Trasformiamo l’emergenza in opportunità

Trasformiamo l’emergenza in opportunità
(proposte AIGAE per un rilancio del Turismo Ambientale e Sostenibile)

L’AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), che raccoglie la maggior parte delle GAE italiane, propone alcune riflessioni sul comparto del Turismo Ambientale alla luce dell’emergenza CoViD-19, che ha visto nuove e inaspettate problematiche affiancarsi ad altre già esistenti, e ha proposto alcuni spunti di discussione.

Il Turismo Ambientale porta con sé alcuni benefit decisamente rilevanti: favorisce la lotta allo spopolamento delle aree rurali; favorisce la salvaguardia dell’ambiente naturale e delle tradizioni locali; interessa un target aggiuntivo a quello del turismo tradizionale, spesso disposto a spendere per un’offerta professionale di alta qualità; può sfruttare infrastrutture già esistenti, al limite riadattate, e non necessità di nuovi grandi investimenti; favorisce la nascita di nuova piccola imprenditoria e nuove professioni.

Alla luce di questi punti, formula alcune proposte che riguarderebbero auspicabilmente tutto il mondo dell’Outdoor, quindi non solo GAE ma anche Guide Alpine, AMM, Guide Vulcanologiche, Guide Equestri, Guide di Cicloturismo e altri soggetti, in maniera da favorire ora e in futuro questo particolare comparto del turismo.

1. sostegno diretto e agevolazioni fiscali per gli operatori del Turismo Ambientale in questa stagione che si preannuncia come estremamente complicata;

2. superamento delle attuali incongruità legislative per quanto riguarda la figura della GAE;

3. istituzione di “buoni vacanza” nel Turismo Ambientale sotto forma di prestazioni di guide outdoor, pacchetti di viaggio di Turismo Ambientale, soggiorni in strutture del Turismo Ambientale;

4. esenzione IVA per le prestazioni professionali delle Guide Outdoor e detraibilità delle spese sostenute per la Guida;

5. esenzione IVA per i soggiorni in alloggi del Turismo Ambientale e detraibilità delle spese sostenute per l’alloggio;

6. esenzione IVA e detraibilità delle spese per quanto riguarda viaggi e pacchetti del Turismo Ambientale;

7. istituzione di “buoni attività” a beneficio delle scuole per attività, visite e viaggi d’istruzione sui temi dell’Educazione Ambientale;

8. all’interno della normativa per il welfare aziendale, facilitazioni per le aziende che investano fondi erogati in welfare aziendale in attività del Turismo Aziendale;

9. altri progetti, alcuni dei quali riportati nella versione integrale del documento.

La versione integrale del documento diffuso da AIGAE attraverso i canali istituzionali è leggibile qui (dieci pagine). Nel documento viene anche proposto come si potrebbero individuare univocamente i diversi operatori di Turismo Ambientale, così da evitare pratiche di “green washing” da parte di altri soggetti fino ad oggi estranei a questo mondo per poter accedere alle agevolazioni.

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Trasformiamo l’emergenza in opportunità ultima modifica: 2020-05-04T05:49:00+02:00 da GognaBlog

11 pensieri su “Trasformiamo l’emergenza in opportunità”

