It’s time to wake up
La crisi climatica non è un’opinione: incendi, scioglimento dei ghiacciai, inondazioni, desertificazioni sono solo alcuni effetti visibili di un clima che continua a cambiare. È ora di aprire gli occhi, di risvegliare le nostre coscienze: it’s time to wake up.
E’ il motto di una serie di 5 talk, organizzati da Flowe e WoodingLab, in cui imprenditori, esperti, cariche istituzionali, ricercatori, sportivi e content creator tentano di far luce sulle conseguenze della crisi climatica, condividendo le loro esperienze e proponendo soluzioni.
Nel talk che qui presentiamo Valeria Margherita Mosca conduce Cambiamento climatico e montagna. Che aria tira?, la chiacchierata del 22 novembre 2021 con Riccardo Scotti, consigliere del Servizio Glaciologico Lombardo, e con le guide alpine Michele Comi, Hervé Barmasse e Alessandro Gogna.
Per gli altri 4 talk vedi: https://www.flowe.com/time-to-wake-up-clima
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Si certo sono un ectoplasma o magari un software che scrive in automatico sbagliando i congiuntivi…Fai dell’inutile ironia su i congiuntivi sbagliati nei commenti altrui ma va benissimo se tu ti esprimi da animale. Almeno questo l’abbiamo capito. Impara poi a giudicare i contenuti non chi li esprime.
Tornando all’argomento,visto che si è voluto personalizzare la questione,ribadisco l’incoerenza di chi si vende come “alternativi;fa figo sembrare guide-filosofi per poi fare marchette come fanno tutti, compreso te,e se sostieni il contrario menti…e comunque non mi riferivo a barmasse! Leggi bene! E le marchette si fanno anche partecipando da opinion makers solo perché ci si è auto dichiarati alternativi, diversamente non sarebbero interessanti ai fini della comunicazione, e anche qui marchetta!
Nel mio commento facevo riferimento soprattutto alla tendenza green, come moda delle mode, e al fatto che certi business e determinate factory facessero della filosofia green una facciata redditizia. Il talk in oggetto organizzato dalla “wild food lab” ne è un esempio lampante!
Te capit?!
Finalmente Cominetti!
Applausi e grazie.
Caspita è arrivato Calaghan e il caso Scorpio Si sfoderano le picche si agitano i rinvii Ezechiele che fine ai fatto..pulp brain
——— AVVISO AI PASSANTI ———
Non disturbare il can che dorme.
P.S. Marcello, ti fischiano le orecchie? 😇😇😇
… … …
Sono d’accordo con te.
Grazie per il tuo giudizio su Comi, Barmasse e Gogna: una boccata di aria pulita al confronto di certi fetori dei nostri tempi. E non mi riferisco solo al Covid…
16 e 17: cantata con suonata tra ectoplasmi.
Il video, secondo me ha un taglio molto popolare e banalmente sensazionalista, dovuto all’impostazione della moderatrice. Comi, Barmasse, Gogna e il geologo Scotti da remoto, hanno risposto a semplici domande portando ognuno il loro contributo. Sicuramente non è con azioni come queste che il mondo cambierà, ma, se il programma coinvolgerà il più elevato numero di persone, servirà a quest’ultime a prendere maggiore coscienza e forse costituirà un micro-tassello affinché qualcosa cambi. Conosco personalmente Comi, Barmasse e Gogna e mi sento di dire che sono persone con degli ideali di fondo molto vicini ai miei e che non si sognano affatto, anche per il loro stile di vita privato e professionale, di infinocchiare la gente mostrandosi come qualcuno qui ha insinuato.
Non sono permaloso ma non sopporto chi spara giudizi oltretutto da anonimo. Quando parlo con qualcuno lo guardo negli occhi. Se mi scrivo, vorrei sapere chi è. Mi importa prima della persona e poi delle sue opinioni. Non mi sembra di essere tanto strano.
E mi esprimo come cazzo mi pare e mi riesce, esattamente come tutte le persone libere e pensanti.
Embèh? cosa c’è di strano caro Alberto,il problema di tanti qui e non solo, non è l’anonimato, che peraltro ti tutela da eventuali atti, spiacevoli, esperienza docet, ma è il modo di comunicare. Ora essere ironici, e va beh! ok,il congiuntivo? beh tranquillo più ne sbagli e forse sarai eletto,nel parlamento dell’uno vale uno , ma è il modo di esprimersi,(testa di) ,(idiota,/i,) questo serve senza altro nelle terre alte,? di certo ti preclude il basso, pare essere foriero di disturbo e di irascibilità. Mettiamoci allora un carico, la legge in materia di sicurezza è stata gabellata per evitare soccorsi a sprovveduti. Bene ci sono guide tra le vittime dell’inizio anno?Ci sono neofiti dell’alpe? Vi è un terreno minato in questo blog,che non è il congiuntivo,ma la presunta sacralità di alcuni suoi frequentatori.Pochissimo ironici e scarsamente comunicativi .Ma a loro modo poveramente esplicativi.
Avrei anche potuto scrivere il mio cognome se tu o qualcun altro, me lo avessi (oddio sarà giusto?) chiesto non da animale come hai fatto ma da persona civile.Quindi, da anonimo, ti lascio il dubbio che forse anche io conosco i soggetti in questione e molto probabilmente conosco l’ambiente. E tu mi sa tanto che per inalberarti così hai la coda di paglia! Sui congiuntivi invece sei simpatico
te capit?!
Alberto 12, ribadisco che quello che dovevo dire l’ho già detto. Se non ti piace, è un tuo problema.
