@climbingprn è l’account Instagram (inaugurato nel 2016) che in qualche modo riprende (con mezzi ben superiori e scegliendo un veicolo al di là di ogni confronto) la vecchia idea di GognaBlog delle “Climbing girls” e dei “Climbing chaps”. L’assonanza che il nome in inglese suggerisce non deve trarre in inganno, anzi. Il concetto che era alla base di Climbing Girls, la bellezza e la grazia femminili, sono qui ripresi e associati all’idea che sottostava ai Climbing chaps, curiosità e una punta di machismo. Aggiungete la bellezza delle fotografie, le ambientazioni più disparate e avrete una panoramica di arrampicata e di alpinismo davvero giovani e attuali.
Abbiamo scelto per voi dodici delle immagini pubblicate fino al 6 dicembre 2022.
Climbingprn – 06
ultima modifica: 2022-12-17T05:29:00+01:00
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24 pensieri su “Climbingprn – 06”
Grandi panchine , grandi zaini ; invenzioni per fermare un istante di vita in uno scatto…
Trovo che la foto più bella, scanzonata, divertente e ironica sia quella di Hana con il supersacco…ne farei un poster!
Abitudini. Piacere delle cose annullato, morto, ucciso.
Ricordo che nel quartiere dove vivevo con i miei genitori da giovane tutto era scandito dalle abitudini. Trovavi parcheggio solo in certe ore mentre era impossibile che accadesse in altre. E tutti vivevano in relazione a ciò, tutti i giorni. Tutti.
Anche qui ci si infiamma in settimana per scemare negli impeti durante il week end, quando si sta correndo dietro a briciole di libertà che finiscono ogni lunedì mattina.
È normale, diranno in molti, ma sa tanto di morte, aggiungo.
Il nome non è il massimo, sono d’accordo. Ti ringrazio se troverai il tempo di leggere, i contenuti del blog sono meglio del nome. E le lotte sono concrete. Buone feste!
Foca Monaca. Se ne riparla l’anno prossimo. Alpinismo Molotov? Io ho visto molotov incendiarsi come comete di fuoco sulle quadrelle di porfido di Via Fatebenefratelli davanti alla Questura di Milano ….e ora tutti questi momenti andranno persi, come sogni erotico alpinistici sulle pareti di climbingporn…..è tempo di depurarsi dalla rete.
Pasini, leggi quella cosa di Alpinismo Molotov che ti ho segnalato nell’altra discussione. Mi interessa sapere cosa ne pensi. Sul serio
Foca Monaca, più Monaca che Foca pare, come dice Crovella, e mi scuso se è poco farsi scavalcare su certe tematiche “sensibili”😀 Ci sono poche certezze nella vita e pure nelle società liquide. Una di queste è che il carro di buoi ne esce sempre perdente, sotto qualunque bandiera o insegna. Con qualche variante,anche se meno diffusa ma ormai ampiamente sdoganata. Giustamente valorizzata iconograficamente ed ecumenicamente da Gogna, non solo da oggi peraltro, alpinista e arrampicatore da sempre aperto ai nuovi mattini. Buone Feste a todos.
Che tra l’altro il sito Climbing Porn è una di quelle cose ultra politically correct, vendono le magliette con la scritta “eat – sleep – climb” stampata con inchiostro veganfriendly. Brr
@8 foca monaca. Mamma mia che bacchettone che sei. Stristissimo.
Primo anche se mi facessi seghe (come dici tu), che rilievo ha? Soprattutto a te che te ne frega? Pensa per te…
Secondo ma tu sai cos’è la goliardia? forse non hai mai frequentato società sportive, di sport con un’anima machista (specie nei decenni passati), come canottaggio, scherma, atletica. Lì si respira una bella e sana aria di allegria goliardica. Ti sei perso un bel pezzo di vita.
In Piemonte esisteva uno strumento musicale, di origine medievale, che si chiama Giga. Era molto richiesto nelle feste popolari perché la Giga porta sempre allegria, spensieratezza, entusiamso.
Per cui, in ambienti sportivi che hop frequentato nel corso degli anni, è detto molto diffuso: “Viva la Giga! Che Dio la benediga!”
