Cos’è la cultura woke

Cos’è la cultura woke
di Mario Adinolfi
(pubblicato su ariannaeditrice.it il 25 luglio 2024)

Mi chiedono una definizione di “cultura woke”. Il termine deriva dall’inglese “woke” che significa sveglio. È usato come richiamo a stare svegli rispetto alle ingiustizie civili, sociali, razziali. Di fatto il termine è diventato sintesi della cosiddetta ideologia dell’autodeterminazione oltre a costituire un fattore di profonda tensione sociale perché tende ad additare chi si oppone a tale ideologia e alle sue ricadute politiche.

Figlia della cultura woke è l’ideologia dell’autodeterminazione di genere: nessuno ti dice chi sei, tu puoi determinare ciò che sei. Se nasci maschio puoi determinarti come femmina o come né maschio né femmina, cioè non binario. Chi si oppone a questo è sessista, omofobo, transfobico.

Per la cultura woke il luogo “tossico” (l’aggettivo tra i woke è usato spessissimo) per eccellenza è la famiglia, in quanto vecchio retaggio della cultura patriarcale, considerata retrograda e maschilista. Altro caposaldo della cultura woke è l’assoluta equiparazione tra maschile e femminile, condizione intercambiabile e priva di caratteristiche proprie. Ne consegue un femminismo esasperato perché per i woke le donne hanno subito secoli di marginalizzazione. I woke sono infatti con tutte le minoranze, considerate in quanto tali vittime di soprusi da parte delle maggioranze, in particolare bianche caucasiche. Ne consegue una cultura della rimozione storica con valutazione secondo i criteri woke dei comportamenti del passato, che finisce sotto la definizione di “cancel culture”. Grande fastidio è espresso dai woke anche nei confronti delle varie confessioni giudaico-cristiane, considerate facenti parte della cultura dell’oppressione dell’individuo, mentre sorprendente maggiore tolleranza viene garantita a religioni come l’Islam, sempre per il principio del sostegno alle minoranze. Simpatie vengono infatti garantite anche al buddhismo e alle varie correnti misticheggianti new wave.

La cultura woke finisce dunque per limitare fortemente la libertà di espressione additando non solo coloro che non la condividono come propri nemici, ma come nemici della società in generale, includendo tra essi anche personaggi politici, intellettuali, filosofi, scrittori, artisti persino del passato. Chiunque non sia a favore dell’ideologia dell’autodeterminazione (che comprende libertà assoluta di abortire, drogarsi, suicidarsi, cambiare sesso, costruire aggregazioni sociali particolari che chiamano queer da tutelare come famiglie, migrare pretendendo illimitata accoglienza) deve essere espulso dalla comunità o comunque impedito ad esprimersi anche con la censura e con la forza, che può arrivare fino al carcere.

La cultura woke è il comunismo del XXI secolo. Parte da una giusta richiesta di riequilibrio delle ingiustizie sociali ma, indossate le lenti dell’ideologia, si trasforma in un gigantesco tribunale pesantemente inquisitorio che punta alla conquista del potere per imporre una vastissima limitazione reale dei diritti di libertà della persona. Terra di massima applicazione concreta della cultura woke è la California, il più popoloso e ricco degli Stati americani. La California detiene così il record di cliniche per l’utero in affitto e la transizione sessuale anche dei minori senza consenso dei genitori, il record di aborti, dal 2014 ha liberalizzato uso e possesso delle droghe oltre a legalizzare il commercio della cannabis, con leggi permissive che hanno condotto al primato di violenza giovanile con 40 gang pesantemente attive nella sola Los Angeles, dove nel 2023 sono state uccise 387 persone tra cui un vescovo cattolico, il primato di scontri e raid a sfondo razziale, il primato dei morti per droga con 750 nella sola San Francisco, il primato di homeless tra cui molti immigrati per un totale di oltre 171mila, il primato di minorenni diagnosticati con la disforia di genere che sono 300mila tra i 13 e i 17 anni, il primato di abbandoni della residenza nello Stato con sette milioni e mezzo di californiani che dal 2010 hanno preferito andare a vivere altrove.

La cultura woke è pesantemente pervasiva e viene spesso descritta come un virus che si espande molto velocemente. Occorre certamente riconoscerla ed opporre un antidoto a questo avvelenamento in corso. Grande attenzione va posta ai territori della cultura popolare, visto che la cultura woke tende ad affermarsi tramite le star della musica e dei social, con particolare maniacalità dedicata alla scrittura di film e serie televisive o per piattaforme streaming. La censura operata nei confronti dei comici non allineati è forse la spia più evidente della ferocia della cultura woke che punta a espellere dalla possibilità di esprimersi anche chi si limita ad una battuta non gradita o non omologata. Proprio alcuni comici sono stati però i più capaci di evidenziare la pericolosità e la intrinseca violenza della cultura woke. Il giullare spiega bene come questo nuovo re sia nudo e il castigat ridendo mores resta l’insegnamento più efficace degli antichi anche su questo terreno.

3
Cos’è la cultura woke ultima modifica: 2024-10-31T05:12:00+01:00 da GognaBlog

Scopri di più da GognaBlog

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

178 pensieri su “Cos’è la cultura woke”

  1. Riapro e cosa trovo? No! Per favore non si può su Delon. Si deve mantenere un minimo di dignità in un blog dove si parla del Greuvetta. Vi imploro in ginocchio. Fratelli, abbiate pietà direbbe il Francesco. Sono disponibile se necessario a salire a piedi nudi tutta mulattiera che porta al Santuario di Montallegro. 

  2. La sicurezza nell’esprimere giudizi su ciò che non hai letto desta ammirazione.
    E’ addirittura superiore anche alla tua determinazione nel non capire mai nulla…ma questo forse è dovuta alla tua intelligenza peculiare.

  3. @ matteo.
    Mi sembra che quanto scritto , peraltro parziale sembra coperto da un paywall , non aggiung anulla alla figura del divo o tantomeno alla sua interiorità , ma parli di cose da “Novella 2000”..La tua acredine petulante da portinaia zabetta e mestruata  verso la qualunque , giganteggia.

  4. Expo @46
    Tanto per sottolineare che anche nelle tue uscite dimostri “a caso” di non sapere e tantomeno capire proprio bene-bene, eccoti due link su Alain Delon.
    Ritratto molto più realistico e interessante del divo e nel secondo una nota giornalista woke dichiara di essere stata innamorata di Delon
     
    https://ilmanifesto.it/alain-delon-la-prima-notte-di-quiete-di-un-divo-in-chiaroscuro
    https://ilmanifesto.it/quando-la-banda-delle-deloniane-litigava-con-le-brandoniane
     

  5. “E’ un lavoro legale su un argomento che, per definizione, è legale, ovvero si svolge nell’ambito delle leggi vigenti”
    E meno male, ci mancherebbe altro! 
    Anche se spesso i confini sono piuttosto aleatori ed è possibile e normale “forzarli”…
    Con la conseguenza di teorizzare la correttezza etica della cosa, il che porta all’assuefazione, all’anestesia e quindi direttamente alla attuale situazione italiana.
    Oppure a frasi decisamente censurabili come la seguente:
     
    “La democrazia non è fare la cosa eticamente più giusta, ma fare la cosa che piace di più e che, quindi, è più votata dagli elettori.”
     
    E alle convinzioni parallele che ciò che è legale è giusto (e magari auspicabile), che la maggioranza ha ragione, che chi in un dato momento ha più voti deve poter fare ciò che vuole (magari con “sempre” sottintesi nelle frasi precedenti)
     
    Consulenti finanziari o fiscali, commercialisti e in qualche misura anche gli avvocati, sono legali e magari anche necessari, ma non creano né costruiscono nulla e non contribuiscono a farlo. Non danno alcun contributo a migliorare la società, al massimo qualche volta possono evitare che peggiori.
    Appena un gradino sopra i parassiti
     

  6. Expo. Tu pensa a cosa ci tocca mandar giù a noi elettori di sinistra moderata per dí più della vecchia guardia. E su questi rospi saludos…c’è una vignetta di Altan : c’è uno seduto sul water…il problema non è ingoiare i rospi ma dopo…peccato non poter postare immagini. 

  7. @ Pasini
    .
    Se mi permetti di togliermi di testa per un attimo il cappello di elettore della destra , ti dico che impazzirei se dovessi fare quel mestiere.
    .
    Ti immagini quando per mesi ti sei fatto un culo come un secchio per cavare sangue dalle rape , e ti trovi i tuoi stessi compagni di schieramento che per ragioni squisitamente clientelari ti fanno degli emendamenti che strizzano l’occhio a evasori e condoni a giorni alterni in sede di approvazione ?

