Un patrimonio comune invidiabile per cui vale la pena darsi attivamente da fare. Gli organizzatori: “questa nuova sfida aveva come obiettivo principale la sensibilizzazione su alcuni temi vitali per le Alpi Apuane, quali la tutela dell’ambiente montano, l’informazione e la promozione-valorizzazione di modelli economici alternativi alla devastazione ecosistemica. Grazie all’aiuto e all’intervento di alcuni storici attivisti apuani – tra cui Elia Pegollo, Franca Leverotti e Alberto Grossi – non solo vogliamo riaccendere i riflettori su uno scempio ambientale di portata mondiale attuato tramite l’insostenibile asportazione di tonnellate e tonnellate di suolo da dentro e fuori un Geoparco Unesco, ma proveremo ad infondere nelle nuove generazioni quel sentimento di giustizia ambientale del quale molte e molti militanti fanno una ragione di vita“.
Alpi Apuane: al Passo Sella è scontro tra manifestanti
(pubblicato su lanazione.it il 4 luglio 2021)
A Stazzema tensioni tra ambientalisti e imprenditori del marmo: iniziative opposte per il futuro delle montagne e l’economia del lapideoVersilia, 5 luglio 2021 – Le Apuane e le cave. Un binomio che esiste in pratica da sempre. Ora è diventato anche terreno di scontro. Da una parte gli ambientalisti, dall’altra gli imprenditori e i lavoratori del marmo. Uno scontro legittimo sul piano politico e… verbale, meno su quello… fisico. Ieri i due fronti sono venuti a contatto, sul versante versiliese.
Era in programma una vera e propria festa dell’ambientalismo apuano con l’iniziativa ’Bandiere apuane al vento’ organizzzata da ben 31 associazioni sotto la guida della neonata Apuane libere (www.apuanelibere.org). Trenta gruppi organizzati (dalle varie associazioni, NdR) hanno raggiunto contemporaneamente (alle ore 12) altrettante cime, le principali delle Apuane, dando vita nonostante la pioggia, a piccoli flash-mob su ogni vetta (tra le cime c’erano Pisanino, Cavallo, Tambura, Pania della Croce, Grondilice, Contrario, Pizzo d’Uccello, Sumbra, Sagro e Sella, NdR).
Spiega Gianluca Briccolani, presidente dei volontari di Apuane Libere: “I piccoli – ma mai realizzati prima – flash mob che si sono tenuti su ogni vetta, hanno lo scopo di far capire che il territorio è vastissimo e che un singolo essere umano può far ben poco, ma che tanti possono fare molto: verranno perciò realizzati tanti filmati che saranno successivamente rimontati in un unico video che cercherà di testimoniare al mondo che solo con l’impegno di tutte e tutti per le Alpi Apuane potrà esserci un futuro migliore rispetto a quello prospettato dalle attuali amministrazioni“.
L’obiettivo della festa era quello di sensibilizzare su alcuni temi vitali per le Apuane, tra cui fermare quello che loro definiscono uno «scempio», vale a dire l’estrazione selvaggia (lo scempio è davvero tale, e solo chi è in qualche modo sostenitore degli interessi dei grandi proprietari di cave può pensarla diversamente, NdR). Al Passo Sella i manifestanti hanno srotolato uno striscione di 170 metri quadrati con su scritto ’Liberiamo le Alpi Apuane’. Testimonial della giornata, l’atleta paralimpico Andrea Lanfri. Ma gli ambientalisti non erano soli sui monti. E’ stata organizzata, infatti, in territorio versiliese, una contromanifestazione di imprenditori e lavoratori del settore lapideo a cui ha aderito anche il deputato Umberto Buratti. E non tutto è filato liscio, come a Massa e a Carrara.
«A Stazzema c’è stato subito qualche problema – racconta lo stesso Briccolani – ma sul Corchia un gruppo di contromanifestanti ci ha impedito di salire sul Belvedere. Il fatto più grave è accaduto al Passo Sella dove abbiamo incontrato circa 70 persone che ci hanno fatto ritardare di un’ora il programma facendo volare il mio cellulare con cui stavo facendo una diretta social. Nonostante tutto abbiamo srotolato il nostro striscione di 170 metri quadrati. Sembrava tutto finito lì e invece nella via di ritorno siamo stati fermati da due pick-up. C’è stato un diverbio con queste persone e uno di noi è stato anche spintonato. Credo che questo sia un comportamento che vada denunciato. Non possono vietare il libero pensiero. Anche a loro ho detto che andremo avanti nella nostra battaglia pacifica. Mi dispiace anche di non aver visto le forze dell’ordine da nessuna parte nonostante fossero state allertate. Teniamo conto che alla nostra manifestazione hanno partecipato le famiglie».
