Il 5 febbraio 2025 appare sulla Gazzetta di Parma la “celebrazione” della pista di bob di Cortina, definita niente meno che “l’opera italiana del secolo” e come “la più bella opera architettonica del secolo realizzata in Italia”.
Per onestà di giudizio, la Gazzetta di Parma non è solita assumere posizioni antiambientaliste. L’articolo sulla pista di bob si spiega con il fatto che il titolare della Pizzarotti, l’impresa esecutrice dell’opera, fa parte del Consiglio di amministrazione della Gazzetta di Parma…
La più bella opera italiana del secolo
a cura della Redazione della Gazzetta di Parma
La pista che ospiterà le gare di bob, slittino e skeleton alle Olimpiadi di Milano-Cortina? «Diventerà la più bella opera ingegneristica e architettonica italiana del secolo». Parola di Fabio Massimo Saldini, commissario di Governo e amministratore delegato di Simico, la società che si occupa di realizzare impianti e infrastrutture necessarie allo svolgimento dei Giochi. Che ora esalta lo Sliding Centre di Cortina d’Ampezzo, ossia la pista che sta costruendo l’impresa parmigiana Pizzarotti.

Con un investimento complessivo di 3,4 miliardi di euro per 94 opere, 44 sportive e 50 di trasporto, le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina «offriranno un sicuro volano di crescita, non solo in termini economici». È la convinzione di Saldini a un anno dall’accensione del braciere olimpico, i ritardi e le complicazioni del passato sono alle spalle: «Con uno staff giovane, competente e motivato, presidiando direttamente e costantemente tutte le venues di gara, abbiamo recuperato, accelerando decisamente sulla tabella di marcia», sostiene Saldini, che allontana le preoccupazioni per il completamento dei lavori.
«Siamo operativi sette giorni la settimana – sottolinea – Non c’è tempo per preoccuparsi, ma solo di pensare a trovare soluzioni efficaci, veloci e puntuali alle diverse necessità che si presentano quotidianamente». E per quanto riguarda la pista che ospiterà le gare di bob, slittino e skeleton «il dialogo con il CIO, federazioni internazionali e Fondazione Milano-Cortina è quotidiano. A inizio marzo si procederà con le prime prove di ghiacciatura ed è confermata per il 24-30 marzo il periodo dedicato alla pre-omologazione».
Nessun problema neppure per la Stelvio di Bormio, la pista che ospiterà le gare maschili di sci. «In vista della Coppa del Mondo abbiamo completato i lavori di allargamento e messa in sicurezza con un finanziamento di circa 11 milioni di euro, ottenendo l’omologazione della Federazione internazionale Sci – spiega l’ad di Simico allontanando le polemiche relative alla sua sicurezza – Si è provveduto all’installazione di reti di tipo A e B alternate secondo le disposizioni della federazione internazionale».
Al termine di questa stagione sciistica, inoltre, «proseguiremo con l’upgrade dell’impianto di cronometraggio, fibra e illuminazione. Ed è in corso la Conferenza dei Servizi per l’impianto di innevamento, dal valore di oltre 20 milioni di euro, che potrà produrre neve in loco, in 48-100 ore, al servizio delle piste e delle relative gare».
Si continua dunque a lavorare «bene e senza sosta», sottolinea Saldini, convinto che non si creeranno cattedrali nel deserto. «Stiamo parlando di opere già in utilizzo, di impianti sportivi esistenti, rinnovati secondo i più attuali standard tecnologici, di sostenibilità ambientale e accessibilità universale – osserva – Le opere stradali, invece, sono attese da anni dai territori e miglioreranno la mobilità, garantendo la sicurezza di tutti i cittadini. Toccherà poi alle istituzioni proseguire positivamente nella gestione degli investimenti promossi grazie ai Giochi».
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Simico: «Sabotaggio alla pista da bob di Cortina, staccato un tubo di refrigerazione».
Il fatto è accaduto nelle prime ore notturne del 21 febbraio 2025 nel cantiere dello Sliding centre. Matteo Salvini: «Fatto grave e inquietante». Luca Zaia: «Si faccia piena chiarezza sull’episodio». Il sindaco: «Terrorismo».
Un sabotaggio o un incidente fortuito? Non c’è ancora una risposta chiara – a quanto si apprende – per quello che è successo.
