Destra e Sinistra, il teatrino continua

Destra e Sinistra, il teatrino continua
di Guido Dalla Casa
(pubblicato su ariannaeditrice.it il 25 luglio 2024)

Si sta discutendo per vedere se la violenza di destra e la violenza di sinistra vengono trattate allo stesso modo. Inoltre destra e sinistra insistono per litigare sempre di più. Ma se sono uguali! E’ la solita storia: ci sono l’opposizione ammessa (finta) e l’opposizione dimenticata e nascosta (quella vera), che il sistema non divulga mai. Il tutto condito con lo spettacolo deprimente delle elezioni USA, dove il popolo è chiamato alla fine a fare una sceneggiata fra due personaggi già preparati, e non sempre raccomandabili. Non è mancato un attentato e la presenza, tipicamente USA, di un fucile d’assalto acquistabile anche da una fascia di età che non può bere una birra. Questo per “dimostrare che c’è la democrazia”. Il termine è completamente privo di significato, forse aveva ancora qualche senso ai tempi di Pericle, ad Atene, più o meno 2500 anni fa, ma probabilmente anche quella era un’illusione, comunque durata poco.
Intanto il clima varia rapidamente, la biodiversità diminuisce vertiginosamente, l’atmosfera si altera senza scampo, l’inquinamento è ovunque, le foreste scompaiono, i mari si svuotano di Vita e si riempiono di plastica, le specie si estinguono, gli Insetti diminuiscono, i cicli vitali della Terra si disarticolano, i pesticidi uccidono tutto, gli ecosistemi spariscono, la sofferenza aumenta, le malattie psichiche crescono inesorabilmente, i giovani angosciati frequentano gli psicologi, disorientati anche loro. Ma c’è “il progresso”.

Maggioranza e Opposizione
Destra, sinistra, centro, Repubblicani, Democratici, Laburisti, Conservatori, Stelle varie, socialisti, tradizionalisti, comunisti, populisti, fascisti, rivoluzionari, industrialisti, sovranisti, atlantisti, europeisti, mondialisti, ambientalisti “superficiali”, fautori della green economy e della crescita verde: sono tutti figli dell’Illuminismo, credono ciecamente nel progresso, pensano che la nostra specie sia al di fuori e al di sopra della Natura, inseguono sempre e comunque lo sviluppo economico, pensano di manipolare “la materia”, vogliono una sola cultura in tutta l’umanità, l’Occidente.
Ripetiamo. La destra: nata in Occidente, figlia della Rivoluzione industriale, illuminista, modernista, scientista, progressista, seguace del positivismo, fanatica dell’economia, con il mito del lavoro, convinta che il mondo naturale è tutta roba a nostra disposizione e che l’industria e la tecnologia porteranno tanti beni e oggetti da rendere felice tutta l’umanità, eliminando le altre culture umane, arretrate e primitive.
La sinistra, la sua “opposizione”: potete fare un copia-incolla.
Meglio usare un nome solo: l’Industrialismo, che ha prodotto tanta infelicità, ha distrutto la Natura e sta rivelando il suo fallimento. Tutta la civiltà industriale è un fenomeno sostanzialmente impossibile, perché incompatibile con il Sistema Biologico Terrestre, che è il sistema molto più grande di cui comunque fa parte.

Opposizione “vera”?
Forse c’è una larva di opposizione vera al sistema, ed è rappresentata dalle tre organizzazioni giovanili nate negli ultimi anni (Fridays For Future, Extinction Rebellion, Ultima Generazione), che usano metodi non-violenti ma “di disturbo”, verniciando qualche monumento (con vernice lavabile) o sbarrando qualche strada per pochi minuti: allora scattano punizioni durissime da parte del sistema! Altro che per le violenze degli estremisti “politici”! Qualche tempo fa ho conosciuto un esponente di questi movimenti; alle mie perplessità sui loro metodi (non sulle idee) mi ha osservato: Cosa altro possiamo fare? Non ho saputo rispondere, e non ci riesco tuttora. Forse in gran parte non si rendono conto completamente della gravità e profondità della situazione della Terra e delle premesse culturali che sono alla base dell’Occidente: i cambiamenti climatici sono un effetto, anche grave, ma non la causa. Le cause culturali a monte sono l’antropocentrismo e il materialismo (con i dualismi uomo-Natura, spirito-materia, ego-mondo, e altri), caratteristiche della civiltà industriale, frutto anche della sciagurata alleanza fra l’industria e le principali istituzioni religiose che hanno invaso il mondo. Inoltre la nostra civiltà continua ad esaltare sempre più la competizione in tutti i modi possibili, spesso non evidenti, ma la competizione non è la “molla del progresso”, è una grande fonte di guai. Quando qualcuno “vince”, molti altri “perdono”. Ma in realtà non c’è niente da vincere… e quindi niente da perdere.
Il resto dell’opposizione “vera” è confinata in internet, dove possono frequentarla davvero in pochi, e quindi il sistema non se ne preoccupa molto.
Ora occorre abolire l’economia, con tutti i suoi dannati numerini: lo sta dicendo anche Serge Latouche, noto economista francese, padre della decrescita.

Uno studio sistemico
Si dovrebbero eseguire studi di carattere non lineare, ma sistemico-olistico: che sappia io, l’unico studio serio di questo tipo è stato quello promosso dal Club di Roma ed eseguito nel 1970-71 con l’aiuto del calcolatore del M.I.T., pubblicato in italiano nel 1972 con il titolo I limiti dello sviluppo, nascosto e dimenticato (?!) ben presto dal sistema. Una nota riassuntiva:
Il rapporto I limiti dello sviluppo è stato l’unico studio sistemico serio eseguito finora sul sistema mondiale. Le sue proiezioni in avanti si stanno rivelando esatte, dopo più di 50 anni. Allora fu fatto un errore da parte dei divulgatori, che misero in evidenza soprattutto l’esaurimento delle risorse, mentre il risultato essenziale era l’impossibilità di proseguire con gli andamenti della civiltà industriale perché incompatibili con il funzionamento del Sistema Terrestre. Dei 12 scenari esaminati, solo due non portavano a un collasso del sistema, ma avevano come condizione necessaria e non sufficiente lo stabilizzarsi della popolazione mondiale attorno all’anno 1975, che corrisponde circa alla metà di quella attuale. Anche lo scenario-limite con l’ipotesi di “risorse infinite” collassava (solo qualche anno più tardi degli altri), perché la curva dell’inquinamento andava all’infinito. E’ molto importante anche il libro Assalto al Pianeta di Sandro Pignatti e Bruno Trezza (Bollati Boringhieri, 2000), passato completamente sotto silenzio per non intaccare il fanatismo suicida della crescita. Dal libro:
La questione ambientale non è la conseguenza dell’aumento dell’entropia dei materiali, come descritto da Georgescu-Roegen, e neppure dell’esaurimento delle risorse preconizzato dal Club di Roma; essa deriva, invece, dal fatto che disponiamo di troppa energia, e questo causa una continua accelerazione dei processi industriali, aumento dell’inquinamento, eutrofizzazione, effetto serra, e la conseguenza è il disarticolamento della Biosfera”.

Un esempio: “Aiutare” l’Africa?
La politica, ormai schiava dell’economia e dell’industria, pensa solo a far crescere il P.I.L. e altri indicatori simili: quando va bene accenna all’ambiente come a un problema secondario, una cosa “da tempo libero”! Ma ben pochi si rendono conto che non c’è nessun ambiente, c’è invece un Organismo Totale (la Natura), un Grande Inconscio di cui facciamo parte come specie animale.

Destra e sinistra, tutti uguali; maggioranza e opposizione, parole finte. Come se non bastasse, adesso l’Italia vuole anche “aiutare l’Africa” facendo godere anche agli Africani le ineffabili gioie delle periferie urbane: il fenomeno è già in corso, da tempo.  Naturalmente si continua, in modo sempre più veloce, a saccheggiare le cosiddette “risorse” (concetto della civiltà industriale, e di poche altre).
Tutto l’Occidente che si dà molto da fare in tal senso. Si tratta di un continente dove forse è più facile trovare un mitra che un panino al formaggio, ma non uno solo di quei mitra è stato fabbricato in Africa.
Ormai è tardi. Da stime attendibili, l’Africa aveva 30 milioni di abitanti umani quando gli europei (cioè “i bianchi”) hanno iniziato ad entrare all’interno del continente, più o meno due secoli fa. Quindi quello era probabilmente il numero sostenibile in quel territorio, dove trovavano spazio tanti altri esseri senzienti, in equilibrio e simbiosi.
Qualche tempo dopo si è innescato nel continente un raddoppio di popolazione umana ogni 30 anni. Due alla quinta potenza fa 32, alla sesta fa 64: con cinque o sei raddoppi i conti tornano e oggi il numero di Africani ha superato largamente il miliardo, ma non credo che potrà arrivare a completare un altro raddoppio, perché incompatibile con il territorio: infatti, qualcuno tenta di andarsene, ma dove?
Parallelamente c’è stata una spaventosa distruzione di Natura, che è il Complesso di cui facciamo parte, non “risorse”.
Il piano italiano prende il nome di un “re degli idrocarburi” dei decenni passati. Questo sarebbe “lo sviluppo dell’Africa”: si vuole continuare ovunque il processo che sta distruggendo la Natura, la Vita del Pianeta.
Resta comunque il dovere di dare informazioni sulla situazione e sperare in qualche “meraviglioso imprevisto”. Ci penserà la Terra, forse sta già cominciando. Il collasso del sistema industriale-tecnologico-economico è ormai diventato una speranza.
                                                                                                                                                               

2
Destra e Sinistra, il teatrino continua ultima modifica: 2024-09-26T05:02:00+02:00 da GognaBlog

271 pensieri su “Destra e Sinistra, il teatrino continua”

  1. Che palle devo ripetere le cose cento milioni di volte. per intanto siccome questo è il commento 200 e il sistema cambia pagina, scrivo questa frase così o successivi restano visibili in prima battuta (A MANO CHE QUALCUNO SI ISERISCA NEL FRATTEMPO, poco male)

  2. Crovella,
    visto che hai capito tutto e ti fai alfiere  del cambiamento, staresti bene come capo degli ORCHI nel Signore degli Anelli.

  3. 92) A buon intenditor…

    E a noi che ce ne frega di sapere che invece di saper calciare il pallone, eri USATO per tirare calci agli avversari?
    Una beata ….

  4. Crovella, il problema non è che tu 4 o 5 anni fa dicessi guardate che nell’opinione pubblica il vento è cambiato, ma è che tu approvi questo cambiamento e te ne fai alfiere, giustificando e applicando i metodi per cui questo cambiamento è avvenuto e sta avvenendo: cioé l’unificazione e l’omogeinizzazione della comunicazione che permette e rende facile la menzogna del potere e che, in ultima analisi, la rende virale e conduce alla manipolazione dell’opinione pubblica.
    Questa propaganda funziona non su tutti, ma sul numero elevato delle menti meno pronte, dei meno istruiti, della gente comune.
    Esempio di questo metodo, è il fatto che tu non sia intervenuto per dire che l’intervento #65 di ieri era effettivamente tuo, smentendo l’accusa di Espò nei miei confronti e anzi rafforzando la sua convinzione e in ultima analisi contribuendo a polarizzare le posizioni. Solo perché il detto è della tua squadra.
     
