Giustizia e ragion di stato

La sentenza a favore del ministro Salvini è una sentenza suicida, dettata dalla ragion di Stato che i giudici hanno considerato prevalente sulla ortodossia giurisdizionale. Naturalmente si tratta di una sentenza impugnabile.

Giustizia e ragion di stato
(l’assoluzione di Matteo Salvini)
di Raniero La Valle
(pubblicato sul Il Fatto quotidiano del 28 dicembre 2024)

La sentenza di Palermo grazie alla quale è andato assolto il ministro Salvini è un paradosso che spiega più cose di quanto potrebbe fare un intero corso universitario. Si tratta di una sentenza evidentemente dettata dalla ragion di Stato, che è il paradigma nascosto che ispira la condotta degli Stati accanto e contro il paradigma ufficiale e dichiarato del diritto. E che di questo si tratti è dimostrato dalla lunga gestazione della sentenza (una giornata intera in Camera di Consiglio) e dalla plateale motivazione secondo la quale “il fatto non sussiste”, che è l’unica cosa invece assolutamente incontrovertibile: si può infatti dire che non sia un reato quel sequestro di persone, o che non si possa definire così quella omissione di atti d’ufficio, o che quelli fossero atti d’ufficio non dovuti, ma non si può dire che non sussista il fatto che a 147 naufraghi disperati, compresi infermi, donne e bambini, per nove giorni, sia stato impedito di toccare terra, di raggiungere la salvezza, di esercitare il diritto di chiedere asilo, di essere trattati e curati come esseri umani. È dunque una sentenza suicida, che nega se stessa, che sfugge ad ogni principio di realtà, e di cui gli stessi giudici sembrano dire che è impugnabile e riformabile da un’istanza giurisdizionale superiore.

Ma ciò non per caso, o per denegata giustizia.  Al contrario appare che i giudici con tutto fondamento abbiano ritenuto di dover farsi carico di una ragion di Stato che, in presenza di un potere del tutto privo di una cultura di governo, di senso delle istituzioni, e incline a discorsi eversivi e vendicativi esigeva di prevenire una crisi devastante dell’ordinamento repubblicano e dei rapporti tra gli organi dello Stato, che nemmeno il presidente della Repubblica avrebbe forse potuto risanare.

L’arrogante preannuncio del ministro di non dimettersi e la solidarietà con l’imputato manifestatagli da poteri legittimi o prevaricatori interni e internazionali, rendevano molto plausibile tale pericolo. Ancora di più la millanteria del ministro Salvini di aver difeso i confini della Patria facendo strage di migranti inermi, rappresentava un oltraggio a quanti, militari e no, ad altissimi costi difendono le loro terre.

Quanto alla ragion di Stato, è chiaro che un ente pubblico, compresa la magistratura, agisce pur sempre nell’ottica del perseguimento dell’interesse collettivo, ma è molto delicato maneggiarla. È la prima cosa che andrebbe rivisitata in una riforma dello Stato che abbandonasse la sua versione moderna fondata sull’assoluto della sovranità, sul diritto di guerra, sulla mitica difesa dei confini e sulla “competizione strategica” di ognuno contro tutti. Dalla ragion di Stato discendono i Servizi segreti, che solo quando affiorano dal buio del segreto sono chiamati “deviati”; suoi frutti sono i colpi di Stato, come in Cile o a Damasco, le false rivoluzioni come in Ucraina o in certe “primavere arabe”, il sabotaggio delle infrastrutture, come i gasdotti nel mar Baltico, le irruzioni con i deltaplani a motore come a Gaza, gli omicidi mirati, come quelli a Teheran e a Dubai, o con i cercapersone come in Libano e in Siria, i prelevamenti forzati della CIA  e le “renditions”, come quella di Abu Amar a Milano.

Ma  dove la ragion di Stato e i relativi Servizi danno il meglio di sé è nel tirannicidio, pratica celebrata e discussa perfino in diritto e in morale, da Cesare a Saddam Hussein, e risparmiata, grazie a Putin, a Bashar al-Assad: la tesi soggiacente, come ricordato da Carl Schmitt, è che tyrannum licet adulari, tyrannum licet decipere, tyrannumm licet occidere: è lecito adulare il tiranno, è lecito ingannarlo, è lecito ucciderlo. Lecito o no, di certo è quello che in nome della ragion di Stato si fa nel benemerito Occidente, anche se non si tratta di tiranni, da Wael Zuaiter, il palestinese ucciso a Roma, a Kennedy, a  Allende, a Moro, a Gheddafi, fino a Ismail Haniyeh, il capo Hamas che voleva trattare, fino al generale russo Kirillov, che sosteneva vi fossero armi biologiche in Ucraina.

In ogni caso, tutto si può sostenere, tranne che la ragion di Stato consista nel fare del Mediterraneo un cimitero, e delle navi di soccorso bare galleggianti.

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Giustizia e ragion di stato ultima modifica: 2025-01-02T04:00:00+01:00 da GognaBlog

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93 pensieri su “Giustizia e ragion di stato”

  1. Suicida è l’atteggiamento dell’autore dello scritto e delle sue argomentazioni, per abbattere Salvini spara ai desideri degli italiani

  2. Ovvero tutto l’automotrice europeo e il suo immenso indotto , che costituisce l’ossatura del Pil europeo, sta andando a puttane , perche quei borghesi plutocrati dispiaciuto VW Audi , hanno distribuito lisci 10 % di dividendo ?
    Deve essere colpa di quei borghesi plutocrati, in fondo l’economia è semplice , l’ippica , quella si che è difficile !
     
     

  3. “credere che tutto l’automotrice europeo …stia fallendo per colpa di una distribuzione dei dividendi del 10 % è abbastanza puerile.”
    Expo, Balsamo non ha detto proprio questo, ma ha posto un’altra domanda.
     
    “se tu ti aspetti una contrazione, Expo, la tua strategia aziendale è distribuirli ai soci o reinvestirli in R&D?”
     
    Che vuol dire che sei vai male o prevedi che possa andar male, distribuire dividendi (e 10% è tanto, tanto) non puoi proprio dare la colpa a alla politica. 
    Anche e sopratutto se cinesi, giapponesi e Tesla elettriche van via come il pane, aggiungo io

  4. torno sul tema “immigrazione”. Il trend che io chiamo la destrizzazione dell’Europa consiste proprio nell’emergere e nel dilagare si esigente xenofobe, razziste e anti-inclusive. Non spariranno del tutto i nobili sentimenti che hanno caratterizzato il 50ennio dal ’68 al 2020, ma sta riducendosi la diffusione numerica di chi li “sente”. Se la maggioranza dei 450 milioni di cittadini della UE esprime altri “desiderata” (=remigration, cio TUTTI immigrati FAI DA TE rimpatriarti forzatamente + quelli che servono al processo produttivo selezionati a casa loro + piano Marshall europeo per sviluppo socio-politico-democratico-economico di “1ueli2 paesi, in modo che i loro cittadini si troveranno bene a casa lordo e non avranno più bisogno di scappare), ebbene se la maggioranza dei cittadini europei PREFERISCE così, e quindi vota rappresentanti allineati a ciò, perché dovrebbero essere fermati? La sinistra-woke è “democratica” a fasi alterne (cioè quanto le conviene) e si aspetta che il volere della maggioranza sia respinto quando non piace a lei. Ammantate questo censura insinuando che la nobiltà dei vs ideali è eticamente “superiore” alla grettezza bastrada degli xenofobi razzisti. Ma questo assunto non poggia su nessun principio e se le elezioni dei rappresentanti della visione anti-immigrazione è del tutto regolare, i governi (da quello italiano a quello della UE) hanno il diritto di lavorare in quel senso.  Invece no, a voi sta sulle balle anche solo che qualcuno abbia la sfrontatezza di esprimere opinioni anti immigrazione su questo blog, figuriamoci concretizzarle nella realtà! Quando parlo di fascisti rossi questo intendo. Ma l’onda della destrizzazione è inarrestabile e condizionerà l’Europa per diversi decenni. Non c’è neppure bisogno di tapparvi la bocca, ci penserà la realtà che si evolverà nel modo antitetico rispetto ai vs ideali e ai vs desiderata.

  5. @ Balsamo
    La politica dei dividendi di un enorme gruppo aziendale non è necessariamente correlata agli investimenti in R&D , i fondi che hanno in pancia i titoli VW li comprano e li vendono anche in funzione della politica dei dividendi , e questo ha pesanti effetti sui corsi azionari.
    .
    Il fatto di credere che tutto l’automotrice europeo con le sue belle “quote verdi” di produzione stabilite dalla politica e accumulate nei piazzali stia fallendo per colpa di una distribuzione dei dividendi del 10 % è abbastanza puerile.
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    Toyota in Giappone, che non ha quote verdi imposte dai burocrati UE come va ?

  6. Expo, tu che accusi Balsamo di fare un minestrone dopo che tu hai buttato dentro quelli di prima, la politica UE, i migranti, la Volkswagen (mancano giusto gli americano che ci hanno salvato dal comunismo e il monopolio culturale della sinistra) è proprio il proverbiale caso del bue che da del cornuto all’asino! 

  7. Expo, non ho detto che “stanno andando bene” (definisci “andare bene“), ma che hanno distribuito dividendi (utili del 2023 distribuiti nel 2024: ma se tu ti aspetti una contrazione, Expo, la tua strategia aziendale è distribuirli ai soci reinvestirli in R&D?).
     
    E ora, secondo il tuo articolo, le conseguenze delle politiche aziendali (più orientate al “wagen” che al “volks” che lo dovrebbe usare) ricadranno per l’ennesima volta sui lavoratori e sulla collettività.
     
    Interessante modo di fare impresa, dove l’ho già visto? 🙂

  8. Intendi quella stessa VW che ha distribuito 4.5 miliardi di Euro in dividendi nel 2024 e quella Daimler-Benz che ne ha distribuiti 5.7 miliardi?
     