Meglio rotolarsi di questa allegria che tormentarsi rancorosamente come dai idea di vivere tu. Procurati una bella Giga e vedrai che starai allegro! >molto meglio di cose dai idea di vivere adesso…
Prn sta per -porn (suffisso, not suitable for “relax visivo”). come prl sta per “pirla” (geniale fabio nel dare una definizione sintetica di tale Dillon, che non si sa per quale motivo Alessandro Gogna abbia messo in rassegna: boh?)
“Altra cosa: forse lo sai, ma l’uso del suffisso -porn, nel caso dell’account instagram da cui Gogna prende le foto, non ha niente a che fare con la pornografia.”
Fatto sta che il nome riportato dal GognaBlog è climbingprn e tu l’hai chiamato climbing porn.
… … …
Insomma, uno si presenta qui, bello bello, a parlare di porn e poi non pensa che io possa ironizzare? Ma andiamo! È come passare il pallone a Lionel Messi in area di rigore e poi pretendere che costui non tiri in rete…
Ti perdono solo perché sei nuovo del forum. 😉😉😉
Dillon è proprio un climbingprl
Grazie AG per aver deragliato i commentatori dal Sasso di Bosconero ad un argomento molto ma molto più entusiasmante. La Alpi dell’800 non ci erano riuscite.
Comunque, al di là di ogni altra considerazione, sono immagini bellissime che esaltano soprattutto il fascino della montagna e della disciplina dell’arrampicata.
Bertoncelli: Dillon mi ha fatto andare di traverso la colazione. A te è piaciuto? Buon per te! Converrai però con me che c’è una bella differenza tra l’esibizionismo di Dillon e l’atto di postare, dentro un preciso contesto (proprio account social o account amico) una propria foto in bikini, da parte di una ragazza che, magari, anche lei era in cerca di consenso, ma credo non il tipo di consenso caciarone che le riserva un accolita di buontemponi, in un contesto che è completamente fuori dal suo controllo. Questo era la famosa foca monaca, per come la vedo io: una ragazza come tante, con un profilo pubblico in instagram: non una modella di professione, neanche climber professionista. Attenzione: posso sbagliarmi, per carità. E se io e te fossimo al bar, farei gli stessi commenti che fai tu e grasse risate. Lo stesso se fossimo in un gruppo di whatsapp. Ma non pubblicamente. Spero di essermi spiegato. L’altra cosa triste è quando un sessantenne scrive: “Io adoro il politically s-correct (esse privativa), Mi piace dare un’occhiata a cose come il calendario Pirelli, per cui un momento di relax visivo non lo vedo male. Tra l’altro la tipa avviluppata nella corda mi ricorda una dominatrice sado-maso”. In quel caso mi viene da dire che il relax visivo dalle mie parti lo chiamiamo farsi seghe. Altra cosa: forse lo sai, ma l’uso del suffisso -porn, nel caso dell’account instagram da cui Gogna prende le foto, non ha niente a che fare con la pornografia. Qui trovi una spiegazione:https://viaggi.corriere.it/eventi/instagram-le-nuvole-e-la-tendenza-cloudporn/ E infine, per chi fosse in cerca di relax visivo, segnalo:https://stonenudes.com/prints
Bertoncelli: Dillon mi ha fatto andare di traverso la colazione. A te è piaciuto? Buon per te!
Converrai però con me che c’è una bella differenza tra l’esibizionismo di Dillon e l’atto di postare, dentro un preciso contesto (proprio account social o account amico) una propria foto in bikini, da parte di una ragazza che, magari, anche lei era in cerca di consenso, ma credo non il tipo di consenso caciarone che le riserva un accolita di buontemponi, in un contesto che è completamente fuori dal suo controllo. Questo era la famosa foca monaca, per come la vedo io: una ragazza come tante, con un profilo pubblico in instagram: non una modella di professione, neanche climber professionista. Attenzione: posso sbagliarmi, per carità. E se io e te fossimo al bar, farei gli stessi commenti che fai tu e grasse risate. Lo stesso se fossimo in un gruppo di whatsapp. Ma non pubblicamente. Spero di essermi spiegato.
L’altra cosa triste è quando un sessantenne scrive: “Io adoro il politically s-correct (esse privativa), Mi piace dare un’occhiata a cose come il calendario Pirelli, per cui un momento di relax visivo non lo vedo male. Tra l’altro la tipa avviluppata nella corda mi ricorda una dominatrice sado-maso”. In quel caso mi viene da dire che il relax visivo dalle mie parti lo chiamiamo farsi seghe.
