Cara Liliana Segre
(perché l’odio contro gli ebrei ritorna)
di Gad Lerner
(pubblicato su ilfattoquotidiano.it il 23 maggio 2024)
Cara Liliana, l’amarezza e il senso di sconfitta che hai confidato martedì 21 maggio 2024 al convegno sul nuovo antisemitismo tenutosi nello stesso luogo, Binario 21, da cui tredicenne venisti deportata a Auschwitz, non può lasciare indifferente chi ti ammira e ti vuole bene.
Anch’io provo il timore che la memoria della Shoah – componente imprescindibile della nostra coscienza morale e democratica – si estingua in un magma di diffidenza e incredulità solo perché fra le nuove generazioni alligna il sospetto che essa venga perpetuata al fine di legittimare i crimini commessi dal governo israeliano eccedendo il suo diritto all’autodifesa.
Condivido il timore di Enzo Traverso: se prendesse il sopravvento la convinzione che la memoria della Shoah è solo un espediente utilizzato per giustificare soprusi inaccettabili, ne deriverebbe un grave imbarbarimento delle coscienze, di cui non solo gli ebrei tornerebbero a diventare vittime.
È vero, stiamo correndo questo pericolo. Hai ricordato, Liliana, l’altra sera: “Quando ho cominciato ad andare nelle scuole e negli atenei i ragazzi mi ascoltavano e facevano domande anche molto interessanti, in me aprivano orizzonti”. Per poi aggiungere amaramente, commentando le proteste studentesche in solidarietà con i palestinesi: “Anche la gioventù, in pochi hanno studiato, e vanno nelle università a gridare”.
Vorrei dirti, cara Liliana, che ci sarà pure un perché se ad accamparsi e a gridare anche slogan sbagliati sono gli stessi ragazzi che hanno ascoltato con rispetto e accorata partecipazione le tue testimonianze. Che tu stessa hai saputo attualizzare sollecitandoli al rispetto dei diritti umani e alla vigilanza contro ogni forma di razzismo, sopraffazione, linguaggio dell’odio. L’averti nominata senatrice a vita, suscitando il dispetto dei nostalgici e degli smemorati, è stato uno degli atti più significativi del presidente Mattarella. Ora la guerra di Gaza sembra travolgere i nostri punti di riferimento, ma non credo che il senso di giustizia che scuote la gioventù dei paesi occidentali, e la disperazione dei nostri concittadini immigrati di origine araba, meritino di essere liquidati in toto come rigurgito di antisemitismo. Lo vedo anch’io, ne sono anch’io non solo da oggi bersaglio minore. Ma limitarsi a lanciare un anatema – so che non era questa la tua intenzione – ostacolerebbe il dialogo di reciproca comprensione in cui sei maestra.
Comprendo e condivido la tua ripulsa per l’abuso della parola “genocidio”, da te vissuto come “blasfemo”. Mentre non esito a evocare due reati contemplati dal diritto internazionale come “crimini di guerra” e “crimini contro l’umanità” a proposito del modo in cui il governo israeliano ha scelto di reagire al massacro perpetrato da Hamas il 7 ottobre 2023. Tu, cara Liliana, ebrea italiana, hai pieno diritto a protestare quando vengono a chiederti conto dei comportamenti di Netanyahu o di chi per esso. Hai espresso la tua angoscia per tutte le vittime di questa orrenda guerra. So che provi il mio stesso turbamento e le stesse lacerazioni sofferte dagli ebrei di tutto il mondo, trepidanti per la sorte di Israele ma anche per i suoi terribili errori che ci costa fatica denunciare.
Hai da poco tenuto un discorso esemplare al Senato su un tema politico italiano: i pericoli del premierato. Nessuno può importi di intervenire anche nel merito della guerra in corso e sui pronunciamenti dell’Onu. Ma resta il fatto che il nuovo antisemitismo si nutre di queste gravissime circostanze; e se molti purtroppo cadono nella trappola dei vecchi pregiudizi è anche per la reticenza opposta alle voci critiche che pure non mancano nel mondo ebraico.