  8. Expo. Fratoianni & C sicuramente bocciati ma a fare gli esami e a bocciarli sarebbero proprio alcuni dei maestri di Giorgetti che stanno di la’. Credimi. Devo mollare. Saluti.

  9. Expo. Infatti. Anch’io valuto positivamente il bolscevico Giorgetti, anche se a volte è un po’ troppo cauto ma si capisce perché col capo che si trova in testa….. Sui temi concreti di governo, il secondo livello della politica, alla fin fine le opzioni sono quello che sono e gli specialisti, gira e rigira, si muovono dentro perimetri molto simili. E’ più facile suonare la tromba quando ti esibisci sul palcoscenico che non nella sala riunioni del MEF con le carte davanti. 

  10. Caro Pasini ,Il Giorgetti è sia uomo di stato che persona ragionevole , difficilmente trovo problemi con quello che vuole fare lui..Caratteristiche che apprezzo sono la scarsa distanza fra quello che dice e quello che fà , e ( Paramount ! ) il fatto che affronti talune questioni spinose occupandosi sia dei Pro che dei Contro ; dammi retta , uno come lui a sinistra non esiste proprio..Fratojanni & c. sarebbero bocciati alle selezioni per fargli da usciere.

  11. Personalmente a costruire schemi di elusione fiscale non ci vedo nulla di ripugnante, neppure sul paino etico e in più sono assolutamente legali. E’ un lavoro legale su un argomento che, per definizione, è legale, ovvero si svolge nell’ambito delle leggi vigenti (altrimenti non sarebbe “elusone” bensì “evasione”, ma questa è un altro paio di maniche). Ma il tema mio personale è irrilevante. sono uno fra milioni di perone coinvolte. Per quanto si rendano prospetticamente sempre più stringenti le future leggi, ci sarà sempre qualcuno che cerca di pagare meno tasse e ci sarà sempre qualcuno che gli organizzerà il modo per farlo. Credere nel “paese delle meraviglie” è davvero da ingenui. La democrazia non è fare la cosa eticamente più giusta, ma fare la cosa che piace di più e che, quindi, è più votata dagli elettori. Il programma di Trump di deportare (=espellere, in inglese)  11 milioni di immigrati clandestini, se uno ci ragiona a tavolino, può anche apparirgli aberrante in termini etici, ma se è stato proposto come programma elettorale e gli elettori lo hanno votato a stragrande maggioranza, per cui vuol dire che tale azione è legale. Che poi sia facile deportare tutti gli 11 ml di clandestini (e a quali costi) è un altro paio di maniche. Ma l’accento qui è che, se fosse un programma “vietato” dalla legge, non avrebbe potuto neppure esser stato espresso in campagna elettorale e invece nessuna Corte Suprema lo ha bloccato. Ergo è legale, sui piano giuridico. Lo stesso, mutatis mutandis, per il grande tema delle tasse. Se permetti il libero spostamento di persone e merci all’interno della UE, non puoi vietare che una qualsiasi società sposti la sede in Olanda, Irlanda o Lussemburgo. Ergo è tutto legale e chi opera si muove SEMPRE all’interno della legge, e NON fuori dalla legge. Lo stesso vale per i consulenti che lo assistono. altrimenti i commercialisti e gli avvocati d’affari sarebbero tutti fuorilegge.

  12. E il noto bolscevico Giorgetti, bocconiano e commercialista varesino, si aspetta di non portare a casa poco da questa revisione delle detrazioni: 230 milioni nel 2026 e a regime 900 milioni l’anno, una miliardata. Io l’ho detto a Expo, okkio ai leghisti, rimpiangerai Visco, il vampirio, ripensaci, ma lui non mi ascolta 😀 

  13. Lungi da me illustrare gli schermi protettivi (se li rendo pubblici, poi nessuno li chiedi più a me o ai commercialisti…), ma l’elusione può riguardare anche redditi di persone fisiche. Ovvio NON i dipendenti/pensionati, con ritenuta d’imposta tassata alla fonte (in genere tale ritenuta è pari a quella dello scaglione fiscale in cui la persona fisica alla fine viene classificata, a meno di “altri” redditi davvero molto ingenti). In ogni caso l’elusione sull’imposta a carico dei redditi aziendali o societari (IRES), che è l’elusione per eccellenza, è tutt’altro che da disprezzare, in termini di mancato gettito fiscale (perché eluso e non perché evaso). Inoltre da essa derivano svariate forme di elusione conseguenziale. Esempio: se io sposto la sede sociale/fiscale della mia società in un paradiso fiscale, non solo eludo l’Ires, ma anche la tassa sui dividenti che la società distribuisce a me azionista (meglio però se non li faccio tornare in Italia). Ho scritto una cosa semplificata, probabilmente un commercialista ha un attacco di itterizia a leggerla, ma il mio intendimento è farmi capire facilmente dai lettori. situazioni del genere se ne possono costruire senza limiti di fantasia e sono adatte a ogni esigenza. Ovvio: costano, e qui entra in gioco il rapporto economico con il corrispondente peso fiscale. Se lo stato butta giù le tasse, non conviene più mettere in piedi tutto sto ambaradan, meglio pagare le tasse “basse” e ti togli il pensiero. Questo ragionamento mica lo scopro adesso io, se ne parla da anni. La novità degli ultimi tempi è che anche i dipendenti/pensionati stanno recependo il medesimo ragionamento, in termini di parità di trattamento: se fate la flat tax al 15% per gli autonomi, allora la chiediamo anche noi dipendenti/pensionati. Quindi siamo in un trend in cui tutte le categorie di cittadini “chiedono” un notevole abbassamento delle tasse. A meno entrate dello stato non potrà che corrispondere una vistosa riduzione della spesa pubblica (stante che NON possiamo aumentare il debito), per cui meno servizi pubblici, sia in termini quantitativi che qualitativi. E’ eticamente giusto? E’ sbagliato? Porsi questo interrogativo significa non capire nulla dell’attuale quadro socio-politico: la grande richiesta di meno tasse è del tutto indifferente al fatto che l’eventuale abbassamento sia eticamente giusto o meno.

  14. L’elusione non riguarda tanto le imposte sul reddito delle persone fisiche ma le imposte che gravano sulle aziende. Esiste anche un fenomeno di elusione sull’IRPEF legato alla miriade di detrazioni attualmente in vigore. E’ un tema molto spinoso e tutti sono molto prudenti quando non sono all’opposizione ma al governo.  Nel provvedimento governativo attualmente in discussione si è cercato di fare qualche intervento sulle detrazioni per le fasce di reddito dichiarato ai fini IRPEF sopra i 75.000 € ma subito si è scatenato l’inferno come nella scena iniziale del Gladiatore. E’ roba che scotta e le dita sono a rischio molto più che in una fessura di granito. 

  15. “… la mia è una sensazione… ho un cero feedback da parte di imprenditori e manager che sono una componente importante della evasione fiscale. A parte che per definizione i dati sull’evasione sono delle stime…il trend di apparente riduzione dell’evasione dipende da un parallelo aumento dell’elusione…”
    In altre parole le tue “sensazioni” hanno più valore del contare dei “2 pittiquitti” che cercano di misurare e confrontarsi con la realtà.
     
    “da circa 15 anni in qua la richiesta dei miei clienti per costruire schermi di elusione fiscale è notevolmente aumentata… Il risultato per il fisco è lo stesso: zero incassi specifici… chi ci guadagna da questo trend? I professionisti come me … gli operatori istituzionali bancari e finanziari… Ma per la collettività non cambia un fico secco. “
    Che dire? Ci sono lavori schifosi, ci sono i parassiti e in politica c’è chi lavora per ottenere il consenso rendendo sempre più ampia la possibilità di elusione e la gamma di trucchi e gabole.
    E c’è chi è contento di questa situazione e sostiene questa politica.
     
    Felice di non essere tra questi paladini della legge, dell’ordine e dell’aggiramento occulto!
     

  16. Balsamo. Anche tu incappi nell’errore strutturale dei 2pittiquitti” che stanno a contar il centesimo percentuale o se il trend è solo crescente o a denti di sega. la mia è una sensazione, qualificata (opero tutti i giorni nel settore della consulenza strategica industriale), ho un cero feedback da parte di imprenditori e manager che sono una componente importante (non l’unica, certo) della evasione fiscale. A parte che per definizione i dati sull’evasione sono delle stime (se fossero oggettivi, avremmo tutti i numeri e i nomi dell’evasione e li colpiremmo spietatamente), secondo me il trend di apparente riduzione dell’evasione dipende da un parallelo aumento dell’elusione, cioè degli schermi che permettono legalmente di aggirare (o minimizzare) le tasse. anche in questo caso, non possono esistere per definizione delle statistiche ufficiali. su cosa mi baso? Sul fatto che da circa 15 anni in qua la richiesta dei miei clienti per costruire schermi di elusione fiscale è notevolmente aumentata. può darsi benissimo che sia un caso, ma anche chiacchierando con mie colleghi commercialisti o avvocati d’affari il feedback è molto simile. per cui la minor evasione corrisponde (in gran parte) ad una maggior elusione. Il risultato per il fisco è lo stesso: zero incassi specifici. chi ci guadagna da questo trend? I professionisti come me che elaborano detti schermi e soprattutto gli operatori istituzionali bancari e finanziari presso i quali sono appoggiati gli schermi. Ma per la collettività (cioè per il discorso che facevano: le tasse servirebbero per garantire molti servizi pubblici di elevata qualità) non cambia un fico secco. Corollario: inutile strillare come oche isteriche sull’evasione. Ammesso di riuscire a stroncarla (ipotesi improponibile sia tecnicamente che politicamente), non faresti altro che aumentare l’elusione, che è legale per definizione. Se non è zuppa è pan bagnato, come diceva mia madre.