Gli investigatori sono al lavoro, così come anche gli addetti della ditta, per accertare la causa di quanto accaduto.
C’è un tubo di refrigerazione che si è staccato ed è finito in mezzo alla strada. La base dove era appoggiato era ghiacciata.
Occorre capire se qualcuno ha esercitato pressione sul tubo per farlo staccare oppure è scivolato autonomamente. Il comitato che si occupa delle infrastrutture della prossima Olimpiade invernale ha presentato denuncia.
Sabotaggio alla pista di bob
di Alessandro Michielli
(pubblicato su Corriere delle Alpi il 21 febbraio 2025)
Sabotaggio nel corso della notte alla pista di bob, skeleton e slittino di Cortina d’Ampezzo.
Un tubo di refrigerazione e’ stato staccato e ritrovato in mezzo alla strada, bloccando la circolazione stradale e creando notevoli disagi ai lavori del cantiere dei Giochi olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026, anche in vista del sopralluogo del CIO previsto lunedì 24 febbraio 2025.
Il fatto è stato denunciato alle autorità di competenza dal Commissario di Governo Fabio Saldini. «Un atto irrispettoso che mette in difficoltà chi lavora giorno e notte», ha detto Saldini.
Sul caso si è espresso anche il ministero delle Infrastrutture e Trasporti: «Quanto successo a Cortina, dove ignoti hanno sabotato la pista da bob, è inquietante e grave. Chi cerca di danneggiare le Olimpiadi fa un danno all’Italia davanti a tutto il mondo. Come per i delinquenti che assaltano il cantiere dell’Alta Velocità Torino-Lione, anche a Cortina sappiano che non la avranno vinta. Lo Stato non si fa intimidire», si legge in una nota del Mit.
E sottolinea sempre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: «Quanto accaduto sulla pista da bob di Cortina è un gesto vile e irresponsabile. Chi vuole sabotare le Olimpiadi del 2026 colpisce non solo l’impegno di tanti lavoratori ma anche il Paese davanti a tutto il mondo. Non ci faremo intimidire. All’odio e al livore dei signori del ‘no’ rispondiamo con l’Italia dei Sì: avanti con le opere, senza sosta e senza paura».
Il ministro dello sport Andrea Abodi: «Il sabotaggio avvenuto questa notte alla pista da bob, skeleton e slittino, che si sta ultimando a Cortina d’Ampezzo, è un atto vile e irrispettoso nei confronti di chi sta lavorando con competenza, determinazione e passione, ma è, soprattutto, un gesto criminale commesso da soggetti che pensavano di determinare un danno all’Italia, perché le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresentano una grande opportunità che porrà la nostra Nazione al centro del mondo. È bene che si sappia che la Società Infrastrutture Milano Cortina – sotto il coordinamento del Mit – e le ditte che stanno lavorando nel cantiere stanno già riparando il grave danno procurato, grazie alle donne e agli uomini che giorno e notte si prodigano per rispettare l’impegno assunto di realizzare nei tempi previsti una delle piste più moderne e sostenibili al mondo. A loro va tutta la nostra riconoscenza. Mi auguro che i responsabili siano individuati a stretto giro, perché un atto così grave non sia solo stigmatizzato, ma anche punito, auspicando un ulteriore innalzamento del livello di controllo dell’area di cantiere».
«Le opere olimpiche sono un patrimonio comune della nostra comunità, simbolo di sport, rispetto e lealtà. Atti di sabotaggio come quello avvenuto sul cantiere della pista di bob di Cortina non sono solo un gesto vandalico, ma un affronto agli sforzi di chi con impegno sta lavorando per portare a termine un’infrastruttura che darà lustro al Veneto e all’intero Paese»: a parlare è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, «Danneggiare le opere olimpiche – prosegue Zaia – significa mancare di rispetto non solo agli operai e ai tecnici che ogni giorno si dedicano a quest’opera, ma anche agli atleti e alle comunità che vedono nelle Olimpiadi un’occasione di crescita, orgoglio e sviluppo. Cortina e le Dolomiti meritano di essere raccontate al mondo per la loro bellezza e la loro capacità di ospitare eventi di livello internazionale, non per atti di inciviltà». Il governatore invita alla massima attenzione e chiede che i cantieri olimpici siano adeguatamente tutelati: «Confido nel lavoro delle forze dell’ordine, che ringrazio sin d’ora, affinché si faccia piena chiarezza su questo episodio» conclude Zaia.
