La cordata femminile più lunga del mondo.
80 donne sulla cima del Breithorn
a cura di Francesca Rovati (Svizzera Turismo )
(comunicato stampa del 18 giugno 2022)
Questa settimana 80 donne aggiungono un capitolo femminile alla storia degli sport di montagna, finora dai tratti prevalentemente maschili: nell’ambito dell’iniziativa di Svizzera Turismo «100% Women», che punta a rendere più visibili le donne negli sport di montagna e outdoor, sono arrivate in Svizzera donne provenienti da Europa, Stati Uniti, ma anche da Paesi come Iran, India, Sudafrica, Kazakistan o Ecuador. Insieme hanno formato la cordata femminile più lunga del mondo sul Breithorn, stabilendo un record mondiale.
La cordata della diversità In data 17 giugno 2022, ottanta donne di tutte le culture e di tutte le età hanno scalato i 4164 metri della vetta del Breithorn Occidentale partendo da Zermatt (Vallese) nella cordata femminile più lunga del mondo. Prima dell’impresa, chiunque con le condizioni fisiche necessarie per affrontare la scalata poteva candidarsi online per uno dei dieci posti liberi disponibili. I restanti posti sono stati assegnati dagli organizzatori a giornaliste e altre candidate, provenienti dalla Svizzera e dall’estero, con l’obiettivo di comporre una squadra più variegata possibile, rappresentativa di tutte le donne.
La Svizzera, tra le altre, era rappresentata dalla storica Marie-France Hendrikx, decisamente felice dopo la scalata: «La mia partecipazione a questa avventura femminile è stata piena di energia positiva ed entusiasmo. Per nulla al mondo mi sarei persa questo evento unico», sono state le parole della Hendrikx dopo la scalata per descrivere le sue emozioni. «La storia dell’alpinismo e degli sport di montagna si è così arricchita di un capitolo scritto dalle donne. La nostra speranza è che l’iniziativa ispiri tante altre donne di oggi e di domani a scrivere una nuova pagina nella storia di questa disciplina più aperta e più inclusiva».
Pure la scalatrice iraniana Mina Ghorbani ha trovato l’atmosfera della cordata femminile estremamente positiva: «Anche se noi donne siamo stigmatizzate e dobbiamo lottare contro gli stereotipi e le barriere di genere, vogliamo comunque contribuire in egual misura alla società. Questa lotta è più importante nel mio Paese, l’Iran, che in altri Paesi. Iniziative come 100% Women ci permettono di farlo, anche grazie ai collegamenti con le donne scalatrici in Svizzera e nel mondo. Ci dimostrano che abbiamo tutti gli stessi obiettivi». E anche l’attrice tailandese e «UN Women Goodwill Ambassador» Cindy Sirinya Bishop ha aggiunto: «Vogliamo dimostrare che le donne dovrebbero essere rappresentate e visibili in tutti i settori, anche negli sport di montagna. È una parte importante del cammino verso una società veramente paritaria e che rispetta la diversità». Grazie alle migliori prospettive meteorologiche e alle condizioni di sicurezza (meno vento, migliori condizioni di neve e ghiaccio), la salita sul Breithorn si è svolta venerdì 17 giugno 2022 anziché giovedì. In questo modo le donne arrivate hanno avuto più tempo per esplorare la località alpina di Saas-Fee, il campo base, e per prepararsi, con una sessione di allenamento sul ghiacciaio del Längfluh.
Immagini di donne “forti” che fanno il giro del mondo A fare in modo che le straordinarie immagini del record mondiale facciano anche il giro del mondo sono le partecipanti stesse, attraverso la loro presenza sui media tradizionali e sui loro canali social. In totale le partecipanti solo attraverso i loro canali social media raggiungono oltre 24 milioni di persone. Come ad esempio l’attrice coreana Lee Si-Young, accompagnata da una troupe televisiva coreana prima e dopo l’escursione in quota e che con il suo canale TikTok raggiunge oltre 17 milioni di fan. «L’iniziativa
ci permette non solo di unire le donne e renderle più visibili negli sport di montagna e outdoor in generale, ma anche di presentare al meglio la Svizzera come destinazione montana in patria e all’estero», ha commentato Letizia Elia, membro della direzione di Svizzera Turismo.