  1. Buongiorno.
    Sono Alberto Borello, guida alpina e maestro di sci a Bardonecchia.Premetto che la mia presenza sui social è molto rara, e, quelle poche volte che ciò si verifica, avviene sempre a titolo personale e non in rappresentanza o per conto delle categorie professionali a cui appartengo.
    Tengo, anche, a precisare che non voglio fomentare alcuna polemica sul contenuto del messaggio dell’AIGAE, ma semplicemente portare a conoscenza il mio personale punto di vista su come e in quale contesto questo si inserisce.
    Prima di tutto mi piacerebbe inquadrare questa pandemia rispetto a quelle del passato prossimo e remoto che hanno portato peste, sifilide, vaiolo, asiatica, ebola, HIV, ecc.. 
    Rispetto al passato, nella pandemia odierna, si inseriscono alcuni fattori nuovi, tra ii quali, a titolo di esempio, il cambiamento climatico, la gestione del territorio e, tra molti altri, anche le situazioni di molte categorie professionali e il loro riordino legislativo, come si legge, appunto nel comunicato AIGAE.
    Sembra che la pandemia abbia la capacità di focalizzare l’attenzione generale sui vari problemi come se questi si fossero materializzati, magicamente, dopo l’inizio del contagio.
    Ho sentito parlare negli innumerevoli dibattiti televisivi e webinar, che seguo a causa degli “arresti domiciliari” che hanno impedito (giustamente) il mio lavoro che altrimenti mi porterebbe all’aria aperta, in quelle montagne che tanto sono al centro dell’attenzione oggi, di nuove frontiere del turismo montano, di ripopolamento delle terre alte, di revisione dell’inquadramento legislativo di molte categorie di lavoratori autonomi e tant’altro.
    Così, da più parti, si parla di una nuova partenza e su questa linea è anche il comunicato AIGAE, nei cui contenuti non mi interessa entrare, per lo meno, in questa sede, per cui vorrei soffermarmi ad analizzare il concetto di “trasformare l’emergenza in opportunità”.
    Non credo ci sia niente di più drammatico che vendere una tragedia per un’opportunità.
    Sembra che la pandemia abbia scoperchiato il vaso di Pandora, abbia portato alla ribalta problemi prima sconosciuti.
    E dico sembra perché questi problemi erano già presenti e ben conosciuti, prima di questo drammatico evento, ma la maggioranza delle persone faceva finta, per convenienza, di non vedere.
    Faccio un semplice esempio di valenza generale: le fotografie satellitari mostrano una Pianura Padana decisamente più limpida e particolarmente sgombra dalla cappa che normalmente la ricopre.
    Cosa significa questo?
    Che, nonostante i riscaldamenti ancora accesi, il blocco delle attività produttive, la grande diminuzione del traffico commerciale e il fermo, quasi totale, di quello privato hanno ridotto considerevolmente l’inquinamento.
    Allora dobbiamo ringraziare la pandemia che, evidenziando questa situazione, che per altro tutti conoscono bene per i controversi blocchi alla circolazione, dovuti allo sforamento dei limiti minimi di qualità dell’aria, ben antecedenti alla diffusione del contagio, ci dà l’opportunità di parlarne visto che in lockdown, parafrasando la canzone “L’anno che verrà” di Lucio Dalla “… a quelli che non hanno niente da (dire) fare del tempo ne rimane…”.
    E cosa è stato fatto a parte il dibattere “blocchi alla circolazione si o no”, che sembrano quello odierno lockdown si o lockdown no!
    E poi cosa succederà?
    Niente, tutto tornerà, lentamente, alla “normalità”, la tanto decantata opportunità svanirà, assorbita, appunto, dalla ritrovata “normalità”, e resterà solo il ricordo di una grave tragedia.
    Spero di sbagliarmi sul futuro, ma, nel frattempo, evitiamo di vendere una tragedia come un’opportunità e impariamo a limitare, per quanto possibile, i problemi e, nel caso che se ne presentino, a risolverli senza aspettare il prossimo evento catastrofico.
    Grazie per l’attenzione e buona salute a tutti.
    Alberto Borello.

  2. avviso. nel lecchese è un DELIRIO di ordinanze comunali che vietano soprattutto ai non residenti di arrivare in auto per fare escursioni. dopo il precedente della fase 1 non ci liberiamo più…-
     
     

  3. Quando sento parlare di “opportunità” penso sempre a qualcosa per una persona o un gruppo ristretto.
    Se poi vengono proposte difronte a una emergenza, allora mi preoccupo per tutta la società.
     
    Chissà, magari sono vecchio e non capisco più le modernità.