    Expo, io farò anche un minestrone, ma la frittata mi sa che l’hanno fatta i tuoi colleghi imprenditori 🙂
     
    Se arrivi al punto che devi imporre dazi per proteggerti (che gli “aiuti di stato” ci sono anche da noi, eh), è evidente che hai un problema.
    Ma finché la causa la si attribuisce ad altri (e l’Europa è sempre un buon bersaglio per questo modus operandi), il problema resta. Che di problemi risolti con la propaganda io non ne ho mai visti.

  9. Caro Balsamo , fai un minestrone con di tutto un po’.
    La gestione dirigistica dell’Europa data almeno 20 anni e il suo sostanziale fallimento è responsabile della svolta a destra che si riscontra in Austria, Italia , Germania, Olanda e Francia.
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    Non so se te ne sei accorto, ma a chiudere non sono sole le fabbriche Stellantis, ma anche quelle del gruppo VW-Audi e Daimler Benz.
    .
    Imporre ideologicamente alle aziende europee di produrre una grossa quota della produzione in elettrico , proprio quando la Cina ha in mano il mercato delle batterie al litio e non mettere dazi ai prodotti cinesi che dumpano sul mercato europeo con gli aiuti di stato, e’ stato un incredibile autogol con cui ci siamo ciucciati cinquant’anni di know how automobilistico , ma gli “astuti” non lo hanno ancora compreso , anzi , fanno i sostenuti ,proprio come il carabiniere che ride in chiesa la domenica mattina, per la barzelletta che gli hanno raccontato il lunedì precedente..
    .
    Gli stessi che in Italia non capiscono cosa non vada , anzi , sono molto soddisfatti dei tempi della nostra giustizia e della sua certezza della pena…
    Perché cambiarla ?
    In fondo i padri costituenti ..e via di bla bla , mentre il paese sprofonda nella merda…
    .
    Finirànno sommersi dalle sconfitte elettorali, ma non capiranno ancora, anzi diranno :”La gente non capisce , siamo i migliori…”…
    E guardando la pagliuzza nell’occhio della Meloni , continueranno a marciare impettiti con la loro trave nel culo…

  10. Expo, ancora colpa degli altri? (L’Europa, nella fattispecie, che però quando strizza l’occhio ai centri per immigrati in territorio extra-europeo va bene…).
     
    E’ fuori tema rispetto all’articolo, ma tant’è.
    Sei proprio sicuro che la causa dei problemi del mercato dell’auto sia “la gestione “dirigistica” dell’economia europea da parte di persone bellamente incompetenti” che “vincola le case a produrre quote importanti di produzione in elettrico, a dei prezzi da appartamento“?
     
    A parte che il vincolo elettrico sarà in vigore tra 10 anni, i “prezzi da appartamento” mi pare riguardino anche le auto fossili, con modelli sempre più (inutilmente) grandi, (inutilmente) potenti e (inutilmente) super-accessoriati.
    Le decisioni sui modelli, le caratteristiche e i prezzi delle auto, sono prese dai consigli di amministrazione o dall’Europa?
     
    E se siamo davvero in “fase recessiva“, per quale motivo Stellantis ha pagato 4.7 miliardi di Euro di dividendi per il 2024 e dà una liquidazione milionaria a un CEO?
     
    Non credi che ci sia parecchia incompetenza (o visione a breve termine e massimizzazione dei profitti per gli azionisti) nei consigli di amministrazione, Expo, o è colpa dell’Europa?
    E comunque, Giorgia ha detto che va tutto bene: il PIL aumenta e la disoccupazione cala. Quindi, di che ti lamenti? 🙂

  11. Caro Balsamo, io non parlo di “vittimismo” dei politici, quella è merce di cui mi fotte poco , parlo da imprenditore e la gestione “dirigistica” dell’economia europea da parte di persone bellamente incompetenti ci ha portato in una fase recessiva in cui i licenziamenti stanno arrivando in Germania ed in Italia ( già qualche amico esonerato nei semiconduttori ).
    .
    Su Stellantis e in generale sull’ automotive , abbiamo il paradosso di un’UE che vincola le case a produrre quote importanti di produzione in elettrico , a dei prezzi da appartamento, e che stanno rimanendo sui piazzali.
    .
    Una gestione semplicemente ridicola da parte di chi riteneva che il nostro elettrico a 40.000 euro sarebbe andato via come il pane.
    .
    Uguale la foga e l’insistenza nel fare entrare con le motivazioni più folli , persone clandestine propense a commettere reati , ma senza la formazione , la volontà o la capacità di “diventare italiani” , un omaggio cieco e masochista alla più stupida piaggeria ideologica : anziché gli uffici e le fabbriche sono riusciti a riempire solo le galere , ma ancora non lo capiscono…

  12. Caro Balsamo, io non parlo di “vittimismo” dei politici, quella è merce di cui mi fotte poco , parlo da imprenditore e la gestione “dirigistica” dell’economia europea da parte di persone bellamente incompetenti ci ha portato in una fase recessiva in cui i licenziamenti stanno arrivando in Germania ed in Italia ( già qualche amico esonerato nei semiconduttori ).
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    Su Stellantis e in generale sull’ automotive , abbiamo il paradosso di un’UE che vincola le case a produrre quote importanti di produzione in elettrico , a dei prezzi da appartamento, e che stanno rimanendo sui piazzali.
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    Una gestione semplicemente ridicola da parte di chi riteneva che il nostro elettrico a 40.000 euro sarebbe andato via come il pane.
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    Uguale la foga e l’insistenza nel fare entrare con le motivazioni più folli , persone clandestine propense a commettere reati , ma senza la formazione , la volontà o la capacità di “diventare italiani” , un omaggio cieco e masochista alla più stupida piaggeria ideologica.

  13. Ma certo, Expo, la colpa è di quelli che c’erano prima. Una giustificazione che non avevo mai sentito… 🙂
     
    Che poi, se anche fosse, dovrebbe essere considerata un’occasione d’oro: un terreno facile per dimostrare competenza e capacità al confronto di chi si considera “incapaci e falliti“.
     
    Ma a volte mi viene il dubbio che chi utilizza questa giustificazione (e il vittimismo annesso e connesso), si concentri più sul puntare il dito al di fuori di sé che sul rimboccarsi le maniche e proporre soluzioni concrete e tangibili.
     
    Una strategia dalle gambe corte, temo: camminando all’indietro si inciampa, prima o poi 🙂

  14. La “via di uscita” pero’ viene da una situazione tossica in cui ci hanno portato “quelli furbi” molto convinti della loro superiorità morale ed intellettuale, ma ahimè, incapaci e falliti.

  15. Ragionano con la pancia, non con il culo.
    Il culo semmai viene dopo, che una via d’uscita bisogna pur trovarla. E alla fine va tutto in merda, naturalmente 🙂

  16. Sei proprio un buono a nulla: anche se lo vuoi il tuo intervento non è provocatorio. Stupido e patetico, direi, al massimo provoca rigetto.
     

  17. Expo: il mio intervento 72 è volutamente provocatorio, perché è ovvio che gli incapaci sono anche buonisti e che sono i loro esponenti in questa sede che ragionano davvero col culo e, visto che adesso il vento è girato, impazziscono perché si rendono conto che vivranno in un contesto che per loro è merda pura. E partono ancora dal presupposto di aver “ragione”…

  18. @ 72
    .
    Chiedo al notaio di mettere a verbale che i “ragionatori di culo” sono i tifosi della squadra di matteo & C. , che dopo avere  fatto entrare cani e porci , adesso si meravigliano che le cose stiano andando a puttane e la gente li mandi a cagare…
    .
    Un altro simbolo del fallimento di una classe politica inetta di persone che non hanno mai lavorato in vita loro , è che , mentre loro si occupavano di assessorI ed assessorE , di bagni gender da costruire in scuole e locali pubblici. , di quote di auto elettriche da produrre ex legge in Europa,  ha mandato ampiamente a puttane l’economia , bruciando tutto quello che avevamo di buono nel settore automotive , senza essere in grado di fare una previsione ad un palmo dal proprio naso.
    .
    Supponenti  dilettanti allo sbaraglio senza vergogna , come Conte a Roma o la Todde in Sardegna.
    .

  19. vivrete di “m”

    Si fa degli scrupoli a scrivere “merda” per intero, e non del resto.

  20. Inizia a farci l’abitudine: la pancia della cittadinanza europea è composta da individui che ragionano col culo e quindi compiranno scelte elettorali che porteranno al potere (in tutto il continente) politici che, ragionando a loro volta col culo, disegneranno un’Europa che sarà un enorme culo. La differenza è che chi (come me) ragiona col culo starà a meraviglia dentro a questo grande culo, mentre voi illuminati ci vivrete di “m”.

  21. “Cmq io NON seguo la pancia, ma la anticipo”
    Si, dai proprio l’impressione di essere uno che cammina all’indietro.
    Il che ha anche senso, visto che ragioni con il culo.

  22. @62 Balsamo. Cmq io NON seguo la pancia, ma la anticipo. C’è una profonda differenza. E’ dal 2010 che dico pubblicamente che la Costituzione del 1947-48 è obsoleta e va riscritta per adeguarla a un mondo completamente cambiato rispetto a 1947-48. E’ dal 2015 che “prevedo” la destrizzazione dell’Europa, cioè la fine del grande arco temporale di circa 50 anni dominato dagli ideali del ’68 e l’emergere, in tutta Europa, della volontà di “chiudersi” e dividere la torta con meno commensali possibili. E’ dal 2020-21 (anni Covid) che sto dicendo, anche su questo Blog, che proprio l’esperiezna della pandemia ha accelerato i tempi della virata a destra in tutta Europa, perché ha fatto toccare con mano agli europei quanto siano “fragili e insicuri”, per cui… “altro che regalare diritti a tutta l’umanità, teniamoceli stretti solo per noi”. Quando ho espresso queste tesi, nei rispettivi tempi citati, ero una voce nel deserto, la gente mi rideva in faccia, perché anticipavo l’evoluzione e gli altri “non ci credevano”. Ora l’evoluzione mi sta dando ragione, per cui chi mi ride in faccia nega la realtà circostante. Per cui se il tuo accenno è riferito a me, hai proprio toppato alla grandissima: io ho anticipato, in tempi non sospetti, cosa avrebbe fatto la pancia europea, non mi adeguo ora a giochi fatti.