I partecipanti hanno dato vita anche alla seconda edizione del Clean Mountain Party, impegnandosi a raccogliere immondizia, plastica e ferro, che troveranno lungo il loro percorso di salita per le vie normali di ogni cima, differenziandola per lo smaltimento consapevole. Un’altra novità di questa edizione è stata l’inserimento della figura del testimonial di tutta la giornata dell’ambientalismo apuano: Andrea Lanfri, l’atleta disabile nato alle pendici delle Apuane, che vuole diventare il primo atleta paraolimpico al mondo a conquistare tutte le vette più alte dei 7 continenti e fra queste a salire anche l’Everest.
“Andrea Lanfri – spiega ancora Briccolani – dato che vuole diventare il primo atleta paraolimpico al mondo a conquistare tutte le vette più alte dei 7 continenti e fra queste a salire anche l’Everest, incarna a pieno lo spirito della nostra organizzazione di volontariato, la quale, lanciando il cuore oltre l’ostacolo, si prefigge la difficile missione di liberare le Alpi Apuane dal giogo distruttivo che le sta letteralmente sbriciolando. Guiderà lui la cordata al Monte Cavallo“.
Ancora Briccolani:”Dopo la passata edizione svolta a Foce a Giovo, quest’ abbiamo voluto esprimere la nostra vicinanza alle popolazioni di Stazzema e di Vagli, le quali, grazie a scellerate politiche economico-ambientali portate avanti dai rispettivi amministratori, si vedono polverizzare le bellissime vallate natie anno. Abbiamo portato camminatori ed escursionisti a vedere con i propri occhi cosa sta accadendo nelle valli di Arnetola e di Arni, dove avide giunte comunali stanno riaprendo siti estrattivi chiusi da decenni ed ormai quasi completamente rinaturalizzati: probabilmente nella mai abbandonata delittuosa idea, di creare un traforo stradale proprio sotto Passo Sella“.
9
https://www.voceapuana.com/attualita/2021/07/23/la-bandiera-nocav-di-apuane-libere-sventola-sulla-cima-del-monte-bianco/44964/
🥳
Il dio denaro sempre comanda.
e siamo allo scontro. Non è la prima volta che avviene, già accaduto in anni passati.
Ma non poteva che riaccadere, anche perchè, qualcuno, non si accontenta.
Vuole tutto!!
Che brutto destino per queste montagne essere fatte di marmo. La roccia che le ha rese così belle , le ha anche condannate a morte.
Se non sbaglio sembra che piu’che estrarre blocchi enormi e senza difetti per emulatori di Michelangelo, Canova & co , serva il brecciolino di marmo per neutralizzazione carbonatica industriale degli acidi…ovvero come si e’scaduti in basso…e polverino per altri impieghi. Come per parecchie cave,la concessione frutta poco all’ ente Pubblico che la concede.Il solito metodo capitalistico di appropriamento beni comuni. Se invece la gestione diretta delle attivita estrattive e gli utili fossero di enti pubblici ‘, si parlerebbe di economia sovietica .Neppure lagestione del Gratta-e-vinci e’diretta
https://www.focus.it/ambiente/ecologia/il-business-del-marmo-che-divora-le-montagne-cosi-scompaiono-le-alpi-apuane-video. Accadde decenni fa fa per i colli Euganei -Padova, invia di distruzione per ricavare minerale per cemento e brecciolino per le strade.Poi venne bloccato da legge parlamentare quando i parlamentari erano veraci e ruspanti e rispondenti ad elettorato locale, non piazzati da un capataz di partito o movimiento…ed i giornalisti non copiaincollatori
https://battagliatermestoria.altervista.org/la-legge-che-ha-salvato-i-colli/2/?doing_wp_cron=1625806891.5926630496978759765625