«Ancora una volta ci troviamo a condannare un gesto grave, pesante e pericoloso che dimostra per l’ennesima occasione come chi non ha argomenti sappia usare solo la forza e la vendetta come arma. La violenza dei “no-tutto” però non vincerà: le Olimpiadi di Milano Cortina sono lontane ormai meno di un anno e saranno l’occasione per mostrare ancora una volta al mondo territori, bellezze e capacità dell’Italia». A intervenire è il senatore bellunese di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare. Che sottolinea: «Quella sarà la nazione su cui si poseranno tutti gli occhi: quella degli sportivi, delle capacità imprenditoriali e dei lavoratori, delle bellezze naturali e turistiche; invece, quella di chi sceglie di ostacolare il lavoro altrui, di danneggiare opere costruite con fatica, non troverà spazio, ma da noi non avrà nemmeno giustificazione o perdono».
E dice la senatrice veneta Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del Gruppo Lega a Palazzo Madama : «Un gesto grave e inaccettabile. Il sabotaggio della pista da bob a Cortina rappresenta un attacco diretto non solo a un’infrastruttura strategica per i Giochi Olimpici Invernali del 2026, ma anche allo sviluppo e al progresso del nostro Paese. Se qualcuno pensa di fermare i lavori con atti intimidatori, si sbaglia di grosso. Le Olimpiadi sono un’occasione storica per l’Italia e la realizzazione delle opere necessarie andrà avanti senza esitazioni. Non cederemo a chi vuole fermare il futuro con la paura e il vandalismo».
Per il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi si è trattato di «un atto vile, ingiustificato, ignobile di puro terrorismo contro non solo l’Italia ma le Olimpiadi. Ci vogliono far tardare i lavori ma non possono riuscirci, spero che trovino i colpevoli il prima possibile e che vengano puniti come meritano. Nessun ritardo per il cantiere comunque: il tubo era accatastato e non ancora messo in opera come mi hanno detto i tecnici, quindi solo un gesto insensato che però porterà a maggiori controlli di sicurezza e anche di videosorveglianza».
La senatrice della Lega, Erika Stefani: «Gravissimo e intollerabile il sabotaggio della pista da bob a Cortina. Se i ‘signori del no’, come avvenuto per la Tav e altre opere, pensano di bloccare il progresso in questo modo, inaugurando una stagione di terrore, si sbagliano. I responsabili pagheranno e la Lega, con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, andrà avanti con i cantieri verso il futuro».
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/14/cortina-costi-milionari-nuova-pista-da-bob-olimpiadi-2026-news/7909435/
Qualche soldino qua e là
Ma di tutti quelli che scrivono qua… Sta vivendo adesso a Cortina d’ Ampezzo come sto io da dicembre… O parla con qualcuno delle 12 famiglie delle Regoles… Altrimenti non capisco perché se parla tanto d’ un posto Senza visitarlo conoscerlo e/o parlare con la gente… Comunque sappiate che qua fra un anno il mondo parlata di Cortina d’ Ampezzo ed invece in Italia soltanto se continuara a chiacchierare pensando ai film di Jerry Calà o Massimo Boldi… Ahimè… Venite prima a vedere con i propri 👓 e dopo fatevi una vera opinione al meno per costruire una perpectiva a futuro per il bel paese..
21 febbraio 2025, un pesante tubo dell’impianto di refrigerazione della pista di bob viene trovato a poca distanza da dove era stato depositato, un altro tubo è leggermente forato. Si è gridato al sabotaggio (ministri, deputati, senatori al governo, organi di informazione), il sindaco di Cortina addirittura ha chiamato in causa il terrorismo. Non è facile inserirsi in un cantiere tanto sorvegliato, ovunque telecamere attive, non è facile spostare un simile tubo lungo e pesante e porlo di traverso alla strada senza che nessuno veda, senza aver udito rumori. In assenza di qualunque minima prova, in base a supposizioni e senza attendere le indagini del caso, si è cercato di individuare il colpevole in chi si è sempre battuto in maniera trasparente e pacifica contro la realizzazione di una pista insostenibile sotto il profilo ambientale e sociale.