  4. Devo riconoscere che ho visto solo l’aspetto positivo e ancor piu’ necessario di lavorare sul territorio. dalla terra. Evidentemente non ho visto in profondità l’aspetto relativo alle esenzioni fiscali, al rispetto dei diritti dei lavoratori, della concorrenza sleale ecc. concordo con Carlo Crovella.
    Alcuni esempi dell’unico modo con cui riesco a mantenere il legame col territorio che mi manca pur vivendo a meno di 600 km da Verona e dal mio mitico Lago di Garda.   Gianni Hochkofler La civilisation de l’olivier au Lac de Garde https://www.persee.fr/doc/globe_0398 Scariati Renato, Hochkofler Gianni La réinvention du paysage italien : flânerie dans l’Apennin et l’Italie mineure, presentato al Festival de Géographie de Saint Dié des Vosges nel 2012 https://archive-ouverte.unige.ch/unige:23388Gianni Hochkofler Le paysage des saveurs du riy Vialone Nano, à la lisière des rivières Tione et Tartaro 3412_1998_https://www.persee.fr/doc/globe_0398-3412_2016_num_156_1_7397_138_1_1391  Hochkofler Gianni,Scariati Renato  Editorial: Italie, paysage et identité. https://www.persee.fr/doc/globe_0398-3412_2016_num_156_1_7392  In questo articolo, il mio caro amico Renato, geografo italiano di Ginevra esprime bene i suoi sentimenti di figlio di emigranti Sali e Tabacchi . Voxages et paxsages biographiques en Italie https://www.persee.fr/doc/globe_0398-3412_2016_num_156_1_7394
     

     

    Présenté à
     
    Festival International de Géographie. Saint-Dié-des-Vosges (France) – 11-14 octobre 2012

     

     
     

     
     

     
     
     –

  5. E’ fondato il suggerimento di leggere per intero il documento, cosa che a questo punto mi riservo di fare appena smaltito il carico di lavoro della mattinata (sembrerà strano, ma penso sia il caso di molti lettori). Non esito a credere che il documento principale contenga quanto da voi segnalato, ma allora la domanda è: il post pubblicato è come il biglietto da visita della vostra idea. Tale post avrebbe generato un impatto molto più positivo sui lettori se fosse stato incentrato come, a titolo di esempio, il commento 5. Nel post, invece, la prima impressione che resta ai lettori è il “solito” piagnisteo all’italiana in termini di assistenzialismo. Personalmente io eviterei di incentrare la vostra presentazione iniziale sulle richieste di sgravi fiscali e, pur sintetizzando, focalizzerei l’attenzione degli interlocutori esclusivamente sui temi del commento 5. In ogni caso, confermo che l’iniziativa ha una valenza che merita il sostegno, dipende poi da come sarà perseguita. Buona giornata a tutti!

  6. Paolo Gallese, Carlo Crivella e altri: se avrete la pazienza e la voglia di leggere l’intero documento ci troverete esattamente quello che voi indicate: approccio sistemico, coinvolgimento di tutte le categorie, proposte anche per le scuole ecc. ecc. 