  23. Siete voi che vi ostinate a non capire in che “mondo” stiamo vivendo. E anziché fare ammenda, fate pure gli sprezzanti o cmq cercate fra le righe di “imporre” i vs ideali, che ormai sono condivisi da quattro gatti in croce. Vivete nell’illusione di esser ancora avvolti da principi che non sono più quelli dominanti nella realtà socio-politica europea. Battetevi pure per i vostri ideali, nessuno vi vuole imporre di rinnegarli. Ma rendetevi conto che la realtà è completamente diversa e che la pancia elettorale europea spingerà sempre di più verso obiettivi che sono opposti ai vs ideali.

  24. non so più come spiegare

    MI AUGURO DI NON DOVER PIU’ SPEGARE COSE CHE HO GIA’ SPIEGATO MIGLIAIA DI VOLTE

    Ho già spiegato

    Ho già spiegato milioni di volte

    Crede di essere nella posizione di poter spiegare.

  25. Appunto! oggi cercano di fare tutti un pezzettino, ma così fanno solo pasticci. La regia del modello dev’essere esclusivamente in mano alla Presidente della commissione UE, che si muoverà in base a specifica legislazione emanata dal parlamento europeo e con poteri e mezzi a lei conferiti.
     
    Cmq, notizia del pomeriggio: in Austria l’incarico del governo è stato dato all’estrema destra. In effetti aveva raccolto il maggior numero di voti alle elezioni politiche, ma il solito ambientino radical chic aveva tentato un “cordone sanitario”, cioè un governo che la escludesse. Però quel tentativo è fallito e ora la palla passa all’estrema destra: vedremo se riuscirà a formare il governo oppure no. So poco di quel partito, ma ho letto che è stato fondato negli anni ’50 da un ex SS: e vi aspettate che un governo così bacerà in bocca gli immigrati, in particolare se afro-islamici??????

  26. Quelle che vediamo oggi nei paesi europei non sono soluzioni ma come direbbero in Liguria “tapulli”, aggiustini provvisori per tirare avanti, condizionati dalla mancanza di leadership condivise, da manipolazioni emotive, speculazioni economiche sulla pelle dei deboli, inefficienze organizzative, mancanza di coordinamento a livello europeo, piccoli opportunismi nazionali, demagogie di ogni colore, salvifiche o persecutive….il risultato: un gran casino, una perdita di opportunità, energie sprecate e sofferenze inutili che non porteranno a niente, per nessuno degli attori coinvolti. 

  27. L’ACCOGLIENZA come la intendi tu NON è un valore che interessa alla maggioranza degli europei, è questo che dovete accettare, altrimenti non capirete mai che i tempi sono profondamente cambiati. Se a titolo individuale tu senti tale valore e vuoi portarlo avanti come volontariato, nessuno te lo vieterà (ma intanto dovrete andarvi a prendere i soggetti nei loro paesi e non vi arriveranno come adesso), ma come modello organizzativo si virerà verso quello che ho descritto. Se provi nobili sentimenti ecc, NON PUOI IMPORLI ALLA MAGGIORANZA DEI CITTADINI EUROPEI
    L’UMANITA’ (per chi la sente, perchè ci sono un sacco di europei, fra cui il sottoscritto, che non la sentono per nulla) si esprimerà attraverso i piani di investimento a casa loro, in modo da migliorare le condizioni di vita e non farli più scappare. Tali piani (che devono essere a livello UE per mettere insieme un valore finanziario di almeno 1000 mld di euro) avranno l’obiettivo di prendere due piccioni con una fava: intanto miglioriamo le condizioni a casa loro e non c’è più motivo per cui se ne debbano andare e poi, in cambio, otteniamo dai dei contratti pluridecennali di fornitura di materie prima a noi europei. E’ la strategia che sta portando avanti la Cina che infatti da almeno 20 anni ha già colonizzato la costa orientale dell’Africa e sta tentando di mettere un piedino nel Maghreb. Dobbiamo bruciare la Cina sul tempo e agire con la stessa strategia in particolare in Africa occidentale.

  28. @59 l’idea di hub presso paesi terzi in cui spostare immediamente gli sbarcati irregolari (=immigrazione FAI DA TE) e la successiva stazionarietà di circa 2 anni presso tali hub (e non sul territorio europeo)  in attesa delle verifiche, con rimpatrio forzati per il 90% (perché saranno aboliti i permessi aggiuntivi…) mi pare un modello “nuovo” e lo scopo è quello di strangolare l’immigrazione FAI DA TE: una volta che si diffonde la notizia che il modello funziona così, chi è che si fa la traversata del deserto 8col rischio di morire lì), sta nei lager libici 8dove viene torturato e violentato9, poi dai la traversata del mediterraneo, col rischio di morire annegato e poi, anziché girare sul territorio europeo, viene immediatamente spostato in un centro in Albania o in Bosnia o in Turkmenistan o vattelapesca dove, sta due anni lì, e successivamente rimpatriato forzatamente??? Ma più nessuno si imbarcherà in un’avventura del genere! Quindi l’idea è di STROZZARE L’IMMIGRAZIONE FAI DA TE o IRREGOLARE che dir si voglia, cioè di chi parte per conto suo da casa sua. Anche l’immigrazione che io chiamo (per capirci) REGOLARIZZATA mi pare, nel modello descritto, con elementi di novità. Allo stato attuale non mi pare che ci siano, nei paesi del terzo mondo, hotpsot EUROPEI  predisposti a tutto ciò che ho descritto, non mi pare che ci sia un modello continentale (=gestito dalla UE) di organizzazione delle chiamate da tali paesi in funzione delle esigenze del sistema produttivo, di smistamento dei soggetti nelle varie aree, di predisposizione di casa e lavoro che accolgono questo tipo di migranti. Il tutto gestito dall’UE e valido sull’intero territorio della UE. a me non pare che esista ancora. Esiste il decreto flussi italiano che però è, per forza di cose, “piccolo” di dimensioni e di intenti e non così completo come dovrebbe essere un modello gestito centralmente dalla UE e valido per l’intero continente europeo (o meglio per il territorio UE).

  29. Matteo. Non ho detto che fu una “buona” soluzione quella del dopoguerra in RFT. Fu una soluzione,  organizzata alla tedesca, anche se meglio della soluzione finale, accettata per necessità anche dai locali e con molti prezzi pagati dai migranti. Molti dei quali sono ormai alla seconda e terza generazione e occupano posti di rilievo nella società tedesca. Come peraltro tante altre migrazioni gestite duramente (ad Halifax al museo dei migranti ho pianto guardando dove venivano tenuti in quarantena)  come quella italiana e polacca in Canada, dalla terza ondata della quale negli anni ‘50 venne fuori Marchionne o quella ligure in Sud America da cui venne fuori il fondatore della Bank of America. 

  30. Pasini, lo so bene. Con rammarico, su questo dò ragione a Crovella: è più facile seguire la pancia.
    Non che la pancia, o, meglio, l’emozione, sia da ignorare, tutt’altro: farlo significherebbe rinunciare a una parte fondamentale di noi stessi.
    Ci vorrebbe, credo, un giusto mix. Equilibrio difficile da trovare.
     
    La cosa ha comunque il suo lato comico: la pancia è molto facile da manipolare (oltre che volubile), ma coloro che la seguono sono, in genere, quelli che credono di “pensare con la propria testa“. Quando invece è esattamente l’opposto.
    Buffo, no? 🙂
     
    Buon inizio anche a te.

  31. Mah, io alle soluzioni tedesche per l’immigrazione ci starei attento: prima dei 9 milioni di Gastarbeiter della ricostruzione (non tutti trattati proprio benissimo, peraltro), mi risulta che ce ne fossero almeno altrettanti un po’ meno volontari (e trattati peggio) a sostegno dello sforzo bellico.
    In mezzo poi non dimentichiamo il forte flusso di persone in kaki, olivegreen e marrone le cui conseguenze si sentono ancora adesso, in qualche modo!

  32. Balsamo. Tu sai meglio di me che la questione ha solo in parte a che fare con il problema concreto di come gestire i flussi migratori di diversa natura che avvengono in certe aree del mondo. Fenomeno che seppure in misura quantitativamente minore ha caratterizzato anche altre epoche storiche. Noi stessi siamo frutto di una migrazione dal Nord Est africano finita male per le popolazioni autoctone dei Neanderthal. Attiva emozioni profonde e schemi mentali innati sintetizzabili nella dicotomia “io ti salverò”, da un lato, e “fora di ball” dall’altro, come diceva il Senatur.  Finché non sarà depurata delle sue implicazioni “sentimentali” sarà difficile trovare soluzioni operative come quelle che applicarono in Germania dove importarono nel dopoguerra 9 milioni di Gastarbeiter per gestire la ricostruzione. Ma siamo ancora ben lontani. Questa questione è una di quelle su cui oggi si fa lotta politica e la lotta politica si vince o si perde facendo leva certamente sui risultati ma soprattutto sulle emozioni, di diverso segno. Perché altrimenti non si capirebbe perché uno che abita in una roulotte arrugginita, lavora senza garanzie, se gli capita qualche malanno serio e’ fottuto e magari voto’ a suo tempo Obama ora vota Trump. Potrebbe anche tornare a votare un nuovo Obama al cambio di stagione. Ormai come è accaduto nel nostro paese il consenso è più volatile della Borsa. Buon inizio. 

  33. Dunque, accoglienza su base strettamente utilitaristica. Utilitaristica per chi accoglie, naturalmente.Interessante questa “immigrazione 2.0 destrizzata“…
     
    Però, Crovella, temo che questo “nuovo modello” non sia poi così nuovo.
    Ma, oltre a proporre soluzioni che già non hanno funzionato in passato o sono state messe in pratica in modo distorto (vedi ad esempio “aiutiamoli a casa loro” che è diventato “sfruttiamoli a casa loro”), quel che è peggio è che ha diversi problemini di ordine pratico che non ti sto a dettagliare in quanto noiosi forse più dei dati, e poi forse già li conosci. O, in caso contrario, puoi arrivarci da te, basta che metti da parte per un attimo l’ideologia.
     