Quando si reagisce scompostamente all’indignazione per quel che accade a Gaza e in Cisgiordania, si ottiene l’effetto opposto a quello desiderato. Incontro ogni giorno persone che patiscono come offesa cocente l’accusa di antisemitismo. Talora, inconsapevolmente, calpestano la nostra sensibilità. Altri, una minoranza, ne trarranno motivi di ulteriore ostilità, convincendosi che gli ebrei sanno pensare solo a se stessi. Demonizzare serve la peggior causa. Favorisce l’importazione in casa nostra del fanatismo che da ambo le parti ha incrudelito il conflitto fra due popoli destinati prima o poi a convivere perché non dispongono di un altro luogo in cui abitare.
Non so se sia successo anche a te, ma nei giorni scorsi mi son ritrovato a sperare che non siano stati degli ebrei a commettere l’orrenda spedizione punitiva culminata nel pestaggio a sangue di Chef Rubio, personaggio che tante volte ti ha insolentito e che brandisce come un insulto la parola “sionista”. A questo siamo ridotti: a temere che la malaugurata tendenza al “soli contro tutti” generi violenza squadristica anche all’interno di una Comunità contraddistinta da sempre dallo spirito di tolleranza. Aiutaci a preservarcene, cara Liliana.
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Se ha fatto quello che ha fatto era uno che NON stava bene, non solo nel senso che era fuori di zucca, ma che non era ben inserito nella realtà europea. L’immigrazione REGOLARE come la si vuole impostare punta a far star così bene i relativi immigrati che nessuno si sognerà mai di fare una cosa del genere. Chi è irregolare e/o chi NON è ben integrato: o remigration 8rimpatri forzati, rispedendoli a casa loto) o centri in paesi terzi. REMIGRATION è la parola che sta spopolando in Germania, ancor di più dopo l’episodio di Magdenburgo. Anche senza una netta vittoria di Adf e alle elezioni tedesche di febbraio, ma a maggior ragione se AdF farà il pieno, la Germania virerà verso la REMIGRATION e ovviamente tutta l’Europa la seguirà (non vedono l’ora, a cominciare da Macron), compresa la nobildonna von der Lyen che si è già ufficialmente espressa (15/12/24) a favore sia dei rimpatri forzati che dei centri in paesi terzi, citando e lodando l’esempio pilota dell’Italia in Albania.
Hanno *subornato* pure a Taleb , limortaccioniloro !!
“Basta ESPELLERE tutti gli immigrati irregolari… trasferirli in centri… Se tutti gli irregolari sono FUORI … l’ho già ampiamente descritto…i regolari NON hanno interesse a piantare casino…stile Corvetto…li ri-sbattaremo immediatamente fuori…”
Già, proprio così…e come al solito i tuoi vaneggiamenti prescindono da qualsiasi dato reale.
Taleb Al Abdulmohsen era regolarissimo, assunto da quindici anni, laureato e benestante (magari aveva pure la cittadinanza tedesca, ma nessuno lo riporta), l’esatto contrario degli immigrati che tanto ti spaventano e ti scandalizzano.
Peccato che subornato dalle parole, dal razzismo e dall’odio ideologico e senza fondamento della destra sovranista cui appartieni abbia usato il SUV di proprietà per parcheggiarlo sopra una settantina di persone.
@24. Basta ESPELLERE tutti gli immigrati irregolari dal territorio europeo e/o trasferirli in centri presso paesi terzi, centri di cui quelli in Albania saranno solo il primissimo esempio: vedrete che tutta Europa SEGUIRA’ abbondantemente, non vede l’ora… Se tutti gli irregolari sono FUORI dal territorio europeo non possono materialmente fare danni qui da noi (ovviamente si impedirà ai 2nuovi” irregolare di sbarcare e/o li si sposta appena sbarcati). Gli immigrati REGOLARI (per tali intendo quelli frutto del modello che si sta organizzando – l’ho già ampiamente descritto e non ripeto qui i connotati di tale modello – e NON la conseguenza di cieche sanatorie come vorrebbe la sinistra e il mondo woke), i regolari, dicevo, NON hanno interesse a piantare casino qui da noi: morderebbero la mano che li nutre. Quando i REGOLARI (come sopra definiti) arriveranno, avranno già una casa a loro destinata, un lavoro previsto e quindi saranno “a posto”: se faranno casino, dai fuochi in stile Corvetto agli attentati ai mercatini, li ri-sbattaremo immediatamente fuori dall’Europa e torneranno a vivere di “m” a casa loro. Ma che interesse avrebbero a rischiare una cosa del genere?