Comunque, si chiama climbingprn. Non climbing porn.
Lapsus freudiano? 😉😉😉
Le foto sono tutte di altissima definizione il che permette di cogliere bene i dettagli della roccia ( sono laureato in scienze geologiche anche se non ho mai praticato). Che belle arenarie oltre a dei bei corpi nella loro essenza narcisitica. Mi chiedo se uno degli stimoli che spingono a porre i limiti sempre piu in alto non ci sia anche il narcisismo. Inoltre la bellezza dei muscoli nell’atto sportivo di altissimo livello mette in rilievo la bellezza del rilievo paesaggistico delle Blue Mountains.
“Va bene, resto, ma giuro, al primo commento stupido sotto al climbing porn di oggi, scateno l’inferno. “
… … …
Cara foca monaca, che te ne pare del bel Dillon? È il tuo tipo? 😂😂😂
Forse, timido e riservato e pudico com’è, avremmo dovuto domandargli il permesso di pubblicare la sua foto? 😂😂😂
Grazie Crovella per la precisazione, ma me questi post non piacciono. Non mi piacevano le climbing girls per ovvi motivi di opportunita’ nell’evidenziare seminudita’ femminili , non mi piace il machismo tutto bicipiti di certe altre fotografie tutte uguali , e non trovo le fotografie particolarmente belle, tranne casi rari. Certo immagino che avere fotografie di livello copyright free e’ impresa ardua e quindi capisco, ma sono post e foto mediamente ‘economici’.
Chi storce il naso su questa tipologia di post, gridando allo scandalo perché “non politically correct”, deve prendere atto che:
1) La tradizione del Blog sul tema affonda in tempi remoti (con le serir Climbing Girls e Climbing chaps), per cui non è una novità “recente”. Nessuno ha mai avuto da ridire. vuol dire che, quanto meno, ci andavano bene o per alcuni lettori erano addirittura post “graditi”
2) Nell’introduzione odierna la Redazione ri-sottolinea l’impostazione:
“I concetti che erano alla base di Climbing Girls, la bellezza e la grazia femminili, sono qui ripresi e associati all’idea che sottostava ai Climbing chaps, curiosità e una punta di machismo.”
Concordo in pieno con Marcello.
Spettacolare la penultima foto.
Grandi panchine , grandi zaini ; invenzioni per fermare un istante di vita in uno scatto…
Trovo che la foto più bella, scanzonata, divertente e ironica sia quella di Hana con il supersacco…ne farei un poster!
Abitudini. Piacere delle cose annullato, morto, ucciso.
Ricordo che nel quartiere dove vivevo con i miei genitori da giovane tutto era scandito dalle abitudini. Trovavi parcheggio solo in certe ore mentre era impossibile che accadesse in altre. E tutti vivevano in relazione a ciò, tutti i giorni. Tutti.
Anche qui ci si infiamma in settimana per scemare negli impeti durante il week end, quando si sta correndo dietro a briciole di libertà che finiscono ogni lunedì mattina.
È normale, diranno in molti, ma sa tanto di morte, aggiungo.
Il nome non è il massimo, sono d’accordo. Ti ringrazio se troverai il tempo di leggere, i contenuti del blog sono meglio del nome. E le lotte sono concrete. Buone feste!
Foca Monaca. Se ne riparla l’anno prossimo. Alpinismo Molotov? Io ho visto molotov incendiarsi come comete di fuoco sulle quadrelle di porfido di Via Fatebenefratelli davanti alla Questura di Milano ….e ora tutti questi momenti andranno persi, come sogni erotico alpinistici sulle pareti di climbingporn…..è tempo di depurarsi dalla rete.
Pasini, leggi quella cosa di Alpinismo Molotov che ti ho segnalato nell’altra discussione. Mi interessa sapere cosa ne pensi. Sul serio
Foca Monaca, più Monaca che Foca pare, come dice Crovella, e mi scuso se è poco farsi scavalcare su certe tematiche “sensibili”😀 Ci sono poche certezze nella vita e pure nelle società liquide. Una di queste è che il carro di buoi ne esce sempre perdente, sotto qualunque bandiera o insegna. Con qualche variante,anche se meno diffusa ma ormai ampiamente sdoganata. Giustamente valorizzata iconograficamente ed ecumenicamente da Gogna, non solo da oggi peraltro, alpinista e arrampicatore da sempre aperto ai nuovi mattini. Buone Feste a todos.
