La via Cotticelli-Zuccatelli

In tempi di lockdown più o meno rigoroso, è bello sognare di aprire o ripetere vie estreme. Questa è certamente una di quelle: e non è neppure un sogno, è pura realtà.

La via Cotticelli-Zuccatelli
di Davide Scaricabarozzi
(pubblicato sul suo profilo facebook il 9 novembre 2020 ore 13.50)

Il napoletano Saverio Cotticelli e il cesenate Giuseppe Zuccatelli: cronaca di un delirio commissariale con piadina all’nduja.

Capite bene che le preoccupazioni vere vanno bel oltre le angosce verso la cosiddetta pandemia generata dalla presunta origine pipistrellesca, pangolinesca, wuanese e in tempi recentissimi mustelide, in quel della Danimarca, che sta impazzando per il pianeta.

Saverio Cotticelli

Quest’ultima è quasi peggio, l’idea di allevare animaletti per buttarne via il contenuto dopo opportuno scuoiamento (pro domo presunta ricerca di indumenti atti a preservarci dal freddo al tempo del global warming) è perversa nonché anacronistica climaticamente parlando, quindi assolutamente contro natura.

Le preoccupazioni vere sono tutte concentrate nella pentola a pressione delle competenze (presunte), nelle cariche abominevolmente distribuite, nei proclami supercazzoleschi, nel pressapochismo fazioso che se ne catafotte sostanzialmente delle ripercussioni che potrebbe avere (e che ha) sul volgo.

E già, checché vi faccia spregio, voi, noi soprattutto io siamo il volgo, gli iloti, la plebe fintamente coinvolta in faccende apparentemente democratiche in sede elettorale.

Franz Kafka e ancor più Gabriel Garcia Marquez, non sarebbero forse mai stati in grado di produrre manco una misera novella che avesse potuto racchiudere l’iperbolico altalenarsi di follia che ha come fil rouge il totale dispregio dell’intero paese e nello specifico di una regione vassalla da sempre, e con le debite collusioni di chi ci vive (ahimè), della ‘ndrangheta.

Quindi il vesuviano generale Cotticelli cade dalla pianta del peperoncino, sorpreso dal fatto che in qualità di Commissario alla Sanità calabrese, si sarebbe dovuto occupare di redigere un protocollo o un piano anti pandemico.
Perbacco davvero avrei dovuto stilarlo io?

Io?
Io, un semplice Commissario alla Sanità di una delle regioni più disastrate del paese, figlio legittimo della nazione madre del clientelismo, della simonia, del nepotismo mi sarei dovuto occupare di questa faccenda cotanto marginale?

Io?
Bene, evidentemente sarebbe stato compito suo ma di piani o protocolli non se ne sono visti, tant’è che di fronte a tale dabbenaggine è stato prontamente sostituito dal piadinaro Zuccatelli, top manager ospedaliero con un CV straordinario degno di un astronauta sovietico prima della caduta della cortina di ferro.

Ma è proprio a questo punto che si scatena una ridda demenziale difficilmente immaginabile con anche col più labile raziocinio.

Non più tardi di ieri 8 novembre AD 2020 salta fuori un video nel quale lo sgradevole Zuccatelli dichiara che la mascherina non serve a un cazzo (cit. testuale) e che per prendere il CoViD-19 è indispensabile limonare per un quarto d’ora.
Lì per lì mi son chiesto: e la fellatio?

Giuseppe Zuccatelli

Oggi invece leggo che il vesuviano Cotticelli teme di essere stato drogato.
Per dissipare ogni ragionevole dubbio si è rivolto al suo medico di fiducia per approfondire questa tematica dai connotati narcotici e psicotropi, poiché non si capacita di questo svarione perpetrato ai danni della Nazione tutta.

La ciliegina su questa torta dal vago retrogusto di stallatico è che il piadinaro Zuccatelli pare sia positivo al tampone, è quindi evidente avrà limonato per più di 15 minuti con qualche poveretta/o alla canna del gas.

Se non fosse che si trattasse di mera realtà tutto questo potrebbe essere una pièce di cabaret surrealistico. Però è tutto vero purtroppo.

La preoccupazione verso il momento contingente esplode sconfinando nello smarrimento personale nei confronti dell’istituzionale.