  17. “il senso del mio insistere era di lasciar perdere le mitologie”
    Si, bravo, ma se gli togli le mitologie cosa gli resta? 
    Al massimo le gare di rutti con i suoi amici leghisti…

  18. @ 58
    .
    Giacomo Govi
    .
    Da buon gesttore d’impresa , io mi occupo di persone che lavorano , non della pletora che vive :”A succhio” , di clientele elettorali sfruttando il lavoro e le tasse degli altri per il loro “Chiagni & futti”.
    Questi vanno bene nei centri sociali.

  19. @ 56 Giacomo Govi
    Sisi , i link supercazzula sono i miei : quelli completi , dettagliati , e che valgono in ogni cantone svizzero…
    .
    Il confronto con l’Italia e’ impietoso : per arrivare a pagare l’aliquota sul reddito che in Italia paga chi percepisce 35.000 euro , in Svizzera devi percepire 500.000 Chf…
    .
    Numeri caro Govi , non pugnette !
    .
    https://www.bfs.admin.ch/bfs/en/home/statistics/general-government-finance/tax-system-receipts/tax-burden-taxes.html
    Quanto ai 5000 Chf che uno Svizzero spende per la sanita’ , sono circail 10% del reddito che hanno proposto a molti miei amici neolaureati come primo impiego , con la differenza che restano tali anche se tu di franchi ne percepisci 100.000 l’anno , e in Italia ne lasci 50.000 allo stato.
    .
    @ Pasini
    .
    Persone come Bonelli e Fratojanni non dovrebbero vedere il voto di elettori con un IQ superiore a 60 , credo che i voti possano solo perderli man mano che la gente capisce chi sono.
     
     
     

  20. @57 Roberto, e’ assolutamente vero, tra l’altro l’assicurazione e’ rincarata sensibilmente negli ultimi 3 anni, in tutti i cantoni. Ma il senso del mio insistere era di lasciar perdere le mitologie e i confronti impietosi con nazioni piu’ ricche, confronti per altro basati non su dati ma su discorsi da bar. 
    Tra l’altro, quand’anche ci dimenticassimo per un attimo di quelli che non pagano: cosa vorrebbe Expo’, una pletora enorme di contribuenti a cui resta poco o nulla “per il consumo”? Ottimo modello, proposto se non erro da uno che si presenta come un gestore d’impresa…  

  21. Giacomo. In Svizzera la sanità, anche li’ in crisi per l’aumento dei costi, non è finanziata con la fiscalità generale ma con l’assicurazione sanitaria di base obbligatoria  il cui costo è mediamente di circa 400 franchi al mese per i cittadini di più di 26 anni e in più c’è una franchigia da pagare sulle spese sanitarie. In ogni caso mi dispiace per il nostro Expo che la prossima volta dovrà votare per Fratoianni visto che il governo Meloni con l’ultimo provvedimento ha deciso azioni (micro-azioni) di stampo comunista: ha ridotto (di poco) il prelievo sulle fasce a basso reddito dischiarato e aumentato (di poco) il prelievo sulle fasce ad alto reddito dichiarato attraverso un plafon alle deduzioni escluse le spese sanitarie. Non solo ma pure le imprese non sono state trattate bene. Ma ci penseranno i 4500 emendamenti di cui 1200 della maggioranza a riequilibrare quel cripto bolscevico di Giorgetti. Vedrai che anche Expo presto avrà un’illuminazione e capirà chi difende davvero i suoi interessi e ce lo troveremo in piazza insieme alla ZetElly ad agitare pentole woke in attesa di una diminuzione delle tasse per le fasce alte di reddito dichiarato, tartassate dal sistema attuale 😀 che la notte porti consiglio. 

  22. @30 Expo’, ma ora perche’ parli delle imprese, stavamo parlando dei lavoratori dipendenti (quelli che tu chiami “a reddito fisso”).  Puoi postare tutti i link-supercazzola che vuoi, ma una semplice ricerca: “baremes impots 2024 canton de geneve” fornisce:
    De 11 295 € à 28 797    11%
    De 28 798 € à 82 341   30%
    De 82 342 € à 177 106  41% 
    Supérieur à 177 106        45%
    Questi sono i numeri che ti chiedevo, saranno probabilmente meno severi in alcuni cantoni (Zug), ma siamo lontani dal paradiso di cui tu cianci. Poi ci sarebbe da aggiungere l’imposta sul patrimonio (beni mobili ed immobili). Ah, in Italia non c’e’? 
    Ad ogni modo, se si vuole fare un confronto, va fatto con gli scaglioni corrispondenti.  E andrebbe capito che la gestione del gettito risente molto dell’evasione, ma a te che te ne frega…

  23. Vediamo
    .
    La giustiza pero’ secondo me e’ ancora piu’ al collasso della sanita’ , sia per i tenpi biblici , che per le determinazioni inconcludenti , iperproroganti e contraddittorie.

  24. 51. Expo. Non sono qualunquista e non dico che sono uguali. Dico che anche sul sistema giudiziario, per seguire il tuo esempio prevale da trent’anni la logica del “tapullo” come dicono in Liguria, l’ aggiustino, tapulli di tipo diverso ma sempre tapulli, chiunque abbia governato, anche quando era dominante ed egemone. Perché ? Credi che l’accoppiata Mantovano Nordio, due ex magistrati di solido establishment rivolterà il sistema? Troppo semplicistico dire tutte le volte che ci sono dei cattivoni o neri o rossi che impediscono la grande Rivoluzione promossa dalla Nuova Alleanza di turno. Io non conosco dall’interno e bene come funziona il sistema e probabilmente mi sbaglio ma da fuori ho la sensazione che anche su questo tema i margini sono ridotti altrimenti il sistema sarebbe già collassato come sta collassando il sistema sanitario semi-privatizzato. Adesso però penso che sarebbe meglio per questo nostro contesto affrontare temi politici che ci sono più vicini come il disegno di legge sulla Montagna passato in Senato e che si appresta a diventare legge e di cui si è parlato molto poco. Saluti e non preoccuparti troppo delle pentole woke: è roba che passa e col cambio generazionale nessuno se n’è accorgerà più tra 50 anni e si meraviglieranno delle tempeste emotive che questi temi suscitavano agli inizi del secolo. 

  25. Si , vuole dire che non hai niente da dire.
    Cmq google ha funzioni molto interessanti che un giorno ti confidero’ , che con 2/3 righe di questo testo ti danno un sacco di informazioni.
    A me va bene anche cosi…

  26. In nessun modo, in particolare due righe sulla dipartita di un attore.
    Ma è lo stile che vuol dire qualcosa. Lo stile del rilancio anonimo, appunto.

  27. @ 49
    .
    Caro Pasini ,
    Condivido solo in parte.
    .
    Io in questo sistema economico ci vivo , e non penso che sia sempre la stessa cosa.
    .
    Per esempio , uscendo dal tema “evasione” io e’ da 20 anni prima della Meloni che penso che la nostra giustizia di merda , civile e penale , vada modificata radicalmente , privata dei suoi “voli pindarici” e delle sue insanabili contraddizioni , e diventi rapida e certa nella sua applicazione , come ci si aspetta da un paese avanzato e non dal “Paese dei campanelli” ?
    .
    Tu pensi che sedendo intorno al tavolo i giuristi di Conte ,Fratojanni e Schlein e quelli di Salvini e Meloni si arriverebbe alla stessa soluzione ?
    .
    Io penso proprio di no.

  28. @ matteo
    .
     
    e la fonte del “pezzo” sul bello del cinema francese ?
    .
    Mbeh ?
    .
    E in che modo il fatto che venga da Facebook , X , o dalla penna di un anonimo contributore da un senso nuovo all’universo o modifica di una scoreggia di mosca quello che c’e’ scritto ?
     
