Governo di imbecilli?

Governo di imbecilli?
di Marco Giannini
(da comedonchisciotte.org, 3 marzo 2019)

Spessore 2, Impegno 2, Disimpegno 3

Tutti gli organi d’informazione descrivono l’azione di Governo come fallimentare, da una parte facendo leva sul discorso spread che nei fatti rappresenta un misuratore non economico ma della speculazione finanziaria sul nostro debito (permessa da una inefficace azione della BCE, ne avete mai sentito parlare ai tempi della Lira?) e dall’altra scaricando lo smottamento industriale sul governo gialloverde che è in carica dai primi di giugno. Quando parlo di smottamento intendo un evidente segnale precedente un crollo; la produzione industriale infatti ha perso il 5,5%.

Qualsiasi economista corretto, non politicizzato che non tratti l’italiano medio “come un bimbo di 11 anni nemmeno troppo intelligente” (Cit. Berlusconi, www.liberoquotidiano.it/news/italia/1179359/Telespettatore-medio–ha-intelligenza–da-terza-media–Parola-di-Silvio.html) non tarderebbe a chiarire che la ragione del cedimento sono questi 8 anni di lunga, controproducente ed immotivata austerità; è lapalissiano che la produzione industriale non reagisca nel breve termine.

Per poter comprendere perché l’austerità, cioè la causa del cedimento industriale, sia immotivata, è necessario ricordare che l’Italia è in avanzo primario da anni e anni, cioè per funzionare spende meno di quanto incassi, ha una spesa primaria, ovvero per beni e servizi, delle più basse in UE ed un debito che sale solo a causa dei tassi di interesse reali passivi superiori allo zero; tali interessi portano la spesa pubblica complessiva ai livelli che conosciamo ma potrebbero essere normalizzati (servirebbero circa sette anni per “ripulire” il debito da questo aspetto critico) se la BCE operasse come le normali Banche Centrali occidentali; l’Italia inoltre ha partite correnti invidiabili (import/export).

Alla luce di questi rilievi cosa ha combinato il Governo?

Si è distinto per un lavoro costante cui non eravamo abituati in contrapposizione a forze di opposizione che cercano di impedirne la piena realizzazione perché drogate di potere? O ha mentito agli italiani combinando poco o niente e addirittura legiferando contro di essi (come quando il duo Renzi/Gentiloni stava per cedere un pescoso tratto di mare ad un paese straniero con motivazioni poco chiare)?

Chi ha letto la Fattoria degli animali di Orwell sa bene come i maiali, “smargiassi”, una volta preso il potere se la spassassero sulla pelle della “popolazione” ignara (tenuta distante), tra festini e grasse risate e può immaginarsi quanto la perdita di esso (del potere), come una droga, possa provocare reazioni spropositate (i media) ma, come detto, il giudizio lo danno i fatti concreti e sarà il lettore a valutare in piena autonomia anche se si intuisce come io la pensi.

Cambiando discorso (…) ricordo che Berlusconi prima del voto del marzo 2018, convinto di prevalere, ripeteva in continuazione che chi tra lui e la Lega avesse preso un voto in più decideva la linea prefigurando addirittura un Gentiloni-bis (https://tg24.sky.it/politica/2017/12/13/berlsuconi-governo-voto-no-vincitori-gentiloni.html). Avremmo avuto quindi un altro Nazareno fatto di austerità (un deficit/PIL allo 0.8%), privilegi ed ereditarietà delle cariche e questo perché l’uomo di Arcore ha una estrema necessità (probabilmente per interessi privatistici) di essere determinante, cosa che nell’ultima tornata elettorale non si è realizzata.

I bersagli preferiti dalla stampa (da Il Giornale, passando per Libero fino a La Repubblica e il Corriere della Sera) sono i Ministri della Repubblica Di Maio e Toninelli colpevoli, tra l’altro, di aver scelto la Lega e non il PD paladino dell’europeismo di facciata (Francia e Germania sono più nazionaliste adesso che venti anni fa) e questo avviene mentre uno studio tedesco conferma che tale “europeismo” ci è già costato 73 mila euro a testa in favore di Germania ed Olanda (https://it.notizie.yahoo.com/italia-tra-paesi-che-hanno-perso-pi-ricchezza-114946395.html?fbclid=IwAR2ai1lFMqK-fySqrf2ttplrAnFld29RvKzurkjKulgwhtnaVzIsT-0Twjk).