Il dibattito si fa sempre più interessante. Mi è venuto in mente questo:
https://youtu.be/dLjqQoEsiuY
Che tra l’altro il sito Climbing Porn è una di quelle cose ultra politically correct, vendono le magliette con la scritta “eat – sleep – climb” stampata con inchiostro vegan friendly. Brr
@8 foca monaca. Mamma mia che bacchettone che sei. Stristissimo.
Primo anche se mi facessi seghe (come dici tu), che rilievo ha? Soprattutto a te che te ne frega? Pensa per te…
Secondo ma tu sai cos’è la goliardia? forse non hai mai frequentato società sportive, di sport con un’anima machista (specie nei decenni passati), come canottaggio, scherma, atletica. Lì si respira una bella e sana aria di allegria goliardica. Ti sei perso un bel pezzo di vita.
In Piemonte esisteva uno strumento musicale, di origine medievale, che si chiama Giga. Era molto richiesto nelle feste popolari perché la Giga porta sempre allegria, spensieratezza, entusiamso.
Per cui, in ambienti sportivi che hop frequentato nel corso degli anni, è detto molto diffuso: “Viva la Giga! Che Dio la benediga!”
Meglio rotolarsi di questa allegria che tormentarsi rancorosamente come dai idea di vivere tu. Procurati una bella Giga e vedrai che starai allegro! >molto meglio di cose dai idea di vivere adesso…
Bertoncelli, l’account si chiama Climbing Porn (@climbingprn) >> https://www.instagram.com/climbingprn
Prn sta per -porn (suffisso, not suitable for “relax visivo”). come prl sta per “pirla” (geniale fabio nel dare una definizione sintetica di tale Dillon, che non si sa per quale motivo Alessandro Gogna abbia messo in rassegna: boh?)
“Altra cosa: forse lo sai, ma l’uso del suffisso -porn, nel caso dell’account instagram da cui Gogna prende le foto, non ha niente a che fare con la pornografia.”
Fatto sta che il nome riportato dal GognaBlog è climbingprn e tu l’hai chiamato climbing porn.
… … …
Insomma, uno si presenta qui, bello bello, a parlare di porn e poi non pensa che io possa ironizzare? Ma andiamo! È come passare il pallone a Lionel Messi in area di rigore e poi pretendere che costui non tiri in rete…
Ti perdono solo perché sei nuovo del forum. 😉😉😉
Dillon è proprio un climbingprl
Grazie AG per aver deragliato i commentatori dal Sasso di Bosconero ad un argomento molto ma molto più entusiasmante. La Alpi dell’800 non ci erano riuscite.
Comunque, al di là di ogni altra considerazione, sono immagini bellissime che esaltano soprattutto il fascino della montagna e della disciplina dell’arrampicata.
Bertoncelli: Dillon mi ha fatto andare di traverso la colazione. A te è piaciuto? Buon per te! Converrai però con me che c’è una bella differenza tra l’esibizionismo di Dillon e l’atto di postare, dentro un preciso contesto (proprio account social o account amico) una propria foto in bikini, da parte di una ragazza che, magari, anche lei era in cerca di consenso, ma credo non il tipo di consenso caciarone che le riserva un accolita di buontemponi, in un contesto che è completamente fuori dal suo controllo. Questo era la famosa foca monaca, per come la vedo io: una ragazza come tante, con un profilo pubblico in instagram: non una modella di professione, neanche climber professionista. Attenzione: posso sbagliarmi, per carità. E se io e te fossimo al bar, farei gli stessi commenti che fai tu e grasse risate. Lo stesso se fossimo in un gruppo di whatsapp. Ma non pubblicamente. Spero di essermi spiegato. L’altra cosa triste è quando un sessantenne scrive: “Io adoro il politically s-correct (esse privativa), Mi piace dare un’occhiata a cose come il calendario Pirelli, per cui un momento di relax visivo non lo vedo male. Tra l’altro la tipa avviluppata nella corda mi ricorda una dominatrice sado-maso”. In quel caso mi viene da dire che il relax visivo dalle mie parti lo chiamiamo farsi seghe. Altra cosa: forse lo sai, ma l’uso del suffisso -porn, nel caso dell’account instagram da cui Gogna prende le foto, non ha niente a che fare con la pornografia. Qui trovi una spiegazione:https://viaggi.corriere.it/eventi/instagram-le-nuvole-e-la-tendenza-cloudporn/ E infine, per chi fosse in cerca di relax visivo, segnalo:https://stonenudes.com/prints
Bertoncelli: Dillon mi ha fatto andare di traverso la colazione. A te è piaciuto? Buon per te!