Ammenda? E de che? Mi pare che tu (ma perché mi dai dei “lei”) non leggi i giornali e non ti accorgi di cosa sta accadendo sia in Europa che nel M.O. Nethanoyahu ha appena illustrato il bilancio pubblico israeliano 2025, da cui emerge che Israele continuerà come ha fatto dall’ottobre 2023, anzi le spese per la difesa sono in aumento. Ripeto: se lo fa, “sa” che l’Occidente non lo fermerà. Voi buonisti vivete (facendo una figura da ingenuoni un po’ balenghi) nella bolla del “vogliamoci tutti bene”, che NON è più la parola d’ordine dell’Occidente.
Crovella al 23, sembra che, da quello che dice, chiuso nel bunker ci sia lei, e non da poco tempo. Si rilegga i suoi commenti e faccia ammenda. Ma, guardi, sappia che è difficilissimo.
🙂
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Perche’ , “Usare la ragione” , secondo te , vuole dire fare entrare altri finti profughi ?
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E quelli che hanno fatto gli ultimi 5 attentati in Europa , li ha fatti entrare la destra ?
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Quante stronzate…
Expo???
Hai iniziato a bere in anticipo ‘sto giro?’
Quelli di destra sono psicopatici
.Norman Bates era di destra.
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Prendo nota…
“Le centinaia di milioni di menti “deboli, disturbate e psicotiche”, che stanno determinando la virata a destra dell’intera Europa, vi sommergeranno totalmente”
Può essere.
Allora non scandalizzarti, ma abituati alle stragi di psicopatici nei mercatini di natale, sulle spiagge, nei cinema o nelle discoteche, perché continuare a rivolgersi alla pancia anziché a usar ragione a questo porta.
Le centinaia di milioni di menti “deboli, disturbate e psicotiche”, che stanno determinando la virata a destra dell’intera Europa, vi sommergeranno totalmente, a prescindere dalla presunta “nobiltà” dei vostri sentimenti buonisti: non c’entra nulla il confronto di nobiltà fra gli opposti ideali, è proprio una questione di numeri. Il tema “Israele” non è che uno dei tasselli di questo enorme trend che sarà inarrestabile. Fossi in voi, cari buonisti, mi costruirei un bunker sotterraneo dove rintanarmi (chiudendo ermeticamente la porta) per i prossime decenni, sennò, fuori, vivrete in un contesto che per voi sarà insopportabile.
Beato te che non capisci un cazzo…
Espò, makekazzo dici
Io non ho fatto alcun ragionamento, ho semplicemente esposto i dati di fatto: il guidatore di SUV era saudita, 50enne, viveva in Germania da quasi vent’anni, psichiatra e psicoterapeuta, odiava l’Islam e per citare un estratto dal tuo Foglio “da tempo conduceva sui social una campagna contro lo stato tedesco e pro estrema destra”
Ovviamente non è colpa di AFD o dei deliri sovranisti e razzisti anti-immigrati e antislamici degli imbecilli nostrani come quelli di Salvini o Meloni e in cui tu credi fermamente.
Però hanno la loro importanza facendo presa sulle menti deboli, disturbate e psicotiche.
Anche perche’ , ragionando come un matteo , va a finire che la strage di Piazza della Loggia l’hanno fatta le BR…
@ matteo
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Matteo , fai un passettino in piu’ , che e’ facile , e poi mi tocca dare ragione a Elena Battistella ; anche i nazisti erano razzisti , ma se dovevano fare una strage la facevano falcidiando persone di qualche “razza inferiore” , mica altri ariani riuniti all’ Oktoberfest !
“Frattanto i media ci spiegano che sabato un rifugiato saudita, psichiatra , ha schiacciato 230 visitatori dei “Mercatini di Natale” per fare un torto agli islamici.”
Come al solito dimentichi un paio di particolari: il rifugiato saudita è antislamico viscerale e sostenitore attivo delle più razziste posizioni di AFD
La sua azione è stata tesa a punire la Germania rea di non essere abbastanza ferma contro l’immigrazione islamica.