     

  29. Expo. La politica ha tre livelli. Il livello pubblico del palcoscenico e dello spettacolo. I temi sono appunto quelli dello spettacolo, tragico o comico. Grandi strepiti, urla, rotear di sciabole e sventolar di bandiere,  tenori e soprani dominano la scena e pure giullari ogni tanto. Poi c’è il livello dietro le quinte. Pochi vi partecipano e sanno  cosa davvero succede. Il confronto avviene in luoghi più appartati e i protagonisti sono professionisti.  Qui i temi sono quelli tosti, dove i margini sono ristretti e alla fine tutti finiscono per fare più o meno le stesse cose viste che la gamma di soluzioni non è così ampia. Questo è il terreno del compromesso e delle convergenze, perché i professionisti si intendono tra loro e non hanno bisogno di urlare. Poi c’è il terzo livello, quello della lotta per il potere e il controllo, che si svolge nella fossa dell’orchestra. La guerra è spietata, senza regole, ed è interna agli stessi partiti e schieramenti. E’ il regno dei killer e dei sicari, a volte non solo metaforicamente. Non si fanno prigionieri e pochissimi hanno visione su cosa avviene nella fossa. Il tema LGBT , cultura woke, centri sociali, busti di Mussolini sul caminetto, pompeiane più o meno esperte …..appartiene al primo livello. Il tema del sistema del prelievo fiscale al secondo. Non bisogna mettere tutto insieme. Sul prelievo fiscale alla fin fine le posizioni tendono a convergere anche se non si può dire esplicitamente perché per intervenire davvero,  riducendo o aumentando, ci vorrebbero meno vincoli esterni e maggioranze più stabili e omogenee in grado di reggere gli impatti sociali ed economici inevitabili. E in un paese indebitato come il nostro e così instabile nel consenso e con leader così litigiosi e competitivi e’ davvero improbabile che davvero qualcuno trovi il coraggio. Un bell’esempio e’ stato il discorso di Giorgetti, battute su Bagnai & company comprese. Staremo a vedere ma non confondere la moda della pentola woke con il problema del prezzo e dell’approvvigionamento del gas  per cucinare e per andare ancora più giù o su la presidenza dell’ENI (a volte gli aerei del presidente possono cadere ). Amen. 

  30. @44
    Invece l’evasione è costantemente aumentata […]”
     
    Guarda, Crovella, che stando all’articolo de il Post che ho indicato questa mattina e ai dati del ministero dell’economia, l’evasione sarebbe in (lento) calo da anni (da 109Mld del 2014 a 82Mld del 2021). Nell’articolo si dà anche qualche possibile spiegazione dei motivi.
     
    Si tratta sempre di stime, naturalmente.
    Ma tu che affermi il contrario, hai dei dati diversi da quelli del ministero ? Quali ?
    O la tua è una sensazione ?

  31. A proposito della cultura antiwoke: stupido, copiato da facebook, rigorosamente senza citare la fonte. 

  32. A proposito di cultura “woke ” , un pezzo sulla morte di Delon , che non ha mai amato questa impostazione.

    Alain Delon, (Sceaux, Île-de-France, 8 novembre 1935 – Douchy-Montcorbon, 18 agosto 2024).
    “La vita non ha più nulla da offrirmi, ho visto tutto, ho sperimentato tutto. Ma soprattutto odio l’era attuale, mi fa male! Tutto è falso, tutto è stato sostituito, non c’è rispetto per la parola data, ora tutto ciò che conta sono soldi e ricchezza! So che lascerò questo mondo senza dispiacermi”.
    Come dargli torto. <…>
    Alain Delon, gentiluomo ribelle, l’ultimo dei grandi. Più che una star, una leggenda del cinema francese e internazionale.
    Immediatamente dopo la sua morte, ho provato a cercare resoconti e riferimenti, sulla sua vita e sulla sua carriera, sui principali sistemi di informazione. Non ho trovato grandi articoli, né saggi, né, tantomeno, grandi panegirici, sull’attore e sull’uomo che fu, addirittura completamente ignorato dai giornali del cosiddetto politicamente corretto, pronti ad accusare e a demolire chiunque non risultasse allineato (adesso tristi e ammutoliti dalle recentissime vicende elettorali d’oltre oceano). Non ho trovato pressoché nulla, e pochissimo anche in Francia.
    Ma è inutile offendersi con il mondo woke per i commenti dopo la morte di Alain Delon.
    Monsieur Delon è stato ed è tutto ciò che essi odiano, Maschio, Bianco, Francese, e fiero di esserlo, patriota, di destra, cattolico, eterosessuale, laborioso, talentuoso, colto (per qualcuno in maniera irritante), carismatico, elegante.
    Loro non sopportano il talento, la bellezza, il successo, l’amore sconfinato delle donne che lo ha accompagnato tutta la vita, la ricchezza ottenuta con il lavoro (lascia ai suoi eredi un patrimonio di trecento milioni di euro). La verità è che LUI ha rappresentato, e ancora rappresenta, tutto ciò che essi non hanno, non hanno mai avuto, e mai avranno.

    Oggi avrebbe compiuto ottantanove anni.

  33. E’ vero che il debito italiano, rispetto al passato, è oggi più in mano ai cittadini italiani. Ma proprio questo è il suo limite: i cittadini piuttosto che versare i loro risparmi nel pagare le tasse, preferiscono investirli nei BTP. la differenze è che se paghi le tasse, quei soldi non li vedi più. Se investi lo stesso importo nei BTP, incassi cedole e (salvo fallimento dello stato) ti torna il capitale alla scandeze dei BTP. Questo meccanismo potrebbe funzionare (i cittadini investono tanti soldi in BTP, lo Stato usa quanto incassa per gestire il welfare e questo è di ottima qualità), solo che NON POSSIAMO AUMENTARE IL DEBITO PUBBLICO, che questo poi sia in meno a stranieri (in prevalenza investitori istituzionali) o italiani, poco rileva. Quindi che ci sia la coda o meno per sottoscrivere nuovi BTP, sia i rating internazionali sia il buon senso del padre di famiglia ci IMPONGONO di NON aumentare il debito (in realtà, come già detto, dovremmo addirittura RIDURLO, a prescindere dalla disponibilità a sottoscriverlo). per cui si torna al discorso precedente: meglio “più tasse e più servizi” oppure meglio “meno tasse e meno servizi”? A me pare proprio che l’orientamento di gran lunga prevalente sia il secondo in tutta la pancia elettorale occidentale, sia in Italia che negli altri paesi.

  34. Se fosse tecnicamente facile (e/o elettoralmente digeribile) fare controlli a manetta, anche dove si “sa” che c’è una evidente evasione, allora potevano farlo anche i governi con il Pd (ricordo 9 anni su 10 nelle due precedenti legislature), per non parlare (risalendo nei decenni) fino a quelli della Prima Repubblica. Invece l’evasione è costantemente aumentata, con governi di ogni colore. Per me è endemica, specie in Italia. Se volete illudervi a volerla perseguire, mi prenderete solo delle sberle sul muso. In ogni caso, a prescindere dal soprastante ragionamento, la famosa grande pancia elettorale vuole meno tasse (molte meno tasse: discese della aliquote al 15%) e accetta in cambio anche minori servizi pubblici. La gente preferisce avere i propri soldini in tasca e, se del caso, pagare l’ecografia (quando ne ha bisogno) presso un centro privato, piuttosto che pagare tasse al 25% o al 35% per finanziare (formalmente) il sistema sanitario che poi, quando si ha bisogno, ti dà la prenotazione per l’ecografia fra un anno. Ho già detto che l’ipitesi aurea (welfare pubblico esteso e di alta qualità) ce lo dobbiamo scordare, eprché lo abbiamo finanziato a debito (cioè lo pagavano altri, in campo ricevendo gli interessi finanziari) e ora E’ IMPOSSIBILE EMETTERE ALTRO DEBITO IN MISURA CONSISTENTE. Anzi teoricamente dovrebbe ridurre il debito, cosa che presuppone profondi tagli nella spesa pubblica corrente, cioè riduzione quantitativa e qualitativa dei servizi rispetto agli attuali livelli. quindi se non si taglieranno le tasse, l’evasione aumenterà sempre di più. Inutele smanettarsi il cervello con tutti le paranoie numeriche che fate: il discorso è molto semplice e concreto.

