemie sono causate da quelli che le studiano.
In realtà il sequenziamento di campioni di virus circolanti nei primi mesi dell’epidemia in Guinea, Sierra Leone e Liberia conferma che l’epidemia è effettivamente iniziata in Guinea e solo poi passata in Sierra Leone.
Proseguendo, TYDF ci ripropone anche la vecchia teoria che l’epidemia di AIDS non sia stata causata dal passaggio del SIV (il virus dell’immunodeficienza della scimmia progenitore dell’HIV) all’uomo per spillover, ma a causa della somministrazione di un vaccino per la polio contaminato da virus di scimmia presenti nei tessuti usati per crescere i virus per il vaccino.
La teoria è stata proposta dallo scrittore Edward Hooper nel libro “The River: A Journey to the Source of HIV and AIDS” nel 1999, ma in realtà il genoma di HIV 1 circolante dall’inizio della pandemia di AIDS non è riconducibile al SIV presente negli scimpanzé di quella regione (ai tempi Congo Belga), non risulta che Hilary Koprowski, lo scienziato del Wistar Institute di Filadelfia che mise a punto quel vaccino per la polio, abbia usato reni di scimpanzé per coltivare i virus per il suo vaccino ma di macaco, campioni residui di quei vaccini sono stati sequenziati e non contenevano tracce di SIV o HIV 1, e infine sappiamo che HIV nel corso della sua storia ha fatto spillover almeno una dozzina di volte fra HIV 1 e HIV 2, il primo dei quali risale ai primi del ‘900, quindi 40-50 anni prima dei vaccini di Koprowski.
Ma riproporre quella storia presentandola come attendibile rafforza il messaggio ormai chiaro che le epidemie non avvengono per cause naturali, ma sono causate dalla sperimentazione, anche se fatta a fin di bene. E che i vaccini sono pericolosi.
E messa sul tavolo la carta dell’AIDS si torna alle origini del SARS-CoV-2, al famoso articolo di gennaio 2020 degli informatici indiani che credevano di aver scoperto nella sequenza della spike di SARS-COV-2 quattro piccoli frammenti del genoma di HIV 1. In effetti, erano solo piccoli elementi di pochi nucleotidi la cui sequenza si trova nel genoma di HIV come in quello di tanti altri organismi che nulla hanno a che vedere con HIV. Abbiamo quattro nucleotidi per scrivere tutto il libro della vita, è inevitabile che alcune combinazioni si ritrovino ripetute in modo casuale, non necessariamente funzionale in genomi molto distanti.
Per quanto ingenuo, superficiale e metodologicamente sbagliato, quell’articolo voleva solo informare che forse SARS-CoV-2 non è solo un virus respiratorio ma infetta anche altri tipi cellulari, visto che contiene pezzi di un virus che infetta le cellule del sangue. Tuttavia, l’articolo aprì per un breve periodo il vaso di pandora delle teorie complottistiche sulle origini di un virus ingegnerizzato in laboratorio “con pezzi di virus dell’AIDS”.
Dopo la scontata e immediata ritrattazione dell’articolo, la cosa sembrava finita lì. E invece in TYDF i quattro pezzi di HIV tornano sorprendentemente ad avere un ruolo di primo piano quando uno dei sedicenti esperti, esaminando con attenzione una richiesta di finanziamento al Dipartimento della difesa (DARPA) di Peter Daszak ed altri collaboratori per un progetto chiamato Defuse (mai approvato e finanziato), scopre che la proposta prevedeva, tra tante cose, di studiare anche l’interazione della proteina spike di alcuni coronavirus SARS-like con un recettore cellulare chiamato DC-SIGN, presente anche in cellule del sistema immunitario, come i macrofagi.
In un gioco pericoloso i macrofagi sfruttano l’affinità di alcuni virus come HIV con quel recettore per internalizzarli ed eliminarli, ma i virus invece la usano per infettare i macrofagi e salvarsi la pelle. Per gli esperti di TYDF, però, quella è la prova che i frammenti di HIV sono stati inseriti in SARS-CoV-2 per aumentare l’affinità del virus con il DC-SIGN e che si voleva creare deliberatamente un virus in grado di attaccare il sistema immunitario, come fa HIV 1.
Un’ulteriore conferma che SARS-CoV-2 sarebbe stato ingegnerizzato in laboratorio è che tra i partecipanti al progetto Defuse c’è Amy Sims, un immunologa che nel 2008 aveva presentato un progetto in cui proponeva di utilizzare un coronavirus umano (uno ben noto, HCoV, che causa un comune raffreddore) come vettore in cui inserire alcune proteine di HIV per un vaccino a lunga protezione per l’AIDS. Un po’ come si è usato un adenovirus per i vaccini per Covid-19 AstraZeneca, Sputnik e J&J. E quindi ecco resuscitare anche l’ipotesi, girata per un po’, che SARS-CoV-2 sarebbe il prodotto di un tentativo finito malissimo di usare un coronavirus per fare un vaccino per HIV. Ovviamente non si userebbe mai un virus sconosciuto come vettore di una proteina virale per un vaccino, e i quattro piccoli inserimenti con sequenze di HIV in SARS-CoV-2 non servirebbero a fare un vaccino per HIV, inseriti come sono all’interno di un’altra proteina virale fortemente antigenica come Spike. In linea con il carattere complottista del film, la ritrattazione dell’articolo degli informatici indiani viene presentata come la prova che “non volevano che si sapesse”.
Il film racconta molto altro di incredibile e di non vero, è impossibile affrontare tutto in questa sede. Racconta di un Fauci prepotente, ambizioso e disonesto, ma soprattutto, mettendo insieme vecchie e nuove storie, racconta di scienza e di scienziati di volta in volta pericolosi, incompetenti, irresponsabili o avidi delle royalties di Big Pharma. Di scienziati che mettono in pericolo l’umanità creando virus letali oppure terrorizzandola con quei virus letali, ma in sostanza meno pericolosi di un raffreddore, che usano per imporre la loro dittatura scientifica, o che si arricchiscono coi proventi di vaccini e farmaci prodotti per controllare le epidemie che loro stessi hanno causato.
E porta lo spettatore, sopraffatto e disorientato dalle tante prove che ha avuto, a concludere che forse sì, forse anche SARS-CoV-2 è un virus creato in laboratorio e poi sfuggito per negligenza. Come è già successo tutte le altre volte.