    Un indizio solo: nel documento del Viminale da te stesso citato, sono riportate le cifre di ciò che tu chiami “immigrazione REGOLARIZZATA“, e che già esiste (a proposito di chi scopre le cose “alle 19,58” 🙂 ).
    Se l’hai letto (perché l’hai letto, vero ? 🙂 ), ti sarai dato sicuramente una spiegazione del motivo per cui i flussi c.d. regolari sono così quantitativamente limitati rispetto a quelli c.d. irregolari.

  34. Bel pezzo di Michele Serra oggi su Matteotti nel giorno dell’anniversario, radical chic morto per la causa del socialismo. Esistono borghesi che si schierano a favore della causa del proletariato e proletari che votano autocrati  pluri-miliardari che in un giorno spendono in futilità quello che loro guadagnano in una vita. Non è una novità. Per i primi è’ stato coniato nel 1970  a scopo di dileggio il termine radical chic. Per i secondi manca allo stato attuale una altrettanto sarcastica etichetta. Buoni gli uni e cattivi gli altri o viceversa? Moralismo e propaganda di segno opposto.  L’appartenenza e gli interessi di classe non determinano automaticamente gli orientamenti politici.  Marx aveva sopravvalutato i bisogni. I sogni, in forma di incubi o di speranze, pesano e pesano tanto nelle nostre vite. Quale giorno migliore dell’Epifania del Salvatore per ricordarci questa verità, il peso delle narrazioni che contengono un sogno? E i sogni, lo sappiamo, sono evocati da molti fattori interni ed esterni e soprattutto possono essere abbastanza volatili, soprattutto quando sono sogni collettivi. Le stagioni del nostro amore, potremmo dire rubando il titolo di un bel film degli anni 60 e le stagioni variano e si susseguono forse con regolarità o forse no, a seconda del nostro approccio all’evolversi della  nostra specie. 

  35. Stavo parlando a Balsamo, che mi sembra abbia scoperto ieri alle 19,58 un trend in essere da anni e sotto agli occhi di tutti. Adesso il tema “gestione dell’immigrazione” è tutto chiaro a lettere cubitali. Potete dire che il nuovo trend non vi piace, ma non potete insinuare che sia una mia invenzione: è un fenomeno oggettivo,  che arriva dal profondo della pancia europea e che, per questo, sarà inarrestabile. Dovete abituarvi all’idea che vivrete in un “mondo al contrario” (per voi): per es la visita della Meloni a Trump è oggi giudicata da tutti un “successo” e non un piegarsi a novanta come appare a voi. Da lì a tutto il resto: si concretizzerà tutto l’opposto di quello che piace a voi.

  36. “PS: MI AUGURO DI NON DOVER PIU’ SPEGARE COSE CHE HO GIA’ SPIEGATO MIGLIAIA DI VOLTE.”
     
    Si, anche noi.
    Tanto.
     
    Comunque sappi che solo tu senti il dovere, qui nessuno te lo addossa.

  37. @49 Prendetevela pure con me, su questo come su mille altri temi, tanto non mi fate un baffo, non mi scalfite neppure la pellaccia da rinoceronte che ho. La considerazione è che, ammesso di tacitare il singolo Crovella (che è uno di 450 milioni di cittadini europei), il trend proviene dalla pancia elettorale, formata da milioni di agricoltori belgi, casalinghe bergamasche. elettricisti polacchi, ecc ecc ecc. Quindi lo sbandieramento dei vs nobilissimi ideali è del tutto inutile, sono solo parole al vento e guardandovi vien solo da ridere tanto siete ingenui a pensare di sensibilizzare i milioni di cittadini europei con concetti come umanità, fratellanza, assistenza ecc ecc ecc.
     
    E’ ovvio che mi compiaccio della cosiddetta destrizzazione dell’Europa, su questo come su tutti gli altri temi del vivere: ho combattuto per decenni in evidente minoranza rispetto al sentiment buonista allora dominante e, ora che c’è il cambio di paradigma e finalmente si profila la destrizzazione dell’intera Europa, dovrei essere triste???????

  38.  
    L’UMANITA’ (ammesso che sia un valore condiviso dalla nuova Europa e non so più come spiegare che NON non lo è, proprio in ciò consiste la destrizzazione in atto) si esprimerà attraverso piani di investimento a casa loro, per far evolvere i paesi (Nigeria, Ciad, mali, ecc) non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, culturale, democratico, in modo tale che chi viene in Europa per fuggire da realtà di sofferenza non abbia proprio più necessità di “fuggire” in quanto starà bene a casa sua.
     
    Ci vorrà ovviamente tempo per realizzare questo modello incentrato su tre capisaldi chiari: immigrazione REGOLARIZZATA, gestione presso hub terzi dell’immigrazione FAI DA TE e piani di sviluppo a casa loro. Ma già aver chiaro il modello è un gran passo avanti perché è una alternativa chiara agli occhi degli elettori europei. Nel frattempo si gestiranno i residui flussi con lo smistamento negli hub e i rimpatri forzati stabiliti a livello europeo. Infatti la von del Lyen si è già pubblicamente esposta (metà dicembre 2024) in tal senso… PS: MI AUGURO DI NON DOVER PIU’ SPEGARE COSE CHE HO GIA’ SPIEGATO MIGLIAIA DI VOLTE. Per gentilezza, d’ora in avanti diamole per assodate… se tutto ciò cozza con i vs nobilissimi ideali, non dovete rinnegare tali ideali, ma dovete prender atto che l’Europa sta virando in questa direzione. si tratta di trend socio-politici che giungono dalla grande pancia elettorale europea e, come tali, è praticamente impossibile pensare di fermarli.

  39. L’immigrazione come l’abbiamo conosciuta fino ad ora, chiamiamola per capirci l’immigrazione FAI DA TE (cioè dei singoli che partono autonomamente, a prescindere dall’arti 10 o meno), sarà combattuta come già detto: chiunque arrivi sul suolo europeo (NON con l’immigrazione REGOLARIZZATA, ovviamente) viene immediatamente spostato in hub presso paesi terzi e i 18-21 mesi di verifica dei suoi requisiti in tali strutture. Dopo di che, il 90% circa (tutto il 70% degli irregolari pieni più quel 20% di permessi aggiunti, che verranno cancellati da nuove leggi che abrogano le precedenti) verrà rimpatriato forzatamente partendo dagli hub. Ammesso che NON valga più l’art 10 (o perché viene cancellato l’art 10 stesso o perché la legislazione europea – gerarchicamente superiore – lo abroga di fatto), anche i soggetti con diritto d’asilo dovranno trascorrere quasi 2 anni (tempo medio attuale delle verifiche) in centri dislocati in Albania, Bosnia, magari in Anatolia o in Turkmenistan. Voglio vedere quanti hanno voglia di sciropparsi queste situazioni (a maggior ragione con il modello dell’immigrazione REGOLARIZZATA a pieno regime). Il meccanismo degli hub (ormai benedetto persino dalla von del Lyen) sarà fortemente disincentivante per l’immigrazione FAI DA TE: chi NON ha i requisiti, viene rimpatriato direttamente dagli hub, quei pochissimi che hanno i requisiti del diritto d’asilo in senso stretto devono mettere in conto 2 anni di permanenza negli hub… CONT
     

  40. @50 Mi prendo un po’ di spazio perché anche dalla tuo ultimo intervengo concluso che NON hai ancora capito i tecnicismi. Ho già spiegato, fino alla noia, che le esigenze di mano d’opera del nostro sistema produttivo saranno soddisfatte da quella che io chiamo l’immigrazione REGOLARIZZATA (finora l’avevo chiamata immigrazione REGOLARE, ma mi rendo conto, dal tuo intervento, che magari la confondi con l’applicazione dell’art 10+ varie aggiunte: sono due cose DIVERSISSIME). L’immigrazione REGOLARIZZATA è: chi vuole venire in Europa va presso gli hotspot predisposti nel diversi paesi (Nigeria, Ciad, ma anche Pakistan ecc) e si iscrive in appositi elenchi. Da personale europeo e specializzato, costui verrà esaminato in loco, in modo tale che di ciascun richiedente si sarà già tutto, là a casa sua: nome, cognome, cittadinanza, precedenti penali o meno, esperienze lavorative e quindi capacità, situazione famigliare ecc. L’art 10 e/o altri permessi umanitari NON C’ERNTRANO PIU’ NULLA, c’entra la serietà del singolo e soprattutto la sua disponibilità e la sua voglia di EUROPEIZZARSI, cioè di omogeneizzarsi col ns stile di vita, la ns scala di valori, insomma quello che si chiama il ns paradigma. Al termine di ogni verifica (che durerà probabilmente mesi, se non anni) si redigeranno (là a casa loro) degli elenchi di soggetti autorizzati a venire in Europa. Non si muoveranno per conto loro, ma quando l’Europa avrà bisogno partirà una “squadra” secondo l’elenco. Chi è in quella squadra, viaggerà su aerei militari europei, a spese europee e senza rischiare né la morte nel deserto, né le torture nei lager libici, né l’annegamento nel Mediterraneo. Una volta sbarcati in Europa, saranno smistati secondo piani già pre-definiti che risponderanno alle esigenze produttive della varie aree europee. Quando costoro arrivano alla destinazione finale, trovano una casa assegnata e un lavoro certo (per definizione, perché se non c’è esigenza di lavoro, non si chiamerà nessuno). Ovviamente in caso di lavoratori con famiglia, si provvederà anche alla sistemazione del nucleo famigliare, previa verifica preventiva anche dei componenti di tale nucleo. CONT

  41. Il problema non sta nelle “previsioni” delle tue “analisi”, Crovella, che sono di disarmante banalità, ma nel fatto che tu consideri giusti gli sviluppi che “prevedi”, li approvi e ti affanni a propagandarne l’inevitabilità.
    Il problema è che te ne compiaci, impermeabile a tutti i dati e a tutte le ragioni che dimostrano chiaramente la stupidità e la nefandezza di questi sviluppi. per mera cecità indotta dalla tua appartenenza ideologica.
     