Una sola osservazione da parte di Mountain Wilderness. Ieri è avvenuto un sopralluogo del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) nel cantiere. Nonostante quanto affermato dal sindaco di Cortina e da SIMICO (Società Infrastrutture Milano Cortina), i lavori sono in grave ritardo. È probabile si debba chiedere una deroga temporale, anche lunga, al collaudo che il CIO dovrebbe tenere il 15 marzo. Tutto arriva a puntino, specie il dissennato attacco alla cultura ambientalista che da anni sostiene che:
– la pista è inutile, in Italia gli atleti dello sport di scivolamento sono davvero pochi, aumentano solo in vista di un appuntamento olimpico perché richiamati da altre specialità, in particolare l’atletica;
– la vecchia pista Eugenio Monti, dismessa dal 2008, doveva essere ristrutturata ed invece è stata distrutta, tutto è nuovo, dai 46,7 milioni previsti il costo è passato a 124 milioni di euro;
– per fare posto alla pista si è abbattuto un lariceto secolare, fino a quasi mille piante, distruggendo un’area ricreativa di qualità a ridosso di Cortina;
– ad oggi nessun piano di utilizzo della futura pista è stato presentato, nessuno sa ancora chi pagherà le spese di gestione annuali che superano l’incredibile cifra di 1,4 milioni di euro l’anno.
È importante sottolineare che le associazioni ambientaliste ed alpinistiche, assieme ai diffusi comitati spontanei attivi nel territorio del Cadore, hanno agito nel rispetto della legalità, partecipando a manifestazioni non violente e dando voce alla preoccupazione di una comunità che non vuole sacrificare la natura per il profitto. Mai si è fatto ricorso a pratiche illecite o clandestine. La nostra lotta è stata sempre legittima, costruttiva e rispettosa delle normative vigenti, basata sull’informazione e su proteste sempre pubbliche senza mai ricorrere ad atti che esulino dai principi dell’azione nonviolenta.
Si Carlo …l allegra commissione di collaudo cosi definita da Paolini che era proprio a colazionare a Cortina invece che in diga…terribile!
Tranquilli la commissione del comitato olimpico è rimasta più che soddisfatta della severa e totale ispezione …..a me vengono in mente le ispezioni governative per la prosecuzione della diga del Vajont!!!!!
E pensare che con i soldi della pistona di Bobbone ( vero miracolo del tempo perso prima e della fretta oggi) si potevano fare 12 nuove piscine pubbliche …è dal 2012 che sta serrata!Una struttura utile e benefica ultranecessaria tanto più in montagna.
E non c’era nemmeno da tagliare un larice,pensa!
Povera Lunghina d Ampezzo!(13 anni senza piscina).
Beh Gelindo, felice del tuo accordo, però io ci vedo una piccola ma significativa differenza tra il ritenere un’azione è una cazzata o giudicarla una bega tra locals e dire che un tubo rotolato (ripeto, magari da solo) è un atto terroristico…
No Matteo, siamo almeno in 3 (spero qualcuno in più, ma teniamoci sul sicuro 😉 )
https://www.ildolomiti.it/altra-montagna/attualita/2025/sabotaggio-della-pista-da-bob-di-cortina-ennesima-strumentalizzazione-di-un-fatto-che-deve-ancora-essere-chiarito-nel-suo-svolgimento-0
Matteo una volta tanto mi trovo d’accordissimo con te (magari non ti interessa oppure ne sarai addirittura infastidito, ma tant’è): spariscono due piastrine e parte l’isteria checcomane come se fossimo sotto attacco missilistico, trovano un palo del cazzo in mezzo a una strada e gridano al terrorismo, viene scritto “too much” sulla neve e si parla di pericolosi anarchici, influencers che non sanno un cazzo di turismo e problemi legati al sovraffollamento che si indignano per la scritta “tourists go home” su un masso delle tre cime inneggiando alla libertà per tutti e criticando questi pericolosi locals che hanno fatto un azione tanto brutale. Ma per favore, smettetela!
Una pista da bob “la più bella opera ingegneristica e architettonica italiana del secolo”, un tubo che rotola in mezzo a una strada (magari da solo, per incapacità dei costruttori) “grave danno procurato” e addirittura “un atto vile, ingiustificato, ignobile di puro terrorismo“…
Ma sono solo io a pensare che l’esagerazione, la totale irrazionalità e l’esagerazione sensazionalistica siano andate un po’ troppo oltre?
