Alla proiezione del suo film autobiografico Tre piccoli passi… tra terra e cielo è intervenuto Derio Olivero, nominato da Papa Francesco vescovo di Pinerolo il 7 luglio 2017.
La serata di Gabarrou a Pinerolo
di Marco Conti
(dal suo profilo fb, 8 novembre 2023)
Due pensieri sulla serata di Patrick Gabarrou del 6 novembre 2023 a Pinerolo (TO). Salone del Ritz al completo, quindi 240 persone a sedere oltre a qualcuno come il sottoscritto seduto in terra: un successo, se così vogliamo definirlo, come non si vedeva da tempo, e soprattutto un successo per un uomo e un alpinista conosciutissimo sì, dagli addetti, ma non certo di “moda” con i tempi che corrono.
Preferisco postare queste due foto ricordo e non le foto un po’ scontate della serata, perché per una incredibile quanto casuale coincidenza, il 6 novembre del 2006, quindi ben 17 anni orsono, nella cornice straordinaria e severa del versante nord del Plan des Aiguilles trascorremmo proprio con Patrick una serata altrettanto meravigliosa, dove invece che scorrere le bellissime immagini di ieri sera ci godemmo assieme a lui quello che solo un tramonto al Plan può regalare…
Il sorriso radioso è sempre lo stesso, solo i capelli un po’ più argentati…
Il Patrick di ieri sera non è stato assolutamente una cosa scontata o banale, o un ripetersi di racconti ed immagini del suo straordinario e forse unico palmares di salite e prime ascensioni al quale ci aveva abituati.
Umberto Valocchi l’ha inquadrato, come giusto e doveroso era fare, ma di fronte a noi ieri sera c’era un mito, un mito di quelli veri in carne ed ossa, non uno di quelli che ci parlano dall’aldilà, ma l’uomo alpinista Gabarrou riuscito a sopravvivere a tutto e a raggiungere quel livello di saggezza che pochi uomini di altissimo livello hanno potuto raccontare. Non solo le oltre 350 vie nuove sparse nel mondo, delle quali 30 escono indipendenti in cima al Monte Bianco: non sono solo queste cifre a renderlo mitico, anche ma non solo questo…
Patrick, con i suoi 72 anni suonati, vissuti da guida alpina con intensità e vigore fuori dal comune, ha ricondotto tutti indistintamente con i piedi per terra, non ha parlato di gradi o difficoltà pur facendoci assaporare e vivere momenti di straordinario impegno fisico e mentale: le sue imprese, anche le ultime, sono storia stampata di grandissimo alpinismo… tuttavia la serata e il film sono planati su valori ben più profondi e importanti che i suoi indiscutibili exploit alpinistici: la ruota della vita, con le sue riflessioni più mistiche, filosofiche e introspettive sull’uomo, sull’uomo che cresce, che matura e invecchia, sulla fede e sulla morte, che non è mai, in assoluto, la giustificazione plausibile a una passione così intrinsecamente pericolosa.
La saggezza del tempo che passa, la famiglia, la condivisione, sempre e comunque, attraverso l’amore, l’amicizia portate all’unisono per realizzare i sogni che ognuno di noi non deve mai mancare di avere assieme al piacere della contemplazione, della natura, del rispetto e del saper donare agli altri…
Che roba Patrick… 17 anni fa a quest’ora eravamo su al Plan des Aiguilles, tu sereno e sorridente a regalare emozioni e fiducia a noi e al tuo cliente; ieri sera, a Pinerolo, con i tuoi occhi luminosi come sempre a regalare emozioni e fiducia a un pubblico di quasi 300 persone.
Grazie Patrick, per la bellissima serata! E grazie ovviamente al Vescovo, al CAI di Pinerolo e al nostro Club Alpino Accademico Italiano, gruppo occidentale.
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Gabarou conosciuto alle ore 23 tra il Maudit e il Tacul si rientrava da una Cretier al Maudit loro da una via aperta da De Benedetti anni 80…ero con V. N..che il proprietario della supercazzola conosce…o conosceva…gran bella persona ottimo ricordo..scambiato con lo stesso il giorno dopo impressioni su vie..assieme all Alberto del Torino…anni..molti diversi dagli attuali…chi era il blog..non fregava niente a nessuno.
Bella persona Patrick Gabarrou, ho visto due sue serate, ho una bella locandina della serata con tanto di autografo. Parecchi anni fa, ad uno dei meeting di arrampicata su cascate a Cogne, abbiamo arrampicato sulla stessa cascata Lillaz Gully , lui era con Giorgio Passino.
Bellissima serata, stupendo e raro personaggio nel mondo dell’alpinismo, che invece di parlare al singolare prima persona “Io ho fatto, io ho scalato, io ho aperto” predilige il plurale “Noi”.
Il dono di aver vissuto come e dove era giusto, e non come altro ed altri vollero.
Patrick Gabarrou è sempre stato credente. Da quel che ho potuto capire, la fede religiosa lo ha sostenuto molto nel cammino della vita.
È ciò che è solo grazie alla fede? Non credo: se non scade nella superstizione, credere in Dio aiuta e conforta, ma non basta. Ci vuole il cuore.
E il nostro cuore si apre grazie alle esperienze di vita? O invece nasciamo cosí?
Oppure si tratta di un fortunato connubio per il quale, nel caso, dobbiamo ringraziare il destino.
Quando l’esperienza apre gli occhi e il cuore.