    Esattamente come aderivi entusiasta alle imposizioni inutili come quelle della mascherina all’aperto o il DDL Rave, solo perché a te piace una società gerarchica e punitiva e il controllo poliziesco.

  42. @46 “[…] delle vs “fisime mentali” sui dati (se fondati, se sbagliati, ecc) non gliene frega niente a nessuno
     
    Ma infatti, Crovella.
    Chissenefrega dei dati (soprattutto se contrari ai nostri pregiudizi): i dati sono noiosi, meglio seguire la pancia!
    Miglior fotografia del tempo presente non la potevi fare.
    Cosa potrebbe mai andare storto?
     
    P.S.
    Il futuro che prospetti mi sembra desolante, non tanto per la c.d “destrizzazione dell’Europa” (come la chiami tu), ma per un’Europa arroccata su sè stessa e in preda alla paura. Che tristezza!
    Come farà con le materie prime, che sono tutte in mano ai c.d. “maranza“, non è dato sapere, ma vabbè.
     
    Oh, io una gran fregatura ormai non la prendo più, mi dispiace solo per i giovani e per il loro futuro.
    Per questo spero tanto che ti sbagli.

  43. Crovella: “ce la prendiamo con te”, povero picinin, (e con tutti quelli come te, eh, che non è mica una questione personale) perché forse non ti sei accorto che, tanto per riprendere la tua galleria di luoghi comuni, qui “l’agricoltore belga” non è ancora intervenuto a commentare, e nemmeno “la casalinga bergamasca” e “l’elettricista polacco”.

  44. ” Non è Crovella che, singolo cittadino europeo, “vuole” così, ma sono addirittura gli USA che…”.
    Chissà come mai voialtri patrioti siete i primi a calarvi le braghe davanti agli USA, con l’imbelle Meloni che è addirittura corsa a Mar-a-Lago…aveva paura di non capire bene gli ordini per telefono?
     
    Suprematisti a sovranità limitata, questi patetici difensori dei confini della patria

  45. Idem per l’immigrazione: ve la prendete con me, come se fossi l’unico bastardo che uccide i bambini di Gaza e/o respinge gli “esseri umani”. Ma non sono io che decido, è L’OCCIDENTE CHE E’ ORMAI COSI’. La politica europea sta già cambiando e cambierà sempre più profondamente e andrà in direzione opposta ai vs nobilissimi ideali “umanitari”. La grande pancia europea ha solo voglia di starsene in pace, di godersi i (pochi) soldini e di girare tranquillamente per le proprie città senza i maranza fra i piedi ecc. Degli ideali umanitari non gliene sbatte niente: siete rimasti in quattro gatti ancorati ai parametri vecchi come Noè e politicamente non incidete. Dirò di più: delle vs “fisime mentali” sui dati (se fondati, se sbagliati, ecc) non gliene frega niente a nessuno. L’agricoltore belga o la casalinga bergamasca o l’elettricista polacco non percepiscono neppure la differenza fra immigrati con diritto d’asilo, quelli con altre protezioni e gli irregolari “pieni”. Per loro sono solo immigrati e non li vogliono più per cui sceglieranno i politici che glieli tolgono dai piedi: ecco la “destrizzazione” dell’Europa. Io sono uno dei circa 450 milioni di cittadini della UE: che potrei fare da solo? Niente. Invece si tratta di fenomeni di grandi masse, che incidono sui governanti con gli esiti elettorali. QUINDI SIETE RIDICOLI A PRENDERVELA CON ME, perché non capite che è un trend partito dalla pancia profonda della cittadinanza europea e destinato a prolungarsi per parecchi decenni.

  46. Faccio un excursus che apparentemente non c’entra con il tema “immigrazione”, ma poi alla fine della spiegazione si capirà il nesso. State a dileggiarmi perché sottolineo, da ottobre 2023, che Israele non si fermerà nel bombardare Gaza e sostengo chi è “umanamente” interessato al destino dei palestinesi di Gaza dovrebbe attivarsi a spostarli: se li lasciate lì, moriranno ogni giorno di più. Ebbene, dopo 15 mesi si vede benissimo che Israele NON ha nessuna intenzione di fermarsi e l’Occidente non solo NON la contrasta, ma la appoggia. Notizia di ieri è la decisione di Biden, presidente USA ancora in carica, che ha approvato un nuovo pacchetto di vendita armi e munizioni a Israele per 8 mld di USD. Quindi è l’Occidente stesso che mette a disposizione a Israele le armi per continuare la sua politica bellica, compresi i bombardamenti su Gaza. Non è Crovella che, singolo cittadino europeo, “vuole” così, ma sono addirittura gli USA che appoggiano la politica israeliana (questo perché la comunità ebraica americana è la più potente del mondo e vedrete che condizionerà anche Trump). Umanità? Ma dove la vedete l’umanità, oggi? Con i vs appelli, siete degli ingenuoni da Alice nel paese delle meraviglie… I bombardamenti su Gaza NON si interromperanno e, ogni giorno che passa senza spostare i palestinesi da Gaza, registreremo morti di civili e di bambini. CONT

  47. @ 17
    Caro Balsamo ,
    Uno che chiede protezione internazionale perché fugge da un paese in cui e’ perseguitato,  anela una vita tranquilla, una stabilità , un lavoro.
    Qui da noi il fatto di dichiararsi “richiedenti asilo” e’ un mero grimaldello che una massa di “mariuoli” utilizzano per evitare di essere rimpatriati.
    Le nostre carceri sono piene di finti  “richiedenti asilo” , che arrivati da noi vengono arrestati per crimini contro il patrimonio e contro la persona.
    Ovviamente tutte cose che un reale perseguitato si guarderebbe bene dal fare , invece ?
    Invece no :  i nostri poveri “richiedenti asilo” una volta accolti in Italia sono in giro a spacciare o ad accoltellare le persone, qui sotto solo l’ennesimo caso della lista.
    .
     
     
    https://www.adnkronos.com/cronaca/omicidio-bergamo-mamadi-tunkara-chi-e-killer_1rvag2cvm4hCueBYCXkcYa
     

  48. @ 40
    Matteo, è ovviamente possibile criticare tutti, anche in termini duri. 
    Ti chiedo però di evitare in futuro le parole dell’ultima frase. Grazie. 

  49. Non è che tu sia insensibile su un qualche punto, è che sei solo un cretino che pensa di sapere tutto, capire tutto e si crede importante.
    Le tue illazioni si basano su numeri falsi, su false percezioni indotte dalla propaganda ideologica di cui sei vittima e volontario propagatore.
    In altre parole sei solo un Vecchio di Merda che non capisce un cazzo, acido, frustrato, maldicente e mentitore.

  50. Quello che continuano a non voler capire o accettare molti di voi è che l’impianto BUONISTA della serie che “dietro quei numeri ci stanno degli esseri umani” evidentemente NON fa più parte della maggioranza dell’opinione pubblica occidentale ed europea in particolare. Chi invoca le restrizioni è ormai del tutto insensibile al fatto che dietro ai numeri ci siano degli esseri umani, perché, se fosse sensibile su tale risvolto, non solo non porrebbe questioni, ma addirittura accetterebbe tutti, anzi forse li anderebbe perfino a prendere a casa loro per toglierli dalla “sofferenza”. Se NON vogliamo più questa impostazione è inutile che cerchiate di far leva sul risvolto umanitario: è evidente che non siamo sensibili su tale punto. La propensione umanitaria al massimo la esprimiamo con il Piano Mattei (che io spero sia ampliato a livello europeo) attraverso il quale ci priviamo di risorse finanziare che potremmo investire per nostre esigenze (più asili, più case, aumento delle pensioni basse, ecc.) e le investiamo nei paesi “non occidentali” per farli sviluppare in modo tale che i loro cittadini siano felici a casa loro e non debbano più “scappare” da casa loro. Questa è l’umanità 2.0 e non più “accogliamoli perché sono esseri umani”.
     

  51. Premesso che io CONTESTO addirittura l’art 10 della Costituzione e ne suggerisco l’immediata ABROGAZIONE nel nostro diretto interesse (i motivi li ho già spiegati), la restante parte delle “autorizzazioni” (quelle che stanno fra il circa 10% dei diritti d’asilo diretti-ex art 10, e il 30% dei permessi totali,) a me personalmente che siano leggi dello Stato o meno NON ME NE SBATTE NIENTE. Nel senso che, in quanto leggi ordinarie, possono essere abrogate da nuove leggi ordinarie di segno opposto. Nel più sta il meno: se invoco addirittura l’abrogazione dell’art 10 (che cmq è un articolo della Costituzione), figurati se mi fermo davanti a delle “semplici” leggi ordinarie! Abrogarle è semplicissimo: se ne deliberano di nuove con segno opposto e, su quello specifico punto, la situazione si aggiusta così.
     
    Ma non sarà neppure necessario imbarcarsi in una avventura “nazionale”, con tutti i fastidi del caso. Come ho già detto, la partita si giocherà tutta a livello europeo, con una legislazione sovrannazionale che calerà a cascata su TUTTI i paesi europei e questo ci toglie le castagne dal fuoco di stucchevoli dibattiti su permessi si/permessi no e art 10 sì/art 10 no. Ubi maior, minor cessat: dove delibera l’Europa (che è gerarchicamente “superiore”), ogni stato si dovrà adeguare. Tanto per capirci: le procedure per cui TUTTI gli sbarcati verranno spostati in hub (costruiti dall’Europa o su mandato dell’Europa) in paesi terzi (oggi in Albania, ma poi in Bosnia, Anatolia, Turkmenistan e magari perfino in India… ) e da lì forzatamente rimpatriati a casa loro sarà una “legge” sovrannazionale. Ripeto che la von der Lyen si è già pubblicamente espressa (metà dicembre 24) in questa direzione, senza se e senza ma.

  52. Bertoncelli, lungi da me convincere chicchessia dall’ “essere invaso“.
    Tantomeno i Romani, con la loro storica esperienza sia come invasori sia come bersagli essi stessi di invasioni (barbariche).
     