    Io sono invece di un’altra squadra, quella per cui non si infrangono le regole e non si tirano calci di nascosto (per poi magari piangere con l’arbitro quando li si prende).
    Sono della squadra per cui le regole che si sono accettate si rispettano e quelle che non sono accettabili si combattono

  5. È significativo che tu ti voglia accomunare […] per insinuare che io sia un fascista
     
    Bertoncè, se avessi sottoposto il mio commento all’AI (intelligenza artificiale), probabilmente avrebbe risposto questo:
     
    “Capisco il tuo riferimento.
    L’espressione che hai citato viene spesso utilizzata per suggerire che, se una persona viene ripetutamente associata a un comportamento o a un’ideologia (in questo caso, essere preso per un fascista), potrebbe essere il caso di riflettere su cosa comunica il proprio atteggiamento o il proprio modo di esprimersi.
    La frase implica che, anche se non è intenzionale, qualcosa nel comportamento o nelle parole di una persona potrebbe dare quell’impressione.
    L’uso del proverbio è un invito all’autovalutazione.
    Non necessariamente significa che la persona lo sia, ma suggerisce di interrogarsi su come le proprie azioni o idee possano essere percepite dagli altri.
    Può anche indicare che le percezioni esterne non sono sempre casuali, ma derivano da segnali che la persona potrebbe trasmettere, consapevolmente o no.”
     
    E invece hai risposto tu, Bertoncè.Pazienza 🙂

  6. A volte prevale la speranza, a volte la paura. Anche qui a Villa Alzheimer. Dipende dai giorni e dagli umori: i neurologi che ci curano li chiamano i  “precursori psico-biologici del comportamento”. Entrambe le emozioni pare siano cruciali per la sopravvivenza. E l’andare per monti è un campo dove lo si vede molto bene.  La speranza senza paura porta ad una visione poco attenta al presente e ai suoi pericoli. Si rischia di diventare maniacali e di schiantarsi. La paura senza speranza impedisce di elevarsi dai propri limiti e di aprirsi al cambiamento. . Si rischia di deprimersi e di arroccarsi. Accade agli individui e ai gruppi sociali. È un pendolo. In una parte dell’Occidente è oggi molto diffusa la paura. Forse è  questa la vera causa del fatto che ci stiamo estinguendo, non gli asili nido. Se non hai speranza e non concepisci un progetto che va oltre la tua vita personale non ti riproduci. Non è un caso che le famiglie numerose siano ormai in Occidente quasi solo ispirate da ideali religiosi. Un progetto collettivo che va oltre i confini della propria vita individuale. C’è chi per carattere e storia personale propende per la speranza, chi per la paura e ognuno tiene acceso il suo lumicino anche quando prevale il sentimento opposto, anche a costo di essere starato rispetto allo spirito del tempo, una Cassandra o un sognatore. Così funziona,  pare, la faccenda. È sempre la stessa storia, raccontata più e più volte nel corso del tempo, con le stesse note di base, che probabilmente sono installate dentro di noi, i famosi “precursori” di cui mi parla spesso suor Lucia che ha appena seguito un corso di aggiornamento sulle neuroscienze e gli anziani. Quindi : stay calm and carry on, come direbbero nel paese degli Obama e dei Trump (a cicli alterni) e soprattutto lasciate in pace i poveri belinoni dei maschi africani che compensano la crepuscolare virilità (Cfr Genoria) e l’astinenza   riproduttiva dei maschi occidentali. 

  7. Il coglione che scrive idiozie coi nomi degli altri , e poi si nasconde , pensando :”Come sono furbo io !” , il resto della compagnia ragliante che a qualsiasi domanda sensata  risponde:”Bellacciao”….
    .
    .
    Nel frattempo Chef Rubio proclama in piazza che Liliana Segre in carrozzina e’ un’ agente sinonista.
    .
    .
     
    Bah….

  8. Balsamo, come ho già scritto centoquarantasette volte in tutti questi anni, te lo devo ripetere ancora. Evidentemente le sinapsi da criceto manifestano i loro limiti.
     
    Mi servo delle parole che ho rivolto a Genoria, tuo compagno di fede.
    “Genoria, in quanto a Jello Biafra e compagnia, ti dico una cosa: mi fanno davvero SCHIFO (carattere stampatello -> URLO) i FASCISTI che ti danno del fascista o similia solo perché non la pensi come loro.
    “In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti.” (Ennio Flaiano o, secondo altri, Mino Maccari)
    “Il piú bell’esemplare di fascista in cui ci si possa oggi imbattere è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dar del fascista a chi fascista non è.” (Leonardo Sciascia)
    “Nulla di peggio del fascismo degli antifascisti.” (Pier Paolo Pasolini)
    “Il peggior prodotto del fascismo è l’antifascismo.” (Amedeo Bordiga)”
     
    N.B.È significativo che tu ti voglia accomunare a un anziano ex soldato della Legione Straniera con svastica tatuata sul petto e con le rotelle in testa non del tutto a posto, per insinuare che io sia un fascista. Il tuo livello intellettivo non deve essere molto dissimile da quello del povero Bruno.
    Comunque, contento te di ragliare, contenti tutti.
     

  9. Aggiungo un argomento per alimentare le chiacchiere fra gli ospiti di Villa Alzheimer, quando state sulla terrazza al sole con il plaid sulle ginocchia, attendendo la campanella del pranzo (menù di oggi: gnocchi alla romana e poi spinaci lessi, acqua rigorosamente non gassata). Pesco nell’ amarcord dei miei anni giovanili: anche io ho giochicchiato a calcio, nella squadretta del liceo che partecipava ai campionati studenteschi regionali. Ero (e nella vita continuo a esserlo) uno stopper roccioso, tutt’altro che magrolino, anzi un marcantonio, anche se non dotato né di tecnica calcistica né di particolare talento col pallone. Dovevo quindi supplire con astuzie varie che non erano tanto cercare il punto debole caratteriale del centravanti avversario, quanto fiaccarlo, azione dopo azione, tirandogli subdoli calci nelle caviglie. La mia abilità era che riuscivo a farlo egregiamente, sempre senza farmi beccare dall’arbitro: difatti non sono mai stato espulso. Anzi molti centravanti avversari, sfiancati nelle caviglie e nell’anima, facevano poi fallo di reazione e venivano espulsi loro. Fatto sta che, pur non segnando gol e contribuendo poco alla costruzione del gioco della ns squadretta (ci pensavano i miei compagni), io ero titolare fisso, nessuno discuteva la necessità della mia presenza nella nostra difesa. Non credo sia stata questa collaterale esperienza calcistica a forgiare il mio carattere, quanto piuttosto il contrario e difatti la mia vita ha dimostrato che agisco così in ogni risvolto dell’esistenza. A buon intenditor…

  10. Cmq i nobilissimi ideali dei sessantottini ormai ricoverati d’ufficio a Villa Alzheimer lo sono perché i loro nobilissimi ideali (e lo dico senza sfottò) NON sono più attuali, per cui tali sessantottini vivono in un mondo che è passato e non tornerà mai più. Se viricordate, ve lo dicevo già 4-5 anni fa, al tempo della pandemia: guardate che nell’opinione pubblica il vento è cambiato, la gente chiede “sicurezze” (al plurale), non “giustizia, diritti, ftatellanza”. Lo dicevo quando ancora i segnali elettorali NON erano chiari e poteva starci che non mi avete creduto, preferivate continuare a cullarvi nella vostra visione ideale piuttosto che abbandonarvi alla mia profezia di un occidente (Europa in particolare) sempre più cinico ed egoista. Ma oggi come oggi continuare a credere ciecamente in quegli ideali, pretendendo di “imporli” (che sia qui sul blog o nell’intera società, poco rileva) solo perché più nobili, eletti e giusti rispetto all’egoismo dell’attuale opinione pubblica occidentale, è proprio da stolti, siete i corrispondenti nostrani della storditaggine di Biden.. E’ questo il punto chiave che vi caratterizza, a Villa Alzheimer: non è in discussione la nobiltà dei vs bellissimi ideali, è che non vi rendete conto che all’opinione pubblica europea non gliene frega più un cazzo di niente dei vostri nobilissimi ideali. Come fate a essere così storditi che non vi rendete conto di un fenomeno così evidente? Rispetto a 4-5 anni fa quando prevedevo questi trend, ma non c’erano ancora i riscontri elettorali, oggi TALI RISCONTRI CI SONO E SONO A VALANGA UNO DIETRTO L’ALTRO (l’ultimo domenica in Austria) e volerli negare non può che esser conseguenze che il vostro cervello è ormai andato. nei gg scorsi un mio conoscente tedesco mi ha detto che nei laender dove AdF ha registrato, nei seggi, il 30%, in realtà nelle nuove generazioni under 40, è già al 40%. quindi siccome noi invecchieremo e moriremo, e gli attuali 30-40enni tedeschi saranno, fra 20 anni, i futuri 50-60enni, tutto ciò significa che l’Europa si diventerà sempre di più “nazista”. Altro che i vostri magnifici ideali di vogliamoci tutti bene. Gli africani NON li vogliono più già adesso, non solo in Italia, ma dalla Germani, all’Olanda a UK e ora anche l’Austria… nei prossimi anni altro che processo a Salvini.: il corrispondente di Salvini fra 20 anni andrà a processo se NON RESPINGERA’ LE NAVI che hanno a bordo i migranti IRREGOLARI! Avete capito com’è cambiato e come cambierà sempre di più il quadro europeo??? Quindi vi guardo, vi trovo patetici, perché non sapete condurre una minima analisi della realtà odierna e soprattutto di quella prospettica

  11. Bertoncè, se a me capitasse, e più volte, di essere preso per un fascista, io qualche domanda me la farei.
    Dopotutto, come dice la vulgata: “se sembra un’anatra, nuota come un’anatra e starnazza come un’anatra, allora probabilmente è un’anatra“.
     
    Io invece vengo associato solo a gatti, criceti (anzi, sub-criceti) e a quelli per cui “mai discutere con“.
    Che sia io un idiota?
    Domanda che mi faccio spesso 🙂
     
    P.S.
    Il ministro dell’Interno è sotto accusa (sequestro di persona! bum!) per non aver fatto entrare intrusi in casa nostra
    Una volta tanto che un politico eletto tenta di realizzare quanto si era impegnato – che a noi piaccia o no – lo critichiamo?
     
    Bertoncè, come ti ha scritto anche Pasini, Salvini non è sotto accusa per aver difeso i sacri patrii confini o per aver tentato “di realizzare quanto si era impegnato“.
    Focalizzare solo questi aspetti è pregiudizio. Lo stesso che ti porta a credere alla consistenza di cose tipo i blocchi navali o la caccia per tutto il globo terracqueo).
     
    Il problema di Salvini è il modo con cui ha agito.
    E, se si ritiene che un ministro abbia agito al di fuori della legge (e sarà un tribunale a deciderlo), criticarlo o perseguirlo è doveroso.
    A meno che non si ritenga che l’autorità abbia sempre ragione a prescindere.
    E indovina chi era che la pensava così, Bertoncè… 🙂

  12. Crovella al #65:

    Vi saluto perché vado a una divertentissima riunione di lavoro con i miei soci ebrei. Stiamo completando la scalata alla Commerzbak, utilizzando account hackerati dal sito unicredit, possiamo farlo grazie all’abilità dei ns edp manager che, se necessario, sanno entrare anche nel sito della CIA senza farsi beccare.

    [omissis]

    Già che ci vediamo con i miei soci ebrei magari, se ci avanzano dieci minuti, pianifichiamo un prossimo giochetto, in stile cercapersone esplosivi, tanto per eliminare qualche altro rompiscatole

    Quando ho letto questo commento, anch’io, novello Jake Blues, “ho visto la luce” e, improvvisamente, ho capito: nella vita reale Crovella è completamente diverso da come lui stesso si dipinge qui, e la saccenteria, la supponenza, le spacconate da bulletto, le contrapposizioni da stadio, ecc. sono tutte caratteristiche di un personaggio, una macchietta, inventata al solo scopo di prenderci tutti per il culo!
    Mi scoccia, ma devo fargli i complimenti, perché con me ci è riuscito benissimo: ci sono cascato in pieno!