The Big One: la prossima pandemia
TYDF si chiude con un pensoso Robert Redfield, ex direttore del CDC nel corso della pandemia da Covid-19 e sostenitore dell’origine in laboratorio di SARS-CoV-2, che si chiede cosa succederà quando arriverà la prossima pandemia, quella vera, the big one. Quella del virus dell’aviaria.
Sappiamo tutti che il virus H5N1 ci sta girando intorno da mesi, cercando di passare all’uomo. Difficile sapere oggi se alla fine capiterà, se si selezionerà per caso in un’oca o in una mucca quel virus troverà la combinazione di mutazioni necessaria a infettare l’uomo e passare da uomo a uomo. E come si comporterà a quel punto. Dobbiamo chiederci se noi quel giorno saremo pronti ad affrontarlo.
Quello che sappiamo per certo è che il mondo della disinformazione stavolta si sta preparando in anticipo. Peter McCullough, parlando del nuovo H5N1 che sta circolando, già afferma che senza ombra di dubbio proviene da un laboratorio, da una sperimentazione di gain of function, ma spiega pure che questo virus è assolutamente innocuo sia per gli uccelli che per i mammiferi e per l’uomo. Solo una innocua congiuntivite, ma gli scienziati lo useranno per diffondere la paura ed imporre il loro volere.
Mc Cullough fa finta di non sapere quanti uccelli e quanti mammiferi sono stati uccisi da questo virus fino ad oggi. Mentre dalla sua pagina InfoWars Alex Jones fa appello alla sua popolarità per avvisare la popolazione e spingerla a reagire, stavolta non ci troveranno impreparati, stavolta reagiremo!
Se un’epidemia di influenza aviaria umana inizierà negli Stati Uniti, quegli americani che hanno visto TYDF, quelli che seguono Alex Jones e Peter McCullough, lasceranno che H5N1 possa propagarsi.
Guerra alla scienza
Chi è arrivato fin qui potrebbe chiedersi se non ha letto solo una pedante analisi di un film complottista che finirà nel dimenticatoio, come alla fine è successo per Vaxxed (il film di Andrew Wakefield sul collegamento tra vaccino MPR ed autismo nei bambini vaccinati). Ovviamente speriamo che sia così, che sia stato solo un racconto di vecchie leggende che torneranno presto ad accumulare polvere.
Però… però molto di quello che si racconta nel film è stato a lungo il repertorio di un uomo che a breve dirigerà il dipartimento della salute pubblica americana, quello che controlla le agenzie federali come il CDC, NIH ed FDA. Quelle che seguono le emergenze sanitarie, che decidono su cosa si fa ricerca e su cosa no, che decidono se una terapia o un vaccino si possono usare o no.
Però figure come Jay Bhattacharya (professore a Stanford) o Marty Makary (chirurgo alla John Hopkins school of medicine), che prossimamente dirigeranno proprio il NIH e la FDA, sui loro profili X hanno scritto: “It’s a must watch film by Jenner Furst that documents the gain of function story” e “Check out the new documentary film: “Thank You, Dr. Fauci”. Riconoscendo ufficialmente un valore di documento al film.
Nell film ci sono anche interviste ad alcuni professori ed accademici che con l’ufficialità e l’autorità del loro ruolo danno credibilità a quello che viene raccontato.
Certo, avrebbero potuto chiedere di non figurare in un film in cui si fa credere che l’epidemia di Ebola del 2014 sia un lab leak, o che il SARS-CoV-2 sia stato ingegnerizzato in laboratorio inserendo pezzi di HIV per renderlo più letale. Ma non lo hanno fatto. A poco vale che poi sulle loro pagine social abbiano fatto qualche distinguo, qualche parziale passo indietro su questo o quel dettaglio. Chi vede il film in buona fede crede a quello che dice un accademico, non va a controllare il suo profilo X.
Questa è la prima volta che un complottismo sfacciato e consapevole, come quello che c’è dietro TYDF, si fonde col mondo politico e con una parte, per quanto minoritaria, del mondo accademico in un’alleanza in cui forse alla fine ognuno persegue solo i propri interessi usando e appoggiandosi agli altri senza identificarsi con loro, ma da fuori i confini tra quei diversi mondi non si distinguono.
Oggi quest’alleanza si ritrova improvvisamente al potere. Un potere che ha dichiarato una guerra aggressiva e violenta al mondo della scienza e della ricerca, che considera attività pericolose e risorse sprecate. E chi ha visto TYDF, senza essere preparato a quello che vedeva, difficilmente potrebbe non essere d’accordo.
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Luciano…..che pena…..le rigiro cortesemente le ultime tre righe dell’ ultimo “dotto” intervento del sig. Antonio.
Poi mi taccio perché stiamo scadendo nel tifo da stadio più che uno scambio di vedute……e sottolineo “vedute”
PS – per correttezza, non vorrei che si equivocasse,…..Mara è mia moglie, io sono Daniele Boninsegni che ho scritto da principio sul PC poi rispondendo dal cellulare, non so per quale motivo, alla mia mail si è associato il nome di mia moglie. Che non ho corretto SOLO per dare continuità alle risposte che non prevedevo così numerose. Mi scuso. E, ripeto, spero non venga frainteso….
Vabbè, a volte quando si modifica una frase, la sintassi va a farsi fottere! Leggasi “emerga”, non “si rileva”
Gentile Mara, leggendo il suo intervento e quello di Antonio, mi sembra non ci siano dubbi, aldilà dei contenuti, su quale dei due si rilevi un certo nervosismo. Ripeto, andando oltre al contenuto, perché riguardo a questo mi sembra (parere personale) che il suo sia la solita accozzaglia di luoghi comuni tesa ad evitare accuratamente di argomentare in contrasto con Antonio, il cui testo ne esce rafforzato mille volte rispetto al suo urlare frasi sconnesse. Brandolini si crogiolerà felice, leggendo la sua “non replica”.