    Ma nemmeno i Modenesi o tampoco i Torinesi (…perdonami, Expo, non conosco le tue origini 🙂 ).
    Anche perché, più che rischiare di “essere invasi“, non vorrei che siano già stati… invasati 🙂

  53. Giuseppe Caio Balsamus al popolo di Roma nel 476 d.C.:
    “La Vita è forte, è come un fiume in piena. Non esistono muri né fisici né mentali che possano fermarla a lungo. L’unica è seguirne il flusso”.
     
    Avrà convinto i Romani, con la sua teoria del fiume in piena, a essere invasi?

  54. Crovella, guarda che ciò che tu chiami “massa di invenzioni “buoniste”” sono leggi dello Stato (e alle leggi dello Stato il buon camerata OBBEDISCE senza domande – non dovrei essere io a ricordartelo 🙂 )
     
    In base ad esse, la percentuale complessiva di domande accolte (che tu vorresti fosse lo 0%, dato che “ANCHE UNO SOLO E’ TROPPO!“) è quella che risulta da Eurostat (e dal Viminale).
    Ma anche escludendo le protezioni altre (ovvero adottando una visione parziale della realtà), siamo pur sempre al 18%. Ancora ben maggiore dal tuo 10%.
     
    Ora, Crovella, io ti ho contestato un dato palesemente errato, ma cerchiamo di non dimenticare che questi numeri rappresentano delle persone.
    Persone che, anche se tu le definisci puzzolenti e scrivi che “IO NON LI VOGLIO FRA LE PALLE“, non sono diverse da me e da te eccetto per il luogo di nascita.
    Questa differenza di provenienza geografica, che viene spesso usata come base per costruire pregiudizi o alimentare discriminazioni, non è altro che un accidente, un fatto del tutto casuale: nessuno sceglie dove nascere, in quale cultura crescere o quali opportunità avere.
    Per questo, non riesco a vedere in tale differenza né un merito da esaltare né una colpa da punire.
     
    Anche perché è un atteggiamento che non funziona, se non controproducente.
    La Vita è forte, è come un fiume in piena, Crovella. Non esistono muri né fisici né mentali che possano fermarla a lungo. L’unica è seguirne il flusso.

  55. E cmq non sono per nulla sbugiardato dai dati ufficiali, perché nel mio intervento precedente (credo 19) mi riferivo ai permessi da diritto di asilo in senso stretto (intendevo ex art 10) che, oscillando, stanno appunto nel range 7-10%. I restanti, quelli che fanno salire la percentuale al 30%, sono costituiti da una massa di invenzioni “buoniste” aggiunte per allargare le maglie rispetto al diritto di asilo in senso stretto. tutti questi (dal 10% al 30% io li assimilo agli irregolari, sono dei falsi diritti d’asilo). Cmq io non ne voglio neppure uno, a cominciare da quelli con diritto d’asilo in senso stretto (li aiutiamo a casa loro) per transitare attraverso le invenzioni buoniste aggiuntive e finendo (ovviamente) con quelli totalmente irregolari e clandestini. E mi sa che si andrà proprio in questa direzione: quando si presentano, li si sposta tutti in hub presso paesi terzi, gli irregolari saranno tutti rimpatriati forzatamente da lì a casa loro, gli altri passeranno da noi piano piano col contagocce (io non ne farei passare neppure uno, ma realisticamente qualcuno passerà ancora). Sarà l’Europa a decidere così per cui ci sarà poco da blaterare.

  56. Ciò che rileva è che le posizioni come la tua nascono dal travisare la realtà, dal falsificare i numeri che la descrivono (o dal non essere capaci di leggerli) e dal propalare demagogiche falsità.
    Continuamente, pervicacemente e, nel tuo caso, con prolissità e fastidiosa ripetitività.
     
    In altre parole, hai paura e dici palle.

  57. MA NON RIESCI A CAPIRE CHE A ME NON ME NE SBATTE NIENTE CHE SIANO il 10%-30%-80%……? ANCHE UNO SOLO E’ TROPPO!
     
    IO NON LI VOGLIO FRA LE PALLE E SOPRATTUTTO NON VOGLIO ESSERE RESPONSABILE DI DOVERLI FAR STARE BENE, che siano lo 0% o il 100%.
     
    Ciò che rileva, oggi, è che le posizioni come la mia stanno prendendo sempre più piede e si ribaltano negli esiti elettorali, per cui le politiche governative (italiane ed europee) saranno sempre più improntate a impostazioni come la mia e NON ai nobilissimi ideali dell’art 10.

  58. Uno che da numeri a cazzo e senza citare le fonti dice 8-10% per sostenere le proprie tesi, viene sbugiardato con tanto di citazione delle fonti del suo Governo che dicono 32% e scrive
    “Ma che “altro”! Tutte “balle” inventate per allargare le maglie dei permessi!”
    o è un cretino, o è un bugiardo o ha un problema mentale, è dissociato dalla realtà.
    Io ho scelto l’alternativa che mi pareva meno infamante e in fondo senza colpa, una tara.
    Ma se pensi che una delle altre ipotesi ti definisca meglio …

  59. Essere poco condivisi è un requisito primario per poter affermare abbiamo degli ideali.
    Altrimenti sarebbero banalità o peggio ancora bestialità.

  60. Dissociati dalla realtà siete voi! Che la realtà non vi piaccia (con la vistosa virata a destra dell’intero occidente) è un conto, ma dirci che siamo “pazzi” noi è da… pazzi! Vivete in un mondo che si sta dissolvendo e non vi rendete neppure conto di quanto siete ridicoli a restare abbarbicati a ideali che sono poco condivisi e saranno sempre meno condivisi.
    Per intanto beccatevi questo:
    Gennaio 2024: Il parlamento tedesco ha approvato il pacchetto del governo Scholz per inasprire l’accoglienza dei richiedenti asilo. Custodia più lunga e maggiori poteri per deportare chi migra in Germania (Nota attuale. Questo avvenne con un governo socialdemocratico, ora caduto. Vediamo che risultato elettorale verrà fuori a fine febbraio 2025: se AfD fa il botto, la Germania metterà i tank alle frontiere, altro che baciare in fronte i richiedenti asilo e tutti quelli che stanno alla voce “altro”!)

  61. E triste constatare il continuo ripetersi del vaniloquio, che attesta una così completa dissociazione dalla realtà

  62. In ogni caso, la partita politica chiave, specie sull’immigrazione (ma non solo), ora si gioca a livello di legislazione (e di conseguente giurisprudenza) europea, poiché vale a gerarchia delle fonti (Europa comanda su singoli paesi). Meglio così, evitiamo dibattiti e campagne elettorali che dilaniano solo il clima nazionale. di fatti si sta lavorando a livello europeo e i già segnalati cambiamenti della von der Lyen sono una conferma della svolta a destra nella politica generale della Commissione Europea.
     
    Non apro nello specifico il tema generale della eventuale riscrittura della Costituzione, perché tanto è inutile farlo con chi “ama” gli ideali che hanno ispirato la stesura del 1947-48. E’ ovvio che alcuni capisaldi, tipo quello citato, resteranno, ma intanto devono riguardare “noi” e non tutta l’umanità, sennò verrebbero a vivere da noi tutti e 8 mld, senza nessuna difesa per noi! Mi pare però che viviate su Marte e che non vi rendiate conto di ciò che sto ripetendo da anni ormai, anche qui sul blog, ovvero che la gente si è rotta le palle del cliché woke-diritti per tutti e invece vuole “cose” diverse (= sicurezze). Tutto ciò si traduce in risultati elettorali che premiamo la destra (non solo italiana), per cui ci saranno politiche governative sempre più di destra e, laddove ciò entrerà in conflitto con esistenti norme di legge (anche quelle della Costituzione), alla fine ci sarà una pressione tale per cui si cambieranno le norme di legge.

  63. Ma che “altro”! Tutte “balle” inventate per allargare le maglie dei permessi! Via, via, fare piazza pulita di tutti i permessi. Intanto, ammesso che le autorizzazioni siano del 30%, significa che c’è un 70% di totalmente irregolari (=senza alcun diritto a stare qui) e iniziamo a toglierci dai piedi costoro. sul resto, ho già esplicitato, centinaia di volte, che è irrilevante se le accettazioni per diritto di asilo siano il 10% oppure il 30% oppure l’80%, perché andremo sempre di più verso un mondo in cui il “non occidente” (dalla cine all’Iran, dai paesi islamici alle semi-dittature del Sud America) sarà “autoritario”: per cui se non cambiamo profondamente l’art 10 potremmo trovarci ad avere il 100% di gente che bussa alla porta e che, ai sensi dell’attuale art. 10, ha diritto di asilo. Se questo 100% riguarda potenziali flussi di MILIONI, che facciamo accogliamo milioni di disperati? La gente NON ne può più di immigrati, art 10 o meno. Gli unici che andranno bene (in funzione delle esigenze del sistema produttivo) saranno quelli scelti con il meccanismo che ho già descritto (verifica dei requisiti a casa loro, attraverso hotspot europei appositamente predisposti, partenze programmata per elenchi, distribuzione pianificata con casa certa e lavoro certo). Tutti gli altri NON ci stanno, né numericamente né qualitativamente. La risposta è il Piano Mattei allargato a tutta Europa, in modo tale da far evolvere i paesi “autoritari” in nuove democrazie, per cui non devono più partire da casa loro.

  64. @19 “dati Viminale riferiti al 2024 parziale, cioè fino ad agosto“Crovella, grazie per l’indicazione.
    I dati che hai riportato sono effettivamente quelli del Viminale
    (per chi fosse interessato si trovano qui: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2024-08/dossier_viminale_ferragosto_2024.pdf),
    ma temo che tu ti sia dimenticato della riga “altro” che assomma tutte le forme di protezione altre rispetto a quella sussidiaria e a status di rifugiato.
    (Infatti, il dato indicato con “altro” per il 2023 corrisponde abbastanza a quanto Eurostat indica come “Humanitarian status” per il 2023).
    Sommando “altro“, si ottiene una percentuale del 32%, non troppo lontana dagli anni passati (e tre volte tanto il tuo 10%).
     
