Cortina: l’impatto della pista da bob

Le fotografie sono state scattate dalla cabinovia La Freccia nel Cielo: l’opera, voluta da Matteo Salvini e costata 124 milioni, è praticamente terminata.

Cortina: l’impatto della pista da bob
di Giuseppe Pietrobelli
(pubblicato su ilfattoquotidiano.it il 17 settembre 2025)

Il colpo d’occhio è impressionante. Le fotografie sono state scattate dalla cabinovia La Freccia nel Cielo che collega il centro di Cortina d’Ampezzo al versante della Tofana di Mezzo. La nuova pista da bob in versione lightfortissimamente voluta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e dal governatore del Veneto Luca Zaia, è arrivata alla fase finale. Tra due settimane comincia la ghiacciatura dell’impianto per consentire le prime gare previste a fine ottobre. L’impatto visivo è fortissimo, le annunciate schermature verdi non ci sono, il tetto della pista è completamente chiaro, un pugno nello stomaco, una dimostrazione di quanto impattante sia l’intervento da 124 milioni di euro per le Olimpiadi Milano Cortina 2026.

Le fotografie sono state scattate durante il congresso delle federazioni di bob che recuperano così una nuova pista, quella che il Comitato Olimpico Internazionale ha già annunciato sarà “l’ultima per il bob, lo slittino e lo skeleton che sarà costruita”. Costi eccessivi, scarsità di praticanti, infatti, mettono questi sport ai margini delle gare delle Olimpiadi invernali. Il commissario governativo Fabio Massimo Saldini ha annunciato che tutto sarà pronto entro un mese. Le mitigazioni ambientali sono però state rinviate a dopo le Olimpiadi mentre si tratta ancora di capire come verrà sistemata l’area che inizialmente prevedeva la costruzione di tribune, poi sostituite da semplici terrapieni dove gli spettatori potranno trovare posto. Gli ambientalisti si sono sempre opposti alla costruzione della nuova pista, le fotografie a lavoro quasi finito danno ragione alle loro preoccupazioni.

Per apprezzarle sarebbe bastato vedere le immagini della pista ormai abbandonata a Cesana Pariol per le Olimpiadi Torino 2006, un serpentone in cemento che ha fatto scempio di una collina. Nel caso di Cortina è stata anche abbattuta una parte del bosco di Ronco, alcune centinaia di larici secolari sono caduti sotto i colpi delle motoseghe. Al loro posto saranno piantati alcune migliaia di alberelli, che impiegheranno decenni per crescere. Intanto il governatore Zaia rilancia l’idea che il cemento possa salvare la montagna: “L’impressione di un fermento positivo di attività si riceve già dalla visione di una selva di gru e altrettanti cantieri che si incontra raggiungendo le valli che saranno teatro dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali. I dati riportati dalla stampa sul boom dell’edilizia nella zona sono una delle prime conferme, numeri alla mano, della fase di rinascita di cui cominciano ad essere protagoniste le nostre ‘Terre alte'”.

Il commento
di Carlo Crovella
Si capiva benissimo a priori che sarebbe finita così. Il problema non riguarda soltanto la pista da bob di Cortina, che però è la punta dell’iceberg di un ampio ventaglio di danni ambientali conseguenti ai lavori per preparare gli impianti.

Si sapeva già allora che sarebbe finita così e occorreva evitare l’assegnazione delle Olimpiadi all’Italia. Ricordo invece che, al momento dell’assegnazione (giungo 2019), ci fu un’ondata di giubilo nazionale, come un rigurgito di orgoglio per il riconoscimento internazionale a favore dell’Italia. Perfino il Presidente della Repubblica Mattarella firmò un messaggio in tal senso.

Ricordo inoltre che nelle elezioni comunali di Cortina (giugno 2022), è giunta “solo” terza la candidata che prevedeva esplicitamente nel suo programma la contrapposizione alla pista da bob (unica fra i candidati a pensarla così).