  7. Come Presidente nazionale AIGAE non posso che ringraziare anche stavolta Alessandro Gogna per l’attenzione e la disponibilità al confronto e al dibattito.Consiglio la lettura integrale del documento che è complesso e articolato, come deve essere un vero contributo politico che chieda misure specifiche.Al di là degli incentivi fiscali necessari per ogni categoria colpita dal blocco totale dell’attività, dove chiediamo che riguardi tutta la filiera del turismo ambientale e non solo le Guide Ambientali Escursionistiche, ci sono diverse proposte di rilancio per le Guide Outdoor. Termine con cui abbiamo voluto indicare oltre a noi anche tutti i colleghi di altre categorie professionali parallele come Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna. Del rapporto con l’associazionismo soprattutto in relazione ai cammini, degli agriturismi e delle strutture ricettive. Dei tour operator specializzati nel turismo escursionistico e ambientale.Con il potenziamento del ruolo dei Parchi e delle aree protette, per un grande piano di  educazione ambientale e viaggi di istruzione in Italia che abbiano le caratteristiche di pacchetti di Turismo Ambientale (con relativa totale detraibilità totale alle famiglie per le restanti spese).
    Necessario inoltre mettere a sistema una serie di azioni correlate:– campagne promozionali mirate;– sviluppo e manutenzione di reti sentieristiche;– potenziamento delle risorse economiche e umane a disposizione di Parchi e Aree Protette;– finanziamento di centri visita, punti informativi, calendari di attività divulgative da svolgersi avvalendosi delle Guide Outdoor;– Rilancio della Cartografia Escursionistica e tematica nazionale, avvalendosi anche dell’esperienza e della conoscenza del tema e del territorio delle Guide Outdoor;– Rilancio in Italia della Certificazione Europea Eco-label.Resto a disposizione per il confronto e per raccogliere ulteriori utili contributi.

  8. In Verdeacqua, la nostra cooperativa, siamo quasi tutti AIGAE. Concordo con entrambi i commenti e studieremo anche noi la proposta. Ma confesso di essere poco ottimista. In sè, questo documento è un esempio di come molte categorie cercheranno di salvare sé stesse in un sottobosco di frammentazione delle professioni. Un piccolo vaso di Pandora. 

  9. La mia impressione si allinea con il commento 2. Il principio di base è molto interessante e quindi va incoraggiato, ma deve essere svolto in un contesto imprenditoriale, anche attraverso la stipula di convenzioni (per es con il mondo delle scuole statali, vedi commento 1). Limitarsi a richiedere esenzioni e agevolazioni fiscali ricorda l’attività di quelle location turistiche che appartengono al mondo religioso (es: no IMU per strutture religiose che però svolgono ricettività turistica. Trattasi di situazione non corretta: un B&B privato è soggetto fiscale a tutti gli effetti).  Le richieste fiscali elencate non hanno fondamento giuridico né ideologico.  A mio modesto parere, occorre percorrere altre strade (sensibilizzazione dell’opinione pubblica, convenzioni con le scuole, attività promozionale capillare, pacchetti famiglia, ecc ecc ecc).

  10. Bisognerà leggere il documento integrale, perché questa sintesi è una litania di richieste di sconti o vantaggi fiscali. Capisco che la categoria non sia beneficiaria di grandi aiuti statali, ma in questo modo segue l’andazzo generale. Fra l’altro mi parrebbe forse più fattivo rivolgere certe richieste alle Regioni.

  11. Ho insegnato geografia per trent’anni negli I.T.C. e I.P.A.C.L.E. a Verona. Le sole scuole medie superiori in cui la geografia aveva un peso, ora è praticamente scomparsa, davvero una  disgrazia per il nostro straordinario paese. Effettuavo, con le seconde, due uscite nel territorio, dalla motagna alla collina veronese. Un territorio particolarmente ricco per una lezione partecipativa de visu. Quindi appoggio pienamente il vostro documento per la ripartenza economica collettiva dalla ricchezza del territorio. Quando posso, spero presto, giro per l’Italia il cui straordinario patrimonioc apprezzo ancora di piu   da quando vivo all’estero. Parlo in modo decrescentemente buono cinque lingue, senza contare evidentemente l’italiano e el dialeto veronese. Tra questo quell’inglese basico che utilizzo quando mi serve.
    Penso che dovreste anche pensare ad utilizzare nei vostri comunicati e documenti delle parole in italiano in luogo di benefit, outdoor, target, welfare
    Quando le avrete trovate, avrete fatto un ottimo lavoro di disinquinamento linguistico.
    Tanti auguri di buona fortuna nel percorrere i nostri, unici al mondo, Sentieri di Civiltà.
    Gianni Hochkofler, veronese a Ginevra
     
     
    benefit, outdoor target  welfare
     

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