    Piuttosto, quello che balza all’occhio nel rapporto del Viminale è il numero di richieste di asilo, che nel 2024 sono aumentate del 36% rispetto allo stesso periodo del 2023 nonostante il deciso calo (-62%) degli arrivi via mare. Questo ti suggerisce qualcosa?
     
    P.S. La Costituzione contiene dei princìpi generali (ad.es. “Tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge“).
    Trovo difficile pensare tali princìpi generali diventino obsoleti (ovvero perdano valore nel tempo), posso però immaginare che qualcuno abbia princìpi diversi rispetto a quelli dei Padri Costituenti (ad.es. “Tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, ma alcuni sono più eguali degli altri“).
    Da questo punto di vista trovo orribile associare il concetto di “asilo” al fatto che i richiedenti siano più o meno uguali a “noi” o che possano potenzialmente essere “MILIONI di individui“.

  65. nel 21 la frase “e come vate io penso che vada profondamente cambiato” va letta “e come tale io penso che vada profondamente cambiato”

  66. I padri costituenti non hanno minimamente immaginato di dover fronteggiare, in futuro, flussi ingenti (decine, se non centinaia, di migliaia di individui ogni anno) provenienti da altri contenenti. Oggi lo scenario geopolitico è completamente cambiato: tutti i paesi non occidentali SONO per definizione autoritari, o in modo esplicito (vedi Iran) o in modo obliquo (vedi, a puro titolo di esempio, l’Egitto con caso Regeni). Per cui se applicassimo per sempre l’art 10, dovremmo per sempre “ospitare” MILIONI di individui. Per cui l’art 10 è una maledetta eredità che, in buona fede, ci hanno lasciato i padri costituenti (e come vate io penso che vada profondamente cambiato). Se non lo cambiamo, al netto degli IRREGOLARI, saremo invasi da flussi incontenibili che, per la loro forma mentis islamizzata, hanno un paradigma profondamente diverso rispetto al nostro e quindi alla fine ci mangeranno la pastasciutta in testa (come si dice a Torino). Quindi la discussione sulla attuale % fra diritti d’asilo e irregolari “pieni” va completamente superata con un modello che ho già illustrato e che non ripeto. Mi pare che l’opinione pubblica stia andando in quella direzione non solo in Italia ma anche in tutta Europa. La von der Lyen ha detto che i principi saranno 1) rimpatri forzati e 2) hub in paesi terzi. E’ un primo passo verso il modello che verifica “a casa loro” quelli che sono veramente intenzionati ad europeizzarsi, che dovrebbero essere gli unici autorizzati a spostarsi in Europa.

  67. Ricordo che è dal 2010 circa sto dicendo pubblicamente che la Costituzione italiana va completamente riscritta perché è ormai inadeguata al mondo esterno che è completamente cambiato rispetto a quando la Costituzione è stata concepita (1947, entrata in vigore gennaio 1948). Non è colpa dei padri costituenti che, allora, fecero un lavoro egregio ispirati da nobilissimi ideali. Ma guardatevi attorno: il mondo è completamente cambiato e fare ancora riferimento a un “regolamento” vecchio di 75-80 anni fa ridere i polli. Qui non sto a segnalare tutti gli elementi di obsolescenza della Costituzione del 1948, ma mi focalizzo sull’arti 10, quello che stabilisce il “diritto d’asilo per lo straniero cui è impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche”. Principio nobilissimo che però va contestualizzato al 1947-48: allora i “profughi” (potenzialmente richiedenti asilo) potevano provenire sostanzialmente dal mondo sovietico ed erano in numero ridicolissimo. Credo che le punte di profughi si siano toccate al seguito delle invasioni sovietiche di Ungheria e Cecoslovacchia, ma stiamo parlando di qualche drappello esiguo e soprattutto di individui che erano “europei” e quindi molto simili a noi e potevano integrarsi molto facilmente, perché lo stile di vita, la scala dei valori, insomma quello che si chiama il “paradigma”, era pressoché identico. CONT

  68. Sono dati ripetutamente diffusi da Libero Quotidiano e non saltate su subito scandalizzati, perché loro asseriscono che la fonte è del Viminale. Ammesso che tale % sia compressa per “tirar acqua al proprio mulino”, ho trovato rapidamente i sottoindicati dati (fonte: Centroastralli-credo di “impostazione” ideologica antitetica rispetto a Libero- che a sua volta afferma di aver pescato su dati Viminale riferiti al 2024 parziale, cioè fino ad agosto).
    Domande esaminate: 51.797
    Riconoscimenti status di “rifugiato”: 3.522 (= 6,80%)
    Riconoscimenti di protezione sussidiaria: 5.905 (= 11,40%)
    Somma dei due “riconoscimenti”: 18,20%
    Trattasi di dati prudenzialmente molto dalla parte di chi sostiene la tesi dei riconoscimenti. A naso direi anche io che al massimo il 20% circa di chi sbarca ha davvero i requisiti per essere accolto (secondo l’attuale ns Costituzione, il cui art 10 io contesto come obsoleto-vedi intervento successivo), di conseguenza l’80% è totalmente IRREGOLARE e resterà tale per sempre. Difatti accartocciano il decreto di espulsione e continuano a vivere nel nostro paese, sbattendosene allegramente. Sia chiaro che tutto ciò NON dipende dagli sbarchi degli ultimi due anni e mezzo, ma da flussi di decenni e decenni. E’ ora di tamponare questa “emorragia al contrario”, perché la gente non ne può più. Che la % degli irregolari sia l’80%, il 50% o il 10% poco rileva: anche solo uno dà fastidio e crea problemi. Vedasi, a puro titolo di esempio, l’episodio di Capodanno in Piazza Duomo a Milano dove gli immigrati (a volte irregolari diretti, a volte di seconda generazione…) hanno insultato il nostro paese che li ospita (“Italia vaffanc..” e “Polizia di m..”). Sono irrecuperabili  e vanno espulsi, ma non nel senso che si dà loro un nuovo decreto di espulsione (che farà la stessa fine del primo), ma occorre proprio imbarcarli in aerei dell’Aeronautica Militare e portarli direttamente nei loro paesi di origine. Questo per quelli che, disgraziatamente sono già qui da noi a romperci le palle. Ma la prima cosa da fare è bloccare ulteriori flussi in arrivo (se arrivano, spostarli in “hub” presso paesi terzi e da lì rimpatriarli forzatamente). Fossero anche solo i 3 persone in tali situazioni, sono cmq 3 in meno che scorrazzano indebitamente sul ns territorio. E cmq non sono “solo” in 3, ma una valanga.

  69. Salvini spara sempre cifre a caso perchè probabilmente conosce l’effetto legge di Brandolini… o forse per lui è troppo anche questo, ma qualcuno l’avrà consigliato.

  70. @15
    Perdonami, Expo, ma su Eurostat la percentuale negli ultimi 10 anni mi pare più o meno stabile intorno al 40%, eccetto per 2019 e 2020 in cui è scesa al 20% e al 28% (sono comunque lontane dal 10% indicato da Crovella).
    Cosa intendi esattamente con “dato estremamente volatile“?
     
    Quanto alla “moltitudine di persone che poi troviamo nelle nostre carceri come criminali” che “hanno utilizzato il diritto di asilo“, è una tua percezione o hai dei dati verificabili al riguardo? Quali?
     
    Sorvolo sul “carattere prono della magistratura italiana“, affermazione che, detta così, mi sembra – consentimi – in linea con il modus operandi di chi, privo di competenza in materia, discredita l’altrui professionalità basandosi sui propri pregiudizi. Salvo irritarsi quando la professionalità messa in discussione è la propria.
    Film già ampiamente visto e rivisto, e credo che sia facile immaginare a cosa mi riferisco…

  71. “Per ora và così e ha ragione Salvini”
    Si, certo basta contare 50 morti, quelli che risultano a Polizia e Carabinieri, dimenticando quelli denunciati dalle Polizie Locali (peraltro inventate proprio dalla Lega) con i quali il totale arriva a 111.
    In fondo è solo il doppio…e sta sicuro che i cretini che ci credono li si trova di certo!

  72. @ 12.Il “diritto di asilo” al momento viene riconosciuto ad un 40 % dei richiedenti ed è un dato estremamente volatile.Una moltitudine di persone che poi troviamo nelle nostre carceri come criminali comuni hanno utilizzato il diritto di asilo ed il carattere prono della magistratura italiana come grimmaldello per ottenere una green card ingiustificata che non spettava loro..Mi sento di dire , fra l’altro che fra un irregolare siriano la cui permanenza in Italia viene giustificata dal fatto che in Siria ci sia Bashar Al Assad , ed uno che si presenta con credenziali adatte per integrarsi in Italia e partecipare al mondo del lavoro italiano ci sia di mezzo il mare…

  73. “Crovella da dove hai ricavato quel dato…”
    Dallo stesso posto da dove li trae il nostro Ministro dei Trasporti, che dimentica più della metà dei morti per sostenere che la sua riforma del codice della strada è la panacea, dimostrando così di essere incapace a tutto!
    https://www.lanotiziagiornale.it/incidenti-stradali-salvini-gongola-per-i-numeri-in-calo-ma-i-dati-reali-lo-smentiscono/
     
    O più probabilmente da quei giornali che riportano in pompa magna le cazzate di Salvini, ma dimenticano regolarmente di riportare i fatti che le sbugiardano.
    Ma si sa, le verità alternative…

  74. @10 “[…] distingui i soggetti cui si applica l’art 10 de4lla costituzione (diritto d’asilo, pare costituiscano non più dell’8-10% del totale degli sbarchi) da chi non ha quel diritto e questi ultimi li rimpatri direttamente a casa loro
     
    Crovella, al di là delle altre tue (discutibili) considerazioni, da dove hai ricavato quel dato dell’8-10%?
    Te lo chiedo perché, secondo Eurostat, le domande di asilo presentate in Italia che sono state accolte in prima istanza, sembrerebbero essere il 47.5% (dato complessivo del 2023).
    Percentuale che salirebbe addirittura al 76.4% se guardiamo le decisioni finali a valle dei ricorsi.
     