Sig. Antonio….il suo nervosismo denota a mio avviso solo che non ha capito affatto il punto di vista del semplice cittadino che è stato OBBLIGATO ad iniettarsi un siero sperimentale PENA NON RICEVERE LO STIPENDIO E CADERE NELL’INDIGENZA SE NON AIUTATI (ed è successo a mia sorella infermiera per un anno) …..dunque….faccia mente locale e si calmi per favore…..per anni….e dico anni il cittadino comune è stato bombardato da notizie magnifiche su questi SIERI SCAMBIATI PER VACCINI (sono PRO FARMACI e lei lo sa benissimo e cambiare le carte in regola prima dell’immissione nel mercato è quanto meno una forzatura….) a reti mondiali unificate sono stati beatificati (ma solo certi…certe marche non altre….quelli russi o cubani o cinesi non andavano bene tanto che chi tornava da quei paesi doveva sottoporsi nuovamente al dietro, come doveva farlo anche, qui da noi, chi aveva già contratto la malattia ed aveva già una immunità naturale di gran lunga più efficiente di quella indotta da questi SIERI sperimentali che prima era sufficiente una dose poi si è arrivati a 7/8 QUESTA SI CHE È SCIENZA….LA SUA MAGARI)….dunque piano piano sono sorti dubbi alla luce delle tante menzogne dette più o meno in buona fede dagli organi ufficiali AIFA EMA ISS etc e trovo quindi naturale che si sia creata una raccolta specifica di pubblicazioni dove venivano evidenziati i problemi (senza nulla togliere alle raccolte ufficiali come PUBMED. E non ci trovo nulla di disonesto in questo. Semmai trovo disonesto infangare chi fa un lavoro che a livello personale non piace. POI se i benefici, a suo dire (come fa a dirlo lo sa solo lei visto che la sperimentazione di un vaccino ha tre fasi e dura almeno 10 anni e prevede gruppi placebo che sono stati eliminati…….) superano i danni ed uno su mille ha problemi….diciamo problemi….. perché eliminare esami preliminari a tutti gli inoculanti per vedere la compatibilità?……questo lo sa solo lei…..e questa è scienza? MA PER FAVORE!!!!! e se quell’uno su mille fosse stato suo figlio?…..abbia rispetto per chi è morto e per chi ha subito (ad ora) danni irreversibili e non è nemmeno riconosciuto dallo Stato perché deve pagarsi le cure da solo…..
Per favore non risponda……che è un meglio…..e ci siamo inquadrati abbastanza bene
LA SCIENZA…..TZE non è un dogma come vorrebbe certa gente, ma un metodo….ed in questo caso il metodo (che prevede il dubbio) non è stato affatto seguito
E lasciamo perdere i perché altrimenti non la finiamo più
Mi scusi Mara, ma mi tocca nuovamente puntualizzare. Lei afferma di non voler aprire il capitolo sulle pubblicazioni scientifiche. Ho curiosato nel sito dell’Associazione Corvelva. Tutte, dicansi tutte, le affermazioni riportate sulla nocività -e solo sulla nocività- dei vaccini attualmente in uso provengono da studi scientifici.
E questo cosa significa? Che solo quei bravi ragazzi della Corvelva sono in grado di scovare articoli scientifici veritieri, mentre tutti gli altri sono spazzatura? O forse crede che ci sia un complotto per affossare gli studi che segnalano i dati negativi? Guardi che se va su PubMed trova qualsiasi studio, a prescindere dal risultato finale. E io, da medico, non mi sogno certo di confutare i lavori segnalati da Corvelva. Semplicemente so che -per un lavoro che segnala un evento avverso- ce ne sono almeno mille che segnalano eventi favorevoli. Ma questo non perché 999 ricercatori su 1000 siano al soldo di Big Pharma, ma semplicemente perché gli eventi favorevoli superano di gran lunga quelli avversi. E i ricercatori, che in larghissima parte non sono al soldo di nessuno, quello scoprono ricercando; e quello segnalano.
Dunque è giusto segnalare gli eventi avversi, ma se non si è in malafede -e Corvelva lo è al di sopra di qualsiasi ragionevole dubbio- bisognerebbe porre sull’altro piatto della bilancia anche gli eventi favorevoli.
E lei e tutta la congerie di persone come lei che scrive su questo blog dovrebbe informarsi a 360 gradi. Altrimenti il risultato è solo una percezione distorta della realtà.
E mo’ basta, perché come ha ricordato qualcuno evocando il Principio di Brandolini, rintuzzare il bullshit richiede un dispendio di energie che io e altri qui dentro hanno certamente esaurito.
Giuseppe ti ringrazio per la pacatezza dei toni, davvero rara toccando certi argomenti. Ti rispondo solo su CORLEVA o altri siti “alternativi” , ne io ne molti altri credo interpretino la biblioteca o altri studi esaustivi di tutta l’argomentazione. Piuttosto, a mio parere, vanno visti come una “integrazione” che per motivi per me scontati, altrove non compaiono oppure vengono relegati in angoletti poco appariscenti. Tutto qui.
Non apro il capitolo delle pubblicazioni su riviste scientifiche anche se ci sarebbe molto da dire.
Un saluto
Cara Marta Ottavi, se la tua percezione di cosa è stata la pandemia è quanto hai riportato con il tuo elenco di ricordi (peraltro espressi senza alcuna formula dubitativa), c’è ben poco che io possa dirti per proseguire positivamente la discussione.
Potrei, ad esempio, farti notare che la Tachipirina è sì un antagonista del glutatione (non “glutadione“, come scritto) ma che per provocare un calo talmente significativo da incidere sul sistema immunitario, occorre superare di diverse volte la dose massima giornaliera consigliata.
O cercare di farti capire la portata pratica di ciò che aveva davvero trovato il povero De Donno (pace all’anima sua).
Ma servirebbe a qualcosa?
Mi sa che tu hai già deciso che la medicina si è “sottomessa alla politica ed all’economia” e ti senti parte dei “molti che hanno capito“, e da dietro queste corazze trovi protezione dalla complessità del mondo.
Una posizione che comprendo, pertanto non mi resta che farti i miei migliori e sinceri auguri.
Chiudo solo con una considerazione sui canali di informazione.
Essere “liberi e indipendenti“, ammesso e non concesso che certi social (o realtà come CORVELVA) lo siano davvero (personalmente ne dubito molto), non è sinonimo di affidabilità. Né lo è appartenere al cosiddetto mainstream — termine che trovo tanto odioso quanto le etichette no-vax e pro-vax.
Ma se davvero auspichi il “confronto tra voci discordanti“, com’è possibile che nella “Biblioteca Scientifica” di CORVELVA — come nel canale Telegram — non compaia mai nemmeno uno dei numerosi studi pubblicati in peer review che mettono in luce il rapporto positivo rischio/beneficio dei vaccini?
Questo non è confronto, è informazione filtrata. Solo che, siccome conferma ciò che già pensi, ti sta bene così.
Per essere veramente “liberi e indipendenti” bisognerebbe affrancarsi dai pregiudizi, ma è difficile assai. E lo dico in particolare rivolto a me stesso.