La colpa non è quindi di chi effettua materialmente i lavori e addirittura affermo che la colpa non è neppure dei politici (di qualsiasi colore), i quali cavalcano gli umori dell’elettorato, locale o nazionale poco rileva da questo punto di vista. La colpa è dei cittadini che dimostrano sistematicamente di preferire gli “sghei” all’integrità ambientale. Salvo, a posteriori, strillare contro i danni ambientali che, però, sono la conseguenza della mancata volontà di evitarli a priori da parte dei cittadini stessi (locali o nazionali, poco rileva). Non nascondiamoci dietro a un dito.

Quindi tutte le denunce sui danni ambientali per i lavori connessi alle Olimpiadi, ancorché ammirevoli negli intenti, sanno tanto di “lacrime di coccodrillo” e quindi lasciano un po’ il tempo che trovano.

Ormai sulle Olimpiadi 2026 il latte è stato versato e temo che non ci sia più nulla da fare: cioè non si limiteranno né i danni ambientali né il connesso spreco di denaro pubblico. L’unica speranza è che la verifica diretta della realtà convinca TUTTI sul fatto che i grandi eventi sportivi internazionali vanno evitati come fossero la peste: il loro carattere nocivo è assoluto, cioè agisce in tutto il pianeta, ma noi almeno preoccupiamoci dell’ambiente italiano, che è quello in cui viviamo e in cui ci muoviamo.

Il timore invece è che oggi si alzano le urla scandalizzate per le conseguenze “vandaliche” dei lavori, ma fra qualche anno, quando si profilerà l’ipotetica assegnazione all’Italia di un altro evento sportivo internazionale (per esempio: le Olimpiadi estive a Roma o i Campionati Europei di calcio…), si tornerà al clima euforico del 2019 per queste Olimpiadi. E saremo daccapo.

Cortina: l’impatto della pista da bob ultima modifica: 2025-10-02T05:36:00+02:00 da GognaBlog

Scopri di più da GognaBlog

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

13 pensieri su “Cortina: l’impatto della pista da bob”

  1. Guardate, io ho la nausea di questa storia. Guardatevi ( o riguardatevi, se avete la memoria corta) questo servizio. Perchè non c’è solo la pista di bob (“nostro Guggenheim Museum”. Zaia marzo 2025) c’è anche tanto altro. Buona visione e divertitevi con le “care” olimpiadi, “le olimpiadi sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico”. Io cambierò canale. https://www.raiplay.it/video/2024/05/Sforo-Olimpico—Report-19052024-3feb062f-7892-4fbb-b2a1-5a459628696c.html

  2. Leonardo:

    Le foto non sono attualissime, risalgono ad almeno venti giorni fa. Attualmente (02/10/25) le coperture delle strutture sono concluse, e stanno iniziando a stendere l’erba verde sopra il serpentone in cemento. [omissis] Almeno se fate informazione, fatela corretta.

    Infatti, se la vista non mi inganna, nel titolo è correttamente riportato che l’articolo risale al 17 settembre di quest’anno.

  3. Crovella:

    [il] sottoscritto, a suo tempo, ha cercato (pressoché da solo contro un’intera nazione) di contrastare l’assegnazione delle Olimpiadi all’Italia

    Povero cicinìn… fa quasi tenerezza.