  35. @ Pasini .
    Proprio come dice Pasquale Cafiero , lo stato non fa’ un cazzo perchè dove tocchi tocchi , sono guai ; la ricchezza di un politico sono le clientele elettorali..Però non ti nascondo che sarebbe difficile anche decidere che cosa fare nel paese del benaltrismo : nemmeno i mafiosi siamo capaci di colpire a modo , perchè qualche garantista si offende , ed alcuni paesi a furia di “Soggiorni obbligati” ne sono pieni..
    Quest’anno è stata fatta una cosa obbrobriosa : un lavoratore indiano , uno schiavo invisibile da 3 euro l’ora si è strappato un avambraccio in una macchina in provincia di latina. Non hanno provato nemmeno a portarlo all’ospedale , era una patata bollente : l’avambraccio nell’bidone dell’umido e lui davanti alla sua baracca a dissanguarsi lentamente.
    .Io mi aspettavo che dopo qualche settimana la GDF in massa facesse un saltino nelle campagne dove i “Caporali” raccolgono i loro soldati semplici , seguisse ogni pulmino e verificasse quanti di loro erano regolari ..Ma :”Chillu duorme con mamma e con mè , che crema d’arabia che è chisto caffè”…

  36. “Ventuno ingiustizie e lo Stato che fa
    Si costerna, s’indigna, s’impegna
    Poi getta la spugna con gran dignità”. Nessun governo negli ultimi trent’anni ha osato mettere mano davvero al sistema di prelievo fiscale. E la ragioni sono evidenti. Qualunque cosa fai, abbassi, alzi, abbassi di qui, alzi di la’ o ti trovi senza soldi o fai incazzare parte del tuo elettorato. E allora si va aventi così: un condonino qui, una detrazione la’, una multarella ogni tanto, uno spot sui cattivi e suoi buoni…anche le organizzazioni dei maggiori pagatori di IRPEF, il ceto medio dipendente che ha redditi elevati (vedi CIDA) fanno un po’ di casinò, convegni, ordini del giorno ma poi si accontentano. Perché ci sono tanti sistemi di “compensazione”: dai bonus con cui sono stati ristrutturati i palazzi dei centri storici, alla chiusura di un occhio sulle affittanze brevi dell’ingente patrimonio immobiliare degli italiani, che per molti genera un secondo reddito…In passato faceva paura il debito quando era posseduto dagli stranieri adesso meno, perché il grosso è in mano a noi..ci indebitiamo prestandoci i soldi da soli. E anda…finché dura (ma se lo dici sei fottuto, elettoralmente).

  37. Oh pisquano supremo, qualche dato che ti permetta di affermare “non è l’evasione del barista il problema” tipo quanti baristi ci sono in Italia e quanto dichiarano in media.
    Quanti panettieri, quanti fioristi, quanti taxisti, quanti muratori, quanti elettricisti, quanti pasticcieri, quanti fruttivendoli, quanti negozi di vestiti…

  38. @ 37 matteo.
    Non capisco perchè devo spendere a spiegare cose ad uno che non capisce un cazzo : te lo dico ancora , poi basta..13 %  > 35.000   , paga sui suoi redditi , di sola Irpef , dal 35 al 43 % di imposte , e paga il 63 %  di tutte le imposte sui redditi.87 % < 35.000  , pagano dal 23 al 25 % quando sono onesti , e fra sconti e detrazioni non pagano nulla..Fatta 100 euro la spesa in sanità : 13 persone pagano 62 euro , quindi  tipo 4,8 a persona , i rimanenti 87 , pagano  50 centesimi a persona..Le tasse sono “Pizzo di stato” ?Per chi guadagna  e paga le tasse sicuramente si !

  39. “non è certo l’evasione del barista che non ti batte il caffè e dichiara 15.000 l’anno : questa è un’evasione fastidiosa , ma che nei numeri conta poco.”
     
    Tu credi?
    Hai qualche numero per suffragare questa ipotesi o è solo la tua personalissima opinione?

  40. @ 32.Eh già matteo , gli svizzeri stanno bene non perchè sono migliori amministratori e gestori , ma perchè si sono arrubbati i denti d’oro degli ebbbrei..
    Minchia che poveretto che sei…

  41. Cioé in altre parole per evitare l’evasione o l’elusione delle tasse basterebbe diminuire le tasse.
    Ha senso.
    In effetti, magari estremizzando un po’, se non ci fosse nessuna tassa da pagare non ci sarebbero né evasori né elusori…Astutisssssimo!
     
    Un minimo di controlli seri (e adeguatamente pubblicizzati) sopratutto dove l’evasione è palese e nota a tutti, no eh?

  42. @ 31.Caro Balsamo , tu sei un uomo diverso da me , ma se ci trovassimo in un ipotetico bar , facilmente andremmo d’accordo , perchè al di la’ di molti “spigoli ideologici” ti stimo come ragionevole..
    Se ti dicessi che è bene che delle persone evadano le tasse , io sarei il Gran Visir di tutti i coglioni , però ribadisco : quì noi non stiamo parlando di evasione : qui invece i vari “mattei” e “govi” stanno solo facendo i soliti giochetti che fanno le persone di sinistra quando vengono prese in castagna : spostano l’attenzione su qualche altro tema..
    L’evasione può essere grossolanamente divisa fra :.
    a ) Categoria enorme e largamente maggioritaria : sconosciuti al fisco che percepiscono dei redditi ma quei redditi non esistono per lo stato perchè sono tracciati , e non solo in questo modo evitano le imposte dirette , ma anche quelle indirette come l’IVA , perchè quelle transazioni che hanno originato il reddito , semplicemente non esistono per il fisco..b) Persone che sono note al fisco che dichiarano dei redditi più bassi di quelli percepiti con la finalità di pagare meno imposte sul reddito..c ) Elusori , che intelligentemente individuano una soluzione per pagare meno imposte nelle contraddizioni della normativa fiscale..Qui stiamo discorrendo di un 87% di persone NOTE AL FISCO , che potrebbero dichiarare redditi molto più bassi di quanto la loro attività farebbe supporre.Ad esempio un idraulico che fa una fattura su 3 , un avvocato che guadagna meno della sua segretaria , un dipendente postale che di pomeriggio fa un secondo lavoro..Queste persone con evasione “di piccolo cabottaggio” sono poco tracciabili , ma sono anche una percentuale minima dell’evasione , perchè uno che è dipendente delle poste o insegnante elementare ed ha uno Yacht di 55 metri o un aereo privato , lo noti facile..Il problema è che stiamo parlando di una tassazione infima LEGALE , FOTTUTAMENTE LEGALE , e di un 87 % di persone che evadono poco o nulla dei loro 25.000 euro l’anno , ma che pagano per TUTTA la loro SANITA e previdenza in un anno quello che il mio ortopedico mi chiede per una visita !Fà luce ??Poi , la vera evasione quella dei 100 miliardi /anno di imposte dirette ed IVA che sfuggono al fisco è sicuramente da beccare , ma non è certo l’evasione del barista che non ti batte il caffè e dichiara 15.000 l’anno : questa è un’evasione fastidiosa , ma che nei numeri conta poco.

  43. Ridete pure sui miei errori di battitura (AdF anzicé AfD), facendo dello stupido sarcasmo: il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi. Se davvero AfD (cioè la destra neonazista tedesca) alle prossime elezioni nazionali prenderà una % tale che sarà impossibile riuscire a fare un governo senza di lei, voi piangerete come vitelli, per la tranvata che arriverà, senza vaselina, anche alla sinistra italiana, e io, nel vedervi, riderò di gusto

  44. l’evasione fiscale è un problema endemico della popolazione italiana. non mi dilungo sulle cause storiche, che a mio parere sono legate al fatto che nell’Italia storicamente divisa in tantissimi staterelli, le tasse erano sostanzialmente pagate per far star bene i potenti (in genere i signori del feudo o addirittura Abbazie e ordini religiosi). Per cui il popolo se poteva “fottere” il potente, non versando il gabello, ci godeva come un riccio. Da lì è rimasto questo pregiudizio ancestrale, è inserito nel nostro DNA etnico in profondità. Ovviamente non per tutti gli italiani, ma per molti. La dimostrazione è che, con qualsiasi governo, l’evasione è sistematicamente aumentata. 
     
    il meccanismo efficace per contrastare l’evasione in modo vigoroso, potrebbe essere il seguente. Accanto all’evasione vera a propria (=mi faccio pagare in contanti senza fattura), molto rilevante è l’elusione fiscale. Cioè esistono dei modelli che agiscono come degli schermi contro il fisco. Non sto tecnicamente a descriverli, ma ne mastico abbastanza perché professionalmente, in 40 anni di lavoro, mi è accaduto di costruirne decide su richiesta dei clienti. Tutta roba legale e inattaccabile dal fisco. Però roba costosa da costruire e anche da manutenere annualmente, per cui tali schermi sono interessanti se il loro costo è inferiore alle tasse che si pagherebbero in assenza di tale schermi. C’è un elemento che è rilevantissimo per il fisco: i costi di tali schermi vengono introitati da soggetti che NON sono il fisco italiano. per cui anche a parità di costo per il cittadino, se paga i costi dei modelli, il denaro finisce altrove (spesso all’estero), se invece egli paga la stessa cifra ma in tasse, quel denaro finisce nel bilancio nazionale italiano.
     
    allora se buttiamo già le aliquote fiscali (es flat tax al 15% sui redditi annui), il predetto calcolo economico non reggerebbe e una bella fetta di elusione rientrerebbe nella normali ed esplicite e entrate fiscali. Con tale movimento, probabilmente emergerebbe anche una bella fetta di evasione: se pagare le tasse “costa” poco (aliquota annua sui redditi al 15%), e poi vivi in pace perché il fisco non ti fa storie, non vale la pena farsi pagare in contanti con il rischio di un accertamento (che, minimo minimo, costa un casino e, qui o là, qualche magagna te la trovano, per cui multe, sovratasse e interessi di mora…).

