Riflessioni di un aspirante corsaro
di Stefano Michelazzi
“Profetizzo l’epoca in cui il nuovo potere utilizzerà le vostre parole libertarie per creare un nuovo potere omologato, per creare una nuova inquisizione, per creare un nuovo conformismo. E i suoi chierici saranno chierici di sinistra (Pier Paolo Pasolini)”.
E ci siamo.
E’ il 1975, quando Pier Paolo Pasolini esprime un concetto tanto lungimirante, quanto solo un intellettuale del suo calibro può profetizzare.
E’ il 2020, quando la sua profezia si concretizza o almeno si palesa e prende forma concreta.
A dire il vero, è un processo lungo 50 anni, quello che porta la società edonistica in cui viviamo a trovare il suo scopo principale, nella glorificazione dei diritti civili a discapito dei diritti sociali.
Ma la “profezia” di Pasolini va letta e compresa nella sua interezza perché, malgrado inizi con quel “Profetizzo” non è la visione di un veggente ma la perfetta conclusione di un intellettuale, probabilmente unico, che in quanto a logica e lungimiranza, non ebbe molti contendenti.
Il 4 novembre 1975 si apre il Congresso del Partito Radicale. Pasolini, invitato, viene ammazzato due giorni prima.
La frase “autonoma” nel suo essere pubblicata, si inserisce proprio nel contesto del discorso preparato per il suo intervento al Congresso, che verrà letto, gelando la platea (https://www.maurizioturco.it/bddb/1975-11-intervento-al-congr.html).
Ecco, per capire al meglio la sua frase quasi ermetica, se non se ne conosce il contesto, si deve leggere quell’intervento che raccoglie nel suo testo tanti altri scritti e interventi pasoliniani sul tema dei diritti civili contrapposti ed anzi, fagocitanti, i diritti sociali e della persona.
Contesta Pasolini, intrinsecamente ai suoi scritti, quello slogan ormai tanto in voga: “la tua libertà finisce dove incomincia la mia”. Lo contesta perché rappresenta la spaccatura sociale, la sospensione delle libertà individuali e il potere di decisione sulle ragioni umane, demandato ai rappresentanti della società, i quali diventano detentori decisionali con potere di definire di volta in volta, il bene e il male.
Ma Pasolini perché contesta i diritti civili che pure sono contemplati dalla nostra Costituzione?
Libertà personale, libertà di domicilio, libertà di segretezza della comunicazione, libertà di circolazione, soggiorno ed espatrio, libertà di riunione, libertà di associazione, libertà religiosa e di coscienza, divieto di colpire con norme fiscali o legislative vessatorie associazioni o istituzioni religiose, libertà di pensiero.
Lo raccontano già i Costituenti il perché: quel diritto alla vita che non viene mai indicato nella Costituzione è considerato intrinseco alla vita umana stessa, bene naturale, intoccabile, inalienabile, patrimonio della cultura umana.
E non lo è ad esempio, la libertà di pensiero? Visto come diritto civile non lo è. Il pensiero non viene garantito che da leggi, le quali possono limitarlo e a tener presente ciò che da due anni accade, la richiesta, anche da parte di quelli che dovrebbero essere rappresentanti del popolo, di non permettere a voci fuori dal coro di esprimere il proprio pensiero, allora si comprende la riflessione pasoliniana.
Ma la si comprende ancora meglio se si pensa a Umberto Eco ed il suo intervento: “Hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli”… promozione dell’inscatolamento dell’espressione e quindi del pensiero dalla quale deriva, perché riservato a pochi eletti.
Non la cultura dei popoli quindi, intrinseca in quel ragionamento complesso che sempre Pasolini fa nel suo: “Il coito, l’aborto, la falsa tolleranza del potere, il conformismo dei progressisti” inserito in Scritti corsari; analisi come detto, complessa, che riporta alla libertà individuale e che realizza il progresso umano ma la definizione di regole che nella loro crescita sempre più limitante, soffocheranno le libertà individuali e lo Stato sociale, trasformando la società umana in società civile.
Una società civile che Antonio Gramsci interpreta come “luogo della lotta per l’egemonia e momento del consenso, in contrapposizione al dominio (Stato)-forza” ovvero la contrapposizione tra dominante e dirigente, laddove il primo è un potere oppressivo e assoluto, l’altro un potere equilibrato il quale deve farsi carico dei diritti fondamentali e non di quelli civili.
Non più persona ma soggetto sottoposto a rispettare le regole, anche se queste lo dovessero tranciare nella sua natura di essere umano. Non più la collettività che si fa carico dei bisogni sociali, quindi, ma la persona o meglio, il soggetto, che deve farsi carico delle esigenze collettive definite al vertice. Mutuo soccorso equivalente a capitolo di spesa da mettere in carico a chi consuma e non a chi esercita un diritto sociale, il quale scompare.
Sei malato? Rappresenti una spesa. Sei disoccupato? Rappresenti una spesa. Quindi, devi adeguarti ad accettare qualsiasi “rimedio” ti venga imposto, per assolvere alla tua condizione di peso.
La pena per chi non accetta, per chi decide di far valere la propria condizione di essere umano e quindi libero di scegliere è quella di continuare a contribuire alle spese senza ottenere sostegno alcuno.