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Matteo sei in deragliamento.
Si, da tanto tempo…è che ho scoperto che preferisco vagolare come mi capita, che seguire dei binari!
Matteo sei in deragliamento.
“Vogliamo dimostrare che le donne dovrebbero essere rappresentate e visibili in tutti i settori, anche negli sport di montagna.”Serviva fare questa stupidaggine? Le donne sono già ai vertici degli sport, anche quelli di montagna. Siamo nel 2022, forse non se ne sono rese conto.
Mi piacerebbe capire il significato che si da a gender, genderismo o teoria del gender, perché non solo non significhino nulla, ma mi pare servano semplicemente a nascondere l’intolleranza istintiva di chi non è capace di accettare il diverso da se’. O forse a solo paura ad accettarlo perché ha paura di riconoscere che il diverso è parte di se’.
Quanto all’antica saggezza piemontarda, l’affermazione è talmente stupida che non merita la fatica di un commento
E poi, e poi… soffiando sul fuoco (Gogna permettendo…), vogliamo forse passare sotto silenzio il famigerato detto piemontardo del commento 31?
O forse tutto tace perché non è stato compreso? Ma se ci sono riuscito perfino io, che sono modenese!
N.B. Crovella si è limitato alla mera citazione. Non spedite a Predappio pure lui.
Non parlo per provocazioni. Scrivo qualche riga rappresentativa del mio pensiero.
Del no. 38 non ho inteso nulla. Pardon
Grazie Michele. Come detto il mio intervento critica il modo della presunta emancipasione femminile e la politica du genere. Tutto il resto è opera sua. Volevo chiederle, anche ad Antonela che valore culturale e politico ha pensare di togliere il diritto do pensiero a qualcuno?
Adesso tu, per dimostrare che sei antifascista, devi cospargerti il capo di cenere di fronte a Michele.
davvero sto restando senza parole ….. ci si riempie sempre la bocca con le parole fascista e antifascista sembra che vi faccia davvero sentire importanti
non mi interessa neanche sapere di che orientamento politico sia il sig. Merlo
se parli per provocazioni accetti le provocazioni e il suo discorso lo puoi tranquillamente sentire se apri youtube e guardi uno dei tanti video presenti sulle commemorazioni che fanno a Predappio…stesso delirio di parole
mi scuso se non avevo chiarito questo concetto
Non sono all’altezza per intendere cosa state dicendo. Qualche spiegazione servirebbe. Merxi.
Davvero pensa che siamo tutti così ingenui da non capire che il suo primo commento è costruito apposta per essere al centro della discussione ?
pensa che si possa credere che davvero lei creda quelle cazzate che ha scritto ?
Pederasta, pedofili in progetto di libera attività……con i nazisti siamo già a posto
questo in risposta ad un articolo che parla di un iniziativa che può anche essere criticata ma che come finalità ha quella di portare avanti un concetto sacrosanto
dalle mie parti le direbbero ma ci sei o ci fai ?
che questo commento passi pure tra le risatine su un blog dove si parla di montagna e dove ci sono persone adulte che si atteggiano a difensori dei valori della montagna lo trovo davvero quasi irreale
Lorenzo, mi meraviglio della tua ingenuità. Proprio tu, che sei sopravvissuto all’Afghanistan!
… … …
“Che cosa c’entra Predappio?”
Ma come? Ignori forse che in Italia il fascismo è come il prezzemolo? Quando in una discussione politica non si è capaci di argomentare, si grida al fascista. E cosí – zacchete! – si pretende di ammutolire l’interlocutore.
Adesso tu, per dimostrare che sei antifascista, devi cospargerti il capo di cenere di fronte a Michele. Fidati di me, che conosco l’andazzo e sono nato in Emilia-Romagna.
al n 32. Grazie: finalmente qualcuno ha detto quello che pensavo dall’inizio dei questi commenti sull’articolo.
Più che altro sono troppo tardo per capire a cosa si riferisce. Puó spiegare per favore? E anche cosa c’entra Predappio? Grazie. Così faccio tesoro della sua critica.