I media paiono avere effetto sui “dissidenti” 5s, i quali, improvvisamente carichi di notorietà (temporanea e strumentale), da come parlano di immigrazione, sembrano ormai tanti piccoli portavoce dello speculatore internazionale Soros: pronti all’imboscata…

Per quanto concerne le considerazioni sollevate dalle minoranze 5s sui ruoli interni al Movimento mi chiedo perché non espressero simili perplessità nel momento in cui si ricandidarono (con successo). Perché piuttosto non hanno scelto di attivare i neuroni per creare piani programmatici accattivanti non appena hanno assistito a un calo dei consensi in favore di Salvini (invece di chiederne il processo)? In questo mi permetto di dire la mia: Di Maio è stato un uomo leale con il suo alleato, non certo un suddito e credo che gli italiani questo lo abbiano capito ed apprezzato al di là del risultato delle regionali.

Il Ministro delle Infrastrutture Toninelli è descritto come un principiante ma nessuno chiarisce il perché. Se la motivazione sono le gaffe che effettivamente commette nelle interviste, se scendiamo su questo piano, si ricordi (per dirne una) la dichiarazione dell’ex Ministro dell’Istruzione Gelmini che affermò che dal CERN in Svizzera partiva un tunnel sotto gli Appennini fino al Gran Sasso con dentro i neutrini in movimento (www.lastampa.it/2011/09/24/italia/tunnel-tra-il-cern-e-il-gran-sasso-gaffe-della-gelmini-risate-sul-web-3JZx2l60zVzrnddmlMycCJ/pagina.html?) e questo senza scomodare “il milione di posti di lavoro” di Berlusconi, le promesse da marinaio di Brunetta sulla burocrazia o lo “stai sereno” di Renzi.

Andiamo quindi a vedere, attraverso i fatti, l’operato di questo Governo; già che ci siamo osserviamo se è reale (o falsa, cioè proiettata nella mente dei “telespettatori”) la versione dei media che disegna un Di Maio sottomesso a Matteo Salvini rimanendo consapevoli del fatto che ogni provvedimento è un compromesso tra due visioni diverse (ma non incompatibili quando la quadra è trovata) con meriti e demeriti equamente distribuiti.

Reddito di cittadinanza + salario minimo: il RDC è stato approvato, è il più normato in UE, è rinnovabile in modo illimitato (altrimenti sarebbe una social card assistenziale) e vi è associato un salario orario minimo garantito di circa 5 euro l’ora (cifra bassissima per volere della Lega), un po’ poco per il centro-nord dato il costo della vita, forse sufficiente per evitare esclusione sociale per il centro-sud (il 40% del salario mediano è un livello empirico corrispondente a 5 euro). Il rischio che si corre è che chi assumeva a 1200 euro, ad esempio, adesso ne proponga 858 (corrispondenti a questo minimo di 5 euro l’ora) consapevole che il cittadino se non accetta è escluso dal meccanismo di protezione sociale del RDC.

A tutto ciò si aggiunge che le aziende che assumono un soggetto che sta ricevendo il reddito ottengono un bonus fino a 18 mila euro (diverse mensilità di RDC) visto che alleggeriscono lo sforzo profuso dallo Stato.

Il RDC è un provvedimento sacrosanto, una misura anti ciclica presente, e non a caso, in tutta la UE (https://comedonchisciotte.org/lettera-di-un-giovane-economista-ai-critici-del-reddito-di-cittadinanza/).

Alcuni diranno “E’ troppo misero questo tipo di Reddito”, “E’ troppo normato”, “E’ poco generoso”, “credevo mi spettasse e invece…”! Mi permetto una riflessione: l’italiano non vuole la disoccupazione, vuole salari più alti, vuole meno tasse, vuole la crescita, vuole un RDC più esteso e vuole però anche la moneta unica che queste conquiste preclude (applaudendo, legittimamente ci mancherebbe altro, il Presidente della Repubblica)!

Va rimarcato che PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia promettono di abolire il RDC qualora vincessero le elezioni. E’ abbastanza singolare che un sindacato come la CGIL dopo anni di silenzio di fronte ad esodati, austerity, tagli indiscriminati e deflazione salariale manifesti contrarietà a questo provvedimento che, giusto o sbagliato, estende i diritti sociali e non certo li restringe.