  13. “Succede che il solito bontempone , dopo averlo fatto con me qualche mese fa’ ha scritto un commento canzonatorio firmandosi “Crovella” senza essere lui.”
     
    Ancora? Ma allora sei proprio di coccio.
    Io ho scritto un commento a tuo nome e l’ho dichiarato, perché tu primane avevi scritto uno con il mio (e mai dichiarato)
     
    Il commento #65 a firma Crovella è di Crovella che voleva fare lo spiritoso: chiedi conferma a lui.
     
    E preoccupati del tuo QI, Espò, che hai problemi a sufficienza a riguardo.
     

  14. l’idea di castrare gli africani tradizionalmente o chimicamente secondo le diverse scuole di pensiero l 

    a chi  ha lanciato l’idea  della castrazione degli africani,  da tempo gli devono aver castrato il cervello. 

  15. Direi che con questa parabola biblica sulla necessità di cogliere l’attimo fuggente senza rimandare che affianca l’idea di castrare gli africani tradizionalmente o chimicamente secondo le diverse scuole di pensiero si chiude in bellezza questa vivace e stimolante discussione su Destra e Sinistra oggi in Europa. Almeno per me. Game over. 

  16. (CONTINUAZIONE)
    Da troppi giorni Bruno non faceva la cacca. Cosí dovette subire l’onta di un super clistere. Lui, vecchio legionario!
     
    La notte seguente ci fu un’enorme improvvisa esplosione in camera. Bruno, amputato di gamba, non ebbe tempo per la fuga, proprio come i pompeiani di fronte all’eruzione del Vesuvio.
    Sentii dapprima alcune scariche preparatorie sul letto, poi Bruno si trascinò con le stampelle verso il bagno, lasciando un’impressionante scia di liquami nauseabondi. Il grosso comunque avvenne nel bagno.
    Io pensai: “Era davvero da molti giorni che Bruno non faceva la cacca…”.
     
    Il mattino dopo spuntarono due belle infermiere nel pieno della giovinezza. Armate di secchi e ramazze, affrontarono coraggiosamente la scena raccapricciante, corrispondente in quantità ad almeno tre cacche abbondanti distribuite in forma semiliquida in due vani e un letto. Naturalmente lavarono pure Bruno, in versione scarabeo stercorario (piú o meno). Io pensavo alla vergogna che, con ogni probabilità, doveva provare. Glielo domandai, ma lui rispose: “Macché!”.
    … … …
    Roberto, tutto questo pistolotto, distribuito in due interventi (l’84 e il presente), mi è servito per darti questo consiglio, a te che ora vivi in ospizio sotto le grinfie di suor Lucia e con l’obbligo di cacca pressoché quotidiana: falla! Mangia chili di prugne ma – per l’amor del cielo! – falla. Eviterai clisteri esplosivi. 
    Buona fortuna!  😀 😀 😀
     

  17. Anni fa fui ricoverato in ospedale per l’asportazione di un calcolo. Camera da due.
    Mio vicino era il vecchio Bruno, ex combattente della Legione Straniera, pieno di tatuaggi, amputato di gamba al ginocchio. Era simpatico e pareva un bonaccione; cosí ben presto iniziammo a chiacchierare.
    Una volta raggiunto un minimo di confidenza, incominciò a narrarmi alcune sue avventure in giro per il mondo come legionario.
    Saltò fuori che era un fascistone. Avendo capito l’otto per il diciotto (come Genoria, per intenderci), Bruno credette di vedere in me un camerata. Io avevo l’aquila d’oro del CAI, ma non quella littoria del Duce.
    E cosí il secondo o il terzo giorno mi confidò: “Guarda! Ti mostro un tatuaggio che hanno visto solo pochi qui a Modena, terra di comunisti”. Subito pensai: “È il solito fascistone! E sarà la solita aquila del Littorio”.
    Ma mi sbagliavo. Sul petto saltò fuori una svastica titanica (sic), che lui esibí con orgoglio. In vita mia non avevo mai visto svastiche tatuate sulla viva pelle.
    Mi dissi: “Questo è matto! Se scopre la verità,  mi strozza!”. Per salvarmi dovetti abbozzare un risolino da ebete.
     
    Mi raccontò di una volta in cui, al Pronto Soccorso, dovette spogliarsi di fronte al medico e a un’infermiera. Il primo era forse iscritto all’ANPI e la seconda magari aveva avuto parenti deportati a Fòssoli (e poi ad Auschwitz). Bruno disse che lo avevano comunque curato, ma a modo loro, ovvero girando e spingendo lame e forbici tra le carni fino a profondità mai toccate per interventi di quel genere. 😀 😀 😀
    (CONTINUA)
     

  18. Bertoncelli. Mi ha ricoverato Crovella d’ufficio, ma siamo in buona compagnia, anche se un po’ tutti qui temiamo l’arrivo di infermieri africani mussulmani importati dai comunisti Love and Peace. Sai com’è, sara pure una fama immeritata, ma non si sa mai. E con queste profonde riflessioni teoretiche ti auguro una felice nottata, con l’auspicio che tu possa dormire sereno, senza essere tormentato da sogni da orde di africani che si aggirano per la tua amata terra, che mi ospito’ con generosità negli anni giovanili della specialità, inseguiti in realtà ( e non inseguitori ) da signore e signorine emiliane notoriamente esigenti e di buon gusto come canta il bardo nella Fiera di San Lazzaro. Ah gli effetti competitivi disastrosi della globalizzazione….

  19. @ 79 Bertoncelli
    Succede che il solito bontempone , dopo averlo fatto con me qualche mese fa’ ha scritto un commento canzonatorio firmandosi “Crovella” senza essere lui.
    .
    .
    Cose che normalmente segnalano un IQ elevatissimo..

  20. Ditemi: da quando il buon Pasini è finito all’ospizio, sotto le grinfie della terribile suor Lucia?
     
    Vi si è ritirato di sua volontà, desideroso di allontanarsi dalle cattiverie del mondo? in tal caso, che ci fa qui nel GognaBlog? oppure è stato coatto dagli eredi famelici?
     
    È al corrente che colà bisogna vaccinarsi almeno una volta ogni tre mesi, peggio che i neonati? E sa che, in difetto di cacca quotidiana, i clisteri – effettuati da infermiere ventenni, max ventiduenni – sono severissimi?
     
    P.S. Roberto, perdonami!

  21. @ 78
    Ragazzi, confesso che incomincia a girarmi la testa…
    Non si potrebbe avere un sunto del riassunto?
     
    P.S. Comunque, Matteo, come al solito la colpa è tua. Se tu ti arrabbiassi di meno, le cose filerebbero piú lisce. Ne gioverebbero la tua pressione (il che, a una certa età, non è da sottovalutare) e le dimensioni delle gonadi di chi legge.

  22. Te lo spiego Roberto: al #67 Espò mi accusa di aver postato io il commento #65 di Crovella e mi da dell’idiota e del frignone.
    Io al #72 gli dico che sbaglia. Lui rincara al #75 dandomi della gallina e dell’infantile e quindi io al #76 gli spiego come ho fatto (siccome a suo tempo non l’aveva capito) e lo accuso di lanciare accuse infondate e di essere.
     
    Adesso gli do anche del cretino, che proprio non riesce a capire quando ha pisciato fuori dal vaso e si ritrova regolarmente con i piedi bagnati.
     
    Mi rendo conto che l’argomento sia un po’ particolaristico, ma quando mi si accusa a minkia tendono a girarmi le balle!
     
     

  23. Eccola che arriva…devo fare in fretta. Non capisco le ultime battute tra Matteo e Expo. Non fa niente. Mi preme però dire una cosa. Quando discutiamo di temi importanti, grandi e pieni di dolore come i flussi migratori dovremmo non contaminare la discussione con fantasie ed emozioni che vengono innescate dal problema che esiste e preme su di noi, nessuno può negarlo, ma che vengono da altro. E mi riferisco non solo alle fantasie aggressive di proiezione paranoica ma anche a quelle di salvataggio del mondo, il famoso peace and love. Quanto tiriamo fuori cose come la castrazione o il pane da dividere tra fratelli in povertà vuol dire che abbiamo perso il contatto con la realtà e stiamo proiettando fuori di noi le nostre fantasie. Fino a quando lo facciamo qui va bene, le conseguenze sono minime, ma se lo fanno i leader come strumento di consenso e governo, possono essere guai e guai seri e comunque impediscono di elaborare soluzioni che possono funzionare ed essere accettate dalla coscienza collettiva contemporanea e aggiungo anche dalla nostra cultura cristiana europea, che ci accomuna, credenti e non credenti…..si si spengo subito suor Lucia.,

  24. Espò, ho fatto esattamente come per sbugiardare te illo tempore: l’ho chiesto al Capo che mi ha risposto.
    Tu puoi crederci o meno oppure chiedere anche tu…ma capisco che sei più attirato da sotterfugi, accuse infondate e dietrologie

  25. La gallina , di proverbiale intelligenza , che da tempo si diletta in queste belinate da Asilo Mariuccia e specchio riflesso   continua gagliardamente a fare:”COCCODE !”.. 
    .
    .
    Bah…

  26. Mah …che mondo, qui da noi a Villa Alzheimer il senso di certe cose tecniche neppure riusciamo a concepirlo. Comunque il post  è un passo avanti da incoraggiare. Io ne sono felice. In quel che resta dei neuroni nei quali è depositata la mia vacillante memoria a lungo termine c’è il ricordo di una lezione di uno dei miei maestri, si’ proprio quello quello al quale mi rivolgevo piagnucolando quando il mio compagno mi tirava le orecchie a sventola. Diceva che tra i meccanismi di difesa dall’ansia l’ironia è uno dei più sani e maturi.  Certamente la proiezione paranoica, l’identificazione di un soggetto esterno come male e come tale da annientare, è molto più pericolosa. Ma nella maggior parte dei casi rimane confinata alle fantasie e a strumento per acchiapare voti, a destra e a sinistra s’intende, cambia solo la natura del “ capro”  contro il quale coalizzare l”ostilità. Però non si sa mai. Adesso devo andare perché è l’’inferniera ci fa chiudere il computer, per il nostro bene dice.  A presto. 

  27. @ 66
    “tu non riesci a rispondere in merito una volta che sia una…”
    Ma qui c’è il bue che dà del cornuto all’asino!
    … … …
    Matteo, in merito all’operato di Salvini quando era ministro dell’Interno, ti presento nel seguito tre siti dai quali potrai informarti relativamente alla riduzione degli sbarchi. Si tratta di numeri e statistiche ufficiali, che confermano quanto ti avevo detto. Il tutto però era già noto e riconosciuto universalmente sin dall’epoca (e pubblicato su tutti i quotidiani),* tranne da chi è in malafede. Dovrai studiartele cosí come sono esposte, dato che qui non è possibile ordinarle in fogli Excel.
    Invito anche gli altri forumisti a un’attenta lettura. Se si mistifica o, peggio, si falsifica la verità – secondo lo stile di Hermann Göring o della Pravda – non c’è alcuna possibilità di comprensione dei fatti né di discussione.
    Come si diceva ai miei tempi: “Controinformati (e informati) o crepa!”.
    * Mi correggo: quasi tutti.
     
    P.S. Pure io diffido di Salvini. Ma riconosco i meriti anche di chi mi è antipatico.
    E riconosco volentieri il buon lavoro di Minniti, predecessore di Salvini e uomo di sinistra, con la testa sulle spalle.
    Però disprezzo la Lamorgese, l’indegna ministra che si difendeva cosí: “Io non c’ero. E se c’ero dormivo”.
     