Rispondo genericamente ad Antonio Luciano e Giuseppe, che ringrazio anche per la pazienza…..ma credo fortemente che il confronto ed il dialogo non vadano mai censurati (e purtroppo sotto pandemia ed anche ora, accade).
Posto il link della biblioteca di Corleva (citato anche su telegram in STUDI SCIENTIFICI) e mi dispiace che si abbiano remore nei confronti di Social che, al di là delle inevitabili sciocchezze comuni a tutti i social, hanno dimostrato di essere comunque una voce spesso più libera ed indipendente dei canali ufficiali (leggi mainstream)….comunque… è proprio il confronto tra voci discordanti che è mancato in quel periodo e ricordo perfettamente i numerosi inviti rivolti alle istituzioni (politiche e sanitarie) da parte di medici e scienziati indipendenti andati a vuoto. Ricordo la granitica negazione nell’effettuare autopsie per indagare le cause della morte (con o per COVID) , ricordo i ricoveri con numeri esagerati (ho parenti stretti negli ospedali), ricordo cifre stratosferiche stanziate dallo Stato per ogni singolo giorno in rianimazione, ricordo la paura dei medici (anche del mio) nell’assumersi le responsabilità che gli competono e l’Ordine dei medici vietare di curare a casa sostenendo la NON CURA del protocollo di Tachipirina e vigile attesa, laddove molti sostenevano che la Tachipirina, antagonista del glutadione, abbassava le difese immunitarie lasciando campo aperto al virus, ricordo il Dr. De Donno che aveva trovato una cura semplice ed economica, umiliato fino a portarlo alla morte, ricordo anche, oltreoceano una incredibile grazia preventiva al Dr. Fauci senza nemmeno essere indagato (credo un caso unico nella letteratura della giustizia), ricordo il segreto militare sul siero per evitare di darne la formulazione, ricordo che le proteine Spike, che sono una tossina, sono state trovate ovunque nei malati e nei cadaveri a fronte di rassicurazioni che sarebbero rimaste nel deltoide e poi invece uno studio svedese ci ha detto che l’mRNA tramite la trascrittasi inversa potrebbe finire nel genoma…..insomma….ne ricordo tante, troppe,….che hanno discreditato la medicina quando si è capito che si era sottomessa alla politica ed all’economia.
PECCATO
Per quanto mi riguarda sarà difficile recuperare tale fiducia. Nonostante abbia avuto medici di rilievo nella mia famiglia…. continuerò a sostenere il confronto tra tesi contrapposte e la libertà di cura individuale contro pseudo TSO
E ci sarebbe molto altro da dire ma non mi sembra questo il luogo.
Un saluto
https://www.corvelva.it/biblioteca-scientifica.html
P.S.
Ho seguito il link al canale Telegram da te fornito (grazie), ma “Preview channel” non funziona (non è un buon segnale) e, non avendo un account Telegram (e me ne guardo), sono riuscito a leggere solo qualche post (di quando era ancora pubblicamente consultabile, suppongo): sono tutti, senza eccezione, fortemente critici (eufemismo) nei confronti della pratica vaccinale in generale e anti-COVID 19 in particolare.
Dunque mi viene un sospetto: non è che il materiale ivi presente è accuratamente selezionato (cherry-picking) in modo da orientare il lettore in una direzione ben precisa?
Mi rifaccio quindi a una tua considerazione, che condivido: “se se ne fa una questione ideologica (come nella divisione no vax pro vax) è inutile ogni ricerca o tentativo di spiegazione perché la ragione non esiste più“.
Tu sei sicura che non sia proprio questo canale Telegram (per non parlare di “visione TV”) a farne “una questione ideologica“?
P.P.S.
Leggo ora l’intervento di Migheli apparso mentre stavo scrivendo il mio e colgo l’occasione per salutarlo e ringraziarlo.
Ciao Mara Ottavi, grazie per le risposte e per lo studio segnalato, che ho trovato molto interessante.
Regattin ti ha già ben evidenziato i punti critici principiali di questo studio.
Se posso permettermi qualche ulteriore considerazione, la differenza di mortalità riscontrata (che, essendo un rapporto fra due grandezze, non implica un aumento assoluto del rischio di morte — posto che venga confermata a valle della revisione) può avere altre spiegazioni, diverse da quelle riportate nelle conclusioni (e il Dott. Frajese dovrebbe saperlo):
– Differente efficacia e/o andamento nel tempo fra i due preparati
– Tempi e modalità di somministrazione differenti (disponibilità, dosi, intervallo tra le dosi, ecc.)
– Mancanza di randomizzazione nella selezione del campione statistico
– Bias di selezione: l’analisi ha incluso solo il 20% del campione totale. Perché? Quali sono i criteri di inclusione? È stata garantita una selezione rappresentativa della popolazione?
– Differenze non valutate o difficilmente valutabili nello stato di salute delle due popolazioni (ad esempio, comorbidità non rilevate)
– Errori di classificazione delle cause di morte (sottostima decessi COVID-related)
– Artefatti statistici, plausibili quando l’incidenza dell’evento valutato è bassa.
Come vedi, la valutazione di uno studio scientifico e dei suoi risultati è un processo complesso e articolato.
Pertanto, prima di parlare di “effetti differenziali aspecifici” e “potenziali effetti avversi preoccupanti“, sarebbe opportuna una maggiore cautela (un punto che il Dott. Frajese dovrebbe sicuramente comprendere).
Non mi stupirei se, a seguito della revisione, le conclusioni venissero modificate in una direzione più prudente. Terrò d’occhio l’articolo.
Infine, la frase “the need to evaluate vaccines using clinical endpoints that extend beyond their targeted diseases” mi trova pienamente d’accordo.
Chiedo scusa per la prolissità (o, se preferisci, il puntacazzismo che dir si voglia! 🙂 )
Una puntualizzazione: il preprint uscito su medRXiv, al pari di altri quattro studi precedenti citati nel testo, indica che rispetto al vaccino a mRNA Moderna, il vaccino a mRNA Pfizer è gravato da un maggior numero di morti per tutte le cause e morti per malattie cardiovascolari, suggerendo per il secondo un effetto negativo sui due endpoints. Non dice che tutti fli eventi sino causati dai due vaccini e che dei due uno fa più danni dell’altro; anche perché non è stato fatto un confronto con un’analoga popolazione non vaccinata.
