Il CAI dice no a FinalDisney
di Nando Zanchetta
(già pubblicato il 3 maggio 2018 su https://nandozanchetta.com/2018/05/03/il-cai-dice-no-a-finaldisney/)
Lettura: spessore-weight(1), impegno-effort(1), disimpegno-entertainment(3)
Il CAI di Finale Ligure dice no a FinalDisney, il grande progetto della Disney di trasformare le meravigliose valli finalesi in un enorme parco di divertimenti. Il progetto, sostenuto da arrampicatori e chiodatori locali, prevede la realizzazione di diverse infrastrutture in tutta l’area, con 16 ristoranti, due alberghi, una pista per go-cart, un centro benessere con 4 piscine e due night club.
L’albergo Biancaneve e i 7c Nani, con circa 2000 camere, sarà realizzato sull’attuale sito del Bric Pianarella che sarà raso al suolo (“nobody will never climb again on that fucking, crimpy slabs” così recita il comunicato stampa) e ne supererà l’altezza di ben 150 metri. Sulle torri del castello saranno realizzate 200 vie di arrampicata così da evitare l’apertura di nuovi settori, a salvaguardia dell’ambiente.
A Monte Sordo sarà installato il più grande sistema di montagne russe d’Europa, con passaggi da brivido rasenti alle pareti, e possibilità di lanciarsi alla catena di Hyena. “Tutti potranno prendersi per buona la salita del famoso 8b+” promettono gli organizzatori.
Monte Cucco sarà invece il nuovo hub del wellness verticale: bagni caldi per i polpastrelli sulle tacche di Radical Chich, massaggi deghisanti all’arrivo in catena e clisteri rilassanti al pepe nero dopo ogni run out.
A Rian Cornei sarà realizzata la zona ristoranti: un nuovo concept dedicato ai climber con menu fissi di vario tipo. Il piu’ gettonato? Succo di carota e sedano, focaccina integrale e 20 grammi di germi di grano, per non appesantirsi durante la giornata di arrampicata, a soli 40 euro.
Ha destato invece polemiche l’idea del BikerShoot, il gioco a punti che assegna biglietti premio e altri cadeaux a chi colpisce con palle da golf gli escursionisti in moubtain bike: 100 punti in salita, 300 in discesa. Si tratta della versione outdoor del tiro all’orsetto dei tradizionali luna park. La comunità dei biker protesta: “Vogliamo almeno le palle di gomma piuma”, ci dice un loro rappresentate.
I climber e i chiodatori locali sostengono il progetto, ma il CAI, da sempre incondizionatamente al fianco di chi arrampica, ha questa volta preso le distanze esprimendo contrarietà per l’iniziativa.
Incontriamo il Presidente del CAI di Finale al bar, a FinalBorgo.
– Presidente, perché questa presa di posizione così dura verso questo progetto?
“Non è possibile distruggere in questo modo il patrimonio paesaggistico, naturale, archelogico, culinario, culturale, paesaggistico, letterario, pittorico, teatrale, cinematografico, botanico e paesaggistico di Finale Ligure.”
– Che tipo di soluzioni proponete?
“Per parte nostra sosteniamo iniziative meno impattanti, come il concerto del Coro degli Alpini nei parcheggi sotto le falesie, la proiezione in piazza di Assassinio sull’Eiger, film recente che non tutti hanno visto, la processione della Passio Christi del Venerdì Santo e la lettura di Alpinismo acrobatico di Guido Rey durante le passeggiate sui sentieri. A queste iniziative hanno già dato la loro adesione il Duca d’Aosta e Quintino Sella, compatibilmente con i suoi impegni relativi alla crisi di governo”.
– So che avete lanciato uno slogan per questa vostra campagna…
“Si, abbiamo fatto appello alla fantasia… eccolo: Io credetti, e credo, la lotta col Climber utile come il lavoro, nobile come un’arte, bella come una fede.”
– Qual è la filosofia che guida queste scelte?
“Sosteniamo che queste iniziative sarebbero un fanale nel Finalese finalmente finalizzato e sostenuto per il sostegno dello sviluppo di un turismo verticale e orizzontale, sano e sostenibile dal punto di vista sia paesaggistico che alpinistico-culturale. Sono concetti chiari a tutti”.
E, sorseggiando una coca, conclude “Se vuoi fare i tiri, a Finale non c’è posto: siamo già in troppi.”
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Ma il cai centrale non è già socio al 10 %?!?!?
Con tutte le attività che segue magari non si ricorda di aver sottoscritto le azioni.
Boh,
Mmmmmhh, mi sa che ci sino troppi termini che quelli del CAI non capiscono…