Torna “Sicuri sul Sentiero”, il lodevole appuntamento dedicato alla prevenzione degli incidenti in montagna durante la stagione estiva. Ma ancora una volta si è persa l’occasione di aggiungere un “più“.
Per un “più” in “più”
L’iniziativa
Il Club Alpino Italiano e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico hanno programmato per domani, domenica 16 giugno 2024, in numerose località in Italia, la nuova edizione della giornata nazionale “Sicuri sul Sentiero”. L’obiettivo di questa iniziativa è sensibilizzare i frequentatori della montagna sulla prevenzione degli incidenti più frequenti durante la stagione estiva, promuovendo un giusto equilibrio tra passione e prudenza.
Anche l’edizione 2024 prevede decine di appuntamenti in molte regioni d’Italia: all’inizio dei sentieri, nei pressi delle vie ferrate e nelle falesie saranno allestiti dei punti informativi e proposte delle attività aperte a escursionisti e appassionati. Qui gli interessati potranno ricevere consigli utili per ridurre il rischio di incidenti e assistere a delle dimostrazioni del Soccorso Alpino. L’iniziativa mira a fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per affrontare con maggiore sicurezza le escursioni estive.
(Più) Sicuri sul Sentiero (il più è aggiunto da noi, NdR)
“La sicurezza assoluta in montagna non esiste, ma è fondamentale che l’incolumità sia ricercata attraverso la responsabilità personale. Una corretta informazione è essenziale per accrescere la consapevolezza dei limiti personali e dei pericoli insiti nella frequentazione dell’ambiente montano“, si legge nel comunicato stampa del CAI del 12 giugno 2024.
Quest’affermazione toglie ogni dubbio sul fatto che sia il CAI, sia il CNSAS, sia i responsabili dell’encomiabile iniziativa abbiano le idee ben chiare sul fatto che in montagna non esista la sicurezza al 100%.
Non comprendiamo perciò per quale ragione ancora non si sia provveduto ad aggiungere la parolina “più” al nome dell’iniziativa, come noi sosteniamo da anni.
A nostro parere, la locuzione “Sicuri sul Sentiero” è sviante, figlia di un marketing poco attento a ciò che in effetti si può fornire e di converso assai accondiscendente a ciò che tutti desidererebbero fosse. “Sicuri sul Sentiero” può essere facilmente inteso come una situazione di “sicurezza totale”.
In tempi in cui la comunicazione spesso prevarica i fatti, non è certamente opportuno disinteressarsi di questi aspetti. Anche perché l’ostentata fornitura di “sicurezza totale” può essere interpretata assai duramente da un giudice chiamato a pronunciare sentenze nelle controversie che sono sempre possibili in seguito a incidenti.
Neve sopra i 1800 metri, soprattutto con esposizione a nord: un richiamo alla prudenza
È importante ricordare che quest’anno, in molte aree del nord Italia sopra i 1800 metri – con particolare esposizione ai versanti nord, nord-est e nord-ovest – vi è ancora neve, che può rendere i sentieri e le vie ferrate meno accessibili. Gli escursionisti devono essere preparati ad affrontare questi tratti innevati, equipaggiandosi adeguatamente e avendo consapevolezza dei pericoli aggiuntivi che la neve comporta.
«Nella stagione estiva si concentra la maggioranza degli interventi di soccorso, molti dei quali mettono in evidenza la difficile percezione dei rischi soprattutto da parte di chi ha poca esperienza, anche su terreno facile», spiega il responsabile di “Sicuri sul Sentiero” Elio Guastalli. «Questa stagione primaverile è stata caratterizzata da nevicate anomale, conseguenza della crisi climatica che, senza dubbio, sta alla base di molti incidenti o perlomeno della difficoltà di percepire le condizioni ambientali ad alto rischio. Da sottolineare inoltre l’aumento degli incidenti in alcune discipline come quelle che prevedono l’utilizzo della mountainbike, favorito anche dalla diffusione massiccia della bicicletta a pedalata assistita».
Elenco completo delle località e degli eventi
Contatti
Ufficio stampa Club alpino italiano
Cervelli in Azione – Bologna
+39 366 4912550 | +39 051 8490100
ufficio.stampa@cai.it
www.cai.it
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
Federico Catania – Responsabile Comunicazione del CNSAS
coordinamentostampa@cnsas.it
39 3407839883
Scopri di più da GognaBlog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.
La palla di pongo di crovelliana memoria ha colpito ancora.
Pensando a chi ai tempi ha curato questa iniziativa non mi meraviglia il penoso.risultato. quel più in più era, e purtroppo lo è ancora, troppo difficile da capire.
Buffo che sia stata scelta la foto etnea in cui sono presente anch’io!
In effetti proprio il Cai dovrebbe averlo chiaro questo concetto, ma se pensiamo che durante il delirio covid sono stati fra i primi a chiedere il green pass per le gite…
Fabio ci riporta sempre ai fatti!!
Sfuggire all’insicurezza è insicurezza.
Elio Guastalli… ma che azzo centra la crisi climatica… semplicemente l’anticiclone africano si è spostato piu’ sotto rispetto agli anni passati, un po’ come faceva negli anni 80 inizi 90 dove proprio non lo si vedeva… vi erano piogge da aprile fino a meta’ luglio 15-25 gg di bel tempo garantiti dall’anticiclone delle Azzorre e poi pioggia di nuovo. Niente non c’è niente da fare…dopo 5000 anni di civilta’ si ripete a pappagallo le stronzate della tv e non si ragiona nulla. Ricordo un signore sulla Rozes che mi diceva che ai suoi tempi quando era giovane vi era sempre la neve anche in agosto.
Bene quest’anno ci sara’.
Sul punto della sicurezza…una cara amica un giorno mi disse… “ho fatto x perché così si vado in montagna in sicurezza”…. “come????” pensavo tra me. In montagna NON VI è MAI LA SICUREZZA. Questo concetto che connota gli smidollati senza palle che pensano di usare la montagna come fosse l’ascensore del condominio è totalmente privo di fondamento. La montagna è pericolo, il masso che si stacca dovuto allo scioglimento della neve e del ghiaccio, la scivolata sul ghiaino che ti fa perdere aderenza e finisci sul terrazzino di sotto, etc.
P.s. un caro saluto a Fabio e Marcello che vedo sempre in prima linea.
🙂
Il commento di Bertoncelli è TOP!
‘Ma ancora una volta si è persa l’occasione di aggiungere un “più“.’
Io propongo anche di aggiungere nelle nuove tessere del CAI la scritta: “Ricordati che devi morire”.
Tanto per essere chiari. 😀 😀 😀