Il lavoro correttamente segnala che nelle campagne vaccinali andrebbe sempre considerato il potenziale di nocività di un vaccino e non solo i suoi benefici. Cita ad esempio la vaccinazione anti difterite-tetano-pertosse che può aumentare la mortalità per tutte le cause nelle bambine; ma cita anche effetti benefici inattesi come la riduzione della mortalità per tutte le cause nei riceventi i vaccini per la TBC, per la poliomielite e per il morbillo. Indica la necessità che un maggior numero di studi sia dedicato a questi effetti -sia negativi sia positivi- che in medicina vengono definito pleiotropici, che vanno ossia al di là degli effetti diretti e attesi di un vaccino sulla prevenzione della malattia infettiva specifica.
In nessuna parte del lavoro è scritto o suggerito che i vaccini NON dovrebbero essere usati. I benefici sono di tale ordine di grandezza superiori ai rischi che nessun Paese al mondo si sognerebbe di autoescludersi dalle campagne vaccinali.
Una postilla: il vaccino AstraZeneca (non a mRNA) non venne più praticato in Europa a seguito della settantina di casi di trombosi venosa dei seni cerebrali segnalati massicciamente nel giro di qualche mese e attribuiti tutti al vaccino, a prescindere dal fatto che la TVSC fosse un’entità clinica esistente a prescindere dalle vaccinazioni. Dopo il ritiro in Europa, fu inoculato in circa altri due MILIARDI di dosi nell’America Latina e in Africa. Non risulta menzione di altri casi di TVSC.
Io credo che sia giusto e lecito che ciascuno la pensi come meglio crede.
C’è chi sostiene anche che il sistema di “peer-reviewing” non dia garanzie di fondatezza delle ricerche:
https://www.ilpost.it/2024/07/16/peer-review/
C’è chi sostiene che i vaccini siano intervenuti praticamente a giochi fatti, ovvero con le malattie in forte calo “naturale”: Vedi ad esempio il morbillo:
https://ourworldindata.org/grapher/measles-cases-and-death-rate
Quello che non è accettabile e che ci siano state imposizioni come in periodo COVID, obblighi e costrizioni come impedire alla gente di lavorare, di comprare cose, addirittura di ritirare la pensione, come in periodo COVID.Quello è stato un periodo che francamente diventa difficile dimenticare, perchè ricorda tempi ben peggiori, e che non devono ritornare.
Luciano, quello che scrivi è corretto, del resto è esplicitato chiaramente dal post del prof. Frajese e meglio ancora nel video del prof. Cosentino. In ogni caso si confrontano due prodotti che possono causare morti…..e non credo sia da sottovalutare se furono imposti con la forza ed il ricatto a tutta la popolazione mondiale in assenza di sperimentazione….anche a donne incinta e bambini. Limitando libertà individuali senza alcun riscontro scientifico certo come chiaramente detto dai responsabili Pfizer riguardo il contagio (sulla cui paura si fondò tutta la pratica liberticida del green pass alimentata anche da esternazioni televisive di Draghi).
Ricordo anche che il vaccino Astrazeneca (di tipo tradizionale a virus inattivato) fu vietato al primo morto, una ragazza di venti anni. Mentre quelli dello studio riportato parlano tranquillamente di morti….e malattie…..e non so se mi spiego per prodotti del genere
In ogni caso ci sono anche diversi articoli sul sito telegram che ho riportato.
Infine, se se ne fa una questione ideologica (come nella divisione no vax pro vax) è inutile ogni ricerca o tentativo di spiegazione perché la ragione non esiste più.
Ad oggi molti hanno capito come sono andate le cose….ed il calo pauroso delle inoculazioni di vax (anche di quelli utili) spiega molte cose
E in ogni caso lo studio non confronta vaccinati e non vaccinati, ma confronta due gruppi di individui dove uno ha ricevuto un tipo di vaccino e l’altro ne ha ricevuto un altro.
In attesa della revisione, secondo lo studio, gli adulti della Florida che hanno ricevuto BNT162b2 (Pfizer) avevano un rischio significativamente più elevato di mortalità per tutte le cause, cardiovascolari, COVID-19 e non COVID-19 rispetto ai pazienti con cura di mRNA-1273 (Moderna).
Questo articolo è una preprint e non è stato sottoposto a peer-review Riferisce una nuova ricerca medica che deve ancora essere valutata e quindi non dovrebbe essere utilizzata per guidare la pratica clinica.
Riposto il link su Telegram di Studi Scientifici dove si trovano parecchie articoli e studi sulla questione COVID e sieri
https://t.me/studiscientificivaccini
Il prof. Cosentino intervistato su visione TV spiega i rischi ed i danni della tecnica mRNA riportati anche da un recente studio dell’università di Yale in pre print, che ho postato in precedenza
https://youtu.be/jRsEIleu9Nw?si=Sd2-Ni4Y_v6bIf5I
Copio e incollo dal prof. Giovanni Frajese
✅ Mortalità per tutte le cause a dodici mesi dopo la vaccinazione iniziale contro il COVID-19 con Pfizer-BioNTech o mRNA-1273 tra gli adulti residenti in Florida
🔗 CLICCA QUI PER LEGGERE LO STUDIO ORIGINALE
E niente… anche oggi gli aumenti “a dismisura” escono domani.Interessante questo modus operandi: gran sparata ma poi, alla richiesta di concretezza, svanire.
Dove l’ho già visto? 🙂
28. Ah be’, il ministro della salute degli USA, gli americani sono proprio in ottime mani! Uno che “ha sostenuto che il virus del Covid fosse “programmato etnicamente” per risparmiare gli ebrei” e che ritiene che il vaccino sia correlato all’autismo. Da far impallidire i nostri politici.
31. Grazia, mi dispiace ma non ho trovato nella tua risposta alcuna argomentazione su quanto ho quotato del tuo commento 23.
Ma ti evito l’incombenza, questa è la temperatura del vaccino Cominarty conservato fino ad un attimo prima dell’inoculazione.
“Dopo la diluizione, conservare a una temperatura compresa tra 2 °C e 30 °C, e utilizzare entro 6 ore, comprensive dell’eventuale tempo di trasporto.”
Da ignorante in materia deduco che la temperatura esterna non c’entri nulla, possono esserci anche 40°, anche perché dopo aver ricevuto la dose, questa raggiungerà in breve la temperatura del corpo. Ergo la tua valutazione non era corretta (va meglio così?)