Pensioni di cittadinanza (legato al punto precedente): se un cittadino ha una pensione inferiore a 780 euro raggiungerà questo ammontare mensile a patto che abbia una ISEE inferiore a 9.360 euro, un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro e un patrimonio immobiliare (esclusa la prima casa) inferiore a 30 mila euro. Dai calcoli INPS sono circa 500 mila le persone interessate al provvedimento.

Quota 100 era presente nei programmi delle due forze di Governo: è stata approvata insieme al Reddito di Cittadinanza e rappresenta un primo passo concreto per superare la Legge Fornero. Oltre 100 mila domande già inviate (e i posti di lavoro che si liberano).

Flat (dual) Tax per le partite IVA, 15% fino a 65 mila euro e 20% dal 2020 sulla parte eccedente fino a 100 mila. 

Decreto INAIL: firmato il decreto interministeriale Lavoro/MEF per un taglio medio del 32%; si abbassa il costo del lavoro per un ammontare di 1 miliardo e 800 milioni di euro (http://www.affaritaliani.it/economia/lavoro-di-maio-firma-decreto-tariffe-inail-taglio-medio-del-32-590489.html). Dalla lotta agli sprechi della burocrazia (compreso il numero delle Leggi da ridurre) e della abolizione completa dei finanziamenti all’editoria il Ministro Di Maio ha promesso una ulteriore riduzione del cuneo fiscale (in favore di aziende e lavoratori) ed aggiuntivi sgravi per le imprese che assumono (https://www.tg24-ore.com/2019/03/01/lultima-idea-del-governo-i-soldi-dei-finanziamenti-ai-giornali-saranno-dati-come-incentivo-alle-aziende-che-assumono-2/).

Riduzione dei Parlamentari da 945 a 600. Siamo a un quarto dell’iter (approvato in prima lettura al Senato col voto contrario di PD e Leu).

Contributo di solidarietà (pensioni d’oro): le persone con pensione superiore a 100 mila euro lordi l’anno, ottenuta col vecchio metodo retributivo, per 5 anni daranno alle casse dello Stato una percentuale dal 10 al 20% (ci sono 5 aliquote). 

Vitalizi dei Parlamentari: vengono ricalcolati con il metodo contributivo con un taglio medio del 20%. Il ricavato dovrebbe riversarsi in un fondo per le pensioni minime dei cittadini. La norma è stata approvata col voto favorevole solo della maggioranza.

Venezuela: interessi ENI sono presenti nel paese neolatino e il 5s ha ottenuto la neutralità dalla Lega (più vicina alle posizioni USA contrarie a Maduro) affinché non si ripetesse un caso Libia (che ha notoriamente penalizzato l’ENI ed i nostri interessi economici e geopolitici).

Stop agli sbarchi: il fenomeno degli sbarchi ha subito una riduzione vicina al 95% ma Salvini (persona leale con il Movimento) non ha rispettato l’impegno con i cittadini italiani sulle espulsioni dei clandestini; sono ferme al palo (ma chiaramente ha tutto il tempo per rimediare).

Idrogeologico: Eureka! 11 miliardi di euro in tre anni per prevenzione e messa in sicurezza del territorio. Finalmente usciamo dal medioevo.

Legge anticorruzione: questa Legge ha inasprito le pene per i reati di corruzione ed ha modificato la prescrizione rendendola meno “agevole”; è stata aumentata   la trasparenza su fondazioni e donazioni ai partiti.

Deficit/PIL al 2.04% (PD e FI parlavano di accettare dalla UE-M anche uno 0.8%). L’Italia per la prima volta ha trattato con Bruxelles ottenendo un 2% pieno. Il valore simbolico rappresentato da questo livello è importante sebbene non rappresenti la manovra espansiva di cui avremmo bisogno (figuratevi un valore di 0.8%) per uscire dalla crisi e per una efficace reindustrializzazione. I paletti di Bruxelles, come noto, vietano politiche di questo tipo. Al contrario di ciò che viene detto dai media sforando ci si indebita ma si permette all’economia di ripartire e di rientrare dello sforamento con un surplus in sviluppo. Purtroppo la congiuntura mondiale (che vede anche la Germania col segno meno) si riflette sullo “stivale” e quindi è fuorviante paragonare il livello di crescita del 2017/18 con quello 2018/19. 

Decreto Sblocca cantieri: renderà più trasparenti le gare d’appalto semplificando la burocrazia che ne rallenta la realizzazione (tgcom24.mediaset.it/politica/conte-prossima-settimana-in-arrivo-il-decreto-sblocca-cantieri-_3194395-201902a.shtml).