    Ecco i collegamenti:
    https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/migrazioni-nel-mediterraneo-tutti-i-numeri-24892#:~:text=Da%20quanto%20il%20Ministro%20dell%E2%80%99Interno%20Matteo%20Salvini%20a%20giugno%202018
    https://pagellapolitica.it/fact-checking/salvini-ha-ragione-sui-numeri-degli-sbarchi
    https://nuovecronache.com/matteo-salvini-e-la-politica-migratoria-tra-riduzione-degli-sbarchi-e-controversie-giudiziarie/

  28. Certo che è possibile Roberto, basta scrivere ciò che vuoi come “nome” e email qualunque (quindi anche la tua).
    Però è facilmente sgamabile dall’Admin del sito…Espò è un esperto: è così che si è fatto sgamare!
     
    Nel casa in oggetto è Crovella che cerca di fare dello spirito (abbastanza triste secondo me) e Espò che lancia accuse a vanvera.
    Ed entrambe le cose mi pare qualifichino piuttosto bene i due soggetti

  29. non possiamo non vivere di speranze, alla nostra età, oltre che di pastina in brodo.

    Il brodo, in fondo,  è estratto di cadavere. Quindi molto energetico.  La nonna lo consigliava sempre quando ci si ammalava.

  30. Expo. Ma sei sicuro sia possibile una cosa del genere tecnicamente? Rubare l’identità di un altro con un falso? Io propendo più per una cosa ironica, una bagatella, uno scherzuccio auto-ironico. Ma non è il registro che gli viene meglio. Un po come la presa per i fondelli, non riesce a tenere il piede leggero e tende ad andare sull’insulto. È più efficace su altri registri ma ogni tanto si impegna e questo per me è un buon segnale di possibile redenzione e di grande speranza per il clima e il dialogo sul blog che ogni tanto davvero si schianta. Come la protagonista de “Il Diavolo veste Prada” non possiamo non vivere di speranze, alla nostra età, oltre che di pastina in brodo. PS. Per mia curiosità, ma tu sei la reincarnazione del direttore finanziario veneto che non ricordo più come firmava? 

  31. Solo per informazione,  poi penso sia il caso di chiudere.

    Pasini, ma come chioudo ora che Crovella s’è messo a giocare d’azzardo in borsa?
    Non è da lui , sempre così critico con gli alpinisti azzardoni. Quindi non te ne puoi andare, devi approfittarne e guardare lo spettacolo. Crovella che azzarda!!

  32. @ Crovella E’ sorprendente che la persona che fà l’idiota firmandosi con il tuo account , poi si metta a frignare quando fai la stessa cosa con lui.All’Asilo Mariuccia funziona così…

  33. Vi saluto perché vado a una divertentissima riunione di lavoro con i miei soci ebrei. Stiamo completando la scalata alla Commerzbak, utilizzando account hackerati dal sito unicredit, possiamo farlo grazie all’abilità dei ns edp manager che, se necessario, sanno entrare anche nel sito della CIA senza farsi beccare.
    Grazie all’escamotage degli account hackerati, abbiamo gettano l’Europa nel panico e perfino il cancelliere Scholz ha protestato con l’Italia per la scalata ostile di unicredit, credendo che fosse la banca ad agire in prima persona. vi sconsiglio di accodarvi negli acquisti perché magari a un certo punto vendiamo massicciamente quanto acquistato facendo precipitare il presso di borsa e potreste trovarvi con il cerino in mano.
    Già che ci vediamo con i miei soci ebrei magari, se ci avanzano dieci minuti, pianifichiamo un prossimo giochetto, in stile cercapersone esplosivi, tanto per eliminare qualche altro rompiscatole

  34. @ 59
    Matteo, tu parli e parli, però la porta di casa tua resta inesorabilmente chiusa. E quando parti per le vacanze la spranghi a doppia mandata per evitare che entrino intrusi.
    Un consiglio: con l’esempio saresti piú convincente.
    Eh, furbacchione!
     

  35. Solo per informazione,  poi penso sia il caso di chiudere. A prescindere dal merito e da qualinque valutazione, Salvini è accusato secondo quanto previsto dagli articoli 605 e 328 del codice penale relativi a sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio con l’aggravante del reato commesso da un pubblico ufficiale e in danno di minore. Su questo base il PM ha formulato la sua richiesta e il tribunale deciderà. Per quanto riguarda i bulli a me , come a tanti altri della mia generazione cresciuti nel mondo delle squadre di calcio giovanili è stato insegnato fin da bambino a non temerli e ad affrontarli in modo diretto senza ricorrere all’arbitro anche se più grossi e robusti (io giocavo da terzino ed ero magroletto) , perché un bullo nasconde sempre col suo atteggiamento aggressivo e spavaldo un punto debole, un buco, su cui far leva per destabilizzarlo quando lo scopri e neutralizzarlo. Peace and love. 

  36. Lo soluzione 3 vale anche gli ospiti dell’Hotel Alzheimer. Tra l’altro ho sentito la campanella dell’hotel, sta chiamando i suoi villeggianti a cena (perfino in anticipo sugli orari degli ospedali): mi hanno spolierato che avete minestrina con le sti capelòli d’angelo e purè di patate.
     
    sul tema generale: mors tua, vita mea. Vale da sempre, con una differenza profondissima rispetto alle vostre convinzioni. Gli scenari storici sono completamente cambiati: gli israeliani, che sono fra gli eredi di quelli perseguitati dal balengo delle birrerie di Monaco, ora si sono rotti definitivamente dei loro vicini e non si fermeranno più. Tra l’altro ve lo avevo anticipato un annetto fa e mi davate del fascista bastardo nazista perché non invocavo anche io l’immediata interruzione dei bombardamenti su Gaza. E io avevo detto: guardate che non si fermano, anzi aumenteranno, perché Israele vuole estirpare il problema alla radice e starsene in pace. E difatti, dopo un anno, possiamo dire che l’evoluzione sta andando proprio come vi avevo anticipato. In effetti gli intelligentoni come voi non credevano che i bombardamenti sarebbero continuati e invece si sono perfino estesi ad altri fronti.
     
    All’altro genio meneghino sottolineo che anche io mi sono ben ritrovato nel cliché preferito al capotreno. Se un interlocutore (oper quanto di idee contrapposte alle mie, esempio Genoria) si pone con dialettica educata e rispettosa, io non ho motivo di aggredirlo. Se viceversa mi si aggredisce (verbalmente per ora, ma chissà cosa regalerà il futuro), allora rispondo a mazzate. A chi mi prende in giro, credendosi più intelligente solo perchè opta per tale modalità (che considera  più raffinata e quindi “superiore”) gli rispondo pan per focaccia prendendolo per il culo senza tanti giri di parole.

  37. claudio genoria ha detto:
    30 Settembre 2024 alle 14:45

    Benassi (41), senza tirare in ballo, di nuovo, una persona che non c’è più, il motivo per cui ti si dovrebbe, metaforicamente, strangolare è questo: chiaccheri troppo. Tutto lì.

    GENORA

    Prima cosa Franco Miotto, di  cui per tanti motivo ho il massimo rispetto, e glilò dimostrato, l’hai tirato in ballo te e più di una volta!!
    Poi io chicchiero quanto mi pare e piace e non devo certo chidere il permesso  permesso a te. Quindi  oltre a offendere dando del fascista e chi non lo è, ti prendi anche la libertà di azzittire gli altri, SEI PROPRIO UNO SCERIFFO YANKEE.
    Se non ti va bene, puoi anche andare a scivere da un’altra parte, magari in Minnesota, li sono più educati e rispettosi. Se scrivi qui, mi dispiace per te, ma ti devi adattare al basso livello e confrontarti con dei cavernicoli come me.
     

     

  38. Crovella al #52:

    Avevo un compagno di asilo con marcate orecchie a sventola, tra l’altro al tempo i maschietti erano tenuti tutti con i capelli all’umbertina, per cui le sue orecchie a sventola apparivano ancor più appariscenti. Erano una tentazione irresistibile e infatti, ogni mattina, mi avvicinavo silenzioso e gli tiravo delle stecche della Madonna nel padiglione a sventola (le stecche, almeno a Torino, sono quando si mette indice e pollice in contrapposizione e si fa scattare l’indice, come quando si gioca con le biglie…). Immancabilmente costui frignava come una fontana: “Maestra!!!!!!!!!!!! Crovella mi tira le stecche!!!!!!!!!!!”. Evidentemente non mi facevo beccare, per cui non mi mettevano in castigo e continuavo a farlo.

    Si vanta di aver fatto il bulletto.
    E chi era a sbagliare?
    La vittima. “Frignona”, ovviamente.

  39. Bertoncelli piantala di dire cazzate: nei 19 giorni in cui il tuo amico ha illecitamente tenuto in mare 147 persone ne sono sbarcate più di 1200 e quando era ministro l’immigrazione irregolare ha raggiunto un picco.
    A meno di volere continuare a credere alla propaganda è stato anche incapace dal tuo aberrante punto di vista…

  40. ma ca-stazione di milano? o castazione nel senso di casta? (esseri immondi, inferiri, latrine, neri, brutti , zotici e mussulmani) 
    perchè per taluni la prima sembra essere la madre di tutte le battaglie 😀
     
    che poi se si riuscissero a fare tre ragionamenti di fila si potrebbe anche riflettere  sul fatto che la presente islamizzazione e invasione è in effetti un fattore preoccupante già oggi (a mio avviso voluto, ma tant’è), ma che non si risolve tagliando gli attributi a tutti… ne considerandoli esseri inferiori  da confinare nelle loro tane. 
     

  41. @ (1)51
    Veramente, la politica del controllo dei confini era nel programma elettorale…
    Una volta tanto che un politico eletto tenta di realizzare quanto si era impegnato – che a noi piaccia o no – lo critichiamo?
    … … …
    Se un Paese non ha nemmeno il diritto di controllare i propri confini, che ci sta a fare? Meglio chiudere bottega, ma non prima di aver esposto ai confini il cartello: “Avanti! C’è posto per tutti! E ricordate: la casa di Matteo è aperta ai primi dieci che si presentano!”.

  42. Crovella, ma proprio tu parli?
    Và che ci ricordiamo bene chi fu il primo a minacciare censure e ban millantando poteri e aderenze inesistenti e chi frignava per presunte mancanze di rispetto: è tutto agli atti, come ama dire un cretino
     
    Quanto alla tua recente deriva “muscolare”, hai oltrepassato il ridicolo e sei scaduto nel patetico.
    Fucilate a palla, castrare con le cesoie, clava e mazzate sul cranio…ringrazia la madonna se qualche volta riesci ancora a non pisciarti sui piedi!

  43. Se uno sostiene in una discussione tra adulti la tesi della castrazione di un’intera popolazione ritenuta una minaccia per il futuro dell’umanità e per i valori e la civilta dei popoli europei (ricorda qualcosa questa tesi? Un balengo che girava per le birrerie di Monaco….) ci sono solo tre strade: 1. Lo si cazzia 2. Lo si ignora 3. Lo si prende per i fondelli Io sono per quest’ultima strada, anche se visti i precedenti storici la prima strada non è poi così da scartare per certi personaggi. Però qui le proporzioni sono decisamente diverse e la terza via basta e avanza. 

  44. Benassi (41), senza tirare in ballo, di nuovo, una persona che non c’è più, il motivo per cui ti si dovrebbe, metaforicamente, strangolare è questo: chiaccheri troppo. Tutto lì.