    Valori mi pare molto diversi dal tuo 10%. Non dirmi che fai parte anche tu della schiera de “ma è il concetto che conta“, eh? 🙂
     
    Fonte: https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/explore/all/popul?lang=en&subtheme=migr.migr_asy.migr_asyltpind.migr_asyind&display=list&sort=category&extractionId=migr_asydecfp

  75. Quando eri all’ intestino(organo interno)meglio forse di un Alpino vigilavi il sacro suolo, dalle Alpi alle Sicilie tu sbarravi il marocchino! 
    Or che dentro nei trasporti ci prometti mari e monti (sopratutto ponti) cade giusta la sentenza , indossata  felpa adatta metti pure il parrucchino per spiegare all’ italiano  di radici certe e poco miste, che il fatto non sussiste… 

  76. Ho già spiegato milioni di volte che per le esigenze del sistema produttivo la risposta sta nell’immigrazione REGOLARE che ha caratteristiche ben definite e già illustrate a suo tempo, per cui non le ripeto. Per gli immigrati irregolari il problema si risolve molto facilmente: li fai sbarcare, li scaldi, li rifocilli, li vesti e, tempo tre giorni al massimo, li rimpatri a casa loro con aerei italiani. In alternativa li sposti in centri raccolta costruiti in Paesi NON UE – di cui l’Albania è uno ma ce ne sono molti altri – e lì, in tali centri, distingui i soggetti cui si applica l’art 10 de4lla costituzione (diritto d’asilo, pare costituiscano non più dell’8-10% del totale degli sbarchi) da chi non ha quel diritto e questi ultimi li rimpatri direttamente a casa loro. Se siete stati attenti all’attualità, avrete di sicuro registrato il discorso della presidente della commissione europea (Ursula von del Lyen) la quale, verso metà dicembre 2024, ha pubblicamente affermato che i punti salienti della prospettica strategia europea sul tema immigrazione saranno: 1) numerosi centri raccolta presso paesi terzi e 2) accordi stipulati dalla EU con i principali paesi di partenza degli immigrati per rimpatri FORZATI e immediati degli irregolari. Ci vorranno i tempi tecnici per realizzare tale politica, ma la sola pubblica affermazione dei due principi, dopo decenni di “accomodante” politica anche a livello europeo è un segnale non da poco. Una volta messo a regime quel modello, casi come quello dell’ipotetico “sequestro di persona” (Salvini ecc) non si verificheranno più: fai sbarcare chiunque, immediatamente li sposti tutti (cioè NON solo quelli che arrivano dai famosi paesi sicuri) nei centri in paesi terzi (centri che evidentemente saranno numerosissimi e in diversi paesi terzi, non solo in Albania), e da lì fai i rimpatri forzati come da accordi fra EU e paesi di origine degli irregolari. I tempi tecnici non sono immediati, ma vedrete che si arriverà a quel modello e che tale modello sarà condiviso da tutta l’Europa. E’ un ulteriore motivo per cui l’eventuale appello è fuori luogo: la sentenza del processo Salvini ha definito che il “fatto non sussiste”, per cui ribaltare in appello è davvero dura, poi i tempi tecnici sono tali per cui un eventuale appello potrebbe maturare quando Salvini magari non sarà più al governo (e quindi viene meno l’obiettivo politico di colpire proprio lui) e infine l’intera EU avrà elaborato un modello comportamentale che aggirerà ogni rischio di “sequestro di persona”.

  77. Bertoncelli al 2:
    potrei essere d’accordo con te, però tra i punti 2) e 3) vorrei aggiungere i commi a), b), c), d), e).
    -a) Chi ti si presenta alla porta potrebbe essere ferito, affamato, in grave stato di ipotermia, con bambini piccoli e penso che tu umanamente li faresti entrare. Forse è successo anche a te di avere bisogno di aiuto.
    -b) sei proprietario di  piantagioni di frutta e verdura e non riesci a trovare tuoi connazionali che vogliono lavorare per 25 euro/10 ore il giorno.
    -c) sei proprietario di alberghi e appartamenti fatiscenti che nessuno vuole più e tu non vuoi spendere soldi per ristrutturare, ti viene offerto 20 euro/persona/giorno per un tempo indeterminato per schiacciare li dentro 100 persone.
    -d) fai parte delle forze dell’ordine, ispettore o agente, e non ti fa schifo essere mandato in missione presso un CARA, in resort a 5 stelle, magari in Albania e con una bella indennità di missione. 
    -e) varie ed eventuali…
    Se valuti queste cose vedrai che la porta la apri, magari anche per poco tempo. 

  78. Trovo scorretto e pregiudiziale attribuire una presunta logica di “ragion di Stato” a una sentenza le cui motivazioni non sono ancora state pubblicate (figuriamoci capite).
     
    Inoltre, l’articolo sembra utilizzare il tema della sentenza come pretesto per affrontare in modo altrettanto pregiudiziale altre questioni che ben poco hanno a che vedere con il caso specifico.
     
    Naturalmente, questa è una considerazione sull’analisi giuridica proposta nell’articolo; il giudizio morale e umano sulla vicenda resta un tema separato e indipendente dall’esito processuale.

  79. “Nemici dell’Italia e degli italiani”.
    Già, chi ha un opinione diversa è evidentemente un nemico di tutti, va quindi combattuto da chi ama la patria. Dove le ho già sentite ste baggianate? 

  80. Sono andato a rileggermi il testo di presentazione di Totem e Tabù e non riesco a capire il perché della pubblicazione di questo articolo.
    Boh! 

  81. “E la sua azione da Ministro degli Interni non ha fruttato il minimo segnale di una diminuzione dell’immigrazione illegale.”
     
    Matteo, se si giunge perfino a negare la realtà e le statistiche, come è possibile impostare una discussione, qualunque sia il tema?

  82. Salvini non ha mai difeso un cazzo di niente se non il suo cadreghino che gli fornisce emolumenti ben superiori alle sue limitatissime capacità.
    E la sua azione da Ministro degli Interni non ha fruttato il minimo segnale di una diminuzione dell’immigrazione illegale.
     
    Io sono abbastanza contrario a che la politica si sposti sul piano giudiziario, ma con questa genia di ideologicamente obnubilati ma praticamente incapaci e ignoranti, buoni solo a sfrucugliare la credula stupidità diventa quasi inevitabile.
    La prossima azione giudiziaria provocata da Salvini sarà verso il nuovo codice della strada, che con le imposizioni in materia di sostante psicoattive ha raggiunto vette finora inarrivate di assurdità. 
     
    A me piacerebbe che di questo parlasse la politica e si giudicasse.

  83. Si tratta solo di buonsenso che ha sconfessato una procura nemica degliitliani smontando un fantasioso teorema. Salvini potrà non essere simpatico, ma non è questo nà il suo dovere nè il suo compito, ma ha difeso l’Italia e gli italiani che si devono anche difendere da questa “magistratura”. Gli articoli come quello sopra sono l’esempio di quanti nemici dell’Italia ci  siano e pronti a difendere gente clandestina e indesiderata contro i voleri degli italiani

  84. L’Italia è la casa degli italiani.
     
    Immaginiamo ora il signor Raniero La Valle nella seguente situazione:
    1) La Valle si trova in casa sua. Sta facendo i fatti suoi senza disturbare nessuno.
    2) All’improvviso alla porta si presentano tre o quattro sconosciuti, i quali pretendono di entrare, di sistemarsi lí e, per di piú, di farsi mantenere da lui a tempo indeterminato.
    3) La Valle si rifiuta di aprire la porta: “Andate via! Non siete stati invitati! Non vi voglio in casa mia!”.
    4) A quel punto qualcuno sostiene che La Valle dovrebbe essere indagato, processato e condannato alla galera per sequestro di persona.
     
    Cosí è accaduto con il ministro dell’Interno (ma non del capo del governo!), a eccezione della condanna penale. Ma c’è ancora tempo…
    …  …  …
    Non si tratta di ragion di Stato.
    Si tratta di ovvio buon senso, chiaro come la luce del sole a mezzogiorno nel deserto del Sahara.
    Tuttavia La Valle – accecato dalla faziosità (o falso come Giuda?) – non riesce a rendersene conto e ne finisce travolto: rotolato miseramente a valle insieme alle sue farneticazioni.

  85. Oltre alla soggettività dei magistrati ora abbiamo pure la soggettività delle valutazioni sulle sentenze dei giudici. Il diritto di ricorrere in appello è sacrosanto per chiunque, ma temo che si innescherebbe una seconda tornata dello stesso copione. Il processo è stato esplicitamente “politico” e non giudiziario in senso stretto, perché al limite doveva esser imputato tutto l’allora Governo (Conte 1), visto che il Premier (Conte) e l’allora Ministro per le Infrastrutture (Toninelli) hanno condiviso la linea quindi erano decisioni dell’intero governo e non del solo Salvini. Troppo comodo, a posteriori, dire “ma noi abbiamo condiviso, pur non essendo d’accordo nei contenuti, solo per patti di governo.”. Se non sei d’accordo, impedisci la scelta del singolo ministro (Salvini nella fattispecie), altrimenti la avvalli e ne sei corresponsabile. Cambiato il Governo (da Conte 1 a Conte 2, con il Pd), il M5S ha voluto farla pagare a Salvini, votando l’autorizzazione a procedere. La sostanza giuridica, ammesso che esista (sequestro di persona? ma fatemi ridere!) non c’entra nulla, è stata solo una vendetta politica. Ora che il M5S è ridotto ai minimi termini, per cui l’orientamento giurisprudenziale sarà sempre meno allineato alle sue tesi… e quindi andare in appello è una mossa suicida sul piano politico. Non parliamo poi del rischio che le tempistiche tecniche dell’appello oltrepassino il termine della legislatura, per cui l’attuale ministro Salvini potrebbe non esser più ministro e il caso si sgonfierà da solo per cui verrà completamente meno l’obiettivo politico di “colpire” un ministro in carica.

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