Bel tempo nel uicchend.
Quindi ce tocca.
Ce tocca toccare con mano la misura del proprio disfacimento, invecchiamento, ingrassamento e ancora disfacimento.
E anche rincoglionimento… perché delle tre vie su cui ho messo le mani nel weekend manco una l’ho fatta giusta.
Il tempo congiura contro di me… porco mondo.
Venerdì sera sua eccellenza bel figone figlia maggiore mi comunica telefonicamente che viene a scalare.
Bene.
Quindi ce tocca.
Ce tocca toccare con mano la misura del proprio disfacimento, invecchiamento, ingrassamento e ancora disfacimento.
E anche rincoglionimento… perché delle tre vie su cui ho messo le mani nel weekend manco una l’ho fatta giusta.
Il tempo congiura contro di me… porco mondo.
Venerdì sera sua eccellenza bel figone figlia maggiore mi comunica telefonicamente che viene a scalare.
Bene.
Non ho grandi idee ma leggo sulla mail un messaggio di Re.De che è rimasto senza soci… io immagino non so perché in Val Malenco.
Allora mi informo sulla Val Malenco stessa e decido di andarci… anche se in origine ero orientato per Agaro.
Altra pausa generata da atarassia.
Come caxxo si chiama quella cosa per versare la minestra?
Altra pausa generata da atarassia.
Come caxxo si chiama quella cosa per versare la minestra?
Max “Grundal” Demichela, Marco “Rel” Lanzavecchia e Roberto Bonelli (qualche anno fa in Sbarua)

Allora…
Allora andiamo per fare una via che si chiama Dallas o qualcosa di simile.
O forse Houston sto casso mi pare.
Dappertutto tempo bellissimo ma giunti a Campo Moro freddo becco e nuvole che passano.
Ma che gulo!
Vabbè… siam qui.
Punto a capo.
Il mestolo… si chiama.
Camminiamo sulla stradina… vedo spit su per rampetta di roccia talcosa come da descrizione del primo tiro.
Allora è questo.
Dopo il primo tiro sono previsti quattro diri di 5c fino alla cengia.
Il terzo tiro sarà anche 5c ma lo trovo estremissimo.
E’ pure bagnato ma sempre estremissimo è.
I due tiri pari (2° e 4°) li fa Gio e sono pedalabilissimi.
Mah.
Poi siamo alla cengia.
Tiro di 6b.
Ovvio che lo cippo… anzi provo pure a farlo usando uno staffino ma manco con lo staffino riesco a uscire.
Pork.
E mi faccio un sacco male al ginocchio cercando di usare lo staffino.
Alla fine riprovo in libera andando un po’ a destra e con qualche cigolamento tremoloso passo.
Dopo ancora facilissimo fino in cima.
Marco “Rel” Lanzavecchia a Monte Cimo (Brentino), via GIRL, 2a lunghezza

Si dovrebbe scendere per il sentiero ma non mi ricordo da che parte.
Il mestolo sì… quello mi è tornato in mente.
Arrivati alla base vado a vedere l’attacco di una via chiodatissima più a sinistra che dopo la cengia passa molto vicina: magari va bene per la piccola.
Trovo l’attacco giusto di Houston.
Fantastico.
Torniamo verso l’auto… non particolarmente soddisfatti.
Minestra, pentola, mestolo.
Usciti dalla galleria vedo gli spit di una via negli strapiombi… su roccia rossa bellissima.
Ullallà!
Si vede uno spit altissimo con un cordino bianco ma sotto niente.
Strano.
Costeggiamo ancora la parete scendendo per un ghiaione di serpentino oleoso e troviamo una linea di spit… anche se il primo è altino.
Usciti dalla galleria vedo gli spit di una via negli strapiombi… su roccia rossa bellissima.
Ullallà!
Si vede uno spit altissimo con un cordino bianco ma sotto niente.
Strano.
Costeggiamo ancora la parete scendendo per un ghiaione di serpentino oleoso e troviamo una linea di spit… anche se il primo è altino.
Primo tiro bellissimo e faticoso.
A me sembra una consonante ma poi scopro che mi sbaglio ed è solo una vocale.
Poi traverso a destra.
All’inizio mi incasino perchè cerco di traversare troppo alto ma poi con un po’ di esitazioni trovo la soluzione di un paio di passaggi rognosi.
Non proprio azzerabile: vedo Rampik che se la ride.
Altro tiro in traverso.
All’inizio non si vede niente ma subito dietro il pezzetto di tolla c’è.
Rampik ghigna.