Startup e blockchain: sta per essere attivato il Fondo Nazionale Innovazione che (rispetto ai precedenti 200 milioni) destina un miliardo di euro all’anno per chi apre una startup; sono stanziati circa 45 milioni in 3 anni per blockchain (una tecnologia che segnerà una rivoluzione paragonabile ad internet, un database in cui verranno registrate transazioni di ogni tipo che favorirà il flusso di informazioni dal commercio, alla medicina, dall’industria, alla finanza, ecc. riducendo la burocrazia).

L’impressione generale è che questo Governo sia davvero un esecutivo “del fare” e che stia cercando coraggiosamente di impiegare le poche risorse a disposizione nel modo più “performante” (produttivo).

Assistendo ai molti dispositivi messi in gioco sulla trasparenza, semplificazione, riduzione del carico fiscale sulle imprese, estensione dei diritti sociali, ecc. mi sento di non rilevare un appiattimento sulla Lega da parte del M5s e in particolare del Ministro Di Maio che del Movimento è “Capo politico”.

Sembra tuttavia che questa falsa rappresentazione sia dovuta in larga parte al frastuono da campagna elettorale di stampa e TV ed in altrettanta parte all’enfatizzazione della questione migratoria rispetto alle questioni socioeconomiche e giuslavoriste.

Per quanto io non sia un leghista poiché la Lega mira alla privatizzazione dell’acqua, all’abolizione dei titoli di studio (tematiche non presenti nel contratto per la presenza nel Governo del M5s) e perché partito liberista sui temi del lavoro; e per quanto io non sia un attivista 5s da oltre due anni mi appaiono molto più appiattiti sul tema Lega i cosiddetti dissidenti 5s rispetto a Luigi Di Maio, ma questa è solo una mia valutazione.

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Governo di imbecilli? ultima modifica: 2019-04-12T04:38:02+02:00 da GognaBlog

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18 pensieri su “Governo di imbecilli?”

  1. Similia similibus. L’elegia di una azione politico – amministrativa superficiale non può che essere tessuta se non facendo ricorso ad argomentazioni superficiali, come in questo articolino. Cultura e profondità di analisi dovrebbero e potrebbero essere trasversali…

  2. Contenuti che danno fastidio e quindi andrebbero diffusi? Ma se stanno sulle reti Rai e sui talk di tutte le tv a tempo pieno a ripetere queste baggianate? Han bisogno di altre casse di risonanza? Esiste uno spazio dove la parola Di maio  sia assente?

  3. Caro Alessandro, è innegabile che questo post, pubblicato oggi, sia nè più nè meno che uno spot elettorale.

  4. Letto faticosamente tutto l’articolo: manca un finale: “Vota 5 Stelle” col nome del candidato.
    Mi spiace, ma tra questi pistolotti elettorali e i “necrologi” ( “diceva GP Motti”; “…come scriveva GP Motti”; “.. ricordando GP Motti”), faccio sempre più fatica a leggere TUTTO l’articolo: e m ne vado a leggere “Diventiamo tutti Greta Tumberg” di Luca Calzolari; e “Adrenalina su Cima Grappa”” di Alinovi e Bonomini”; e “En busca del sol” .., pubblicati sulla vituperata rivista del CAI ( orrore! orrore!) “Montagne 360” di questo mese. 
    Vale!

  5. Sebastiano, io non decido. Io esprimo la mia opinione e, tutt’al piú, mi limito a consigli.
    Si chiama libertà di parola.
    E so che sono ospite di Alessandro, il quale, a sua volta, è assolutamente rispettoso di tale  libertà. A patto che non si sconfini negli insulti, ma questo, qui, non è né il mio caso né il tuo.

  6. Ringrazio tutti i commentatori precedenti soprattutto osservando la loro preoccupazione che il GognaBlog “scada” in bassa politica se non in propaganda elettorale.
    Anzitutto prego i lettori di osservare bene se cio’ che sta per leggere e’ targato GognaBlog oppure Totem&Tabu’. Quest’ultimo e’ pieno di scritti che possono dare fastidio. La cosa e’ voluta (e’ scritto chiaramente nella presentazione di T&T). Se sospettate di incazzarvi saltate a pie’ pari ma non consigliatemi di censurare cio’ che vi da’ fastidio. Ci sono contenuti che danno fastidio anche a me, ma non per questo li evito convinto di due cose: se in questi contenuti c’e’ della verita’, occorre diffondere. Se ci sono falsita’, sono convinto che la loro ulteriore diffusione favorisca la loro definitiva sepoltura, magari non nella terra ma nel ridicolo.