Se arrivassero dallo stato sarebbero una semplice partita di giro, e la gente farebbe bene a dire di metterli sui capitoli di sanita o infrastrutture.
@21
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Immagino dal Fondo olimpico internazionale, se arrivassero dallo stato
@ 19
Quei 5.000 milioni di euro (o quel che sarà), dai quali derivererebbe un miracoloso saldo attivo, da dove arrivano?
Sono forse entrati dalla finestra?
I parmensi considerano il loro battistero come uno degli edifici storici più belli d’Italia. Personalmente l’ho sempre trovato di una bruttezza sconcertante.
Da qui, il considerare la pista di bob di Cortina come l’opera edile più significativa della nostra epoca. Sarà questione di gusti, ma a me pure la seconda fa orrore.
E lo fa ancor più pensando all’impossibilità di una gestione futura della stessa.
È stile consolidato quello della cecità indotta dal “tutto e subito” in luogo della lungimiranza che richiederebbe la situazione.
E l’ex DJ veneto incarna a meraviglia l’assenza di uno stile che badi alla sostanza con un minimo di classe.
Ferma restando la critica per il danno ambientale e per gli abeti tagliati, credo che in qualsiasi altra località sciistica al mondo , se si propongono 5000 milioni per fare una pista da bob a standard olimpici e 100 , o più verosimilmente 20 milioni per rimuoverla , perché dopo l’olimpiade ci sono sempre le stesse 30 persone in Europa che fanno lo sport del bob , tutte le località direbbero che hanno un saldo positivo di 4900 milioni in un comune con 3000 abitanti, una vallata con 15.000 abitanti, ed una provincia BL con 200.000 abitanti.
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Se le cifre fossero queste sarebbero 20/25.000 euro di investimenti per ogni persona residente nella provincia.
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E’ poco ?
L’articolo della Gazzetta di Parma è la dimostrazione della totale inutilità dei quotidiani tradizionali, ridotti -tutti- a megafoni del potere. Quel poco o tanto di autonomia intellettuale che alcuni quotidiani hanno avuto nei primi anni dalla loro fondazione si è persa definitivamente. Ho smesso da parecchi anni di dare il mio obolo a questi pennivendoli.
L’ inutilità e la stupidità di questa opera si manifesta nelle dichiarazioni del doge Luca Zaia( quello de ” i cinesi non si lavano per mesi e mangiano topi morti”).”Anche se venisse demolita il giorno dopo ne varrebbe comunque la pena”…il resto ” può accompagnare solo”
Ma sole o non sole, i costi di gestione di una pista da bob sono molto più alti degli introiti.
A Cervinia il progetto di recupero e adeguamento della vecchia pista del Lago Blu è morto perché a fronte di due miliardi di lire di costi di aggiornamento e di 1 miliardo/anno di costi di gestione, la stima delle entrate era di 480 milioni/anno.
Della vecchia pista Monti si riportava che i costi di gestione fossero 400000 euro/anno.
Sperare è lecito ma, ripeto, i precedenti non sono incoraggianti
Zaia sostiene che se la pista da bob crea problemi dopo le gare si può togliere on fondo sono solo cento milioni di euro che di fronte a un movimento complessivo per Milano Cortina di cinquemila milioni di euro nemmeno li vedi. In altri termini se Gogna spende cinquemila euro per promuovere il suo libro a chi interessa i cento euro spesi per il brindisi? Ma il punto è un altro: Zaia sa governare,?
Anche senza leggere l’articolo, ma solo a sentir dire che è “la più bella opera architettonica del secolo realizzata in Italia”, vengono i brividi nel constatare la sciagurata cialtroneria di certa stampa asservita e complice
11. Ragionando allo stesso modo, qualsiasi imbecille avrebbe dovuto capire non solo che la pista di Cortina è più al sole di quella di Cesana, ma che è anche a 300 metri di quota più in basso e che se smantelleranno quella di Cesana non è di sicuro perché è al sole. Quanto alle olimpiadi del 56, basta aprire le webcam di Cortina per vedere che oggi 23 febbraio la neve sta a zero.