Visto che hai scritto cose, che per me che conosco argomento e persone coinvolte, c’azzeccano come le rape rosse nel cappuccino.
Sui congiuntivi: semmai manda i tuoi commenti a correggere da Barbolini, prima di pubblicarli.
Il fatto che tu agisca da anonimo è penoso.
Le tecnologie per rendere le abitazioni meno energivore erano noti da decenni, ma per diminuire i costi a vantaggio dei profitti non venivano quasi mai adottate. Adesso per via dell’ecobonus 110%, vengono proposte adesioni anche agli inquilini o proprietari di edifici recentissimi…Pero’ gli interventi saranno sempre all’insegna del minimo costo e del massimo profitto.Gia’ in cronaca appaiono notizie di truffe…o di lavori mal eseguiti.
Commento 11.
Come disse “quel tale” (o quasi): «Caro Carlo, qui si fa il congiuntivo o si muore!».
P.S. Il nostro Capo dovrebbe comminare una pena per ogni congiuntivo sbagliato: un mese di commenti in ginocchio sui ceci (con foto da allegare prima della pubblicazione). Olé.
Commento 10-
Primo: dico ciò che ritengo di dire e non insulto nessuno, e se la cosa non ti piace mi dispiace per te, e se l’amministratore ritiene che abbia violato le berne di questo blog ha la facoltà di cancellare i miei commenti.
Secondo: il mio cognome sono fatti miei, ciò che semmai ti deve interessare e toccare sono ciò che scrivo; l’amministratore di questo blog ha la mia mail e credo che sia sufficiente. Tu invece devi utilizzare un linguaggio diverso se vuoi parlare con me, capito?
Terzo: ciò che ho scritto sulle guide riguarda il video del talk in oggetto, e comunque, sottolineo il mio pensiero (per te) e cioè che le guide che si vendono come alternative lo fanno per uno scopo, cioè sembrare meglio di altri.
detto questo, Barmasse è uno dei pochi che dice e che fa e che ha la mia stima personale, gli altri rappresentano la categoria di cui sopra
te capit?!
Minchia Marcello come siamo permalosi. Comunque Alberto 8, sui congiuntivi puoi ancora migliorare
Alberto 8, sulle guide non sai un cazzo, quindi non dire minchiate.
Metti il cognome che avrai, dopo il nome, che è meglio. Ciao
pergogna (?) questo nome d’arte è nuovo, non mi pare sia già apparso prima. Politologo io ? Troppo onore, amico caro. Io mi considero un “proctologo” dilettante, tuttaltro che fine. Non confondere le due aspirazioni/professioni anche se hanno molti punti in comune 😀 Baci e abbracci e buona settimana.
wild food lab è certamente un idea business che sfrutta la moda delle mode, “la tendenza green”
e chi credete che si approccia a tale tendenza? perchè forse non guardate oltre il vostro metro di mondo, ma, per esempio, le piste da sci sono piene di gente che veste “green” da Patagonia a Nike ecc, con le etichette “eco friendly”
tutto puzza di green washing
e le guide poi…che fa figo usare frasi da cioccolatino tipo “guardare in noi stessi”, tipo “esperienza”, tipo “introspezione”, il tutto per apparire migliori, per dire di essere contro i “pacchetti preconfezionati”
perchè essere, anzi apparire alternativi rende, oggi come ieri
vabbè dai, di quei quattro che sono intervenuti ne salverei 2 (un grande alpinista valdostano e un grande studioso), gli altri 2 parlano giusto per parlare e mostrarsi alla nicchia di quei 4 greennofili di aria fritta.
HA..HA un approccio alla montagna più umano.pensate ci va con le sue gambe e arrampica con le sue mani,non è da tutti,caspita..poi..Fru..ire haaaa la trasendenza, l’Eco delle vette..che sia l’Umberto?Qui siamo un pò come i calciatori intervistati ,bravi di piedi e morta li,o il fine politologo Pasini,detto Bandiera Rotta,mah! come dicono i piloti d’aereo,..sorvoliamo che è meglio
3 su 4 che sanno cosa dire in “talk” del genere direi che non è un risultato così scontato (senza offesa verso il sig. Gogna ovviamente che evidentemente ha i suoi limiti), per il resto, come dice la nota, un paio di buoni spunti ci sono.
Poi il senso arriva dritto in faccia.
Nonsense il quadro.
Merlo l’autore.
Credo che il messaggio che arriva non sia sufficientemente deciso..direi non sufficientemente violento. Riscaldamento globale? acquistiamo condizionatori. Ritiro dei ghiacciai? piu’ aree ‘fruibili’ senza ramponi.Se il clima sta cambiando come cambia con velocita’ anomala e’ molto tardi per i talk show di denuncia, ed e’ tardi perfino per una alleanza tra la scienza e l’umanesimo per abbozzare la soluzione nel caso utopistico che questa allenza fosse possibile.
Mercificazione è il quadro.
Progressisti gli autori.
Consumo è il quadro.
Élite gli autori.
Economia è il quadro.
Uomini perduti gli autori.
Divertimento è il quadro.
Tecnocrati gli autori.
Vivendo e lavorando a lungo o per tutta la vita in montagna, fruendo ogni tanto di altre mete, ci si accorge benissimo di quando arrivano i “fruitori di pacchetti”.Tali pacchetti spesso sono preconfezionati e inventati da” investitori&valorizzatori ” che vivono altrove e spesso trovano compiacenti collaboratori in loco.Un esempio:le case turistiche rifilate o in affitto o vendute…in stagione propizia da abilil intermediari ..che poi per mesi e mesi vengono avvolte dal gelo e dalla penombra e consumano cisterne di gasolio per non avere danni, anche se non usate.