  7. Ecco il mio consiglio a Giorgio Daidola (commento n. 5), che non ho il piacere di conoscere di persona, ma di cui leggo da tanti anni: succede pure a me!
    Quando mi inferocisco per incommensurabili corbellerie non riesco a esprimermi come vorrei: la rabbia è una pessima ispiratrice.
    In tal caso conviene non farsi travolgere dall’ansia di replicare. È meglio attendere un po’ di tempo, in attesa che si calmino i bollenti spiriti. Eventualmente è utile una buona camomilla. 😂😂😂
    Su con la vita, Giorgio! I monti ci attendono ancora! 😊😊😊

  8. Caro Fabio Bertoncelli, se vuoi decidere tu di cosa discutere, allora basta che tu apra un blog a tuo nome.
     

  9. Ritorno sul tema.
    Vogliamo discutere di argomenti che riguardano la montagna e, al contempo, richiedono di esprimersi con un’opinione politica (“politica” in senso lato)?
    Ebbene, parliamo della vergognosa funivia che collegherà la Doganaccia al Corno alle Scale. È stata voluta e finanziata dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Regione Toscana, oltre che dal partito in precedenza al governo.
    Parliamo dello scempio delle cave nelle Alpi Apuane. Parliamo di quei politici che vorrebbero permettere la caccia al lupo. Parliamo delle povere Dolomiti ridotte al livello di Disneyland. Parliamo della TAV, che si sia favorevoli o contrari.
    In passato di tutto ciò si è già discusso – e di questo ringrazio tantissimo il “vecchio” Gogna (“vecchio” in senso affettivo, beninteso! 😊😊😊). Ma bisogna riparlarne e aggiornare le informazioni. E su questi temi le discussioni, anche aspre, sono benvenute.

  10. Trovo paradossale che invece di intervenire nel merito dell’articolo (che per inciso non ho ancora nemmeno letto) si inviti il titolare del blog -che, in quanto tale, sarà ben libero di pubblicare ciò che gli pare e piace- ad occuparsi di altri argomenti.
    Chi non gradisce e non vuole commentare nel merito, semplicemente ignori l’articolo, oppure si rivolga ad altre testate.

  11. Sono sempre stato contrario a “Totem e Tabú”, specialmente quando vengono trattati temi controversi come la politica. Lo sono, a maggior ragione, quando si fa espresso riferimento a partiti politici, di qualunque orientamento essi siano. Lo sono sia quando l’opinione del commentatore piega a sinistra sia quando piega a destra o in qualsiasi altra direzione.
    Chi desideri rendersi conto dei casi precedenti può consultare l’archivio.
    … … …
    Caro Alessandro, la montagna offre innumerevoli argomenti di discussione. Alcuni di essi comportano persino la necessità di esprimere i propri convincimenti politici (nell’accezione ampia di questa parola), come per esempio la protezione della natura montana. Limitiamoci a quelli! Avremo da discuterne per anni. Riflettici!

  12. Pensavo fosse un blog dedicato a temi di montagna invece vedo che ospita comunicati di partito alquanto imbarazzanti e che nulla c’entrano. È stata una svista o una precisa scelta editoriale?

  13. Segnalo un ovvio refuso nel mio commento precedente: prego togliere il “non” iniziale nella seconda riga. Cose che mi capitano quando mi arrabbio e ho fretta di esprimere il mio disappunto.

  14. Cos’è campagna elettorale del movimento 5S. Di obbiettivo ho trovato ben poco in questo articolo.

  15. Questa è pura propaganda elettorale in vista del voto di maggio. Infatti non si parla di tutto meno che della TAV…Concordo con Gian Maria Mandelli che questo qualificato blog dovrebbe occuparsi di ben altri problemi e non cadere in queste trappole di bassa lega. 

  16. Carissimo Alessandro, non credo alla mia età, di avere bisogno di leggere il tuo blog per farmi un’idea sul governo in carica. Mi informo e leggo pareri più qualificati di questo supporter legastellato. Ti pregherei di non ospitare più personaggi del genere, ne va della tua credibilità. Continua a parlare di montagna e di temi legati alla Wilderness, te ne sarei grato.
    Gian Maria Mandelli

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