Non solo per questo la tua affermazione conclusiva è particolarmente stupida:
“Per me gli israeliani sono i soli che hanno capito veramente che cosa e’ l’Islam”
Considerando che qui al massimo c’entra l’anti-islamismo viscerale, razzista e imbecille come il tuo, quello di AFD, di Salvini e di Crovella…
Dall’odierna rassegna stampa “Il Parlamento in Israele estende lo stato d’emergenza fino a dicembre 2025. Ok al bilancio, più soldi alla difesa” Due annotazioni:1) Il sistema costituzionale israeliano è tale per cui se un governo non ha la maggioranza cade, se ne fa un altro o si va a nuove elezioni. Nella maggioranza del governo Netanyahu, quello “rivisto” dopo il 7 ottobre 2023, sono coinvolti anche dei partiti di centro-sinistra, in precedenza all’opposizione di Netanyahu. Se questi volessero, uscirebbero dall’attuale maggioranza, facendo cadere il governo in carica: si andrebbe a nuove elezioni e, se vincesse la “sinistra”, si instaurerebbe un nuovo governo, “pacifista”, che attuerebbe una politica completamente diversa. Invece gli attuali parlamentari di centro-sinistra NON aprono la crisi del governo Netanyahu, che, anzi, pare bello saldo in sella. Ergo: fra israeliani ed ebrei in generale tutto ‘sto dissenso alla politica di guerra NON esiste o, se esiste in singoli individui (vedi Lerner), è numericamente IRRILEVANTE. Ergo: Israele ha le idee ben chiare e non cambierà registro. 2) Se Netanyahu vara una politica 2025 con le suddette caratteristiche è perché “sa” che la comunità internazionale NON lo bloccherà. Ergo tutti ‘sti vostri strilli “bisogna FERMARE Israele” sono solo urla di oche isteriche, senza alcun fondamento, perché l’intero Occidente NON vuole fermare Israele, altrimenti l’avrebbe già fermata.
Frattanto i media ci spiegano che sabato un rifugiato saudita, psichiatra , ha schiacciato 230 visitatori dei “Mercatini di Natale” per fare un torto agli islamici.
Un po’ come bombardare la Pietra Nera di La Mecca per distruggere tutti i cristiani.
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Per me gli israeliani sono i soli che hanno capito veramente che cosa e’ l’Islam , ed hanno agito di conseguenza.
Più che Hamas sembra intanto sradichi i palestinesi .se poi collateralmente Hamas perde adepti e sostegno è da dimostrare…chissà che conto presenterà la storia ad Israele ,non sara oggi o domani ma sicuro dovranno vivere barricati ancora un pezzo .
Spostare muri e confini di sorveglianza non risolve…
Un giorno (neanche tanto distante )quando il petrodollaro non sarà più ago di bilancia Israele correrà il rischio di essere stritolata e spianata dalle stesse atomiche che possiede in comodato d uso USA.
E comunque usare termini come “pulizia del problema ” mi porta alla memoria sillogicamente la vecchia”soluzione finale”.
Notizia fresca fresca
Medioriente, Netanyahu: “Non firmo accordo ostaggi senza aver sradicato Hamas”
provate a farmarlo!
ma certo che un minimo di dissenso c’è anche fra gli ebrei, ma occorre verificare la pressione e la convinzione dell’opinione di maggioranza, non limitarsi a dire “guarda in tutta Europa ci sono 100 intellettuali che sono contro l’attuale politica”. Sa che peso hanno! contano meno di un cazzo. invece contano eccome i 10 ml di cittadini e soprattutto residenti in Israele e poi tutto il resto della grande comunità ebraica sia europea che statunitense. In gran parte sono tutti sono esplicitamente a sostengo della “pulizia” del problema.
Non mi convocano come “mediatore” perché a me non interessa una mazza di “mediare”, specie su questo argomento. Io sono un sostenitore di Israele per cui mi sta bene che vada avanti così. Non ho nessun interesse a veder interrotta l’attuale strategia israeliana.
In realtà tutti gli intellettuali ebrei la pensano come Gad Lerner.
Ne ho conosciuti personalmente qualcuno anch’io come Abram Joshua, David Grossman…
Crovella potrebbe proporsi come mediatore visto che dice di saperla più lunga di tutti. Non capisco perché non lo convochino al G8 e a quelle robe lì.
le regole sono quelle del buon senso, non le leggi comuniste. Lasciateli pure lì, moriranno tutti.