Merlo. a lei dovrebbero togliere il diritto al pensiero.
il diritto di scrivere qua invece lo mantenga pure così non perderà occasione di rendersi ridicolo con sé stesso
dovrebbe vergognarsi ma è troppo saccente anche solo per capirlo
mi raccomando a Predappio la voglio vestito di nero e con una foto nostalgica in mano
buona vita a voi
“Lasia perdie le fumne: a rumpu mac le bale. Andè an muntagna a l’è tan bel che val nen la pena purtesle dapres”
Antica saggezza piemontarda
Sono diverse le donne che leggono il blog. Mi piacerebbe leggerle di più e sentire le loro storie e le loro avventure.
Fuga e impertinenze.
Ma va là che io sono un bonaccione affettivo. Pensaci e non usare più certi termini che giustamente offendono chi è o magari ha un figlio o una figlia “non allineato”. E non è solo un problema di etichetta o di buonismo del piffero. Questa roba qua, sotto una certa eta’ manco la considerano e se ne guardano bene dall’usare certe etichette ed espressioni e non è frutto della decadenza. Anzi è una delle poche cose buone che forse è stata portata a casa magari anche un pochino dalle lotte della nostra generazione. Sta per uscire in proposito il film sul caso Braibanti di Amelio che finalmente ha trovato il coraggio di non nascondersi. Ti tengo d’occhio dunque anche da lontano 😀 Buona continuazione.
Solo fuga. E impertinenze.
Merlo. Ruga essere beccati con le mani nella marmellata, eh. Chissa chi ha cancellato anche il tuo precedente messaggio poi riscritto? Ti lascio un po’ di dubbio di come ho saputo del messaggio cancellato di Lanzavecchia. Così puoi diffidare di tutti, cosa che ti viene bene 😀 cosa sia il genderismo non lo so proprio, io so solo che cos’è la difesa e il rispetto degli orientamenti sessuali individuali (oltre ad altri). E quando si usano parole come pederasta non va bene, perché le parole sono uno specchio dell’anima. Io penso che tu sia una brava persona che fa un gran casino con le idee e con il linguaggio e questo non è un gran problema, se si hanno un po’ di basi di riferimento solide, ma siccome monopolizzi la parte non montagnarda del blog questo ha delle conseguenze che personalmente ritengo negative, soprattutto in un momento come questo. Però come già detto, non è affare mio. Fate un po’ quello che vi pare. Io mi prendo la libertà di intervenire, come questa volta, quando proprio mi girano. Auguri.
Ma soprattutto:
1. se avevi capito che era una critica alla politica progressista perché non hai detto qualcosa di pertinente, a sostegno del genderismo invece di quanto hai scritto?
2. se eri via coem sapevi di Lanzavecchia?
A parte il “vecchio riconoglionito” – tu sai di te – non ci becchi neanche per sbaglio. Come già detto altre volte.
Merlo. Non pensare che gli altri siano fessi e non capiscano e non vedano cosa succede in bottega e soprattutto nel retrobottega, in particolare se hanno un po’ di dimestichezza. Ho imparato dai liguri a “battere il belino sugli scogli” ma mi è rimasta un po’ di sensibilizzazione scrotale. Abbastanza stupidamente ritengo quasi un dovere civico intervenire quando mi pare si vada oltre su certi temi sensibili. Mi aspetto un prossimo contributo filosofico sulla castrazione chimica come rimedio alla pederastia e transessualità promossa dal capitalismo occidentale decadente. Mi riesce difficile tacere, anche quando mi trovo a cenare a casa di altri. Un mio limite e non una mia virtù, ovviamente. Voi illuminati alternativi ex Nuovi Mattini comunque andate pure avanti a picconare e provocare anche in un blog di montagna, soprattutto verso il “progressismo” e la sinistra storica e vedrete che bei risultati. Comunque spero proprio di sbagliarmi e che gli dei perdoneranno un vecchio rincoglionito che ragiona con vecchi schemi e chi vivrà vedra’. Buona vita, come si dice oggi.
Nessun accostamento sostanziale tra pedofilia e diritti femminili. Solo critica alla politica progressisita del genderismo.