  45. @49 Io ovviamente sono convinto della netta superiorità logica delle idee che esprimo rispetto a quelle antagoniste 8a mali estremi, estremi rimedi: se gli africani crescono demograficamente senza controllo, piuttosto che trovacene milioni in casa, mi ci metto io a castrarli con le cesoie da vigna che ho in campagna). Però quando leggo le idee antagoniste alle mie non sto a frignare, piuttosto prendo la clava e vi tiro mazzate sul cranio. Ma non pretendo, solo perché considero le vostre idee delle mongolate da idioti, che esse non abbiano spazio di espressione né vado a nascondermi dietro alle gonne del capotreno invocando la sua censura sanificatrice.

  46. Avevo un compagno di asilo con marcate orecchie a sventola, tra l’altro al tempo i maschietti erano tenuti tutti con i capelli all’umbertina, per cui le sue orecchie a sventola apparivano ancor più appariscenti. Erano una tentazione irresistibile e infatti, ogni mattina, mi avvicinavo silenzioso e gli tiravo delle stecche della Madonna nel padiglione a sventola (le stecche, almeno a Torino, sono quando si mette indice e pollice in contrapposizione e si fa scattare l’indice, come quando si gioca con le biglie…). Immancabilmente costui frignava come una fontana: “Maestra!!!!!!!!!!!! Crovella mi tira le stecche!!!!!!!!!!!”. Evidentemente non mi facevo beccare, per cui non mi mettevano in castigo e continuano a farlo. Ora che frigni un moccioso di 3-4 anni, invitando l’autorità a intervenire, è ancora comprensibile proprio perché si tratta di un moccioso di 3-4 anni. Invece che si riduca a comportarsi così (specie nel chiedere una censura dall’lato su idee altrui solo perché queste ultime turbano il suo buonismo democristiano-politically correct) un uomo di 70 anni non lo si comprende se non entrando nella logica che la sua villeggiatura all’Hotel Alzheimer è conferma conclamata che egli è ormai regredito agli standard di un moccioso dell’asilo. Chissà se c’ha pure il moccio al naso?

  47. “Matteo, se qualche intruso tenta di entrare in casa tua, che fai? Gli apri la porta? Non gli apri la porta?”
    Per favore Fabio, cerca di non insultare la tua e la nostra intelligenza col ripetere le stronzate del mio disdicevole omonimo (che tra Salvini e Renzi, zio bòn po’ Rintintin!).
     
    Salvini, che si stava già smarcando dal governo di cui era ministro, ha deciso di lanciare la campagna elettorale bloccando in mare 147 persone per 19 giorni indebitamente (ovvero non aveva diritto di farlo) e trasgredendo un ordine del Tribunale.
     
    Non c’era e non c’è mai stato alcuna casa né alcun sacro confine della Patria da difendere, al massimo una infima politica elettorale.

  48. @ 33
    Matteo, se qualche intruso tenta di entrare in casa tua, che fai? Gli apri la porta? Non gli apri la porta?
    Io sono sicuro che non gliela apri e invece gli intimi, come minimo: “Vai via. Va’ da un’altra parte”. E questo sarebbe forse sequestro di persona a carico del qui presente imputato Matteo ***?
     
    L’Italia è la nostra casa. Il ministro dell’Interno è sotto accusa (sequestro di persona! bum!) per non aver fatto entrare intrusi in casa nostra. Esattamente come te che non apri la porta di casa tua a un intruso. Il ministro ha fatto il suo dovere ed è finito sotto processo. 
    Se lo racconti all’estero, non ci crede nessuno. Pensano che gli stai raccontando una barzelletta.
     
    In quanto al celebre Russiagate, alla fine il tutto si è  rivelato per ciò che era: pura fuffa o, meglio, un intrigo giornalistico (e altro?) per screditare, infangare, indagare, processare, condannare. Proprio ciò che sta accadendo con il processo in corso.
    … … …
    Sangiuliano è il principe degli sprovveduti. È perfino piú ingenuo di me! Mi è sembrato un quindicenne perso nel primo amore, dimentico della sua figura istituzionale. Per fortuna, evidentemente, qualcuno ha pensato bene di avvertirlo dell’affare in cui si era impegolato con una maliarda che se lo stava mangiando a colazione.
    Se proprio gli andrà male, Gennarino e l’Alessia possono fondare il duo Le Oche Giulive.
    … … …
    Ti giuro (che mi caschi il pisello se mento): ero ben deciso a elencare un certo numero di voci di destra. Però Lollobrigida – Train Man – in quel momento non mi è venuto in mente.
    È proprio per questa ragione che ho aggiunto “eccetera, eccetera”. E mi sono detto: “Spero che a Matteo basti. Spero che non si arrabbi”.
    E invece non è bastato. Agh!!! 😀 😀 😀
    … … …
    Vorrei parlare anche di La Russa, che non viene quasi  mai menzionato. Un presidente del Senato con il busto del Duce sul comò mi incute un po’ di inquietudine. Lo accetto soltanto perché, per tutto il resto e alla resa dei conti, mi sembra che finora si sia comportato in modo corretto: equilibrato, equidistante. Speriamo soltanto che un giorno o l’altro non si presenti in aula con un “Saluto al Duce!”.
    … … …
    Venendo invece a un punto davvero importante, ritengo che, per non lasciare il gioco in mano alle segreterie di partito, bisognerebbe ripristinare in toto il sistema delle preferenze alle elezioni politiche.
    Il nostro futuro lo vogliamo decidere NOI cittadini, NOI popolo.
     

  49. O che le tesi siano stupide e aberranti.
     
    Totò Riina era fornito di valori individuali molto, molto forti, quasi quanto quelli di Adolf Hitler.<
     
    Devo spiegare meglio o anche un imbecille capisce?

  50. Interessante lapsus. Ho scritto castazione invece di castrazione. Si vede che sono proprio un democristiano: la castazione di massa è davvero un bel fioretto, più peace and love della castrazione anche temporanea. Anche il gesuita argentino approverebbe, anche se l’applicazione operativa su vasta scala potrebbe essere più problematica. 

  51. Beh insomma un pizzicotto del maestro o un ascolto selettivo dei compagni di classe quando uno le spara un po’ troppo grosse non sarebbe poi una gran pena o limitazione rispetto alla castazione di massa, chimica (più compassionevole) o tradizionale (più rigorosa) , di un’intera popolazione. Al quale proposito, mi segnalano che secondo recenti ricerche l’invidia del pene, soprattutto se eburneo e nero, in passato diffusa tra signore e signorine della borghesia viennese, si sia diffusa ormai in tutta Europa generando questa sindrome/fantasia che la nuova versione del DMS 5 che presto sarà pubblicata chiamera’ sindrome delle “Mani di forbice”. Zac un colpo netto e via e la paura passa e i problemi si risolvono di colpo, appunto, senza tante storie, candele accese, incensi odorosi, canti di pace e abbracci ambigui e pure sospetti al negrone. Aufwiedersehen Austria Felix e dolci sogni. 

  52. Che motivo c’è, se non la provocazione fine a se stessa, di chiedere precisazioni su tesi esposte in modo così chiaro che le capisce perfino un muro? Ah no, c’è un’altra ipotesi: che il domandante abbia un quoziente intellettivo inferiore a quello dei mattoni che compongono il muro…

  53. @27 Govi. In effetti confermo che il livello qualitativo delle scuole torinesi 8pur in calo rispetto a quando ero ragazzo io…) è soddisfacente. non solo alivello di licei, sia classiche che scientifici, ma in generale. Abbiamo fiori di istituti tecnici con tradizione anche di parecchi decenni (uno fu frequentato da gervasutti!) tutti altamente qualificati. Chi li frequenta con profitto in genere viene cercato dal mercato del lavoro… Idem con patate nelle università e, all’opposto, nelle scuole medie. Viceversa inizano ad emergere dei problemi a livello di scuole elementari, anche storicamente prestigiose, ma il motivo è molto semplice: l’eccedenza di bambini extracomunitari che rallentano i ritmi didattici rispetto ai programmi ministeriali e ciò penalizza i pochi bambini “italiani”. Lo ravviso, appunto, chiacchierando anche con i mie amici, i cui figli (a loro volta genitori) non sono più così determinati a iscrivere i bambini alle nostre scuole pubbliche (che, storicamente, sono invece molto considerate). alla fine molti i scrivono i loro bambini a scuoel private e il motivo è proprio che se hai 20 extracomunitari (della più svariate origini) in una classe di 25, i 5 italiani sono inevitabilmente penalizzati rispetto agli altri italiani che frequentano classi senza il suddetto problema.
     
    C’è un doppio registro nella mia valutazione e forse merita una precisazione, sennò i 2fenomeni2 scambiano roma per toma. la mia valutazione delle scuole torinesi è complessivamente molto positiva, nonostante un calo rispetto a quando io ero ragazzo. Viceversa verifico, come tutti voi, che il livello qualitativo del sistema scolastico nazionale è davvero molto peggiorato. occorre correggere i difetti, apportare le migliorie, ma NON cambiare il modello nella sua globalità

  54. “E’ proprio sbagliato l’assioma di fondo: che ci siano valori individuali (o di alcune parti) “eletti” per la loro nobiltà ideologica”
    Cioé i valori individuali sono tutti uguali e ugualmente apprezzabili?
    E tutti i valori individuali dovrebbero poter essere liberamente espressi?

  55. Ovviamente il mio 40  non è riferito a Genoria, ma si riferisce al 38. Basta con sti piagnistei falsamente buonisti, ma sostanzialmente fascisti (dittatoriali). Ognuno dica quello che ha dentro, a prescindere se il contributo faccia elevare o meno il livello del dibattito (cosa che NON é l’obiettivo del capotreno, quindi date impressione che cerchiate pure di esser subdolamente “impositivi” verso di lui!). Nel dibattito, se le tesi altri non piacciono, si contrappongano le proprie obiezioni, cosi come anche io mi contrappongo a posizione a me antagoniste, ma senza rompere le palle se questo è nobile e quello invece è gretto e meschino. Tra l’altro tutto ciò è ancor più anacronistico visto il contesto storico in cui l’Occidente e l’Europa in particolare si sta “chiudendo” perché non ha piacere di condividere i suoi privilegi con altri commensali alla stessa tavola. Non solo le elezioni recenti (da quelle per il Parlamento europeo alle recentissimi in Austria) girano tutte a destra, ma anche i governi di sinistra (Germania e UK) stanno stringendo i bulloni sul controllo dell’immigrazione (e il Premier UK è venuto a chiedere lumi alla Meloni!).

  56. Le riserve indiane dove annullare un popolo a suon di alcool non le ho inventate io

  57. Genora datti una regolata con i tuoi “scherzi”  vai che è meglio.  Forse Miotto avrebbe strozzato te, visto lo Yenki che sei. 

  58. Che minestrone ipocrita, intriso di falsa ironia democristiana, ma con un sottofondo dittatoriale. E’ proprio sbagliato l’assioma di fondo: che ci siano valori individuali (o di alcune parti) “eletti” per la loro nobiltà ideologica (cose tipo LBTG, woke, pro pal, immigrati, ecc) e che pertanto tali valore debbano imporsi e/o essere imposti quando nel dibattito li si critica. Il bello è che gli stessi sostenitori di tale tesi sono invece ferrei critici delle posizioni ideologiche opposte, che non hanno “diritto” di espressione e quindi sentono il dovere morale di fare il vigile e disciplinare il traffico, senza avene né i galloni né la competenza.
     