Ciao Grazia, ti ringrazio per la risposta ma non ho capito quali dati Istat secondo te sarebbero svaniti. A me sembra che ad oggi sia ancora tutto ben consultabile, e, inoltre, quanto da essi evidenziato mi pare che mostri esattamente il contrario di ciò che stai affermando.
Ovvero che, durante la pandemenza, il virus ha fatto registrare un eccesso di mortalità decisamente ben più elevato di quello dell’influenza.
Tu hai un altro modo di interpretare la mortalità in eccesso degli anni pandementici rispetto ai precedenti?
Ti chiederei, inoltre, di non associare l’aggettivo banale a influenza. L’influenza, come tutte le infezioni virali, può non essere affatto banale.
Ti chiedo, infine, se puoi gentilmente fornire la già richiesta documentazione del presunto aumento “a dismisura” di “casi di infarto, tumori, leucemie, depressioni,con moltitudini di casi certificati da “vaccino”” di cui hai parlato qualche intervento fa. Non si tratta di una tua percezione, vero?
Colgo inoltre l’occasione per invitare anche Mara Ottavi a fornire un link al citato sito “STUDI SCIENTIFICI” su Telegram, che ho invano ricercato dopo aver letto il suo intervento. Grazie in anticipo, sarei curioso di consultarlo.
Luciano, io non ho scritto che internet sia un gran complotto, forse lo pensi tu.
Ti invito a informarti così da sapere che i vaccini inoculati ai nostri bimbi occidentali sono prima testati nei paesi sottosviluppati, causando gravi malattie.
Qui in Sicilia ho conosciuto due ragazzi che hanno sviluppato patologie gravi dopo i vaccini classici, ma tanto che importa se sono pochi e che le malattie sono già scomparse da tempo (e non certo a suon di farmaci).
Io non scrivo mai a nessuno che dice sciocchezze, cerco di argomentare le mie visioni, ma capisco – come continua a fare la propaganda – che è più semplice zittire a suon di manganelli (svariati gruppi di ragazzi in manifestazione) o con pesanti sanzioni (come nel caso dei messinesi che si oppongono al ponte), o ancora con le ruspe (come in Sardegna per i terreni espropriati illecitamente).
Io, da buona siciliana guerriera, non taccio solo perché qualcuno pensa che parli o veda troppo.
Giuseppe, svaniscono i dati Istat che mostrano che la mortalità da banale influenza ha causato più morti del virus e tu parli di interpretazione?
Queste sono evidenze, non visioni
Scendo ora dalla Montagna dopo aver prestato assistenza a un incidente mortale che ha coinvolto una moto e un’auto: il tasso di mortalità su strada è gravemente elevato – così come le morti sul lavoro – ma non si fa nulla per contenerle, così come si preferisce tacere sulla salute psichica degli adolescenti.
Non smetto mai di stupirmi della fiducia cieca verso le istituzioni, nonostante fior fiore di indagini della magistratura a carico delle Asl mostrino il contrario.
Consiglio nuovamente la lettura, per quanto cruda, di “Cecità” di José Saramago: chissà che possa accendere un lumicino di speranza.
Grazia, ma santiddio allora in Africa non si può vaccinare nessuno secondo il tuo ragionamento, ma ti rendi conto delle sciocchezze che scrivi? Dopodiché basta una ricerca (con i mezzi odierni si impiegano non più di 8 secondi, quelli necessari x scrivere “temperatura inoculazione vaccino COVID”) per ottenere informazioni esaustive. Ah già, ma intanto internet è tutto un grande complotto.
GRAZIA condivido il tuo pensiero.
Chi volesse trovare degli articoli scientifici su vaccini ed altro può andare su Telegram al sito STUDI SCIENTIFICI e si trovano parecchie cose. Certo se si parte con il pensare che tutto ciò che non pubblica l’ISS o non lo dice il medico x è tutto sbagliato allora è meglio lasciare perdere.
Aggiungo che in questi giorni il nuovo ministro della salute americano sta facendo piazza pulita anche di geoingegneria e biolab ammettendo pubblicamente gli errori della sua Nazione . Si potrà anche pensare che la maggioranza degli americani che lo hanno voluto sono degli ignoranti cafoni…..del resto il discorso potrebbe valere anche rovesciandolo
1) NON promuoviamo teorie antiscientifiche.
2) NON facciamo né propaganda vaccinale né antivaccinale.
3) RIPORTIAMO, nel virgolettato, la traduzione letterale di ciò che scrivono gli Autori delle pubblicazioni e i relativi link alla fonte originale
“quando con ogni evidenza (= chiaro come la luce del sole) hai torto marcio, TACI”
Così parlò un democratico 🙂
E quello che “non dimostra apertura chiudendo la bocca a chi la pensa diversamente da te” sarei io.
Che poi, Bertoncè, non ho capito perché ti incazzi così tanto (= a dismisura).
Take it easy! https://www.youtube.com/watch?v=AaBw37-nWaY
Ma li avete o no sti leggendari numeri dell’incremento di morti ” a dismisura”?
E pure sti “certificati”.
Se no è tutta fuffa.
Balsamo, accetta questo consiglio, che ti do senza malizia: quando con ogni evidenza (= chiaro come la luce del sole) hai torto marcio, TACI.
Capita a chiunque di avere torto. Però quando ci si intestardisce a sbattere la testa contro il muro per dimostrare che si ha la testa piú dura, in effetti si dimostra solo di avere la testa dura. Come è il tuo caso.
Non è una bella figura.
Mi capirai quindi se in futuro eviterò di ribattere alle tue fregnacce da “so tutto io” mentre la fai fuori dal vaso: vorrei impiegare meglio il tempo e il fiato.
Tuttavia, quando le sparerai troppo grosse perfino rispetto alla tua notevole media, ti confesso che non so se riuscirò a resistere.
“Il nostro Balsamo desidererebbe […]”
Bertoncelli, stai traendo conclusioni del tutto arbitrarie (dunque errate) sulla mia persona, sui miei desideri e su quanto gradisco (e questa non è una novità).
Il punto non sono i FATTI (come li chiami tu), ma la lettura che diamo di essi e la comprensione delle motivazioni alla base di determinate scelte.
E qui sta il problema: se uno è “del tutto ignorante” (parole tue), con quali strumenti potrà mai interpretarli? Il rischio di cadere nel pregiudizio è alto.