Condivido il pensiero di Daidola: visto che ormai gli alberi centenari sono stati (ahomè!) tagliati per fare la nuosva pista di Cortina, che almeno la pista serva anche oltre i 15 gg delle Olimpiadi 2026 e sia utilizzata per convogliare verso questi sport che sono sì di nicchia, ma di grande utilità per dare un motore di interesse ai giovani, specie residenti nella zona. Il vero obiettivo di residenti e autorità locali, ora, non è stare ancora a dibattere se la pista andava fatta o meno, ma come riorganizzare il suo utilizzo per la cittadinanza, “dopo” i 15 gg delle Olimpiadi. Che il sacrificio degli alberi centenari non sia vano!
Risposta a n.9: la pista di Cesana deve essere smantellata petchè ubicata al sole, qualsiasi imbecille avrebbe capito che non andava costruita su quei pendii. Quella di Cortina viene costruita sugli stessi pendii ideali di quella storica delle Olimpiadi del 1956.
Si perché lo slittino, il bob, lo skeleton e il salto con gli sci in Italia è praticato da milioni di giovani, quasi come il nuoto sincronizzato e la pesca del tonno d’altura, non come quei 4 gatti che giocano a calcio.
@8 Già… però il precedente della pista olimpica di Cesana – Pariol non è proprio incoraggiante: una ventina di eventi svolti tra 2006 e 2011, abbandonata dal 2012, sarà smantellata.
Visto che la pista si farà, sarebbe meglio dedicare le energie, anziché a sabotare, a pensare come avviare fin d’ora le nuove generazioni ad utilizzarla, senza perdere la grande tradizione italiana per sport come lo slittino , lo skeleton ed il bob. Stessa cosa per i trampolini di salto di Predazzo, oggetto anch’essi di un completo rifacimento. Evitando così i mostruosi errori di Torino 2006.
5 @ 😇🤣
Achtung sabot sabot…!
Meno male che un accenno ad una possibilistica di cantiere 7 su 7 a qualcuno in quel di Parma è venuta come si intralegge nell’articolo.
Difficile pensare a delle scuse o smentite future visto la piega che ha preso il fatto e i manifestiurli dei politicanti…Se un tubo da 500kg accatastato con altri magari mal messo nella fretta se ne rotola giù (e meno male non ha provocato danni a cose e persone) è meglio citare quelli del sempre No ,i laricisti , gilet gialli ,anarcoinsurrezionalisti ,antisportivi,negazionisti del bob …etc.
Notte di luna calante non me li vedo i guastatori (almeno 10 prs,50 kg a testa spostare tale mostro e farlo rotolare a proprio rischio visto il ghiaccio !)pile frontali in un cantiere super controllato transennato. Quanta fretta nel trarre conclusioni e sopratutto che super danno e che rallentamenti nella super opera del secolo! MA DAI!
Solo io penso male come il democristiano con la gobba?
…bah, un tubo forse accatastato male che rotola in mezzo alla strada sa più di una scusa per mettere le mano avanti e giustificare i ritardi del cantiere piuttosto che un “atto vandalico”…
esatto Stefania, qua si fa solo pubblicità a questi quattro esaltati, smettetela di pubblicare le loro bravate da invidiosi e ignoranti mi sembra l’ennesima bega locale! Le olimpiadi sono il bene assoluto non capisco proprio per quale motivo c’è un Italia del “sì” e i soliti quattro esaltati del “no”! viva l’italia del sì come dice il ministro salvini grandissima persona e come dicono molti altri teorici del sovraffollamento. Io non vedo problemi ambientali o di visione miope del turismo su un territorio come cortina, anzi le olimpiadi fatte ovunque tranne che a cortina ma con l’etichetta “Cortina-Milano” sono un valore aggiunto; inoltre la pista da bob darà lavoro a tutto il paese e anche alla gente che abita nelle vicinanze di cortina, se poi non sarà così ci penseremo con tutta calma ma intanto non mi pare il caso di parlare di problemi ambientali ecc., questo è il piano e mi pare davvero ottimo! Viva l’italia del sì! viva i ministri Salvini!
Tanta inutile esaltazione per gli ennesimi scempi. Una vera vergogna!
Tanta inutile esaltazione per gli ennesimi scempi. Una vera vergogna!
Articolo che ricorda i “buoni & cattivi” ai tempi del Covid 19.
Quando la gestione dell’inutile pista da bob di Cortina non sarà più sopportata dal Comune, in un futuro non troppo distante, ne riparleremo.