  45. Crovella:

    […] vediamo se AdF conferma […] fare il governo senza AdF […]

    Allgemeine Deutsche Frauenverein?
    🙂

  46. Espò, lascio perdere i numeri che tanto non li capisci e non li vuoi capire.
    Mi preme solo farti notare che con gli svizzeri, al solito, confondi cause ed effetti.
    La Svizzera non è un paese florido perché ha le tasse basse (Nota: lo sai che l’IVA in Svizzera è al 9%?), ma viceversa ha le tasse basse perché è un paese florido.
     
    La differenza non è di poco conto, perché bisogna spiegare perché la Svizzera è un paese florido. Ha ingenti risorse naturali? Lavorano tantissimo? Sono esseri superiori?
    La risposta è, ovviamente, no.
    La Svizzera è un paese florido per la sua mania della pulizia, che ne ha fatto per 80-100 anni la lavatrice europea se non mondiale di capitali sporchi di evasori, mafiosi, criminali e dittatori di tutto il mondo. E anche di parecchi ebrei tedeschi e austriaci che sono “andati in fumo” e su cui la Svizzera si è sempre rifiutata di indagare e fare chiarezza.
     
    Adesso non è più così, o perlomeno non è più così tanto, e la Svizzera è stata costretta ad adeguarsi e rinunciare a questa prestigiosa fonte di reddito. E infatti da un po’ di tempo l’economia svizzera non è più così florida e rampante.
     
    E gli svizzeri del tuo stampo e della tua intelligenza se la prendono sempre più con i frontalieri e gli immigrati…ma questa è un’altra storia

  47. Expo, continui ad accanirti sulla pressione fiscale, da te ritenuta (in Italia) troppo elevata.
    Anche giustamente, direi: chi non vorrebbe pagare meno tasse o, eventualmente, ricevere in cambio migliori servizi ?
     
    Ma, come Govi ti sta facendo notare da un pò, sembri voler ignorare che l’origine del problema sono coloro che le tasse non le pagano proprio.
    Sul tema mi permetto di suggerirti questo interessante articolo de “il Post”
    https://www.ilpost.it/2024/10/13/evasione-fiscale-2021/
    basato sul “Rapporto sull’economia non osservata” del ministero dell’Economia. In alternativa puoi consultare direttamente al rapporto del ministero.
     
    Finché non si mette mano seriamente a questo problema, qualsiasi considerazione o provvedimento in materia rischia di essere solo propaganda avulsa dalla realtà.
    In una parola: chiacchiere.
     
    Il fatto che ad oggi si sta ancora parlando della possibilità di evadere le tasse (e quanto!) in un mondo oramai quasi completamente digitalizzato, la dice lunga sulla volontà politica di risolverlo.
    Difatti, personalmente, di volontà ne percepisco poca a sinistra e ancora meno (se non quella opposta) a destra (vedi alla voce “pizzo di Stato” 🙂 ).

  48. Memorietta sulle imposte dirette sui redditi.
    .
    In Italia i redditi sopra i 50.000 delle persone fisiche sono tassati al 43 % , cio’ significa che , tolto il 43% che ti toglie lo Statoi italiano , ti rimangne il 57% , al lordo di imposte indirette e tasse.
    in Svizzera la massima aliquota sui redditi delle persone fisiche e’ dell ‘11,5 % , a te rimane in tasca l’ 88,5% .
    Per redditi imponibili superiori a CHF 769.700 per contribuenti single e CHF 912.600 per contribuenti sposati e contribuenti single con figli minorenni, l?aliquota fiscale complessiva è dell?11,5%.
     
     
    .
    E’ meglio che ti rimanga il 57% o l’88,5% ?
    .
    Cosi’ a spanne direi la seconda.
    .
    Aggiungo che in Italia la pressione fiscale complessiva per redditi > 50.000 e’ superiore al 55 %.
    In Svizzera sei intorno al 36% fra Stato confederale e tassazione cantonale.
    .
    Fa luce ?
    .
    Qui sotto un articolo che ti riporta i numerini che cerchi con ansia.
    https://www.lamiafinanza.it/2023/08/la-tassazione-dei-privati-in-svizzera/
    Buona serata

  49. Caro Giacomo Govi ,
    Le cifre sono scritte li nero su bianco : la tassazione complessiva del reddito in Svizzera e’ al 35 %.
    Se ti dai la pena di leggere l’articolo che ho postato , puoi imparare qualcosa ; tu sai quale e’ l’aliquota sulla tassazione dei redditi degli ultimi scaglioni in Italia ?
     
    Anche la percentuale di persone che paga la gran parte delle imposte sul reddito in Italia e’ scritta li : e’ poco piu’ del 10% , se vuoi contestarla accomodati , ma i numeri sono contro di te.
    .
    L’evasione e’ un problema che non entra in questa discussione , perche , wuando ti dicono che uno paga in un anno 300 euro di tasse ed e’ ok per lo stato , non si parla di evasione ma di persone che hanno esenzioni alte o aliquote risibili.
     
    .
     

  50. Ebbene allora caro Stato, se non sei capace di trovare finanziatori e quindi far risalire la qualità dei servizi pubblici (costringendomi a ricorrere a quelli privati a mie spese) allora, almeno alleggeriscimi sulle tasse. Sennò io singolo cittadino rischio di essere cornuto e mazziato (= pago da un lato le tasse con le quali teoricamente si dovrebbero finanziare i servizi pubblici cui potrei accedere gratis, ma poi pago dall’altra i servizi privati cui devo rivolgermi per ovviare alla pessima qualità dei servizi pubblici).” Questo problema è esacerbato in Italia, per la specifica situazione dell’immane debito a ns carico, ma sta emergendo un po’ in tutti i paesi occidentali. Ecco la richiesta della pancia elettorale in merito al ribasso esplicito delle tasse. poiché nessuno stato può permettersi di aumentare il debito in circolazione, non resta che andare incontro alla richiesta della pancia elettorale, magari turandosi il naso, ma… è così.
    La controprova (mi raccontava qualche gg fa un mio interlocutore londinese) è che il governo laburista (=di sinistra) di UK sta varando una manovra 2025 con  un gravoso aumento delle tasse (da 40 mld di Sterline) e l’intera popolazione britannica è incazzata nera, compresi gli elettori che qualche mese fa hanno votato per i laburisti…

  51. Certo che c’è l’obbligo morale di pagare le tasse (infatti io le ho sempre pagate, che è il principio basilare di far parte della collettività nazionale, come sui condomini grava l’obbligo di pagare le spese condominiali. Fuor di metafora, il problema attuale dell’Occidente, non solo in Italia, è che il bellissimo welfare organizzato da dopoguerra in poi, dagli anni Ottanta, specie in Italia, è stato sostanzialmente finanziato a deficit, ovvero emettendo nuovo debito: in parole semplici, il ns welfare (sanità, istruzione, pensioni, trasporti) lo beneficiavano noi cittadini, ma 8almeno in parte e io direi in gran parte) la pagavano “altri”. Sicuramente dalla crisi finanziaria mondiale del 2007 (iconicamente sintetizzata dal fallimento Lehman Brothers) e del 2011 (ampliamento dello spread BTP-Bund causa disaffezione vs ns debito), è ormai evidente che NON possiamo emettere nuovo debito in misura così copiosa come richiederebbe un welfare di qualità. Non c’entra tanto la crisi del Governo Berlusconi del 2011, c’entra in parte la severità dell’UE sui conti pubblici, ma soprattutto il fatto che il debito italiano ha raggiunto livelli per cui se ne emettiamo a valanga, c’è disaffezione degli investitori internazionali. Per cui se si fosse voluto mantenere la stessa qualità del welfare si sarebbe dovuto aumentare le entrate pubbliche (che sono principalmente fiscali) già 10-15 anni fa. Nessuno se la sente di farlo, neppure la sinistra (ricorso che nelle due legislature fra 2013 e 2022, il Pd è stato al governo per 9 anni su 10: se avesse voluto aumentare le tasse, avrebbe avuto tutto il tempo per farlo). pensare che aumenti le tasse un governo di de4stra a maggior ragione se il ribasso delle tase è uno dei 5 punti cardine del programma elettorale del settembre 2022, è veramente da ingenui. Ergo sono almeno 10-15 anni che il welfare italiano (che già in precedenza non era più quella aureo dei decenni migliori) sta peggiorando anno dopo anno. La situazione della sanità è sotto gli occhi di tutti, l’istruzione deve fare i conti con buchi di organico e fabbricati scolastici che cadono a pezzi, le pensioni non ne parliamo, la rete auto-ferro-stradale andrebbe RICOSTRUITA (ha 60-70 anni, ci sta che sia a pezzi…) e invece la lasciano senza manutenzione… Ebbene si sta diffondendo fra i cittadini il seguente ragionamento: “caro Stato, se oi servizi pubblici fanno sempre più schifo, io singolo cittadino ovvio al problema, rivolgendomi alle strutture private, dove però pago di tasca mia. CONT