    Se a me un’eventuale Europa/Italia afro-islamizzata fa vomitare (ribadisco non per me a titolo personale che mi rintano nella baita “irraggiungibile”, ma per le future generazioni di italiani che condanniamo a vivere in una latrina sociale), non vedo perché vi sentiate legittimati a chiedere la censura di tali posizioni, solo perché ritenete che le vostre siano “elette e nobili” e quindi vi aspettiate che siano imposte a tutti. Questo atteggiamento censoreo e aprioristico è più fascista delle mie posizioni ideologiche. Tra l’altro è talmente illogico (nel senso proprio di “contro la logica” della democrazia e del pluralismo di pensiero che vi piace tanto) che un individuo razionale e lucido non dovrebbe esserne vittima, a meno che, come sostengo da un po’ di tempo, si faccia ormai solo più villeggiatura strutturale presso l’Hotel Alzheimer.

  59. mi fanno davvero SCHIFO (carattere stampatello -> URLO) i FASCISTI che ti danno del fascista o similia solo perché non la pensi come loro
    Nulla di peggio del fascismo degli antifascisti.” (Pier Paolo Pasolini)

    Bertoncelli, sei talmente stupido che mi tocca di nuovo intervenire. Io Pasolini l’ho letto (e amato). Gli antifascisti di cui parla Pasolini sono i democristiani, a parole “antifascisti” ma nella realtà alleati politici dei neofascisti. Pasolini qui parla proprio di te, “because you are fitting in”. E forse parla anche di Benassi, il quale, bontà sua, scambiava lettere con un amico di mio padre, uno che però lo avrebbe strangolato se solo avesse letto cosa scrive qui, a volte.
     
    È abbastanza curioso che, al termine di una lunga cavalcata fuori tema, si torni tutto sommato al punto di partenza, il “teatrino di destra e sinistra”: molto comodo, del resto, per i neofascisti (l’autore di questo articolo probabilmente si genuflette tutte le mattine davanti al busto del duce) usare l’argomento che ormai destra e sinistra sono la stessa cosa. E invece no.
     
    Giacomo Govi, io sono stato tra quelli che ti criticavano, quando scrivevi dei tuoi colleghi polacchi. Ho sbagliato. L’ho capito, ci è voluto tutto questo tempo e una montagna di commenti, nel mezzo, per arrivare infine a capire che sbagliavo. Le mie scuse (tanto bramate da Benassi, che non le vedrà mai) sono per te. 
    Revolution starts at home, preferably in the bathroom mirror (Hüsker Dü)

  60. Andare in montagna dovrebbe servire, tra le altre cose (tipo una certa capacità di governare le emozioni, in primo luogo la paura), a guardare le cose dall’alto e in prospettiva. Del tema Destra e Sinistra si può parlare in chiave di teatrino dei pupi al quale assistiamo e questo può essere divertente se lo si fa con arguzia e un certo distacco, come ad esempio il gia’ citato Ceccarelli. Però il teatrino dei pupi non può che generare bagatelle e scherzucci di dozzina , tra quattro amici al Bard (simpatica vietta in bassa VdA), adeguati al peso storico dell’avvocato del Popolo o della bagnina del Forte. Oppure si può cercare di alzare un po’ il livello dell’arrampicata politico/ideale, senza esagerare s’intende visto che siamo in un blog di montagna e non tutti possiedono le possenti ali dei Merli per salire a certe altezze. Purtroppo il livello dell’arrampicata  tende spesso a precipitare nel blog, rendendolo, come constato più volte da molti con dispiacere, un gioco ripetitivo di scarso valore, tranne per i contendenti abituali,  forse. Rimettere il treno nei binari quando qualche vagone perde il controllo del sistema frenante sparandole troppo grosse, può essere compito del capotreno, ammesso che lo voglia fare ( in realtà non lo fa per sua scelta che si può condividere o meno ma è lui il capotreno) . ma anche dei passeggeri applicando la tecnica antica del Vox clamantis in deserto. Quindi  “Is up to you” come direbbe un insegnante LGBT delle scuole progressiste Usa indicando una di quelle pentole “Woke”  disprezzate e dileggiate dagli amanti della bagna cauda, alcuni almeno, non tutti, perché qualcuno ha sperimentato che possono servire anche per cucinarci qualche verdurina dal sapore un po’ più esotico che arrichisce il menù della nonna. 

  61. Come mai abbiamo una classe politica (sia a destra che a sinistra) così disastrosa a livello nazionale? Io individuo due motivi chiave: 1) la società nel suo complesso si è ingrezzita e imbarbarita negli ultimi decenni (per cui ciò che abbiamo a livello nazionale è quello che passa ora il convento); 2) A differenza del passato in cui nomi eletti (De Gasperi, Moro, Berlinguer) investivano il loro talento nella politica, con l’obiettivo di migliorare il paese e la società), oggi pare che si dedichi alla politica chi NON ha chance in altri campi. in pratica, salvo rarissime eccezioni, la politica è ormai il cestino della spazzatura della società: salvo le eccezioni, sembra che a dedicarsi alla politica siano ormai i “peggiori” (sia a destra che a sinistra) e non i “migliori”.
     

  62. @29 Neppure della rigorosa Torino vedo così dominante la corrente dei “ferrovieri” nella sinistra. Ci vivo tutti i giorni e se esistesse come era 40-50 anni fa lo percepirei. Vi sono ovviamente delle eccezioni, perché Torino è un’eccezione rispetto la panorama italiano. Pur NON avendolo votato, da residente non mi dispiace il sindaco Lorusso (Pd), tranne quando parte in quarta sul tema “diritti” (registrare bambini a genitori di stesso sesso ecc). ma se c’è da esser rigorosi, non si tira indietro nonostante sia del Pd. Le palazzine ex MOI (villaggio olimpico), che, occupate abusivamente, erano diventate in coacervo di degrado e malaffare, sono state sgomberate con un’operazione congiunta Prefettura-Questura-Comune. Al mattino sono arrivati lì con uomini e mezzi adeguati, hanno preso sta gente e l’hanno spostata. avevano un’alternativa perché qui non mi risulta che sia accaduto come a Roma, dove i latinos sgomberati dall’hotel abbandonato vicino a Cinecittà, 24 ore dopo avevo preso possesso di un altro hotel abbandonato, distante 2-3 km. quindi a Torino qualche parvenza di sinistra rigorosa e quindi seria c’è. addirittura la Appendino (ex sindaca e laureata alla bocconi) è una versione sabauda del M5s. se la sinistra nazionale fosse seria e rigorosa come i ferrovieri di Torino, sarebbe tutto più facile. Non lo sono neppure a destra, certo. una Santaché e un Briatore, nonostante le loro origini cuneesi, NON sono rappresentativi del rigore sabaudo. Crosetto, invece, lo è e infatti è internazionalmente molto apprezzato come Ministro.

  63. Bertoncelli, ti sei dimenticato di SanGiuliano, che voleva fare concorrenza ad Alen Delon. Poi c’è Lollobrigida quello che ferma i treni, manco fosse l’incredibile Hulk.
    Bertoncelli ti ho di nuovo tirato la volata. Adesso mi daranno del fascista o peggio del leghista.

  64. Fabio come mai ti sei fermato subito con i candidati della destra?
    Senza alcuna pretesa di completezza, secondo me sarebbero meritevoli di citazione anche il ministro che ferma i treni, il ministro che si fa ricattare dall’amante, il ministro sotto processo per sequestro di persona, il sindaco che mena e il sindaco che spara.
     
    Così si nota meglio una certa disparità comportamentale, diciamo…

  65. 1) Berlinguer è morto.
     
    2) Berlinguer è morto quaranta anni fa.
     
    3) Ora, a sinistra, la scelta è tra i seguenti:
    – l’Elly, con armocromista al seguito;
    – Bonelli, ciottolataio della bassa Val d’Adige;
    – Aboubakar Soumahoro, con stivali al seguito e “diritto all’eleganza” coi soldi altrui;
    – Alessia Morani, campionessa di La sai l’ultima?;
    – la Quartapelle, che con l’Alessia fa Stanlio e Ollio in versione femminile;
    Giuseppi, con ristrutturazioni “gratis” ma 200 miliardi di debito pubblico e con la legge ad personam per evitare la galera al ‘suocero’;
    – gli altri pezzi da novanta del Movimento 5 Stelle;
    – la Salis, antifà reduce da una gita in Ungheria coi suoi amici sprangatori (già condannati) e col manganello “per autodifesa contro i fascisti”;
    – Renzi, l’uomo da una parola sola: “Se perdo al referendum, mi ritiro dalla politica”.
    – Fassino, l’uomo di “Abbiamo una banca?”, che ruba una boccetta di profumo e viene filmato con le mani nella marmellata. (P.S. Corre voce che sia stato chiuso in cella con una borseggiatrice rom. Sarà vero?)
    Chi ho dimenticato?
     
    4) BERLINGUER SI STARÀ RIVOLTANDO NELLA TOMBA. (P.S. Genoria, questo è un URLO!)
    … … …
    Anche a destra non si scherza. Un nome brilla su tutti: la Santanchè.
    Poi c’è il gentiluomo che va alla festa di San Silvestro con una pistola e spara.
    Eccetera eccetera.
     
    Tutta questa gente, grazie anche a una legge elettorale indecente per quanto riguarda le preferenze, è stata votata da noi: vergogniamoci.
     
    P.S. Siamo in un blog di montagna, però esiste la sezione Totem & Tabú e in questo articolo si parla di Destra e Sinistra.
    Pertanto, visto che amo il mio Paese (anche se, per questo, mi becco del neofascista), non taccio. Tralascio per il momento l’articolo sulle Alpiniste invisibili, mi turo il naso e parlo di Destra e Sinistra.
     

  66. Anche qui non è una novità: famose e “scandalose” furono le parole di Berlinguer sull’ombrello che preferiva scegliere se fosse stato proprio necessario in caso di grandi piogge. Buona continuazione.

    Pasini, grazie per la continuazione, a me va benissimo l’ombrello NATO, sicuramente aveva ragione Berlinguer, a volte bisogna fare delle scelte. E si cerca di fare la meno peggio, cencio dice male di straccio.
    Credo che anche LUI nel fare questa scelta, si sia tappato il naso.

  67. “… considerano gli insegnanti italiani i migliori del mondo …”
    “Obiettivi sono correggere i difetti, certo, così come migliorarla (“il meglio è nemico del bene”), ma non stravolgerla”
    E’ per questo che gli insegnati italiani sono vergognosamente sottopagati da sempre e che il governo dei migliori eccella in tagli, progetti fantasiosi  (liceo made in Italy, crediti dalle settimane in divisa, ecc..), sprechi cercando in ogni modo di foraggiare le scuole private…
     
    Peraltro vorrei far notare che l’impianto della scuola italiana era da sempre estremamente inclusivo e uguale per tutti e in buona parte lo rimane. 
    Certo ultimamente si sentono sempre di più le voci legaiole e fratellitaliote che chiedono classi differenziate e altre fesserie per favorire l’integrazione (of course), anziché pensare agli strumenti atti a integrare (salvo poi alterarsi “leggermente” quando i differenziati sono gli italiani a Bolzano…)
     
    Se siamo intelligenti, anziché stare alla finestra … iniziamo a pensarci già adesso per trovare delle soluzioni (es “Piano Marshall per aiutare lo sviluppo dei paesi africani, castrazione degli africani, batterie di mitragliatrici sulla costa sud di Lampedusa”)”
    Mi paiono proprio soluzioni positive e coerenti tra loro…
    Cmq il “piano Marshall” è in atto da almeno sessant’anni e consiste nel farsi la guerra tra neocolonialisti (USA e Francia in primis, ma non solo…e adesso si sono aggiunti anche i russi) per interposto negro, al fine di depredare le materie prime. Materie prime che ci servono a mantenere la nostra primazia economica e lo status quo e che sono le principali cause della fuga dall’Africa e non solo.
     