Ma non te ne faccio una colpa, Bertoncè. Se avessi letto tutti i giorni per anni certe cose su La Pravda, probabilmente starei messo così anch’io 🙂
“vorresti spiegarmi, tu che sembri illuminato, com’è che i dati Istat all’inizio del delirio pandemico non erano facilmente accessibili e svelavano che la mortalità non era aumentata per via del virus”
Lungi da me sembrare (o, peggio, riternermi) in qualche modo illuminato, ma, Grazia, difficilmente potrei spiegare a te una tua affermazione. Che, peraltro, ritengo del tutto errata.
Sorvolo sulle tue considerazioni sul “chiudere la bocca” e sul “dimostrare apertura“, ma ti faccio sommessamente notare che non hai risposto alla mia domanda di documentare gli aumenti “a dismisura” di cui parli.
Se sono così evidenti non dovrebbe essere troppo difficile. Magari quando secendi dalla montagna, se trovi qualche minuto di tempo…
Caro Giuseppe,
vorresti spiegarmi, tu che sembri illuminato, com’è che i dati Istat all’inizio del delirio pandemico non erano facilmente accessibili e svelavano che la mortalità non era aumentata per via del virus?
A parte questo, non dimostri apertura chiudendo la bocca a chi la pensa diversamente da te.
Luciano, sarebbe bellissimo se ci si ricordasse che la Scienza non è quella emanata dalla propaganda a forza di terrorismo e campagne vaccinali a bordo mare e in discoteca (il vaccino non teneva le alte temperature?), ma che è un insieme di conoscenze che racchiudono più visioni.
Me ne salgo in montagna, va…
“Ecco, fermandosi qui sarebbe stato un intervento perfetto.
E invece…”
Il nostro Balsamo desidererebbe leggere soltanto ciò che a lui piace.
Se quanto non gradisce sono FATTI, beh… tanto peggio per i fatti: non li vuole proprio vedere. Non vorrebbe nemmeno che si scrivessero. Lui vive nel suo mondo: un mondo balsamico.
Grazia, se c’è una cosa sicura, è che la Scienza non ha paura dei dubbi e cerca di toglierli attraverso la sperimentazione, mentre il pensiero maggico è pieno di certezze e pur di avvalorarle si inventa i dati di sana pianta. E qui si ricade nella legge di Brandolini.
“Antonio, sono del tutto ignorante di medicina”
Ecco, fermandosi qui sarebbe stato un intervento perfetto.
E invece… 🙂
P.S. Trovo molto interessante l’articolo segnalato da Regattin. La correlazione inversa fra percentuale di vaccinati ed eccesso di mortalità dovrebbe essere illuminante.
Ma chi si ritiene già illuminato di suo ben si guarderà dal fare un plissè, naturalmente.
P.P.S. Secondo l’ISTAT, nel 2024 la mortalità in Italia è stata inferiore alla media degli anni 2015-2019 (pre-pandemenza).
Fonte: https://pagellapolitica.it/articoli/calo-morti-italia-2024
Questo dato mi sembra molto poco in linea con un presunto aumento “a dismisura” (!) di “casi di infarto, tumori, leucemie, depressioni, con moltitudini di casi certificati da “vaccino” “.
Tu che ne pensi, Grazia ? Hai qualche riferimento consultabile che documenta questi aumenti “a dismisura” ?
A me, banalmente, è stato sufficiente osservare il crescendo del terrorismo trasmesso dai media a cominciare dai primi di febbraio 2020, quando un’intera trasmissione era impiegata a inquadrare il velivolo atterrato con gli italiani provenienti dalla Cina.
Contezza reale di ciò che stava accadendo l’ho avuta mettendo piede in Sicilia il 4 marzo dopo un mese trascorso a Milano (mentre mio padre viveva 29 giorni d’ospedale): la gente era terrorizzata e incollata agli schermi credendo che al nord avessimo vissuto uno sterminio.
E poi ho continuato a vivere le assurdità imposte dai vari governi con scambi continui con amici all’estero e con amici impiegati in vari ospedali (diversi dei quali hanno preferito licenziarsi piuttosto che essere parte della follia in atto).
Su questo blog abbiamo scambiato abbondantemente e animatamente per semestri interi, mentre aumentano a dismisura i casi di infarto, tumori, leucemie, depressioni, con moltitudini di casi certificati da “vaccino”.
Sì-sì, va tutto bene!! Evviva la scienza! Evviva gli opinionisti prezzolati dai governi e da Big Pharma!
Luciano, sai cercare meglio di me. Grazie.
Molto interessante alla prima scorsa e da leggere bene.
Comunque alcune cosa mi balzano agli occhi:
“our study revealed an increased excess in countries with high poverty levels and income inequality, while also indicating an inverse relationship between a country’s wealth and its health expenditure, vaccination uptake, and excess mortality”
“Interestingly, our analysis failed to identify a significant relationship between the stringency of non-pharmaceutical interventions implemented by European countries and excess mortality.”
“our findings suggest that the discrepancy in healthcare spending across European regions is an important determinant of the observed disparity in excess mortality during the pandemic.”
E anche alcune affermazioni singolari:
“In the Northern countries, the observed low mortality excess was attributed not only to the timely application of containment measures but also to the lower population density, although we did not find any relationship between population density and excess mortality.”
Regattin: e sono pure epidemiologi non in conflitto di interesse, che siano almeno loro attendibili?
Ah no, leggo: ricerca finanziata con fondi PNRR: COMPLOTTO! TREMENDO COMPLOTTO!
Matteo, pochi secondi di ricerca e trovi tutto quello che vuoi. Questo è il primo che mi è apparso in elenco.
https://www.thelancet.com/journals/lanepe/article/PIIS2666-7762%2824%2900163-7/fulltext
P.S.: avevo sottoposto al Capo un articolo a riguardo di un giornalista francese (non di uno scienziato appunto), anche se non mi convinceva del tutto era comunque piuttosto interessante. Non so se lo pubblicherà, ma se ti interessa forse posso ritrovarlo
No Antonio: il mondo scientifico, in particolare quello “ufficiale” e nella sua declinazione politico-scientifica, facilita decisamente il lavoro dei creatori di verità alternative.
Insisto, com’è che nessuno indaga seriamente per spiegare perché la pandemia da noi o in Francia ha fatto un disastro di morti e in Germania (e non solo) la mortalità è diminuita?
Io non ne ho idea del perché possa essere successo, ma scoprirne il perché mi sembra alquanto importante…
Matteo, le tue osservazioni (mi pare che manchi un non a quel facilitare il lavoro) e in parte quelle di Bertoncelli sono condivisibili. Ma attenzione: pertengono al campo politico, non a quello scientifico.