  52. @20 Vedi Expo’, per me puoi continuare il tuo soliloquio di sparate che non alcuna relazione con la realta’, non ho intenzione di insistere a lungo. Il tuo metodo non prevede di capire le cose in profondita’, e nemmeno di provarci, ti basta riciclare volta volta i teoremini che la tua tifoseria ti suggerisce/impone ed applicarli in tutte le circostanze. Contento tu.  Per chiuderla li, una breve disamina dei tuoi “metodi”:
    se vuoi per curiosità andiamo a vedere come sono suddivise… 
    Caspita, l’avessi finalmente capito, che per poter dire qualcosa e’ quello che devi fare, e non “per curiosità”
    Il fatto di aumentare il prelievo sulle fasce di reddito più alte quando l’87 % dei contribuenti paga poco o niente
    Le cifre Expo’, dacci le cifre  o torna al bianchetto.
    una tassazione oltre il 60% dove in Svizzera pagherebbe il 35 %
    Idem come sopra: provaci che le aliquote per 1M sono quelle.   
    La cosa che , come gia’ detto, non capirai mai, e’ che qualsiasi ragionamento sulla congruita’ delle aliquote e su chi paga o non paga i servizi, in Italia e’ totalmente falsato dall’enormita’ dell’evasione.  

  53. Il prelievo fiscale in tutti i paesi del mondo ha effetti redistributivi e mutualistici. Il tema è : quanto è equo il nostro sistema di prelievo fiscale? Poi viene la seconda domanda: quanto è efficiente ed efficace l’uso della ricchezza prelevata? Domande difficili da affrontare. Io vorrei solo dire, educatamente, che alcuni da entrambe le tribune presentano una caricatura delle posizioni avversarie. I raggruppamenti dominanti, a destra e sinistra, prendono voti anche da segmenti minoritari, a volte folcloristici, a volte anche un po’ imbarazzanti. E’ nelle regole del gioco. In realtà il cuore degli schieramenti è fatto da persone con i piedi ben radicati nei loro bisogni primari: salute, soldi, sicurezza, dignità……il resto è propaganda, spettacolo, che comunque nella società dello spettacolo ha sempre più importanza, così come sono importantissime le figure dei leader. Ma il buon vecchio Marx non aveva così torto: alla base ci sono gli interessi concreti e la percezione che l’uno o l’alto sara’ in grado di soddisfarli dí più o almeno in parte. Certo essendo noi umani guidati da un sistema emotivo-cognitivo la percezione può giocare a favore o contro e determinare alti e bassi improvvisi, come stiamo vedendo ovunque,  ma sul medio periodo le differenze tra le risposte e gli interessi emergono molto chiare. Su queste vale la pena eventualmente confrontarsi, non sulle caricature, fascistoni contro LGBT, ammesso che questa sia la sede. Credo che la maggior parte dei lettori abbia in proposito aspettative diverse. Non a caso gli articoli “non politici” generano una pluralità di commenti anche di persone nuove e non dei soliti 15/20. 

  54. @ Pasini.
    I sindacalisti che sbraitano in piazza perchè credono di pagare solo loro , probabilmente non si pagano nemmeno la sanità personale , e non parliamo del resto…

  55. Ancora i soliti dati…..Da 0 fino a 7.500 euro lordi si collocano 8.832.792 soggetti, il 21,29% del totale, che pagano in media 26 euro di Irpef l’anno. I contribuenti che dichiarano redditi tra i 7.500 e i 15mila euro lordi l’anno sono 7.819.493, cui corrispondono 11,16 milioni di cittadini (il 18,84%); al netto del TIR, l’Irpef media annua pagata è di 358 euro e si riduce a 251 euro nel calcolo per abitante. Nel complesso, i contribuenti delle prime due fasce di reddito, compresi i negativi, sono il 42,59% del totale e pagano solo l’1,73% dell’Irpef complessiva, ampiamente insufficiente a ripagarsi anche il solo costo della spesa sanitaria.

  56. Nella categoria sopra i 35 K euro ci sono 4 milioni di persone , in quella sotto i 35 K euro ce ne sono 40 milioni , se vuoi per curiosità andiamo a vedere come sono suddivise…Il fatto di aumentare il prelievo sulle fasce di reddito più alte quando l’87 % dei contribuenti paga poco o niente è una delle TARE della sinistra , è evidente , come nell’esempio svizzero che ti ho postato , che il tema non è espropriare chi già paga le tasse con aliquote vessatorie , ma fare pagare le tasse a chi non le paga , e quell’87% che paga poco o nulla è sintomatico..
    Anche se rientra nelle idiosincrasie della sinistra , cacciare dall’Italia un imprenditore con un reddito di 1 Milione di euro imponendogli una tassazione oltre il 60% dove in Svizzera pagherebbe il 35 % è una scelta assolutamente ottusa e miope..
    Quanto a pensioni e sanità , ho sicuramente parenti che hanno una pensione o usano la sanità , ma un conto è avere una pensione ed una previdenza sanitaria che tu hai pagato , un conto è ottenere la stessa pensione e la stessa assistenza sanitaria senza averla mai pagata..La differenza è sottile ma ci si può arrivare , in questo momento l’87% dei c ontribuenti italiani non lo fanno , che facciamo , alziamo le aliquote al 13% che paga tutto…?

  57. @16 Ho riportato copia-incolla quello che tu hai inferito dall’articolo del Sole24 ore. Se ora lo ritiri, ne prendiamo atto. Riguardo alla progressivita’ delle aliquote, non vedo come altro si possa fare. Il fabbisogno e’ quello… Se non fossi accecato dalla tua partigianeria vedresti quello che e’ evidente: il problema sono quelli che non pagano. 
    E  guarda che il grosso non va certo ai servizi riservati a LGBT…  Ma insomma, avrai pure un padre, un nonno, uno zio che riceve una pensione e usa la sanita’… 

  58. Pero’ attenzioncina Giacomo Govi ,
    Io so dicendo che l’ imposizione statale e’ cosi’ fortemente progressiva che i redditi sopra i 35k euro pagano il 64 % dell’Irpef , non sto prendendo le parti di Marchionne dipendente o di Del Vecchio imprenditore. 
    Dico semplicemente che quel 13% sopra i 35k paga tasse piu o meno 10 volte gli altri.
    .
     
     

  59. #12 13 Non so a quali numeri ti riferisci del link riportato. Ad ogni modo, ogni cantone ha le sue aliquote. In molti cantoni si passa abbondantemente il 40%, in linea con gli altri paesi. Il mito della svizzera dove non si paga finisce rapidamente quando uno le cose le tocca con mano, e non le sente al bar…
     

  60. @11 “Direi”,”Tu che dici”,”Ci saranno”… E’ appunto a questo che mi riferisco. Sembra che ti costruisci i dati (che forse non hai ) in modo che tornino con le tue conclusioni.  Eppure, molto grossolanamente, si trova subito che:
    “I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’83% del reddito complessivo dichiarato” fonte: finanze.gov.it
    E questo mi pare che faccia rapidamente crollare quanto affermi. Ma poi perche’ separi gli operai dai quadri ? Sempre dipendenti sono.
    Ad ogni modo, mettendo insieme il righino riportato dalle finanze.gov.it e l’articolo del sole del 24 ore, per me il senso e’ opposto di quanto dici tu:
    “La sanita’ italiana la pagano i pensionati, gli operai e i quadri”

  61. @ Giacomo Govi
    .
    Finalmente una critica sensata !
    .
    I dati sono difficili da scorporare , ma direi che la gran parte dei redditi fissi sia sotto quei 3000 euro al mese , tu che dici ?
    In quel 13% ci saranno relativamente pochi operai Stellantis di Termini Imerese , un maggiore numero di “quadri” , un buon numero di professionisti intellettuali e di imprenditori , io non ho modo di saperlo , ma i redditi fissi sono una quota dei contribuenti maggioritaria , non il 13%.
    .
    Allo stesso modo nell’87% dei contribuenti “scarsi” ci sara’ il grosso dei redditi fissi ,  tante partite iva  “furbette , piccoli artigiani , e ristoratori , dentisti , avvocati ,che pagano meno imposte dei loro camerieri ed assistenti.
    .
    Io non possiedo l’anagrafe tributaria , quello che intendo sottolineare e’ che in base a questi dati una forte progressivita’ c’e’ indubbiamente.
    .
    Parlate di recupero dell’ evasione e’ una cosa abbastanza complicata : agli ultimi condoni tributari non ha aderito nessuno , e temo che recuperare quei crediti “figurativi” dello stato sia come recuperare i soldi che i rapinatori di Cerignola hanno rubato nei caveaux mondialpol di Piacenza.
    .
    Per me sarebbe giusto potenziare gli strumenti di indagine e di intervento della GDF , ma servono nervi saldi e poca ideologia per dividere buoni e cattivi.