Chi decide chi debba occupare una carica pubblica?
Chi decide di chi si dovrà occupare della salute pubblica?
Chi decide chi dovrebbe avere la giusta competenza, commitment, rigore e senso della res publica nella sua più schietta accezione del termine?
Domande che non hanno risposta, o meglio le hanno tutte.

Sono tutte le risposte taciute che mi accompagnano da sempre, nelle quali ci sono, incastonate come orribili pietre preziose opache, tutte le nefandezze di una classe dirigente indegna, zotica e tracotante.
Vergognosa……

Amici, siamo soli.

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La via Cotticelli-Zuccatelli ultima modifica: 2020-11-12T04:13:51+01:00 da GognaBlog

9 pensieri su “La via Cotticelli-Zuccatelli”

  1. Affidare la sanità a un carabiniere la dice lunga su come si pensa di affrontare i problemi…
     
    Comunque l’idea di un carabiniere che scrive un piano sanitario è al di la della farsa: sfiora il sublime!

  2. Del resto c’era chi gioiva dopo il terremoto dell’ Aquila. Cosi avrebbe guadagnato sulla tragedia.
    Al mondo c’e gente veramente di merda che non si fa scrupoli.
    Funzionari e imprenditori che straguadagnano ma non gli basta.

  3. “La storia si presenta due volte. La prima come tragedia, la seconda come farsa”. Oso integrare il buon Karl dicendo che la farsa è in realtà altrettanto tragica. Leggetevi anche le intercettazioni delle comunicazioni tra i manager di Autostrade pubblicate in questi giorni sull’applicazione alle autostrade liguri e non solo dell’arte del Tapullo. “I pannelli sono incollati col Vinavil…..” “ I tiranti sono corrosi. Pompaci dentro aria”……..

  4. @Giuseppe
    Ma sai, forse chi ha fatto l’ordinanza temeva che potessero essere assunti dei neri 😉

  5. Intanto in Piemonte, regione dove il Covid galoppa e gli ospedali sono al collasso, soprattutto per carenza cronica di personale sanitario, la giunta regionale ha deciso che no, gli operatori sanitari extracomunitari non possono essere assunti, in totale contrasto con quanto stabilito dalla legge 27/2020.
    https://torino.repubblica.it/cronaca/2020/11/09/news/porta_chiuse_ai_medici_extra-ue_il_piemonte_continua_violare_la_legge_nonostante_l_emergenza_-273711780/
    Chi decide chi si occupa di salute pubblica? Purtroppo noi, al momento in cui esprimiamo un consenso con il voto. Mi piacerebbe che chi ha votato in Piemonte per questa gente, fra cui l’assessore regionale alla sanità che in piena crisi emergenziale se ne è andato in viaggio di nozze, si ponesse delle domande su quanto accade.
     
     

  6. Totò ed Eduardo De Filippo nelle loro memorabili scenette  non sarebbero riusciti a fare di meglio. Complimenti ai nuovi astri nascenti della comicità surreale: Cotticelli e Zuccatelli.
     
    Rimane solo da coniare il nome del duo. Dopo Stanlio e Ollio, dopo Ric e Gian, dopo Cochi e Renato, dopo Gianni e Pinotto, ecco a voi Cot & Zuc.

  7. meglio soli !!  che guidati  da questi personaggi.
    Dov’è lo stato? Dove sono quelli che hanno incaricato questi personaggi di certe responsabilità?
    Ma non  dovrebbero essere quelli che risanano??
    Il governo  ci fa la morale, ci accusa di cattivo comportamento, ci rinchiude.  Poi mette questa gente a ricoprire certi ruoli, a risanare e li paga anche profumatamente….GROTTESCO.
    Complimenti!

  8. Chi decide chi debba occupare una carica pubblica?Chi decide di chi si dovrà occupare della salute pubblica?Chi decide chi dovrebbe avere la giusta competenza, commitment, rigore e senso della res publica nella sua più schietta accezione del termine?Domande che non hanno risposta, o meglio le hanno tutte.
    Sono domande che mi faccio sempre, e purtroppo non ho mai una risposta. O meglio, preferisco fare finta di non sapere la risposta :-/

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