Dopo bellissimo, più facile e più protetto fino a profondo nicchione.
Adesso si torna a sinistra e dopo due spit strapiombo molto (molto) pronunciato con manette molto (molto) grandi.
Sosta con due spit vecchiotti e moschettone.
A me sembra una consonante ma poi scopro che mi sbaglio ed è solo una vocale.
Poi traverso a destra.
All’inizio mi incasino perchè cerco di traversare troppo alto ma poi con un po’ di esitazioni trovo la soluzione di un paio di passaggi rognosi.
Non proprio azzerabile: vedo Rampik che se la ride.
Altro tiro in traverso.
All’inizio non si vede niente ma subito dietro il pezzetto di tolla c’è.
Rampik ghigna.
Dopo bellissimo, più facile e più protetto fino a profondo nicchione.
Adesso si torna a sinistra e dopo due spit strapiombo molto (molto) pronunciato con manette molto (molto) grandi.
Sosta con due spit vecchiotti e moschettone.
Penso possa essere problematico scendere da questa sosta (abbiamo una sola corda) e rientro in moulinette alla nicchia.
Gio fa anche lei il tiro in moulinette ed io nel frattempo scopro che invece di superare lo strapiombo avrei dovuto continuare a traversare a sinistra fino ad una sosta.
Oramai scendiamo e con 30 metri giusti arriviamo sulla stradina.
Una via bellissima: scopriamo che si chiama Spirale ed è data 6a+.
Davvero bellissima.
Gio fa anche lei il tiro in moulinette ed io nel frattempo scopro che invece di superare lo strapiombo avrei dovuto continuare a traversare a sinistra fino ad una sosta.
Oramai scendiamo e con 30 metri giusti arriviamo sulla stradina.
Una via bellissima: scopriamo che si chiama Spirale ed è data 6a+.
Davvero bellissima.
Ieri Bio Pfeiler con Matteo che non è voluto andare in Presolana per non camminare… e ha camminato non poco lo stesso.
Neanche banale ed il posto bellissimo.
Ovviamente usciamo per un’altra via più a sinistra… ma arriviamo lo stesso.
Che scottata di sole!
Neanche banale ed il posto bellissimo.
Ovviamente usciamo per un’altra via più a sinistra… ma arriviamo lo stesso.
Che scottata di sole!
Giovanna “Giò” Moltoni
Weekend arrampicatorio
ultima modifica: 2014-12-17T07:30:18+01:00
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SE c’è un secondo veloce è la signora Moltoni. E quando arriva in sosta on pochi istanti gira le corde, sistema la sosta e è pronta per farti partire. Io che oramai son vecchio delle volte le dico di metterci un po’ di più… che almeno ciappo fiato… 😉
A proposito di Giovanna, mi è venuto in mente un aneddoto divertente. Un paio di anni fa Marco Butch mi aveva invitato a fare una serata ai Resinelli. Prima di iniziare stava arrivando un po’ di gente e Giovanna, che io non conoscevo se non per aver scambiato qualche messaggio su internet, mi si avvicinò salutandomi affettuosamente. Io immaginai che fosse lei, perchè avevo visto qualche foto, poi inutile negare la nostra curiosità maschile :). Marco era lì a fianco a me e quando lei si allontanò mi chiese: beh? Chi è lei? Io risposi giocandoci un po’: ma che te ne frega, è una mia ammiratrice! Per una volta che ne ho una e tu no… Ma Marco incalzò: ma scala? Si, risposi, so che fa vie lunghe… Ma che grado più o meno? Immagino sul 6a, 6b, forse qualcosa di più… Marco fece quella faccia che faceva di solito, tra il furbo ed il divertente, ci stava pensando… e sapevo che domenica sarebbe stato libero e cercava un socio… Così gli dissi: secondo me se glielo proponi, di venire con te da qualche parte, viene di sicuro! Dai, non fare il timido! restò pensieroso un minuto forse, mi stavo divertendo come un matto… Poi disse… “no, meglio di no, le donne mi fan perdere troppo tempo, io voglio scalare, scalare, mica aspettare alle soste!”
Ciao Marco bello e divertente il tuo racconto, in effetti avevo capito che avessi arrampicato con Giò e avevo già pronto un commento sul fatto che arrampicare con il piumino esprime una buona capacità economica :))
Un salutone Giorgio
La compagna di week end non è Giovanna Moltoni ma la sua omonima figlia mia. Ma Spirale è così bella che ci sono tornato due o tre altre volte di cui una con la Giovanna Moltoni, la “regina dei traversi”… 😉