Pasinica.
La cordata sul Breithorn è uno dei tanti modi con cui una categoria discriminata e spesso abusata ha cercato di attirare l’attenzione sulla necessità di maggiore rispetto e parità nei confronti della donna, appunto. La disparità di genere è ‘il problema’ e ogni ridimensionamento di questo tema dimostra ignoranza e superficialità. L’accostamento con i pedofili è imbarazzante. Anche se la ‘pedofilia’ di per sé non è un crimine, ma una tendenza sessuale, che diventa reato se consumata. Siamo precisi! Da entrambe le parti certo.
Ieri sera ho partecipato alla presentazione di un corso di arrampicata AL1, in una sede Cai in provincia di Milano. Su trenta partecipanti cinque donne. Altro che una cordata sul Breithorn.
Tutto questo non vuole escludere opinioni critiche sulla singola iniziativa ma certamente l’utilizzo di accostamenti più opportuni, eleganti e pertinenti.
Non ci siamo.
9@ Fabio potrebbe essere una buona idea in linea con la mia di idea che le cazzate è certamente piu bello spararle di persona e dovertirsene insieme poi pero’ mi/ci vedo come sul blog a litigare anche per l uso o del bulino o del nodo a farfalla piuttosto che l otto(autorevolmente) infilato…per non parlare dell orario ci sarà sempre quello che vorrà e avrà un mattino soleggiato per conto suo e la verita’ in tasca per sbandolare sta matassa …meglio solo slegato.
Bentornato Roberto.
Merlo. Ciò che mi meraviglia non sono i tuoi comportamenti ma quelli di Gogna. Censura Lanzavecchia che aveva criticato un tuo pastone senza insultarti e poi ti lascia scrivere quello che hai scritto qui, quantomeno ambiguo e irritante negli accostamenti paradossali. Come ha notato un altro lettore. Ma poi in fondo, chi se ne frega…come dicono altri privatamente. Contenti voi due, perché questo è ormai un blog a due facce.
Era garantito ma aspettavo non hai capito nulla neppure stavolta. Oltre a dagli al fascista non hai nulla.
Enri. La cosa più patetica sono i maschi che dicono alle donne cosa dovrebbero fare per vincere le discrimazioni e gli fanno la lezioncina. Così come gli etero agli omo, i bianchi ai neri e via discorrendo. Penso ai lettori che come padri, parenti, amici hanno sperimentato e sperimentano di persona i problemi dell’inclusione di un loro caro e mi vergogno che si lascino passare certe cose, soprattutto da parte di chi ha una certa storia. Ps. Le donne di destra sono le beniamine dei maschi conservatori, di destra e di sinistra. Sono spesso le più appassionate nel difendere i valori della società patriarcale (anche se poi personalmente non li praticano, vedi casi ben noti). Il massimo per il maschio che si sente minacciato. Successo assicurato. Le altre, le donne libere, non le belle statuine, fanno paura. Basta qui. Scusami, non mi riferivo a te. Non sono riuscito a resistere.
“Guarda cosa scrivono i tuoi illuminati oggi, mi dice.”
Roberto, se esiste una cosa di cui sono assolutamente certo nel corso di questa mia vita oscura in un mondo oscuro è la seguente: io NON sono un illuminato.
Pertanto avverti la tua amica che la prossima volta si esprima cosí: “Gli illuminati tranne Fabio Bertoncelli e i seguenti altri: XXX, YYY, ZZX, WWW”.
Grazie per la comprensione, distinti saluti e ossequi all’amica caiana. 😇😇😇
P.S. Fa’ a modo sui sentieri liguri: corre voce che siano pericolosini.
Il mio commento era diretto all’iniziativa, non alla necessita’ di garantire alle donne pari diritti. Quest’ultima cosa si fa con interventi concreti ( per esempio le dimissioni on line e non su carta che hanno superato la lettera di dimissioni in bianco che purtroppo veniva chiesta tempo fa, all’atto dell’assunzione e piu’ spesso alle donne), non mandando 80 persone su un ghiaccio, col fine di stabilire un record e poi pubblicare le foto sui “social” ( anche di questo modo di fare non se ne puo’ piu’). Mio modesto parere.