Converrai però con me che c’è una bella differenza tra l’esibizionismo di Dillon e l’atto di postare, dentro un preciso contesto (proprio account social o account amico) una propria foto in bikini, da parte di una ragazza che, magari, anche lei era in cerca di consenso, ma credo non il tipo di consenso caciarone che le riserva un accolita di buontemponi, in un contesto che è completamente fuori dal suo controllo. Questo era la famosa foca monaca, per come la vedo io: una ragazza come tante, con un profilo pubblico in instagram: non una modella di professione, neanche climber professionista. Attenzione: posso sbagliarmi, per carità. E se io e te fossimo al bar, farei gli stessi commenti che fai tu e grasse risate. Lo stesso se fossimo in un gruppo di whatsapp. Ma non pubblicamente. Spero di essermi spiegato.
L’altra cosa triste è quando un sessantenne scrive: “Io adoro il politically s-correct (esse privativa), Mi piace dare un’occhiata a cose come il calendario Pirelli, per cui un momento di relax visivo non lo vedo male. Tra l’altro la tipa avviluppata nella corda mi ricorda una dominatrice sado-maso”. In quel caso mi viene da dire che il relax visivo dalle mie parti lo chiamiamo farsi seghe.
Altra cosa: forse lo sai, ma l’uso del suffisso -porn, nel caso dell’account instagram da cui Gogna prende le foto, non ha niente a che fare con la pornografia. Qui trovi una spiegazione:
https://viaggi.corriere.it/eventi/instagram-le-nuvole-e-la-tendenza-cloudporn/
E infine, per chi fosse in cerca di relax visivo, segnalo:
https://stonenudes.com/prints
Comunque, si chiama climbingprn. Non climbing porn.
Lapsus freudiano? 😉😉😉
Le foto sono tutte di altissima definizione il che permette di cogliere bene i dettagli della roccia ( sono laureato in scienze geologiche anche se non ho mai praticato). Che belle arenarie oltre a dei bei corpi nella loro essenza narcisitica. Mi chiedo se uno degli stimoli che spingono a porre i limiti sempre piu in alto non ci sia anche il narcisismo. Inoltre la bellezza dei muscoli nell’atto sportivo di altissimo livello mette in rilievo la bellezza del rilievo paesaggistico delle Blue Mountains.
“Va bene, resto, ma giuro, al primo commento stupido sotto al climbing porn di oggi, scateno l’inferno. “
… … …
Cara foca monaca, che te ne pare del bel Dillon? È il tuo tipo? 😂😂😂
Forse, timido e riservato e pudico com’è, avremmo dovuto domandargli il permesso di pubblicare la sua foto? 😂😂😂
Grazie Crovella per la precisazione, ma me questi post non piacciono. Non mi piacevano le climbing girls per ovvi motivi di opportunita’ nell’evidenziare seminudita’ femminili , non mi piace il machismo tutto bicipiti di certe altre fotografie tutte uguali , e non trovo le fotografie particolarmente belle, tranne casi rari. Certo immagino che avere fotografie di livello copyright free e’ impresa ardua e quindi capisco, ma sono post e foto mediamente ‘economici’.
Chi storce il naso su questa tipologia di post, gridando allo scandalo perché “non politically correct”, deve prendere atto che:
1) La tradizione del Blog sul tema affonda in tempi remoti (con le serir Climbing Girls e Climbing chaps), per cui non è una novità “recente”. Nessuno ha mai avuto da ridire. vuol dire che, quanto meno, ci andavano bene o per alcuni lettori erano addirittura post “graditi”
2) Nell’introduzione odierna la Redazione ri-sottolinea l’impostazione:
“I concetti che erano alla base di Climbing Girls, la bellezza e la grazia femminili, sono qui ripresi e associati all’idea che sottostava ai Climbing chaps, curiosità e una punta di machismo.”
Concordo in pieno con Marcello.
Spettacolare la penultima foto.
Più brutti di Dillon è dura.