  62. @8 Ma tu parli solo per slogan o hai una minimo senso del sapere argomentare quello che dici? Le due affermazioni:
    “Se chi prende 1500 al mese paga il 15 % , chi ne prende 5000 deve pagare 15 % , 25% , 50%, 65% , o 70% , aliquota in base alla quale potrebbe tornare a prenderne 1500 e decidere di divanizzarsi e non intraprendere piu’ progetti innovativi , rischiosi e faticosi ?
    Ognuno ha la sua ricetta: la vicina e carissima Svizzera tassa i redditi intorno al 30%
    Sono vaccate buone per l’osteria…

  63. @ Crovella
    .
    Io sono d’accordo solo in parte ; una volta Tommaso Padoa Schioppa ha detto che :”Le tasse sono una cosa bellissima” e tutti gli hanno dato del coglione per mesi.
    .
    In realta’ le tasse sono un’esigenza di tutti gli stati , e credo sia moralmente giusto che vengano pagate.
    .
    Pero’ c’e’ un continuum di soluzioni fra quali settori debbano essere finanziati dalle imposte e quali debbano rimanere all’iniziativa privata.
    Un manipolo di :”duri e puri” propone che solo difesa , giustizia ed ordine pubblico vadano finanziati con le tasse , altri includono la sanita’ e le scuole superiori , altri vorrebbero anche l’universita’ gli ammortizzatori sociali e il reddito senza lavorare.
    .
    La sola sanita’ ha un’aumento esponenziale dei costi  , e le entrate dello stato restano quelle.
    .
    C’e’ anche chi , vedendo come e’ “facile” sperperare i soldi altrui dice :”Un attimo..” , se li devo buttare nel cesso per costruire bagni multigender per l’ideologia di pochi , o occuparmi dei progetti di vita di un miliardo di africani , allora e’ meglio che la gestione rimanga minimale…
    .
    E dando per scontata la “progressivita’” delle imposte sul reddito , quale e’ quella giusta ?
    .
    Se chi prende 1500 al mese paga il 15 % , chi ne prende 5000 deve pagare 15 % , 25% , 50%, 65% , o 70% , aliquota in base alla quale potrebbe tornare a prenderne 1500 e decidere di divanizzarsi e non intraprendere piu’ progetti innovativi , rischiosi e faticosi ?
    .
    Ognuno ha la sua ricetta: la vicina e carissima Svizzera tassa i redditi intorno al 30%

  64. @4 Expo’, effettivamente dovresti leggere i dati ed attenerti ad essi nei tuoi ragionamenti. Riporto testualmente quello che hai concluso dall’articolo del sole 24 ore: 
    “E le decine di migliaia di lavoratori a reddito fisso? Fanno parte di quell’86% della popolazione italiana che paga meno del 38% del totale…”
    “La scuola e la sanità italiane si approvigionano su questi soldi, non sulle aliquote tendenti a zero della maggior parte dei redditi.Se i nostri lavoratori a reddito fisso dovessero contare sulle loro rimesse per curarsi o mandare a scuola i figli , all’ospedale gli darebbero solo un’aspirina !”
    Beh, e’ evidente che manca un pezzo: sicuramente tu saprai 1. Quanti lavoratori dipendenti ci sono nel 13.94% ( i grandi pagatori di tasse ): tu dici pochi o nessuno 2. Quanti lavoratori autonomi ci sono nel resto (le “aliquote tendenti a zero”, evasori inclusi ): tu dici pochi o nessuno.

  65. Beh Expo stavolta forse non hai tutti i torti.
    Bisognerebbe leggere con sospetto i dati del Ministero dell’Economia, considerando che il Ministro dal 2022 è un leghista.
    Come sembra fare il sito di cui tu riesci a leggere solo i titoli, visto che computa un reddito IRPEF 4 volte superiore a quello dichiarato dal Ministero

  66. E’ il popolo che chiede, a gran voce, l’abbassamento delle tasse, anche i dipendenti (in termini di aliquota applicata). A questa generale richiesta, la sinistra cosa propone? L’introduzione della patrimoniale! Cioè una tassa in più! E poi vi stupite se vi prendete solo tranvate elettorali… Non solo sulle tasse, ma su tutti i temi proponete esattamente l’opposto di quello che l’attuale pancia elettorale sta chiedendo… e siete pure stupiti che la gente vi schieni. Ma ancor più incredibile è che, anziché porvi la domanda che magari qualche “erroruccio” strategico lo avete commesso e varrebbe la pana riformulare il programma elettorale da offrire alla prossima elezione, continuate imperterriti! E siete pure stizziti perché sono gli elettori che “non capiscono” la superiorità morale delle vostre idee…

  67. Gli altri non sanno fare di conto , lo sa lui con la preparazione economica di Paperino.
    .
    I dati dei giornali economici sono tutti sbagliati , i numeri veri li hanno Fratojanni e il Manifesto..
    .
    Il Pil dell’Italia e’ peggiorato con il governo Meloni rispetto a quando c’era Conte.
    .
    Gli americani ciclano e ogni  ciclo presidenziale diventano “intelligenti” o “stupidi” , +/-/+
    .
    E che gli vuoi dire ?
    Che vada a parlare di economia con Ilaria Salis…
    .
    🙂
     

  68. “Se non si teova il modo di abbassarle alla luce del sole, la gente reagisce auto riducendosele, ciò evadendo.”
    Partita IVA eh?
    Certo che una destra che non sa far di conto, non sa leggere i dati ufficiali, teorizza il non rispetto delle leggi e si bea di soddisfare il popolo è una destra ben strana…
    Quello che colpisce è la profondità dell’afflato ideologico e l’intelligenza e la lungimiranza delle idee!

  69. E gnente…. 
    .
    🙂
    .
    Nun capisce una fava , e soprattutto non capisce che l’evasione non c’entra , e continua a farsi dei conti autoreferenziali con i numeri che trova nelle palle dell’albero di Natale…
    .
    Al centro sociale ieri sera spacciavano roba cattiva.

  70. Che palle ‘sta disquisizione su chi paga davvero le tasse e in quale % e perché e per come. Anche su questo punto la sinistra NON ha capito niente. La grande pancia elettorale dell’occidente attuale VUOLE MENO TASSE. Se non si teova il modo di abbassarle alla luce del sole, la gente reagisce auto riducendosele, ciò evadendo. La sinistra cosa fa di fronte a questa situazione? Vagheggia più tasse e non meno tasse, as es sistematicamente butta sul tavolo l’ipotesi di una patrimoniale (che tutti sanno che inevitabilmente andrà a colpire la classe media, perché i veri ricchi i soldi non li hanno in Italia e/o li hanno ben schermati da modelli fiscali elusivi, legittimi e quindi inattaccabili). E poi vi stupite perché nessuno vi vota…
     
    Non è Trump che trumpizza il mondo, ma è il mondo (occidentale) che si è destrizzato, ovvero si è trumpizzato, e premia, nella fattispecie, il candidato Trump, così come premia i candidati di destra in Europa. Interessante sarà verificare il risultato elettorale in Germania (febbraio-marzo 2025): vediamo se AdF conferma anche a livello nazionale il 30% preso nelle amministrative e se i socialdemocratici (cioè la sinistra) reggerà l’urto o si sfalderà. Immaginiamo per un momento un ipotetico risultato che renderà impossibile fare il governo senza AdF. Vi sento già strillare in preda ad una crisi isterica: la Germania si è di nuovo nazistizzata, come 100 anni fa! Peccato che sono i cittadini tedeschi che, liberamente e democraticamente, avranno espresso il loro voto. Se i cittadini tedeschi, in libere elezioni, decideranno di esser governati dai nazisti, sarà il frutto di… libere elezioni. Che farete in questo vaso? Pretenderete di annullare le libere e democratiche elezioni solo perché l’esito NON è di VOSTRO gradimento?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.