  4. Cari i miei pollacci! Anziché guardare il dito, guardate cosa punta. Il presunto scempio… ma lo liquiderei con un abbondante “e sti cazzi?” 
    Per carità, mi dispiace per questo obbrobrio di cui non si sentiva il bisogno, ma non è così grave. Non puntiamo il dito su cose che sono solo fuorvianti. Qualunque nuovo impianto di risalita è peggio.
    Il punto che da anni tento inutilmente di portare all’attenzione dei più è quello dei numeri. In Italia i tesserati delle tre discipline (bob, slittino e skeleton) tra maschi e femmine ammonta a ben 53 (cinquantatré), praticamente se solo ti tesseri hai un posto garantito ai campionati mondiali. A livello mondiale si parla di circa 1000 persone tesserate (da suddividere per le tre discipline e ulteriormente per maschi e femmine). Non mi vengono in mente “sport” meno popolari. 
    Forse la Formula 1, ma dietro ci sono le altre categorie (formula 2, 3 e via scendendo), sempre che possa essere considerato uno “sport”, ma questa un’altra storia.
    Poi c’è da sottolineare l’interesse di queste discipline, prossimo al vuoto cosmico, unita all’utilità sociale e civile, i cui benefici scompaiono dentro un buco nero. Anche economico. Quantomeno la formula uno ha dietro una ricerca che poi si sviluppa in migliorie per le automobili comuni con brevetti e soluzioni innovative.
    Il curling, per citare uno sport di nicchia di questo settore di sicuro non è tra i più eclatanti, ma in posti freddi è una valida alternativa alle bocce, insomma, ha anche una valenza sociale. Come praticamente tutti gli sport. Tranne questi, che sono figli di un passato ormai morto e seppellito. 
    E che sarebbe ora di spiegare che se questo 1000 vogliono fare questo sport, che se lo finanzino da soli. 
    Pensavo come paradosso, visto che la cosa costerà 100.000.000 di euro mal contati, potevamo darli ai partecipanti da dividersi al posto che realizzare la pista!
    (che fa 100.000 euro a tesserato, mica male no?)

  5. Le foto non sono attualissime, risalgono ad almeno venti giorni fa. Attualmente (02/10/25) le coperture delle strutture sono concluse, e stanno iniziando a stendere l’erba verde sopra il serpentone in  cemento. Sicuramente non concluderanno tutto per le prime gare a fine ottobre ma, per le gare olimpiche non dovrebbe mancare quasi più nulla.
    Almeno se fate informazione, fatela corretta. Io non sono né a favore né contrario alle olimpiadi in Italia e alla costruzione di questa pista da bob, solo il tempo potrà dire chi ha ragione.

  6. Buongiorno. Condivido quanto scritto da Carlo Crovella. Aggiungerei che la stampa (cartacea o on line) riveste un ruolo fondamentale anche in questo contesto: basta andare a leggere i servizi del Gazzettino o de Il Dolomiti, mai un servizio che osasse obiettivamente rendere edotto il lettore dei negativi impatti ambientali delle opere, solamente servizi accondiscendenti se non trionfalistici. Ma si sa, la stampa italiana per la gran parte e’ sempre accodata, rari servizi di inchiesta ( e la stessa cosa accade per il Ponte sullo Stretto). E si puo’ dire altrettanto per la cabinovia Socrepes di Cortina. Allargando la visuale, sempre in tema di Olimpiadi, ad Anterselva dove si svolgeranno le gare di biathlon, altro scempio: uno stadio da 20.000 posti che verra’ usato se va bene una volta all’anno ( gare di coppa del mondo), cui si aggiunge un inutile bacino idrico da 30.000 mc a mio parere inutile, mai stati problemi di innevamento al Lago di Anterselva ad una quota di 1642 metri e dove il clima rigido consente un buon innevamento (ed i cannoni sparaneve comunque ci sono gia’ pescando l’acqua dal torrente che scorre a 20 metri di distanza dalle piste). Le associazioni ambientaliste inutilmente si sono battute contro quest’opera che richiede ancora lavori – cemento e disboscamento. La giunta provinciale di Bolzano come sempre sorda alle tematiche ambientali, i servizi del TG3 sempre dalla parte del potere. Il VIA – Valutazione di Impatto Ambientale – a questo punto si piega ogni volta alla volonta’ dei politici, vale solo per le piccole opere per le quali la classe dirigente non ha interesse. Marcello Detassis/Sesto Pusteria

  7. Mah polemiche sterili come questo articolo. Viva lo sport. L’Italia è così arretrata proprio a causa di questo fondamentalismo ideologico per l’ambiente. Ve lo dice uno che per scelta non ha nemmeno la patente, le montagne le ama profondamente e le gira in lungo e in largo e ci vado solo con mezzi pubblici. Dovreste imparare che da cosa nasce cosa, continuate a barricarvi nella vostra ideologia e l’Italia rimarrà un paesello provinciale. Bevete meno e aprite la mente. 