Mi avete fatto tornare in mente quando incontrai lerner a Torino. Lui era vicedirettore della Stampa, quindi stiamo parlando di metà anni ’90 circa. Mi aveva fatto una impressione positiva, di uno sveglio, un classico ebreo, intelligente, scaltro, “focussed” sugli obiettivi. Non dissimile dai mie amici e soci ebrei. Poi ha preso il largo, è natao in altri lidi (TG1, repubblica, ora Il fatto) e le ragnatele mentali di stampo woke-sinistrorso hanno avuto il sopravvento sulla sua natura di ebreo. Al di là di questo articolo, demenziale proprio nell’ottica degli ebrei, mi sembra ormai confidato in una catacomba, prigioniero del vecchiume che lo appesantisce. Se avessi tempo fari un sondaggio fra tutti gli ebrei italiani per verificare quanti sono quelli che condividono le scemenze di Lerner. nel mucchio qualcuno ci sarà anche, ma la maggior parte sta su posizioni completamente opposte. Israele vuol pulire la situazione per starsene in pace, senza nemici sulls porta di casa, e poi vuole i territori perché ne ha bisogno per la poplazione israeliana che sta crescendo vistosamente. Quindi israele non si fermerà facilmente e non credo proprio che i paesi occidentali toglieranno il loro sostengo e la fornitura di soldi e di armi. questa è la fotografia della realtà, il resto sono solo fisime mentali da buonisti.
SPET-TA-CO-LO: è proprio vero che la realtà supera sempre la fantasia!
E questo “ragionamento” da uno che (a parole) si professa “appassionato del rispetto delle regole”!
ho letto la storia di Lerner e ho avuto anche occasione di incontrarlo, diverso tempo fa, quando era vicedirettore de La Stampa. Lerne dimostra di NON aver appreso nulla dalla sgtoria sia quella con la S maiuscola sia quella con la minuscola e relativa alla sua famiglia. Infatti Lerner farnetica di un mondo che NON esiste più e l’ipotesi di convivenza è irrealistica. in ogni caso non è una ipotesi che si può imporre dall’alto. O entrambi i contendenti arrivano genuinamente a maturarla o ci sarà sempre qualcuno che non la vorrà. Oggi nessuno la vuole, per cui tutti i vs discorsi, di nobilissimi ideali, sono fisime mentali senza collegamenti con la realtà. Chi ha a cuore il destino dei palestinesi, come ho detto milioni di volte, dovrebbe attivarsi per far sì che le organizzazioni internazionali li spostino strutturalmente, perché a lasciarli lì, non li sottraete ai bombardamenti degli Israeliani. Non è un concetto complicato, ci arriva anche un criceto…
Leggere la storia della famiglia Lerner le farebbe cambiare ragionevolmente e con cognizione idea.
Putroppo non credo. Non ci puoi fare nulla con chi è arido dentro. Con chi non prova sentimenti di umanità, ma è solo votato alla supremazia e vede gli altri, sempre e comunque, come un problema sulla strada della propria affermazione, quindi da estirpare con ogni metodo. Il fanatismo è una brutta bestia.
“…perché dimostra di NON conoscere la storia di quelle terre”…incredibile!
Quasi come voler afermare che dal binario 21 si partiva per visitare le cattedrali polacche o far turismo.
Leggere la storia della famiglia Lerner le farebbe cambiare ragionevolmente e con cognizione idea.
“Scintille” libro di Gad a questo proposito è più che consigliato.
Leggendo questi articoli mi viene solo in mente che certe persone si sentano in dovere di esprimere un’opinione a tutti i costi, come se tutto il popolo se l’aspettasse, e sento le parole scritte come astratte e non collegate alla realtà.
Ai giorni nostri credo sia superfluo dire che la guerra sia un’assurdità, e non solo nei riguardi di un popolo o di un altro.
Saluti.
Come ho già avuto occasione di manifestare in questo blog non ho mai avuto nulla contro Israele. Ma quando ormai l'”occhio per occhio, dente per dente” ha assunto “40 occhi per un occhio e 40 denti per un dente” e di questi 40 almeno 35 sono di chi non c’entra nulla (donne e bambini – almeno quelli che non sono stati già massacrati – che porteranno per sempre le ferite fisiche e psichiche di quanto sta accadendo) anche io ho detto “BASTA! NON E’ PIU’ ACCETTABILE!”. E QUESTO NON VUOLE AFFATTO DIRE ESSERE CONTRO GLI EBREI, LO SAREBBE STATO CON QUALSIASI ALTRO POPOLO CHE AVESSE FATTO LE STESSE COSE!