Analogamente, quello che l’articolo vuole segnalare è la distorsione politica che è stata fatta dei dati scientifici, per appagare uno schieramento elettorale.
Che ci sia una significativa percentuale di umanità che non si fida o non crede alla scienza, al metodo, allo studio e al mondo scientifico è evidente, altrimenti non si spiegherebbero i terrapiattisti.
Come è evidente che una certa parte politica sostiene e incoraggia falsità varie (le alternative-truth) in tutti i campi, dalla storia alla scienza, per accreditarsi con i cretini che pensano di essere furbi.
Occorre però dire che la scienza fa del suo meglio per facilitare il lavoro.
Per esempio, a mia conoscenza, manca a tutt’oggi uno studio serio sulla pandemia di Covid e sulla sua gestione, volto a determinare cosa è stato fatto bene (e dove) e cosa invece no, ma sopratutto cosa si sarebbe potuto fare.
E questo non può che rafforzare le convinzioni dei complottisti e le fortune di chi ci marcia sopra.
Antonio, sono del tutto ignorante di medicina.
Tuttavia, rifletto su quanto successo col Covid. In particolare:
1) la politica dell’OMS;
2) il comportamento della Pfizer;
3) il lassismo UE nei confronti della Pfizer;
4) i contratti secretati con la Pfizer;
5) il comportamento della von der Leyen relativamente ai messaggi scambiati con la Pfizer;
6) le menzogne in televisione del presidente del Consiglio dei Ministri;
7) le pagliacciate televisive dei “televirologi”;
8) le decisioni scellerate (criminali?) del ministro della Salute (autopsie “fortemente sconsigliate”, “tachipirina e vigile attesa”).
Scusatemi di quanto mi sono dimenticato.
Ebbene, tutto ciò mi ha fatto perdere qualsivoglia fiducia nelle istituzioni sanitarie.
Grazia, sorvolo anche io e mi vado a godere anche io il passaggio dei quadrupedi volanti
ciao ciao
“SI, è proprio la maggioranza delle concordanti opinioni che fanno la verità.”
Quindi, poiché la maggioranza delle concordanti opinioni fa la verità, Galileo aveva torto.
E cosí per innumerevoli altri casi della storia.
SI, sono proprio le pubblicazioni a rendere autorevole uno scienziato.
SI, è proprio la maggioranza delle concordanti opinioni che fanno la verità.
SI, i virus sono tra le prime forme di vita, visto che per vivere devono vivere dentro animali,
SI, le pandemie arrivano proprio dagli animali
Sorvolo sulla credenza che il fantomatico virus sia arrivato dal mondo animale.
Antonio, sarà mica il numero di pubblicazioni a rendere autorevole un ricercatore!
Adesso, per esempio, basta aggiungere “cambiamento climatico” a qualunque ricerca per avere fondi e attenzione.
In ogni caso l’autore lamenta la confusione generata durante la pandemenza, ma il suo articolo non è da meno e anche per questo non lo sento utile.
dott. Migheli l’origine del sarscov2 è ancora oggetto di dibattito. Da una parte, come scrive lei, numerose ricerche concordano su cio’ (ma che sia la maggioranza a scrivere articoli non vuol dire che sia la verità. Il funzionamento delle riviste scientifiche ed il loro finanziamento è noto come è noto l’operato politico degli Ordini professionali). Ma ci sono molte evidenze che sia invece ingegnerizzato (personalmente conosco Dirigenti Farmaceutici che lo confermano ma che per tutelare la loro carriera non possono esplicitarlo ……complottismo …… ?????? ….. faccia Lei ….).
Leggo ad esempio del sito della Furina, della sequenza nucleotidica brevettata da MODERNA e ritrovata nel virus e della difficoltà del Pangolino di amoreggiare con un pipistrello …. ecc….ecc….. poi tutto ciò che ne è conseguito politicamente solleva molti dubbi, del resto la guerra biologica ed il deterrente biologico sono accertati come accertati sono gli studi sul guadagno di funzione che nel mondo vengono fatti anche se esiste una parvenza di divieto in alcuni paesi.
L’origine artificiale in laboratorio di SARS CoV 2 è stata esclusa (sin dal 2020) da innumerevoli ricerche condotte sull’analisi comparativa delle sequenze geniche, che hanno evidenziato da un lato la discendenza del virus umano dall’omologo virus infettante il pangolino; dall’altro la sostanziale impossibilità -con le attuali tecniche di ingegneria genetica (sempre che non si creda che i cinesi conoscano tecniche segrete ignote agli occidentali) – di creare in laboratorio le mutazioni della sequenza codificante la proteina spike patogena per l’uomo.
Questo affermano migliaia di ricerche condotte in centinaia di laboratori sparsi per il mondo (e tra loro spesso in competizione). Poi nulla vieta di vedere asini che volano, e complotti cinesi per conquistare l’occidente con la collaborazione delle multinazionali americane dei vaccini sponsorizzate dal governo americano.
dott. Antonio Migheli non è mia intenzione “paragonare” le capacità professionali dei medici (perchè non ne sarei assolutamente in grado) ma la loro attendibilità per un comune cittadino, si. E sinceramente, visto che la politica (non solo in Italia) aiuta le carriere, sul dott. Fauci, nonostante le migliaia di pubblicazioni (che sappiamo comunque come funzionano) qualche riserva ce l’ho. Se poi servono i titoli per certificare la scienza, credo che il dott. Luc Montagneir, come premio Nobel, avesse le carte in regola per parlare nonostante l’infamante campagna diffamatoria operata contro di lui proprio dalla classe medica……..ma lasciamo stare
Ma sì, mettiamo sullo stesso piano Anthony Fauci e Joseph Tritto. Il primo, virologo con 1200 articoli su PubMed, il secondo 4 (quattro) articoli sull’infertilità maschile.
Hanno proprio la stessa autorità scientifica.
L’istituto Superiore di Sanita’ in cui lavora l’autore è parte in causa di ciò che accaduto e rimane difficile credergli totalmente. Personalmente ho sentito un mucchio di scienziati indipendenti analizzare la questione pandemica (ad esempio il prof. J. Tritto) e mi sembra più credibile la versione “complottista” che quella “ufficiale”. Poi sulla vicenda del “siero genico” stendo un velo pietoso perchè le menzogne raccontate sono ormai sotto gli occhi di tutti