  8. Parole al vento (come “abbiamo sconfitto la povertà”…), visto che non è stato fatto NULLA in tal senso, ma anzi  è stato fatto tutto il possibile in direzione opposta. Da tutti i partiti e a ogni livello istituzionale.
    Quindi la vera responsabilità è dei cittadini: hanno votato. A livello nazionale prima per i vari partiti della sinistra, poi per la destra. A livello regionale, una valanga di voti per Zaia (sto parlando della sua rielezione-2020). a livello comunale, come ho già ricordato, l’unica candidata cortinese che aveva esplicitamente in programma la contrapposizione alla pista da bob, è arrivata TERZA, neppure seconda, ma terza. Quindi: se i cittadini hanno votato convuintamente (nei tre livelli citati), inutile cercare di scaricare la colpa sui politici, la colpa è dei cittadini che li hanno eletti. Se i cittadini suo tempo NON hanno capito o hanno scioccamente creduto a promesse infondate (comprese quelle in senso inverso, alla Di Maio), sono stati “fessi” e se la devono prendere solo con se stessi. il tema, oggi, non è piangere sul latte versato: queste olimpiadi ormai sono andare e i danni e gli sprechi non si recuperano. L’importante è che i cittadini facciano tesoro e non ricommettano gli stessi errori quando si l’ipotesi di altrui eventi internazionali assegnati all’Italia.

  9. 1 ottobre 2018
    Di Maio: chi vuole fare le Olimpiadi se le paga da solo
    «Dopo che è saltata l’ipotesi a tre la nostra posizione è molto semplice: chi vuole fare o se le paga da solo o non si fanno». Così il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio a margine dell’assemblea Uilm a proposito delle candidature italiane per le olimpiadi invernali. «E si dovranno pagare sia i costi diretti che i costi indiretti», ha aggiunto, spiegando che partirà a breve una lettera indirizzata a alle amministrazioni di Cortina e Milano dove il Governo metterà nero su bianco il fatto che non è disposto a spendere «un euro né come costi diretti che come costi indiretti».
     
     

  10. Le foto attuali (riportate nell’articolo del Fatto) sono molto illustrative dei danni. Però mi domando quale cittadino italiano nel 2019 gongolasse per le Olimpiadi (compreso il Presidente Mattarella) e oggi sia “inorridito” a vedere le foto del 2025. Ma non ci arrivavano da soli, i cittadini italiani, a prevedere che saremmo arrivati a questo punto?
     
    Infine: queste foto ritraggono la status quo a cantiere in corso: vero. E’ ovvio che verrà completato. Ma anche nell’ipotesi di una versione definitiva fighissima, i danni ambientali sono stati fatti e sono irreversibili (il famoso bosco di larici centenari è stato abbattuto e al suo posto c’è il cemento, per cui gli alberi non ricresceranno più). Occorreva vedere la foto per non capire da soli, ex ante, che si sarebbe arrivati a irreversibili danni ambientali?
    E, domanda delle domande (già avanzata, ma è il tema cruciale): saprete fare tesoro dei danni comprovati dalle foto per capire che gli eventi sportivi comportano irreversibili danni ambientali (e immensi sprechi di denaro pubblico) oppure, al prossimo giro, sarete di nuovo tutti gongolanti (con l’anello al naso) per l’assegnazione di un futuro evento sportivo internazionale all’Italia?