Ecco quindi contratti di lavoro schiavizzanti, ecco quindi misure oppressive come l’obbligo vaccinale e il Green-pass, che l’attuale classe dirigente escogita, al fine di ottenere maggiori introiti economici per una lobby oligarchica ed elitaria, sua padrona.
Una magistratura che ha a disposizione lo strumento del rito abbreviato, dove la (presunta) vittima non ha diritto di parola ma si garantisce ampio spazio al (presunto) colpevole ai fini della sua difesa.
Costi da abbattere a discapito della dignità umana e personale.
Di questi tempi una proposta di legge che si immette perfettamente nel circuito contestato da Pasolini: il ddl Zan… Ma è soggetto di protezionismo la diversità oppure dovrebbe essere culturalmente accettata e anzi, per come la vede il sottoscritto, sintomo di una società evoluta che “se ne serve” al fine di evolvere ancora dal punto di vista umanistico?
Siamo in balia di una classe dirigente, deriva di ciò che a suo tempo si definiva Sinistra.
Un’amministrazione pubblica che nemmeno più ipotizza il bilancio in passivo ma pretende un attivo.
Non più Stato di diritto ma società a scopo di lucro.
Un amministrazione pubblica che nei suoi frazionamenti più minimali, escogita sistemi coercitivi a carico dei cittadini, utilizzando anche sistemi illeciti, pur di dimostrare capacità, che si denota soltanto sulla base del bilancio e non più sulla base dei servizi erogati.
E la nuova inquisizione e il nuovo conformismo, profetizzati da Pasolini, sono serviti.
Dalla strega rappresentata dai no vax, si è passati “serenamente” alle streghe russe. Se non ti adegui, se esprimi pensiero critico, vieni allontanato, isolato alla stregua dei paria.
Una società quindi capace di vedere solo fino a domani. Vive alla giornata, aspettando che “chi per essa”, definisca la prossima tornata.
E non vede più, oggi, il bravo cittadino, quello che si sta palesando in giochi di forza, di poteri economici planetari, come un gioco sul suo futuro. Vede soltanto ciò che gli viene rappresentato giorno per giorno. Passando da una tifoseria a un’altra, in base agli ordini.
Pace… ma qual è il significato di questa parola, tirata fuori dal cilindro a fasi alterne?
Se, è vero che non vi è verità assoluta, oggi la verità relativa ne fa le veci.
Quel connubio tra una filosofia che guardava al benessere della classi minori come scopo sociale, socialista o democratica, la differenza oggi conta poco, e quel prodotto di un ex capitalismo già sotterrato con l’avvento della società tecnologica e globalizzata, definito neo-liberismo, stanno cambiando i connotati alla società planetaria.
Stiamo osservando i margini della costituzione di una civiltà di stampo orwelliano ma spinta all’ennesima potenza, dove pochi eletti costituiti in poteri extra-governanti, si servono dei governi per gestire le loro necessità di arricchimento, identificate nella gestione arbitraria dell’individuo.
Individuo che sempre più diventa fattore numerico, grato della sua condizione, ignaro del suo futuro.
La visione non è certo edificante.
La visione di un pollaio umano, condiviso da poche super-potenze, che in questo momento si stanno ripartendo i terreni d’azione. Pace? Cosa significa pace?
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Alberto – e quelli come te – casomai volessi dare un’occhiata al retrobottega e non limitarti alla vertrina.
https://www.theunconditionalblog.com/pasolini-e-morto-perche-aveva-capito-tutto/
IN TEMA DI AZIONI E REAZIONI BELLICHE E RELATIVI atti di strerminio e tortura, vale l’antico (ma sempre rinnovato con tanto di foto, filmatini , interviste)ragionamento “tu quoque”ovvero “anche tu”per cui una parte rimanda sempre ai misfatti della controparte ,a ritroso nei secoli…nei millenni.La sostanza e’sempre quella:” gestione arbitraria dell’individuo.Individuo che sempre più diventa fattore numerico, grato della sua condizione, ignaro del suo futuro.” Escluso l’individuo o gestore o cricca che stann in cima alla piramide? Non sempre …tempo al tempo.Esempio Berija, ma ce ne sono altri.
https://it.rbth.com/storia/82983-cinque-fatti-da-sapere
Lettura interessante:https://www.einaudi.it/catalogo-libri/storia/storia-contemporanea/il-corpo-del-nemico-ucciso-giovanni-de-luna-9788806178598/
Scommettiamo che qualcuno ha acquistato od acquista rubli in calo, sperando in un rimbalzo o azioni di ditte armiere?
Ci sei andato piano.
Sei stato leggero e anche gentile.
Della sinistra vediamo il culo. Il suo dietro-front è stato completato da un pezzo.
La svendita dei suoi principi è stata voluta per stare in sella al progresso.
Non è un caso che qualcuno dei dem di casa si “senta filoamericano dalla nascita”, lo dica e lo scriva e nessuno dei sodali sobbalzi.
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Ci sono persone che vedono il tessuto del mondo. A volte raccontano le loro visioni e tutti applaudono, poi tornano a casa e votano Pd.