La forza tranquilla della Baviera

La forza tranquilla della Baviera
di Michil Costa
(già pubblicato su Alto Adige, 19 ottobre 2018)

Spessore 3  Impegno 1  Disimpegno 1

C’è una forza tranquilla che emerge dal cuore dell’Europa ed è tinta di verde, un verde ben diverso da quello indossato da certi energumeni appena sotto le Alpi che della qualità dell’aria, o dell’acqua o del consumo del suolo o del rispetto reciproco non sa bene che farsene. C’è una forza tranquilla, capitanata da una giovane donna di trentatré anni, Katharina Schulze, che conosce le lingue, ha studiato politica in America alla scuola di Obama, che della cultura e del sapere tiene conto e non per questo casomai contrasta chi professa ignoranza e del me ne frego fa la sua ideologia, chi si beffa di chi ne sa di più perché si sente inferiore e inadeguato.

C’è una forza tranquilla che nel cuore della Baviera, cattolica e conservatrice per storia e tradizione, guadagna dieci punti in soli quattro anni per toccare quasi la quota del 18% nel nuovo parlamento portando avanti e rivendicando temi legati all’agricoltura sostenibile, alle pensioni minime garantite, al controllo del suolo, dell’acqua, dell’aria e alla riduzione dei consumi, e che sull’immigrazione pensa che vada guidata e non semplicemente amministrata.

Katharina Schulze

Temi che la sinistra un tempo ammaestrava più che amministrava e per questo, anche per questo, è praticamente scomparsa dalla scena politica.

C’è una forza tranquilla che dice “vogliamo migliorare il mondo, ogni giorno un po’”, e mi ricorda quel personaggio di Emir Kusturica nel suo magnifico primo lungometraggio Ti ricordi di Dolly Bell, in cui il bambino davanti allo specchio diceva a se stesso: “ogni giorno, sotto ogni riguardo, progredisco sempre di più.” C’è una forza tranquilla che è pro-Europa e non per Bayern o Deutschland über alles e che sostiene che la madre di tutti i problemi non è l’immigrazione, come per dieci anni aveva sostenuto Horst Seehofer, Presidente della Baviera e attuale Ministro dell’interno della Germania.

C’è una forza tranquilla che sostiene che l’odio non porta a nulla ed è un messaggio di tolleranza in controtendenza con il sovranismo disumano, razzista e xenofobo che impera dalle nostre parti e dimostra che chi si perde nei mille rivoli, come avviene nelle vecchie burocrazie di partito, delle cautele e dei distinguo, nella mancanza di coraggio viene punito, e dà prova come il bacino progressista sia molto più avanti dei partiti di sinistra allo sbando.

C’è una forza tranquilla che pone al centro della sua ragione d’essere la terra, sì, la nostra cara Terra così vilipesa, consumata, brutalizzata.

E mette in discussione il consumismo come estasi del presente, ben sapendo che le risorse non sono limitate, piuttosto esaurite. Ben sapendo che il consumo del suolo ci fa sprofondare negli inferi. In Italia e anche nel nostro Südtirol ogni giorno ne abbiamo una triste conferma, che pur sapendo che la Terra è il vero tema centrale con il quale tutti dobbiamo fare i conti, dopo il primo clamore e parole di circostanza, si perde nel vuoto e nell’immobilismo generale.

Eppure se non ci muoviamo, sarà il pianeta terra stesso a risolvere la questione, e non certo chi abbaia razzismo e xenofobia e promuove una costante rimozione della realtà per ottenere consensi.

C’è una forza tranquilla che oggi mi fa essere più ottimista e che spero dia una svegliata anche ai nostri amministratori e politici locali e nazionali: basta guardare il proprio ombelico, oggi c’è l’urgenza di volgere lo sguardo verso l’infinito. Come scrive Carl Gustav Jung nei suoi Ricordi, sogni, riflessioni: “Solo se sappiamo che l’essenziale è l’illimitato, possiamo evitare di porre il nostro interesse in cose futili, solo se riusciamo a capire e a sentire che già in questa vita abbiamo un legame con l’infinito, i nostri desideri e i nostri atteggiamenti mutano”. In positivo s’intende.

 

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La forza tranquilla della Baviera ultima modifica: 2018-11-06T04:48:06+01:00 da GognaBlog

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