  68. Destra e sinistra. A mio parere sul tema è sempre valido il libro di Bobbio del 1994. Le differenze esistono e come. Ovviamente parliamo di correnti ideali e non di singoli partiti politici, in una determinata epoca e in un determinato paese. Su questo secondo piano, più contingente, ci possono essere elementi di confusione. Nel PD c’è una corrente ex democristiana certamente molto più a “destra” su alcuni temi di Marina Berlusconi o della stessa Giorgia Meloni, quest’ultima magari più nei conportamenti che nelle parole, ma ormai le parole sono strumentali. Poi ovviamente ci sono sfumature. Certamente dipingere la sinistra italiana come una banda di fricchettoni libertari, peace and love, è una fantasia forse indotta da un consumo eccessivo di cioccolato Peirano. Propri a Torino poi, dove la tradizione “ferrea” della sinistra è sempre stata dominante.  C’è questa componente, sicuramente, magari quella più chiassosa e visibile, ma il grosso dell’elettorato di sinistra, che non è piccola cosa nei numeri, è costituito da “ferrovieri”, uomini d’ordine, con sicuramente più attenzione ai temi delle libertà personali nella tradizione socialista che non in quella comunista, più focalizzata sui temi della giustizia sociale.  I ferrovieri, peraltro,sono sempre stati una delle colonne del movimento operaio organizzato. Sugli Stati Uniti, verso i quali il confronto di emozioni è virato negli ultimi commenti, con un contrasto “in seno al Popolo” come si diceva una volta, non mi meraviglia la polarità emersa. Ho lavorato per quasi trent’anni in una società di consulenza controllata dagli americani. I miei capi erano tutti repubblicani, alcuni andati volontari in Vietnam,  tranne uno, di Boston, compagno di corso e amico di Mario Draghi. Già Freud aveva detto che gli USA erano un misto di moralismo quacchero e di istinti selvaggi primordiali. Dipende da cosa ti colpisce di più. Simbolicamente le armi e la flotta da un lato (Harris come Crovella fa secco con la pistola il primo che gli entra in casa senza problemi) o le grandi battaglie per le libertà e il “frullatore” etnico che consente di valorizzare tutte le risorse disponibili a prescindere dalla loro provenienza. Questa ambivalenza spiega forse anche certe stranezze nelle posizioni di politica internazionale:  trovi ostilità verso gli USA in molta sinistra europea ma anche negli ex nazisti austriaci, che simpatizzano per lo Zar. Così come trovi “atlantisti” diciamo così tra i conservatori europei e pure tra i laburisti /socialdemocratici. Anche qui non è una novità: famose e “scandalose” furono le parole di Berlinguer sull’ombrello che preferiva scegliere se fosse stato proprio necessario in caso di grandi piogge. Buona continuazione.

  69. Che agli USA piace fare lo sceriffo del mondo esportando con i carri armati la (loro) democrazia, non lo dice il Benassi.

  70. Chiudo sulla scuola. E’ tutto relativo. Esistono classifiche piu’ o meno attendibili, che tengono conto dei vari fattori in gioco. In generale USA non e’ tra i primissimi, ma Italia ( e Francia!) hanno posizioni decisamente piu’ basse… Ma Crovella dira’ che in Crocetta nessuno si e’mai lamentato…

  71. Ciao Claudio, peccato che non mi risponderai , apprezzo il tuo modo di ragionare e il tuo linguaggio.  In questo foro neppure il metodo pedagogico, quando’anche sinceramente empatico, funziona. Ancora meno del fact-checking di Balsamo. L’unica cosa che piace veramente e’ la gazzarra con Crovella e soci. Per quanto sia normale preferire la discussione con persone che hanno pareri opposti ai nostri, qui mi pare che andiamo oltre, ci vedo piu’ il “piacere di dirti quanto mi stai sulle palle”. Ma forse il vero “bar” virtuale e’ proprio cosi. 
     
    Ad ogni modo si impara. Per esempio a “tarare” i propri interventi all’auditorio che ti legge. Esempio: condividere le proprie esperienze estere con chi non si e’ (praticamente) mai schiodato dall’Italia, e conosce solo le opinioni che circolano al baretto della Crocetta, ha senso? A me, per il fatto di aver condiviso le opinioni di miei colleghi polacchi e lituani sulla guerra in Ucraina, mi e’ stato detto che lavoravo in una base Nato. Mi pare proprio fosse Benassi, tra l’altro. Sceriffi e spie Nato. Vabbe’.  

  72. Genoria,  ho conosciuto Franco Miotto ci siamo scambiati lettere, ho ripetuto sue vie.
    Non ho pregiudizi sull’America, ne su altri mondi o culture, questo però non mi impedisce di vedere che non è sempre l’ERBA DEL VICINO QUELLA PIU VERDE. Sono stato recentemente in Germania, tante belle cose di cui potremmo/dovremmo prendere esempio, ma anche tante altre da criticare. Quindi spesso tutto il mondo è paese e spesso i luoghi comuni sono trasversali. Dici che per giudicare gli USA ,  3 volte non bastano, vero! però gli occhi ce l’ho  e sai mi informo anche, quindi certe cose si vedono e si sanno.  Le armi chimiche inventste per fare la guerra a Saddam non me le sono inventate io, l’assalto a Capitol Hill non l’ho sognato, il razzismo nei confronti dei neri. ect. Voglio dire, sono contento che tu ami gli Usa, che li hai amici e petsone care, meglio così, ma non perdiamo il contatto con la realtà, non è che sono il paradiso terrestre. Almeno a me non sembra, come non lo e l’Italia.
    No non presto il fianco a nessuno, dico la mia e gli altri la loro. Bertoncelli dice la sua.
    Dici che il tuo era uno scherzo, bene, non è stato divertente.
    Quanto ad essere di sinistra, me lo vuoi insegnare te come si fa ad essere di sx? A me la diversità non ha mai spaventato, sono sempre stato convinto che sia un VALORE a differenza di “altri” che qui vorrebbero tornare al feudalesimo.
    Per i tuoi genitori mi dispiace, ma vedi anche io ho 2 genitori uno ha 90 anni l’altro 92 con problemi di salute che hanno bisogno di essere accuditi, quindi spesso i problemi sono comuni. 
    Che ci voglia piu coraggio a vivere lontani da casa in un altro paese,  che a salire una via d’arrampicata, non ho dubbi, gli eroi nella vita di tutti i giorni sono altri. 
     
     

  73. @ 21 e 22
    Giorgia Meloni chi?
    Quella che viene appesa in effigie a testa in giú scimmiottando Piazzale Loreto?
    Quella di cui fu bruciato il pupazzo in piazza?
    Quella “bo**hinara fascista”, come fu educatamente apostrofata su un palco del Primo Maggio? 
    Votare una “bo**hinara fascista”? Ma io sono antifascista certificato e omologato!
    … … …
    Genoria, in quanto a Jello Biafra e compagnia, ti dico una cosa: mi fanno davvero SCHIFO (carattere stampatello -> URLO) i FASCISTI che ti danno del fascista o similia solo perché non la pensi come loro.
     
    “In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti.” (Ennio Flaiano o, secondo altri, Mino Maccari)
    “Il piú bell’esemplare di fascista in cui ci si possa oggi imbattere è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dar del fascista a chi fascista non è.” (Leonardo Sciascia)
    “Nulla di peggio del fascismo degli antifascisti.” (Pier Paolo Pasolini)
    “Il peggior prodotto del fascismo è l’antifascismo.” (Amedeo Bordiga)
     
    Hai capito adesso?
     

  74. Claudio, questa non è lingua fascista

    Bertoncelli, ho fatto il classico. Il latino mi piaceva, tra l’altro. Mi piaceva molto Tacito.
     
    Un’ultima cosa, prima di congedarmi. Ti faccio una dedica. Però devi ascoltare bene cosa dice Jello Biafra al pubblico, “because you, maybe you’re not a fascist, but hey, you are so fitting in” (e se non sai tradurre, amen: non è lingua fascista, è un’altra cosa):
    https://youtu.be/IXdUVPFg6mo

  75. Benassi, dunque il mio insulto sarebbe questo: l’averti messo in bocca le parole di Giorgia Meloni (era uno scherzo, ma tant’è). Ma chi ha fatto eco a Bertoncelli (uno che la Meloni probabilmente la vota, e se non vota lei, vota Salvini, che è persino peggio) sei tu: “lasciamo perde”, perché non ti piace l’America, che però non conosci. Dici che ci sei stato tre volte: beh, non basta. Io ci sono stato anni e i primi mesi ero come un turista, incuriosito da tutto. Dopo ho pianto di nostalgia. Guardavo le foto delle Dolomiti e piangevo, mi dava fastidio tutto, la cucina, l’accento, il modo di guidare. Alla fine è arrivato un tempo in cui ho ritrovato il senso di vivere lontano da casa mia. Ci vuole più coraggio a vivere lontano da casa che a fare una via di arrampicata, credimi, ma la forza la trovi nella tua famiglia, in quello che gli dai. Sono tornato perché i miei genitori hanno un’età che non possono stare da soli. Il mio papà, operaio sindacalista con Franco Miotto, mi avrebbe anche fatto restare dov’ero, ma non me la sono sentita. Tutto qui. Devo chiederti scusa per cosa? Per averti fatto notare che un pregiudizio antiamericano ti fa parlare come parlerebbe Giorgia Meloni? E allora? Magari sbaglio ma se sbaglio dimmi dove, non mi dare dello “sceriffo”, che non è proprio il caso. Mi dispiace se ti sei sentito offeso, non era mia intenzione. Ho solo voluto farti notare che essere “di sinistra” significa anche essere aperti alla diversità. Che le questioni identitarie le devi lasciare ai fasci. Spero tu abbia capito cosa intendo, comunque non ci tornerò più sopra e ci vorrà, del resto, un po’ di tempo prima che mi torni la voglia di passare da queste parti. Hai colpito duro, amico mio, hai fatto male.

  76. Qui quello che hai insultato sei te, ma siccome ami fare lo sceriffo USA non ti riesce chiedere scusa, o dire, semplicemente,  mi sono sbagliato. 

  77. @ (1)16
    Ragazzi, qui bisogna stare attenti persino quando si usa il grassetto. Questo carattere, universalmente, ha la funzione di evidenziare il testo, affinché il lettore sappia che cosa è piú importante per chi scrive.
    Invece il buon Genoria crede che il grassetto serva come urlo (forse l’ha confuso con lo stampatello) e quindi, solo per quello, mi sono beccato del neofascista. Mamma mia!
    Chissà, forse è anche cosí che scoppiano le guerre nel mondo: da un grassetto inteso come stampatello…
    … … …
    Mala tempora currunt sed peiora parantur.
    Claudio, questa non è lingua fascista. È un’altra cosa.
    😀 😀 😀

  78. Benassi, cosa caspita vuoi che ti dica delle stragi nelle scuole. Calmati, va’ (ma insultami pure, se è questo che ti fa stare meglio: è una cosa che qualifica te, non me).

  79. quanto a non cogliere cosa si sente, si prova e si vuol dire, non sei da meno di me, perchè, quando ti ho posto il problema delle stragi nelle scuole americane, e delvolesere scerriffi, hai chiuso con 2 parole. Quindi anche te come me, non sei cosi aperto come sbandieri, ma sei di parte. Io non disprezzo gli americani, ci sono stato 3 volte e ci ritorneterei, ma non ho gli occhi coperti di prosciutto, e come ho visto tante cose belle, ne ho viste tante discutibili. 
    Qundo mi metti in bocca gli annunci urlati della Meloni, mi dai del fascista, E NON TE LO PERMETTO!!! Se amare l’america ti fa sentire sceriffo,  e meglio che ti togli la stella.