Preferisco la storia di Federica e Tamara, mi sembra molto piu’ indicativa anche rispetto al tema di questo articolo.
Pensierini progressisti, vuoti.
Me ne sto fuori ormai da un po’, solo roba tecnica, ma un’ amica caiana mi ha mandato un messaggio. Guarda cosa scrivono i tuoi illuminati oggi, mi dice. Apro a malincuore e leggo. Non riuscivo a crederci. Donne, trans, padri pederastri, madri non biologiche…..impossibile tacere. Non pensavo si arrivasse a tanto, anche se i segnali premonitori c’erano. E nessuno fa niente. Sarebbe questa l’eredità della generazione del Nuovo Mattino? Che pena e che grandissimo dispiacere. Spero vivamente che donne e altri che leggono non pensino che siamo tutti diventati così e chiedo loro scusa.
Oltre a pedofili in progetto di libera attività anche comitive con piu madri non biologiche o più padri pederasti. Nazisti già a posto. Morale triturata dalla macina inclusiva. Restano fuori i fascisti. Chiedere ai progressisti dove scovarli.
@1 Potrebbe spiegare come trans e pedofili possano stare sullo stesso piano? Essere trans non è reato e neppure contagioso. Per qualche altro commentatore ricordo che l’inclusione non riguarda solo il sesso, ma anche razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Ocio che si svivola.
@ 8
Bravo, Antonio! Mi hai dato lo spunto: propongo “50 del GognaBlog sul Gemello del Breithorn Orientale“.
Una volta in cima seguirà il dibattito sul tema: “Ma a noi la battaglia dell’Assietta ci fa un baffo o no?”. Moderatore: Alessandro Gogna.
P.S. Prima dell’inizio della discussione, che si spera accesa ma non troppo, saranno temporaneamente ritirati ramponi e piccozze.
Non si sa mai. 🔪🔪🔪
Proprio l esempio che ci vuole oggi…ottanta voglia di credere che non sia reale ,invece milioni di seguaci potenziali possono ora battere sti record di appariscenza …mah che delusione!
Anzi, a noi le svizzere ci fanno una tetta. 😂😂😂
P.S. Alessandro, non censurare!
Anno 1960: “100 donne sul Monte Rosa” (anzi, centoventi).
A noi gli svizzeri ci fanno un baffo.
https://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=54389&origine=1&t=60+anni+fa+%27%27100+donne+sul+Monte+Rosa%27%27%3A+tra+loro+quattro+giovanissime+alpiniste+di+Mandello
——— J’ACCUSE! ———
J’accuse Enrí et Merló d’être diviseur.
Io accuso Enri e Lorenzo di essere divisivi. 🏴☠️🏴☠️🏴☠️
Una “resiliente” forma di protesta contro l’affollamento delle vette?
Una boiata pazzesca… per dirla con Paolo Villaggio. Motivo in piu per togliere le finivie ed evitare sciocchezze di questo tipo. Trovo questo evento anche estremamente diseducativo, mettere 80 persone in fila su un ghiacciaio e’ comunque un modo di andare in montagna aggressivo nei confronti della natura ( e di quei poveretti che quello stesso giorno hanno pensato di salire).
Fortunatamente le donne non hanno bisogno di questo per realizzare cio’ che desiderano. Mi sembrano molto piu’ interessanti le esperienze di Tamara e Federica (cfr articoli precedenti) che pagliacciate di questo tipo. Per quanto ai diritti delle donne, praticamente assenti in alcuni paesi del mondo, non e’ certo con simili manifestazioni che si risolvono i problemi. in ultimo, consentitemi, sto termine “inclusivo”, se ha mai significato qualcosa, oggi e’ totalmente privo di significato. Lo usano tutti, per dire nulla. Sarebbe auspicabile sparisse dal vocabolario.
“Più salgo più valgo, più scendo più rendo!
Mortificante.
Presto anche squadre di cacciatrici, di eserciti femminili, di minatrici, di palombare per far vedere l’inclusione. Per poi passare con egual logica, ai trans, ai pedofili. Solo le marce di fasciste dovranno restare nascoste. Quelle non sono degne.