Vi allego questa lettera di Raniero La Valle, che ho sottoscritto e che è ancora possibile sottoscrivere:
https://www.chiesadituttichiesadeipoveri.it/lettera-ai-nostri-contemporanei-del-popolo-ebraico-della-diaspora/
Notizia più recente …
https://mail.google.com/mail/u/0/?tab=rm&ogbl#label/chiesa/FMfcgzQXKhQTsNnWXNjrbzPPvlDVnvbg
Ri-saluti (e, per quanto possibile, buon Natale!).
MS
All’atto prativo nessuno è davvero interessato alla “convivenza”, né fra gli israeliani (ebrei) e neppure fra i palestinesi (Hamas ecc hanno come esplicito obiettivo la “distruzione dello stato di Israele”). Quindi ragionamento alla Lerner sono seghe mentali a tavolino e nulla più. Molto più illuminato prevedere una redistribuzione dei palestinesi in luoghi per loro sicuri e in accomodation accettabili (Gaza, almeno nella parte nord, è completamente distrutta: da quali case verrebbero “estirpati”? le loro case non esistono più).
I concetti di “giusto” e “ingiusto” (così come tutti i vari “diritti”), su questo come su qualsiasi altro tema, anche diversissimo (è “giusta” la TAV?) sono categorie anacronistiche, appartengono ad un quadro storico in fase di rapidissima dissoluzione: è questo che vi ostinate a NON voler accettare. Ragionare su tali categorie vi porta a sostenere posizioni che NON hanno più nulla a che fare con la realtà che ci circonda (su qualsiasi tema).
E buttare fuori un popolo dalla terra che hanno abitato da sempre o volerlo sterminare per appropriarsi di quei territori ti sembra un atto giusto?
Questa non è sopravvivenza è violenza.
Religioso o no si tratta sempre di fanatismo, di brutalità, di violenza. Tutto questo ricadrà su Israele stesso che farà vivere per sempre il suo popolo nella paura.
La strada da seguire, anche se difficile, è un’altra, la convivenza.
Ho spiegato il problema a prova di testa di legno. Il fanatismo religioso non c’entra una beata fava, C’entra che Israele VUOLE quegli spazi e li vuole LIBERI dai palestinesi, perché li vuole “riempire” con israeliani (ebrei).
Natura ebraica??
Ma che si vorrebbe giustificare con l’essere di natura ebraica? Uno sterminio? Questo è solo FANATISMO!!
Certo che dovrebbero convivere in pace. Superando le divisioni culturali e religiose, mandando affanculo i fanatici religiosi, da una parte e dall’altra.
Le differenze non dovrebbero essere un muro armato di mitragliatrici , ma una ricchezza, un valore, una possibilità aperta per l’incontro.
Lerner appartiene esplicitamente alla schiera di ebrei non israeliani (cioè residenti in Europa), in cui gli ideali di sinistra (woke) prevalgono sulla propria natura ebraica. Schiera che, per quello che mi risultaa, è decisamente esigua, mentre la schiera opposta è molto più affollata. Inoltre ho sentito Lerner affermare che israeliani e palestinesi dovrebbero “convivere in pace”. Affermazione decisamente ingenua, perché dimostra che egli NON conosce la storia di quelle terre, dove, dalla notte dei tempi, si ammazzano senza tante remore e si ammazzeranno per l’eternità. E’ sempre stato così, ma ora il contrasto è ancora più accentuato, stante il divario (che si amplia ogni giorno di più) di sviluppo economico e quindi di tenore di vita. Inoltre la popolazione israeliana cresce vistosamente, sia per dinamiche interne (gli ebrei ortodossi hanno in genere 10-12 figli) sia per il continuo afflusso di giovani ebrei da USA e soprattutto Europa. Gli israeliani hanno letteralmente “fame” di nuovi spazi a loro disposizione (da Gaza alla Cisgiordania, dal sud del Libano alle alture del Golan) e, di fronte a questa esigenza, non ci sono “buoni sentimenti” che tengano. Sbandierare i buoni sentimenti, a maggior ragione se etnicamente si appartiene alla grande comunità degli ebrei, fa fare la figura del mammalucco.