  80. Benassi, abbi pazienza: sono appena atterrato in un posto e avevo un paio di cose da fare, prima di risponderti.
     
    1) Non ti ho dato del fascista: ti ho fatto notare la differenza tra il dire, pacatamente, “sono italiano”, e l’urlarlo, o scriverlo in grassetto come fa Bertoncelli. Probabilmente non hai colto, ma non c’è proprio niente di cui devo scusarmi. Credo di sapere come la pensi sul fascismo e sul neofascismo.
     
    2) Amo gli Stati Uniti, con tutti i loro difetti, e qui tra l’altro ho molti amici, anche stretti. Se da un lato questo non toglie niente al mio attaccamento a Belluno, ai miei amici bellunesi e alle Dolomiti, dall’altro lato mi mette nella posizione di sentirmi, in qualche modo, offeso quando la gente mostra disprezzo nei confronti degli americani, parlando in genere per stereotipi: è una cosa che Crovella, per esempio, ha saputo cogliere e tu, evidentemente, no. Nessun problema.

  81. Dimenticavo, portati pure dietro Panzer Krovellik consì discutete a 4 occhi di scuole perfette8

  82. Non vuoi chedere scusa? 
    benissimo,  allora te ne puoi anche tornare  trai tuoi amati SCERIFFI  americani.

  83. sono Benassi, sono italiano, sono cristiano”

    Genora che tu scriva questo , vuol dire che fino ad oggi non hai proprio letto nulla di quello che ho scrittio in questo blog.
     
    Del fascista guarda di darlo a qualcun’altro, quindi ti invito a cancellare e a chiedere SCUSA. 
    Io conGiorgia Meloni, con la sua ideologia, il suo partito, il suo governo,  di quello che fa, di quello che urla,  non  HO NULLA DA CONDIVIDERE. 
    Quindi sei pregato di chiedere scusa. 

  84. Ho scritto: URLARE “sono italiano”. Sono italiano anch’io e non ho problemi a dirlo. Mi piace la cultura italiana. Però non ho niente da urlare ai quattro venti. La politica identitaria neofascista non fa per me. 
    “sono Giorgia, sono italiana, sono cristiana”
    ”sono Benassi, sono italiano, sono cristiano”
    “sono Bertoncelli, quello della canzone”

  85. Ho scritto URLARE “sono italiano”. Sono italiano anch’io e non ho problemi a dirlo. Mi piace la cultura italiana. Però non ho niente da urlare ai quattro venti. La politica identitaria neofascista non fa per me. 
    “sono Giorgia, sono italiana, sono cristiana”
    ”sono Benassi, sono italiano, sono cristiano”
    ”sono Bertoncelli, quello della canzone”

  86. Chi si dice italiano ed è fiero della nostra civiltà sarebbe addirittura un neofascista?! Bum!!!

    lasciamo perde…
    io sono italiano e riconosco tutti i miei difetti e sono tanti, ma ci sono anche pregi: uno tra tutti, degli ottimi e esclusivi tordelli versiliesi.
    In USA li sanno fare? Non penso proprio, quindi…lasciamo perde!!

  87. “[…] urlare “sono italiano!” è roba da neo-fascisti.”
    Chi si dice italiano ed è fiero della nostra civiltà sarebbe addirittura un neofascista?! Bum!!!
    … … …
    “Il sonno della ragione genera mostri.”
    (Francisco Goya)
     

  88. Cari cicciobelli, riporto il discorso sul tema “migranti”. I primi exit poll delle elezioni austriache danno in vantaggio, al primo posto assoluto, l’estrema destra con una esplicita agenda anti-migranti. Aspettiamo i risultati definitivi prima di prendere posizioni, ma se dovessero davvero vincere e guadagnare la Cancelleria, vedrete che l’Austria blinderà il confine e non passerà nemmeno una mosca. Per cui tutti i migranti sbarcati in Italia, resteranno bloccati in Italia, anche quelli che hanno intenzione di andare al nord. Per cui eventuali futuri flussi in arrivo dall’Africa, a maggior ragione se in termini di MILIONI di individui, non saranno più un problema europeo, ma esclusivamente un problema italiano. Prima di vederci trasformare la nostra bella Italia in una discarica afro-islamica, io inizierei a pensare adesso alle soluzioni per NON far partire gli africani dall’Africa.

  89. Ho visto il video non per piaggeria, ma per effettiva curiosità. E’ fato molto bene, come documento. Lo consiglio davvero a chi desidera approfondire il tema.

  90. Ultimo commento, poi devo proprio andare:
     
    Benassi, non ho mai detto che la scuola americana sia la perfezione.
     
    Crovella, sì, hai ragione. In parte, nel mio modo di vedere questa cosa, c’entra anche l’impatto emotivo di un cambiamento che per mio figlio non è stato facile. Grazie per aver visto il video. Costa non è quel politico, è un giornalista (omonimo): ti avevo già risposto ma il commento è andato in moderazione. Ricomparirà. Ciao 

  91. Bertoncelli, sei un provocatore (della domenica: nient’altro da fare, la domenica? Io almeno ho la giustificazione di essere in un aeroporto, in attesa di un imbarco).
     
    1) Le stragi non c’entrano niente col modello didattico americano. Su questo punto, non ho niente altro da aggiungere.
     
    2) L’apertura alla diversità è un fatto positivo, non una barbarie come scrivi tu. Per me, per noi che ci siamo trovati a mandare un figlio che non parlava una parola d’inglese in una scuola americana, essere stati accolti a braccia aperte, avere avuto a disposizione un’insegnante ESL, avere sentito che eravamo rispettati e capiti, nella nostra diversità, sono stati tutti fatti molto positivi. Poi, va da sé, la diversità è diversità in tutte le salse, quindi come è valso per noi, vale anche per una famiglia di somali, o per un ragazzino omosessuale. In Minnesota le scuole accolgono tutti, senza distinzione. 
    Tu ti dichiari “orgogliosamente italiano”, sei orgoglioso di cose che gli italiani, o gli abitanti della penisola italiana, hanno fatto tanti anni fa, e questo ti basta. Io non ho problemi con l’essere italiano, sono contento di esserlo, ma vorrei che l’Italia tornasse ad essere quello che è stata quando eravamo protagonisti dell’innovazione e della creatività: non lo siamo più. Secondo me, si deve (ri)cominciare dalla scuola, se vogliamo rilanciare questa bella cultura, e anche la nostra bella lingua (che io uso volentieri e anche bene, secondo me: solo che io posso fare lo stesso con l’inglese: quanti italiani che hanno fatto le scuole in Italia posso fare altrettanto? Non lo sanno parlare neanche gli insegnanti, l’inglese, nelle scuole italiane).
     
    e infine: urlare “sono italiano!” è roba da neo-fascisti. Meloni lo fa di continuo. Niente di male, per carità, basta esserne consapevoli.

  92. 91 Genoria, io non sono prevenuto, ecsono piu chd aperto a prendere esempi dagli altri, compresa la scuola americana. Però non esageriamo, la perfezione non esiste e non credo che lo sia la scuola americana. Quanto alle strutture scolastiche che dovrebbero essere apposto, non ci sono dubbi. Apposto, attrezzate  e sicure!! Certamente non dovrebbero crolare in testa agli studenti essere riscaldate, ma nemmeno correrrecj il rischio di finire vittima di un mitragliatore da guerra. Gli insegnanti itsliani sono punitivi? A me sembra che ultimamente vengano presi a pugni dai genitori… E giusto anche questo? Boh…??

  93. Per Claudio Genoria. Mi ha davvero incuriosito e sono andato a vedere il video di Francesco Costa sulla scuola USA. Il video è ben fatto, ma ha rafforzato la mia convinzione: il modello scolastica americano NON è adatto alla nostra cultura e al modello socio-organizzativo italiano in essere da decenni. Non infastidisco la platea con i dettagli, ma se vuoi sono in grado di analizzare punto per punto le cose illustrate dal video e argomentare la loro NON idoneità al ns modello sociale. Questa conclusione NON ha nulla a che fare con la valutazione sull’efficacia del modello USA in sé, cioè se prepara oppure no e come prepara in assoluto gli studenti. Io ho dei forti dubbi anche su questi temi (da sempre considero gli yankee nel loro complesso come dei bambinoni, dei cowboy spacconi e non sveglissimi-il che non esclude che possano esserci delle “punte” talentuose che prendono il Premio Nobel, ma non sono rappresentativi della popolazione nel suo complesso), ma non mi addentro in questo risvolto scivoloso. Mi limito ad affermare (però con forte convinzione) che il modello scolastico americano, come da video, in Italia è improponibile: non abbiamo né i mezzi né gli spazi né, soprattutto, la voglia di realizzarlo e andrebbe contro la nostra tradizione per cui sarebbe un disastro totale.
     
    Stupisce che alla stessa conclusione non sia arrivato anche tu, che non credo sia nato e cresciuto negli USA. Avrai fatto le scuole in Italia,: non ti ricordi più di quando eri ragazzo? Non riesci a immaginare, nella tua mente, di inserire quel modello scolastico nella società italiana?
    L’impressione che dai è che il tema scolastico (che probabilmente è il più sensibile per lo shock avvertito da tuo figlio, amplificato emotivamente dentro di te) sia in realtà un tassello di un tuo generale rimpianto per aver lasciato gli USA, rimpianto che ti fa scaricare la delusione emotiva prendendotela con il modello sociale italiano (non solo scolastico). In pratica sei come un marito che, dopo decenni di matrimonio, si prende una sbandata pazzesca per una ragazza ventenne. Poi capisce che deve tornare in famiglia, ma il cuore resta con la ventenne e allora rinfaccia alla moglie che non ha le chiappe sode come la ventenne, che non ha le le tette aguzze come la ventenne, che non ha il dinamismo delle ventenne. Se resti ingabbiato in questo meccanismo, esso sarò solo fonte di frustrazione per te. O rompi gli indugi e vai a vivere con la ventenne (fuor di metafora: ti ri-strasferisci stabilmente negli USA) oppure metti definitivamente una pietra sopra alla ventenne e ritrovi un equilibrio nella vita familiare (fuor di metafora: abiti stabilmente in Italia e te la fai andar bene, con tutti i suoi difetti…). Questa situazione che stai qui, ma vorresti invece stare là… sarà solo causa di frustrazione per te.

  94. Genoria, la mia NON è una predica. È verità.
    Il “risveglio” e le stragi nelle scuole USA sono fatti. E sono gravissimi, di una barbarie assoluta.
    E tu non puoi sperare di cavartela con un paio di battutine (quelle sí qualunquiste!) e un “sa il cazzo” che certuni credono faccia sempre la sua bella figura.
    … … …
    La Rete è stata inventata in USA? Ma tu hai una vaga idea di quanto nei millenni ha dato all’umanità la nostra cultura, il nostro ingegno, il nostro lavoro, le nostre invenzioni, le nostre scoperte?
    E per “noi” intendo il popolo italiano, ma pure gli altri europei.
    … … …
    Dimenticavo: tu sei entrato abbastanza di recente nel forum; evidentemente ignori chi sono.
    Ebbene, io sono italiano, fiero di esserlo, orgoglioso della nostra cultura plurimillenaria, e in un contesto italiano mi esprimo per quanto possibile nella nostra bella lingua madre.
    Mi disturba chi usa parole inglesi quando esistono i traducenti. Cosí facendo, costui manifesta solo sudditanza, credendo forse di sfoggiare la propria conoscenza dell’inglese di fronte ai contadini ignoranti.
     
    E ora manca solo un “Fascista e sciovinista!”.
    Poi siamo a posto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.