  11. Visto che date dello stupido al sottoscritto che, a suo tempo, ha cercato (pressoché da solo contro un’intera nazione) di contrastare l’assegnazione delle Olimpiadi all’Italia, vi chiedo: con la vostra intelligenza einsteiniana e la vs infinita saggezza perché negli anni (all’incirca 2016-1019) in cui era in ballo l’assegnazione in questione NON LA AVETE IMPEDITA? Perché non vi siete battuti alla morte contro l’assegnazione che avrebbe comportato il rischio di danni ambientali e di “maneggiamenti” vari dei conti pubblici?
    Superfluo, ma non inutile, ricordare che nelle due legislature 2013-18 e 2018-22, al governo nazionale è sempre stata la sinistra, o Pd o M5sS, con l0’eccezione dell’annetto del governo giallo-verde (anche con la Lega). Non è certo quell’annetto lì che ha inciso sull’assegnazione (e cmq era conte il Premier!). E le promesse sono state fatte allora dalla sinistra (che era al governo nazionale) e solo dopo da esponenti nazionali o regionali di destra. Ma cmq le promesse sono state fatte da politici di tutti gli schieramenti. Contonuare a credere che i politici facciano le cose oggettivamente “giuste” e non già le cose che chiede la pancia elettorale (sia di destra che di sinistra, a seconda dei momenti storici) è da gonzi con l’anello al naso. Sveglia! L’Occidente del Terzo Millennio NON è più quello dei diritti, dell’equità, delle cose “giuste”, ma quello degli interessi di parte (vale per la destra ma vale anche per la sinistra, vale in un contesto nazionale come in quello internazionale). Ecco perché NON bisogna più abboccare alle promesse: se i cittadini abboccano, non è colpa dei politici, è colpa dei cittadini.

  12. Notizia di poco fa:
    sono iniziati stamattina i lavori di copertura e mascheramento della pista di bob di cortina.
    Sia chiaro, io sono contrario a queste olimpiadi e alla costruzione di questo inutile catafalco ma le notizie vengono sempre e solo strumentalizzate superando sovente il senso stesso della notizia.
    Come le foto dei cantieri. Ci si dovrebbe semmai soffermare sul risultato finale e non sul comprensibile bailamme creato dai lavori.
    Ma gli idioti abboccano a tutto. Come i löassi.

  13. “L’impressione di un fermento positivo di attività si riceve già dalla visione di una selva di gru e altrettanti cantieri”
    Questa modo di pensare è il vero colpevole.
    Inutile nascondere che tutti noi, chi più e chi meno, ne siamo intrisi e permeati, perché conculcati dalla società un cui viviamo.
    I politici però spesso ne sono attivi promotori e spesso indebiti beneficiari. Talora con risvolti criminali di mazzette, bustarelle, conflitti di interesse, ecc. come molte inchieste e molti scandali dimostrano.
    Affermare “che la colpa non è neppure dei politici” è particolarmente falso e pericoloso, perché sono loro quelli che decidono e operano per preparare una  candidatura o una “grande opera”, agendo di solito ben prima che i cittadini ne siano a conoscenza e senza chiedere alcun parere preventivo. E quindi muovono e solleticano interessi (spesso oscuri), propagandano e creano polemiche, divisioni, identificazioni e prese di posizione identitarie per marciarci su.
     
    Definire poi inutili “lacrime di coccodrillo” le denunce e le proteste è sbagliato e ingeneroso intellettualmente; pensare che “lascino il tempo che trovano” sbagliato e stupido.
     
    Se “l’unica speranza è che la verifica diretta della realtà convinca TUTTI” su cosa mai si potrebbe fondare se non sulle proteste, le prese di posizione, le denunce e le contestazioni di oggi? E sui benemeriti che rendono pubblica la realtà di oggi e palesi le false promesse e le bugie dette ieri da politici e amministratori che a questo oggi hanno portato? 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.